1. Introduzione Circa un terzo dell’utilizzo totale d’energia in Italia è riferibile al settore dell’edilizia. In questo contesto, gli edifici a destinazione d’uso ospedaliera assumono una veste strategica, non solo per il loro imprescindibile ruolo sociale, ma anche in quanto soggetti fortemente energivori. Negli ospedali si rilevano infatti <strong>consumi</strong> medi 3 volte superiori rispetto a quelli del settore civile residenziale in analoghe condizioni climatiche. Questi edifici presentano peraltro ampi margini di risparmio energetico, conseguibili sia attraverso un miglioramento dell’efficienza <strong>dei</strong> sistemi edificio-impianto, sia tramite una gestione più oculata dell’energia, che purtroppo di rado si registra in una struttura pubblica. Dati disaggregati sui <strong>consumi</strong> dell’edilizia ospedaliera sono di difficile reperibilità. D’altro canto essi sarebbero particolarmente preziosi, nell’ottica di predisporre linee guida per il risparmio energetico in questo settore e individuare specifici indici di riferimento per la valutazione delle prestazioni energetiche, utilizzabili in leggi, regolamenti, normative, coerentemente con le direttive europee in tema d’usi finali dell’energia. Una via alternativa, prevista pure nelle direttive europee sull’efficienza energetica, è il cosiddetto approccio “bottom-up”, che consiste nell’identificazione di tipologie costruttive particolarmente significative e frequenti nel parco edilizio nazionale e, per ciascuna di queste classi, nell’analisi dettagliata di una singola struttura, da utilizzare come <strong>benchmark</strong> per una successiva estensione <strong>dei</strong> risultati ottenuti e delle conclusioni tratte. Oggetto d’indagine sono stati due ospedali significativamente diversi, in termini di dimensioni, funzioni e anno di costruzione. In particolare si è analizzato il Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio a Firenze e l’Ospedale degli Infermi a San Miniato, Pisa. Il primo è un grande ospedale, relativamente moderno, che serve un distretto sanitario, mentre il secondo è un edificio più vecchio, collocato in una cittadina, ad uso prevalentemente ambulatoriale e di riabilitazione. Queste due strutture si sono rese disponibili a fornire informazioni tecniche indispensabili per l’analisi <strong>dei</strong> <strong>consumi</strong> energetici e relative agli edifici, agli impianti e alla loro gestione. Inoltre ci sono stati consegnati gli storici <strong>dei</strong> <strong>consumi</strong> di energia elettrica, combustibili e acqua. Tutti questi dati, in aggiunta ai parametri climatici esterni, rappresentano le condizioni d’ingresso per simulare gli andamenti dinamici di temperatura e umidità nei vari locali che costituiscono i fabbricati. Un calcolo accurato del comportamento dinamico è indispensabile non solo 7
per determinare correttamente il fabbisogno energetico di energia primaria, ma anche per valutare il contributo delle singole zone funzionali dell’ospedale e l’efficacia di determinati interventi operativi di riqualificazione energetica. Per la simulazione del sistema edificio-impianto ci siamo avvalsi di due software evoluti e globalmente riconosciuti come EnergyPlus (DOE) e TRNSYS (Università del Wisconsin - Madison). 8