13.06.2013 Views

Figli maestri - La Repubblica

Figli maestri - La Repubblica

Figli maestri - La Repubblica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

46 LA DOMENICA DI REPUBBLICA DOMENICA 28 OTTOBRE 2007<br />

i sapori Digestive, stimolanti, drenanti, calmanti, ma soprattutto odorose<br />

Profumi in tazza Nate da cocktail di specie o monodedicate, offrono ristoro<br />

nelle serate più fredde e promettono benefici a grandi e piccini<br />

Antiche come i saperi officinali, le pozioni magiche dell’autunno<br />

non sono più soltanto un must stagionale ma un passaporto<br />

sicuro per il benessere. Bere sano è di moda<br />

Tisane<br />

LICIA GRANELLO<br />

femminista degli anni Settanta a gioco di travestimento<br />

nella notte di Halloween, (l’appuntamento è<br />

per mercoledì prossimo), la figura della strega passa<br />

tremate, le streghe son tornate!». Da slogan<br />

indissolubilmente dalle pozioni magiche, oggi tra-<br />

«Tremate<br />

mutate in fumanti tisane.<br />

Trent’anni fa non si andava molto oltre la buona, vecchia camomilla,<br />

toccasana per grandi e piccini caro ai seguaci di Carosello («Nervi calmi,<br />

sonni belli con Espresso Bonomelli!»). Chiederne una tazza al ristorante<br />

era come dare la patente di indigeribilità alla cena e insinuare più di un<br />

dubbio sull’abilità del cuoco: ci si vergognava un poco, adducendo disturbi<br />

pregressi o insonnie indomabili.<br />

Lontane dalle pubbliche cucine, per scelta ribelle o intuito femminile, le<br />

pasionarie di allora cominciarono a recuperare la tradizione degli infusi benefici<br />

mutuati dalla tradizione contadina: ben prima dei tè verdi e degli intrugli<br />

miracolanti che oggi affollano gli scaffali, calde scodelle di finocchio<br />

& liquirizia accompagnavano chiacchiere leggere e discussioni accanite.<br />

L’arrivo della cucina d’Oriente sulle nostre tavole e la veicolazione delle<br />

informazioni gastronomiche da una parte all’altra del mondo hanno sdoganato<br />

le tisane dal purgatorio delle bevande tristanzuole, promuovendole<br />

a veri e propri compendi del buon mangiare. Con il risultato di rendere<br />

popolari erbe, radici e frutti confinati nei saperi dei botanici o affondati nella<br />

memoria popolare.<br />

Alzi la mano chi conosceva lo zenzero dieci anni fa: nessuno o quasi, al<br />

di là dei primi appassionati di sushi e sashimi. E comunque, sempre considerandolo<br />

un dettaglio esotico (e non sempre piacevole, colpa della marinatura<br />

agrodolce che dilata un sapore per noi inconsueto), insieme al pic-<br />

Le erbe buone delle streghe<br />

<strong>La</strong> tisaniera<br />

I comandamenti della perfetta<br />

tisana prevedono l’uso<br />

di tisaniere acconce: bellissime,<br />

colorate, articolate<br />

come misteriose scatole cinesi<br />

A infusione avvenuta,<br />

il coperchietto si trasforma<br />

in piattino dove appoggiare<br />

la ciotolina bucherellata<br />

a incastro con dentro le erbe<br />

cantissimo wasabi. I più avvertiti ne giustificavano presenza e consumo<br />

come passaporto alla salubrità di un cibo — il pesce crudo — con cui la confidenza<br />

era pochissima. Oggi la tisana di zenzero e miele — antinausea e<br />

antisettica dell’apparato digerente — è diventata un must dei dopocena.<br />

Siamo dannati della dieta. Che c’è di meglio di una bevanda dimagrante<br />

per tentare di arginare le calorie di una supercena, azzerando i sensi di colpa?<br />

<strong>La</strong> padrona di casa, con aria complice e discreta, la chiama “infuso drenante”:<br />

come se il risotto mantecato, il fritto di calamari e un trittico di marron<br />

glacés fossero una questione di acqua trattenuta. In realtà, nella ricetta<br />

dell’erborista, al benemerito finocchio selvatico sono stati aggiunti fucus,<br />

che grazie allo iodio di cui è ricco favorisce il metabolismo dei grassi, e<br />

l’altrettanto benedetta liquirizia, dagli effetti lassativi.<br />

I protagonisti della nuova cucina hanno recepito benissimo il messaggio.<br />

Le tisane di fine pasto — sempre più odorose, ricercate, complesse —<br />

vengono declinate a mo’ di gelatine e spume all’interno del menù. Il talentuoso<br />

Massimiliano Alajmo, Tre Stelle Michelin a un passo da Padova, vanta<br />

tra i suoi piatti più riusciti e amati il rombo ai vapori di verbena con purè<br />

aspro di patate. Giovanni Grasso de <strong>La</strong> Credenza (San Maurizio Canavese)<br />

serve dei finti ravioli di mele verdi con infuso di cannella, il bergamasco Luca<br />

Brasi una ricottina di capra con frutta passita e infuso di rosmarino, Gennaro<br />

Esposito le candele con pesto di gamberi e infuso d’alghe.<br />

Se volete saperne di più, a Igea Marina, Rimini, la signora delle erbe Renata<br />

Spinardi organizza corsi gastronomici sulle infusioni d’erbe per neofiti<br />

e chef. I ribelli della tisana virtuosa, invece, troveranno soddisfazione al<br />

Marco Fadiga Bistrot, Bologna, dove il dessert-culto è la crema leggera al<br />

rum con cialda croccante alla frutta secca e infuso di sigaro Winston Churchill.<br />

In fondo, anche il tabacco è una pianta a suo modo officinale.<br />

<strong>Repubblica</strong> Nazionale

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!