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Numero Giugno 2007 del 01.06.2007 - Provincia di San Michele ...

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Dopo quasi venti anni il prossimo<br />

3 - 4 ottobre la Puglia è chiamata <strong>di</strong> nuovo ad<br />

offrire l'olio per la lampada che è sempre accesa presso la<br />

tomba <strong>del</strong> Poverello <strong>di</strong> Assisi, Patrono d'Italia.<br />

Lo faremo insieme a tutta la Chiesa pugliese - i Vescovi sono stati<br />

coinvolti quali primi protagonisti in rappresentanza <strong>del</strong>la Comunità<br />

ecclesiale - ma anche con tutta la società civile: parteciperanno,<br />

infatti, anche il Presidente <strong>del</strong>la Regione, il Sindaco <strong>di</strong> Bari - che<br />

accenderà personalmente la lampada - i presidenti <strong>del</strong>le Province<br />

civili e tutti i Sindaci, invitati a rappresentare i loro concitta<strong>di</strong>ni.<br />

Si tratta, come si può facilmente considerare, <strong>di</strong> un evento eccezionale<br />

per il francescanesimo pugliese. Siamo, infatti, coinvolti<br />

tutti ad annunciare, animare e organizzare questo evento perché<br />

sia per tanti fe<strong>del</strong>i e abitanti <strong>del</strong>la nostra Regione un'occasione <strong>di</strong><br />

incontro con Francesco, perché contemplando la sua vita, la sua<br />

conversione, la sua capacità a rimettere Cristo e il Vangelo al<br />

centro, si possa risvegliare in essi la fede e la vita cristiana. E' una<br />

occasione e un evento <strong>di</strong> grazia per attuare e concretizzare quella<br />

nuova evangelizzazione a cui ci richiamano continuamente il Papa<br />

e i Vescovi italiani.<br />

Messaggio dei Vescovi <strong>di</strong> Puglia<br />

in occasione <strong>del</strong>l'offerta <strong>del</strong>l'olio alla Lampada Votiva<br />

in onore <strong>di</strong> <strong>San</strong> Francesco d'Assisi Patrono <strong>di</strong> Italia 3-4 ottobre <strong>2007</strong><br />

“ Il Signore vi <strong>di</strong>a pace”.<br />

Con questo saluto pasquale, fiorito sulle labbra <strong>di</strong> <strong>San</strong> Francesco d'Assisi, Noi, Vescovi <strong>di</strong> Puglia,<br />

auguriamo salute a voi, sorelle e fratelli carissimi, mentre vi invitiamo a peregrinare con noi<br />

nei giorni 3-4 ottobre <strong>2007</strong> ai luoghi santificati dalla presenza <strong>del</strong> Poverello <strong>di</strong> Dio, umile<br />

servo <strong>del</strong> Signore Gesù e il più piccolo <strong>di</strong> tutti i fratelli, per amore <strong>del</strong> Signore.<br />

Ad Assisi, Noi Pastori, insieme con gli Amministratori <strong>del</strong>la Cosa Pubblica, e voi fe<strong>del</strong>i tutti,<br />

nella tra<strong>di</strong>zionale offerta <strong>del</strong>l'olio e <strong>del</strong>l'accensione <strong>del</strong>la Lampada votiva, che notte e giorno<br />

arde sulla Tomba <strong>del</strong> <strong>San</strong>to, inten<strong>di</strong>amo ringraziare e lodare l'”Altissimo, Onnipotente, bon<br />

Signore”, per aver suscitato in <strong>San</strong> Francesco il bisogno <strong>di</strong> intraprendere una vita evangelica,<br />

ponendosi a servizio <strong>di</strong> Cristo nei poveri e nei <strong>di</strong>seredati, facendosi egli stesso povero.<br />

La Regione Puglia, raggiungendo Assisi, intende assolvere un debito <strong>di</strong> riconoscenza verso<br />

<strong>San</strong> Francesco, “viva immagine <strong>del</strong> Cristo”. Da giovane, spensierato quale egli fu, sognò le<br />

nostre terre come luogo <strong>di</strong> conquista e <strong>di</strong> onori cavallereschi. Da uomo nuovo, afferrato<br />

da Cristo, soggiornò tra le nostre contrade, pre<strong>di</strong>cando l'amore <strong>di</strong> Dio; unì a sé in comunione<br />

<strong>di</strong> vita, alcuni nostri figli; e non mancò <strong>di</strong> visitare il Gargano dove onorò l'Arcangelo <strong>Michele</strong>.<br />

Da allora, non ha cessato <strong>di</strong> far risuonare la sua voce attraverso i tanti fratelli e sorelle che,<br />

mossi dal fascino <strong>del</strong> suo carisma, sono fermento <strong>di</strong> pace e bene sull'intero territorio pugliese.<br />

E <strong>di</strong> questo siamo profondamente grati.<br />

Come canta il Sommo Poeta, <strong>San</strong> Francesco d'Assisi “Altro non è ch'un lume <strong>di</strong> suo raggio”<br />

(Para<strong>di</strong>so XXVI, 33): irra<strong>di</strong>azione <strong>del</strong>la luce <strong>di</strong> Cristo. E tale egli fu nei rivolgimenti sociali e<br />

politici, religiosi e morali <strong>del</strong> suo tempo, contrassegnati da lacerazioni e oscuri progetti <strong>di</strong> vita.<br />

Più che le sue parole, la sua esistenza fu luce, avendo preso, alla lettera, tutte le parole <strong>di</strong><br />

Gesù con il cuore semplice <strong>di</strong> un bambino, in un intensissimo rapporto <strong>di</strong> amore con Cristo.<br />

Avendo realizzato in pienezza l'Evangelo attraverso una appassionata adesione e configurazione<br />

a Cristo, Francesco potè denunciare con la sua vita la bramosia <strong>del</strong>le vanità <strong>del</strong> mondo e dei<br />

beni terreni, nel generoso esercizio <strong>del</strong>la carità e <strong>del</strong>la povertà, <strong>di</strong>venendo così per tutti,<br />

luminoso esempio <strong>di</strong> vita cristiana.<br />

La fioritura <strong>di</strong> uomini e donne, votati all'amore <strong>di</strong> Cristo e dei fratelli, suscitata da <strong>San</strong><br />

Francesco, attesta che nei momenti più oscuri <strong>del</strong>la storia <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi, il cuore e la pietà<br />

<strong>del</strong>le persone più umili e più caritatevoli, arrivano a scuotere le coscienze più indurite, avviando<br />

silenziosamente ed efficacemente la ricostruzione sociale, politica, evangelica che in varie<br />

forme emerge dal cuore <strong>di</strong> tutti.<br />

E' il grande miracolo compiuto ieri da <strong>San</strong> Francesco tutto serafico in ardore (Para<strong>di</strong>so XI,<br />

37) e oggi, da coloro che seguono il suo esempio <strong>di</strong> vita.<br />

La Regione Puglia, offrendo l'olio per la lampada votiva, frutto <strong>del</strong>la operosità <strong>del</strong>la nostra<br />

gente e <strong>del</strong>la generosità dei nostri campi, vuole esprimere il proprio impegno <strong>di</strong> altruismo,<br />

solidarietà e accoglienza <strong>di</strong> uomini e culture, pur nelle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> un cammino incerto e<br />

faticoso, ma pur sempre carico <strong>di</strong> attese e <strong>di</strong> speranze, nell'abbraccio tra i popoli, culture e<br />

religioni <strong>di</strong>fferenti.<br />

Francesco, uomo <strong>di</strong> pace, perché totalmente pacificato e riconciliato con Dio, riaccese la fiamma<br />

<strong>del</strong>la concor<strong>di</strong>a nel cuore degli uomini e <strong>del</strong>le istituzioni <strong>del</strong> suo tempo. Voglia ancora oggi<br />

mettere nel cuore <strong>di</strong> ogni donna e ogni uomo <strong>di</strong> buona volontà la stessa sua passione per una<br />

rinascita civile e religiosa <strong>del</strong>l'Italia e <strong>del</strong>la nostra Regione, in un clima <strong>di</strong> fattiva e operosa<br />

collaborazione.<br />

E' con questa speranza nel cuore che i Vescovi <strong>del</strong>le Chiese <strong>di</strong> Puglia, facendo propria la<br />

bene<strong>di</strong>zione data da Francesco a frate Leone, chiedono al Signore che “vi bene<strong>di</strong>ca e vi<br />

custo<strong>di</strong>sca! Mostri il Suo volto e abbia <strong>di</strong> voi misericor<strong>di</strong>a! Volga a voi il Suo sguardo e vi <strong>di</strong>a<br />

pace”.<br />

I Vescovi <strong>di</strong> Puglia<br />

Testimoni <strong>del</strong> Risorto e strumenti <strong>del</strong>la sua Pace<br />

messaggio dei ministri provinciali francescani<br />

Carissime sorelle e carissimi fratelli,<br />

quest'anno le Chiese e le Città <strong>di</strong> Puglia, con e a nome <strong>di</strong> tutti i Comuni d'Italia, offriranno<br />

l'olio per la lampada che arde accanto al sepolcro <strong>di</strong> san Francesco d'Assisi, patrono d'Italia.<br />

La coincidenza <strong>del</strong>l'ottavo centenario <strong>del</strong>la conversione <strong>di</strong> S. Francesco (1206) è occasione<br />

per riscoprire le ragioni <strong>del</strong>la santità <strong>di</strong> Francesco d'Assisi e per esprimere la gratitu<strong>di</strong>ne<br />

<strong>del</strong>l'intera Regione, attraverso il pellegrinaggio e l'offerta <strong>del</strong>l'olio <strong>del</strong>la nostra terra, a Colui,<br />

che è motivo <strong>di</strong> speranza e strumento <strong>di</strong> pace per i cristiani, i credenti <strong>di</strong> ogni religione e<br />

anche i non credenti.<br />

Noi, Ministri <strong>Provincia</strong>li <strong>del</strong> Primo Or<strong>di</strong>ne Francescano <strong>del</strong>la Puglia, desideriamo con<strong>di</strong>videre<br />

con tutti i citta<strong>di</strong>ni <strong>del</strong>la Regione la bellezza <strong>di</strong> tale avvenimento e invitare a prepararsi<br />

all'evento, risvegliando la SPERANZA nel cuore <strong>di</strong> ogni uomo <strong>di</strong> buona volontà.<br />

Francesco d'Assisi, da giovane cavaliere, aveva un sogno: venire in Puglia per coprirsi <strong>di</strong><br />

gloria. Il suo sogno fu interrotto a Spoleto dalle ispirazioni <strong>del</strong> Signore; in Puglia Egli venne<br />

successivamente come pellegrino al santuario <strong>del</strong>l'arcangelo <strong>Michele</strong>. Il seme <strong>del</strong>la pre<strong>di</strong>cazione<br />

<strong>del</strong> Vangelo da parte <strong>di</strong> S. Francesco si ra<strong>di</strong>cò nella nostra terra al punto da produrre una<br />

fioritura <strong>di</strong> santità francescana.<br />

Come non vedere nell'esperienza <strong>di</strong> vita santa francescana <strong>di</strong> S. Egi<strong>di</strong>o da Taranto, S. Lorenzo<br />

da Brin<strong>di</strong>si, S. Giuseppe da Copertino, S. Francesco Antonio Fasani <strong>di</strong> Lucera, S. Giacomo<br />

da Bitetto, Beato Antonio Lucci da Bovino e tanti altri… fino a S. Pio da Pietrelcina dei<br />

nostri giorni, la realizzazione <strong>del</strong> sogno <strong>di</strong> S. Francesco? Possiamo <strong>di</strong>re dunque, che la<br />

Puglia è terra francescana, saldamente ancorata alla vocazione alla pace e aperta all'accoglienza<br />

e al <strong>di</strong>alogo con gli uomini <strong>di</strong> ogni lingua, religione e nazione.<br />

Proponiamo <strong>di</strong> prepararci all'offerta <strong>del</strong>l'olio <strong>del</strong>la lampada <strong>di</strong> san Francesco con lo sguardo<br />

<strong>del</strong>la Chiesa italiana che, nel Convegno <strong>di</strong> Verona, ha annunciato Gesù risorto, speranza <strong>del</strong><br />

mondo e chiamando i cristiani che sono in Italia, ad impegnarsi nei cinque ambiti <strong>del</strong>la vita<br />

affettiva, <strong>del</strong>la fragilità, <strong>del</strong>la tra<strong>di</strong>zione, <strong>del</strong> lavoro e <strong>del</strong>la festa, <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanza. È<br />

importante osservare come il santo <strong>di</strong> Assisi sia un testimone esemplare in un ognuno <strong>di</strong><br />

tali ambiti.<br />

La sua affettività si è tradotta nella scelta <strong>del</strong>la fraternitas, alla quale egli ad<strong>di</strong>ta come<br />

mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> carità vicendevole quello sommo <strong>del</strong>la madre, «poiché se la madre nutre e ama<br />

il suo figlio carnale, quanto più premurosamente uno deve amare e nutrire il suo fratello<br />

spirituale?» (cf. Rb 6,8: FF 91).<br />

Il santo <strong>di</strong> Assisi è entrato nella realtà <strong>del</strong>la fragilità, sperimentandola appieno e integrandola<br />

nella propria vocazione. Proprio il desiderio <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre la fragilità umana suscita in lui<br />

la scelta <strong>del</strong>la minorità. Ai frati, infatti, insegna che «devono essere lieti quando vivono tra<br />

persone <strong>di</strong> poco conto e <strong>di</strong>sprezzate, tra poveri e deboli, tra infermi e lebbrosi e tra i<br />

men<strong>di</strong>canti lungo la strada» (Rnb 9,2: FF 30).<br />

<strong>San</strong> Francesco, ancora, appartiene alla nostra tra<strong>di</strong>zione, sia ecclesiale che civile. Come si<br />

potrebbe descrivere l'identità ecclesiale e civile <strong>del</strong>l'Italia e <strong>del</strong>l'Europa senza mettervi al<br />

cuore la presenza <strong>di</strong> Francesco e <strong>del</strong>la sua fraternità? Lo stesso Papa Benedetto XVI,<br />

commentando tempo fa il salmo 121, ha esclamato: «Tutti abbiamo un po' un'anima<br />

francescana!», a riconoscimento <strong>del</strong>la vicinanza <strong>del</strong> francescanesimo alle nostre ra<strong>di</strong>ci<br />

cristiane <strong>del</strong>l'Europa, e <strong>del</strong>la sua appartenenza alla spiritualità <strong>di</strong> tutta la Chiesa.<br />

Importante è la lezione <strong>di</strong> san Francesco sul lavoro e sulla festa. Ai suoi frati, nella Regola,<br />

illustra la «grazia» <strong>del</strong> lavoro e a questa de<strong>di</strong>ca un apposito capitolo (cf. Rb 4: FF 88). Nel<br />

Testamento ricorda <strong>di</strong> aver sempre lavorato con le proprie mani (cf. FF 119). Ma non<br />

apprezza la formica, in quanto lavora senza sosta, provando simpatia piuttosto per la cicala,<br />

che sa cantare a lode <strong>di</strong> Dio (cf. FF 757).<br />

Infine, il primato <strong>di</strong> Dio nella sua vita non lo <strong>di</strong>stacca dei suoi contemporanei, ma lo spinge<br />

all'esercizio <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanza, anche verso le istituzioni. Progetta <strong>di</strong> rivolgersi all'imperatore<br />

Federico II, scrive una lettera ai reggitori dei popoli (cf. FF 210-213), e mai smette <strong>di</strong><br />

interessarsi alle vicende <strong>del</strong>la propria città. È per questa passione civile che compone la<br />

strofa <strong>del</strong> perdono nel Cantico, e manda i suoi frati a cantarla nella piazza <strong>di</strong> Assisi, con<br />

l'intento riappacificare tra loro il Vescovo e il Podestà (cf.. FF 263).<br />

Ma qual è la ra<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la perenne attualità <strong>di</strong> san Francesco? Certamente, la scelta <strong>di</strong> mettere<br />

il Signore Gesù al centro <strong>del</strong>la sua vita dall'inizio alla fine.<br />

Per tutti noi francescani <strong>di</strong> Puglia, l'offerta <strong>del</strong>l'olio <strong>del</strong>la lampada sia dunque l'occasione<br />

<strong>di</strong> riscoprire la nostra vocazione come una conversione ininterrotta alla centralità <strong>del</strong> Signore<br />

Gesù, per essere nella nostra bellissima terra, testimoni <strong>del</strong> Risorto e strumenti <strong>del</strong>la sua<br />

pace.<br />

Ministri <strong>Provincia</strong>li francescani <strong>di</strong> Puglia<br />

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