01 LA SPIGA SETTEMBRE 2010 - rione Terravecchia
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<strong>SETTEMBRE</strong> 2<strong>01</strong>0<br />
Domenico Giannace e Nicola Dolce<br />
un esempio straordinario di attaccamento ai valori a<br />
difesa di un bene importante come l’ospedale di Tinchi<br />
di Michele Selvaggi<br />
Le figure emblematiche a difesa<br />
dell’Ospedale di Tinchi. Non<br />
sappiamo ancora quale sarà il<br />
destino del nosocomio pisticcese,<br />
ma come non sottolineare<br />
l’impegno di due ex sindacalisti<br />
come Domenico Giannace,<br />
già sindaco di Pisticci<br />
nei primi anni 60 e Nicola Dolce,<br />
responsabile per oltre 40<br />
anni della sezione della<br />
Coltivartori Diretti di Pisticci<br />
centro, che, pur nativo di Irsina<br />
ha sposato in pieno le problematiche<br />
pisticcesi compreso<br />
appunto, la vicenda che riguarda<br />
il ridimensionamento della<br />
struttura ospedaliera di Tinchi.<br />
Sono stati loro infatti, i promotori<br />
e animatori delle proteste<br />
di piazza di questi ultimi mesi<br />
che,superando una latente indifferenza<br />
e quasi rassegnazio-<br />
ne, hanno messo su un attivissimo<br />
comitato che si batte<br />
affinchè il nosocomio del metapontino<br />
non sia ridimensionato,<br />
nè riconvertito, nè cancellato<br />
dalla mappa della Sanità<br />
di Basilicata. Loro sempre in<br />
prima fila (unitamente a Pietro<br />
Giannace, il regista delle fiaccolate)<br />
a pensare e organizzare<br />
manifestazioni varie in difesa<br />
della struttura e contro chi ha<br />
decretato la morte di uno dei<br />
presidi più validi ed efficienti<br />
della Basilicata. Senza Giannace<br />
e Dolce, non sappiamo proprio<br />
chi avrebbe avuto il coraggio<br />
di chiamare più volte a raccolta<br />
i cittadini non solo del<br />
territorio pisticce-se, ma anche<br />
le comunità dei centri che gravitano<br />
nel bacino di utenza che<br />
raccoglie circa 40 mila anime.<br />
“Terremo fino in fondo fede<br />
agli impegni assunti per portare<br />
avanti questa difficile battaglia<br />
- continuano ad affermare<br />
i due. Apprezziamo l’impegno<br />
della popolazione e ci rendiamo<br />
conto che non siamo soli”.<br />
Infatti, non sono soli, dal momento<br />
che esiste un movimento<br />
(e che movimento) anche a<br />
Bernalda e Metaponto i “Cittadinattivi”,<br />
capeggiato da don<br />
Pierino Tamburrano che si è<br />
unito all’organizzazione pisticcese<br />
per combattere assieme<br />
una battaglia che sicuramente,<br />
in mancanza di risposte certe,<br />
non si fermerà con il presidio<br />
sul terrazzo dell’ospedale giunto<br />
ormai al terzo mese, senza<br />
dimenticare la manifestazione<br />
di Potenza, preceduta dalla<br />
eroica impresa dei “maratoneti”<br />
della Tinchi - Potenza,<br />
che da soli hanno dato un esempio<br />
straordinario di attaccamento<br />
a quelli che sono i valori<br />
a difesa di un bene importante,<br />
come quello del nosocomio<br />
del metapontino, ritenuto da<br />
sempre tra i più efficienti della<br />
nostra regione. Come, infine,<br />
non ricordare l’impegno dell’artista<br />
Ulderico Pesce, presente<br />
in prima linea alle manifestazioni<br />
pro ospedale.<br />
Una storia da libro Cuore<br />
Una storia da libro Cuore in<br />
margine alla vicenda dell’ospedale<br />
di Tinchi.Da quando infatti,<br />
i due comitati a difesa del<br />
nosocomio piusticcese, hanno<br />
deciso di attuare e intensificare,<br />
la protesta sul tetto più alto<br />
della struttura - ormai siamo<br />
abbondandemente nel terzo<br />
mese - tutte le sere, nell’atrio<br />
antestante l’ingresso, è un richiamo<br />
continuo di persone e<br />
famiglie intere che fino a notte<br />
inoltrata, stazionano magari<br />
ascoltando qualche testimonianza,<br />
oppure godendo le note<br />
di orchestrine o la voce di cantanti<br />
occasionali ed anche fissi<br />
come Teresa Andriulli, ma anche<br />
assistendo e partecipando<br />
a vere e proprie sagre, quella<br />
dell’anguria, della pettola, della<br />
torta, obiettivo principe quello<br />
di tenere sempre vivo l’interesse<br />
per questa vicenda dolorosa<br />
che tiene in ansia diecine<br />
di migliaia di persone.Ogni sera<br />
però, tra i primissimi a giungere<br />
nel piazzale dell’ospedale,<br />
un giovanissimo ragazzo<br />
paraplegico della zona, Antonio,<br />
da tutti conosciuto, stimato<br />
e voluto bene. Lui ormai,a<br />
bordo della sua carrozzella, è<br />
diventato il simbolo di questa<br />
grande lotta silenziosa che tutte<br />
le sere, senza soste, si consuma<br />
in quel piazzale. Antonio,<br />
l’altro giorno, compiva gli anni<br />
e le sue 13 primavere non poteva<br />
che festeggiarle li insieme a<br />
chi come lui crede nella salvezza<br />
di quella struttura. Una<br />
grande festa, tra fette di torta e<br />
spumante, insieme a papà e<br />
mamma e a tutta quella gente<br />
che ormai è la sua famiglia<br />
aggiunta, che immancabilmente<br />
da circa tre mesoi, è li imperterrita<br />
a testimoniare con la<br />
propria presenza, l’attenzione<br />
verso questa piccola grande<br />
struttura sanitaria. Quella di<br />
Antonio, che abbiamo raccontato,<br />
è solo una toccante piccola<br />
storia. Ma ugualmente significativa,<br />
che sta a sottolineare<br />
la tenacia di un popolo, dai<br />
più giovani ai più anziani,che<br />
si oppone ogni giorno,con tutte<br />
le sue forze alla soppressione<br />
di quella che finora, per sei<br />
lustri, ha rappresentato il fiore<br />
all’occhiello della sanità del<br />
metapontino.<br />
MICHELE SELVAGGI<br />
Territorio<br />
la<br />
<strong>SPIGA</strong><br />
LETTERA APERTA<br />
Il consigliere Caramuscio scrive a Martorano<br />
Dott. Martorano, ho avuto il piacere<br />
di incontrarla qualche mese<br />
fa in occasione di un tavolo tecnico<br />
sulla questione Ospedale di<br />
Tinchi in cui fui delegato dal Sindaco<br />
di Pisticci a rappresentare<br />
l’Amministrazione Comunale.<br />
In quella occasione ebbi modo di<br />
apprezzare la sua disponibilità al<br />
dialogo ma soprattutto la capacità<br />
di ascoltare e comprendere le ragioni<br />
di un popolo preoccupato<br />
del destino di una struttura che<br />
non è solo storia per questo territorio<br />
ma è soprattutto garanzia e<br />
tutela della salute pubblica. Nel<br />
mio intervento esternai soddisfazione<br />
riponendo fiducia nel suo<br />
operato. Ricordo che ebbero di<br />
Lei una positiva impressione anche<br />
i comitati presenti al tavolo.<br />
A distanza di mesi purtroppo,<br />
malgrado i contatti frequenti con<br />
questa Amministrazione, forse<br />
anche per fatti contingenti e per<br />
irrigidimenti personali, non un<br />
incontro si è tenuto tra l’ente comunale<br />
e la Regione.<br />
Credo sia dovere della politica<br />
scendere in campo ed avviare un<br />
confronto serio, scevro da retro<br />
pensieri, che possa risolvere il<br />
problema nel rispetto delle esigenze<br />
di contrazione della spesa<br />
sanitaria ma anche nel rispetto<br />
delle istanze che arrivano da tutto<br />
il metapontino.<br />
Credo anche che il tempo non<br />
giovi a favore di nessuno poiché i<br />
tentativi di strumentalizzare la<br />
questione Ospedale sono sotto gli<br />
occhi di tutti.<br />
Mi sono deciso a scriverle perché,<br />
malgrado i miei ripetuti appelli<br />
al dialogo, sia in Consiglio<br />
Comunale sia nelle occasioni di<br />
dibattito, ancora oggi non esiste<br />
un canale istituzionale e diciamo<br />
così anche la diplomazia non è<br />
ancora scesa in campo.<br />
Ma c’è un motivo in più molto<br />
concreto e che riguarda proprio il<br />
merito tecnico della questione.<br />
Come Lei sa il Consiglio Comunale<br />
di Pisticci ha più volte trattato<br />
la questione inviando gli atti<br />
alla Regione. Non in ultimo il<br />
Consiglio Comunale monotematico<br />
che si è tenuto il 20/07/2<strong>01</strong>0<br />
in cui si deliberava all’unanimità<br />
una proposta di ospedale<br />
distrettuale entrando anche nel<br />
merito squisitamente tecnico. Gli<br />
atti sono stati inviati a tutti i soggetti<br />
interessati ma al momento<br />
nessun riscontro è stato dato.<br />
C’è quindi sul tavolo una proposta<br />
di questa Amministrazione e<br />
c’è la proposta del PD che è stata<br />
4<br />
pubblicata in seguito ad un incontro<br />
tra esponenti del partito locale<br />
e il Capo Gruppo al Consiglio<br />
Regionale dott. Viti. Con mia<br />
grande meraviglia e soddisfazione<br />
ritengo che le due proposte<br />
siano molto convergenti, entrambe<br />
si orientano su un ospedale<br />
distrettuale ed entrambe convergono<br />
sui reparti da instaurare e/o<br />
potenziare.<br />
Questo potrà facilmente verificarlo<br />
personalmente scaricando<br />
il documento del PD dal sito locale<br />
e leggendo il documento dell’Amministrazione<br />
che proverò<br />
personalmente ad inviarle via<br />
mail. La informo anche che la<br />
proposta di questa Maggioranza<br />
è stata presentata ai cittadini dal<br />
Sindaco e da me in un’assemblea<br />
pubblica tenutasi qualche settimana<br />
fa davanti all’ospedale suscitando<br />
consensi da parte di tutti<br />
anche dei comitati che manifestano.<br />
Ritengo interesse di tutti risolvere<br />
la questione nel più breve tempo<br />
possibile e Le chiedo di farsi<br />
promotore di un incontro in quarta<br />
commissione con l’Amministrazione<br />
Comunale per progettare<br />
insieme serenamente il futuro<br />
del nostro nosocomio.<br />
Confido in Lei e attendo fiducioso<br />
una sua risposta.<br />
Cordiali Saluti<br />
L’unione fa la forza<br />
“L’unione fa la forza” e’ un<br />
motto che mi ha fatto sempre<br />
pensare.....Chissa’ chi l’ha inventato?!<br />
Persona sicuramente sveglia<br />
,realista, concreta.Quello che<br />
mi sembra meno palese era la<br />
sua appartenenza politica!<br />
Già, oggi probabilmente verrebbe<br />
preso per un centrista che<br />
fa l’occhiolino a sinistra; ieri e<br />
“neanche troppo ieri”, per un<br />
compagno tutto lotta e diritti;<br />
diverso tempo fa, forse, per un<br />
camerata del tipo “a noi!”.<br />
La difficoltà di collocazione<br />
politica del “coniatore”, però,<br />
diventa sicuramente secondaria<br />
di fronte all’affermazione<br />
di un tale palese invito che altro<br />
non è se non un consiglio pregno<br />
di verità che ogni società,<br />
gruppo o singolo dovrebbe cercare<br />
di far suo!<br />
Se siamo d’accordo su questo<br />
diventa un po’ complicato capire<br />
la logica comportamentale<br />
di alcuni ruoli della societas<br />
pisticcese, della quale, aime’!,<br />
era un vanto farne parte piu’ in<br />
passato che adesso, a causa sicuramente<br />
anche di cose come<br />
quelle che vado ad esternare.<br />
Lo scorso 2 Settembre la popo-<br />
lazione pisticcese è stata protagonista,<br />
grazie soprattutto all’organizzazione<br />
di indefessi<br />
comitati, in una fiaccolata pregna<br />
di significato per far desistere<br />
la regione, la provincia , il<br />
comune dallo scellerato piano<br />
riorganizzativo dei nosocomi<br />
che prevede la chiusura del<br />
NOSTRO!<br />
Quello di Tinchi con un bacino<br />
di utenza di circa 50.000 unità.<br />
Lasciando alle sedi competenti<br />
e soprattutto alle persone<br />
competenti la trattazione di<br />
questo argomento, non mi capacito<br />
di una cosa: ma dov’erano<br />
i nostri rappresentanti? Dove<br />
quelli che dovrebbero essere le<br />
nostre guide?<br />
Come si fa a fare una accennata<br />
presenza ad una manifestazione<br />
così importatante per<br />
tutto il paese,a non prestare<br />
la propria persona ad un’esi-<br />
Rocco Caramuscio<br />
Consigliere Comunale<br />
genza primaria della popolazione<br />
tutta quale quella del diritto<br />
alla salute, ad essere curati?!<br />
I ruoli sia politici che spirituali<br />
sono sempre stati i pilastri dei<br />
piccoli centri più che altrove,<br />
punti di riferimento, voce dei<br />
più deboli o semplicemente del<br />
popolo.<br />
In breve ci sarebbe piaciuto<br />
vedere a quella fiaccolata la<br />
gente di Pisticci con la sua giunta<br />
e i suoi sacerdoti in testa!<br />
A guidare tutti noi verso la<br />
conquista di qualcosa che vuole<br />
il paese intero,si spera.<br />
Ma come accennavo prima certe<br />
logiche possono sfuggire all’ingenua<br />
cultura popolare,<br />
ecco perche’ quella frase mi ha<br />
fatto sempre pensare:vuol dire<br />
TUTTI INSIEME o CON I<br />
PIU’ FORTI??????????<br />
Leonardo Galeazzo