percorso neuro-muscolare per PDF 08-02-11 - Policlinico S.Orsola ...
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2) nel caso di una sospetta miopatia ereditaria non ancora diagnosticata dal punto di vista genetico, il genetista<br />
potrà effettuare una consulenza volta ad esprimere un’ipotesi diagnostica ed organizzare, quando possibile, il<br />
test molecolare specifico<br />
La Commissione Ministeriale <strong>per</strong> la Genetica nel Servizio Sanitario Nazionale raccomanda che la consulenza genetica<br />
pre- e post- test sia parte integrante del <strong><strong>per</strong>corso</strong> diagnostico che utilizza i test genetici. Le miopatie, in particolare quelle<br />
ad insorgenza nell’adulto, pongono specifiche problematiche qualora sia possibile effettuare un test molecolare “pre-<br />
sintomatico” in grado di predire l’insorgenza futura della malattia in un individuo; in questi casi è prevista una consulenza<br />
multifasica e multidisciplinare a cui partecipa anche uno specialista psicologo.<br />
Uno dei motivi più frequenti di accesso alla consulenza genetica in questo ambito è la distrofia miotonica tipo I (malattia<br />
di Steinert), una condizione relativamente comune a trasmissione autosomica dominante, che in realtà è una patologia<br />
multi-sistemica, anche se il sospetto clinico è spesso posto dal <strong>neuro</strong>logo. La distrofia miotonica è estremamente<br />
variabile dal punto di vista clinico, con soggetti che presentano sintomatologia molto lieve, altri con la forma classica<br />
(miotonia, debolezza <strong>muscolare</strong> ed altre problematiche ad insorgenza dopo l’adolescenza) ed altri che presentano una<br />
grave forma neonatale. Esiste una buona correlazione fra il genotipo e l’espressione clinica della malattia, che <strong>per</strong>altro<br />
può presentare un peggioramento (“anticipazione”) nelle generazioni successive. Tutte queste informazioni sono<br />
altamente rilevanti <strong>per</strong> la gestione clinica e <strong>per</strong> le scelte riproduttive, e vengono discusse approfonditamente nel corso<br />
della consulenza.<br />
Visita Reumatologica<br />
La visita reumatologica può essere necessaria <strong>per</strong>ché richiesta dal <strong>neuro</strong>logo <strong>per</strong> escludere o confermare quello che può<br />
essere un sospetto diagnostico nell’ambito di una miopatia secondaria a malattia reumatica.<br />
Nell’ambito delle malattie reumatologiche quelle che specificatamente comportano il coinvolgimento del muscolo<br />
scheletrico sono le polimiositi-dermatomiositi (PDM), che sono un gruppo eterogeneo di malattie muscolari acquisite<br />
dovute a cause ancora non conosciute e caratterizzate da un processo infiammatorio a carico della muscolatura<br />
scheletrica. La PDM viene concordemente classificata tra le malattie reumatiche sistemiche o meglio tra le malattie<br />
infiammatorie dei connettivi o connettiviti. Si dimostra infatti che un tessuto connettivo differenziato, il muscolo, è la sede<br />
elettiva del processo patologico.<br />
Tradizionalmente veniva distinta in: idiopatica, comprendente la Polimiosite (PM) e la Dermatomiosite (DM), e PDM<br />
dell’infanzia, PDM associata a neoplasie e PDM associata ad altre connettiviti [Bohan & Peter 1975].<br />
Recentemente si è presa in considerazione una variante della PM: la miosite da corpi inclusi (MCI) e quindi attualmente<br />
si parla di: PM, DM e MCI [Dalakas 1991].<br />
I criteri di diagnosi attualmente più usati sono quelli di Bohan & Peter del 1975. Secondo questi criteri la diagnosi di PM<br />
è definita, probabile o possibile quando sono presenti rispettivamente 4, 3 o 2 criteri, la diagnosi di DM è definita<br />
probabile o possibile quando sono soddisfatti, oltre al rash, 3, 2 o 1 criterio. La diagnosi di MCI può essere sospettata<br />
sulla base delle caratteristiche cliniche e bioumorali dell’impegno <strong>muscolare</strong>, ma la conferma definitiva si ha con l’esame<br />
istologico che dimostra le tipiche inclusioni nucleari e citoplasmatiche.<br />
Il quadro clinico nella PM e nella MCI è generalmente dominato dalle manifestazioni muscolari e nella DM da quelle<br />
muscolari e cutanee. Ci possono poi essere manifestazioni articolari, gastrointestinali, polmonari, cardiache e renali.<br />
Gli enzimi muscolari (CPK, LDH, GOT, GPT, aldolasi) aumentano nel corso della malattia e soprattutto nelle fasi di<br />
attività.<br />
La mioglobina sierica aumenta nel 70-80% dei pazienti con miosite.<br />
La creatina aumenta in caso di necrosi <strong>muscolare</strong> e l’aumento della creatinuria è un buon indice dell’evoluzione del<br />
danno <strong>muscolare</strong>.<br />
Autoanticorpi sierici miosite-specifici sono diretti verso tre distinti gruppi proteici: aminoacidil-tRNA sintetasi, la proteina<br />
Mi-2 e il complesso proteico denominato “signal recognition particle” (SRP). Attualmente sono stati evidenziati<br />
autoanticorpi diretti contro sei diversi enzimi: Anti-Jo1, antiPL7 antiPL12, l’anti EJ, l’anti KS, l’anti OJ.<br />
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