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Numero Giugno 2007 del 01.06.2007 - Provincia di San Michele ...

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in uno stato iperlaicista. L'arrivo dei<br />

pellegrini, che spesso accompagna personalmente<br />

nelle escursioni, è sempre<br />

motivo <strong>di</strong> incoraggiamento e sostegno<br />

alla speranza.<br />

20 febbraio - Antiochia<br />

il Memoriale <strong>di</strong> <strong>San</strong> Pietro<br />

Iniziamo il nostro pellegrinaggio il mattino<br />

dopo, accompagnati da Gevat, la<br />

guida <strong>del</strong>l'Agenzia “Ponte Tour”, e da p.<br />

Ruben Tierrablanca, responsabile <strong>del</strong>la<br />

nostra presenza ad Instanbul, il Convento<br />

<strong>di</strong> S. Maria Draperis <strong>del</strong>la <strong>Provincia</strong> toscana,<br />

che ci ha organizzato il Corso.<br />

Entriamo in un ritmo che ci accompagnerà<br />

per tutto il cammino: brevi o lunghi<br />

trasferimenti in pulman, che <strong>di</strong>venterà<br />

luogo prezioso per le ampie<br />

illustrazioni <strong>del</strong>la guida sulla storia, la<br />

geografia, la cultura e la religione<br />

(l'Islam) <strong>del</strong>la Turchia; per i brevi interventi<br />

<strong>di</strong> p. Ruben, sempre puntuali e<br />

capaci <strong>di</strong> darci la giusta sintonia con i<br />

luoghi-memorie <strong>del</strong> cristianesimo <strong>del</strong>le<br />

origini; e, soprattutto, per la nostra preghiera:<br />

lo<strong>di</strong> e vespri, ascolto dei testi<br />

<strong>del</strong>l'ufficio <strong>del</strong>le letture, santo rosario.<br />

Siamo immersi subito nelle origini <strong>del</strong>la<br />

Chiesa, con la visita al Memoriale <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

Pietro ad Antiochia <strong>di</strong> Siria e celebriamo<br />

presso la Chiesa dei Cappuccini, dove<br />

appren<strong>di</strong>amo che i cristiani in questa<br />

città - dove per la prima volta i <strong>di</strong>scepoli<br />

<strong>di</strong> Gesù furono chiamati con questo nome<br />

- si contano sulle <strong>di</strong>ta <strong>di</strong> una mano. Il<br />

parroco, p. Domenico Bertogli, ci parla<br />

tuttavia <strong>del</strong>le varie iniziative culturali,<br />

<strong>del</strong> <strong>di</strong>alogo ecumenico e interreligioso e<br />

<strong>del</strong>la stima che le autorità e la gente<br />

hanno verso la piccola presenza cristiana,<br />

che si trova in un posto centrale <strong>del</strong>la<br />

città. Facciamo anche un'escursione in<br />

montagna dove visitiamo i resti imponenti<br />

<strong>di</strong> un grande monastero che circonda<br />

la base <strong>del</strong>la grande colonna <strong>di</strong><br />

<strong>San</strong> Simone Stilita il giovane.<br />

21 febbraio<br />

Tarso: la patria <strong>di</strong> san Paolo<br />

Il giorno successivo arriviamo a Tarso.<br />

Ci accolgono due suore che hanno la loro<br />

piccola casa proprio <strong>di</strong> fronte ai resti <strong>del</strong>la<br />

Basilica crociata de<strong>di</strong>cata a <strong>San</strong> Paolo.<br />

Nell'ex chiesa, ora <strong>di</strong>ventata museo statale<br />

(paghiamo, infatti, il biglietto d'ingresso),<br />

le suore ci parlano <strong>del</strong>la loro presenza<br />

silenziosa e nascosta, se non drammatica:<br />

il cristiano qui è considerato un nulla ed<br />

è costretto a sentirsi un nulla, come se<br />

non esistesse nella sua specifica identità,<br />

non potendo esprimersi pubblicamente<br />

per quello che è. Non si può mostrare il<br />

crocifisso, né <strong>di</strong>stribuire vangeli o altri<br />

opuscoli religiosi, né parlare in alcuna<br />

maniera <strong>di</strong> fede cristiana: tutto è considerato<br />

proselitismo. Ma loro stanno lì,<br />

decise e senza paura, come un seme nascosto,<br />

accogliendo i pellegrini che <strong>di</strong><br />

tanto in tanto arrivano anche da queste<br />

parti. Per partecipare alla Messa devono<br />

fare trenta chilometri al giorno. Alla<br />

domanda: “ma perché state qui, cosa ci<br />

state a fare?”, rispondono, riferendosi al<br />

SS. Sacramento <strong>del</strong> loro piccolo tabernacolo:<br />

“Se an<strong>di</strong>amo via noi, va via anche<br />

Gesù”... da Tarso, la patria <strong>di</strong> san Paolo.<br />

22 febbraio - la Cappadocia<br />

Il pellegrinaggio vive subito un momento<br />

forte con l'ingresso nella Cappadocia dei<br />

mille monasteri rupestri scavati nel tufo.<br />

Visitiamo, insieme alle formazioni naturali<br />

tra le più strane e fantasiose - il<br />

museo a cielo aperto <strong>di</strong> Göreme, la Valle<br />

dei Camini <strong>del</strong>le fate, la Città sotterranea<br />

<strong>di</strong> Derinkuyu (poteva contenere 25.000<br />

persone in nove livelli <strong>di</strong> cunicoli e caverne<br />

per circa 30 Km.) - soprattutto<br />

alcune <strong>del</strong>le migliaia <strong>di</strong> abitazioni dei<br />

monaci scavate nella roccia e le suggestive<br />

Chiese rupestri (a Göreme ce ne sono<br />

oltre 400). Erano migliaia e migliaia i<br />

monaci che per secoli hanno vissuto in<br />

queste terre aride per una scelta <strong>di</strong> vita<br />

dOFSVita<br />

i famiglia<br />

monastica cenobitica secondo la Regola<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> Basilio. Bellissime le numerose<br />

Chiese <strong>di</strong>pinte con immagini che illustrano<br />

i principali episo<strong>di</strong> <strong>del</strong>la vita <strong>di</strong> Cristo<br />

in maniera semplice e suggestiva, che a<br />

volte richiamano il moderno stile naif,<br />

ma che ti penetrano lo spirito con la<br />

vivacità dei colori e gli sguar<strong>di</strong> dei personaggi.<br />

Una vita essenziale, con i pochi<br />

prodotti ricavati dalle strisce <strong>di</strong> terra<br />

coltivabile e presso la preziosa acqua dei<br />

ruscelli in fondo ai canyon. Per raggiungere<br />

alcune <strong>di</strong> queste chiese e ammirare<br />

i loro straor<strong>di</strong>nari affreschi, giunti per<br />

miracolo fino a noi (molti sono stati<br />

<strong>di</strong>strutti dai moderni turisti), scen<strong>di</strong>amo<br />

oltre 400 gra<strong>di</strong>ni per arrivare fino al<br />

fondo <strong>del</strong>la valle detta <strong>di</strong> Peristrema.<br />

23-24 febbraio<br />

Le Chiese <strong>del</strong>l'Apocalisse<br />

Il viaggio prosegue veloce tra le Chiese<br />

fondate da Paolo e quelle <strong>del</strong>l'Apocalisse.<br />

Ad Iconio incontriamo altre due suore<br />

che sono in una con<strong>di</strong>zione più fortunata<br />

<strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> Tarso, perché hanno la cura<br />

<strong>di</strong> una vera e propria chiesa, frequentata<br />

da due o tre famiglie cristiane, in una<br />

città <strong>di</strong> quasi cinquecentomila abitanti.<br />

Alla Messa abbiamo la sorpresa <strong>di</strong> vedere<br />

la Chiesa piena. Sono un gruppo <strong>di</strong> cristiani<br />

Caldei, provenienti dall'Irak e in<br />

transito verso l'Australia. In questa città<br />

visitiamo il Mausoleo <strong>di</strong> Vetlana, uno dei<br />

principali esponennti <strong>del</strong> Sufismo, contemporaneo<br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> Francesco e fondatore<br />

dei Dervisci danzanti. La sera prima abbiamo<br />

partecipato alla loro preghieraspettacolo<br />

(pagando 25 euro a persona).<br />

Quin<strong>di</strong> iniziamo a visitare i resti <strong>di</strong> qualche<br />

città <strong>del</strong>l'Apocalisse: Lao<strong>di</strong>cea, Antiochia<br />

<strong>di</strong> Pisi<strong>di</strong>a, Pergamo, Efeso. Ovunque<br />

respiriamo il clima <strong>di</strong> quelle Chiese <strong>del</strong>la<br />

primitiva cristianità ascoltando e me<strong>di</strong>tando<br />

le Lettere tramandateci<br />

dall'Apocalisse o quelle <strong>di</strong> <strong>San</strong> Paolo.<br />

Ascoltandole sui luoghi compren<strong>di</strong>amo<br />

meglio tanti particolari. Restiamo impressionati<br />

dai monumentali resti<br />

<strong>del</strong>l'epoca greco-romana: dai templi più<br />

<strong>di</strong>versi, ai teatri, alle terme, alle vie colonnate<br />

con le innumerevoli botteghe.<br />

Ad Antiochia <strong>di</strong> Pisi<strong>di</strong>a ci impressionano<br />

i resti <strong>del</strong> Tempio <strong>di</strong> Augusto, e a Gerapoli<br />

le cascate <strong>di</strong> pietra <strong>di</strong> un biancore abbagliante,<br />

prodotte dall'acqua calda ricca<br />

<strong>di</strong> potassio, i templi, il teatro romano, i<br />

resti <strong>del</strong>la Basilica <strong>del</strong>l'apostolo <strong>San</strong> Filippo.<br />

25 febbraio<br />

Ad Efeso: Meryem Ana - (la casa <strong>di</strong> Maria)<br />

Restiamo a bocca aperta appena ci immettiamo<br />

nella via colonnata <strong>del</strong>la città romana<br />

<strong>di</strong> Efeso, con la stupenda facciata<br />

<strong>del</strong>la Biblioteca <strong>di</strong> Celso e il grande teatro<br />

da 20.000 spettatori, dove ha parlato anche<br />

Paolo. Ci impressiona la colonna che rappresenta<br />

l'unico resto <strong>del</strong> grande tempio<br />

<strong>di</strong> Artemide. Visitiamo i resti <strong>del</strong>la Basilica<br />

<strong>del</strong> Concilio e <strong>di</strong> quella costruita sulla<br />

tomba <strong>del</strong>l'Apostolo Giovanni. Densa <strong>di</strong><br />

emozioni la sosta e la celebrazione eucaristica<br />

presso la Casa <strong>del</strong>la Madonna (Me-<br />

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