Marzo - Ex-Alunni dell'Antonianum
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Ila via di «San Fidenzio»...<br />
e ad oggi si è iniziato un lavoro di ricerca<br />
o, imase ad un'impegnata proposta cristiana<br />
di verifica. Si è parlato di educazione, di autoeducazione,<br />
di libere scelte, di comunità aperte e del<br />
lavoro sinora svolto nel proprio ambiente. Il linguaggio<br />
e la terminologia usati sono espressi in forme<br />
diverse per ovvi motivi. Basti pensare al solo fatto<br />
delle differenti età che rispecchiano le rispettive formazioni<br />
ricevute in epoche successive; ciò comporta<br />
talvolta un notevole sforzo per portare avanti uno<br />
stesso argomento. Ma ciò è inevitabile. Anzi è da<br />
questa comune fatica che deve ricercarsi il denominatore-base<br />
e la validità di un principio informatore<br />
: l'incontro cioè di più generazioni, in cammino<br />
verso un'unica méta, che stringendosi mano nella<br />
mano, recitano insieme la stessa preghiera, cantano<br />
le stesse lodi nell' Incontro Liturgico, che tutti<br />
unisce ed affratella. Qui si fecalizza il vero obiettivo,<br />
si gettano solide fondamenta, si pongono i presupposti<br />
forti ed incrollabili di una comunità « diversa<br />
» da un qualunque, insignificante «vivere insieme<br />
», che può far cronaca, ma non caratterizza<br />
e costruisce certamente la vera storia. Precisamente<br />
quella parte di storia che oggi ci appartiene, perché<br />
affidata nelle nostre mani, non per uno sciocco<br />
caso fortuito, ma per il felice innesto in noi di un<br />
frammento di eterno, altrimenti destinato a ritornare<br />
nel nulla. Si spegnerebbe così una vita già sin d'ora,<br />
un continuo lento morire nella grigia noia di una<br />
sfiducia, che renderebbe insicuro ed angoscioso l'agire,<br />
assurda un'attesa senza speranza e senza amore.<br />
Ciò che maggiormente importa è di sforzarci<br />
tutti, Padri compresi, a rendere più semplice ogni<br />
discorso. Il dialogo, pur dovendo affrontare lo scontro<br />
duro per la diversità di vedute, deve sempre aiutare<br />
a portare avanti il lavoro nel dinamismo del<br />
confronto e nella serena valutazione delle singole<br />
convinzioni.<br />
INDICAZIONI PER L'«AGERE» FUTURO<br />
II liceale, l'universitario, il professionista, lo sportivo,<br />
il congregato, l'ex-alunno, nel riferire chiaramente<br />
la propria esperienza e nel riprodurre fedelmente<br />
la reale fisionomia dell'ambiente in cui opera,<br />
porta il proprio prezioso contributo nella traduzione<br />
di una critica saggia e costruttiva.<br />
Solo operando così ci sembra realizzabile una<br />
collaborazione capace d' infondere entusiasmo per<br />
nuovi, migliori rapporti. E' nel massimo rispetto delle<br />
altrui opinioni e delle doti personali, umilmente<br />
affermate, che si scava in profondità il solco fecondo<br />
del pensiero e dell'azione, oltre le nostre deboli<br />
parole.<br />
Non rubiamoci a vicenda il Cristo de\\'«ut unum<br />
sint» : sarebbe il fallimento più completo ! Cerchiamo<br />
lentamente di scoprire, passo passo, quel frammento<br />
di cui parlavamo, piccola pur sempre infinita<br />
parte della sua Umanità e della sua Divinità e riprodurne<br />
aspetti vitali in noi. E' l'invito che Lui stesso<br />
ci rivolge, lasciandoci di sceglierLo liberamente e<br />
ponendoci al non facile bivio: «... Se vuoi...», con la<br />
promessa tuttavia che per noi è certezza: «... non vi<br />
lascierò soli».<br />
Se già ci troviamo in questo atteggiamento, restano<br />
sempre peraltro da superare lo scoraggiamento,<br />
lo scetticismo, il dubbio che tutto svanisca<br />
in una deludente bolla di sapone. Già si avvertono<br />
nell'aria questi pericoli ed onestamente non possiamo<br />
nasconderli. Ci potremo tra un anno ritrovare a<br />
parlare e discutere sugli stessi problemi, senza aver<br />
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