Zampi l lano le polemiche - La Gazzetta dell'Economia

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Emma Marcegaglia
in rampa di lancio
Casini
rompe gli indugi
nEmma Marcegaglia
Dunque, abbiamo un Montifemmina!
Lo giura Rocco Buttiglione,
maitre à penser dell’Udc,
fresco di logo.
Si tratta di Emma Marcegaglia,
ex presidente (poco rimpianta) di
Confindustria. E a Chianciano
Terme – sede della immancabile
“Fe s t a ” democristiana doc, scattano
le ovazioni in direzione di
una signora che, per quanto
brava (nella sua azienda) non
rappresenta molto popolo.
Sbavano, però, per lei, naturalmente,
il titolare del marchio
Udc, Pierferdinando Casini e i
suoi corifei Enzo Carra, Renzo Lusetti,
Pierluigi Martini e, un po’
più velatamente, i ministri Ornaghi,
Riccardi sino alla galassia
Acli.
Che dire? Che Iddio li benedica.
E tutto quel popolo di Chianciano
Terme con Dio ha molta confidenza
e frequentazione. Noi, più
laicamente (e prosaicamente)
ammettiamo che Emma ha molto
(ma proprio molto…) più appeal
di Mario. Volete mettere?
di Vito RAIMONDO
diciamolatutta
La crisi dell’economia, si sa, è
mondiale. Chi più, chi meno, siamo
coinvolti come in un sistema di vasi
comunicanti. Diverse, invece, sono
le ricette per superare l’impasse e le
strettoie. Nel nostro continente, Bce
e Eurozona stanno provando tutte le
strategie ricorrendo alla spending
review e a pratiche analoghe. Ma
spread e tassi vanno su e giù, la disoccupazione
aumenta, le aziende
chiudono. Una notizia speranzosa
arriva dal Brasile dove una donna
audace, Dilma Rousseff, succeduta
al mitico presidente Lula Da Silva, ha
deciso di applicare una ricetta keynesiana:
varare un piano di investimenti
pubblici di 66 mld. di $ in
modo da avviare una (nuova) crescita
fondata sulla domanda interna.La
Roussef ritiene, così, di incrementare
esportazioni e consumi.
La bolla immobiliare
incombe sulla Ue
Ma a Bari
si progetta...
Tempo fa, in questa rubrica, ci si
è soffermati sulla bolla immobiliare
che, pian pianino, si sta ingrossando
nel nostro Paese.
Indagini accurate riportate dal
“Financial Time” e dal belga “Le
Soir” parlano di un crollo del 90%
di acquisti di immobili commerciali
(uffici e negozi) in Italia,
Spagna, Belgio, Portogallo Irlanda
e Grecia. Nel 2010, il tracollo è
passato da 31,6 a 9,1 mld di
euro.
Vengono i brividi pensare ai piani
di costruzione di case che si
15 settembre 2012
CRISI E RIMEDI nNON SARÀ IL CASO DI STUDIARE IL BRASILE?
E ora l'ex terzo mondo
ci insegna l'economia
La ricetta keynesiana
del Brasile
può servire
all’Eurozona?
ressati, grandi competitors come
Cina e India.
Il pretesto, non da poco, della
Rousseff sono il Mondiale di calcio
del 2014 e le Olimpiadi del 2016,
manifestazioni per le quali servono
infrastrutture a iosa: autostrade, ferrovie,
metropolitane.
Stiamo parlando di un Paese che,
nel 2011, è cresciuto del 2,7%, rispetto
al 7,5 del 2010. I brasiliani si
augurano che non sia solo un’opera -
zione di marketing territoriale. Ma se
va bene, l’Eurozona dovrà dare
un’occhiatina a Rio de Janeiro.
La stanno osservando, molto inte- nDilma Rousseff
stanno elaborando in continuazione
a Bari, per esempio nella
zona della Stadio San Nicola. Si
parla di migliaia di appartamenti,
mentre la città (e le periferie) è
tappezzata da cartelli “Si vende”e
“Si affitta”.
Si vuole costruire a tutti i costi,
anche in barba al credit crunch,
alla stretta sui mutui, al ridimensionamento
degli Enti pubblici e
alla smobilizzazione (annunciata)
del patrimonio statale e rispetto a
un dato inoppugnabile che viene
dal mercato: l’assenza (quasi) di
domanda.
Politici "trombati"
che diventano
“consulenti”
Europa come l’Italia
nBill Clinton
Spesso, ce la prendiamo con i
nostri politici che, una volta
“trombati”, riescono a rimanere
nel giro a suon di milioni di prebende.
Ma non siamo i soli che
utilizzano questa vecchia pratica
che è border line tra politica e business.
Un’indagine di “Der Spiegel”
(Germania) ricorda che un po’dovunque
c’è gente (i trombati, appunto)
che fa incetta di corposi
bonus postumi alla propria attività
politica.
Viene fuori così che Tony Blair
(Gran Bretagna) si becca 20 mln
di sterline facendo il consulente
(de che?). Poi c’è Bill Clinton che,
nel 2011, ha incassato 13,4 mln
di $ in conferenze. Mikail Gorbaciov
(conferenze e sport) è sugli
stessi valori.
Quindi, “Der Spiegel” chiama in
ballo i connazionali Helmut Kohl e
Gerard Schroeder, divenuti consulenti,
rispettivamente, del magnate
TV Leo Kirch e (nientemeno)
del premier russo Putin.
Sapete che dico? Solidarietà
piena ai nostri “squattrinati” politici
–consulenti post.
“Non vi offendo, perchè non vi ho insultato, ma vi ho descritto” Indro Montanelli