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Guida alle fonti per la storia del brigantaggio postunitario conservate ...

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126 Archivio di Stato di Napoli<br />

Giacomo Perrotti, Giovanbattista Rocco, Antonino Cubiciotti e Matteo Giordano:<br />

connivenza con i briganti. Ricorso a sentenza <strong>del</strong> Tribunale militare<br />

di Salerno. 12 gen. 1866<br />

Cosimo Gisonda: connivenza col <strong>brigantaggio</strong>. Ricorso al<strong>la</strong> sentenza <strong>del</strong> Tribunale<br />

militare di Caserta. 12 gen. 1866<br />

Vincenzo, Mattia e Luigi Caterina, Leopoldo, Michele e Giovanni Gagliardi<br />

e altri cinque individui: complicità in <strong>brigantaggio</strong>. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><br />

Tribunale Militare di Caserta. 12 gen. 1866<br />

Antonio Mancini: connivenza con briganti. Ricorso a sentenza <strong>del</strong> Tribunale<br />

Militare di Caserta. 12 gen. 1866<br />

Amodio Altomare, Angelo Raffaele Russo, Pietrantonio Vigi<strong>la</strong>nte: associazione<br />

a malfattori in numero non minore di cinque ad oggetto di <strong>del</strong>inquere<br />

contro le <strong>per</strong>sone e le proprietà. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di<br />

12 1<br />

Giacinto Lenzi, Andrea, Maria Giovanna e Pasquale Bosco, Sempliciano Macolino<br />

e altri: connivenza con briganti. Ricorso a sentenza <strong>del</strong> Tribunale Militare<br />

di Caserta. 12 gen. 1866<br />

Francesco Rosiello: <strong>per</strong> aver denunciato un reato di cospirazione <strong>per</strong> oggetto<br />

di cambiare e distruggere <strong>la</strong> forma <strong>del</strong> governo attribuito ingiustamente al<br />

sacerdote Luigi Iaccarino e ad altri individui di Posillipo. Ricorso a sentenza<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> P Corte di Assise di Napoli. 12 gen. 1866<br />

Vincenzo Gallo, Lorenzo e Angelo V anacore: associazione di malfattori. Ricorso<br />

a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di Santa Maria Capua V etere.<br />

12 gen. 1866<br />

Ottavio Procaccini, Rocco e Nico<strong>la</strong> de Filippo: complicità con briganti. Ricorso<br />

a sentenza <strong>del</strong> Tribunale militare di Caserta. 12 gen. 1866<br />

Vincenzo Volpe e Gerardo Ferrara di Padu<strong>la</strong>: complicità in <strong>brigantaggio</strong>. Ricorso<br />

a sentenza <strong>del</strong> Tribunale militare di Potenza. 15 gen. 1866<br />

Annibale Morgante, Pasquale Minotti Cascione, Nico<strong>la</strong> V accariello e altri:<br />

associazione in banda armata ad oggetto di cambiare e distruggere il Governo.<br />

Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di Campobasso. 17 gen. 1866<br />

Giuseppe Gioia: complicità con briganti. Ricorso a sentenza <strong>del</strong> Tribunale<br />

militare di Potenza. 17 gen. 1866<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo, Antonio e Liberato Busillo, Angelo Giordano, Gabriele Fraternardo<br />

e altri: associazione di malfattori riuniti allo scopo di commettere<br />

crimini e <strong>del</strong>itti contro le <strong>per</strong>sone e le proprietà. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte<br />

di Assise di Salerno. 17 gen. 1866<br />

Carmine Stumpo, Angelo Maria Bocchimazzo e Carmine Zimmaro: associazione<br />

di malfattori in numero maggiore di cinque ad oggetto di <strong>del</strong>inquere<br />

Gran Corte di Cassazione 127<br />

contro le <strong>per</strong>sone e le proprietà. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di<br />

Reggio. 17 gen. 1866<br />

Pasquale Catanzaro, T ommaso Mi celi e Vincenzo de Feo: cospirazione avente<br />

<strong>per</strong> oggetto di cambiare <strong>la</strong> forma <strong>del</strong> Governo. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

Corte di Assise di Catanzaro. 17 gen. 1866<br />

Antonio Marone, Antonio Mollo, Alessio Sesa Modestino Martinelli: banda<br />

armata ad oggetto di distruggere <strong>la</strong> forma <strong>del</strong> Governo. Ricorso a sentenza<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di Napoli. 19 gen. 1866<br />

684. Francesco de Rosa, Angelo Lamanna e Miche<strong>la</strong>ngelo Visconti: associazione<br />

a banda di malfattori. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di Avellino.<br />

22 gen. 1866<br />

Costanzo Antonio Fasciano, Celestino Spedaliere e Cesare Gianco<strong>la</strong>: aver pre­<br />

stato ricovero a malfattori ad oggetto di <strong>del</strong>inquere contro le <strong>per</strong>sone e le pro­<br />

prietà. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di Campobasso.<br />

22 gen. 1866<br />

Raffaele Zappacosta: partecipazione ad associazione di malfattori. Ricorso a<br />

sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di Teramo. 22 gen. 1866<br />

T ommaso Ciccarelli: complicità nel reato di attentato al<strong>la</strong> devastazione e al<br />

saccheggio. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise <strong>del</strong>l'Aqui<strong>la</strong>.<br />

22 gen. 1866<br />

Vito Politi: sciente e volontaria somministrazione di armi, alloggio, ricovero<br />

e luogo di riunione nel<strong>la</strong> sua masseria a malfattori in numero non minore<br />

di cinque, ad oggetto <strong>del</strong>inquere contro le <strong>per</strong>sone e le proprietà. Ricorso a<br />

sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di Lecce. 24 gen. 1866<br />

Fortunato Cardone: calunnia <strong>per</strong> aver accusato di complicità col <strong>brigantaggio</strong><br />

Nico<strong>la</strong>, Antonio e Filippo De Tommaso. Ricorso al<strong>la</strong> sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte<br />

di Assise di Benevento. 24 gen. 1866<br />

Antonio Barbasito: associazione a malfattori. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte<br />

di Assise di Potenza. 26 gen. 1866<br />

Pasquale Spinelli ed altri: attentato a cambiare e distruggere <strong>la</strong> forma <strong>del</strong> Governo,<br />

associazione a banda armata, saccheggio e devastazione nel<strong>la</strong> reazione<br />

di Barile. Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di Potenza.<br />

26 gen. 1866<br />

Antonio Botta e altri: partecipazione a banda armata e organizzata allo scopo<br />

di commettere attentato onde distruggere e cambiare il Governo, eccitare <strong>la</strong><br />

guerra civile e portare <strong>la</strong> devastazione e <strong>la</strong> strage in varii comuni <strong>del</strong>lo Stato.<br />

Ricorso a sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Corte di Assise di Salerno. 29 gen. 1866<br />

Francesco Oliva, detto Cestaro e Antonio Sangiovanni: associazione di malfattori<br />

in numero non minore di cinque costituitasi ad oggetto di <strong>del</strong>inquere

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