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COLLABORAZIONI, LA GIUSTA ROTTA - Sna

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assicuratori di fornire informazioni<br />

circa le caratteristiche delle polizze<br />

e delle prestazioni erogate, la<br />

93/13 sulle clausole abusive e al<br />

contenuto dal peso rilevante del<br />

trattato di Amsterdam (l. 16 giugno1998,n.209)cheponevaacarico<br />

della Comunità il compito di<br />

contribuire “a tutelare la salute, la<br />

sicurezza e gli interessi economici<br />

dei consumatori, nonché a promuovere<br />

il loro diritto all’informazione,<br />

all’educazione e all’organizzazione<br />

per la salvaguardia dei propri<br />

interessi”.<br />

Ritenevamo allora fosse necessario<br />

che lo Stato (per il tramite del<br />

Ministero competente o<br />

dell’Isvap), intervenisse per arginare<br />

la possibile tendenza ad impoverire<br />

i contenuti di un’assicurazione<br />

obbligatoria per legge e individuasse<br />

un normativo comune<br />

sul quale l’assicurando potesse fare<br />

una corretta comparazione e<br />

avesse soprattutto la certezza di disporre<br />

di una copertura adatta al<br />

perseguimento della massima tutela.<br />

Col passare degli anni le modifi-<br />

6 4<br />

MARZO APRILE 2013<br />

Contratto base, una partita ancora aperta<br />

che alle condizioni contrattuale<br />

adottate dalle Imprese, pur non essendo<br />

sempre peggiorative rispetto<br />

alle condizioni CIP ma, in alcuni<br />

casi, anche migliorative, toglievano<br />

certezze agli assicurati ignari.<br />

Condividevamo con alcune associazioni<br />

di consumatori il nostro<br />

impegno; in qualche occasione, anche<br />

insieme ad una di esse, eseguivamo<br />

il lavoro di ricerca ed analisi<br />

delle condizioni di polizza ed i risultati<br />

venivano resi pubblici dalla<br />

stessa associazione.<br />

La prima proposta<br />

di legge popolare<br />

Nel 2006 la nostra proposta veniva<br />

fatta propria da alcuni parlamentari<br />

che la rendevano oggetto di<br />

una proposta di legge popolare,<br />

non andata a buon fine per la caduta<br />

del Governo di allora.<br />

Pur riscuotendo un complessivo<br />

apprezzamento sull’analisi e sulla<br />

qualità del lavoro svolto, la nostra<br />

commissione doveva raccogliere<br />

dubbi e perplessità da parte di vari<br />

presidenti di gruppo aziendale,<br />

ma anche di autorevoli esponenti<br />

dell’esecutivo nazionale che intravedevano<br />

il pericolo di penalizzazione<br />

di colleghi con mandati delle<br />

compagnie meno aperte al<br />

cliente, l’interferenza della commissione<br />

negli affari interni alle<br />

Imprese, il rischio di occuparci di<br />

cose estranee agli interessi degli<br />

agenti e di favorire la disintermediazione<br />

e l’agevolazione dei canali<br />

alternativi.<br />

Atteggiamenti che non potevano<br />

definirsi contrari, ma di sostanziale<br />

resistenza e che impedivano il<br />

realizzarsi di un progetto più volte<br />

sottoposto all’approvazione degli<br />

organi politici come anche di congressi<br />

e comitati centrali.<br />

Lo standard minimo<br />

Solo grazie ad uno stimolo esterno<br />

giunto da Uea, grazie all’interessamento<br />

di alcuni colleghi <strong>Sna</strong> appartenenti<br />

anche al direttivo di<br />

quell’associazione, il lavoro della<br />

Commissione e la proposta di<br />

“Standard minimo” venivano ufficialmente<br />

presentati in un<br />

Convegno pubblico a Verona il 29<br />

maggio 2009. La strada era aperta,<br />

seguirono infatti: Milano “Assicura”<br />

26.11.2009 – Roma Convegno<br />

Nazionale “Non solo Prezzo”<br />

4.2.2010 – Bergamo 26.5.2010 –<br />

Solbiate Olona – 23.9.2010.<br />

In tutte le occasioni, anche se non<br />

erano distribuite le comparazioni<br />

dei contenuti contrattuali per volontà<br />

dell’organo politico, ne veniva<br />

presentata un’ampia sintesi e,<br />

soprattutto, veniva sottolineata<br />

l’assoluta necessità dello standard<br />

minimo ampiamente illustrato in<br />

occasione del convegno di Roma e<br />

sempre ripreso in seguito.

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