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01 LA SPIGA SETTEMBRE 2010 - rione Terravecchia

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<strong>SETTEMBRE</strong> 2<strong>01</strong>0 Terza Pagina<br />

<strong>SPIGA</strong> 10<br />

Elzeviro Elzeviro Elzeviro Elzeviro Elzeviro<br />

Rubrica a cura di<br />

Dino D’Angella<br />

Amalia MARMO - Mnemosine. Fili della Memoria.<br />

(Poesie). 2<strong>01</strong>0<br />

Leonardo CALCIANO - La politica e i suoi uomini<br />

(ed. Satac in Europa, Pisticci, 2<strong>01</strong>0, pp.237, molto illustrato).<br />

Maria Antonietta D’ONOFRIO - Il silenzio che racconta la vita e il<br />

rosmarino; prefazione di Maria Basile, postfazione di Saverio<br />

Ciccimarra (ed. Progetto Cultura, Roma, 2<strong>01</strong>0, pp. 154).<br />

Di imminente pubblicazione la terza silloge poetica di Amalia<br />

Marmo che si svolge (e ci avvolge) sul filo della Memoria, intrisa<br />

delle proprie radici, di vicende personali che s’intrecciano con la<br />

Memoria dei luoghi cari. Quest’intreccio è tanto forte che il<br />

Lettore- fruitore naviga quasi sospeso tra il cielo e la terra, tra i fatti<br />

terreni e le aspirazioni metafisiche. Già il titolo della silloge<br />

(Mnemosine), che si compone di 39 liriche, preannuncia e racchiude<br />

gli svolgimenti. Mnemosine è secondo la mitologia greca<br />

personificazione della Memoria, è figlia di Urano e di Gea, cioè del<br />

Cielo e della Terra, e madre delle Muse. Attraverso la Musa<br />

poetica, che anche in questa silloge risente della formazione<br />

classico-umanistica, la poetessa, attraverso una Memoria dinamica<br />

riesce a distaccarsi dalle bassezze terrene, dalle tragedie, dai<br />

rimpianti…per farci volare in alto sempre partendo dalla Terra,<br />

dalle memorie legate ai fatti terreni, spingendosi verso l’infinito (“<br />

tiepida umana condanna / tutto il cuore / ha una fiamma; / ma se pur<br />

grande fosse / quanto il mare e / l’infinito senza una misura, /<br />

seppure di un granello / sarebbe immensamente / eterno e superiore.<br />

/ Questo volare verso il Cielo,verso l’infinito e l’ Eterno. Ciò si<br />

coglie ancora nella lirica “Anche le pietre”: “ se pur solo un’impronta,<br />

/ non sarà come fossile ardente / di antica nostalgia, / reperto<br />

sterile / di cantilena riletta, / una preghiera gradita all’ Eterno, /<br />

nell’inerzia dei tempi..”. Oppure nel brano “ Il tempo circostante<br />

/ poi incalzava, / d’incanto / ogni vicenda. / Tutto e di tutto, / ebbi<br />

da Dio / coscienza dell’Eterno.<br />

In non poche liriche della silloge la poetessa comunica ai lettori le<br />

sue sensazioni, le sue emozioni, le sue esperienze che riesce ad<br />

universalizzare attraverso la manipolazione dei fili della memoria:<br />

“ non si cancella / il tempo delle scuole / tuffate in un cunicolo di<br />

vie, / traboccanti miele, / acerbe come febbraio / di strenuo calore,<br />

/ privilegiati gli orti / di attesa rimembranza di’ aprile “. In “Fili di<br />

memoria” Amalia così scrive: “ In alterna similitudine/ giocherei,<br />

allacciando/ fili di memoria / con la mia anima / di poeta e il vento/<br />

assemblando fiocchi di neve/ in un bicchiere d’infanzia/ che non<br />

vuole morire../.<br />

L’autrice, armonizzando nella musa poetica il tutto, si proietta<br />

verso l’eternità e la bellezza. Vi sono alcune liriche dove ancor di<br />

più si può cogliere il senso del ricordo, dei sogni, dell’Eterno. Ne<br />

“Il grande amico” (lirica dedicata al fratello Franco prematuramente<br />

scomparso) il ricordo si fa forte, misto alla malinconia, ma<br />

sfocia nella fede, nella bellezza e nella poesia: “ instancabile<br />

questuante / di bellezza e verità, / misteriosa, solitaria / insistente<br />

e sospinta. / In suo possesso/la legge alterna della libertà, / su di lui<br />

il cielo con le stelle “. Anche nella lirica dedicata alla tragica notte<br />

di Sant’Apollonia (la frana del 9 febbraio 1688), la poetessa ricorda<br />

la grande tragedia e l’amore per il paese rappresentato dalle<br />

trecento casette “ quasi compenso di quattrocento anime morte. /<br />

Ancora oggi pietre consumate / cantano il vespro dell’Ave Maria,/<br />

come prece italiota o catarsi del dolore “.Nella lirica “Come le rose<br />

di Atacama” Amalia, quasi giocando con il verso e le parole, con<br />

il vento (elemento spesso presente nel mondo poetico dell’artista),<br />

con gli incontri e le illusioni, “spia le rose di Atacama “rose rosse<br />

che fioriscono l’ultimo giorno di marzo nel deserto cileno: rose che<br />

stanno lì da moltissimo tempo, ad affermare la speranza e l’eternità.<br />

Anche in questa raccolta, come in “Vento del Sud” e “Le rose<br />

di Pieria”, l’autrice predilige un verso curato, con reminiscenze<br />

classiche, punteggiato di implicazioni intellettuali. E’ poesia che<br />

deriva dalla libertà poetica, dall’Arte, come espressione della<br />

Libertà.Canterà ancora la “nobile rosa di Mileto “?<br />

Leonardo (Dino) Calciano, impegnato in politica a Pisticci e a<br />

Matera, come consigliere comunale, assessore e come consigliere<br />

provinciale, con una ricerca accurata delle fonti e di materiale<br />

fotografico, ha realizzato un’opera (édita dalla Setac in Europa di<br />

Pisticci) che descrive 60 anni di attività politico-amministrativa di<br />

Pisticci, con puntuali riferimenti alla provincia di Matera e alla<br />

Regione Basilicata. L’opera (presentata al pubblico a giugno c.a.<br />

segue a pag. 11<br />

Presentato il volume “La politica e i suoi uomini” di Leonardo Calciano<br />

Un libro, una storia.Quella della<br />

municipalità pisticcese dal<br />

dopoguerra ai nostri giorni. Il<br />

vero evento culturale dell’anno,<br />

celebrato nella sala consiliare<br />

del comune, alla presenza<br />

di autorità ma anche di critici<br />

letterari e di un pubblico numeroso,<br />

attento e competente,<br />

che a più riprese ha sottolineato<br />

il suo gradimento all’opera.<br />

Circa 250 pagine, in bella veste<br />

tipografica (Edizioni IMD<br />

Lucana), riccamente illustrate,<br />

con l’obiettivo principe di una<br />

attenta ricostruzione storica e<br />

cronologica di tutte le vicende<br />

amministrative di Pisticci, attraverso<br />

foto inedite,dati precisi<br />

e cronolo-gici,frutto di una<br />

lunga ricerca puntuale e<br />

meticolosa.Il lavoro, firmato da<br />

Leonardo Cal-ciano, consigliere<br />

comunale e provinciale di<br />

provate capacità amministrative,<br />

da sempre un appassionato<br />

della politica a cui ha riservato<br />

gran parte del tempo della sua<br />

vita.”La ricerca di Calciano -<br />

spiega Giuseppe Coniglio nella<br />

sua presentazione - nasce<br />

dalla esigenza di offrire alla<br />

Un libro, una storia<br />

Il vero evento culturale dell’anno celebrato nella sala consiliare del comune<br />

alla presenza di autorità ma anche di critici letterari e di un pubblico numeroso<br />

comunità, un quadro strutturale<br />

ben dettagliato che ripercorra<br />

ilcammino delle istituzioni e<br />

delle figure degli amministratori<br />

che hanno contribuito alla<br />

crescita e alla evoluzione sociale,<br />

civile e culturale del territorio,<br />

proponendo chiazvi di<br />

lettura diversificate, la ricostruzione<br />

cronologica,la presentazione<br />

di percorsi tematici e la<br />

elencazione delle figure degli<br />

amministratori e dei quadri istituzionali.<br />

Un testo, comunque,<br />

di cui se ne sentiva il bisogno -<br />

forse il primo del suo genere in<br />

Basilicata - se non altro con<br />

l’obiettivo di cercare di far conoscere<br />

ai giovani e a ricordare<br />

chi non è più tale,gli eventi più<br />

importanti e significativi degli<br />

ultimi 65 anni della storia politica<br />

cittadina.Calciano ha raccontato<br />

i giorni felici e meno<br />

felici di Pisticci, quelli della<br />

gloria ma anche i tempi della<br />

disillusione. Trionfi e<br />

mediocrità della politica di una<br />

città,i sindaci- da F.sco Pastore<br />

(Primo sindaco di Pisticci) ad<br />

Alessandro Bruni a Nicola<br />

Cataldo a Domenico Giannace,<br />

“Voglia di Poesia”<br />

Il concorso proposto dall’Associazione Culturale<br />

Ce.C.A.M. di Marconia è alla nona edizione<br />

La poesia nel territorio<br />

pisticcese sta raggiungendo<br />

picchi ragguardevoli e questo<br />

non può fare altro che<br />

gratificare chi, come l’Associazione<br />

Culturale Ce.C.A.M.<br />

di Marconia, la propone da<br />

oltre vent’anni con presentazione<br />

di libri a tema, reading<br />

poetici, scambi tra autori ecc.<br />

Da qualche anno, per diffondere<br />

sempre più questa nobile<br />

arte, il Cecam indice un<br />

concorso di poesia dal titolo<br />

assai suggestivo “Voglia di<br />

Poesia” arrivato quest’anno<br />

alla nona edizione e la cui<br />

cerimonia di premiazione si è<br />

svolta, nei giorni scorsi, nell’atrio<br />

antistante la sede del<br />

sodalizio alla presenza di un<br />

pubblico numeroso e molto<br />

attento.<br />

La giuria, composta dal Prof.<br />

Domenico Miolla e dalle<br />

prof.sse Grazia Giannace e<br />

Maria Antonietta Di Marsico,<br />

ha svolto un lavoro minuzioso<br />

nel corso del quale ci sono<br />

stati momenti “caldi”, come<br />

ha dichiarato il Prof. Miolla<br />

nel corso della serata, per designare<br />

i vincitori delle sezioni<br />

previste dal regolamento<br />

del concorso. Dopo animate<br />

discussioni, il dado è stato<br />

tratto con i seguenti responsi:<br />

il 1° posto, per la sezione<br />

adulti, è stato assegnato a Palma<br />

Troiano, di Montalbano<br />

J.co, con la lirica: … a stingermi<br />

la mano; il 2° a Maria<br />

Rosaria Armandi, di Pomarico,<br />

con la poesia: Pioggia di<br />

sole; il 3° a Francesco Gallicchio,<br />

di Tursi, con un componimento<br />

in vernacolo<br />

dal titolo: a musk d Natej (la<br />

mosca di Natale).<br />

Per la sezione giovani, invece,<br />

si sono classificati rispettivamente<br />

1°, 2° e 3°, Serena<br />

Forte di Scanzano J.co, Nicola<br />

Antonio Morano di Pisticci<br />

Scalo, Marianna Zambrella<br />

di Tinchi, con le poesie: Il<br />

cielo, L’estate, La gioia.<br />

Il Cecam, come afferma la<br />

prof.ssa Maria Antonietta Di<br />

Marsico, nel preporre ogni<br />

anno il concorso “Voglia di<br />

Poesia” offre a tutti la possibilità<br />

di esprimersi, ma soprattutto<br />

di sentirsi “liberi”<br />

poiché la poesia è libertà, è<br />

una freccia che colpisce il<br />

bersaglio lasciando dentro un<br />

profondo senso di compiutezza.<br />

Giovanni Di Lena<br />

a Rocco Grieco, Nicola e<br />

Gaetano Michetti,Gianni<br />

Polidori, Giovanni D’Onofrio,<br />

Giovanni Modugno, Vittorio<br />

Vitelli, Giovanni Giannone,<br />

Pasquale Bellitti, fino a Michele<br />

Leone - i consiglieri comunali,<br />

provinciali, regionali<br />

oltre ai commissari che hanno<br />

intervallato la elezioni di nuovi<br />

primi cittadini.E questo,<br />

perchè Calciano ha avvertito<br />

in se,necessità,passione e dovere<br />

di rendersi testimone della<br />

piccola grande storia quotidiana<br />

della nostra terra,che ha<br />

voluto trasmettere attraverso<br />

centinaia di nomi e di volti che<br />

non possono essere dimenticati,<br />

non tralasciando NESSU-<br />

NO, raccontando gli aspetti<br />

della vita, entusiasmi, ansie,<br />

speranze, illusioni di chi ha<br />

contribuito a fare la storia di<br />

questa nostra comunità, parte<br />

importante di una regione afflitta<br />

e tormentata, che cerca<br />

disperatamente la sua rinascita.<br />

”Ricostruire - spiega l’autore<br />

- è un’azione faticosa, di<br />

responsabilità, ma anche un’opera<br />

nostalgica, un tuffo nel<br />

la<br />

passato per far emergere le<br />

“istantanee” di uno spaccato<br />

storico, punteggiato dai protagonisti<br />

della cosa pubblica”.Per<br />

questa non facile ricostruzione,<br />

Leonardo Calciano (Dino<br />

per gli amici.Che sono tanti) ci<br />

ha provato, ma soprattutto ci è<br />

riuscito, guadagnandosi un bel<br />

“30 e lode” che vuole essere<br />

motivo di orgoglio non solo<br />

per lui,ma per tutti quei 20 mila<br />

pisticcesi a cui la preziosa opera<br />

di Calciano è diretta.<br />

MICHELE SELVAGGI<br />

CONCERTO<br />

“OMAGGIO A CHOPIN”<br />

Promosso dal FAI di Basilicata<br />

si è svolto nella Tenuta Visconti<br />

Una serata dedicata a Fryderyk<br />

Chopin ha avuto luogo domenica<br />

1 Agosto nella splendida e suggestiva<br />

cornice della Tenuta Visconti<br />

di Modrone - San Teodoro<br />

Nuovo.<br />

Ad esibirsi, proponendo – rigorosamente<br />

senza spartiti - alcune<br />

delle opere di Chopin, è stato il<br />

grande maestro Alessandro Vena.<br />

Il giovane pianista pisticcese,<br />

diplomatosi giovanissimo in pianoforte,<br />

clavicembalo e didattica<br />

del pianoforte e successivamente<br />

perfezionatosi con Carlo Grante,<br />

Sasha Baicjc e Paola Bruni, si è<br />

imposto all’attenzione del pubblico<br />

e della critica internazionale<br />

iniziando una brillante carriera<br />

concertistica che lo ha visto puntualmente<br />

ospite di prestigiose<br />

istituzioni musicali presso le principali<br />

città italiane ed estere.<br />

La serata, resa possibile grazie<br />

alla collaborazione tra l’associazione<br />

Ce.C.A.M. (Cento Cultura<br />

e Arte Magna Grecia), il FAI<br />

(Fondo Ambiente Italiano), l’associazione<br />

WELCOME LUCA-<br />

NIA, e la ONLUS ITALIA SOLI-<br />

DALE, ha avuto inizio con il benvenuto<br />

della Marchesa Maria<br />

Xenia D’ Oria che ha fatto gli<br />

onori di casa con raffinatezza ed<br />

eleganza ringraziando i numerosi<br />

ospiti e quanti hanno collaborato<br />

all’organizzazione dell’evento<br />

e spiegando in maniera breve<br />

ma esauriente la missione del FAI<br />

(di cui lei stessa ricopre il ruolo di<br />

presidente per la regione<br />

Basilicata).<br />

La serata, presentata con garbo e<br />

professionalità dalla dott.ssa<br />

Mary Padula è proseguita con i<br />

saluti del presidente del<br />

Ce.C.A.M. Giovanni Di Lena che<br />

ha ricordato il valore della cultura<br />

e di come essa sia rappresentata<br />

nelle più svariate forme dalla<br />

sua associazione da diversi anni;<br />

con i saluti del presidente di<br />

Welcome Lucania, dott. Franco<br />

Garofalo che ha illustrato come<br />

la sua associazione permetta di<br />

conoscere e apprezzare il patrimonio<br />

e la ricchezza della<br />

Lucania attraverso itinerari<br />

enogastronomici; e infine con<br />

l’intervento di due volontari della<br />

ONLUS Italia Solidale che<br />

promuove l’adozione di bambini<br />

a distanza. Il maestro Vena ha poi<br />

catturato per circa due ore l’attenzione<br />

dei tanti presenti al concerto<br />

che a fine serata hanno ringraziato<br />

con un’ ovazione il pianista<br />

che ha potuto congedarsi<br />

non prima di esser tornato per<br />

ben due volte in scena.<br />

Dopo i ringraziamenti della marchesa<br />

Maria Xenia D’Oria agli<br />

sponsor, B.B.C. Group, Sifor e<br />

Masseria Battifarano, l’evento si<br />

è concluso con un buffet all’aperto<br />

nella magica e incantevole atmosfera<br />

che caratterizza la Tenuta<br />

Visconti - San Teodoro Nuovo.<br />

Giovanni Borraccia

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