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Considerazioni - SiTI - Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l ...

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6 febbraio 2013 INTERVENTO PROF. ROSCELLI<br />

Abbiamo organizzato questa presentazione <strong>per</strong> dare il giusto rilievo – come tra l’altro è ricordato nel<br />

Comunicato stampa – al Protocollo d’intesa che nell’ottobre del 2011 è stato sottoscritto tra Compagnia di<br />

San Paolo, Politecnico di Torino, Regione e Confindustria Piemonte, <strong>per</strong> ricercare soluzioni allo sviluppo del<br />

sistema socio-economico piemontese e in particolare nel settore della Logistica e dei Trasporti.<br />

In questo ambito, la Regione e <strong>SiTI</strong> hanno sottoscritto nell’aprile dello scorso anno una Convenzione di<br />

collaborazione <strong>per</strong> definire, oltre ad un’attenta analisi sul cruciale sistema logistico dei trasporti del Nord<br />

Ovest – su cui si è già molto lavorato in questi mesi – anche la predisposizione di uno studio a supporto<br />

della riorganizzazione del trasporto pubblico locale (TPL) su gomma, con l’intento di definire, su un<br />

orizzonte d’intervento pluriennale, un’ipotesi di riassetto dell’offerta che ne aumenti il livello di efficienza e<br />

ne garantisca l’efficacia, puntando sull’integrazione dei servizi (ferro-gomma e gomma-gomma).<br />

Le attività si sono concluse nel novembre dello scorso anno. Sono state eseguite con il supporto<br />

continuativo della Regione Piemonte – Direzione Trasporti, Infrastrutture, Mobilità e Logistica – e sotto la<br />

su<strong>per</strong>visione di un Comitato di indirizzo composto da rappresentanti di Regione e Confindustria Piemonte,<br />

Compagnia di San Paolo, Politecnico di Torino e <strong>SiTI</strong>.<br />

Mi piace sottolineare che si è trattato del primo studio in Italia che, <strong>per</strong> un’intera Regione, ha raccolto,<br />

digitalizzato, corretto, elaborato e analizzato i dati di frequentazione delle corse di TPL extraurbano su<br />

gomma rilevati nelle campagne di monitoraggio effettuate dalle Aziende di trasporto.<br />

Sono state esaminate 15.000 corse giornaliere, effettuate su circa 3.000 <strong>per</strong>corsi appartenenti a più di 500<br />

linee extraurbane.<br />

Attraverso questi dati è stato possibile definire alcuni indicatori chiave <strong>per</strong> valutare il grado di utilizzo dei<br />

servizi attuali che sono stati associati ai dati di offerta, ai dati geografici e, quando possibile, ai dati<br />

economici <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere di individuare le cause della scarsa frequentazione dei servizi, <strong>sui</strong> quali può<br />

essere opportuno intervenire.<br />

Questa analisi dei dati - archiviati in un geodatabase accessibile via web - e dei risultati di studi specifici<br />

eseguiti nell’ambito del lavoro, tra cui un’analisi di benchmarking dei sistemi di TPL regionale in Italia e in<br />

Europa, l’approfondimento effettuato sulle aree a domanda debole e un tavolo di lavoro finalizzato a<br />

promuovere l’integrazione tra linee extraurbane e servizi urbani di Torino, tutto ciò ha consentito<br />

l’elaborazione di linee guida <strong>per</strong> la riorganizzazione dei servizi a medio-lungo termine e di proposte<br />

applicabili sul breve <strong>per</strong>iodo.<br />

Le proposte sono ora in fase di discussione tra la Regione Piemonte e gli Enti coinvolti nella<br />

programmazione dei servizi al fine di avviare un processo di razionalizzazione del TPL regionale che segua<br />

un modello strategico condiviso.<br />

Questo, in estrema sintesi, è il lavoro che viene presentato.


STUDIO PER IL RIASSETTO DEL<br />

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SU GOMMA<br />

DELLA REGIONE PIEMONTE<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Presentazione di sintesi<br />

Maurizio Arnone<br />

6 febbraio 2013<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 1


Sommario<br />

1. LO STUDIO<br />

2. LO STATO ATTUALE<br />

3. IL RIASSETTO DEL SISTEMA<br />

Nella seguente presentazione, <strong>per</strong> brevità, sono stati riportati<br />

solo alcuni degli elementi contenuti nello studio eseguito<br />

Si rimanda allo studio completo <strong>per</strong> approfondimenti e chiarimenti<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 2


1. DESCRIZIONE DELLO STUDIO<br />

1.1 Il mandato<br />

1.2 Il metodo<br />

1.3 Gli elaborati realizzati<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 3


1.1 Il mandato<br />

Obiettivo<br />

Definire, su un orizzonte d’intervento pluriennale, un’ipotesi di riassetto dell’offerta di trasporto pubblico<br />

locale su gomma della Regione Piemonte<br />

Parole chiave:<br />

• efficacia<br />

• efficienza<br />

• sostenibilità (sociale, economica e ambientale)<br />

• integrazione<br />

Risultati<br />

• dati e strumenti di analisi utili agli Enti <strong>per</strong> valutare se e dove sia possibile intervenire<br />

• linee guida e proposte da discutere con gli Enti<br />

• no programmi di esercizio<br />

• no indicazioni sul ferro, trattato come elemento fisso con cui integrare i servizi su gomma<br />

Le attività sono state eseguite con il supporto continuativo della Regione Piemonte - Direzione Trasporti,<br />

infrastrutture, mobilità e logistica e sotto la su<strong>per</strong>visione di un Comitato di Indirizzo (Regione, Confindustria<br />

Piemonte, Compagnia di San Paolo, Politecnico di Torino e <strong>SiTI</strong>)<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 1 – Descrizione dello studio<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 4


1.2 Il metodo (I/III)<br />

Dati offerta<br />

Dati geografici<br />

Analisi di domanda<br />

Anni<br />

Enti<br />

Percorsi<br />

Periodi di analisi<br />

Indicatori di frequentazione<br />

Analisi di benchmarking<br />

GdL integrazione<br />

TO-extraurbano<br />

• Regione Piemonte<br />

• <strong>SiTI</strong><br />

• Confindustria Piemonte<br />

• AMM<br />

• Politecnico di Torino<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

2010, 2011, 2012, …<br />

9 enti con delega (extraurbano)<br />

~ 3.000 ( ~ 10.000 corse)<br />

6 <strong>per</strong>iodi (lun-ven/sab/fest in inverno ed estate)<br />

pass, pass-km, carico medio<br />

Dati di frequentazione<br />

Costruzione banca dati TPL extraurbano<br />

geo-database visualTPL<br />

Analisi di sistema<br />

Individuazione aree di intervento<br />

Definizione priorità di intervento<br />

Cap. 1 – Descrizione dello studio<br />

Elaborazione linee guida e proposte<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 5


1.2 Il metodo (II/III)<br />

Unità di riferimento: <strong>per</strong>corso<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Impiegare dati relativi alle linee (spesso composte da decine di <strong>per</strong>corsi molto differenti)<br />

avrebbe livellato il valore degli indicatori, impedendo di evidenziare<br />

situazioni oggetto di interesse<br />

Indicatori di frequentazione: pass, pass-km° e carico medio (pass-km/bus-km)<br />

25<br />

15<br />

5<br />

-5<br />

-15<br />

-25<br />

FERMATA 1<br />

5 km<br />

FERMATA 2<br />

FERMATA 3<br />

20 km<br />

FERMATA 4<br />

FERMATA 5<br />

Il carico medio, ovvero il numero medio di passeggeri a bordo, è un<br />

indicatore chiave <strong>per</strong> avere informazioni utili in fase di riassetto dei servizi<br />

pass = 15<br />

pass-km = 300<br />

carico medio = 15<br />

25<br />

15<br />

5<br />

-5<br />

-15<br />

-25<br />

FERMATA 1<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 6<br />

FERMATA 2<br />

FERMATA 3<br />

Cap. 1 – Descrizione dello studio<br />

Esempio: corsa di 20km con fermate distanti 5km<br />

FERMATA 4<br />

FERMATA 5<br />

pass = 15<br />

pass-km = 75<br />

carico medio = 3,8<br />

° passeggeri-km = numero di passeggeri saliti su una corsa moltiplicato <strong>per</strong> i chilometri effettivamente <strong>per</strong>corsi a bordo. Calcolato sommando, su ciascuna tratta tra due fermate della corsa, il<br />

numero di passeggeri a bordo della tratta moltiplicato <strong>per</strong> la lunghezza della medesima.


1.2 Il metodo (III/III)<br />

Il sistema di TPL extraurbano su gomma ha la funzione<br />

prioritaria di garantire il diritto di mobilità a <strong>per</strong>sone che:<br />

• abitano in territori lontani dai grandi centri<br />

• dove la domanda è di ridotta entità e<br />

• dis<strong>per</strong>sa nello spazio e nel tempo<br />

E’ impensabile che i servizi di TPL extraurbano<br />

raggiungano elevati valori di carico dei bus<br />

(ad esempio confrontabili con quelli ottenuti dai servizi urbani)<br />

I dati di frequentazione, disaggregati <strong>per</strong> <strong>per</strong>corso,<br />

sono fondamentali <strong>per</strong> individuare i servizi che<br />

sono scarsamente utilizzati da parte dell’utenza (approccio “spare the key routes”), ma:<br />

• non forniscono indicazioni sulle cause del problema<br />

• devono essere affiancati da altre informazioni<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 1 – Descrizione dello studio<br />

Individuare le cause della scarsa frequentazione è di fondamentale importanza se si vuole intervenire in<br />

modo efficace “curando la causa del male, non i sintomi ”<br />

Il metodo proposto nello studio di <strong>SiTI</strong> rappresenta un’evoluzione dell’approccio “spare the key routes”,<br />

in cui si aggiunge l’individuazione della causa della bassa frequentazione, al fine di <strong>per</strong>mettere di intervenire<br />

su di essa in modo specifico<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 7


1.3 Gli elaborati realizzati<br />

Il lavoro eseguito nello studio è stato raccolto in 1 software, 6 volumi e 2 allegati tecnici<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 1 – Descrizione dello studio<br />

• visualTPL<br />

Applicativo di interrogazione del geo-database del TPL extraurbano su gomma della Regione Piemonte<br />

• VOLUME 0<br />

Metodologia di lavoro<br />

• VOLUME 1<br />

Analisi di benchmarking sull’organizzazione dei servizi di TPL extraurbano su gomma<br />

• VOLUME 2<br />

Analisi dei servizi di TPL extraurbano su gomma<br />

• VOLUME 3<br />

Linee guida <strong>per</strong> il riassetto dei servizi di TPL extraurbano su gomma<br />

• VOLUME 4<br />

Linee guida <strong>per</strong> l’integrazione tra servizi urbani della città di Torino e servizi extraurbani<br />

• VOLUME 5<br />

Approfondimento sulle aree a domanda debole<br />

• ALLEGATO 1 AL VOLUME 3<br />

Elenco <strong>per</strong>corsi appartenenti alle aree di intervento<br />

• ALLEGATO 2 AL VOLUME 3<br />

Identificazione aree di intervento <strong>per</strong> ogni <strong>per</strong>corso e quantificazione della produzione chilometrica annua<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 8


2. ANALISI DELLO STATO ATTUALE<br />

2.1 La produzione km del TPL su gomma<br />

2.2 La produzione km del TPL extraurbano su gomma in Regione<br />

2.3 La domanda del TPL extraurbano su gomma<br />

2.4 L’offerta di TPL extraurbano su gomma<br />

2.5 La tariffazione<br />

2.6 I corrispettivi chilometrici e la spesa regionale <strong>per</strong> km<br />

2.7 Il carico dei bus - numero medio di passeggeri a bordo<br />

2.8 I ricavi da traffico e il rapporto R/C<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 9


2.1 La produzione km del TPL su gomma<br />

Fonte/anno: Elaborazioni <strong>SiTI</strong> su dati a consuntivo OSS. Regione Piemonte / 2009-2010-2011.<br />

Note: Alcuni dati comprendono i servizi svolti con risorse aggiuntive. Alcuni dati sono ancora sottoposti a verifica dell’Osservatorio.<br />

Nell’extraurbano sono compresi i servizi urbani di Ivrea, Pinerolo e Verbania.<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Mln bus-km<br />

160<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

136,87 136,82 135,08<br />

11,18 11,21 11,47<br />

55,53 55,28 55,10<br />

70,16 70,34 68,51<br />

2009 2010 2011<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

• La produzione chilometrica totale nel 2011: ~ 135 milioni di bus-km (compensazioni: ~ 297 milioni di €)<br />

• Il servizio extraurbano costituisce circa il 51% del totale, mentre l’urbano e suburbano di TO il 41%<br />

• Nel 2011 alcuni Enti hanno attuato parte dei tagli richiesti: la produzione è scesa dell’1,3% rispetto al 2010<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 10


2.2 La produzione km del TPL extraurbano su gomma<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

Fonte/anno: Elaborazioni <strong>SiTI</strong> su dati Omnibus e VISUM (solo AL) / 2011.<br />

Note: Nell’extraurbano sono compresi i servizi urbani di Ivrea, Pinerolo e Verbania. I dati del VCO possono essere parziali.<br />

10.196<br />

corse/g<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

68,5 Mln<br />

bus-km<br />

3.109<br />

<strong>per</strong>corsi<br />

555 linee<br />

Bus-Km <strong>per</strong> Ente (2011)<br />

Cuneo;<br />

11.826.945<br />

Alessandria;<br />

8.508.557<br />

• Dai dati complessivi emerge la notevole differenza tra linee e <strong>per</strong>corsi (una linea ha in media ~ 6 <strong>per</strong>corsi)<br />

• Provincia di Torino e AMM hanno una produzione pari al 42% dei bus-km regionali<br />

• Gli altri bacini: CN 17%, AT+AL 19%, NO+VC+VCO+BI 22%<br />

17%<br />

Asti; 4.759.396<br />

Torino+AMM;<br />

28.478.462<br />

Novara;<br />

4.090.487<br />

Vercelli;<br />

3.872.550<br />

VCO;<br />

3.919.615<br />

Biella;<br />

3.054.386<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 11<br />

12%<br />

7% 6% 6% 6%<br />

4%<br />

42%


2.3 La domanda del TPL extraurbano su gomma (I/II)<br />

Fonte/anno: Elaborazioni <strong>SiTI</strong> su dati di frequentazione 2011 e dati IMP-IMQ 2004.<br />

Note: -<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

• Gli spostamenti con TPL extraurbano su gomma rappresentano il 2,3% della mobilità totale regionale<br />

• L’ 85% degli spostamenti avvengono all’interno della stessa provincia (la lunghezza media è di 16 km)<br />

• La durata media degli spostamenti con origine alle 7.00: 43 min (<strong>per</strong> l’auto è di 24 min – viaggi extraurbani)<br />

• Motivo: 53% studio, 26% lavoro, 21% altro (gli spostamenti degli abbonati sono il 75% del totale)<br />

• Utenti: 57,6% studenti, 12,7% popolazione non occupata, 9,1% o<strong>per</strong>ai, 20,6% altra occupazione<br />

• Le analisi evidenziano l’importantissima funzione sociale del TPL extraurbano su gomma<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 12


2.4 La domanda del TPL extraurbano su gomma (II/II)<br />

Fonte/anno: Elaborazioni <strong>SiTI</strong> su dati di frequentazione 2011 e dati IMP-IMQ 2004.<br />

Note: Per le linee di competenza della Provincia di Torino sono stati confrontati gli spostamenti rilevati (in blu) - dati di frequentazione di mercoledì<br />

10/11/2010 su 97 linee, 422 <strong>per</strong>corsi e 1770 corse - e quelli stimati (in rosso) - dati indagine IMP-IMQ in un giorno feriale tipo dell’ultimo<br />

trimestre 2004 su un campione di 47.000 piemontesi con età su<strong>per</strong>iore ai 10 anni.<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

• La domanda giornaliera si concentra nei picchi tipici della mobilità di studenti e o<strong>per</strong>ai<br />

• Tra le 7.00 e le 9.00: 32% del totale dei viaggi (<strong>per</strong> l’auto è il 23%)<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

• L’analisi evidenzia le difficoltà nel modulare l’offerta in base al profilo della domanda<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 13


2.5 L’offerta di TPL extraurbano su gomma<br />

Fonte/anno: Elaborazioni <strong>SiTI</strong> su dati CSI / 2012.<br />

Note: -<br />

1 linea<br />

3 <strong>per</strong>corsi<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

• Vi è assenza di corrispondenza linea–corridoio OD: le linee sono formate da <strong>per</strong>corsi spesso molto diversi<br />

• E’ un sistema complesso, originato da anni di interventi scollegati<br />

• Sono presenti elevate sovrapposizioni tra i servizi (sia gomma-gomma sia gomma-ferro)<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

1 linea<br />

17 <strong>per</strong>corsi<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 14


2.6 La tariffazione<br />

Fonte/anno: Elaborazioni <strong>SiTI</strong> / 2009-2011-2012.<br />

Note: Il costo del biglietto in Germania <strong>per</strong>mette anche l’utilizzo del treno. I dati italiani fanno riferimento all’anno 2012.<br />

MEDIA PANEL ITALIANO<br />

Prezzo biglietto di corsa semplice<br />

<strong>per</strong> un viaggio di 50 km [€]<br />

NL (2009)<br />

D (2009)<br />

CH (2011)<br />

FI (2009)<br />

LOMBARDIA<br />

LIGURIA<br />

VENETO<br />

FRIULI<br />

EMILIA-ROMAGNA<br />

TOSCANA<br />

MARCHE<br />

PUGLIA<br />

PIEMONTE<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

3,80<br />

3,00<br />

4,50<br />

4,15<br />

4,40<br />

3,40<br />

3,90<br />

4,09<br />

3,90<br />

• Il prezzo del biglietto è inferiore alla media del panel italiano, quello dell’abbonamento tra i più alti<br />

• Il prezzo del biglietto è più basso rispetto a quelli Europei (non si considera il diverso potere di acquisto)<br />

• Il “Biglietto Integrato Piemonte” (BIP) non consentirà di utilizzare tutti i mezzi (anche di aziende diverse) con<br />

un unico titolo di viaggio, così come avviene, ad esempio, in Lombardia e Olanda<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

> 6,00<br />

5,73<br />

> 8,00<br />

Elevato<br />

Elevato<br />

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00<br />

LOMBARDIA<br />

LIGURIA<br />

VENETO<br />

FRIULI<br />

EMILIA-ROMAGNA<br />

TOSCANA<br />

MARCHE<br />

PUGLIA<br />

MEDIA PANEL ITALIANO<br />

PIEMONTE<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

Prezzo abbonamento mensile<br />

<strong>per</strong> un viaggio di 50 km [€]<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 15<br />

45,00<br />

35,00<br />

53,00<br />

67,80<br />

61,80<br />

58,50<br />

62,14<br />

81,60<br />

75,60<br />

81,00<br />

0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00


2.7 I corrispettivi chilometrici e la spesa regionale <strong>per</strong> km<br />

Fonte/anno: Dati nazionali da Ferrecchi / 2010; dati Piemonte da elaborazioni <strong>SiTI</strong> su dati Regione Piemonte / 2010.<br />

Note: La spesa/km include corrispettivo, IVA, co<strong>per</strong>tura CCNL, agevolazioni tariffarie, spese di funzionamento Enti.<br />

Corrispettivo chilometrico unitario [€/km]<br />

REGIONE NORD ITALIA<br />

REGIONE NORD ITALIA<br />

REGIONE ITALIA CENTRALE<br />

REGIONE SUD ITALIA<br />

PIEMONTE<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

• Il corrispettivo è in linea con quelli italiani<br />

• Sulla spesa regionale gravano <strong>per</strong>ò ulteriori costi (tra tutti il CCNL) che non esistono in altre Nazioni<br />

• Si sottolinea la difficoltà nel fare confronti poiché i corrispettivi sono strettamente dipendenti, oltre che da<br />

politiche e regolamentazioni adottate (es. entità e qualità dei servizi minimi, tipologia di contratti, presenza di gare),<br />

anche dai costi dei servizi (es. condizioni o<strong>per</strong>ative di esercizio, velocità commerciale).<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

1,45<br />

1,24<br />

1,42<br />

1,54<br />

1,40<br />

0,00 1,00 2,00 3,00 4,00<br />

NL (2009)<br />

D (2009)<br />

CH (2011)<br />

FI (2009)<br />

PIEMONTE<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

Spesa/km [€/km]<br />

1,80 – 2,00<br />

1,20 – 1,40<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 16<br />

1,42<br />

1,78<br />

3,90<br />

0,00 1,00 2,00 3,00 4,00


2.8 Il carico dei bus - numero medio di passeggeri a bordo (I/II)<br />

Fonte/anno: Elaborazioni <strong>SiTI</strong> / 2011 (Provincia di Torino e AMM al 2010, mancano Asti, solo lun-ven, e Novara, solo inv).<br />

Note: In mappa mancano i dati di Alessandria, disponibili solo in formato numerico e quelli di Asti e Novara disponibili solo <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo lun-ven inv.<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

• Il 26% dei bus-km ha carico medio annuo < 5<br />

• Il 40% dei bus-km ha carico medio annuo >= 10<br />

• Il 10% dei bus-km ha carico medio annuo < 5 e carico massimo annuo < 9<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 17


2.8 Il carico dei bus - numero medio di passeggeri a bordo (II/II)<br />

Fonte/anno: dati internazionali da elaborazioni <strong>SiTI</strong> / 2009-2011, dati Piemonte da elaborazioni <strong>SiTI</strong> / 2011<br />

Note: Provincia di Torino e AMM al 2010, mancano Asti, solo lun-ven, e Novara, solo inv.<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

NL (2009)<br />

• Il carico medio annuo in Piemonte è in linea con i valori europei (in particolare Olanda e Finlandia)<br />

• In Germania il servizio extraurbano è focalizzato sugli studenti<br />

• In Svizzera le politiche di TPL mirano a collegare le località isolate al fine di prevenirne lo spopolamento<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

D (2009)<br />

CH (2011)<br />

FI (2009)<br />

PIEMONTE<br />

Carico medio [pass-km/bus-km]<br />

7<br />

9<br />

10<br />

9,9<br />

14<br />

0 2 4 6 8 10 12 14 16<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 18


2.9 I ricavi da traffico e il rapporto R/C<br />

NL (2009)<br />

D (2009)<br />

CH (2011)<br />

FI (2009)<br />

TO/AMM (2010)<br />

<strong>Considerazioni</strong><br />

Ricavi da traffico/pax-km [€]<br />

0,07<br />

0,12<br />

0,11<br />

• I ricavi da traffico sono più bassi rispetto a quelli europei (non viene <strong>per</strong>ò considerato il diverso potere di acquisto)<br />

• Possibili cause: tariffazione più bassa, evasione<br />

• Gli altri Paesi del panel su<strong>per</strong>ano il rapporto R/C del 35% (ad eccezione della Svizzera, vedasi punto successivo)<br />

• Si sottolinea la difficoltà nel fare confronti poiché i costi sono strettamente dipendenti, oltre che dalle<br />

condizioni o<strong>per</strong>ative di esercizio (es. orografia, distribuzione della domanda, velocità commerciale) anche da politiche<br />

e regolamentazioni adottate (es. entità e qualità dei servizi minimi)<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

0,17<br />

0,23<br />

0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25<br />

NL (2009)<br />

D (2009)<br />

CH (2011)<br />

FI (2009)<br />

TO/AMM (2010)<br />

Rapporto R/C [%]<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 19<br />

27%<br />

26%<br />

Cap. 2 – Analisi dello stato attuale<br />

Fonte/anno: Dati internazionali da elaborazioni <strong>SiTI</strong> / 2012, dati Provincia TO e AMM da elaborazioni dati schede <strong>per</strong> il CNT / 2010<br />

Note: Dati disponibili solo <strong>per</strong> il territorio della Provincia di Torino (a seguito di opportuni controlli)<br />

40%<br />

53%<br />

77%<br />

0% 20% 40% 60% 80% 100%


3. IL RIASSETTO DEL SISTEMA<br />

3.1 Verso un sistema semplice, gerarchizzato ed integrato<br />

3.2 Riorganizzazione dei servizi a medio-lungo termine<br />

3.3 Riorganizzazione dei servizi a breve termine<br />

3.4 Le aree di intervento<br />

3.5 La dimensione delle aree di intervento<br />

3.6 Un esempio di linea guida<br />

3.7 Gli strumenti realizzati: il geo-database<br />

3.8 Gli strumenti realizzati: visualTPL<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 20


Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 3 – Il riassetto del sistema<br />

3.1 Verso un sistema semplice, gerarchizzato ed integrato<br />

Le criticità riscontrate non possono essere tutte affrontate a breve termine, ma richiedono un approccio di<br />

tipo pianificatorio, <strong>per</strong> avviare un processo di completo riassetto del sistema<br />

L’obiettivo sarà realizzare un sistema:<br />

• semplice<br />

• gerarchizzato<br />

• integrato<br />

• che garantisca il soddisfacimento del bisogno di mobilità degli utenti<br />

• nel rispetto dei principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale<br />

Questo processo potrà essere attuato solo nel medio-lungo termine<br />

I vincoli di finanza pubblica impongono <strong>per</strong>ò di avviare il processo immediatamente dando priorità alle azioni<br />

che aumentino il livello di efficienza del sistema garantendone comunque l’efficacia (azioni a breve termine)<br />

Il TPL extraurbano<br />

oggi<br />

Il TPL extraurbano<br />

a breve termine<br />

Il TPL extraurbano<br />

a medio-lungo<br />

termine<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 21


3.2 Riorganizzazione dei servizi a medio-lungo termine<br />

1<br />

2<br />

Definire l’architettura del sistema:<br />

i. semplice<br />

ii. gerarchizzata<br />

iii. con servizi integrati e cadenzati<br />

Analizzare e classificare, in funzione della domanda potenziale,<br />

le aree e definire gli standard di co<strong>per</strong>tura del territorio<br />

3 Identificare le linee di forza del sistema<br />

4<br />

Identificare i nodi più funzionali da usare <strong>per</strong> collegare il<br />

territorio alle linee di forza (es. Movicentro)<br />

5 Definire le linee di adduzione<br />

6 Definire, in funzione delle esigenze specifiche del territorio, le linee locali<br />

7 Definire gli standard di offerta del servizio, diversificati <strong>per</strong> tipologia di linea<br />

8 Valutare la necessità di integrare la rete con servizi punto-punto<br />

9 Valutare la necessità di integrare la rete <strong>per</strong> soddisfare esigenze specifiche<br />

10 Definire standard e procedure di monitoraggio, controllo e informazione (ITS)<br />

linee<br />

forti<br />

Classe<br />

gerarchica<br />

linee di<br />

adduzione<br />

linee<br />

locali<br />

Descrizione Funzione Servizio<br />

F Linee ferroviarie Servire le principali<br />

relazioni di domanda<br />

X1 Gomma forte<br />

(scheletro del sistema)<br />

X2M Adduzione alla metro<br />

X2F Adduzione al ferro F<br />

X2G Adduzione alla gomma X1<br />

Servire le relazioni di<br />

domanda di<br />

secondaria importanza<br />

adducendo a linee forti<br />

Cat Tipologia categoria<br />

Cadenzato<br />

ed integrato<br />

Cadenzato<br />

ed integrato<br />

Cap. 3 – Il riassetto del sistema<br />

Domanda<br />

potenziale<br />

attratta/generata<br />

1 Aree non a domanda debole spost/g >= y F, X1<br />

2 Aree non a domanda debole x =< spost/g < y X2<br />

Classe<br />

gerarchica<br />

3 Aree a domanda debole z =< spost/g < x X3, X4<br />

4 Aree a domanda debole spost/g < z No servizio<br />

X3 Locali tradizionali Garantire il<br />

Tradizionale<br />

completamento della<br />

X4 Locali Logistica flessibili e<br />

Trasporti<br />

co<strong>per</strong>tura territoriale Flessibile<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 22


3.3 Riorganizzazione dei servizi a breve termine<br />

Lo studio fornisce agli Enti i dati e gli strumenti di analisi necessari <strong>per</strong> valutare se e dove sia possibile<br />

intervenire già a breve termine <strong>per</strong> migliorare le <strong>per</strong>formance del sistema di TPL di propria competenza<br />

Vengono individuati i <strong>per</strong>corsi (e le rispettive produzioni chilometriche) che dovranno essere oggetto di<br />

studio da parte degli Enti soggetti di delega<br />

A tal scopo sono state eseguite le seguenti attività:<br />

• definizione delle aree di intervento<br />

• definizione dei criteri di inclusione alle aree di intervento<br />

• individuazione dei <strong>per</strong>corsi appartenenti alle aree di intervento<br />

• valutazione della dimensione delle aree di intervento <strong>per</strong> ogni ambito provinciale<br />

• elaborazione delle linee guida <strong>per</strong> la razionalizzazione dei servizi<br />

• valutazione delle ricadute attese<br />

• definizione delle priorità di intervento<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 3 – Il riassetto del sistema<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 23


3.4 Le aree di intervento<br />

1° gruppo<br />

(limitate ricadute<br />

sull’utenza /<br />

elevato effetto su<br />

prod. Km)<br />

2°gruppo<br />

(limitate ricadute<br />

sull’utenza /<br />

limitato effetto su<br />

prod. km)<br />

3°gruppo<br />

(elevate ricadute<br />

sull’utenza e su<br />

prod. km)<br />

Aree ordinate <strong>per</strong> priorità<br />

MAX<br />

MIN<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Sovrapposizioni<br />

gomma-gomma<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Sovrapposizioni<br />

gomma-ferro<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Linee o<strong>per</strong>aie<br />

sottoutilizzate<br />

Linee mercatali<br />

sottoutilizzate<br />

Linee con scarsa freq.<br />

fest/sab<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Linee con scarsa freq.<br />

estiva<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Altre linee con scarsa<br />

freq.<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Percorrenze in TO<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Cap. 3 – Il riassetto del sistema<br />

• Linee ordinarie<br />

• Comuni sovrapposti >4<br />

• Carico medio lun-ven inv. 4<br />

• Distanza stazione-centro


3.5 La dimensione delle aree di intervento<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

Percorrenze in TO<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Area di intervento<br />

Linee “contenitori”<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Sovrapposizioni gomma-gomma<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Sovrapposizioni gomma-ferro<br />

(solo linee ordinarie)<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Criteri di inclusione<br />

(IPOTESI)<br />

Cap. 3 – Linee guida <strong>per</strong> il riassetto del sistema<br />

[Mln bus-km]<br />

Dimensione<br />

[% su bus-km extra<br />

Regione Piemonte]<br />

• Ingresso in Torino 2,42 3,54 %<br />

• Comuni sovrapposti >4<br />

• Carico medio lun-ven inv. 4<br />

• Carico medio lun-ven inv.


3.6 Un esempio di linea guida<br />

• Percorsi di una stessa linea o di linee differenti che presentano lunghe tratte in sovrapposizione<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

1.<br />

2.<br />

3.<br />

4.<br />

Cap. 3 – Il riassetto del sistema<br />

Gerarchizzare le linee (portanti e di adduzione):<br />

• individuare la linea a maggiore domanda (ad es. la rossa);<br />

• cadenzare i servizi sulla linea rossa;<br />

• attestare la linea a minore domanda (azzurra) in un nodo;<br />

• integrare orari affinché nel nodo siano garantite tutte le OD.<br />

Ove possibile, se necessario, mantenere le due linee ma<br />

attribuire funzioni diverse:<br />

• la linea rossa serve i Comuni prima del nodo e poi va<br />

diretta a destinazione su <strong>per</strong>corso veloce (es. autostrada);<br />

• la linea azzurra serve i Comuni tra il nodo e la<br />

destinazione.<br />

In alternativa, la linea azzurra rimane, ma diventa un<br />

“rinforzo” della rossa:<br />

• cadenzare i servizi, mantenendoli il più possibile<br />

equidistanti sulla tratta in comune;<br />

• il rinforzo viene effettuato solo in fasce ad alta domanda.<br />

Altri poli a scarsa domanda (es. aree a DD) possono<br />

essere serviti da servizi di adduzione alla/e linee portanti:<br />

• servizi ordinari (linee di adduzione precoce o a medio<br />

raggio);<br />

• servizi non convenzionali (DRTS, taxi collettivi, …).<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 26


3.7 Gli strumenti realizzati: il geo-database<br />

Circa 70 indicatori:<br />

• generali<br />

• offerta<br />

• frequentazione<br />

• sintesi<br />

GENERALE DESCRIZIONE<br />

ID TERNA "COD ENTE-COD LINEA-COD PERCORSO"<br />

Mappa OFFERTA – CORSE INDICA INVERNALI LA PRESENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA<br />

DESCRIZIONE<br />

Ente<br />

(DA OMNIBUS)<br />

DENOMINAZIONE ENTE (DA OMNIBUS)<br />

Corse Giorno Fer Inv CORSE MEDIE NEI GIORNI FERIALI DAL LUN. AL VEN. INVERNALI<br />

Linea DENOMINAZIONE LINEA (DA OMNIBUS)<br />

MED-pm-LV-inv FREQUENTAZIONI NUMERO - PASSEGGERI DI CORSE MEDIO IN ORA DI PUNTA MATTUTINA, CALCOLATO NEI GIORNI LUN-VEN DESCRIZIONE DI UNA SETTIMANA INVERNALE<br />

Tipologia DENOMINAZIONE TIPO LINEA (DA OMNIBUS)<br />

MAX-pm-LV-inv Anno Ril. NUMERO DI CORSE MASSIMO ANNO DI IN RILEVAZIONE ORA DI PUNTA DEI MATTUTINA DATI DI FREQUENTAZIONE<br />

NEI GIORNI LUN-VEN DI UNA SETTIMANA INVERNALE DI RIFERIM<br />

Percorso DENOMINAZIONE PERCORSO (DA OMNIBUS)<br />

MED-pp-LV-inv Passeggeri Annui NUMERO DI CORSE FREQUENTAZIONI MEDIO PASSEGGERI IN ORA - CARICO ANNUI DI PUNTA POMERIDIANA, CALCOLATO NEI GIORNI LUN-VEN DI UNA SETTIMANA DESCRIZION INVERNAL<br />

Note<br />

MAX-pp-LV-inv<br />

IDENTIFICA PA-LV-inv I PERCORSI<br />

NUMERO<br />

URBANI DI IVREA, PINEROLO E VERBANIA<br />

MAX DI CORSE anno MASSIMO PASSEGGERI IN ORA TRASPORTATI DI PUNTA CARICO POMERIDIANA NELLE MASSIMO GIORNATE REGISTRATO NEI LUN-VEN GIORNI NELL'ANNO LUN-VEN INVERNALI DI UNA SETTIMANA INVERNALE DI RIFER<br />

Azienda MED-mo-LV-inv DENOMINAZIONE PA-SA-inv AZIENDA NUMERO ESERCENTE MAX DI CORSE LV inv MEDIO PASSEGGERI (DA IN OMNIBUS) ORA TRASPORTATI DI MORBIDA, CALCOLATO NELLE GIORNATE NEI GIORNI DEL SABATO LUN-VEN INVERNALI<br />

SINTESI<br />

CARICO MASSIMO NELLA GIORNATA FERIALE DI UNA INVERNALE SETTIMANA MEDIA INVERNALE (LUN-VEN) DI RIFERIM<br />

Lunghezza [km] MAX-mo-LV-inv LUNGHEZZA PA-FE-inv PERCORSO NUMERO (DA MAX DI OMNIBUS) CORSE SA inv MASSIMO PASSEGGERI IN ORA TRASPORTATI DI MORBIDA CARICO NELLE NEI MASSIMO GIORNI GIORNATE NELLA LUN-VEN FESTIVE GIORNATA DI INVERNALI UNA FERIALE SETTIMANA DEL SABATO INVERNALE INVERNALE<br />

ID TERNA "COD ENTE-COD LINEA-COD DI PERCORSO"<br />

RIFERIMENTO<br />

Bus km Annui pm-SA-inv PRODUZIONE PA-LV-est CHILOMETRICA MAX<br />

NUMERO DI ANNUA FE inv<br />

CORSE IN (DA PASSEGGERI<br />

ORA OMNIBUS) DI PUNTA<br />

TRASPORTATI CARICO<br />

MATTUTTINA<br />

NELLE MASSIMO<br />

NEL<br />

GIORNATE NELLA<br />

SABATO DI<br />

LUN-VEN GIORNATA<br />

UNA SETTIMANA<br />

ESTIVE FESTIVA INVERNALE<br />

Mappa INDICA LA PRESENZA INVERNALE DELLA DI RAPPRESENTAZIONE RIFERIMENTO CAR<br />

PA-SA-est MAX LV est PASSEGGERI TRASPORTATI CARICO NELLE MASSIMO GIORNATE NELLA DEL GIORNATA SABATO FERIALE ESTIVO ESTIVA MEDIA (LUN-VEN)<br />

Corse Giorno Fer Inv pp-SA-inv CORSE MEDIE NEI GIORNI NUMERO FERIALI DI CORSE DAL IN LUN. ORA AL DI PUNTA VEN. INVERNALI POMERIDIANA (DA NEL OMNIBUS) SABATO DI UNA SETTIMANA INVERNALE DI RIFERIMENTO<br />

PA-FE-est MAX SA est Ente<br />

PASSEGGERI TRASPORTATI CARICO NELLE MASSIMO GIORNATE NELLA FESTIVE GIORNATA DENOMINAZIONE<br />

ESTIVE FERIALE DEL ENTE SABATO (DA INVERNALE OMNIBUS)<br />

Vel. Commerciale [km/h] mo-SA-inv RAPPORTO TRA PROD. NUMERO CHILOMETRICA MAX DI CORSE FE est IN ANNUA ORA DI Linea MORBIDA E ORE DI NEL ESERCIZIO SABATO CARICO MASSIMO DI UNA SETTIMANA NELLA GIORNATA DENOMINAZIONE INVERNALE FESTIVA DI INVERNALE RIFERIMENTO<br />

LINEA (DA OMNIBUS)<br />

PK PASSEGGERI - km ANNUI TRASPORTATI<br />

pm-FE-inv NUMERO MED DI CORSE anno IN ORA DI Tipologia PUNTA MATTUTTINA CARICO IN MEDIO UN GIORNO ANNUO FESTIVO DENOMINAZIONE DI UNA SETTIMANA TIPO LINEA INVERNALE (DA OMNIBUS) DI RIFERIMENTO<br />

PK-LV-inv PASSEGGERI - km TRASPORTATI NELLE GIORNATE FERIALI INVERNALI (LUN-VEN)<br />

pp-FE-inv<br />

PK-SA-inv<br />

NUMERO MED DI CORSE LV inv IN<br />

PASSEGGERI<br />

ORA DI Percorso PUNTA<br />

- km<br />

POMERIDIANA CARICO<br />

TRASPORTATI<br />

IN MEDIO<br />

NELLE<br />

UN GIORNO NELLE GIORNATE<br />

GIORNATE<br />

FESTIVO DENOMINAZIONE FERIALI<br />

FERIALI<br />

DI<br />

DEL<br />

UNA INVERNALI<br />

SABATO<br />

SETTIMANA PERCORSO (LUN-VEN)<br />

INVERNALE<br />

INVERNALE (DA OMNIBUS) DI RIFERIMENTO<br />

MED SA inv<br />

mo-FE-inv PK-FE-inv NUMERO DI CORSE IN PASSEGGERI ORA DI Bus MORBIDA km Annui CARICO MEDIO NELLE GIORNATE FERIALI DEL SABATO INVERNALE<br />

- km TRASPORTATI IN UN GIORNO NELLE FESTIVO GIORNATE DI UNA PRODUZIONE<br />

FESTIVE SETTIMANA INVERNALI INVERNALE CHILOMETRICA DI RIFERIMENTO<br />

ANNUA (DA OMNIBUS)<br />

MED FE inv<br />

Corse Giorno Fer Inv<br />

CARICO MEDIO NELLE GIORNATE<br />

CORSE<br />

FESTIVE<br />

MEDIE<br />

INVERNALI<br />

NEI GIORNI FERIALI DAL LUN. AL VEN. IN<br />

PK-LV-est MED LV est PASSEGGERI - km TRASPORTATI CARICO MEDIO NELLE NELLE GIORNATE GIORNATE FERIALI FERIALI ESTIVO ESTIVO (LUN-VEN)<br />

Anno Ril. ANNO DI RILEVAZIONE DEI DATI DI FREQUENTAZIONE<br />

PK-SA-est MED SA est PASSEGGERI - km TRASPORTATI CARICO MEDIO NELLE NELLE GIORNATE GIORNATE FERIALI FERIALI DEL DEL SABATO ESTIVO<br />

Passeggeri Annui PASSEGGERI ANNUI<br />

PK-FE-est MED FE est PASSEGGERI - km TRASPORTATI CARICO MEDIO NELLE NELLE GIORNATE GIORNATE FESTIVE FESTIVE ESTIVO ESTIVO<br />

Passeggeri-km Annui PASSEGGERI - KM ANNUI<br />

Carico Medio Annuo CARICO MEDIO ANNUO<br />

Carico Massimo CARICO MASSIMO REGISTRATO NELL'ANNO<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 3 – Il riassetto del sistema<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 27


3.8 Gli strumenti realizzati: visualTPL<br />

Maschera di interrogazione<br />

• Pannello di interrogazione<br />

multiparametro,<br />

<strong>per</strong>sonalizzazione degli<br />

output e contatore dei risultati<br />

Mappa<br />

• Restituzione dei risultati su<br />

mappa in accordo con il<br />

tematismo scelto e legenda<br />

esplicativa delle classi di<br />

appartenenza dei <strong>per</strong>corsi<br />

Tabella<br />

• Restituzione dei risultati in<br />

tabella. Possibilità di<br />

selezionare ed ordinare i<br />

valori<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Cap. 3 – Il riassetto del sistema<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 28


STUDIO PER IL RIASSETTO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE<br />

SU GOMMA DELLA REGIONE PIEMONTE<br />

Gruppo di lavoro<br />

Arch. Giorgiana Abate<br />

Dott. Cristiana Botta<br />

Ing. Tiziana Delmastro<br />

Arch. Agnese Giverso<br />

Dott. Andrea Isabello<br />

Ing. Andrea Manglaviti<br />

Arch. Elena Masala<br />

Ing. Martina Medda<br />

Arch. Stefano Pensa<br />

Dott. Letizia Saporito<br />

Coordinamento tecnico<br />

Ing. Maurizio Arnone<br />

Coordinamento scientifico<br />

Ing. Mario Carrara<br />

Dott. Domenico Inaudi<br />

Comitato di indirizzo<br />

Compagnia di Sanpaolo<br />

Dott. Andrea Fabris<br />

Dott. Mario Gioannini<br />

Confindustria Piemonte<br />

Arch. Paolo Balistreri<br />

Arch. Cristina Manara<br />

Politecnico di Torino<br />

Prof. Cristina Pronello<br />

Prof. Roberto Tadei<br />

Regione Piemonte<br />

Direzione regionale Trasporti, infrastrutture, mobilità e logistica<br />

Ing. Aldo Manto<br />

<strong>SiTI</strong> – <strong>Istituto</strong> <strong>Su<strong>per</strong>iore</strong> <strong>sui</strong> <strong>Sistemi</strong> <strong>Territoriali</strong> <strong>per</strong> l’Innovazione<br />

Ing. Mario Carrara<br />

Prof. Riccardo Roscelli<br />

Logistica e<br />

Trasporti<br />

Con il contributo di<br />

Regione Piemonte<br />

Direzione regionale Trasporti, infrastrutture, mobilità e logistica<br />

Ing. Aldo Manto<br />

Arch. Lorenzo Marchisio<br />

Ing. Gian Luigi Berrone<br />

Ing. Pasquale D’uva<br />

Arch. Cristina Molino<br />

Dott. Domenica Paparatto<br />

Arch. Olga Quero<br />

Agenzia <strong>per</strong> la Mobilità Metropolitana<br />

Province di<br />

Torino<br />

Alessandria<br />

Asti<br />

Biella<br />

Cuneo<br />

Novara<br />

Verbano-Cusio-Ossola<br />

Vercelli<br />

Studio <strong>per</strong> il riassetto del TPL su gomma della Regione Piemonte – Sintesi – 6 Febbraio 2013 29


Studio <strong>per</strong> il riassetto del TRASPORTO PUBBLICO LOCALE in PIEMONTE<br />

6 febbraio 2013 – <strong>SiTI</strong><br />

Intervento dell’Ing Nicola Proto Presidente Associazione Trasporto ed Infrastrutture<br />

dell’Unione Industriale di Torino.<br />

Lo studio di SITI rappresenta certamente un contributo teorico importante al processo<br />

di razionalizzazione ed efficientamento del trasporto pubblico locale piemontese.<br />

Come esponente delle aziende private, mi dispiace che questi obiettivi, auspicabili di<br />

<strong>per</strong> sé, emergano con forza nel dibattito pubblico solo oggi, e soltanto nell’ottica di<br />

una drastica restrizione delle risorse a disposizione delle Regioni e degli enti locali e,<br />

a ricaduta, delle imprese.<br />

La nostra associazione di categoria ha posto attenzione da sempre a questi temi, a<br />

cominciare dalla necessità di definire i costi standard e di allocare quindi le risorse<br />

non solo in base alla domanda di trasporto, ma anche imponendo un livello adeguato<br />

di efficienza ai gestori dei servizi.<br />

A riprova del fatto che la nostra attenzione a questi temi è costante, circa un anno fa<br />

ci siamo fatti promotori, come ANAV, di uno studio parallelo a quello oggi<br />

presentato, studio che abbiamo affidato a LeM Reply e si è concluso nell’estate<br />

scorsa. Abbiamo dunque fornito alla Regione ed agli enti locali un contributo<br />

concreto, a cui oggi si affianca quello di SITI.<br />

I due studi presentano talune differenze: lo studio di LeM Reply accetta una serie di<br />

semplificazioni pur di ottenere una rapida individuazione delle linee che presentano<br />

criticità e dell’ordine di grandezza delle riduzioni dei servizi che il sistema può<br />

sostenere. Per questo motivo, si concentra su una serie di condizioni che, se<br />

ricorrono tutte insieme, danno immediata evidenza all’ente locale della criticità della<br />

linea. Ciò, naturalmente, non vuol dire che si dia un’immediata indicazione a<br />

sopprimerla, il che può essere magari nefasto <strong>per</strong> motivi sociali, ma certamente porta<br />

l’ente locale a riflettere sulle esigenze specifiche degli utenti e sulla razionalità delle<br />

modalità di esercizio.<br />

Lo studio di SITI, invece, analizza i servizi ad un livello di maggior dettaglio, come<br />

traspare dalla scelta di analizzare i <strong>per</strong>corsi anziché le linee, il carico medio anziché il<br />

mero numero dei saliti, nonché di estendere l’analisi ai servizi festivi ed estivi. Dopo<br />

aver individuato sintomi di criticità a livello di dettaglio, tuttavia, lo studio di SITI è<br />

consapevole che l’effettiva presenza di una criticità e l’effettiva possibilità di<br />

intervento vadano valutate con un approccio più generale, estendendo l’analisi a tutti<br />

i chilometri dei <strong>per</strong>corsi che denotano al loro interno un qualche problema, sia esso di<br />

carico o di apparente sovrapposizione con altri servizi su gomma o su ferro. In tal<br />

modo, da un lato si individua un <strong>per</strong>imetro, di dimensioni sicuramente maggiori di<br />

quelle individuate dallo studio di LeM Reply, in cui sono possibili interventi di<br />

razionalizzazione, ma dall’altro lato, forzatamente, non ci si pronuncia sugli effettivi


spazi di intervento, che sarà compito dell’ente locale valutare dopo aver analizzato<br />

tutto l’ambito che lo studio pone alla sua attenzione.<br />

Nonostante le differenze metodologiche, i due studi finiscono tuttavia <strong>per</strong> convergere,<br />

mostrandosi complementari: lo studio di SITI individua un campo più ampio da<br />

analizzare, fornendo dettagli utili all’analisi; lo studio di LeM Reply, all’interno di<br />

quel campo, individua un ambito più ristretto in cui le criticità risultano più evidenti.<br />

Entrambe le metodologie, in quanto complementari, paiono dunque valide ed utili <strong>per</strong><br />

i soggetti programmatori: nessuna delle due, tuttavia, può sostituire l’analisi e le<br />

valutazioni dell’ente locale. Gli studi forniscono numeri, indizi, parametri. Solo la<br />

conoscenza dei territori e delle esigenze della popolazione da parte dell’ente locale<br />

può davvero consentire di discernere gli interventi opportuni e possibili e quelli<br />

controproducenti. Qui riveste un ruolo chiave l’es<strong>per</strong>ienza e la conoscenza delle<br />

aziende, che hanno con la loro clientela un rapporto ancor più stretto e diretto<br />

dell’ente locale e che possono fornire all’ente programmatore un contributo che a mio<br />

avviso è insostituibile.<br />

Qualcuno obietterà, a questo punto, che l’azienda, nel fornire i suoi contributi, sia<br />

comunque condizionata dalle proprie esigenze o<strong>per</strong>ative, che rischiano di porre in<br />

secondo piano gli aspetti meramente pianificatori. Le esigenze o<strong>per</strong>ative delle<br />

aziende, tuttavia, non vanno viste come un <strong>per</strong>icolo, ma come un profilo di cui l’ente<br />

locale deve necessariamente tenere conto.<br />

L’ente locale non è solo il custode di una corretta programmazione dei servizi, ma è<br />

anche il custode dell’equilibrio contrattuale del contratto di servizio, e cioè di un<br />

rapporto giuridico, nato da una gara, in cui l’assetto equilibrato delle reciproche<br />

obbligazioni assicura la tenuta economica del gestore e dunque l’ordinato esercizio<br />

dei servizi nel tempo. Se una scelta programmatoria rompe l’equilibrio contrattuale<br />

e compromette la tenuta economica del gestore, l’ente locale non ha fatto né<br />

razionalizzazione né efficientamento.<br />

Per questo trovo estremamente corretto ed importante che lo studio di LeM Reply<br />

tenga conto degli aspetti gestionali, ritenendo che sia assolutamente fisiologico che<br />

una quota delle corse di una linea esprima livelli di saturazione non ottimali, e che il<br />

fenomeno sia degno di attenzione solo una volta che quella quota su<strong>per</strong>i il 50%: in tal<br />

modo, si riconoscono le imprescindibili esigenze di riposizionamento che, se non<br />

fossero riconosciute, renderebbero necessari <strong>per</strong> il gestore livelli di corrispettivo<br />

chilometrico ben su<strong>per</strong>iori a quelli pagati in Piemonte.<br />

Questo profilo, invero, non è toccato dallo studio di SITI, che non contiene parametri<br />

che tengano conto degli aspetti di natura gestionale. Per contro, avendo tale studio lo<br />

scopo di limitarsi ad individuare un’ampia area di possibile intervento, l’ente locale,<br />

all’interno di quell’area, dovrà tener conto dei profili gestionali, con l’ausilio delle<br />

aziende coinvolte.<br />

Altro punto su cui lo studio di SITI appare migliorabile è la relazione tra ferro e<br />

gomma. Ciò appare fin dall’impostazione dello studio, in cui i servizi ferroviari<br />

esistenti sono un dato acquisito e non oggetto di indagine, mentre tutta l’attenzione ed<br />

i possibili interventi si rivolgono alla gomma. In realtà, non v’è motivo <strong>per</strong> escludere<br />

le ferrovie dall’analisi, ricercando anche <strong>per</strong> esse idonei indicatori di efficienza e


sostenibilità economica e individuando anche <strong>per</strong> esse le aree di possibile intervento,<br />

come è stato molto opportunamente fatto nello studio di LeM Reply; anzi, visto il<br />

costo chilometrico decisamente su<strong>per</strong>iore, sono proprio gli interventi <strong>sui</strong> servizi<br />

ferroviari quelli che consentono alla Regione maggiori benefici economici con minori<br />

ricadute sugli utenti.<br />

Appare migliorabile, inoltre, la definizione di sovrapposizione ferro-gomma<br />

contenuta nello studio di SITI, che si affida alla mera distanza tra i <strong>per</strong>corsi. Questo<br />

parametro non può cogliere il diverso ruolo di servizi che, pur agendo sulla stessa<br />

relazione di traffico, hanno caratteristiche e funzioni ben diverse: normalmente,<br />

collegamento veloce tra centri principali <strong>per</strong> il ferro, raccolta e distribuzione capillare<br />

e locale <strong>per</strong> la gomma. La diversità di funzioni spiega <strong>per</strong>ché, sulle principali<br />

direttrici, ferro e gomma dimostrino da tempo di poter convivere felicemente,<br />

entrambi con soddisfacenti risultati sia in termini di efficacia sia in termini di<br />

efficienza. Prova ne è che lo studio di LeM Reply ha individuato contesti territoriali<br />

in cui coesistono ferro forte e gomma forte; inoltre, l’analisi di LeM ha evidenziato<br />

che vi sono contesti in cui una gomma efficace si accompagna ad un ferro debole, ma<br />

nessun contesto in cui accade l’opposto.<br />

Aspetto molto positivo dello studio di SITI è, invece, l’aver suggerito agli enti locali<br />

una corretta gradazione della priorità dei possibili interventi nell’ambito delimitato<br />

dall’indagine, tenendo ben presenti le esigenze degli utenti. Sono stati infatti relegati<br />

in fondo alla scala delle priorità quegli interventi che, pur essendo suscettibili di<br />

fornire immediato riscontro in termini economici, impongono all’utenza disagi<br />

sproporzionati e, di conseguenza, comportano abbandono del mezzo pubblico e<br />

squilibrio economico del gestore: è il caso dei <strong>per</strong>corsi in Torino dei mezzi<br />

extraurbani, nonché delle linee ordinarie che, pur essendo a scarsa frequentazione,<br />

assolvono a funzioni sociali rilevanti <strong>per</strong> determinate comunità o territori.<br />

Pur con queste precisazioni ed avvertenze, ritengo che gli enti locali piemontesi<br />

abbiano ora a disposizione due studi interessanti, convergenti e complementari, <strong>per</strong><br />

continuare le loro riflessioni. Mi preme <strong>per</strong>ò sottolineare che il <strong>per</strong>corso di<br />

efficientamento del TPL piemontese non inizia ora, ma ha già comportato nel 2011 e<br />

nel 2012 tagli pesanti, che hanno già colpito significativamente l’utenza e che già<br />

stanno fiaccando la resistenza economica delle aziende. Pur in assenza di contributi<br />

teorici complessivi, enti locali ed aziende hanno già riprogrammato di fatto le reti, <strong>per</strong><br />

l’urgenza indotta dal taglio dei trasferimenti. La Regione, <strong>per</strong> parte sua, ha<br />

coraggiosamente agito <strong>sui</strong> rami secchi ferroviari. Alcuni di questi interventi, già fatti,<br />

non hanno potuto essere presi in considerazione dagli studi, sicché da essi emerge un<br />

campo di possibile intervento più ampio di quanto sia nella realtà.<br />

Da tutto ciò deve conseguire una particolare prudenza nella continuazione di questo<br />

<strong>per</strong>corso. E’ vero che la legge di stabilità ha assegnato alla razionalizzazione dei<br />

servizi ed alla sostituzione modale un ruolo importante nella suddivisione del rinato<br />

Fondo nazionale <strong>per</strong> il TPL, ma è altrettanto vero che <strong>per</strong> il Piemonte è innanzitutto<br />

essenziale fare in modo che i sacrifici già fatti dagli utenti e dai gestori siano<br />

riconosciuti nella ripartizione del Fondo.


Prudenza significa inoltre, come ho già accennato, costante dialogo tra ente locale ed<br />

azienda nelle riflessioni su quali siano gli interventi realmente opportuni e su quali<br />

siano ancora di fatto sostenibili, <strong>per</strong> gli utenti e <strong>per</strong> i gestori.<br />

Quanto al contributo delle aziende, e questa è una raccomandazione che rivolgo<br />

anche al nostro stesso mondo, è chiaro che esso non può esaurirsi in un rapporto della<br />

singola azienda col singolo ente locale; il problema va affrontato dalle aziende nel<br />

loro complesso, in un’ottica sinergica. La singola azienda, se resta isolata di fronte a<br />

questo processo, non ha la possibilità di incidere realmente; dall’altro lato, ogni<br />

esercizio di discrezionalità amministrativa e pianificatoria da parte dell’ente locale,<br />

più o meno giustificato, può minacciare la sopravvivenza di una singola impresa.<br />

Invece, all’interno dei consorzi e delle aggregazioni in cui le aziende o<strong>per</strong>ano, è<br />

possibile individuare le sinergie, le razionalizzazioni e le compensazioni che rendono<br />

possibile efficientare il sistema, preservando tuttavia gli equilibri economici<br />

aziendali.<br />

In conclusione, vorrei evidenziare che il processo di razionalizzazione deve sempre<br />

tenere, al centro dell’attenzione, il cliente. Amministrazioni pubbliche ed aziende<br />

non devono mai scordare che l’obiettivo è salvaguardare il diritto dei cittadini alla<br />

mobilità. La sostenibilità economica non può essere fine a se stessa, la determinante<br />

unica di qualsiasi scelta, ma deve essere un requisito da <strong>per</strong>seguire <strong>per</strong> difendere al<br />

massimo quel diritto dei cittadini.


Torino, 06/02/2013<br />

L’evoluzione del Sistema Informativo regionale
<br />

<strong>per</strong> il Trasporto Pubblico Locale 
<br />

e la mobilità sostenibile 
<br />

Stefano De Capitani<br />

Direttore Generale CSI-Piemonte


06/02/2013<br />

L’evoluzione del S.I. <strong>per</strong> il TPL regionale<br />

Oggi l’INFORMATICA<br />

è la leva indispensabile<br />

<strong>per</strong> un moderno sistema di TPL<br />

•abilitare il trasporto intermodale anche <strong>per</strong> la mobilità sostenibile<br />

integrando nuovi “canali” (car pooling, car/bike sharing)<br />

•pianificare ma soprattutto governare l’erogazione,<br />

misurando le prestazioni e controllando la spesa<br />

•facilitare l’accesso all’utenza: pianificazione viaggi, aggiornamento in<br />

tempo reale, pagamenti elettronici, <strong>per</strong>sonalizzazione tariffe<br />

2


06/02/2013<br />

L’evoluzione del S.I. <strong>per</strong> il TPL regionale<br />

Il patrimonio dati di SIRe Trasporti<br />

(sistema informativo Regione Piemonte – CSI)<br />

15000 fermate<br />

600 linee<br />

4000 <strong>per</strong>corsi<br />

3000 km rete<br />

ferroviaria<br />

23000 km rete stradale<br />

16000 corse<br />

500 stazioni<br />

64 milioni Km<br />

pianificati<br />

3


06/02/2013<br />

L’evoluzione del S.I. <strong>per</strong> il TPL regionale<br />

Strumenti e servizi <strong>per</strong> la PA<br />

RFI (Rete Ferroviaria italiana)<br />

Dati TPL Ferro<br />

ESTRAZIONI DATI<br />

4


06/02/2013<br />

L’evoluzione del S.I. <strong>per</strong> il TPL regionale<br />

…e <strong>per</strong> i Cittadini
<br />


<br />

PRONTOTPL Calcolo intermodale del <strong>per</strong>corso<br />

MOVIBYTE informazione di viaggio nei punti di interscambio<br />

VIAGGIAPIEMONTE informazioni <strong>sui</strong> ritardi dei treni<br />

5


06/02/2013<br />

L’evoluzione del S.I. <strong>per</strong> il TPL regionale<br />

DOMANI: evoluzione SIRe Trasporti<br />

POTENZIAMENTO BANCA DATI in termini di:<br />

• integrazione dei dati TPL con le altre modalità di<br />

trasporto di passeggeri e merci<br />

• qualità, completezza e tempo reale (BIP)<br />

• fruibilità verso terze parti (open data)<br />

NUOVI STRUMENTI di:<br />

• consuntivazione, analisi, pianificazione, controllo<br />

(OMNIBUS 2)<br />

• informazione/interazione <strong>per</strong>/con i Cittadini<br />

(prenotazione, pagamento, info in tempo reale e componenti social)<br />

6


06/02/2013<br />

L’evoluzione del S.I. <strong>per</strong> il TPL regionale<br />

COME: serve un nuovo approccio<br />

1.architettura integrata di sistemi e servizi<br />

attinenti il trasporto pubblico locale (basi dati<br />

territoriali e ambientali)<br />

2.collaborazione tra tutti gli attori coinvolti<br />

3.autofinanziamento<br />

in una «Smart View» complessiva<br />

7


06/02/2013<br />

L’evoluzione del S.I. <strong>per</strong> il TPL regionale<br />

Contributo di CSI sul territorio regionale<br />

• raccolta dei dati dai diversi attori che detengono le informazioni<br />

(gestori BIP, TOC, sistemi di car sharing, bike sharing, taxi, dipartimenti PA, ….<br />

• armonizzare le informazioni dei diversi livelli amministrativi<br />

(vedi grafo stradale comunale e regionale)<br />

• diffusione dei dati disponibili agli interessati: PA, enti<br />

strumentali, ai cittadini, imprese, sviluppatori di nuovi servizi<br />

• realizzare e gestire servizi <strong>per</strong> il cittadino, di<br />

informazione, prenotazione e pagamento<br />

• realizzare e gestire servizi <strong>per</strong> la PA, ai fini dell’analisi<br />

e della pianificazione, controllo della spesa, verifica dell’efficacia azioni intraprese<br />

• integrare le basi dati relative ad altri settori<br />

(turismo, commercio, etc.)<br />

8


www.5t.torino.it<br />

Le prospettive del sistema<br />

di bigliettazione elettronica BIP<br />

Rossella Panero<br />

Direttore<br />

5T srl<br />

Convegno “Studio <strong>per</strong> il riassetto del Trasporto Pubblico Locale in Piemonte”<br />

Torino, 6 febbraio 2013


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Chi siamo<br />

5T è una società privata a totale partecipazione pubblica<br />

che progetta, realizza e gestisce sistemi ITS (Intelligent<br />

Transport Systems) e di infomobilità, nel campo della<br />

mobilità pubblica e privata a livello urbano e regionale<br />

5T gestisce la centrale o<strong>per</strong>ativa di monitoraggio del<br />

traffico dell’area metropolitana torinese, integrata con il<br />

sistema di monitoraggio dei mezzi del trasporto pubblico<br />

locale, al fine di migliorare la fluidità del traffico e le<br />

prestazioni del trasporto pubblico<br />

A livello regionale, sta sviluppando l’estensione del sistema<br />

di monitoraggio del traffico (TOC) ed il progetto di<br />

bigliettazione elettronica (BIP)


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La nostra storia<br />

1992<br />

Nasce il consorzio 5T nell’ambito del<br />

progetto europeo “Quartet”<br />

(Torino, Birmingham, Atene, Stoccarda)<br />

2000<br />

Trasformazione del progetto nella società consortile 5T<br />

(ATM, AEM, FIAT, CSST, Mizar)<br />

2006<br />

Traffic O<strong>per</strong>ation Centre<br />

<strong>per</strong> i Giochi Olimpici Invernali di Torino<br />

2008<br />

5T diventa una s.r.l. completamente pubblica


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I nostri soci


1.<br />

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Le nostre competenze<br />

Analisi Progettazione Coordinamento Integrazione Gestione<br />

Analisi delle<br />

esigenze degli<br />

EELL e definizione<br />

dei requisiti<br />

2.<br />

Progettazione<br />

delle soluzioni<br />

ITS<br />

3.<br />

Coordinamento<br />

nella realizzazione<br />

dei sistemi ITS<br />

4.<br />

Integrazione<br />

dei sistemi ITS<br />

nella piattaforma<br />

5T<br />

5.<br />

Gestione<br />

o<strong>per</strong>ativa e tecnica<br />

dei sistemi ITS <strong>per</strong><br />

conto degli EELL


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Piano Regionale dell’Infomobilità<br />

Nel 2008, la Regione Piemonte ha approvato il Piano<br />

Regionale dell’Infomobilità (PRIM), che individua gli obiettivi<br />

generali e specifici di sviluppo degli ITS in Piemonte,<br />

determina le azioni ritenute necessarie <strong>per</strong> il loro<br />

<strong>per</strong>seguimento e definisce i progetti attuativi prioritari<br />

Il PRIM prevede la costituzione del Centro O<strong>per</strong>ativo<br />

regionale di Infomobilità, gestito da 5T, con il ruolo di<br />

riferimento nel campo del monitoraggio e su<strong>per</strong>visione del<br />

traffico e di gestione del sistema di infomobilità del trasporto<br />

collettivo<br />

5T è attualmente impegnata nella realizzazione dei progetti:<br />

– TOC Regionale (Traffic O<strong>per</strong>ation Centre)<br />

– Progetto BIP (Biglietto Integrato Piemonte)


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Biglietto Integrato Piemonte<br />

Obiettivo: rilanciare il sistema del TPL del Piemonte<br />

migliorando accessibilità, conoscenza, gestione e<br />

promozione del TPL, realizzando un progetto di<br />

infomobilità, certificando qualità e quantità del servizio<br />

reso, garantendo maggior sicurezza<br />

Il progetto prevede la realizzazione di:<br />

– un sistema di bigliettazione elettronica regionale basato su<br />

tecnologia smartcard a microchip di tipo contactless<br />

– un sistema di monitoraggio dei mezzi pubblici<br />

– un sistema di videosorveglianza a bordo dei mezzi<br />

Per l’esecuzione del progetto, la Regione ha individuato 5T<br />

come il gestore tecnologico unico regionale


Apparati di terra<br />

bigliettazione e<br />

validazione<br />

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L’architettura del sistema BIP<br />

TOC<br />

regionale<br />

Centro Servizi Regionale<br />

CSR-BIP<br />

CCA CCA CCA<br />

Banca<br />

Dati<br />

Centrale


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Le caratteristiche del progetto<br />

Unica smartcard intero<strong>per</strong>abile <strong>per</strong> tutte le aziende di<br />

trasporto pubblico piemontesi<br />

<strong>Sistemi</strong> di bigliettazione concentrati a livello di bacino<br />

(tariffario o provinciale)<br />

Adozione del “Credito Trasporti”, unità di viaggio che<br />

possono essere utilizzate su tutti i mezzi della regione<br />

Più di 100 aziende di trasporto coinvolte<br />

Oltre 3.400 autobus<br />

15.000 fermate monodirezionali<br />

Circa 300 stazioni ferroviarie<br />

Impegno finanziario della Regione Piemonte: 60% del valore<br />

della tecnologia <strong>per</strong> le aziende TPL


Pagamento della<br />

sosta<br />

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L’intero<strong>per</strong>abilità della carta BIP<br />

Bike-sharing in<br />

Piemonte<br />

Carta giovani<br />

Pyou<br />

Circuito nazionale di<br />

Car-sharing<br />

Es<strong>per</strong>ienza Italia 150<br />

Sistema universitario<br />

piemontese<br />

Sistema<br />

museale<br />

piemontese


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La gestione delle carte BIP<br />

Il CSR-BIP gestisce:<br />

– Acquisizione a livello centrale delle smart card BIP e Pyou,<br />

attraverso un sistema di qualificazione dei fornitori<br />

– Test e <strong>per</strong>sonalizzazione<br />

– Distribuzione ai CCA del BIP, ai Comuni <strong>per</strong> il bikesharing,<br />

a Carcityclub <strong>per</strong> il car-sharing e all’Associazione<br />

Torino Città Capitale Europea (ATCCE)<br />

Smart card BIP<br />

166.500 acquisite, 155.000 distribuite<br />

Smart card Pyou<br />

101.000 acquisite e distribuite ad ATCCE


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La distribuzione delle carte BIP<br />

ENTE RICHIEDENTE<br />

CCA URBANO GTT 92.000<br />

CCA EXTRATO 10.000<br />

CCA GRANDA BUS 42.150<br />

CCA TRENITALIA 25<br />

TPL BIKE SHARING CAR SHARING<br />

CAR CITY CLUB 3.000<br />

COMUNE DI ALBA 350<br />

COMUNE DI BIELLA 250<br />

COMUNE DI CUNEO 2.000<br />

COMUNE DI FOSSANO 1.000<br />

COMUNE DI NOVARA 1.500<br />

COMUNE DI PINEROLO 500<br />

COMUNE DI SALUZZO 700<br />

COMUNE DI SAVIGLIANO 1.600<br />

TOTALI PARZIALI 144.175 7.900 3.000<br />

TOTALE 155.075


Sistema informativo regionale TPL BIP<br />

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I principali dati che saranno gestiti dal CSR-BIP e resi disponibili<br />

del sistema informativo regionale TPL sono:<br />

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I dati gestiti dal CSR-BIP<br />

Dati relativi al mondo TPL<br />

– Servizio programmato<br />

– Servizio consuntivato<br />

– Monitoraggio mezzi in tempo reale<br />

Dati relativi al mondo SBE (Sistema Bigliettazione<br />

Elettronica)<br />

– Emissione smart card<br />

– Ricariche titoli di viaggio<br />

– Validazioni utenti a bordo mezzi<br />

– Indici di frequentazione


I principali servizi che saranno gestiti dal CSR-BIP sono:<br />

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I servizi gestiti dal CSR-BIP<br />

Servizi di infomobilità verso gli utenti del TPL<br />

– Calcolo <strong>per</strong>corsi regionale<br />

– Previsione passaggi in fermata<br />

– Servizi <strong>per</strong>sonalizzati <strong>per</strong> i titolari di carta BIP<br />

Servizi di supporto verso EELL e CCA <strong>per</strong><br />

– Servizio programmato aziende TPL BIP<br />

– Monitoraggio servizio esercito<br />

– Analisi frequentazione<br />

– Clearing


Torino e area metropolitana<br />

(GTT): avviato il sistema con<br />

abbonamenti mensili e carnet da<br />

5 e da 15 corse<br />

Provincia di Torino<br />

(Extra.TO): avvio previsto nel<br />

2013<br />

Provincia di Cuneo:<br />

sistema avviato con 420 mezzi,<br />

250 rivendite, 30.000 utenti,<br />

eliminazione del cartaceo <strong>per</strong><br />

l’urbano di Alba e Mondovì<br />

(Granda Bus)<br />

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A che punto siamo?<br />

Comune di Novara<br />

(SUN): avvio<br />

implementazioni BIP<br />

nel 2013<br />

Ferrovie regionali<br />

(Trenitalia): previsto<br />

riconoscimento titoli<br />

Formula <strong>per</strong> giugno<br />

2013 (intero<strong>per</strong>abilità)<br />

CSR-BIP: in fase di<br />

collaudo, entrata in<br />

o<strong>per</strong>atività nel corso<br />

dell’estate 2013


www.5t.torino.it<br />

Grazie <strong>per</strong> l’attenzione<br />

Contatti<br />

Rossella Panero<br />

5T srl<br />

Corso Bramante 66/A<br />

10126 Torino<br />

Tel +39 011 5764 544<br />

Fax +39 011 5764 563<br />

direzione@5t.torino.it<br />

www.5t.torino.it

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