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SENATO DELLA REPUBBLICA ------ XVI LEGISLATURA ... - Astrid

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costituzionale, ma soprattutto perché in questo caso si intende perseguire tale obiettivo attraverso<br />

una legge che avrà come conseguenza un'ulteriore destabilizzazione dell'intero sistema della<br />

giustizia nel nostro Paese.<br />

L'effetto della legge sarà in sostanza quello di impedire ad un numero indefinito ed indefinibile di<br />

processi di pervenire a conclusione, per via di un istituto assurdo che si introduce con la<br />

prescrizione del processo: un istituto inefficace e pericoloso, cui noi siamo decisamente contrari!<br />

Vorrei ricordare - ricordatelo anche voi - che uno dei compiti essenziali dello Stato di diritto è quello<br />

di garantire la celebrazione dei processi, e non di decretare la loro estinzione a tempo, senza<br />

garantire la loro normale espletabilità! Invece, all'ultimo momento il relatore interviene dichiarando<br />

di voler recepire indicazioni della maggioranza - cosa che non corrisponde al vero - con<br />

emendamenti che dilatano selettivamente i tempi della prescrizione processuale con un'eccezione<br />

che svela in modo definitivo lo scopo reale e scellerato del disegno di legge.<br />

Illustre relatore, l'allungamento dei termini di prescrizione e l'inclusione di tutti i reati e per tutti gli<br />

imputati in questo sistema perverso previsti dal suo emendamento, lungi dal limitare i danni, li<br />

aggrava perché coinvolge nel deleterio sistema della prescrizione dei processi tutte le materie<br />

processuali, tutti i reati, e nei confronti di tutti gli imputati!<br />

Per quanto io mi sia sforzato, non riesco a vedere in cosa questa modifica potrebbe essere<br />

migliorativa rispetto al testo originario e a proposito di cosa. Si ostina il relatore a spiegare la bontà<br />

anche di tale correzione, ma non si vuol comprendere il grave errore di fondo. Prima è necessario<br />

creare le condizioni essenziali atte a consentire la celebrazione dei processi in tempi ragionevoli -<br />

certo, è questo un dovere impellente che incombe su noi legislatori -, poi si pretenda dagli operatori<br />

della giustizia il rispetto dei tempi, prevedendo semmai una sanzione in caso di una loro violazione,<br />

che non potrà mai corrispondere all'eliminazione del processo, ma tutt'al più una ragionevole<br />

responsabilità disciplinare da imporre a chi non si è attenuto a quei tempi.<br />

Se comunque si dilata il termine di prescrizione entro i limiti che attualmente vengono consumati<br />

dalla gran parte dei tribunali, anche se non per tutti i processi, allora sorge spontaneo chiedersi (e<br />

ve lo chiediamo): a cosa serve questa legge, atteso che tutto deve restare come prima?<br />

La risposta la si trova con sorprendente chiarezza nella norma transitoria che chiude lo scellerato<br />

disegno di legge. La norma, infatti, fa un'eccezione alla dilatazione dei tempi di prescrizione - come<br />

modulati dall'emendamento del relatore - con riferimento ai processi penali di una certa fascia, che<br />

rientrino in un certo arco temporale, che poi evidentemente è quello in cui si trova collocato il<br />

processo a carico del Presidente del Consiglio dei ministri. Non vi sono parole che consentano di<br />

manifestare lo sdegno di tutti coloro che continuano comunque a credere in uno Stato di diritto!<br />

All'inizio dell'esame del disegno di legge abbiamo seriamente dichiarato la nostra disponibilità ad<br />

offrire proposte idonee a migliorare il testo mediante la previsione di interventi strutturali atti a<br />

garantire un'obiettiva contrazione dei tempi processuali.<br />

Abbiamo in sintesi proposto la modifica urgente della geografia giudiziaria, che comporti la<br />

soppressione di un numero rilevante di sedi giudiziarie inutili e dannose, come riconosciuto e<br />

reclamato da tutti; l'introduzione dell'ufficio per il processo, atto a razionalizzare e velocizzare il<br />

lavoro dei magistrati; l'adozione del sistema integrato giudiziario informatizzato, già definito e<br />

pronto da realizzare sin dalla fine della scorsa legislatura; l'assunzione urgente di 2.800 cancellieri,<br />

senza i quali la gran parte degli uffici giudiziari continua a non poter funzionare, se non a ritmi<br />

inferiori ad ogni sia pur minima ragionevolezza. Tutte queste cose voi le sapete. Abbiamo chiesto,<br />

infine, l'adozione di alcune modifiche al codice penale che sono all'esame della Commissione e che<br />

in tempi brevi potremmo affrontare.<br />

A fronte di una generica disponibilità espressa dalla maggioranza, tutti i nostri emendamenti<br />

costruttivi sono stati bocciati anche dopo che la Commissione affari costituzionali - rammentatelo<br />

questo, perché è passato in sordina - aveva espresso un parere favorevole al testo del disegno di<br />

legge e agli emendamenti, condizionato ad alcune osservazioni, tra le quali la necessità di adottare<br />

tutti gli emendamenti che avessero come obbiettivo la predisposizione di interventi strutturali idonei<br />

a rendere possibile in concreto la contrazione dei tempi del processo (cioè quanto prevedevano i<br />

nostri emendamenti).<br />

Dinanzi a questo ottuso ed irresponsabile comportamento della maggioranza, a noi dell'opposizione<br />

non resta che prendere le distanze da questo testo votando per ora contro questo articolo<br />

sostitutivo e, successivamente, contro l'intero testo. (Applausi dal Gruppo PD).<br />

LI GOTTI (IdV). Domando di parlare per dichiarazione di voto.<br />

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.<br />

LI GOTTI (IdV). Signor Presidente, ovviamente farò delle osservazioni di natura tecnica e mi rivolgo<br />

al relatore, presentatore dell'emendamento 2.1000, e al Governo.

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