DOCUMENTI - Facoltà di Lettere e Filosofia
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Il comune <strong>di</strong> Piacenza prende possesso del villaggio <strong>di</strong> Fombio (1227)<br />
Il Registrum Magnum del comune <strong>di</strong> Piacenza, a c. <strong>di</strong> E. FALCONI e R. PREVERI, Milano<br />
1984-1988, II, pp. 178-181, doc. 381<br />
Nel luogo <strong>di</strong> Fombio […]. Dopo l'acquisto fatto dal signor Guido <strong>di</strong> Landriano, podestà<br />
del comune <strong>di</strong> Piacenza, a nome dello stesso comune, del luogo, la corte, i possessi, il<br />
territorio, l'onore e la giuris<strong>di</strong>zione del luogo <strong>di</strong> Fombio […], [il podestà], volendo a nome<br />
dello stesso comune prendere corporale tenuta e possesso dello stesso luogo e corte, e dei<br />
possessi, giuris<strong>di</strong>zione, onore e <strong>di</strong> tutto ciò che è compreso tra le cose vendute e consegnate<br />
nel detto contratto, prendendo in mano le funi delle campane della chiesa <strong>di</strong> san Pietro del<br />
detto luogo <strong>di</strong>sse: “Io, in nome del comune <strong>di</strong> Piacenza, entro in possesso e tenuta <strong>di</strong> questo<br />
luogo, corte, onore, giuris<strong>di</strong>zione e delle altre cose che appartengono a questa<br />
giuris<strong>di</strong>zione”. Quin<strong>di</strong>, salendo alla sala superiore, allo stesso modo prese possesso e tenuta<br />
a nome del detto comune; e l'abate Palmerio del monastero [<strong>di</strong> san Pietro in Ciel d'Oro <strong>di</strong><br />
Pavia], lo investì e lo mise in possesso a nome del comune, alla presenza del signor<br />
Visdomino, vescovo della chiesa <strong>di</strong> Piacenza, che concesse la sua autorità e il suo consenso.<br />
In seguito […] il podestà, volendo esercitare e introdurre la giuris<strong>di</strong>zione acquisita e<br />
l'onore, in nome del comune, elesse come consoli <strong>di</strong> questo luogo <strong>di</strong> Fombio Andrea Mazza,<br />
Gerardo Portonario e Giannino Gonselmo, che nello stesso luogo, su or<strong>di</strong>ne del podestà,<br />
giurarono corporalmente la sequela dello stesso podestà, e gli or<strong>di</strong>ni del comune <strong>di</strong><br />
Piacenza e <strong>di</strong> esercitare il consolato del luogo per l'onore e l'utilità del comune <strong>di</strong> Piacenza.<br />
E su or<strong>di</strong>ne del podestà, giurarono la sua sequela e i suoi or<strong>di</strong>ni coloro che il podestà elesse<br />
al consiglio del luogo [segue elenco] […].<br />
In seguito […] il podestà, in nome del comune <strong>di</strong> Piacenza, investì Ugo <strong>di</strong> Ottobelli e<br />
Ottone suo figlio e Ribaldo <strong>di</strong> Ottobelli figlio <strong>di</strong> Guido, del loro giusto feudo, con la<br />
presenza e l'or<strong>di</strong>ne dello stesso abate; ed essi giurarono fedeltà al podestà in nome del<br />
comune <strong>di</strong> Piacenza e al comune, contro tutti gli uomini.<br />
In seguito […] il podestà, in nome del comune <strong>di</strong> Piacenza, elesse Martino Vacca come<br />
campario del luogo e corte, ed egli nello stesso luogo giurò la sequela del podestà e del<br />
comune <strong>di</strong> Piacenza, e <strong>di</strong> fare il campario dello stesso luogo e corte in buona fede e senza<br />
inganno, per l'onore e l'utilità e secondo la volontà del comune <strong>di</strong> Piacenza.<br />
[idem per il portonario]<br />
E il podestà fece tutto ciò con la volontà e in presenza dell'abate e alla presenza e con<br />
l'autorità del vescovo, e con la piena volontà <strong>di</strong> tutti i predetti uomini <strong>di</strong> Fombio. Il podestà<br />
or<strong>di</strong>nò ai consoli che facessero giurare entro otto giorni a tutti gli uomini <strong>di</strong> Fombio la<br />
sequela del podestà e del comune e gli or<strong>di</strong>ni del podestà e del comune.<br />
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