Figli maestri - La Repubblica
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48 LA DOMENICA DI REPUBBLICA DOMENICA 28 OTTOBRE 2007<br />
le tendenze Nei primi decenni del Novecento erano il simbolo dell’eleganza<br />
Dettagli di moda<br />
Così le donne<br />
sognano di volare<br />
IRENE MARIA SCALISE<br />
MOULIN ROUGE<br />
Sembra arrivare<br />
dal Moulin Rouge<br />
la borsa di Fendi<br />
con catena preziosa<br />
e chiusura pregiata<br />
e del lusso femminile, oggi tornano ad ornare abiti, scarpe<br />
e accessori con la stessa levità di un tempo e un pizzico<br />
di trasgressione in più. Che siano nere o colorate, di struzzo<br />
o sintetiche non ha importanza, ciò che conta - secondo<br />
gli stilisti - è che donino al guardaroba un po’ di allegria<br />
Nei primi anni del “secolo breve” erano la regola, il simbolo dell’eleganza e dello chic. Le donne smaniavano<br />
per averle su abiti e accessori, gli uomini le guardavano con desiderio, annusando il simbolo<br />
della femminilità più leggiadra. Molto tempo dopo Gianfranco Ferré disse: «Vivacizzano i sogni,<br />
esprimono l’armonia del dettaglio, un ideale di bellezza che vive nel particolare». Ed ecco a voi<br />
le piume che, con i primi freddi, tornano ad ornare abiti, accessori e cappotti. Mai come quest’anno,<br />
romantiche ma audaci. Quasi un omaggio alle donne che, stanche della routine, sperano prima<br />
o poi di spiccare il volo. Il significato delle piume nel subconscio, infatti, corrisponde al desiderio d’evasione. Non<br />
a caso le piume si affermarono all’inizio del Novecento, periodo caratterizzato da una rivolta femminile: quella<br />
nei confronti del corsetto. Il massimo del loro splendore arrivò negli anni ruggenti raccontati da Francis Scott Fitzgerald.<br />
Era il momento dell’esplosione della couture parigina con Paquin, Doucet, <strong>La</strong>nvin, Patou,<br />
Chanel e delle grandi muse come Isadora Duncan, Mata Hari e Sarah Bernhardt. Ma anche dell’influenza<br />
orientale di caftani, tuniche, veli e turbanti. A Londra, in occasione di un’asta per sarti, le piume<br />
furono vendute a peso. Ben diciotto chili, con grande scandalo degli ornitologi. Nelle feste scorrevano<br />
fiumi di champagne e le mise delle dame erano un intreccio di ricami e decori. Piumaggi di<br />
struzzo ballavano a ritmo di musica nelle scene del Moulin Rouge.<br />
Non solo libertà però. Le piume sono anche simbolo di potere e di ricchezza, di regalità e di sacro.<br />
Chissà quante di queste recondite simbologie erano note ad attrici come Marlene Dietrich, Ginger<br />
Rogers e Jean Harlow. Donne che, in fatto di piume, osarono l’inimmaginabile: boa, manicotti e ad-<br />
dirittura pellicce completamente piumate. Fatto sta che contribuirono a creare il mito. A quel punto<br />
la moda se ne impadronì senza remore. Sono passati sessant’anni da quando, nel 1947, Christian Dior<br />
fondò la sua casa di moda. Furono proprio le sue prime creazioni, pensate per una donna diva più di<br />
tutte le altre, che influenzarono la femme fatale degli anni Quaranta. Le creature di Dior indossavano<br />
cappelli ornati da piume che ombreggiavano il viso. Quegli stessi decori che ora tornano d’attualità per mano<br />
del suo erede John Galliano.<br />
Le piume non furono amate solo dai grandi couturier. Anzi. Soavi e leggiadre apparivano nelle stampe di Toulouse<br />
<strong>La</strong>utrec e nelle pagine più appassionate di Gabriele D’Annunzio. Hanno trionfato nelle divise dei bersaglieri<br />
con il classico cappello nero a tese larghe, ornato da pennacchi di gallo cedrone, e nella feluca abbellita da piume<br />
verdi di struzzo.<br />
E poi, a fase alterne, sono riapparse come protagoniste del fashion. Negli anni Ottanta hanno avuto un periodo<br />
di gloria, se pur in una versione più “acida”, e oggi tornano impudicamente come nei mitici Venti. Non c’è stilista<br />
che non abbia scelto di riportarle in passerella, spesso non solo come ornamento, ma quale materia prima per<br />
gonne, giacche e cappotti. Magari applicate sulle borse e nei gioielli, incastonate nelle chiusure delle scarpe. Per<br />
augurare a tutte le donne un inverno leggero e poter fingere, grazie a un abito o a un dettaglio, di volare lontano.<br />
VEZZI DA STAR<br />
Piccola e vezzosa<br />
la borsina di Ferragamo<br />
in piume di struzzo<br />
con manico di lucertola<br />
Per portare con sé poche<br />
cose, magari<br />
solo il cellulare<br />
QUALITÀ NASCOSTE<br />
Borsa di raso con inserti<br />
in pelle e piume viola<br />
per Marni. Per le più<br />
sportive nasconde<br />
una tracolla,<br />
perfetta da abbinare<br />
a un paio di jeans<br />
<strong>Repubblica</strong> Nazionale