Giuseppe Adamo - Confraternita dei Macellai di Roma Web Site

Allo scopo di garantire migliori condizioni per lo sviluppo di una più
moderna e rispondente attività sociale ho promosso, sin dagli inizi, lo
studio per apportare talune modifiche al vecchio Statuto del 1924 per
adattarlo alle mutate esigenze associative, per riaffermare il diritto all’aggregazione
di tutti i “Macellari” di Roma e per ampliare la possibilità di
sviluppo delle attività sociali, culturali, religiose ed assistenziali a favore
degli appartenenti alla categoria, nel rispetto dell’inviolabilità dei tradizionali
principi sanciti dagli “Statuta” originali.
Dopo attento approfondito studio, fatto da una commissione interna
ad hoc, il nuovo Statuto fu presentato alla Regione Lazio che lo ha approvato
nell’aprile del 1988.
Tra le innovazioni e le peculiarità apportate dall’aggiornato Statuto,
mi piace ricordare la promozione della devozione di S. Maria della Quercia
sia nell’ambito dei Soci che all’esterno del Sodalizio, il perseguimento
esclusivo degli scopi di solidarietà sociale espressamente iscritti nello strumento
statutario, la promozione di iniziative sociali, culturali ed artistiche
per meglio assistere i Confratelli ed essere loro vicini, l’attività di rappresentanza,
a tutti gli effetti, dei macellai di Roma, il diritto di essere Soci
dell’Ente a tutti i commercianti delle carni al dettaglio, l’intrasmissibilità
della quota associativa a favore di terzi, la inalienabilità del patrimonio
e delle risorse finanziarie in caso di scioglimento dell’Ente per qualsivoglia
causa, l’ampliamento delle opportunità di pubblica raccolta dei
fondi, l’utilizzazione mirata e finalizzata esclusivamente per scopi istituzionali
degli utili e degli avanzi di gestione e, da ultimo ma di tutto rilievo,
la conferma ed il rafforzamento del divieto, fino ai parenti di
terzo grado, per i consiglieri, sindaci, consulenti e personale tutto dipendente
di poter usufruire, comunque, dei beni di proprietà dell’Ente
nonché di avere affidate consulenze retribuite.
In concreto, lo Statuto, così modificato, ha consentito di riportare la
Confraternita sotto la naturale giurisdizione dei “Macellari” di Roma,
permettendole di operare con programmi innovativi e più consoni alle
esigenze moderne.
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