Morti - Campo de'fiori
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<strong>Campo</strong> de fiori<br />
Bler C’era una volta la mietitura...<br />
Ore, minuti , secondi …così è suddivisa<br />
la corsa giornaliera di ognuno di noi<br />
alla ricerca di non si sa bene quale<br />
mito . Un tempo invece tutti i ritmi<br />
erano legati alla durata solare della<br />
giornata e le notti al mutare della<br />
posizione delle stelle e lo scorrere<br />
del tempo era per questo più lento .<br />
Quasi tutto dipendeva dalla generosità<br />
della natura e dalla fatica e dalla<br />
tenacia dell’uomo che cercava di trarne<br />
il meglio , una vita dura ( e per la<br />
maggior parte di noi , compresa la<br />
sottoscritta nemmeno lontanamente<br />
concepibile , troppo abituati alle<br />
comodità ) , ma che forse dava per<br />
molte delle persone del tempo un<br />
senso di fiducia nella vita . Quasi<br />
senza doverle chiedere nient’altro di<br />
più; scandita da vita e morte , godendo<br />
della genuinità non solo dei cibi ,<br />
ma anche , e cosa più importante per<br />
la sopravvivenza , dei rapporti umani.<br />
Alla realizzazione del film – documentario,<br />
girato a Luglio di quest’anno in<br />
occasione della prima festa della mietitura<br />
e che verrà proiettato a Blera<br />
il 12 Settembre, hanno collaborato<br />
Roberto Curreli come regista e operatore<br />
, Katia Stefani come aiuto<br />
regista e Roberto Moscioni come<br />
secondo operatore e fonico.<br />
La richiesta dell’ Università di<br />
Agraria di Blera di poter avere un filmato<br />
a scopo soprattutto di documentazione<br />
a futura memoria della<br />
mietitura come veniva fatta prima<br />
della meccanizzazione è stata accolta<br />
con entusiasmo. Con l’occasione<br />
abbiamo imparato molte cose a noi<br />
sconosciute, abbiamo visto dei mezzi<br />
agricoli oramai desueti e, soprattutto,<br />
abbiamo imparato che le persone<br />
che oggi sono “grandi “hanno mante-<br />
nuto un’energia e una voglia di vivere<br />
, che traspare dai loro gesti e<br />
dalle loro parole e un disperato<br />
desiderio che tutto ciò non venga<br />
dimenticato , che tutta una vita di<br />
duro lavoro non venga sottovalutata<br />
. Non voglio fare con ciò un discorso<br />
del tipo “ ahh prima si viveva meglio<br />
“ o “quando si stava peggio si stava<br />
meglio “ , ecc. ma una volta in più<br />
penso sia bene ricordare che la storia<br />
debba insegnare . Questa è la<br />
storia di un gruppo di contadini, oggi<br />
in pensione, che un tempo mietevano<br />
con il solo uso di un falcetto ,erano<br />
divisi in compagnie , partivano verso<br />
le due le tre di notte per raggiungere<br />
i campi, i più fortunati con il carretto<br />
gli altri a piedi, verso le nove<br />
facevano una colazione a base di<br />
maritozzo e vino o acqua e poi una<br />
alternanza di lavoro e riposo fino a<br />
sera … Allora, che il potere di queste<br />
immagini possa riavvicinare i<br />
giovani a qualcosa di completamente<br />
estraneo a loro ma che non è finzione<br />
e, ricordando che questa storia è<br />
simile a molte realtà del nostro<br />
paese, invito tutti alla visione di<br />
questo filmato .<br />
9<br />
di Katia Stefani