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Regolamento per la disciplina delle ... - Provincia di Siena

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PROVINCIA DI SIENA<br />

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE<br />

AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI E DEL CANONE DI<br />

OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE<br />

APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE N. 101 DEL 30/09/2011<br />

MODIFICATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE N. 129 DEL 22/12/2011<br />

1


TITOLO I<br />

AMBITO DI APPLICAZIONE<br />

TITOLO II<br />

AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI DI OCCUPAZIONE<br />

PROCEDURA AMMINISTRATIVA<br />

TITOLO III<br />

ESECUZIONE DEI LAVORI, MANUTENZIONE OPERE E ATTI VIETATI<br />

TITOLO IV<br />

OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE CON INSTALLAZIONE<br />

DI MEZZI PUBBLICITARI<br />

TITOLO V<br />

ALTRI TIPI DI AUTORIZZAZIONI<br />

TITOLO VI<br />

DETERMINAZIONE DEL CANONE DI OCCUPAZIONE<br />

TITOLO VII<br />

NORME TRANSITORIE E FINALI<br />

ALLEGATO A<br />

Tabel<strong>la</strong> n. 1 – Occupazioni Permanenti. Occupazioni <strong>per</strong>manenti <strong>di</strong> aziende <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong> pubblici servizi.<br />

Tabel<strong>la</strong> n. 2 – Occupazioni Temporanee.<br />

ALLEGATO B<br />

Depositi cauzionali.<br />

ALLEGATO C<br />

Schemi grafici esemplificativi<br />

2


PROVINCIA DI SIENA<br />

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI E<br />

CONCESSIONI E DEL CANONE DI OCCUPAZIONE<br />

DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE<br />

TITOLO I<br />

AMBITO DI APPLICAZIONE<br />

Art. 1<br />

Oggetto del rego<strong>la</strong>mento<br />

1. Il presente rego<strong>la</strong>mento, adottato ai sensi degli artt. 52 e 63 del Decreto Lgs 15 <strong>di</strong>cembre 1997, n°<br />

446, stabilisce le modalità <strong>di</strong> applicazione del canone <strong>di</strong> concessione le occupazioni <strong>di</strong> qualsiasi<br />

natura, sia <strong>per</strong>manenti che temporanee, sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio<br />

in<strong>di</strong>sponibile del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>, nonché alle aree collocate in fascia <strong>di</strong> rispetto stradale, e in<br />

partico<strong>la</strong>re, <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>:<br />

a) il proce<strong>di</strong>mento amministrativo <strong>di</strong> ri<strong>la</strong>scio, rinnovo, subentro, <strong>di</strong>niego, revoca e decadenza<br />

<strong>delle</strong> concessioni/autorizzazioni, in via esemplificativa e non tassativa, re<strong>la</strong>tive a:<br />

- a<strong>per</strong>tura, rego<strong>la</strong>rizzazione o mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> accessi carrabili e manufatti simili, quali<br />

co<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> cunette stradali<br />

- occupazioni con o<strong>per</strong>e d’arte, depositi <strong>di</strong> cantiere e ponteggi<br />

- occupazioni con impianti pubblicitari e le autorizzazioni in materia <strong>di</strong> collocazione <strong>di</strong><br />

cartelli, insegne ed altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista <strong>di</strong> esse ancorché su<br />

suolo privato<br />

- occupazioni realizzate da aziende <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong> pubblici servizi con condutture,<br />

attraversamenti ed impianti <strong>di</strong> ogni genere<br />

- realizzazione <strong>di</strong> recinzioni e muri <strong>di</strong> cinta<br />

b) le misure base <strong>di</strong> tariffa <strong>per</strong> tipologia <strong>di</strong> occupazione determinate in rapporto al<strong>la</strong> loro natura<br />

e al beneficio economico che esse producono;<br />

c) criteri <strong>di</strong> determinazione del canone;<br />

d) agevo<strong>la</strong>zioni speciali;<br />

e) modalità e termini <strong>per</strong> il pagamento del canone;<br />

f) conseguenze <strong>delle</strong> occupazioni abusive ed irrego<strong>la</strong>ri.<br />

2. Le <strong>di</strong>sposizioni rego<strong>la</strong>mentari si applicano anche alle strade, aree e re<strong>la</strong>tivi spazi soprastanti e<br />

sottostanti, regionali <strong>per</strong> i quali <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> abbia competenze <strong>per</strong> legge ovvero in virtù <strong>di</strong> accor<strong>di</strong><br />

con <strong>la</strong> Regione Toscana e sempre che <strong>la</strong> materia non sia altrimenti <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>ta.<br />

3. Per le occupazioni <strong>di</strong> cui al comma precedente, l’utente è tenuto a pagare al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> un<br />

corrispettivo denominato “canone”.<br />

4. Il presente rego<strong>la</strong>mento detta altresì le <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> tute<strong>la</strong> <strong>delle</strong> strade e <strong>delle</strong> re<strong>la</strong>tive<br />

<strong>per</strong>tinenze e fa riferimento al D. L.vo 30/04/92, n° 285 - Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> Strada (C.d.S.) – ed al D.P.R.<br />

16/12/92, n° 495 – <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>di</strong> esecuzione e <strong>di</strong> attuazione del C.d.S. – (Reg. C.d.S.) e<br />

successive integrazioni e mo<strong>di</strong>ficazioni.<br />

5. Fanno parte integrante del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> i seguenti allegati:<br />

Allegato “A” : tabelle determinazioni occupazione <strong>per</strong>manente e temporanea;<br />

Allegato “B” : tabel<strong>la</strong> determinazione deposito cauzionale;<br />

Allegato “C” : schemi grafici esemplificativi.<br />

1


Art. 2<br />

Suolo pubblico e spazio pubblico<br />

1. Ai fini del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> con le espressioni “suolo pubblico” e “spazio pubblico” si<br />

intendono le strade, le corrispondenti aree <strong>di</strong> <strong>per</strong>tinenza ed i re<strong>la</strong>tivi spazi sovrastanti e sottostanti,<br />

appartenenti al demanio o al patrimonio in<strong>di</strong>sponile del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />

2. Sono altresì soggette all’applicazione del canone, in quanto equiparate ai beni appartenenti al<br />

demanio ed al patrimonio in<strong>di</strong>sponibile del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, le occupazioni <strong>di</strong> aree private sulle quali<br />

risulta costituita, nei mo<strong>di</strong> e nei termini <strong>di</strong> legge, <strong>la</strong> servitù <strong>di</strong> pubblico passaggio.<br />

Art. 3<br />

Occupazione del soprassuolo e del sottosuolo<br />

1. Ai fini del presente rego<strong>la</strong>mento si intende <strong>per</strong> occupazione l’utilizzo del suolo, del sottosuolo e del<br />

soprassuolo stradale me<strong>di</strong>ante instal<strong>la</strong>zioni, allestimenti, depositi, o<strong>per</strong>e e manufatti che poggiano o<br />

comunque insistono entro i confini stradali. Sono compresi nel<strong>la</strong> definizione le occupazioni poste in<br />

essere con condutture ed altri impianti a rete <strong>per</strong> l’erogazione <strong>di</strong> servizi pubblici.<br />

2. Sono escluse dall’applicazione del presente rego<strong>la</strong>mento le occupazioni <strong>di</strong> spazi soprastanti il suolo<br />

pubblico costituiti da balconi, verande, bow windows e simili infissi anche a carattere stabile.<br />

3. Salvo i casi espressamente stabiliti da leggi statali e regionali, o da altri rego<strong>la</strong>menti del<strong>la</strong> provincia,<br />

nessuno può occupare spazi ed aree pubbliche senza aver ottenuto <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva concessione o<br />

autorizzazione.<br />

4. Non sono consentite attività <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio tali da implicare <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> fermata o sosta<br />

breve <strong>di</strong> veicoli (chiosco <strong>per</strong> ven<strong>di</strong>ta giornali, fiori, souvenirs e simili)<br />

Art. 4<br />

C<strong>la</strong>ssificazione <strong>delle</strong> strade<br />

1. Tutte le strade, appartenenti al<strong>la</strong> rete <strong>di</strong> proprietà provinciale, ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 30 aprile<br />

1992 n. 285, in seguito denominato “C.d.S.”, sono sud<strong>di</strong>vise con <strong>la</strong> seguente c<strong>la</strong>ssificazione:<br />

Strade extraurbana <strong>di</strong> Categoria C<br />

- tutte le strade Regionali<br />

- le strade ad un'unica carreggiata, con almeno una corsia <strong>per</strong> senso <strong>di</strong> marcia e banchine<br />

- le strade che rappresentano:<br />

collegamenti primari nell’ambito del<strong>la</strong> rete provinciale, in re<strong>la</strong>zione all’orientamento dei<br />

flussi veico<strong>la</strong>ri e al<strong>la</strong> loro rilevanza<br />

interconnessione importante con altri ambiti provinciali;<br />

non eliminabili, anche provvisoriamente, se non con grosse criticità <strong>per</strong> i flussi veico<strong>la</strong>ri;<br />

Strade extraurbane <strong>di</strong> Categoria F<br />

- tutte le altre Strade non c<strong>la</strong>ssificate C, come da p<strong>la</strong>nimetria allegata al<strong>la</strong> Disposizione del<br />

Direttore <strong>di</strong> Area Politiche del Territorio n° 843 del 25.06.2008.<br />

2. Ai fini dell’applicazione del canone <strong>di</strong> occupazione del suolo pubblico in re<strong>la</strong>zione ai criteri <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 63 del D.Lgs. 15 <strong>di</strong>cembre 1997, n. 446 le strade sono c<strong>la</strong>ssificate nelle seguenti tre<br />

categorie:<br />

Categoria 1 - strade regionali SR2, SR68, SR429, SR222;<br />

Categoria 2 - strade provinciali bitumate;<br />

Categoria 3 - strade provinciali non bitumate.<br />

2


Art. 5<br />

Competenze nei centri abitati<br />

1. I tratti <strong>di</strong> Strada <strong>Provincia</strong>le situati all’interno <strong>di</strong> centri abitati con popo<strong>la</strong>zione su<strong>per</strong>iore a 10 mi<strong>la</strong><br />

abitanti sono c<strong>la</strong>ssificati strade comunali e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva gestione sia in termini <strong>di</strong> manutenzione che <strong>di</strong><br />

autorizzazione o concessione, nonché <strong>di</strong> riscossione dei canoni, è <strong>di</strong> competenza del Comune<br />

medesimo.<br />

2. I tratti <strong>di</strong> Strada <strong>Provincia</strong>le situati all'interno <strong>di</strong> centri abitati fino a 10 mi<strong>la</strong> abitanti restano <strong>di</strong><br />

proprietà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>: in tal caso l'autorizzazione o concessione è ri<strong>la</strong>sciata dal Comune, previo<br />

nul<strong>la</strong> osta del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>. Il nul<strong>la</strong> osta è il provve<strong>di</strong>mento con cui <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong>chiara che non vi<br />

sono ragioni ostative <strong>di</strong> tipo tecnico od amministrativo all’adozione <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> altro<br />

Ente, che in via preventiva determina <strong>la</strong> fattibilità <strong>di</strong> atti consentiti nell’ambito dei confini stradali e<br />

nelle fasce <strong>di</strong> rispetto.<br />

3. I canoni dovuti <strong>per</strong> l’occupazione e/o <strong>per</strong> l’uso <strong>delle</strong> aree e spazi pubblici dei suddetti tratti <strong>di</strong> strada<br />

spettano comunque al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Siena</strong> e sono <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>ti dal presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

4. Nozione e mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> delimitazione del centro abitato sono stabiliti, rispettivamente, dall'art. 3, comma<br />

1, punto 8, del C.d.S., e dall'art. 5 del re<strong>la</strong>tivo rego<strong>la</strong>mento <strong>di</strong> esecuzione e <strong>di</strong> attuazione, approvato<br />

con D.P.R. 16/12/1992, n.495.<br />

5. Per quanto riguarda le fasce <strong>di</strong> rispetto si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 18 del C.d.S. e del<br />

re<strong>la</strong>tivo rego<strong>la</strong>mento <strong>di</strong> esecuzione e <strong>di</strong> attuazione.<br />

Art. 6<br />

Durata <strong>delle</strong> concessioni ed autorizzazioni.<br />

Il Registro provinciale <strong>delle</strong> concessioni e <strong>delle</strong> autorizzazioni.<br />

1. Salvo eccezioni <strong>di</strong> legge, le concessioni d’occupazione hanno <strong>la</strong> durata massima <strong>di</strong>:<br />

- 29 anni <strong>per</strong> gli impianti a rete con condotte e cavi in sotterraneo o con strutture sopraelevate<br />

- 15 anni <strong>per</strong> gli accessi e passi carrabili <strong>per</strong>manenti<br />

- 10 anni <strong>per</strong> gli accessi ed occupazioni varie <strong>per</strong> impianti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione carburanti<br />

- 3 anni <strong>per</strong> le autorizzazioni re<strong>la</strong>tive alle instal<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong> mezzi pubblicitari.<br />

2. La durata dell'occupazione del suolo pubblico <strong>per</strong> accessi provvisori quali l’a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> cantieri<br />

temporanei o simili è stabilita in anni 1 (uno), rinnovabile al<strong>la</strong> scadenza.<br />

3. Nei casi degli interventi ed impianti soggetti a nul<strong>la</strong>-osta tale durata è da intendersi a decorrere<br />

dal<strong>la</strong> data del provve<strong>di</strong>mento finale <strong>di</strong> competenza del Comune e l’occupazione si intende scaduta<br />

una volta decorsi i termini <strong>di</strong> cui al comma 1.<br />

4. Le concessioni ed autorizzazioni sono rinnovabili al<strong>la</strong> scadenza su richiesta dell’interessato secondo<br />

le modalità in<strong>di</strong>cate al successivo art. 12, e possono essere revocate in qualsiasi momento dall’Ente<br />

<strong>per</strong> sopravvenuti motivi <strong>di</strong> pubblico interesse o <strong>di</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> sicurezza stradale senza indennizzo<br />

alcuno.<br />

5. L’attività re<strong>la</strong>tiva all’istruttoria tecnica, al<strong>la</strong> gestione <strong>delle</strong> concessioni, autorizzazioni e nul<strong>la</strong> osta ed,<br />

in generale, all’applicazione del canone, si effettua me<strong>di</strong>ante sistema informativo provinciale <strong>delle</strong><br />

concessioni e del<strong>la</strong> autorizzazioni.<br />

6. Il sistema informativo provinciale <strong>delle</strong> concessioni e <strong>delle</strong> autorizzazioni ri<strong>la</strong>sciate sulle strade<br />

provinciali contiene:<br />

l’in<strong>di</strong>cazione del<strong>la</strong> strada, del<strong>la</strong> categoria, <strong>delle</strong> progressive chilometriche e <strong>la</strong> località<br />

l’in<strong>di</strong>cazione <strong>delle</strong> domande ( protocollo, data e oggetto )<br />

l’in<strong>di</strong>cazione degli estremi degli astgti <strong>di</strong> concessione/autorizzazione e <strong>la</strong> durata dei medesimi<br />

l’in<strong>di</strong>cazione dei dati del tito<strong>la</strong>re dei predetti atti<br />

i dati finanziari e dati tecnici<br />

7. Il registro <strong>delle</strong> autorizzazioni ri<strong>la</strong>sciate, come previsto dall’art. 53, comma 9 del D.P.R. 495/92 è<br />

costituito da supporto informatico e sostituisce ogni adempimento previsto.<br />

3


TITOLO II<br />

AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI D’OCCUPAZIONE<br />

PROCEDURA AMMINISTRATIVA<br />

Art. 7<br />

Domanda <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio <strong>delle</strong> concessioni e autorizzazioni<br />

1. Chiunque intenda, in qualsiasi modo e <strong>per</strong> qualsiasi scopo, occupare spazi ed aree pubbliche deve<br />

inoltrare domanda scritta in bollo:<br />

- al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, <strong>per</strong> le strade provinciali al <strong>di</strong> fuori dei centri abitati;<br />

- al Comune, <strong>per</strong> le strade provinciali che attraversano centri abitati con popo<strong>la</strong>zione non<br />

su<strong>per</strong>iore ai <strong>di</strong>ecimi<strong>la</strong> abitanti.<br />

La domanda potrà essere inoltrata allo Sportello Unico competente ove costituito.<br />

2. Ogni domanda, rego<strong>la</strong>rmente sottoscritta dall’interessato, deve essere redatta separatamente <strong>per</strong><br />

ciascuna strada, o tratti <strong>di</strong> strade del<strong>la</strong> medesima arteria viabile, e può comprendere anche più<br />

tipologie <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e con il limite massimo <strong>di</strong> 5 impianti <strong>per</strong> i mezzi pubblicitari. Per le preinsegne il<br />

limite massimo è <strong>di</strong> 3 impianti.<br />

3. La domanda deve contenere:<br />

a) le generalità del richiedente;<br />

b) <strong>la</strong> denominazione del<strong>la</strong> strada o area cui si riferisce, con <strong>la</strong> esatta in<strong>di</strong>cazione del<strong>la</strong> località<br />

interessata, del<strong>la</strong> progressiva chilometrica e <strong>la</strong>to e, nell'ambito dei centri abitati, del<strong>la</strong> via e<br />

del numero civico;<br />

c) <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> proprietà dell’area su cui ricade l’intervento, nel caso <strong>di</strong> suolo privato;<br />

d) <strong>la</strong> descrizione dell'o<strong>per</strong>a che si intende eseguire ed i motivi e gli scopi a fondamento del<strong>la</strong><br />

richiesta;<br />

e) attestazione del versamento a favore del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, del<strong>la</strong> somma stabilita, quale rimborso<br />

spese <strong>di</strong> istruttoria (<strong>di</strong>ritto fisso e sopralluogo);<br />

f) n° 3 copie del progetto quotato, comprendente:<br />

re<strong>la</strong>zione tecnico descrittiva;<br />

corografia in sca<strong>la</strong> 1:25.000;<br />

p<strong>la</strong>nimetria catastale del<strong>la</strong> zona sca<strong>la</strong> 1:2.000 con in<strong>di</strong>cazione dei mappali interessati;<br />

piante e sezioni sca<strong>la</strong> 1:100 o 1:200;<br />

documentazione fotografica;<br />

g) <strong>di</strong>chiarazione <strong>per</strong> eventuale al<strong>la</strong>ccio a impianti pubblici servizi;<br />

h) copia fotostatica fronte-retro <strong>di</strong> un documento valido <strong>di</strong> riconoscimento del richiedente;<br />

i) n° 1 marca da bollo in rego<strong>la</strong> con le vigenti leggi sul bollo <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong><br />

concessione/autorizzazione.<br />

4. Ogni domanda <strong>di</strong> autorizzazione riguardante l’occupazione con instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> uno o più mezzi<br />

pubblicitari, in un'unica strada o area provinciale, oltre a quanto previsto dalle lettere a), b), e), h),<br />

i) del precedente comma, deve contenere:<br />

a) <strong>la</strong> tipologia del mezzo pubblicitario (conforme alle prescrizioni previste dal C.d.S. e dal suo<br />

rego<strong>la</strong>mento <strong>di</strong> esecuzione e <strong>di</strong> attuazione), l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> ciò che rec<strong>la</strong>mizza, <strong>la</strong> strada<br />

provinciale sul<strong>la</strong> quale deve avvenire l’instal<strong>la</strong>zione con in<strong>di</strong>cate le <strong>di</strong>mensioni del mezzo<br />

pubblicitario (cartello pubblicitario max mq. 6 - preinsegna mt. 1,25x0,25 – insegna <strong>di</strong><br />

esercizio o altro da specificare), con <strong>la</strong> progressiva chilometrica, il <strong>la</strong>to, <strong>la</strong> località ed il<br />

Comune;<br />

b) verbale <strong>di</strong> constatazione previsto dall’art. 53, comma 3, del D.P.R. 16/12/92 n. 495, redatto in<br />

contrad<strong>di</strong>ttorio con il competente Capo Cantoniere del Settore Strade. Per i casi <strong>di</strong> rinnovo<br />

(<strong>delle</strong> autorizzazioni in scadenza) il verbale <strong>di</strong> constatazione è sostituito da un «tagliando dei<br />

mezzi pubblicitari» approvato con <strong>di</strong>sposizione del Dirigente Servizio Patrimonio e Demanio e<br />

4


compi<strong>la</strong>to in ogni sua parte a cura e sotto <strong>la</strong> responsabilità del richiedente.<br />

c) n° 3 copie a colori del bozzetto re<strong>la</strong>tivo al mezzo pubblicitario;<br />

d) n° 3 copie del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> 1:10.000 con evidenziato il punto <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>zione del<br />

mezzo pubblicitario;<br />

e) n° 3 copie del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> adeguata (1:500 – 1:1.000) in<strong>di</strong>cante l’ubicazione<br />

dell’impianto e, <strong>per</strong> metri 250 prima e dopo <strong>la</strong> posizione dell’impianto, <strong>la</strong> segnaletica verticale<br />

ed i mezzi pubblicitari presenti, <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza dalle intersezioni o dai manufatti esistenti;<br />

f) n° 3 copie del<strong>la</strong> sezione trasversale in sca<strong>la</strong> adeguata (1:100 – 1:200) in<strong>di</strong>cante <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza<br />

dell’impianto dal<strong>la</strong> carreggiata e <strong>la</strong> pendenza <strong>di</strong> eventuali scarpate;<br />

g) documentazione fotografica del luogo <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>zione riportante 100 metri sia da una parte<br />

che dall’altra del punto <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>zione;<br />

h) <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> stabilità del mezzo pubblicitario, prevista dall’art. 53, comma 3, del D.P.R.<br />

495/92.<br />

5. Per il primo rinnovo <strong>delle</strong> autorizzazioni in essere e con scadenza successiva al 30 giugno 2011 è<br />

richiesta tutta <strong>la</strong> documentazione <strong>di</strong> cui al comma precedente. Per i successivi rinnovi –in assenza <strong>di</strong><br />

variazioni- non è richiesta <strong>la</strong> produzione del<strong>la</strong> documentazione <strong>di</strong> cui alle lettere a), c), d), e), f) e<br />

g) del precedente comma.<br />

6. In ogni caso, oltre al<strong>la</strong> documentazione <strong>di</strong> cui ai commi 4 e 5, l’U.O. Demanio Stradale ha <strong>la</strong> facoltà<br />

<strong>di</strong> richiedere ulteriori documenti ritenuti necessari al fine <strong>di</strong> valutare <strong>la</strong> fattibilità dell’intervento. In<br />

partico<strong>la</strong>re, <strong>la</strong>ddove il mezzo pubblicitario debba essere collocato su proprietà (fabbricati e terreni)<br />

<strong>di</strong> terzi, il richiedente deve presentare p<strong>la</strong>nimetria catastale e re<strong>la</strong>tiva visura nonché specifica<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> consenso del proprietario.<br />

7. In nessun caso verranno ri<strong>la</strong>sciate autorizzazioni o concessioni sul<strong>la</strong> base <strong>di</strong> domande incomplete o<br />

irrego<strong>la</strong>ri. Pertanto, qualora <strong>la</strong> richiesta sia irrego<strong>la</strong>re o incompleta e si renda necessaria<br />

l’acquisizione <strong>di</strong> nuova documentazione, l’U.O. Demanio Stradale richiederà le necessarie<br />

integrazioni. Quest’ultime dovranno <strong>per</strong>venire entro 60 giorni <strong>per</strong> le occupazioni <strong>di</strong> suolo e 30 giorni<br />

<strong>per</strong> l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> mezzi pubblicitari, termine oltre il quale <strong>la</strong> domanda si intenderà decaduta.<br />

8. Qualora, in sede istruttoria, emerga <strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> ottenere chiarimenti o <strong>di</strong> acquisire elementi<br />

integrativi <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio, ovvero <strong>di</strong> procedere all’accertamento <strong>di</strong> natura tecnica, il responsabile del<br />

proce<strong>di</strong>mento ne dà imme<strong>di</strong>ata comunicazione ai soggetti interessati, nonché ove opportuno<br />

all’Amministrazione che ha trasmesso <strong>la</strong> documentazione da integrare.<br />

9. Salvo partico<strong>la</strong>ri esigenze che saranno comunicate, il provve<strong>di</strong>mento dovrà essere ri<strong>la</strong>sciato entro<br />

60 giorni dal<strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> domanda o da eventuali documenti integrativi.<br />

10. Per quanto riguarda le richieste <strong>di</strong> subentro e rinnovo <strong>per</strong> interventi <strong>di</strong> occupazione <strong>per</strong>manente,<br />

queste saranno assoggettate alle verifiche e con<strong>di</strong>zioni <strong>delle</strong> norme del presente rego<strong>la</strong>mento.<br />

11. Se <strong>la</strong> domanda è volta a ottenere <strong>la</strong> concessione <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> suolo stradale, <strong>per</strong> o<strong>per</strong>e o<br />

costruzioni soggette ad uso pubblico, l’interessato deve <strong>di</strong>chiarare <strong>la</strong> destinazione o l’uso del<strong>la</strong><br />

costruzione o dell’o<strong>per</strong>a ed avviare le procedure <strong>di</strong> uso dell’area con il Servizio Gestione<br />

Patrimoniale.<br />

12. La competenza <strong>per</strong> tutto ciò che attiene al<strong>la</strong> segnaletica <strong>per</strong> <strong>la</strong> sicurezza stradale rimane <strong>di</strong><br />

competenza del Settore OO.PP. e non è oggetto <strong>di</strong> autorizzazione da parte del responsabile del<strong>la</strong><br />

U.O. Demanio Stradale, esu<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> dal presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

13. La domanda deve contenere l’impegno <strong>di</strong>chiarato del richiedente stesso a sottostare nel corso<br />

dell’esecuzione dei <strong>la</strong>vori, oltre che al rispetto <strong>di</strong> tutte le norme tecniche vigenti in materia<br />

comprese le norme <strong>di</strong> sicurezza sui <strong>la</strong>vori, alle prescrizioni previste in concessione/autorizzazione<br />

nonché alle <strong>di</strong>sposizioni che potranno essere impartite dagli addetti al<strong>la</strong> sorveglianza del Settore<br />

OO.PP. come in<strong>di</strong>cato all’art. 15.<br />

14.Gli e<strong>la</strong>borati grafici dovranno essere redatti a firma <strong>di</strong> tecnico iscritto al re<strong>la</strong>tivo or<strong>di</strong>ne professionale.<br />

5


Art. 8<br />

Deposito cauzionale<br />

1. Per le autorizzazioni o concessioni, <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> richiede <strong>la</strong> costituzione <strong>di</strong> polizza fideiussoria<br />

assicurativa o bancaria o, eventualmente, <strong>di</strong> cauzione in denaro, prima del ri<strong>la</strong>scio del<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>per</strong> un importo come da tabel<strong>la</strong> <strong>di</strong> cui all’allegato “B” del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, da<br />

aggiornare annualmente con delibera <strong>di</strong> Giunta.<br />

2. Per gli Enti pubblici, nonché <strong>per</strong> Telecom, Enel, consorzi ed altri Enti o Ditte erogatori/erogatrici <strong>di</strong><br />

pubblici servizi, può ammettersi <strong>la</strong> stipu<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> una polizza generale, quale co<strong>per</strong>tura globale <strong>per</strong><br />

tutte le concessioni, autorizzazioni ed interventi d’urgenza da ri<strong>la</strong>sciare nel corso dell’intero anno.<br />

Fanno eccezione gli interventi che comportino una notevole manomissione del suolo stradale, <strong>per</strong> i<br />

quali sarà richiesta specifica co<strong>per</strong>tura assicurativa.<br />

3. Per lo svincolo del deposito cauzionale l’interessato dovrà presentare apposita richiesta corredata<br />

dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> rego<strong>la</strong>re esecuzione con cui viene attestata <strong>la</strong> data <strong>di</strong> ultimazione <strong>la</strong>vori<br />

nonché <strong>la</strong> loro rego<strong>la</strong>rità in conformità a quanto autorizzato o concesso.<br />

4. La U.O. Concessioni Demanio Stradale ha facoltà <strong>di</strong> richiedere, <strong>per</strong> interventi <strong>di</strong> notevole rilevanza e<br />

consistenza (es: o<strong>per</strong>e pubbliche, interventi soggetti a convenzione e partico<strong>la</strong>ri manufatti ed<br />

infrastrutture), il col<strong>la</strong>udo <strong>di</strong> rego<strong>la</strong>re esecuzione dell’o<strong>per</strong>a a firma <strong>di</strong> tecnico professionista abilitato<br />

<strong>la</strong>ddove trattasi <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> partico<strong>la</strong>re complessità che consiglino l’utilizzo <strong>di</strong> tale procedura. Ai<br />

fini del presente comma <strong>per</strong> “termine dei <strong>la</strong>vori” si intende anche <strong>la</strong> rinuncia anticipata comunicata<br />

con lettera raccomandata.<br />

5. Il deposito cauzionale sarà svinco<strong>la</strong>to non prima <strong>di</strong> 6 mesi e non oltre 12 mesi dal<strong>la</strong> data <strong>di</strong><br />

comunicazione <strong>di</strong> fine <strong>la</strong>vori e rego<strong>la</strong>re esecuzione, dopo il riscontro positivo effettuato dal Settore<br />

OO.PP. del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Siena</strong> me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> propria struttura (Capo Area, Capo Cantoniere) con<br />

apposito verbale <strong>di</strong> constatazione: tale <strong>per</strong>iodo viene ridotto <strong>di</strong> 1/2 nei casi <strong>di</strong> cui al comma<br />

precedente.<br />

6. Qualora i <strong>la</strong>vori eseguiti non siano conformi all’autorizzazione o al<strong>la</strong> concessione, <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

assegnerà un termine massimo <strong>di</strong> sei mesi <strong>per</strong> provvedere a quanto necessario, trascorso il quale vi<br />

provvederà d’ufficio incamerando cauzione e salva <strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong> richiedere all’inadempiente ulteriori<br />

somme <strong>per</strong> i danni che si siano verificati e che non possano essere co<strong>per</strong>ti dal<strong>la</strong> garanzia.<br />

Art. 9<br />

Ri<strong>la</strong>scio <strong>delle</strong> concessioni ed autorizzazioni. Il nul<strong>la</strong> osta.<br />

1. I provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> autorizzazione e <strong>di</strong> concessione sono adottati dal Dirigente Servizio Patrimonio e<br />

Demanio e devono contenere:<br />

a) <strong>la</strong> denominazione del<strong>la</strong> strada interessata e progressiva chilometrica;<br />

b) l’oggetto del<strong>la</strong> concessione o autorizzazione;<br />

c) l’ubicazione;<br />

d) i dati dell’intestatario;<br />

e) il numero del<strong>la</strong> concessione o autorizzazione;<br />

f) <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie dell’area da occupare;<br />

g) <strong>la</strong> durata.<br />

2. I provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> autorizzazione ri<strong>la</strong>sciati ai sensi del C.d.S., <strong>la</strong>ddove riguar<strong>di</strong>no o<strong>per</strong>e od<br />

instal<strong>la</strong>zioni che insistono su beni demaniali o al patrimonio in<strong>di</strong>sponibile, costituiscono altresì<br />

concessione amministrativa ai fini del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong><br />

3. L’autorizzazione o <strong>la</strong> concessione è ri<strong>la</strong>sciata al<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona fisica o giuri<strong>di</strong>ca che ha inoltrato <strong>la</strong><br />

richiesta: <strong>per</strong> quest’ultima è in<strong>di</strong>cato il legale rappresentante. Nel caso <strong>di</strong> occupazioni <strong>per</strong><br />

l’esecuzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori od o<strong>per</strong>e conseguenti all’al<strong>la</strong>ccio <strong>delle</strong> utenze <strong>per</strong> i servizi <strong>di</strong> fognatura, acqua,<br />

gas, energia elettrica e telefono, <strong>la</strong> concessione è ri<strong>la</strong>sciata all’ente o soggetto tito<strong>la</strong>re del servizio,<br />

anche se in regime <strong>di</strong> gestori <strong>delle</strong> infrastrutture da realizzare.<br />

6


4. Il soggetto autorizzato ovvero il concessionario è tenuto a sottoscrivere <strong>per</strong> accettazione il<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione e concessione nel quale, vengono fissate le con<strong>di</strong>zioni e le<br />

prescrizioni cui il soggetto autorizzato ovvero il concessionario si devono attenere.<br />

5. Il ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> concessione/autorizzazione o motivata reiezione del<strong>la</strong> domanda saranno comunicate<br />

dall’ente a mezzo raccomandata a/r.. Contestualmente sarà richiesto il pagamento del canone nelle<br />

forme in<strong>di</strong>cate; <strong>la</strong> ricevuta del versamento dovrà essere presentata al momento del ritiro del<br />

provve<strong>di</strong>mento che dovrà avvenire entro 60 giorni dal ricevimento del<strong>la</strong> raccomandata o nelle<br />

modalità e tempistiche <strong>di</strong>versamente comunicate, pena <strong>la</strong> decadenza dell’atto.<br />

6. Per l’occupazione con instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> mezzi pubblicitari <strong>la</strong> quietanza <strong>di</strong> pagamento dovrà <strong>per</strong>venire<br />

al<strong>la</strong> U.O. Concessioni Demanio stradale il quale provvederà ad inviare l’autorizzazione a mezzo<br />

raccomandata a/r. In tal caso le con<strong>di</strong>zioni e le prescrizioni fissate nell’autorizzazione, <strong>per</strong> <strong>la</strong> loro<br />

partico<strong>la</strong>re natura <strong>per</strong> lo più già strettamente <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>ta, non necessitano <strong>di</strong> specifica accettazione<br />

del soggetto autorizzato, il quale è comunque tenuto al loro pe<strong>di</strong>ssequo rispetto pena, tra l’altro, <strong>la</strong><br />

decadenza ovvero <strong>la</strong> revoca sanzionatoria dell’atto.<br />

7. L’autorizzazione o <strong>la</strong> concessione sono ri<strong>la</strong>sciate a nome del proprietario. In caso <strong>di</strong> occupazione<br />

utilizzata da più soggetti il proprietario potrà designare <strong>per</strong> scritto il tito<strong>la</strong>re mandatario<br />

dell’autorizzazione o concessione, rimanendo fermo l’obbligo solidale <strong>di</strong> ciascuno al pagamento del<br />

canone e salvo il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> regresso.<br />

8. Il richiedente non può pretendere <strong>la</strong> restituzione del<strong>la</strong> somma pagata a titolo <strong>di</strong> rimborso spese <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto fisso e sopralluogo effettuate nel caso <strong>di</strong> reiezione del<strong>la</strong> domanda o nel caso <strong>di</strong> non<br />

accettazione <strong>delle</strong> con<strong>di</strong>zioni imposte nel<strong>la</strong> concessione o autorizzazione o <strong>di</strong> rinuncia dopo<br />

l’accettazione.<br />

9. I <strong>la</strong>vori e/o gli oggetti autorizzati o concessi se non conclusi/realizzati entro <strong>la</strong> data stabilita<br />

dall’autorizzazione o dal<strong>la</strong> concessione si intendono rinunciati con conseguente decadenza<br />

dell’autorizzazone o concessione cui si riferiscono.<br />

10. Il tito<strong>la</strong>re è tenuto a custo<strong>di</strong>re il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione o concessione e ad esibirlo ad ogni<br />

richiesta che gli venga legittimamente rivolta. Nel caso <strong>di</strong> smarrimento o <strong>di</strong>struzione, il<br />

concessionario è tenuto ad informare <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> ed a chiedere il ri<strong>la</strong>scio del duplicato, con<br />

rimborso <strong>delle</strong> re<strong>la</strong>tive spese <strong>di</strong> istruttoria e con l’adempimento degli obblighi previsti dal<strong>la</strong><br />

normativa sul bollo.<br />

11. Tutte le concessioni e le autorizzazioni si intendono accordate con l’obbligo da parte del<br />

concessionario <strong>di</strong> riparare tutti i danni derivanti dalle o<strong>per</strong>e e dai depositi oggetto del<br />

provve<strong>di</strong>mento e con facoltà <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> revocare o mo<strong>di</strong>ficare in ogni tempo e <strong>per</strong> giusti<br />

motivi quanto concesso o autorizzato.<br />

12. Nei tratti interni ai centri abitati con popo<strong>la</strong>zione inferiore ai 10.000 abitanti, il nul<strong>la</strong> osta previsto<br />

dall’art.9, comma 2, dall’art.23, comma 4, e dall’art. 26, comma 3 del C.d.S. è ri<strong>la</strong>sciato dal<strong>la</strong><br />

<strong>Provincia</strong> con l’obbligo <strong>per</strong> il Comune <strong>di</strong> comunicare tempestivamente e comunque entro trenta<br />

giorni dall’adozione del re<strong>la</strong>tivo provve<strong>di</strong>mento, l’avvenuto ri<strong>la</strong>scio dell’autorizzazione o del<strong>la</strong><br />

concessione in modo che <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> possa provvedere al<strong>la</strong> richiesta del pagamento del canone,<br />

che dovrà aver luogo, da parte dell’interessato, entro i successivi 30 giorni.<br />

13. Il nul<strong>la</strong> osta è atto obbligatorio che in via preventiva determina <strong>la</strong> fattibilità <strong>di</strong> atti consentiti<br />

nell’ambito dei confini stradali e nelle fasce <strong>di</strong> rispetto.<br />

14. Il <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>re re<strong>la</strong>tivo ad ogni singo<strong>la</strong> concessione nel caso <strong>di</strong> occupazioni riguardanti servizi<br />

pubblici (tubazioni <strong>di</strong> acquedotti e gasdotti, cavi elettrici, telefonici, etc.. ) potrà essere sostituito<br />

con stipu<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> specifica Convenzione <strong>di</strong> cui al successivo art.11.<br />

Art. 10<br />

Altre Licenze. Diritti <strong>di</strong> terzi<br />

1. Le concessioni e le autorizzazioni saranno ri<strong>la</strong>sciate nel pieno rispetto <strong>delle</strong> norme del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong><br />

Strada e <strong>di</strong> qualsiasi norma rego<strong>la</strong>mentare in materia del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>.<br />

2. Il ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> concessione provinciale all’utilizzo <strong>di</strong> spazi ed aree pubbliche, o <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong> aree<br />

private gravate da servitù <strong>di</strong> pubblico passaggio, non sottrae l’interessato dall’obbligo del possesso<br />

7


<strong>di</strong> licenze ed autorizzazioni, eventualmente prescritte (titoli abilitativi e<strong>di</strong>lizie, licenze comunali, <strong>di</strong><br />

commercio, nul<strong>la</strong> osta VV.FF., ecc..) che lo abilitino all’esercizio del<strong>la</strong> concessione e da esibirsi in<br />

caso <strong>di</strong> richiesta.<br />

3. Le concessioni provinciali si intendono ri<strong>la</strong>sciate sempre con <strong>la</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e senza pregiu<strong>di</strong>zio dei<br />

<strong>di</strong>ritti dei terzi, verso i quali è responsabile unicamente il tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> concessione.<br />

Art. 11<br />

Convenzioni speciali<br />

1. E’ facoltà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> stipu<strong>la</strong>re con Enti e/o Società erogazione <strong>di</strong> pubblici servizi - con condotte<br />

<strong>di</strong> gas, acqua potabile, linee elettriche, telefoniche e <strong>di</strong> fibra ottica - convenzioni speciali<br />

<strong><strong>di</strong>sciplina</strong>nti le concessioni <strong>di</strong> occupazione <strong>di</strong> suolo pubblico, ai sensi <strong>di</strong> quanto previsto dall’art. 67,<br />

comma 5 del D.P.R. 495/92.<br />

2. Fermo l’obbligo <strong>per</strong> il tito<strong>la</strong>re del provve<strong>di</strong>mento autorizzativo <strong>di</strong> inoltrare, <strong>per</strong> ogni o<strong>per</strong>a da<br />

realizzare, apposita domanda corredata dai re<strong>la</strong>tivi grafici e re<strong>la</strong>zioni tecniche, le convenzioni <strong>di</strong> cui<br />

al primo comma possono prevedere accor<strong>di</strong> in or<strong>di</strong>ne al<strong>la</strong> semplificazione dei versamenti da<br />

effettuarsi a titolo <strong>di</strong> spese istruttoria anche in modo cumu<strong>la</strong>tivo, ed al<strong>la</strong> costituzione <strong>di</strong> depositi<br />

cauzionali globali.<br />

3. Nel caso <strong>di</strong> al<strong>la</strong>cciamenti all’utenza privata su reti già esistenti, i soggetti <strong>di</strong> cui sopra dovranno<br />

comunicare, con un anticipo <strong>di</strong> almeno due settimane e con le modalità <strong>di</strong> cui al comma<br />

precedente, l’esecuzione degli stessi con l’in<strong>di</strong>cazione del<strong>la</strong> strada, del numero civico, del<strong>la</strong><br />

lunghezza dello scavo e <strong>di</strong> ogni altro dato previsto in convenzione.<br />

Art. 12<br />

Subentro nelle concessioni e nelle autorizzazioni<br />

1. L’autorizzazione e <strong>la</strong> concessione <strong>di</strong> occupazione <strong>di</strong> suolo pubblico hanno carattere <strong>per</strong>sonale, sono<br />

valide solo <strong>per</strong> il soggetto autorizzato/concessionario a cui sono state ri<strong>la</strong>sciate e non possono<br />

essere cedute, trasferite, volturate a terzi.<br />

2. Qualora un nuovo soggetto subentri <strong>di</strong> fatto nel<strong>la</strong> pregressa occupazione del soggetto<br />

autorizzato/concessionario <strong>per</strong> effetto <strong>di</strong> alienazione/donazione anche parziale, cessione <strong>di</strong><br />

azienda/ramo <strong>di</strong> azienda o altro evento, il subentrante, se ha interesse al mantenimento<br />

dell’occupazione, deve inoltrare domanda <strong>di</strong> nuova concessione ai sensi del precedente art 7 entro<br />

30 giorni dall’evento <strong>di</strong> subentro. In mancanza, l’occupazione sarà considerata ad ogni effetto quale<br />

occupazione senza titolo.<br />

3. Nei casi in<strong>di</strong>cati al comma 2 quali “eventi <strong>di</strong> subentro”, il soggetto autorizzato/concessionario è<br />

obbligato:<br />

a) a comunicare al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, con lettera raccomandata a.r., le generalità complete del<br />

subentrante nell’occupazione (<strong>per</strong>sona fisica: nome, cognome, residenza, co<strong>di</strong>ce fiscale;<br />

<strong>per</strong>sona giuri<strong>di</strong>ca: nome, sede, co<strong>di</strong>ce fiscale/partita IVA) In mancanza del<strong>la</strong> comunicazione, il<br />

soggetto autorizzato/concessionario continua ad essere obbligato al pagamento del canone <strong>di</strong><br />

occupazione suolo pubblico senza alcun <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> rimborso.<br />

b) ad informare il subentrante del<strong>la</strong> esistenza del<strong>la</strong> concessione e del suo obbligo a presentare<br />

al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Siena</strong> nuova domanda <strong>di</strong> concessione.<br />

4. Anche in caso <strong>di</strong> morte del concessionario, l’erede subentrante, se ha interesse al mantenimento<br />

dell’occupazione deve inoltrare domanda <strong>di</strong> nuova autorizzazioni/concessione entro 30 giorni<br />

dall’a<strong>per</strong>tura del<strong>la</strong> successione. In mancanza, l’occupazione sarà considerata a tutti gli effetti quale<br />

occupazione senza titolo.<br />

5. In mancanza <strong>di</strong> interesse al mantenimento dell’occupazione, il subentrante deve comunicare<br />

formalmente al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, me<strong>di</strong>ante lettera raccomandata a.r. <strong>la</strong> sua mancanza <strong>di</strong> interesse.<br />

8


Art. 13<br />

Variazione <strong>delle</strong> concessioni e autorizzazioni<br />

1. In caso <strong>di</strong> variazione tecnica al<strong>la</strong> concessione o al<strong>la</strong> autorizzazione dovrà essere presentata apposita<br />

richiesta in bollo all’Ente proprietario corredata dal<strong>la</strong> prova dell'eseguito pagamento <strong>delle</strong> spese <strong>di</strong><br />

istruttoria (<strong>di</strong>ritto fisso e sopralluogo).<br />

2. Al<strong>la</strong> domanda dovrà essere allegata una copia del<strong>la</strong> concessione o autorizzazione da variare insieme<br />

agli e<strong>la</strong>borati grafici, <strong>di</strong> cui al precedente art. 7, necessari <strong>per</strong> l’esatta in<strong>di</strong>viduazione del<strong>la</strong> variazione<br />

richiesta. Al<strong>la</strong> domanda dovrà essere inoltre allegata una marca da bollo <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> nuova<br />

concessione o autorizzazione.<br />

Art. 14<br />

Rinnovo <strong>delle</strong> concessioni e autorizzazioni<br />

1. Le autorizzazioni e le concessioni possono essere rinnovate salvo i casi in cui siano mutate le<br />

con<strong>di</strong>zioni rispetto al<strong>la</strong> data del ri<strong>la</strong>scio.<br />

2. Almeno tre mesi prima del<strong>la</strong> scadenza <strong>di</strong> una concessione d’occupazione o <strong>di</strong> una autorizzazione,<br />

l’interessato può richiederne il rinnovo, inoltrando apposita domanda in bollo all’Ente proprietario,<br />

corredata dal<strong>la</strong> prova dell'eseguito pagamento del<strong>la</strong> somma re<strong>la</strong>tiva alle spese <strong>di</strong> istruttoria (<strong>di</strong>ritto<br />

fisso e sopralluogo) in<strong>di</strong>cante i motivi del<strong>la</strong> richiesta con contestuale <strong>di</strong>chiarazione del<strong>la</strong> <strong>per</strong>manenza<br />

<strong>delle</strong> con<strong>di</strong>zioni iniziali.<br />

3. Al<strong>la</strong> domanda dovrà essere allegata una copia del<strong>la</strong> concessione o autorizzazione da rinnovare e <strong>la</strong><br />

restante documentazione potrà essere omessa se non sono intervenute variazioni. In caso contrario<br />

l’interessato dovrà produrre tutti gli e<strong>la</strong>borati grafici <strong>di</strong> cui all’art. 7. Al<strong>la</strong> domanda dovrà essere<br />

inoltre allegata una marca da bollo <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> nuova concessione o autorizzazione.<br />

4. Per i mezzi pubblicitari vale quanto riportato all’art. 7 comma 5.<br />

Art. 15<br />

Revoca e rinuncia <strong>delle</strong> concessioni e autorizzazioni. La decadenza.<br />

1. Le concessioni o le autorizzazioni possono essere revocate o mo<strong>di</strong>ficate dall’Ente in qualsiasi<br />

momento <strong>per</strong> sopravvenuti motivi <strong>di</strong> pubblico interesse o <strong>di</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> sicurezza stradale senza <strong>la</strong><br />

corresponsione <strong>di</strong> alcun indennizzo. Nell’atto <strong>di</strong> revoca vengono in<strong>di</strong>cati i termini e le modalità <strong>per</strong> il<br />

ripristino dello stato dei luoghi.<br />

2. La revoca o <strong>la</strong> mo<strong>di</strong>fica del<strong>la</strong> concessione <strong>per</strong> motivi d’interesse pubblico dà <strong>di</strong>ritto al<strong>la</strong> restituzione<br />

del canone pagato in anticipo, proporzionatamente al tempo intercorrente fra il giorno <strong>di</strong> effettiva<br />

riconsegna al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> dello spazio o dell’area occupata e l’ultimo giorno del <strong>per</strong>iodo al quale il<br />

pagamento si riferiva. La rinuncia non dà <strong>di</strong>ritto al<strong>la</strong> restituzione del canone.<br />

3. E’ consentito rinunciare, prima del<strong>la</strong> scadenza, al<strong>la</strong> autorizzazione o concessione. L’atto <strong>di</strong> rinuncia<br />

deve essere presentato al competente ufficio che ha ri<strong>la</strong>sciato il provve<strong>di</strong>mento.<br />

4. Nelle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> rinuncia deve essere in<strong>di</strong>cata <strong>la</strong> data entro cui viene ripristinato lo stato dei<br />

luoghi che, in tutti i casi, deve avvenire non oltre trenta giorni successivi al<strong>la</strong> data <strong>di</strong> comunicazione<br />

del<strong>la</strong> rinuncia.<br />

5. Costituisce tacita rinuncia al<strong>la</strong> autorizzazione o concessione il mancato ritiro dell’atto. In tal caso<br />

l’atto si intende decaduto decorsi trenta giorni dal ricevimento del<strong>la</strong> comunicazione spe<strong>di</strong>ta a mezzo<br />

raccomandata a.r..<br />

6. L’autorizzazione e <strong>la</strong> concessione decadono nei seguenti casi:<br />

a) <strong>per</strong> il mancato pagamento del canone entro l’anno <strong>di</strong> riferimento o, comunque, dopo due<br />

mancati pagamenti del dovuto;<br />

b) <strong>per</strong> mancato ritiro del provve<strong>di</strong>mento nei termini prescritti;<br />

9


c) <strong>per</strong> uso improprio dell’occupazione o suo esercizio in contrasto con le norme <strong>di</strong> legge o <strong>di</strong><br />

rego<strong>la</strong>mento.<br />

Art. 16<br />

Occupazioni d’urgenza<br />

1. Per fare fronte a gravi situazioni d’urgenza e d’emergenza o quando si tratti <strong>di</strong> provvedere a <strong>la</strong>vori<br />

<strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> pubblica incolumità che non consentano alcun indugio, l’occupazione <strong>di</strong> spazi ed<br />

aree pubbliche o private soggette a servitù <strong>di</strong> pubblico passaggio può essere effettuata<br />

dall’interessato anche prima dell’ottenimento del formale atto <strong>di</strong> concessione o autorizzazione, che<br />

verrà ri<strong>la</strong>sciato successivamente con esplicita in<strong>di</strong>cazione che trattasi <strong>di</strong> atto in sanatoria. In tali<br />

situazioni l’interessato ha l’obbligo <strong>di</strong>:<br />

a) adottare imme<strong>di</strong>atamente le misure in materia <strong>di</strong> circo<strong>la</strong>zione stradale previste dall’art.30 e<br />

segg. del D.P.R. n.495/1992 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni e integrazioni;<br />

b) dare comunicazione imme<strong>di</strong>ata, e comunque non oltre 24 ore dall’inizio dell’occupazione, in<br />

forma scritta al Settore OO.PP. e Demanio Stradale <strong>di</strong> questa Amministrazione, anche<br />

me<strong>di</strong>ante comunicazione fax o telegramma;<br />

c) presentare <strong>la</strong> domanda <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio dell’atto <strong>di</strong> concessione o autorizzazione nelle forme <strong>di</strong><br />

cui al precedente art.7 entro il primo giorno <strong>la</strong>vorativo successivo all’inizio dell’occupazione.<br />

2. All’atto dell’occupazione d’urgenza l’interessato o l’autorità intervenuta sono tenuti ad adottare tutti<br />

gli accorgimenti necessari <strong>per</strong> <strong>la</strong> salvaguar<strong>di</strong>a del<strong>la</strong> pubblica incolumità ed in partico<strong>la</strong>re <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

sicurezza del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione stradale.<br />

Colui che effettua l’occupazione d’urgenza deve attenersi alle prescrizioni tecniche in<strong>di</strong>cate nel<br />

presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> ovvero fornite dai tecnici dei servizi viabilità competenti e resta comunque<br />

responsabile, sotto il profilo civile e penale, <strong>per</strong> tutti i danni che potrebbero essere arrecati a<br />

<strong>per</strong>sone e cose in conseguenza <strong>delle</strong> occupazioni anzidette.<br />

3. Nel caso <strong>di</strong> cessazione dello stato <strong>di</strong> urgenza o <strong>di</strong> emergenza, l’interessato ovvero l’autorità che ha<br />

<strong>di</strong>sposto l’occupazione, anche a mezzo soggetti terzi, è tenuto a ripristinare lo stato dei luoghi nelle<br />

con<strong>di</strong>zioni preesistenti, salvo il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui al<strong>la</strong> lettera c) del precedente comma.<br />

4. Su richiesta <strong>delle</strong> società erogatrici, al fine <strong>di</strong> snellire le procedure, è possibile concedere<br />

un’autorizzazione preventiva <strong>di</strong> anni 1(uno) <strong>per</strong> gli interventi <strong>di</strong> riparazione urgenti, previa stipu<strong>la</strong> <strong>di</strong><br />

apposita convenzione che regoli e rapporti sia economici che sotto il profilo <strong>delle</strong> responsabilità. Il<br />

pagamento degli interventi suddetti è previsto in forma anticipata con cadenza annuale.<br />

10


TITOLO III<br />

ESECUZIONE DEI LAVORI, MANUTENZIONE OPERE E ATTI VIETATI<br />

Art. 17<br />

Esecuzione dei <strong>la</strong>vori e manutenzione<br />

1. Durante l'esecuzione dei <strong>la</strong>vori, il <strong>per</strong>sonale incaricato del<strong>la</strong> U.O. Demanio Stradale e/o del Settore<br />

OO.PP. ha libero accesso al cantiere, sia <strong>per</strong> control<strong>la</strong>re che vengano osservate tutte le con<strong>di</strong>zioni<br />

del<strong>la</strong> concessione, sia <strong>per</strong> fornire <strong>di</strong>sposizioni e prescrizioni all'atto dell'esecuzione dei <strong>la</strong>vori.<br />

2. Il cantiere dovrà essere dotato <strong>di</strong> un adeguato segna<strong>la</strong>mento nel rispetto <strong>delle</strong> prescrizioni <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 31 del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> C.d.S. nonché del decreto del Ministero <strong>delle</strong> Infrastrutture e dei<br />

Trasporti del 10 luglio 2002 “Disciplinare tecnico re<strong>la</strong>tivo agli schemi segnaletici, <strong>di</strong>fferenziato <strong>per</strong><br />

categoria <strong>di</strong> strada, da adottare <strong>per</strong> il segna<strong>la</strong>mento temporaneo”.<br />

3. Le o<strong>per</strong>e da eseguirsi non devono recare danno al piano viabile e sue <strong>per</strong>tinenze, né aggravio<br />

all'Ente proprietario al fine del<strong>la</strong> manutenzione stradale or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria.<br />

4. La manutenzione <strong>delle</strong> o<strong>per</strong>e eseguite, del corpo stradale e sue <strong>per</strong>tinenze è sempre a carico<br />

dell’utente <strong>per</strong> l'intera durata del<strong>la</strong> concessione o autorizzazione e sarà cura del responsabile <strong>di</strong><br />

zona del servizio strade, congiuntamente all’assistente stradale R.C.O., verificare che vi provveda<br />

correttamente.<br />

5. L’esecuzione <strong>delle</strong> o<strong>per</strong>e o dei <strong>la</strong>vori oggetto del<strong>la</strong> concessione od autorizzazione deve avvenire nel<br />

pieno rispetto <strong>delle</strong> norme fissate nel provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> concessione o <strong>di</strong> autorizzazione.<br />

6. L'inosservanza <strong>delle</strong> prescrizioni contenute nell’autorizzazione o concessione o l’insufficiente<br />

manutenzione <strong>delle</strong> o<strong>per</strong>e, comporta <strong>la</strong> revoca del<strong>la</strong> stessa, oltre al<strong>la</strong> sanzione accessoria del<br />

ripristino dei luoghi secondo le norme del Capo I, Sezione II del Titolo VI del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada.<br />

L'Ente proprietario è comunque sollevato da ogni responsabilità civile e penale <strong>per</strong> danni che<br />

dovessero derivarne ai terzi durante l'esecuzione dei <strong>la</strong>vori e <strong>per</strong> mancata osservanza <strong>delle</strong><br />

prescrizioni impartite al fine del<strong>la</strong> manutenzione.<br />

7. Il <strong>per</strong>sonale incaricato del Settore OO.PP. può, in qualsiasi momento, prescrivere al soggetto<br />

autorizzato/concessionario ulteriori interventi al fine <strong>di</strong> evitare <strong>per</strong>icoli <strong>per</strong> <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione o danni al<br />

corpo stradale e sue <strong>per</strong>tinenze.<br />

8. In caso <strong>di</strong> inadempimento, i <strong>la</strong>vori saranno eseguiti d’ufficio e le spese occorrenti verranno<br />

addebitate al soggetto autorizzato.<br />

Art. 18<br />

Controllo esecuzione o<strong>per</strong>e. Fine <strong>la</strong>vori.<br />

1. Una copia del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione/concessione/nul<strong>la</strong> osta, è destinata all’Istruttore<br />

Coor<strong>di</strong>natore Squadre, che dovrà accertare <strong>la</strong> rego<strong>la</strong>re esecuzione <strong>delle</strong> o<strong>per</strong>e stesse.<br />

2. Il tito<strong>la</strong>re del provve<strong>di</strong>mento autorizzativo deve comunicare via fax l’inizio dei <strong>la</strong>vori entro tre giorni<br />

antecedenti l’avvio dell’attività. Tale comunicazioni deve essere inviata sia all’Istruttore Coord.<br />

Squadre competente che al Servizio Demanio Stradale i cui riferimenti sono comunicati con i<br />

provve<strong>di</strong>menti autorizzativi.<br />

3. Al termine dei <strong>la</strong>vori il tito<strong>la</strong>re dell’autorizzazione/concessione/nul<strong>la</strong> osta <strong>per</strong>manente dovrà far<br />

<strong>per</strong>venire <strong>la</strong> comunicazione <strong>di</strong> fine <strong>la</strong>vori comprensiva <strong>di</strong> certificato <strong>di</strong> rego<strong>la</strong>re esecuzione<br />

debitamente sottoscritto da tecnico abilitato, il quale attesti che i <strong>la</strong>vori risultano eseguiti a rego<strong>la</strong><br />

d’arte ed in conformità alle prescrizioni attribuite nel provve<strong>di</strong>mento autorizzativo, corredata, <strong>per</strong> i<br />

soli accessi, da documentazione fotografica.<br />

4. Successivamente gli Uffici tecnici accertano, con apposito sopralluogo, l’effettiva conclusione dei<br />

<strong>la</strong>vori avvalendosi del supporto del <strong>per</strong>sonale svolgente funzione <strong>di</strong> Istruttore Coord. Squadre, che<br />

dovrà accertare <strong>la</strong> rego<strong>la</strong>rità del ripristino <strong>di</strong> manto e segnaletica stradale, re<strong>di</strong>gendo rapporto<br />

liberatorio, attestante l’assenza <strong>di</strong> visibili <strong>di</strong>fetti o fattori ostativi allo svincolo del<strong>la</strong> cauzione.<br />

11


19.a – Definizioni e tipologia<br />

Art. 19<br />

Diramazioni ed accessi<br />

Tra i <strong>di</strong>versi fattori che possono influire sulle prestazioni, in termini <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> funzionalità <strong>di</strong> una<br />

strada, occupano certamente un posto <strong>di</strong> rilievo i collegamenti con le aree e gli e<strong>di</strong>fici destinati ad<br />

accogliere i veicoli (aree <strong>per</strong> <strong>la</strong> sosta, parcheggi, autorimesse, autosili, stazioni <strong>di</strong> servizio, aree al<br />

servizio <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi o commerciali, etc.): ciò specialmente nel<strong>la</strong> situazione <strong>di</strong> uso del<br />

territorio, in cui gli inse<strong>di</strong>amenti sono <strong>di</strong>stribuiti in maniera <strong>di</strong>ffusa, anche all’esterno dei centri abitati,<br />

costituendo in alcuni casi un fronte continuo a <strong>la</strong>to del<strong>la</strong> strada. In tali con<strong>di</strong>zioni, le interferenze tra i<br />

veicoli che transitano sul<strong>la</strong> strada ed i veicoli che entrano nelle aree <strong>la</strong>terali o ne escono possono<br />

provocare una <strong>di</strong>minuzione del livello <strong>di</strong> servizio e <strong>di</strong>ventare una causa non trascurabile <strong>di</strong> incidenti.<br />

1. Ai fini del<strong>la</strong> presente norma, si definiscono:<br />

a) accessi: le immissioni <strong>per</strong> veicoli e pedoni da un’area o da un e<strong>di</strong>ficio privato al<strong>la</strong> strada <strong>di</strong><br />

uso pubblico;<br />

b) <strong>di</strong>ramazioni: le immissioni <strong>di</strong> una strada privata su una strada ad uso pubblico.<br />

La realizzazione <strong>di</strong> nuove intersezioni stradali ad uso pubblico, o <strong>la</strong> loro mo<strong>di</strong>fica anche con<br />

soluzioni a rotatoria, non sono ricomprese nelle more del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>: lo stesso<br />

<strong>di</strong>casi <strong>per</strong> le mo<strong>di</strong>fiche o variazioni <strong>delle</strong> immissioni <strong>di</strong> strade vicinali <strong>di</strong> uso pubblico ed<br />

innesti <strong>di</strong> aree private da uso pubblico passaggio. Lo stesso <strong>di</strong>casi <strong>per</strong> le immissioni <strong>di</strong><br />

strade <strong>di</strong> lottizzazione da qualificarsi, come da specifiche convenzioni comunali, a viabilità<br />

pubblica.<br />

2. Gli accessi e le <strong>di</strong>ramazioni si <strong>di</strong>stinguono in accessi e <strong>di</strong>ramazioni a raso ed a livelli sfalsati. Per gli<br />

accessi e le <strong>di</strong>ramazioni a raso ed a livelli sfalsati valgono le corrispondenti definizioni <strong>di</strong><br />

intersezione <strong>di</strong> cui all’articolo 3 del C.d.S.<br />

3. L’impiego <strong>di</strong> soluzioni a rotatoria <strong>per</strong> <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> accessi e <strong>di</strong>ramazioni è escluso.<br />

19.b – Disposizioni generali<br />

1. Gli accessi devono essere localizzati dove l'orografia dei luoghi e l'andamento del<strong>la</strong> strada<br />

consentono <strong>la</strong> più ampia visibilità del<strong>la</strong> zona <strong>di</strong> svincolo e possibilmente nei tratti <strong>di</strong> strada in<br />

rettilineo e realizzati in modo da consentire un’agevole e sicura manovra <strong>di</strong> immissione o <strong>di</strong> uscita<br />

dal<strong>la</strong> sede stradale, senza che tale manovra comporti <strong>la</strong> sosta del veicolo sul<strong>la</strong> carreggiata.<br />

2. L’Ente proprietario del<strong>la</strong> strada può negare l'autorizzazione <strong>per</strong> nuovi accessi, <strong>di</strong>ramazioni e innesti,<br />

o <strong>per</strong> <strong>la</strong> trasformazione <strong>di</strong> quelli esistenti o <strong>per</strong> <strong>la</strong> variazione d'uso degli stessi quando ritenga che<br />

da essi possa derivare pregiu<strong>di</strong>zio al<strong>la</strong> sicurezza e flui<strong>di</strong>tà del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione e partico<strong>la</strong>rmente<br />

quando trattasi <strong>di</strong> accessi o <strong>di</strong>ramazioni esistenti o da istituire in corrispondenza <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong> strada in<br />

curva o a forte pendenza, nonché ogni qualvolta non sia possibile rispettare le norme fissate ai fini<br />

del<strong>la</strong> visibilità <strong>per</strong> le intersezioni <strong>di</strong> cui agli articoli 16 e 18 del C.d.S.<br />

3. L’Ente medesimo può negare l'autorizzazione <strong>di</strong> accessi in zone orograficamente <strong>di</strong>fficili che non<br />

garantiscono sufficienti con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza ed ogni qualvolta non sia possibile rispettare le<br />

norme fissate ai fini del<strong>la</strong> visibilità <strong>per</strong> le intersezioni.<br />

4. La tipologia standard dell’accesso è quel<strong>la</strong> riportata nel successivo art. 48. Prescrizioni tecniche<br />

aggiuntive e ulteriori limitazioni, potranno essere imposte in sede <strong>di</strong> ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> concessione od<br />

autorizzazione qualora l’orografia dei luoghi, l’andamento p<strong>la</strong>nimetrico del<strong>la</strong> strada o le<br />

caratteristiche del traffico che <strong>la</strong> interessano, lo rendano necessario od opportuno <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

sicurezza e del<strong>la</strong> flui<strong>di</strong>tà del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione.<br />

5. Gli accessi e le <strong>di</strong>ramazioni devono essere costruiti con materiali <strong>di</strong> adeguate caratteristiche e<br />

sempre mantenuti in modo da evitare apporto <strong>di</strong> materie <strong>di</strong> qualsiasi natura e lo scolo <strong>delle</strong> acque<br />

sul<strong>la</strong> sede stradale. A tal fine devono essere realizzate tutte le o<strong>per</strong>e idrauliche ritenute necessarie<br />

dallo specifico stu<strong>di</strong>o idraulico allegato al<strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> concessione/autorizzazione.<br />

6. Devono essere pavimentati <strong>per</strong> una lunghezza non inferiore a 10 metri, e comunque almeno fino al<br />

cancello dell’accesso, a partire dal margine del<strong>la</strong> carreggiata del<strong>la</strong> strada da cui si <strong>di</strong>ramano. Se<br />

trattasi <strong>di</strong> accesso agricolo che si immette <strong>di</strong>rettamente nel campo <strong>la</strong>vorato, tale misura potrà<br />

12


essere ridotta in funzione del<strong>la</strong> tipologia <strong>di</strong> uso del suolo. Qualora <strong>la</strong> strada sia in macadam (bianca)<br />

<strong>di</strong> norma <strong>la</strong> bitumatura dell’imbocco dovrà essere realizzata contestualmente al<strong>la</strong> bitumatura del<strong>la</strong><br />

strada ad oneri e spese del concessionario.<br />

7. In ogni caso ogni accesso carrabile deve essere realizzato <strong>per</strong> il primo tratto <strong>di</strong> 5,00 metri in piano o<br />

con pendenza longitu<strong>di</strong>nale massima del 5%.<br />

8. Per lo smaltimento <strong>delle</strong> acque piovane negli accessi a livello dovrà essere costruita una zanel<strong>la</strong> a<br />

doppio petto <strong>di</strong> cm.120 in calcestruzzo <strong>di</strong> cemento c<strong>la</strong>sse 300, esterna al<strong>la</strong> banchina stradale e<br />

sottostante tombino tubo<strong>la</strong>re, <strong>di</strong> adeguato <strong>di</strong>ametro, nel caso in cui l’accesso interrompa lo scolo<br />

<strong>delle</strong> acque nel<strong>la</strong> fossetta stradale. Negli accessi in salita dovrà essere, inoltre, realizzata una<br />

cunetta scato<strong>la</strong>re in calcestruzzo <strong>di</strong> cemento con sovrastante griglia in ferro, <strong>di</strong> adeguate<br />

<strong>di</strong>mensioni, posta ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> mt.2 dal limite del<strong>la</strong> carreggiata <strong>per</strong> <strong>la</strong> raccolta e lo scarico nei<br />

fossetti <strong>la</strong>terali <strong>delle</strong> acque provenienti dall'accesso stesso. La falda <strong>di</strong> accesso, compresa <strong>la</strong> griglia<br />

ed il suddetto limite <strong>di</strong> carreggiata, dovrà avere una pendenza verso l'interno dell'accesso del 2%.<br />

9. L'eventuale cancello a protezione del<strong>la</strong> proprietà <strong>la</strong>terale dovrà aprirsi solo verso l’interno e dovrà<br />

essere arretrato almeno ad un <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> mt. 5,00 dal<strong>la</strong> carreggiata stradale allo scopo <strong>di</strong><br />

consentire <strong>la</strong> sosta <strong>di</strong> un veicolo in attesa <strong>di</strong> ingresso fuori del<strong>la</strong> carreggiata stradale. Nel caso in cui<br />

l’accesso sia utilizzato anche saltuariamente da veicoli con massa a pieno carico su<strong>per</strong>iore a 7,5<br />

tonnel<strong>la</strong>te, il cancello deve essere arretrato <strong>di</strong> almeno mt. 12,00 dal<strong>la</strong> carreggiata stradale.<br />

10. Al fine <strong>di</strong> facilitare le manovre <strong>di</strong> entrata e <strong>di</strong> uscita è prescritta <strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> raccor<strong>di</strong> circo<strong>la</strong>ri<br />

“stondature” tra i margini del<strong>la</strong> carreggiata dell’accesso e il margine del<strong>la</strong> carreggiata stradale con<br />

svasi <strong>di</strong> forma circo<strong>la</strong>re o retta <strong>di</strong> cui <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> stabilirà le <strong>di</strong>mensioni in funzione <strong>delle</strong> circostanze<br />

che <strong>di</strong> volta in volta saranno valutate: <strong>di</strong> rego<strong>la</strong> è stabilito un raggio <strong>di</strong> curvatura minimo <strong>di</strong> ml.<br />

3,00.<br />

11. Nel solo caso <strong>di</strong> fossetta stradale intubata, alle due estremità dell’accesso – testate - dovranno<br />

essere realizzati dei cordoli in cls o materiale simile <strong>per</strong> <strong>la</strong> protezione da eventuale caduta<br />

accidentale <strong>di</strong> un veicolo;<br />

12. Per gli accessi agricoli verrà consentito, <strong>di</strong> norma, un solo accesso che dovrà servire tutte le<br />

particelle contigue e del<strong>la</strong> stessa proprietà confinanti con <strong>la</strong> strada.<br />

13. Gli accessi sono realizzati e mantenuti sia <strong>per</strong> <strong>la</strong> zona insistente sul<strong>la</strong> strada sia <strong>per</strong> <strong>la</strong> parte<br />

ricadente sul<strong>la</strong> proprietà privata, a cura e spese dei tito<strong>la</strong>ri dell'autorizzazione, i quali sono tenuti a<br />

rispettare le prescrizioni e le modalità fissate dall’Ente proprietario del<strong>la</strong> strada e ad o<strong>per</strong>are sotto <strong>la</strong><br />

sorveglianza dello stesso.<br />

14. E' consentita <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> accessi provvisori <strong>per</strong> motivi temporanei, quali l'a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> cantieri<br />

e<strong>di</strong>li o simili, su presentazione <strong>di</strong> apposita richiesta <strong>per</strong> una durata massima <strong>di</strong> anni uno. In tali casi<br />

deve essere <strong>di</strong>sposta idonea segna<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> <strong>per</strong>icolo ed, eventualmente, quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto. L’accesso<br />

provvisorio o da cantiere deve essere segna<strong>la</strong>to tramite apposita segnaletica <strong>di</strong> <strong>per</strong>icolo ( Figura II<br />

35 art. 103 ) con pannello integrativo ( Modello II 6/g art. 83 ) "Uscita mezzi". Ai <strong>la</strong>ti dell’a<strong>per</strong>tura a<br />

m. 5 dal ciglio bitumato dovrà essere posto il cartello <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> accesso <strong>di</strong>ametro cm. 60-90 (<br />

Figura II 46 art. 116 ) con pannello integrativo "eccetto i mezzi non autorizzati" ( Modello II 6/g art.<br />

83 )<br />

15. Gli accessi e <strong>di</strong>ramazioni <strong>di</strong>retti alle strade debbono avere una <strong>la</strong>rghezza minima <strong>di</strong> mt. 3,00 ed una<br />

<strong>la</strong>rghezza massima <strong>di</strong> mt.10,00 con idonei svasi <strong>di</strong> raccordo al margine del<strong>la</strong> strada <strong>di</strong> cui al comma<br />

10.<br />

Nel caso <strong>di</strong> transito sistematico e frequente <strong>di</strong> veicoli pesanti (autocarri, autotreni, etc.), si debbono<br />

adottare una <strong>la</strong>rghezza dell’accesso <strong>di</strong> mt. 6,00 - 10,00 ed innesti sul<strong>la</strong> carreggiata con raccordo<br />

circo<strong>la</strong>re <strong>di</strong> raggio pari a 6,00 metri. Qualora l’accesso sia unico, si deve prevedere un’area interna<br />

<strong>di</strong> forma ed ampiezza tali da <strong>per</strong>mettere, oltre allo stazionamento, anche l’eventuale inversione <strong>di</strong><br />

marcia dei veicoli, al fine <strong>di</strong> evitare manovre <strong>di</strong> retromarcia sul<strong>la</strong> strada: in alternativa, è possibile<br />

separare l’ingresso e l’uscita con <strong>per</strong>corso interno a senso unico.<br />

16. Fatto salvo quanto previsto in materia dal C.d.S. e dal re<strong>la</strong>tivo <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>di</strong> attuazione, nel caso<br />

<strong>di</strong> costruzioni <strong>di</strong> nuove varianti o <strong>di</strong> al<strong>la</strong>rgamento del<strong>la</strong> sede stradale <strong>delle</strong> <strong>Provincia</strong>li, qualora<br />

l’o<strong>per</strong>a comporti <strong>la</strong> demolizione <strong>di</strong> accessi carrai autorizzati o comunque esistenti, occludendo in tal<br />

modo le proprietà private <strong>la</strong>terali, <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> può costruire nuovi accessi, nel rispetto <strong>delle</strong> <strong>di</strong>stanze<br />

previste dal C.d.S., anche prevedendo l’eventuale inserimento <strong>di</strong> strade <strong>di</strong> servizio <strong>per</strong> il<br />

collegamento <strong>di</strong> più accessi privati sul<strong>la</strong> strada provinciale.<br />

13


17. E’ in ogni caso vietata l’a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> accessi o <strong>di</strong>ramazioni lungo le rampe <strong>di</strong> intersezioni sia a raso<br />

che a livelli sfalsati, nonché lungo le corsie <strong>di</strong> accelerazione e <strong>di</strong> decelerazione e le canalizzazioni.<br />

18. Non è consentita l’a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> accessi aventi <strong>di</strong>mensioni maggiori <strong>di</strong> quelle in<strong>di</strong>cate al comma 15: è<br />

vietata inoltre <strong>la</strong> realizzazione, a <strong>la</strong>to del<strong>la</strong> strada, <strong>di</strong> piazzali a<strong>per</strong>ti privi <strong>di</strong> accessi definiti.<br />

19. A tute<strong>la</strong> e salvaguar<strong>di</strong>a del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione stradale, al fine <strong>di</strong> ridurre le situazioni <strong>di</strong> potenziale<br />

<strong>per</strong>icolo, attraverso anche il contenimento del numero <strong>di</strong> accessi alle strade provinciali, non sarà<br />

concessa l’a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> nuovi accessi a fon<strong>di</strong> che usufruiscono del<strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> accedere al<strong>la</strong><br />

viabilità or<strong>di</strong>naria a carattere comunale o interpoderale.<br />

19.c – Accessi alle strade extraurbane<br />

1. Nelle strade extraurbane secondarie – categoria “C” - sono consentiti accessi privati nel rispetto<br />

<strong>delle</strong> prescrizioni <strong>di</strong> cui al presente paragrafo. Gli accessi devono essere coor<strong>di</strong>nati e possibilmente<br />

accoppiati <strong>per</strong> <strong>la</strong> costituzione <strong>di</strong> un unico innesto.<br />

2. Gli accessi privati alle strade locali extraurbane – categoria “F” - possono essere <strong>di</strong>retti.<br />

3. Nei tratti <strong>di</strong> strada extraurbana secondaria - categoria “C” - sono consentiti nuovi accessi privati<br />

ubicati a <strong>di</strong>stanza non inferiore, <strong>di</strong> norma, a metri trecento tra loro, misurata tra gli assi degli innesti<br />

consecutivi (accessi o intersezioni) <strong>per</strong> ogni senso <strong>di</strong> marcia. Tale misura potrà essere derogata,<br />

fino ad un minimo <strong>di</strong> 100 metri, qualora, in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> situazione morfologica, risulti<br />

partico<strong>la</strong>rmente gravosa <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> strade parallele.<br />

4. Nel caso <strong>di</strong> frazionamento <strong>di</strong> area <strong>la</strong>terale al<strong>la</strong> strada, o nel caso <strong>di</strong> altra proprietà comunque<br />

costituita, l’a<strong>per</strong>tura o rego<strong>la</strong>rizzazione <strong>di</strong> un accesso può essere consentito, nel rispetto del comma<br />

precedente, preferibilmente attraverso <strong>la</strong> costituzione <strong>di</strong> un unico fronte <strong>di</strong> immissione sul<strong>la</strong> strada<br />

provinciale anche con unione ad altro accesso preesistente, purché già autorizzato.<br />

5. Fermo restando le limitazioni poste dal C.d.S. e dal presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, non è consentito aprire<br />

nuovi accessi nei seguenti casi:<br />

a) ove non sia possibile, <strong>per</strong> le partico<strong>la</strong>ri caratteristiche dei luoghi o del<strong>la</strong> geometria del<strong>la</strong><br />

strada, assicurare, in ambedue i sensi <strong>di</strong> marcia, una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> visibilità minima uguale al<br />

triangolo <strong>di</strong> visibilità, sì come previsto dal Decreto 19.04.2006 “Caratteristiche geometriche<br />

degli elementi dell’intersezione”;<br />

b) nei tratti dei raccor<strong>di</strong> verticali (dossi) e <strong>per</strong> una <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> 150 metri dal vertice.<br />

6. Per le strade extraurbane locali – categoria “F” - le <strong>di</strong>stanze minime <strong>di</strong> cui al comma 3, sono ridotte<br />

a metri trenta ( 30 mt ) nel solo caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza tra accesso ed intersezione, misurata dal limite<br />

dell’accesso al limite dell’area <strong>di</strong> intersezione, fermo restando <strong>la</strong> verifica del triangolo <strong>di</strong> visibilità<br />

sopra determinato. Nei tratti rettilinei <strong>di</strong> lunghezza inferiore a m. 100 prima e dopo i punti <strong>di</strong><br />

tangenza dell’arco del<strong>la</strong> curva, possono essere a<strong>per</strong>ti nuovi accessi a con<strong>di</strong>zione che l’ingresso e<br />

l’uscita dei veicoli vengano effettuati solo con <strong>la</strong> manovra <strong>di</strong> svolta a destra. In alternativa, è<br />

possibile separare l’ingresso e l’uscita con <strong>per</strong>corso interno a senso unico.<br />

7. Le limitazioni <strong>di</strong> cui al comma precedente devono considerarsi, <strong>di</strong> norma, come minime inderogabili<br />

e soggette ad adeguate maggiorazioni qualora partico<strong>la</strong>ri con<strong>di</strong>zioni ambientali e con<strong>di</strong>zioni locali<br />

del<strong>la</strong> strada (pendenza longitu<strong>di</strong>nale, velocità etc.) le rendano necessarie <strong>per</strong> <strong>la</strong> sicurezza del<strong>la</strong><br />

circo<strong>la</strong>zione.<br />

8. Nei casi <strong>di</strong> cui al comma 6 <strong>per</strong> l’a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> nuovi accessi dovrà essere data preferenza al<strong>la</strong><br />

costituzione <strong>di</strong> un unico innesto, anche in accoppiamento con altri accessi autorizzati.<br />

9. Il punto <strong>di</strong> osservazione convenzionale <strong>per</strong> le verifiche <strong>di</strong> visibilità viene posto altimetricamente ad<br />

una quota <strong>di</strong> mt. 1,00 al <strong>di</strong> sopra del piano viabile.<br />

10. I nuovi accessi o <strong>di</strong>ramazioni debbono collegarsi al<strong>la</strong> strada extraurbana secondaria con confluenza<br />

a “T” e <strong>di</strong>mensionati secondo i criteri stabiliti <strong>per</strong> <strong>la</strong> progettazione <strong>delle</strong> intersezioni stradali come da<br />

Decreto 19.04.2006.<br />

19.d – Accessi alle strade urbane<br />

1. Gli accessi alle strade locali urbane possono essere <strong>di</strong>retti. In ambito urbano, l’accesso <strong>di</strong>retto ad<br />

un’area o ad un e<strong>di</strong>ficio idoneo allo stazionamento <strong>di</strong> uno o più veicoli è denominato “passo<br />

carrabile”.<br />

2. I passi carrabili debbono avere un’ubicazione ed una configurazione p<strong>la</strong>no-altimetrica tali da:<br />

a) non arrecare <strong>per</strong>icolo od intralcio al<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione veico<strong>la</strong>re e pedonale;<br />

14


) agevo<strong>la</strong>re le manovre dei veicoli in ingresso o in uscita dal passo carrabile.<br />

3. Gli accessi alle strade locali urbane (passi carrabili) debbono essere ubicati a <strong>di</strong>stanza non inferiore<br />

a 12 m dalle intersezioni, misurata dal limite dell’accesso al limite dell’area d’intersezione, e, in ogni<br />

caso, deve essere visibile da una <strong>di</strong>stanza pari allo spazio <strong>di</strong> frenata risultante dal<strong>la</strong> velocità<br />

massima consentita nel<strong>la</strong> strada medesima.<br />

4. I comuni hanno <strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong> autorizzare <strong>di</strong>stanze inferiori a quelle fissate ai commi 2 e 3, <strong>per</strong> i passi<br />

carrabili già esistenti dall’entrata in vigore del C.d.S. 285/92, nel caso in cui sia tecnicamente<br />

impossibile procedere all’adeguamento degli stessi. Tale modalità dovrà essere espressamente<br />

documentata nelle istanze <strong>di</strong> nul<strong>la</strong> osta.<br />

5. In corrispondenza del passo carrabile, i bor<strong>di</strong> del marciapiede debbono essere raccordati con<br />

adeguata curva o svaso: <strong>la</strong> continuità del piano del marciapiede in corrispondenza del passo<br />

carrabile deve essere preferibilmente mantenuta.<br />

Art. 20<br />

Verifiche tecniche <strong>delle</strong> <strong>di</strong>ramazioni ed accessi esistenti<br />

1. Il triangolo <strong>di</strong> visibilità in corrispondenza degli accessi esistenti oggetto <strong>di</strong> autorizzazione, nel<br />

rispetto del<strong>la</strong> visibilità <strong>per</strong> le intersezioni <strong>di</strong> cui agli articoli 16 e 18 del C.d.S., dovrà essere<br />

determinata tenendo conto del<strong>la</strong> fascia <strong>di</strong> rispetto prevista al comma 4, art. 26, Reg. C.d.S.. Per il<br />

ramo secondario – accesso privato – vale <strong>la</strong> definizione <strong>di</strong> strada vicinale.<br />

2. Lo spazio <strong>di</strong> frenata previsto al comma 3, dell’art. 19.d, è determinato secondo lo schema del<strong>la</strong><br />

tabel<strong>la</strong> sotto riportata:<br />

Oppure dal<strong>la</strong> formu<strong>la</strong>:<br />

DISTANZA in metri NECESSARIA ALLA RECIPROCA VISIBILITA’<br />

DEI VEICOLI IN CORRISPONDENZA DEI PASSI CARRAI<br />

Velocità Pendenza longitu<strong>di</strong>nale del ramo principale (% <strong>di</strong>scesa -; salita +)<br />

(km/ora) -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5<br />

10 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8<br />

20 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18<br />

30 30 30 29 29 29 29 29 29 28 28 28<br />

40 43 43 42 42 42 41 41 41 40 40 40<br />

50 61 60 59 59 58 57 57 56 55 55 54<br />

60 84 82 81 80 78 77 76 75 74 73 72<br />

70 115 112 110 107 105 103 101 99 98 96 94<br />

80 145 141 138 134 131 128 126 123 121 118 116<br />

Da= V/3 + V²/[2,54x(100 fa + i)] Norme Tecniche C.N.R. 78/80<br />

Art. 21<br />

Accessi ai <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburanti liqui<strong>di</strong> e gassosi<br />

1. E’ vietata l’istituzione <strong>di</strong> accessi re<strong>la</strong>tivi a <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburanti liqui<strong>di</strong> e gassosi:<br />

a) in corrispondenza <strong>di</strong> incroci, biforcazioni o <strong>di</strong>ramazioni a <strong>di</strong>stanza inferiore a mt.95 a partire<br />

dal punto <strong>di</strong> incontro degli allineamenti dei bor<strong>di</strong> interni <strong>delle</strong> carreggiate costituenti bivio. Nel<br />

caso in cui gli allineamenti medesimi fossero raccordati da una curva, <strong>la</strong> suddetta <strong>di</strong>stanza,<br />

non inferiore a mt. 95, deve partire dal punto <strong>di</strong> tangenza del<strong>la</strong> curva stessa;<br />

15


) lungo tratti <strong>di</strong> strada in curva, come definita dal’art. 3, comma 1, lettera 20), e comunque con<br />

raggio <strong>di</strong> curvatura inferiore a mt. 300. Si può derogare a tale <strong>di</strong>vieto qualora si tratti <strong>di</strong> unico<br />

impianto nel territorio <strong>di</strong> un comune montano;<br />

c) in corrispondenza <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong> strada con pendenza su<strong>per</strong>iore al 5%;<br />

d) a <strong>di</strong>stanza inferiore a m.95 sia dai dossi, sia dai punti <strong>di</strong> tangenza <strong>delle</strong> curve stradali;<br />

e) lungo strade <strong>Provincia</strong>li e comunali costituenti bivio con le statali a <strong>di</strong>stanza inferiore a mt.95<br />

dal bivio stesso, misurata con i criteri <strong>di</strong> cui al punto a) restando ferme le <strong>di</strong>stanze stabilite<br />

<strong>per</strong> le strade costituenti itinerario internazionale nei vigenti accor<strong>di</strong> internazionali;<br />

f) in corrispondenza dei passaggi a livello con o senza barriera, ai fini del<strong>la</strong> sicurezza ed ai fini<br />

dell’avvistamento del<strong>la</strong> prescritta segnaletica ad una <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> mt. 200 misurati fra<br />

<strong>la</strong> rotaia più vicina e l’estremo più prossimo dell’impianto;<br />

g) lungo le sole strade <strong>di</strong> Cat. “F” a <strong>di</strong>stanza inferiore a mt.100 da accessi <strong>di</strong> rilevante<br />

importanza, considerando entrambe le <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> marcia. A base del<strong>la</strong> valutazione<br />

dell’importanza dell’accesso si deve tenere conto del<strong>la</strong> destinazione dello stesso (alberghi,<br />

motels, ristoranti, bar provvisti <strong>di</strong> piazzale <strong>di</strong> sosta, parcheggi pubblici, centri commerciali,<br />

ecc.) nonché dei re<strong>la</strong>tivi flussi <strong>di</strong> traffico.<br />

2. Gli accessi lungo le strade provinciali e regionali, <strong>delle</strong> stazioni <strong>di</strong> rifornimento con <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong><br />

gasolio e <strong>delle</strong> stazioni <strong>di</strong> servizio, devono essere in numero <strong>di</strong> due, con <strong>la</strong> lunghezza <strong>di</strong> m. 15<br />

cadauno, interval<strong>la</strong>ti da uno spartitraffico del<strong>la</strong> lunghezza fissa, misura lungo il fronte stradale, <strong>di</strong> m.<br />

30.<br />

3. All’interno dei centri abitati, ai sensi dell’art. 61, comma 3, del D.P.R. 495/92, sono applicabili le<br />

deroghe in capo ai Comuni <strong>di</strong> cui all’art. 46, comma 6 dello stesso decreto.<br />

4. Gli accessi lungo le strade provinciali e regionali, <strong>delle</strong> stazioni <strong>di</strong> rifornimento senza <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong><br />

gasolio, devono essere in numero <strong>di</strong> due, con <strong>la</strong> lunghezza variabile da mt. 7,50 a mt. 10 cadauno,<br />

interval<strong>la</strong>ti da uno spartitraffico del<strong>la</strong> lunghezza fissa, misura lungo il fronte stradale, <strong>di</strong> mt. 10.<br />

5. Nei tratti <strong>di</strong> strada ricadenti all’interno dei territori in ambito montano, ove <strong>per</strong> ragioni geografiche<br />

non sia possibile attenere un fronte <strong>di</strong> m. 60, è ammessa <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong>stributori<br />

carburanti con lunghezza fronte <strong>di</strong> cui al comma 4, fatte salve le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> visibilità degli accessi.<br />

In tal caso devono essere instal<strong>la</strong>ti i segnali <strong>di</strong> cui al<strong>la</strong> Circo<strong>la</strong>re Ministero LL.PP. n. 3989 del<br />

6.12.1986, <strong>per</strong> l’erogazione del prodotto “gasolio” alle sole autovetture.<br />

6. Nel caso che l’area <strong>di</strong> servizio sia ubicata lungo una strada c<strong>la</strong>ssificata come extraurbana secondaria<br />

– categoria C -, gli accessi all’area sono collegati a idonee corsie <strong>di</strong> accelerazione e decelerazione, a<br />

seconda <strong>delle</strong> necessità dovuta al volume del traffico veico<strong>la</strong>re valutata dal<strong>la</strong> U.O. Concessioni<br />

Demanio Stradale.<br />

7. Per lo spartitraffico si consiglia una <strong>la</strong>rghezza non inferiore a mt. 0,50 e non eccedente i mt. 1,50,<br />

delimitato da cordolo rialzato <strong>la</strong> cui altezza misurata a partire dal piano del<strong>la</strong> banchina stradale,<br />

dovrà essere compresa tra 20 e 30 cm.<br />

8. Il ciglio verso strada dello spartitraffico deve essere ubicato <strong>di</strong> norma a non oltre mt. 2,50 dal ciglio<br />

bitumato del<strong>la</strong> strada e comunque sempre in allineamento al<strong>la</strong> segnaletica marginale: su tale<br />

spartitraffico non possono essere impiantati segnali <strong>di</strong> qualsiasi genere, piantagioni od altro<br />

eccedenti l’altezza <strong>di</strong> mt. 0,70 misurata sul piano del<strong>la</strong> banchina stradale.<br />

9. I <strong>di</strong>stributori e re<strong>la</strong>tivi serbatoi interrati devono essere sempre ubicati ad una <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> m.<br />

3,00 dal confine stradale.<br />

10. Del pari è consentita l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> adeguata pensilina, a co<strong>per</strong>tura dell’iso<strong>la</strong> destinata agli<br />

erogatori <strong>di</strong> carburante, purchè i sostegni del<strong>la</strong> medesima siano impiantati a non meno <strong>di</strong> m. 10,00<br />

dal confine <strong>di</strong> proprietà stradale e l’aggetto del<strong>la</strong> pensilina stessa non su<strong>per</strong>i in proiezione<br />

orizzontale il ciglio dell’aiuo<strong>la</strong> spartitraffico.<br />

11. Ove sia strettamente necessario <strong>per</strong> <strong>la</strong> sicurezza del<strong>la</strong> viabilità, è consentito l'abbattimento degli<br />

alberi facenti parte dell'alberatura stradale, salvo l'eventuale vincolo del<strong>la</strong> Soprintendenza ai<br />

Monumenti, dell'Ente <strong>Provincia</strong>le del Turismo e dell'Ispettorato dell'Agricoltura e Foreste e previa<br />

corresponsione del re<strong>la</strong>tivo valore e risarcimento danni.<br />

12. L’autorizzazione provinciale al<strong>la</strong> realizzazione dell’accesso è subor<strong>di</strong>nata a quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> competenza<br />

comunale o <strong>di</strong> altri Enti all’esercizio dell’impianto.<br />

16


13. Tale domanda, oltre a quelli previsti nel precedente art. 7, dovrà essere corredata dai seguenti<br />

documenti:<br />

a) p<strong>la</strong>nimetria sca<strong>la</strong> 1/500 con <strong>la</strong> posizione dell'impianto rispetto agli incroci, biforcazioni, curve;<br />

b) p<strong>la</strong>nimetria sca<strong>la</strong> 1/200 comprendente tutti i partico<strong>la</strong>ri costruttivi dell'impianto, compreso il<br />

fronte <strong>di</strong> accesso e <strong>di</strong> spartitraffico, l'ubicazione e su<strong>per</strong>ficie del chiosco e dei vari servizi,<br />

l'ubicazione <strong>delle</strong> colonnette, dei serbatoi e loro capacità da cui risulti, altresì, in linea<br />

tratteggiata, il confine del<strong>la</strong> proprietà stradale, in modo da poter in<strong>di</strong>viduare <strong>la</strong> parte <strong>di</strong> area<br />

pubblica occupata dall'impianto e dagli eventuali sbancamenti <strong>di</strong> visuale;<br />

c) sezione tipo comprendente <strong>la</strong> sagoma stradale e l'impianto stesso con i partico<strong>la</strong>ri costruttivi<br />

<strong>delle</strong> o<strong>per</strong>e occorrenti <strong>per</strong> lo scolo <strong>delle</strong> acque e <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza dal confine stradale dei serbatoi<br />

ed impianti interrati nel rispetto degli artt. 16 e 17 del C.d.S.;<br />

d) bozzetto in sca<strong>la</strong> e colori degli eventuali cartelli pubblicitari in dotazione all'impianto (<strong>per</strong> i<br />

cartelli pubblicitari dovrà essere presentato opportuna istanza ai sensi del titolo 4 del presente<br />

<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>).<br />

13. La pavimentazione dei piazzali a servizio degli impianti deve essere <strong>per</strong> qualità, tipologia e portanza<br />

non inferiore a quel<strong>la</strong> del piano viabile del<strong>la</strong> strada prospiciente. Lo stesso <strong>di</strong>casi <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

pavimentazione degli accessi che deve essere inoltre attestata, senza soluzione <strong>di</strong> continuità, al<strong>la</strong><br />

carreggiata stradale.<br />

14. Per gli impianti <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburanti liqui<strong>di</strong> e gassosi che ricadano lungo un tratto <strong>di</strong> strada in<br />

zona in cui <strong>la</strong> conformazione del terreno, lungo i <strong>la</strong>ti del tratto medesimo, sia tale da menomare,<br />

anche parzialmente, <strong>la</strong> visibilità, si prescrive che, in corrispondenza degli accessi deve essere<br />

garantita, anche me<strong>di</strong>ante opportuni sbancamenti, una visibilità minima corrispondente ad un<br />

triangolo rettangolo con cateti <strong>di</strong> m. 95 e <strong>di</strong> m. 3 misurati rispettivamente lungo il bordo bitumato<br />

del<strong>la</strong> carreggiata e lungo <strong>la</strong> normale a questo in corrispondenza dell’estremo dell’accesso più<br />

sfavorevole.<br />

15. Tale triangolo viene ridotto a m. 15x3, valutati come sopra, nel caso in cui gli impianti ricadano<br />

entro traverse interne ai centri abitati rego<strong>la</strong>rmente delimitati: ovviamente dovrà tenersi conto <strong>delle</strong><br />

partico<strong>la</strong>ri situazioni locali <strong>di</strong> traffico derivanti dal<strong>la</strong> ubicazione degli impianti, evitando<br />

accuratamente il determinarsi <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> <strong>per</strong>icolo e <strong>di</strong> intralcio <strong>per</strong> <strong>la</strong> flui<strong>di</strong>tà del traffico urbano.<br />

16. Nel caso in cui in luogo <strong>delle</strong> banchine stradali esistano marciapie<strong>di</strong> rialzati, anche <strong>la</strong> zona<br />

corrispondente antistante lo spartitraffico del<strong>la</strong> stazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione carburanti deve essere<br />

sistemata a marciapiede, avente le stesse caratteristiche dei marciapie<strong>di</strong> stradali e <strong>per</strong>fettamente<br />

allineati con questi.<br />

17. Dovrà essere <strong>per</strong>fettamente garantita <strong>la</strong> continuità e l’integrità <strong>di</strong> tutte le o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> raccolta,<br />

canalizzazione e smaltimento <strong>delle</strong> acque stradali ed a tal fine si precisa che <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva sezione non<br />

dovrà assolutamente essere alterata, quant’anche sia necessario procedere al<strong>la</strong> loro co<strong>per</strong>tura.<br />

18. Le acque <strong>di</strong> qualsiasi genere provenienti dalle stazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione carburanti e dai servizi<br />

annessi dovranno essere <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>te secondo i migliori dettami del<strong>la</strong> tecnica ed allontanate, senza<br />

recare molestia alcuna alle <strong>per</strong>tinenze stradali. Ne è vietato lo scarico od il convogliamento nelle<br />

o<strong>per</strong>e idrauliche a sevizio del<strong>la</strong> strada pubblica.<br />

19. E’ assolutamente vietato che un impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione carburanti abbia contemporaneamente<br />

accessi su due o più strade pubbliche.<br />

20. Per effetti del<strong>la</strong> costruzione degli impianti <strong>di</strong> che trattasi è consentita l’occupazione, in via precaria<br />

dei terreni <strong>di</strong> proprietà stradale fiancheggianti <strong>la</strong> piattaforma stradale (scarpate <strong>di</strong> se<strong>di</strong> in<br />

rilevato/trincea da incorporare nel piazzale <strong>di</strong> servizio) che, in ragione del canone <strong>di</strong> occupazione<br />

spazi e suolo pubblico, è previsto un corrisposto a titolo <strong>di</strong> indennizzato applicando un coefficiente<br />

moltiplicatore pari a 3: prescritta altresì l’apposizione sul<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie occupata <strong>di</strong> cippi <strong>di</strong> confine,<br />

recanti <strong>la</strong> sig<strong>la</strong> P.S., che identifichino esattamente ed inconfutabilmente <strong>la</strong> zona <strong>di</strong> occupazione.<br />

21. L’instal<strong>la</strong>zione e l’esercizio degli impianti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> carburanti è subor<strong>di</strong>nata al rispetto<br />

dell’art. 61 del Reg. C.d.S.. Sono inoltre richiamate le norme <strong>delle</strong> intersezioni stradali, in partico<strong>la</strong>re<br />

il Decreto 19.04.2006 “Caratteristiche geometriche degli elementi dell’intersezione”, inerenti<br />

l’eventuale realizzazione <strong>di</strong> corsie <strong>di</strong> decelerazione ed accelerazione <strong>di</strong> cui al comma 5.<br />

17


Art. 22<br />

Attraversamenti e <strong>per</strong>correnze stradali in genere<br />

1. Gli attraversamenti e le <strong>per</strong>correnze <strong>di</strong> strade possono essere realizzati me<strong>di</strong>ante strutture<br />

sopraelevate o in sotterraneo. Essi si <strong>di</strong>stinguono in:<br />

a) attraversamenti trasversali, se interessano in tutto o in parte <strong>la</strong> sezione del<strong>la</strong> sede stradale <strong>di</strong><br />

proprietà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>;<br />

b) <strong>per</strong>correnze longitu<strong>di</strong>nali, se seguono paralle<strong>la</strong>mente l'asse del<strong>la</strong> strada entro i confini del<strong>la</strong><br />

sede stradale <strong>di</strong> proprietà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>;<br />

c) misti, se si verificano entrambe le con<strong>di</strong>zioni precedenti.<br />

2. La soluzione tecnica prescelta <strong>per</strong> <strong>la</strong> realizzazione degli attraversamenti e <strong>delle</strong> <strong>per</strong>correnze stradali<br />

deve tener conto del<strong>la</strong> sicurezza e flui<strong>di</strong>tà del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione sia durante l'esecuzione dei <strong>la</strong>vori che<br />

durante l'uso dell'impianto oggetto dell'attraversamento e del<strong>la</strong> <strong>per</strong>correnza medesimi, nonché del<strong>la</strong><br />

possibilità <strong>di</strong> ampliamento del<strong>la</strong> sede stradale. In ogni caso sono osservate le norme tecniche e <strong>di</strong><br />

sicurezza previste <strong>per</strong> ciascun impianto.<br />

3. Al fine dell'ottenimento del<strong>la</strong> concessione, possono fare istanza enti, società, concessionarie <strong>di</strong><br />

servizi, privati citta<strong>di</strong>ni o altro soggetto interessato.<br />

4. La <strong>di</strong>rezione dei <strong>la</strong>vori deve essere affidata a tecnico professionista che risponderà dell’andamento<br />

dei <strong>la</strong>vori stessi, del<strong>la</strong> sicurezza del cantiere e del corretto ripristino del<strong>la</strong> sede stradale, nonché del<br />

rispetto dei tempi e <strong>delle</strong> modalità <strong>di</strong> esecuzione.<br />

5. Nel caso <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e o depositi che comportino <strong>la</strong> chiusura temporanea al transito del<strong>la</strong><br />

strada possono essere posti a carico del soggetto autorizzato/concessionario gli oneri <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

deviazione e <strong>per</strong> i servizi <strong>di</strong> viabilità connessa anche se eseguiti da organi appartenenti ad altre<br />

amministrazioni. E’ facoltà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, me<strong>di</strong>ante il competente Settore, <strong>di</strong>sporre controlli e<br />

verifiche sul<strong>la</strong> corretta esecuzione e andamento dei <strong>la</strong>vori del cantiere e sul rispetto <strong>delle</strong><br />

prescrizioni previste dall’autorizzazione/concessione. In <strong>di</strong>fetto può essere or<strong>di</strong>nata <strong>la</strong> sospensione<br />

dei <strong>la</strong>vori fino al ripristino <strong>delle</strong> attività a norma.<br />

6. Prima dell’inizio dei <strong>la</strong>vori <strong>per</strong> ogni tratto <strong>di</strong> strada dovranno essere presi accor<strong>di</strong> con il competente<br />

Istruttore Coor<strong>di</strong>natore Squadre <strong>per</strong> il sopralluogo tecnico al fine <strong>di</strong> stabilire posizioni, modalità,<br />

tempi <strong>di</strong> esecuzione e quant’altro necessario <strong>per</strong> una completa visione dell’intervento.<br />

7. Al termine <strong>di</strong> ogni turno <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro gli scavi dovranno essere chiusi in modo da non costituire <strong>per</strong>icolo<br />

<strong>per</strong> <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione stradale; va a tal fine garantita <strong>la</strong> pulizia del<strong>la</strong> strada ed in partico<strong>la</strong>re lo<br />

sgombero totale dei mezzi e dei materiali ed evitare <strong>la</strong> presenza in su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> materiale instabile o<br />

non legato.<br />

8. Allo scopo <strong>di</strong> evitare ulteriori tagli del<strong>la</strong> sede stradale <strong>per</strong> i successivi 5 anni, dovranno essere<br />

pre<strong>di</strong>sposti agli al<strong>la</strong>cciamenti ad eventuali future derivazioni d’utenza, <strong>la</strong>ddove programmate.<br />

9. Per i sostegni del<strong>la</strong> pubblica illuminazione <strong>di</strong> nuova realizzazione, <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza dal margine stradale<br />

sarà fissata in funzione <strong>delle</strong> con<strong>di</strong>zioni locali con riguardo al<strong>la</strong> sicurezza del transito che in ogni<br />

caso non potrà essere inferiore a mt.1.00: potrà essere richiesta <strong>la</strong> pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> adeguate<br />

barriere <strong>di</strong> protezioni.<br />

10. Al termine dei <strong>la</strong>vori dovrà essere presentata una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> col<strong>la</strong>udo dei <strong>la</strong>vori eseguiti che<br />

certifichi il corretto ripristino dei luoghi. Resta a carico del soggetto autorizzato/concessionario <strong>la</strong><br />

responsabilità sul<strong>la</strong> corretta esecuzione dei <strong>la</strong>vori ai fini del<strong>la</strong> responsabilità verso terzi. Non investe<br />

<strong>la</strong> responsabilità del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> il <strong>di</strong>fetto o <strong>la</strong> non <strong>per</strong>fetta esecuzione dei <strong>la</strong>vori riguardanti<br />

l’impianto realizzato nel corpo stradale.<br />

11. Durante l’esecuzione dei <strong>la</strong>vori e durante <strong>la</strong> gestione dell’impianto instal<strong>la</strong>to il soggetto<br />

autorizzato/concessionario è tenuto a garantire il <strong>per</strong>fetto funzionamento e <strong>la</strong> manutenzione<br />

dell’o<strong>per</strong>a anche <strong>per</strong> i riflessi sul corpo stradale. In tal caso può essere ingiunto l’intervento <strong>di</strong><br />

ripristino o riparazione del<strong>la</strong> strada. La <strong>Provincia</strong> può sempre agire in danno ai fini del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

pubblica incolumità e <strong>per</strong> <strong>la</strong> salvaguar<strong>di</strong>a dell’infrastruttura.<br />

12. Il tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> concessione/autorizzazione re<strong>la</strong>tiva ad occupazione del suolo sottosuolo e<br />

soprassuolo <strong>per</strong> impianti a rete resta obbligato a rimuovere prontamente i medesimi a propria cura<br />

e spesa qualora siano <strong>di</strong> ostacolo all’esecuzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori stradali.<br />

18


Art. 23<br />

Attraversamenti e <strong>per</strong>correnze in sotterraneo<br />

1. Gli attraversamenti e le <strong>per</strong>correnze stradali in sotterraneo sono posizionati in appositi manufatti o<br />

in cunicoli e pozzetti e sono realizzati prioritariamente con sistema a spinta degli stessi nel corpo<br />

stradale e devono essere idonei a proteggere gli impianti in essi collocati ed assorbire le<br />

sollecitazioni derivanti dal<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione stradale.<br />

2. Eccezionalmente, e so<strong>la</strong>mente <strong>per</strong> brevissimi tratti, ove si sia in presenza <strong>di</strong> manto stradale<br />

parzialmente alterato, è consentita <strong>la</strong> realizzazione me<strong>di</strong>ante scavo.<br />

3. I cunicoli, le gallerie ed i servizi, i pozzetti e gli impianti sono <strong>di</strong>mensionati in modo da consentire <strong>la</strong><br />

possibilità <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> manutenzione senza che ciò comporti manomissione del corpo stradale o<br />

intralcio al<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione. I cunicoli, le gallerie ed i pozzetti sono, comunque, realizzati in modo da<br />

consentire <strong>la</strong> collocazione <strong>di</strong> più servizi in un unico attraversamento. Non è consentita <strong>la</strong><br />

collocazione <strong>di</strong> condotte <strong>di</strong> gas in cunicoli contenenti altri impianti e <strong>la</strong> cui presenza contrasti con<br />

norme <strong>di</strong> sicurezza. L'accesso agli attraversamenti e alle <strong>per</strong>correnze avviene me<strong>di</strong>ante pozzetti<br />

collocati, <strong>di</strong> norma, fuori del<strong>la</strong> fascia <strong>di</strong> <strong>per</strong>tinenza stradale e, salvo casi <strong>di</strong> obiettiva impossibilità, a<br />

mezzo <strong>di</strong> manufatti che non insistono sul<strong>la</strong> carreggiata.<br />

4. Gli attraversamenti trasversali del<strong>la</strong> sede stradale dovranno essere realizzati, <strong>di</strong> preferenza,<br />

<strong>per</strong>pen<strong>di</strong>co<strong>la</strong>rmente al suo asse.<br />

5. Le condutture in <strong>per</strong>correnza dovranno essere poste prioritariamente in corrispondenza <strong>delle</strong><br />

cunette stradali e, solo quando con<strong>di</strong>zioni speciali lo rendono necessario, in corrispondenza del<strong>la</strong><br />

banchina. E' assolutamente vietata <strong>la</strong> posa al <strong>di</strong> sotto del piano viabile salvo nei tratti dove ne sia<br />

riscontrata <strong>la</strong> materiale impossibilità e sempre che non siano possibili soluzioni alternative (es.:<br />

tratti <strong>di</strong> strade fiancheggiate da case). Nei tratti <strong>di</strong> strada in rilevato, qualora oggettive e<br />

comprovate con<strong>di</strong>zioni rendano inevitabile o<strong>per</strong>are al <strong>di</strong> sotto del<strong>la</strong> piattaforma stradale, <strong>la</strong><br />

<strong>per</strong>correnza dovrà essere eseguita al centro del<strong>la</strong> corsia.<br />

6. I tubi <strong>di</strong> sfiato <strong>delle</strong> condotte gas dovranno essere posizionati al <strong>di</strong> fuori del<strong>la</strong> carreggiata e <strong>delle</strong><br />

banchine: i vari manufatti <strong>per</strong> l’alloggiamento dei contatori devono rispettare le <strong>di</strong>stanze previste ai<br />

sensi dell’art. 26 del D.P.R 495/92.<br />

7. La profon<strong>di</strong>tà, rispetto al piano stradale, dell'estradosso dei manufatti protettivi degli<br />

attraversamenti e <strong>delle</strong> <strong>per</strong>correnze in sotterraneo misurata dal piano viabile <strong>di</strong> roto<strong>la</strong>mento, non<br />

può essere inferiore <strong>di</strong> norma a metri 1. Qualora <strong>la</strong> posa <strong>delle</strong> condutture avvenga in<br />

corrispondenza <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong> strada dove è prevista, sul<strong>la</strong> base <strong>delle</strong> caratteristiche geometriche,<br />

l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> una barriera metallica <strong>di</strong> sicurezza, <strong>la</strong> profon<strong>di</strong>tà minima a cui deve trovarsi<br />

l’estradosso <strong>delle</strong> condutture non potrà essere inferiore a m. 1,50 al <strong>di</strong> sotto del ciglio stradale<br />

8. Resta facoltà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> verificare i requisiti dei materiali utilizzati <strong>per</strong> il riempimento dei cavi a<br />

quanto prescritto nel provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> concessione, tramite prelievi in contrad<strong>di</strong>ttorio e <strong>la</strong><br />

successiva certificazione eseguita da <strong>la</strong>boratorio s<strong>per</strong>imentale autorizzato. Gli oneri e le spese<br />

re<strong>la</strong>tive sono totalmente a carico del concessionario e garantiti dal deposito cauzionale.<br />

9. In caso <strong>di</strong> attraversamento, me<strong>di</strong>ante manomissione del piano viabile, gli scavi dovranno essere<br />

eseguiti su metà carreggiata al<strong>la</strong> volta.<br />

10. Lo scavo <strong>per</strong> le <strong>per</strong>correnze sarà fatto a varie riprese e <strong>per</strong> tratti continui <strong>di</strong> lunghezza non<br />

su<strong>per</strong>iore generalmente a metri 100. Non sarà mai intrapreso alcun prolungamento, se non dopo<br />

aver chiuso il tratto su<strong>per</strong>iore <strong>per</strong> <strong>la</strong> lunghezza corrispondente.<br />

11. Tutte le materie <strong>di</strong> scavo saranno collocate fuori del<strong>la</strong> sede stradale in maniera da <strong>la</strong>sciar<strong>la</strong><br />

completamente libera, restando stabilito che <strong>la</strong> medesima non potrà essere ingombrata <strong>per</strong> alcun<br />

titolo o causa.<br />

12. Sia nelle <strong>per</strong>correnze longitu<strong>di</strong>nali, sia negli attraversamenti trasversali, i ripristini del piano viabile e<br />

sue <strong>per</strong>tinenze dovranno essere eseguiti secondo le prescrizioni imposte nel titolo autorizzativo.<br />

Dovranno altresì essere ripristinati a carico del richiedente tutta <strong>la</strong> segnaletica e l’arredo stradale<br />

preesistente.<br />

13. Per le <strong>per</strong>correnze che interessano il piano viabile bitumato, <strong>la</strong> ripresa con conglomerato bituminoso<br />

a caldo del tipo “tappeto d’usura” dovrà avvenire <strong>per</strong> l’intera <strong>la</strong>rghezza del<strong>la</strong> carreggiata stradale.<br />

Eccezionalmente, e solo in ambito urbano, potrà essere valutato <strong>di</strong>versamente. Il concessionario<br />

19


esta obbligato comunque al<strong>la</strong> fresatura del<strong>la</strong> pavimentazione bituminosa preesistente qualora<br />

problemi <strong>di</strong> quote e <strong>di</strong> raccor<strong>di</strong> altimetrici lo rendano necessario.<br />

14. Qualora l’inizio o <strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> <strong>per</strong>correnza coincida con un tratto in curva il ripristino del manto<br />

bituminoso dovrà essere esteso fino al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> curva stessa.<br />

15. Le o<strong>per</strong>e possono essere utilizzate solo dopo l’esito positivo del col<strong>la</strong>udo.<br />

Art. 24<br />

Attraversamenti e <strong>per</strong>correnze con strutture sopraelevate<br />

1. Gli attraversamenti trasversali con strutture sopraelevate devono essere realizzati me<strong>di</strong>ante<br />

sostegni situati fuori dal<strong>la</strong> carreggiata con <strong>di</strong>stanze che consentano futuri ampliamenti e comunque<br />

devono essere ubicati ad una <strong>di</strong>stanza dal margine del<strong>la</strong> strada uguale all’altezza del sostegno<br />

misurata dal piano <strong>di</strong> campagna più il maggior franco <strong>di</strong> sicurezza che non dovrà essere inferiore a<br />

mt 1,5. Ciascun attraversamento dovrà <strong>di</strong>sporsi con un angolo non minore <strong>di</strong> 30 gra<strong>di</strong> con l’asse<br />

del<strong>la</strong> strada. L’accesso al manufatto <strong>di</strong> attraversamento deve essere previsto al <strong>di</strong> fuori del<strong>la</strong><br />

carreggiata.<br />

2. Negli attraversamenti trasversali sopraelevati il franco, sul piano viabile nel punto più depresso,<br />

deve essere maggiore o uguale al franco prescritto del<strong>la</strong> normativa <strong>per</strong> i ponti stradali compreso il<br />

maggior franco <strong>di</strong> sicurezza e fatte salve le <strong>di</strong>verse prescrizioni previste dalle norme tecniche vigenti<br />

<strong>per</strong> ciascun tipo <strong>di</strong> impianto. L’altezza minima complessiva deve essere comunque <strong>di</strong> mt 6.<br />

3. Le o<strong>per</strong>e sopraelevate longitu<strong>di</strong>nali (<strong>per</strong>correnze) sono <strong>di</strong> norma realizzate nelle fasce <strong>di</strong> <strong>per</strong>tinenza<br />

stradali e i sostegni verticali devono essere ubicati al <strong>di</strong> fuori <strong>delle</strong> <strong>per</strong>tinenze <strong>di</strong> servizio a una<br />

<strong>di</strong>stanza dal margine del<strong>la</strong> strada uguale al<strong>la</strong> altezza del sostegno misurata dal piano <strong>di</strong> campagna<br />

più un franco <strong>di</strong> sicurezza. Si può derogare da tale norma quando le situazioni locali eccezionali non<br />

consentono <strong>la</strong> realizzazione dell'occupazione sopraelevata longitu<strong>di</strong>nale all'esterno <strong>delle</strong> <strong>per</strong>tinenze<br />

<strong>di</strong> servizio, purché nel rispetto <strong>delle</strong> <strong>di</strong>stanze e dei franchi <strong>di</strong> sicurezza dei sostegni verticali da<br />

ubicare in ogni caso al <strong>di</strong> fuori del<strong>la</strong> carreggiata.<br />

4. I sostegni verticali, qualora posizionati ad una <strong>di</strong>stanza inferiore o eguale a 3 metri dal margine<br />

del<strong>la</strong> carreggiata, dovranno essere adeguatamente protetti con l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> guard-rail <strong>di</strong><br />

tipologia omologata e <strong>di</strong> idonea lunghezza. Tali protezioni verranno prescritte nell’atto <strong>di</strong><br />

concessione od autorizzazione e saranno a completo carico del richiedente.<br />

5. Le o<strong>per</strong>e possono essere utilizzate solo dopo l’esito positivo del col<strong>la</strong>udo.<br />

Art. 25<br />

Muri <strong>di</strong> sostegno<br />

1. Nel<strong>la</strong> costruzione dei muri <strong>di</strong> sostegno dovranno essere rispettate le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

a) i muri <strong>di</strong> sostegno dovranno avere andamento parallelo all'asse stradale e senza avere<br />

sporgenza;<br />

b) <strong>la</strong> loro struttura e le loro <strong>di</strong>mensioni dovranno essere tali da resistere alle spinte <strong>delle</strong> terre,<br />

degli eventuali sovraccarichi e spinte sismiche, secondo quanto prescritto dal<strong>la</strong> vigente<br />

normativa tecnica;<br />

c) dovranno essere muniti <strong>di</strong> retrostante drenaggio;<br />

d) non dovranno essere più alti del terreno da sostenere;<br />

e) oltre <strong>la</strong> loro facciavista non potranno essere posti corpi aggettanti;<br />

f) <strong>la</strong> loro costruzione deve avvenire arretrata almeno <strong>di</strong> mt. 1,50 rispetto al<strong>la</strong> linea determinata<br />

dal piede del<strong>la</strong> scarpata da sostenere, salvo che non esistano allineamenti precostituiti;<br />

g) le acque provenienti dal terreno dovranno essere raccolte in apposita cunetta e scaricate nel<strong>la</strong><br />

fossetta stradale me<strong>di</strong>ante pozzetto ricavato posteriormente al muro;<br />

h) le parti terminali del muro dovranno essere adeguatamente raccordate al<strong>la</strong> scarpata.<br />

20


2. La domanda, oltre a quanto già contenuto nel precedente art. 7, dovrà essere corredata dai calcoli<br />

statici ai fini del<strong>la</strong> stabilità ed a termine dei <strong>la</strong>vori <strong>la</strong> cauzione potrà essere svinco<strong>la</strong>ta con <strong>la</strong><br />

presentazione del col<strong>la</strong>udo statico dell’o<strong>per</strong>a.<br />

Art. 26<br />

Occupazione <strong>di</strong> scarpata<br />

1. Le occupazioni <strong>di</strong> scarpata possono essere concesse <strong>per</strong> costruire accessi alle proprietà <strong>la</strong>terali, <strong>per</strong><br />

impianti ecc..<br />

2. Il <strong>per</strong>messo <strong>di</strong> occupare le scarpate stradali o <strong>di</strong> eseguire su <strong>di</strong> esse rinterri o tagli non conferisce al<br />

concessionario <strong>la</strong> proprietà del<strong>la</strong> scarpata stessa.<br />

3. Tanto i rinterri che gli scavi dovranno essere sistemati con scarpate rego<strong>la</strong>ri e <strong>la</strong> loro su<strong>per</strong>ficie<br />

dovrà essere limitata al minimo in<strong>di</strong>spensabile.<br />

4. I rinterri e le scarpate <strong>la</strong>terali potranno essere sostenuti da muri che non dovranno elevarsi oltre il<br />

piano stradale nel caso <strong>di</strong> rinterri e su<strong>per</strong>are in altezza <strong>la</strong> scarpata da sostenere in caso <strong>di</strong> tagli.<br />

5. I rinterri ed i tagli dovranno essere praticati in maniera da non alterare lo scolo <strong>delle</strong> acque che<br />

scorrono rego<strong>la</strong>rmente sul<strong>la</strong> strada.<br />

Art. 27<br />

Scarico <strong>di</strong> acque nei fossi <strong>la</strong>terali stradali<br />

1. E' vietato lo scarico nei fossi e nelle cunette stradali <strong>di</strong> acque luride, rifiuti industriali o acque<br />

comunque inquinate.<br />

2. Con apposita concessione possono essere ammessi scarichi <strong>di</strong> acque meteoriche provenienti da<br />

aree cortilive co<strong>per</strong>te o agricole nelle o<strong>per</strong>e idrauliche stradali, in misura non su<strong>per</strong>iore al<strong>la</strong> capacità<br />

<strong>di</strong> smaltimento <strong>delle</strong> stesse.<br />

3. Ai fini del ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> concessione/autorizzazione, dovrà essere inoltrata apposita domanda sul<strong>la</strong><br />

quale dovranno essere in<strong>di</strong>cati:<br />

a) <strong>per</strong> lo scarico <strong>di</strong> acque meteoriche: su<strong>per</strong>ficie sco<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> massima portata idrica addotta<br />

nel fosso;<br />

b) <strong>per</strong> lo scarico <strong>di</strong> acque provenienti da inse<strong>di</strong>amenti artigianali, commerciali e/o ricettivi: stima<br />

del<strong>la</strong> portata idrica adottata nel fosso e sistemi <strong>di</strong> depurazione scelti.<br />

4. Sono ammessi gli scarichi <strong>di</strong> acqua provenienti da inse<strong>di</strong>amenti produttivi unicamente se depurati e<br />

comunque aventi le caratteristiche chimiche previste dal<strong>la</strong> vigente normativa in materia <strong>di</strong> scarichi<br />

in acque su<strong>per</strong>ficiali. Lo scarico deve essere autorizzato dall’Ente competente ai sensi <strong>di</strong> legge.<br />

5. I soggetti autorizzati allo scarico <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> nei fossi stradali sono tenuti al<strong>la</strong> manutenzione del fosso<br />

stesso <strong>per</strong> garantirne l’efficienza idraulica. La manutenzione sarà estesa a tutto il fosso interessato<br />

dallo scarico fino al punto <strong>di</strong> confluenza con un collettore <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne idraulico su<strong>per</strong>iore.<br />

6. Qualora venga accertata <strong>la</strong> mancata manutenzione del fosso, <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> ha facoltà <strong>di</strong> provvedere<br />

<strong>di</strong>rettamente all’esecuzione dei <strong>la</strong>vori necessari, addebitandone le spese al concessionario<br />

inadempiente al quale, <strong>per</strong>sistendo l’inadempienza, può essere revocata l’autorizzazione allo<br />

scarico, previa elevazione <strong>di</strong> verbale <strong>di</strong> contestazione ai sensi dell’art. 15 del C. d. S.<br />

7. Nel caso in cui <strong>la</strong> verifica idraulica non risulti sod<strong>di</strong>sfacente, l’interessato può presentare progetto <strong>di</strong><br />

adeguamento <strong>delle</strong> o<strong>per</strong>e stradali ed idrauliche conseguenti all’immissione. Tali o<strong>per</strong>e possono<br />

essere autorizzate se compatibili con <strong>la</strong> struttura stradale. Le spese ed ogni altro onere sono a<br />

carico del richiedente.<br />

8. Allo sbocco dello scarico del<strong>la</strong> fossetta stradale dovrà essere costruito un manufatto in muratura<br />

che fissi invariabilmente <strong>la</strong> sezione del<strong>la</strong> fossetta stradale e <strong>la</strong> luce <strong>di</strong> immissione.<br />

9. In re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> quantità <strong>delle</strong> acque convogliate nel fosso stradale saranno prescritti i <strong>la</strong>vori<br />

necessari <strong>per</strong> non alterare <strong>la</strong> fossetta stessa quali al<strong>la</strong>rgamenti, rivestimenti, briglie, e quant’altro<br />

ritenuto necessario.<br />

21


10. La <strong>Provincia</strong> può negare l’autorizzazione allo scarico qualora ravvisi che il fosso abbia caratteristiche<br />

idrauliche insufficienti allo smaltimento <strong>delle</strong> portate.<br />

Art. 28<br />

Co<strong>per</strong>tura fossi <strong>la</strong>terali stradali<br />

1. Non è consentita <strong>la</strong> co<strong>per</strong>tura dei fossi stradali o <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> terrapieni lungo tutto il fronte<br />

salva l’area strettamente necessaria al<strong>la</strong> realizzazione degli accessi e ad eccezione <strong>di</strong> specifica<br />

autorizzazione in deroga da parte dell’Ente gestore del<strong>la</strong> strada ai fini del<strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong><br />

manufatti a favore del<strong>la</strong> sicurezza stradale (quali, ad es., marciapie<strong>di</strong>) se conformi agli strumenti<br />

urbanistici.<br />

2. Laddove autorizzata, <strong>la</strong> co<strong>per</strong>tura del fosso deve essere:<br />

a) correttamente <strong>di</strong>mensionata e corredata da idonea re<strong>la</strong>zione idrogeologica che ne definisca le<br />

caratteristiche <strong>di</strong> funzionamento in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> sua collocazione territoriale;<br />

b) formata con tubi autoportanti in cemento del <strong>di</strong>ametro interno adeguato a consentire il<br />

rego<strong>la</strong>re smaltimento <strong>delle</strong> acque piovane senza <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> ristagni sul<strong>la</strong> sede stradale e<br />

in genere non inferiore a mt. 0,50 oppure in p.v.c. <strong>di</strong> portata equivalente, <strong>di</strong>sposti su un letto<br />

<strong>di</strong> calcestruzzo <strong>di</strong> cemento <strong>di</strong> conveniente spessore ed in modo che <strong>la</strong> loro generatrice<br />

su<strong>per</strong>iore risulti più bassa dell’a<strong>di</strong>acente banchina stradale <strong>di</strong> mt. 0,2. I tubi devono essere<br />

muniti alle estremità <strong>di</strong> muri <strong>di</strong> testata in calcestruzzo <strong>di</strong> mt. 0,4 <strong>di</strong> spessore e con fondazioni<br />

spinte almeno a mt. 0,4 sotto il fondo normale del fosso;<br />

c) il piano su<strong>per</strong>iore del<strong>la</strong> co<strong>per</strong>tura va in calcestruzzo e deve risultare allo stesso livello del<strong>la</strong><br />

sede stradale, in piano, e deve essere sagomato a cunetta al<strong>la</strong> francese, ovvero con corda <strong>di</strong><br />

mt.1 e saetta <strong>di</strong> cm.5 , e deve avere griglie mobili e transitabili con interasse non maggiore <strong>di</strong><br />

mt. 10/15, in modo da rendere più agevole lo spurgo del<strong>la</strong> co<strong>per</strong>tura;<br />

d) l’asse del<strong>la</strong> co<strong>per</strong>tura deve corrispondere a quello del fosso;<br />

e) il terreno, cui <strong>la</strong> co<strong>per</strong>tura dà accesso, deve altimetricamente essere <strong>di</strong>sposto o sistemato in<br />

modo che le acque non abbiano in alcuna maniera a riversarsi sul<strong>la</strong> strada, sovrastando al<strong>la</strong><br />

co<strong>per</strong>tura stessa;<br />

f) <strong>la</strong> fascia <strong>di</strong> suolo derivante dal<strong>la</strong> co<strong>per</strong>tura antistante <strong>la</strong> proprietà privata non può essere<br />

a<strong>di</strong>bita a parcheggio e deve essere <strong>di</strong>visa dal<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> strada me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> posa <strong>di</strong><br />

cordolo spartitraffico con formazione <strong>di</strong> aiuo<strong>la</strong> o marciapiede;<br />

g) conforme alle prescrizioni che l’Ente gestore del<strong>la</strong> strada ritiene opportune in ragione del<strong>la</strong><br />

miglior tecnica costruttiva e funzionale a salvaguar<strong>di</strong>a del<strong>la</strong> sicurezza del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione e dei<br />

manufatti stradali.<br />

Art. 29<br />

Occupazioni temporanee. Ponteggi<br />

1. Per i ponteggi dovrà essere presentata apposita richiesta corredata da re<strong>la</strong>zione tecnica,<br />

documentazione fotografica ed e<strong>la</strong>borati grafici in modo da valutare l’occupazione del<strong>la</strong> sede<br />

stradale.<br />

2. In partico<strong>la</strong>re dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:<br />

a) <strong>la</strong> durata dell’occupazione non dovrà eccedere il termine determinato nell’autorizzazione, a<br />

partire dal<strong>la</strong> data <strong>di</strong> inizio <strong>la</strong>vori, decorso il quale l’autorizzazione si intenderà decaduta e<br />

dovrà essere rinnovata;<br />

b) nel caso in cui il ponteggio venga realizzato in proprietà privata, il ponteggio dovrà essere<br />

instal<strong>la</strong>to e mantenuto <strong>per</strong> il tempo strettamente necessario <strong>per</strong> i <strong>la</strong>vori e dovrà essere<br />

rimosso non appena gli stessi saranno ultimati;<br />

c) <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie dovrà essere debitamente transennata e segna<strong>la</strong>ta, anche durante le ore <strong>di</strong><br />

chiusura del cantiere, in conformità a quanto <strong>di</strong>sposto dal co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada e dal<br />

rego<strong>la</strong>mento <strong>di</strong> attuazione;<br />

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d) in conseguenza dei <strong>la</strong>vori e<strong>di</strong>li non dovrà essere danneggiato il suolo pubblico;<br />

e) in seguito al<strong>la</strong> occupazione non dovrà essere in alcun modo manomessa <strong>la</strong> segnaletica<br />

stradale esistente o non dovrà esserne impe<strong>di</strong>ta <strong>la</strong> visione.<br />

Art. 30<br />

Ripristino dello stato dei luoghi e danni procurati dal concessionario<br />

1. Nel caso <strong>di</strong> decadenza, revoca o rinuncia, il tito<strong>la</strong>re del provve<strong>di</strong>mento autorizzativo <strong>per</strong>de i poteri<br />

ed le facoltà connessi al provve<strong>di</strong>mento ed è obbligato all’imme<strong>di</strong>ato sgombero ed al<strong>la</strong> rimessa in<br />

pristino dell’area pubblica eventualmente occupata o interessata, <strong>di</strong> modo che <strong>la</strong> stessa sia<br />

riconsegnata all’Ente gestore del<strong>la</strong> strada nello stato preesistente.<br />

2. Qualora l’utente non ottem<strong>per</strong>i nel termine <strong>di</strong> 6 mesi dal<strong>la</strong> scadenza del<strong>la</strong> concessione o dal<strong>la</strong> sua<br />

revoca, <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> assegnerà un congruo termine <strong>per</strong> provvedervi, trascorso il quale provvederà<br />

d’ufficio addebitando le re<strong>la</strong>tive spese al concessionario.<br />

Art. 31<br />

Atti vietati<br />

1. Su tutte le strade provinciali e loro <strong>per</strong>tinenze, è vietato:<br />

a) danneggiare in qualsiasi modo le o<strong>per</strong>e, le piantagioni e gli impianti che ad esse<br />

appartengono, alterare <strong>la</strong> forma ed invadere od occupare <strong>la</strong> piattaforma e, le <strong>per</strong>tinenze o<br />

creare comunque stati <strong>di</strong> <strong>per</strong>icolo <strong>per</strong> <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione;<br />

b) danneggiare, spostare, rimuovere o imbrattare <strong>la</strong> segnaletica stradale ed ogni altro manufatto<br />

ad essa attinente;<br />

c) impe<strong>di</strong>re il libero deflusso <strong>delle</strong> acque che si scaricano sui terreni sottostanti;<br />

d) impe<strong>di</strong>re il libero deflusso <strong>delle</strong> acque nei fossi <strong>la</strong>terali e nelle re<strong>la</strong>tive o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong><br />

scarico;<br />

e) far circo<strong>la</strong>re bestiame, fatta eccezione <strong>per</strong> quelle locali con l’osservanza <strong>delle</strong> norme previste<br />

sul<strong>la</strong> conduzione degli animali;<br />

f) gettare o depositare rifiuti o materiale <strong>di</strong> qualsiasi specie, insu<strong>di</strong>ciare e imbrattare comunque<br />

<strong>la</strong> strada e le sue <strong>per</strong>tinenze;<br />

g) apportare o spargere fango o detriti anche a mezzo <strong>delle</strong> ruote dei veicoli provenienti da<br />

accessi e <strong>di</strong>ramazioni;<br />

h) scaricare senza rego<strong>la</strong>re concessione, nei fossi e nelle cunette materiali cose <strong>di</strong> qualsiasi<br />

genere o incana<strong>la</strong>re in essi acque <strong>di</strong> qualunque natura;<br />

i) gettare dai veicoli in movimento qualsiasi cosa;<br />

j) eseguire l’aratura dei campi ad una <strong>di</strong>stanza inferiore ad 1 metro dal confine stradale;<br />

k) lo spargimento <strong>di</strong> fango e detriti provenienti dai campi, causato dal<strong>la</strong> non corretta<br />

regimazione <strong>delle</strong> acque meteoriche anche in situazione <strong>di</strong> eccezionalità <strong>delle</strong> precipitazioni;<br />

2. Chiunque vio<strong>la</strong> i <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> cui ai commi precedenti lettere a), b), g), j), e), k) è soggetto al<strong>la</strong><br />

sanzione amministrativa e al<strong>la</strong> sanzione accessoria d’obbligo del ripristino dei luoghi <strong>di</strong> cui all’art. 15<br />

del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> Strada.<br />

Art. 32<br />

O<strong>per</strong>e da realizzarsi nel<strong>la</strong> fascia <strong>di</strong> rispetto stradale<br />

1. Per <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e nel<strong>la</strong> fascia <strong>di</strong> rispetto dal<strong>la</strong> strada (recinzioni, fabbricati, canali, fossi,<br />

chioschi, serbatoi interrati G.P.L., piantumazione <strong>di</strong> alberi, ecc.) devono osservarsi le prescrizioni<br />

dettate dal vigente Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> Strada e re<strong>la</strong>tivo <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>di</strong> Esecuzione, con partico<strong>la</strong>re<br />

riguardo alle fasce <strong>di</strong> rispetto ed aree <strong>di</strong> visibilità.<br />

23


2. Le autorizzazioni sono accordate nei soli riguar<strong>di</strong> del<strong>la</strong> salvaguar<strong>di</strong>a stradale e nei limiti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto che<br />

competono al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, fatti salvi ed impregiu<strong>di</strong>cati i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> terzi e <strong>la</strong> competenza <strong>di</strong> ogni altro<br />

Ente od Amministrazione<br />

3. Le recinzioni sono realizzabili subor<strong>di</strong>natamente all’osservanza <strong>delle</strong> norme <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> <strong>delle</strong> strade<br />

e <strong>per</strong> <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione ai sensi del D.Lgs. n. 285/92 e pongono a carico del tito<strong>la</strong>re del provve<strong>di</strong>mento<br />

autorizzativo i seguenti obblighi partico<strong>la</strong>ri:<br />

a) rimozione con <strong>la</strong> dovuta frequenza, ed almeno una volta all’anno, <strong>di</strong> erba, fogliame, sabbia ed<br />

altro che venga ad occupare il terreno antistante <strong>la</strong> recinzione;<br />

b) <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> <strong>per</strong>mettere <strong>la</strong> crescita <strong>di</strong> erba rampicante, arbusti, cespugli o altro a ridosso del<strong>la</strong><br />

recinzione al fine <strong>di</strong> mantenere nel tempo le caratteristiche riportate nelle prescrizioni<br />

generali;<br />

c) manutenzione <strong>delle</strong> o<strong>per</strong>e realizzate e sostituzione <strong>di</strong> elementi singoli ogni qualvolta ciò si<br />

renderà necessario a causa del loro uso o <strong>per</strong> danni accidentali;<br />

d) <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> eseguire piantagioni <strong>di</strong> qualsiasi tipo che possano ridurre il campo visivo in<br />

corrispondenza <strong>di</strong> incroci e curve.<br />

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TITOLO IV<br />

OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE CON INSTALLAZIONE<br />

DI MEZZI PUBBLICITARI<br />

Art. 33<br />

Pubblicità sulle strade<br />

Riferimenti normativi: Artt. 1 e 23 C.d.S. – Artt. 47-59 Reg. C.d.S.<br />

1. La pubblicità sulle strade è <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>ta, oltre che dal “Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> Strada” D.Lgs. 30/04/1992 – n.<br />

285 (C.d.S.) e del “<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>di</strong> Esecuzione e <strong>di</strong> Attuazione del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> Strada” D.P.R. del<br />

16 <strong>di</strong>cembre 1992 n.495 (Reg. C.d.S.) anche dalle <strong>di</strong>sposizioni del presente rego<strong>la</strong>mento.<br />

2. Il presente rego<strong>la</strong>mento <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> nel rispetto dei principi e dei criteri del<strong>la</strong> normativa gli aspetti<br />

del<strong>la</strong> pubblicità lungo, in prossimità e in vista <strong>delle</strong> strade <strong>di</strong> proprietà o in gestione del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Siena</strong>, nell’ambito degli obiettivi che <strong>la</strong> stessa <strong>per</strong>segue, con partico<strong>la</strong>re riferimento al<strong>la</strong> sicurezza<br />

stradale <strong>di</strong> cui agli artt. 1 e 23 del C.d.S..<br />

3. La pubblicità sulle strade è intesa “lungo” <strong>la</strong> strada provinciale quando è collocata su suolo<br />

demaniale (e quin<strong>di</strong> entro i confini stradali) o su proprietà privata ma all’interno comunque del<strong>la</strong><br />

fascia <strong>di</strong> rispetto stradale. Si intende invece l’instal<strong>la</strong>zione “in vista” dal<strong>la</strong> strada provinciale quando<br />

<strong>la</strong> collocazione avviene su aree esterne ai confini stradali ed alle fasce <strong>di</strong> rispetto, ma comunque<br />

orientate con lo scopo <strong>di</strong> essere viste dagli utenti che transitano sul<strong>la</strong> strada cui è <strong>di</strong>retta. La<br />

valutazione dovrà tener conto dell’intenzionalità dell’ interessato <strong>di</strong> rendere effettivamente visibile il<br />

mezzo pubblicitario dal<strong>la</strong> strada, oltre che dell’effetto che lo stesso può incidere sul<strong>la</strong> sicurezza<br />

stradale.<br />

Art. 34<br />

Definizione dei mezzi pubblicitari<br />

Riferimenti normativi: Art. 23 C.d.S. – Art. 47 Reg. C.d.S.<br />

1. Insegne <strong>di</strong> esercizio (art. 47, comma 1, Reg. C.d.S.): insegne instal<strong>la</strong>te nel<strong>la</strong> sede dell’attività a<br />

cui si riferisce o nelle <strong>per</strong>tinenze accessorie del<strong>la</strong> stessa (es. bar, fabbrica, negozio, banca, ecc.)<br />

eventualmente completata da simboli e marchi dell’azienda nonché dei prodotti e dei servizi offerti<br />

in base a rego<strong>la</strong>ri contratti commerciali. Non è consentito il posizionamento in luoghi <strong>di</strong>versi dal<strong>la</strong><br />

sede dell’esercizio.<br />

Laddove l’insegna <strong>di</strong> esercizio sia del tipo “a ban<strong>di</strong>era”, cioè fissata al<strong>la</strong> struttura <strong>di</strong> sostegno ad una<br />

so<strong>la</strong> <strong>delle</strong> estremità <strong>la</strong>terali, <strong>la</strong> proiezione a terra del<strong>la</strong> stessa dovrà ricadere all’interno del<strong>la</strong><br />

proprietà privata, non sono <strong>per</strong>ciò ammesse insegne <strong>di</strong> esercizio a ban<strong>di</strong>era sovrastanti carreggiata,<br />

marciapiede o banchina stradale. Possono essere luminose <strong>per</strong> luce propria o in<strong>di</strong>retta. (Fig. 2 –<br />

schemi grafici allegati) .<br />

2. Preinsegna (art. 47, comma 2, Reg. C.d.S.): scritta in caratteri alfanumerici completata da freccia<br />

<strong>di</strong> orientamento, realizzata su manufatti bi<strong>di</strong>mensionali utilizzabili su una o entrambe le facce,<br />

finalizzata all’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong>rezionale del<strong>la</strong> sede dove si svolge una determinata attività e in modo da<br />

facilitare il re<strong>per</strong>imento del<strong>la</strong> stessa comunque nel raggio <strong>di</strong> 5 km, ovvero in prossimità dell’ultima<br />

intersezione utile lungo l’unico itinerario <strong>per</strong> raggiungere <strong>la</strong> sede dell’attività, purché ad una<br />

<strong>di</strong>stanza non su<strong>per</strong>iore a 10 km. Non può essere luminosa né <strong>per</strong> luce propria né <strong>per</strong> luce in<strong>di</strong>retta.<br />

(Fig. 3 – schemi grafici allegati) .<br />

3. Sorgenti luminose (art. 47, comma 3, Reg. C.d.S.): qualsiasi corpo illuminante che <strong>di</strong>ffondendo<br />

luce illumina aree, fabbricati o manufatti. Le sorgenti luminose <strong>di</strong> tipo in<strong>di</strong>retto dovranno essere<br />

instal<strong>la</strong>te in proprietà privata e <strong>la</strong> fonte <strong>di</strong> luce deve essere orientata verso <strong>la</strong> proprietà privata <strong>per</strong><br />

evitare ogni rischio <strong>di</strong> abbagliamento.<br />

4. Cartello pubblicitario (art. 47, comma 4, Reg. C.d.S.): manufatto bi<strong>di</strong>mensionale supportato da<br />

idonea struttura <strong>di</strong> sostegno, con una so<strong>la</strong> o entrambe le facce finalizzate al<strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong><br />

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messaggi pubblicitari. Può essere luminoso <strong>per</strong> luce propria limitatamente alle instal<strong>la</strong>zioni in centro<br />

abitato, <strong>la</strong>ddove sussista idonea illuminazione pubblica. La possibilità <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>re un cartello<br />

pubblicitario luminoso sarà valutata dall’ ufficio competente <strong>per</strong> ogni singolo caso.<br />

5. Striscione, locan<strong>di</strong>na o stendardo (art. 47, comma 5, Reg. C.d.S.): sono impianti privi <strong>di</strong><br />

rigidezza ed il loro posizionamento è ammesso esclusivamente <strong>per</strong> instal<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong> carattere<br />

temporaneo (durata inferiore ad un anno). A seconda del<strong>la</strong> tipologia e dell’iniziativa pubblicizzata si<br />

<strong>di</strong>stinguono in:<br />

Striscioni: ammessi unicamente <strong>per</strong> <strong>la</strong> promozione pubblicitaria <strong>di</strong> manifestazione e spettacoli.<br />

Locan<strong>di</strong>ne e stendar<strong>di</strong>: ammessi <strong>per</strong> <strong>la</strong> promozione pubblicitaria <strong>di</strong> manifestazioni e spettacoli<br />

oltre che <strong>per</strong> il <strong>la</strong>ncio <strong>di</strong> iniziative commerciali.<br />

6. Ban<strong>di</strong>ere su pali: se contenenti nomi <strong>di</strong> esercizi privati, si assimi<strong>la</strong>no del tutto a cartelli pubblicitari<br />

e sono soggette al presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

7. Totem: possono essere instal<strong>la</strong>ti esclusivamente in proprietà privata, all’interno del resede in cui si<br />

svolge l’attività rec<strong>la</strong>mizzata soltanto se opportunamente delimitato da recinzione, muretto o<br />

manufatto <strong>di</strong> altro genere. Sono assimi<strong>la</strong>bili del tutto alle insegne <strong>di</strong> esercizio e sono soggette al<br />

presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

Per il loro posizionamento, ferma restando <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> metri 3,00, è richiesta una <strong>di</strong>stanza<br />

<strong>di</strong> sicurezza dal limite del<strong>la</strong> carreggiata equivalente all’altezza del <strong>di</strong>spositivo da instal<strong>la</strong>re<br />

maggiorato <strong>di</strong> un franco <strong>di</strong> sicurezza pari ad 1/3 dell’ altezza totale e comunque non inferiore a<br />

mt.1,5.<br />

8. Segno orizzontale rec<strong>la</strong>mistico (art. 47, comma 6, Reg. C.d.S.): non è consentita apposizione <strong>di</strong><br />

segni orizzontali rec<strong>la</strong>mistici sul<strong>la</strong> sede stradale e sulle sue <strong>per</strong>tinenze<br />

9. Impianti pubblicitari <strong>di</strong> servizio (art. 47, comma 7, ed art. 51, comma 8, Reg. C.d.S.): sono<br />

ammessi esclusivamente all’interno dei centri abitati e nel loro posizionamento occorre tenere conto<br />

dei <strong>di</strong>vieti imposti dall’ art. 51, comma 3 e <strong>delle</strong> <strong>di</strong>stanze previste dall’ art. 51, comma 4 del Reg.<br />

C.d.S. (nel rispetto dell’ art. 23, comma 1, del C.d.S.)<br />

10. Pubblicità effettuata con veicoli e rimorchi <strong>per</strong> conto <strong>di</strong> terzi: lungo le strade provinciali o in<br />

vista <strong>di</strong> esse non è consentita <strong>la</strong> pubblicità effettuata con veicoli e rimorchi <strong>per</strong> conto <strong>di</strong> terzi.<br />

11. Impianti pubblicitari a messaggio variabile: sia fuori che dentro ai centri abitati non è<br />

consentita l’ instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> mezzi pubblicitari a messaggio variabile.<br />

Art. 35<br />

Dimensioni<br />

Riferimenti normativi: Art. 23 C.d.S. – Art. 48 Reg C.d.S.<br />

1. I cartelli, le insegne <strong>di</strong> esercizio e gli altri mezzi pubblicitari previsti dall’art. 23 del C.d.S. sopra<br />

richiamati, se instal<strong>la</strong>ti fuori dai centri abitati, non devono su<strong>per</strong>are <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> sei metri<br />

quadrati ( 6,00 mq.).<br />

2. Le INSEGNE DI ESERCIZIO purché poste paralle<strong>la</strong>mente al senso <strong>di</strong> marcia dei veicoli anche in aderenza<br />

ai fabbricati, possono arrivare fino a 20 mq. Qualora <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ciascuna facciata dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

ove ha sede l’attività sia su<strong>per</strong>iore a 100 mq, è possibile incrementare <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie dell’insegna <strong>di</strong><br />

esercizio nel<strong>la</strong> misura del 10% del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> facciata eccedente i 100 mq fino al limite <strong>di</strong> 50<br />

mq. Il parallelismo al senso <strong>di</strong> marcia deve essere valutato <strong>per</strong> tutto il tratto <strong>di</strong> visibilità dell’insegna<br />

e <strong>per</strong> entrambi i sensi <strong>di</strong> marcia.<br />

3. Le PREINSEGNE hanno forma rettango<strong>la</strong>re e <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> m. 1,25 x m. 0,25 (con freccia <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione<br />

incorporata). E’ ammesso l’abbinamento sul<strong>la</strong> stessa struttura <strong>di</strong> sostegno <strong>di</strong> un numero massimo <strong>di</strong><br />

sei preinsegne <strong>per</strong> ogni senso <strong>di</strong> marcia. Su un palo <strong>di</strong> sostegno è possibile instal<strong>la</strong>re fino a tre<br />

preinsegne, <strong>per</strong> le ulteriori preinsegne è necessario integrare un secondo palo (a cura e spese del<br />

nuovo richiedente) <strong>per</strong> <strong>la</strong> stabilità dell’impianto pubblicitario. Ogni autorizzazione <strong>di</strong> successive<br />

preinsegne richiesta dal tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> prima autorizzazione è soggetta al<strong>la</strong> scadenza<br />

dell’autorizzazione del<strong>la</strong> prima preinsegna; <strong>per</strong> tali successive instal<strong>la</strong>zioni viene richiesta domanda<br />

in carta semplice, n. 3 copie del nuovo bozzetto oltre al<strong>la</strong> auto<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> stabilità comprensiva<br />

<strong>delle</strong> preinsegne esistenti e cioè <strong>per</strong> l’intero gruppo <strong>di</strong> preinsegne. Ogni richiesta <strong>di</strong> successiva<br />

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preinsegna dovrà seguire <strong>la</strong> procedura <strong>di</strong> cui all’art. 7 e dovrà essere riferita al<strong>la</strong> prima<br />

autorizzazione.<br />

4. I CARTELLI PUBBLICITARI hanno <strong>di</strong>mensionamento libero fino ad una su<strong>per</strong>ficie massima <strong>di</strong> 6 mq.<br />

5. Le <strong>di</strong>mensioni <strong>delle</strong> insegne, cartelli pubblicitari, preinsegne ed altri mezzi pubblicitari all’interno dei<br />

centri abitati, lungo le strade provinciali, sono soggette alle limitazioni dei rego<strong>la</strong>menti comunali.<br />

Laddove i rego<strong>la</strong>menti comunali in materia <strong>di</strong> pubblicità sulle strade non siano presenti, ovvero non<br />

contengano specifiche in tal senso, si applicano le <strong>di</strong>sposizioni del C.d.S.<br />

Art. 36<br />

Caratteristiche dei cartelli e dei mezzi pubblicitari<br />

Riferimenti normativi: Art. 23 C.d.S. – Art. 49 Reg C.d.S.<br />

1. I cartelli, le insegne <strong>di</strong> esercizio e gli altri mezzi pubblicitari devono essere realizzati nelle loro parti<br />

strutturali con materiali non de<strong>per</strong>ibili e resistenti agli agenti atmosferici. Non è consentito l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> materiali lignei, cartacei, ecc. che, oltre ad essere destinati a degradarsi nel tempo, non<br />

assicurano un solido ancoraggio e resistenza tra gli elementi strutturali nel loro insieme.<br />

2. I cartelli, le insegne <strong>di</strong> esercizio e gli altri mezzi pubblicitari devono avere sagoma rego<strong>la</strong>re (es.<br />

rettango<strong>la</strong>re, quadrata…), che in ogni caso non può essere quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>sco o <strong>di</strong> triangolo. Per ogni<br />

singo<strong>la</strong> posizione deve essere instal<strong>la</strong>ta una unica struttura <strong>di</strong> sostegno con unico pannello<br />

(monofacciale o bifacciale). Fanno eccezione gli impianti <strong>di</strong> preinsegne <strong>per</strong> i quali, ad una unica<br />

posizione, è consentito l’abbinamento sul<strong>la</strong> stessa struttura <strong>di</strong> sostegno <strong>di</strong> un numero massimo <strong>di</strong><br />

sei preinsegne <strong>per</strong> ogni senso <strong>di</strong> marcia nel<strong>la</strong> modalità in<strong>di</strong>cata al comma 3 del precedente articolo.<br />

3. Per strutture complesse <strong>di</strong> cui all’ art. 49, comma 3, Reg. C.d.S. oltre al<strong>la</strong> documentazione <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 7 del “<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>Provincia</strong>le <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> <strong>delle</strong> autorizzazioni e concessioni e del<br />

canone <strong>di</strong> occupazione <strong>di</strong> spazi ed aree pubbliche”, dovrà essere allegata anche idonea<br />

documentazione attestante <strong>la</strong> rego<strong>la</strong>rità al<strong>la</strong> normativa <strong>di</strong> settore.<br />

Art. 37<br />

Ubicazione dei mezzi pubblicitari:<br />

“<strong>di</strong>stanze minime - <strong>di</strong>vieti assoluti – criteri geometrici”<br />

Riferimenti normativi: Art. 23 C.d.S. – Art. 51 Reg. C.d.S. - Art. 49 e 153 D.Lgs del 2004, n. 42<br />

1.“<strong>di</strong>stanze minime”<br />

Per il posizionamento/collocazione dei mezzi pubblicitari devono essere rispettate le <strong>di</strong>sposizioni del<br />

C.d.S, del Reg. C.d.S. e <strong>delle</strong> seguenti <strong>di</strong>sposizioni:<br />

a) le <strong>di</strong>stanze si applicano nel senso <strong>delle</strong> singole <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> marcia. Nel caso <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong><br />

impianto pubblicitario bifacciale, questa Amministrazione si riserva <strong>di</strong> procedere al<strong>la</strong><br />

valutazione <strong>di</strong> conformità ai sensi dell’ art. 23, comma 1, del C.d.S. in termini <strong>di</strong> sicurezza<br />

stradale, qualora sul <strong>la</strong>to opposto del<strong>la</strong> strada sia presente - in corrispondenza o in prossimità<br />

dell’ impianto da autorizzare - segnaletica stradale <strong>di</strong> <strong>per</strong>icolo, <strong>di</strong> prescrizione o <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione.<br />

b) <strong>per</strong> le strade extraurbane con limite <strong>di</strong> velocità <strong>per</strong>manente non su<strong>per</strong>iore a 50 km/h, fermi<br />

restando i <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> cui all’ art. 51, comma 3, Reg. C.d.S., i cartelli ed altri mezzi pubblicitari<br />

possono derogare alle <strong>di</strong>stanze previste dall’ art. 51, comma 2, Reg. C.d.S. rispettando le<br />

<strong>di</strong>stanze minime previste dal comma 4, lettere b) e c) dell’art. 51, del Reg. C.d.S. Tali deroghe<br />

non sono consentite <strong>la</strong>ddove <strong>la</strong> riduzione del limite <strong>di</strong> velocità sia imputabile a partico<strong>la</strong>ri<br />

situazioni <strong>di</strong> criticità stradale. (es. consistente traffico veico<strong>la</strong>re, serie <strong>di</strong> curve <strong>per</strong>icolose, serie<br />

<strong>di</strong> intersezioni, fondo stradale deformato, presenza <strong>di</strong> numerosi accessi…).<br />

c) le <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> cui ai commi 2 e 4 ed il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> cui al comma 3, lettera c), art. 51 Reg.<br />

C.d.S., non si applicano <strong>per</strong> le insegne <strong>di</strong> esercizio collocate in posizione paralle<strong>la</strong> al senso <strong>di</strong><br />

marcia dei veicoli e poste, in aderenza a fabbricati esistenti, oppure fuori dai centri abitati<br />

collocate in posizione paralle<strong>la</strong> al senso <strong>di</strong> marcia dei veicoli e ad una <strong>di</strong>stanza non inferiore a<br />

m. 3 dal<strong>la</strong> carreggiata, oppure dentro ai centri abitati collocati in posizione paralle<strong>la</strong> al senso<br />

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<strong>di</strong> marcia dei veicoli e ad una <strong>di</strong>stanza fissata dal rego<strong>la</strong>mento comunale, sempreché siano<br />

rispettate le <strong>di</strong>sposizioni dell’ art. 23, comma 1, C.d.S. (art.51, comma 5, Reg. C.d.S.).<br />

d) nel caso <strong>di</strong> insegne <strong>di</strong> esercizio parallele all’ asse stradale, il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> cui al<br />

comma 51, comma 3, lettera b), può essere <strong>di</strong>satteso nel caso in cui dentro ai centri abitati e<br />

nei tratti <strong>di</strong> strada extraurbani citati al<strong>la</strong> precedente lettera b), sia rispettata una <strong>di</strong>stanza dal<br />

limite del<strong>la</strong> carreggiata <strong>di</strong> mt. 25,00 e fuori dai centri abitati una <strong>di</strong>stanza dal limite del<strong>la</strong><br />

carreggiata <strong>di</strong> mt. 100,00.<br />

e) <strong>per</strong> il posizionamento parallelo al senso <strong>di</strong> marcia dei veicoli, ferma restando <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza<br />

minima <strong>di</strong> metri 3,00, è richiesta una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> sicurezza dal limite del<strong>la</strong> carreggiata<br />

equivalente all’altezza del <strong>di</strong>spositivo da instal<strong>la</strong>re maggiorato <strong>di</strong> un franco <strong>di</strong> sicurezza pari ad<br />

1/3 dell’ altezza totale e comunque non inferiore a mt.1,5.<br />

f) le <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> cui ai commi 2 e 4, art. 51 Reg. C.d.S., ad eccezione <strong>di</strong> quelle re<strong>la</strong>tive alle<br />

intersezioni e <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> da altri impianti pubblicitari, non si applicano <strong>per</strong> i cartelli ed altri mezzi<br />

pubblicitari collocati in posizione paralle<strong>la</strong> al senso <strong>di</strong> marcia dei veicoli e posti, <strong>per</strong> tutta <strong>la</strong><br />

loro su<strong>per</strong>ficie in aderenza a fabbricati, oppure fuori dai centri abitati collocati in posizione<br />

paralle<strong>la</strong> al senso <strong>di</strong> marcia dei veicoli e ad una <strong>di</strong>stanza non inferiore a m. 3 dal limite del<strong>la</strong><br />

carreggiata, ed dentro ai centri abitati collocati in posizione paralle<strong>la</strong> al senso <strong>di</strong> marcia dei<br />

veicoli ed al<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza stabilita dal rego<strong>la</strong>mento comunale, sempreché siano rispettate le<br />

<strong>di</strong>sposizioni dell’ art. 23, comma 1, C.d.S. (art. 51, comma 6, Reg. C.d.S.).<br />

g) <strong>per</strong> il posizionamento parallelo al senso <strong>di</strong> marcia dei veicoli, ferma restando <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza<br />

minima <strong>di</strong> metri 3,00, è richiesta una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> sicurezza dal limite del<strong>la</strong> carreggiata<br />

equivalente all’altezza del <strong>di</strong>spositivo da instal<strong>la</strong>re maggiorato <strong>di</strong> un franco <strong>di</strong> sicurezza pari ad<br />

1/3 dell’ altezza totale e comunque non inferiore a mt.1,5.<br />

h) Distanza dalle curve: <strong>per</strong> tutte le curve <strong>la</strong> cui geometria richiami una <strong>delle</strong> casistiche<br />

annoverate al<strong>la</strong> successiva definizione <strong>di</strong> curva (comma 3, lettera f), deve essere rispettata <strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> mt. 100 dal punto <strong>di</strong> tangenza del <strong>la</strong>to interno del<strong>la</strong> curva e <strong>di</strong> mt. 50 dal<br />

punto <strong>di</strong> tangenza del <strong>la</strong>to esterno del<strong>la</strong> curva (tranne i casi previsti dall’art. 51 comma 5 Reg.<br />

C.d.S.). (Figg.8.a e 8.b).<br />

i) in considerazione <strong>di</strong> quanto stabilito dall’art. 51, comma 13, Reg. C.d.S. <strong>per</strong> gli IMPIANTI DI<br />

PREINSEGNE posizionati entro un raggio <strong>di</strong> 500 metri dalle intersezioni, si precisa che fermo<br />

restando il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>zione entro i 150 metri prima dell’ intersezione (spazio che deve<br />

essere esclusivamente riservato all’ instal<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> segnaletica stradale) è ammesso il<br />

posizionamento in deroga alle <strong>di</strong>stanze minime prima dei segnali stradali <strong>di</strong> <strong>per</strong>icolo pari allo<br />

spazio <strong>di</strong> avvistamento previsto <strong>per</strong> essi e, dopo i segnali stradali, pari al 50% dello stesso<br />

spazio.<br />

Spazio <strong>di</strong> avvistamento previsto <strong>per</strong> <strong>la</strong> segnaletica <strong>di</strong> <strong>per</strong>icolo e <strong>di</strong> prescrizione<br />

(art. 79, comma 3, Reg. C.d.S.)<br />

Tipi <strong>di</strong> strade Segnali <strong>di</strong><br />

Segnali <strong>di</strong><br />

<strong>per</strong>icolo<br />

prescrizione<br />

Autostrade e strade extraurbane<br />

principali . . . . . . . . . . .<br />

m 150 m 250<br />

Strade extraurbane secondarie e<br />

urbane <strong>di</strong> scorrimento (con velocità<br />

su<strong>per</strong>iore a 50 km/h). .<br />

m 100 m 150<br />

Altre strade . . . . . . . . . . . m 50 m 80<br />

28


Spazio <strong>di</strong> avvistamento previsto <strong>per</strong> <strong>la</strong> segnaletica <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione<br />

(art. 126, Reg. C.d.S.)<br />

1. I segnali <strong>di</strong> preavviso <strong>di</strong> cui all'articolo 127 devono essere posizionati conformemente a quanto <strong>di</strong>sposto dall'articolo 81. Per detti<br />

segnali occorre assicurare uno spazio <strong>di</strong> avvistamento «d» in funzione del<strong>la</strong> velocità locale predominante, conformemente ai valori<br />

espressi nel<strong>la</strong> seguente tabel<strong>la</strong>:<br />

a) velocità = 130 km/h: d = 250 m<br />

b) velocità = 110 km/h: d = 200 m<br />

c) velocità = 90 km/h: d = 170 m<br />

d) velocità = 70 km/h: d = 140 m<br />

e) velocità = 50 km/h: d = 100 m<br />

Per valori <strong>di</strong> velocità non previsti si procede <strong>per</strong> interpo<strong>la</strong>zione lineare.<br />

2. I segnali <strong>di</strong> preavviso <strong>di</strong> intersezione <strong>di</strong> cui all'articolo 127, comma 2 e seguenti, devono essere posti a <strong>di</strong>stanza «d» dal punto in<br />

cui inizia <strong>la</strong> manovra <strong>di</strong> svolta (inizio del<strong>la</strong> corsia <strong>di</strong> decelerazione, <strong>per</strong> le intersezioni che ne sono dotate), in funzione del<strong>la</strong><br />

velocità locale predominante, conformemente ai valori espressi nel<strong>la</strong> seguente tabel<strong>la</strong>:<br />

A) intersezioni con corsia <strong>di</strong> decelerazione: B) intersezioni senza corsia <strong>di</strong> decelerazione:<br />

a) velocità = 130 km/h: d = 50 m a) velocità = 110 km/h: d = 130 m<br />

b) velocità = 110 km/h: d = 40 m b) velocità = 90 km/h: d = 100 m<br />

c) velocità = 90 km/h: d = 30 m c) velocità = 70 km/h: d = 80 m<br />

d) velocità = 50 km/h: d = 60 m<br />

2. “<strong>di</strong>vieti assoluti”<br />

Per valori <strong>di</strong> velocità non previsti si procede <strong>per</strong> interpo<strong>la</strong>zione lineare.<br />

2.a - E’ sempre vietato, sia dentro che fuori dai centri abitati, instal<strong>la</strong>re mezzi pubblicitari:<br />

a) sulle isole <strong>di</strong> traffico <strong>delle</strong> intersezioni canalizzate ed al centro <strong>delle</strong> rotatorie;<br />

b) sulle corsie esterne alle carreggiate, sulle cunette e sulle <strong>per</strong>tinenze <strong>di</strong> esercizio <strong>delle</strong><br />

c) strade che risultano comprese tra carreggiate contigue;<br />

d) in corrispondenza <strong>delle</strong> intersezioni. Il <strong>di</strong>vieto si applica oltre che all’ area dell’ intersezione<br />

(ve<strong>di</strong> definizione) anche alle isole <strong>di</strong> intersezione e <strong>di</strong> rotatoria, ed alle fasce <strong>di</strong> <strong>per</strong>tinenza;<br />

e) lungo il <strong>la</strong>to interno ed il <strong>la</strong>to esterno dell’ intero sviluppo <strong>di</strong> curve p<strong>la</strong>nimetriche con raggio<br />

inferiore o uguale a 250 mt, compreso l’ area interposta tra <strong>la</strong> curva stessa e <strong>la</strong> corda<br />

tracciata tra i due punti <strong>di</strong> tangenza, e <strong>delle</strong> curve segna<strong>la</strong>te con idonea segnaletica stradale<br />

atta ad in<strong>di</strong>care “curva <strong>per</strong>icolosa” (Fig. II 4 – II 5 – II 6 – II 7 Art. 86 Reg. C.d.S), nonchè<br />

quelle segna<strong>la</strong>te sul posto con “delineatore <strong>di</strong> curva stretta o <strong>di</strong> tornante” (Fig. II 466 – art.<br />

174 Reg. C.d.S.), “delineatori modu<strong>la</strong>ri <strong>di</strong> curva” (Fig. II 468 – art. 174 Reg. C.d.S.).<br />

Nell’ipotesi in cui vi sia abbinato il pannello integrativo riportante l’ “estesa” (Modello II 2 –<br />

art. 83) si considera <strong>la</strong> singo<strong>la</strong> curva in re<strong>la</strong>zione al re<strong>la</strong>tivo raggio <strong>di</strong> curvatura;<br />

f) sulle scarpate stradali sovrastanti <strong>la</strong> carreggiata in terreni <strong>di</strong> qualsiasi natura e pendenza<br />

su<strong>per</strong>iore a 45°;<br />

g) in corrispondenza dei raccor<strong>di</strong> verticali concavi e convessi segna<strong>la</strong>ti (Fig. 5 – Allegato “C”): il<br />

<strong>di</strong>vieto deve intendersi <strong>per</strong> entrambi i sensi <strong>di</strong> marcia in tutta l’area compresa tra i due segnali<br />

<strong>di</strong> “dosso” (Figura II 2– art. 85 Reg. C.d.S.) o “cunetta” (Figura II 3 – art. 85 Reg. C.d.S.)<br />

h) sulle barriere stradali;<br />

i) sui ponti e sottoponti non ferroviari;<br />

j) sui cavalcavia stradali e loro rampe;<br />

Fig. II 2 Fig. II 3<br />

29


k) sui parapetti stradali, sulle barriere <strong>di</strong> sicurezza e sugli altri <strong>di</strong>spositivi <strong>la</strong>terali <strong>di</strong> protezione e<br />

<strong>di</strong> segna<strong>la</strong>mento;<br />

l) in corrispondenza <strong>di</strong> fossi e scoli in quanto intralciano l’or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria manutenzione<br />

degli stessi e ne compromettono <strong>la</strong> funzionalità;<br />

m) sui bor<strong>di</strong> dei marciapie<strong>di</strong> e dei cigli stradali;<br />

n) in prossimità dei passaggi a livello: il <strong>di</strong>vieto si estende ad entrambi i sensi <strong>di</strong> marcia lungo<br />

tutto lo sviluppo dell’ area segna<strong>la</strong>ta (fig. II 8 / fig. II 11/c).<br />

Fig. II 8 Fig. II 9 Fig. II 10/a -10/c Fig. II 10/b – 10/d<br />

Fig. II 11/a Fig. II 11/b Fig. II 11/c<br />

2.b - Lungo le strade o in vista <strong>di</strong> esse è vietato collocare mezzi pubblicitari che <strong>per</strong> <strong>di</strong>mensioni,<br />

forma, colori, <strong>di</strong>segno e ubicazione possano:<br />

a) generare confusione con <strong>la</strong> segnaletica stradale;<br />

b) rendere <strong>di</strong>fficile <strong>la</strong> comprensione del<strong>la</strong> segnaletica stradale o ridurne <strong>la</strong> visibilità o l’efficacia;<br />

c) arrecare <strong>di</strong>sturbo visivo agli utenti del<strong>la</strong> strada o <strong>di</strong>strarne l’attenzione con conseguente<br />

<strong>per</strong>icolo <strong>per</strong> <strong>la</strong> sicurezza del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione;<br />

d) costituire ostacolo o,comunque, impe<strong>di</strong>mento al<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> <strong>per</strong>sone invalide;<br />

e) produrre abbagliamento.<br />

2.c - E’ vietata l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> cartelli e mezzi pubblicitari non conforme alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui agli<br />

art. 49 e 153 D.Lgs. n.42/2004 “Co<strong>di</strong>ce dei beni culturali e del paesaggio” (ve<strong>di</strong> art. 38).<br />

3.“criteri geometrici” - Si definiscono:<br />

a) Limite del<strong>la</strong> carreggiata: (<strong>di</strong>stanza dal<strong>la</strong> carreggiata) è costituito dal limite esterno del<strong>la</strong><br />

striscia <strong>di</strong> margine del<strong>la</strong> carreggiata, in mancanza <strong>di</strong> quest’ultimo è costituito dal<strong>la</strong> linea <strong>di</strong><br />

termine dal<strong>la</strong> pavimentazione stradale;<br />

b) Area dell’intersezione: (corrispondenza dell’intersezione) intera area in cui si intersecano le<br />

<strong>di</strong>ramazioni viarie che determinano l’intersezione stessa. Fanno parte dell’area<br />

dell’intersezione <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva segnaletica orizzontale, l’iso<strong>la</strong> centrale e le isole spartitraffico <strong>delle</strong><br />

intersezioni a rotatoria: in quest’area e nelle <strong>la</strong>terali fasce <strong>di</strong> <strong>per</strong>tinenza non è consentita<br />

alcuna forma <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>zione pubblicitaria. (Figg. 6.a, 6.b, 6.c – Allegato “C”) Restano escluse<br />

da tale <strong>di</strong>vieto, in quanto non considerabili impianti pubblicitari al fine del presente<br />

<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, le targhe riportanti il logo e/o <strong>la</strong> denominazione dei soggetti che curano, anche<br />

in<strong>di</strong>rettamente, <strong>la</strong> manutenzione del verde dell’anello centrale;<br />

c) Distanza dall’intersezione: E’ <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza tra il cartello pubblicitario ed il punto <strong>di</strong> tangenza tra<br />

il rettifilo su cui è collocato il cartello e l’arco <strong>di</strong> raccordo dell’ intersezione (Fig. 7.a – Allegato<br />

“C”) oppure <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza tra il cartello pubblicitario e l’inizio dell’area d’intersezione come sopra<br />

definita (Figg. 7.b, 7.c – Allegato “C”).<br />

d) Distanza dal ciglio entro cui <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> si deve esprimere con autorizzazione (fuori centro<br />

abitato) o nul<strong>la</strong> osta (entro centro abitato): 300 mt. dal limite del<strong>la</strong> carreggiata, oltre questa<br />

<strong>di</strong>stanza non si ri<strong>la</strong>scia autorizzazione o nul<strong>la</strong> osta.<br />

30


e) Intersezioni con strade comunali: in linea con il punto precedente, tutti i cartelli pubblicitari<br />

richiesti su strada comunale, sia in ambito urbano che in ambito extraurbano, che <strong>di</strong>stano più<br />

<strong>di</strong> 50 m. dal limite del<strong>la</strong> carreggiata, non necessitano <strong>di</strong> nul<strong>la</strong> osta o autorizzazione da parte<br />

dell’Amministrazione provinciale; (<strong>per</strong> le intersezioni tra due o più strade provinciali si<br />

seguono le normative del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> Strada).<br />

f) Curva: ( Figg. 8.a, 8.b – Allegato “C”) in base all’Art. 3, comma 1, punto 20), viene denominata<br />

curva “raccordo longitu<strong>di</strong>nale fra due tratti <strong>di</strong> strada rettilinei, aventi assi intersecantisi, tali da<br />

determinare con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> limitata visibilità”. In base al<strong>la</strong> suddetta definizione si specifica che<br />

gli elementi fondamentali da tenere in considerazione sono prevalentemente due:<br />

g) <strong>la</strong> variazione p<strong>la</strong>nimetrica del tratto stradale rettilineo;<br />

h) <strong>la</strong> limitata visibilità.<br />

Sono ricompren<strong>di</strong>bili in questa fattispecie tutte le curve <strong>per</strong> le quali è stata necessaria <strong>la</strong> segna<strong>la</strong>zione<br />

del <strong>per</strong>icolo con segnaletica <strong>di</strong> cui alle Fig. II 4 - Fig. II 5 - Fig. II 6 e Fig. II 7 o del tipo fig. II 466 e<br />

Fig. II 468 e tutte le curve con raggio <strong>di</strong> curvatura minore o uguale <strong>di</strong> 250 metri.<br />

Nell’ipotesi che alle Figg. II 6 e II 7 sia abbinato il pannello integrativo riportante l’ “estesa” (Modello II<br />

2 - art 83) si considera <strong>la</strong> singo<strong>la</strong> curva in re<strong>la</strong>zione al re<strong>la</strong>tivo raggio <strong>di</strong> curvatura.<br />

Fig. II 4 Fig. II 5 Fig. II 6 Fig. II 7<br />

Fig. II 466 Fig. II 468<br />

Fig. II 6 + Fig. II 7 +<br />

Mod. II 2 Mod. II 2<br />

(Non è possibile autorizzare alcun mezzo pubblicitario lungo il <strong>la</strong>to interno ed il <strong>la</strong>to esterno dell’intero<br />

sviluppo del<strong>la</strong> curva e su tutta l’area compresa tra <strong>la</strong> curva stessa e <strong>la</strong> linea immaginaria (corda) passante tra<br />

i due punti <strong>di</strong> tangenza (punto <strong>di</strong> tangenza = punto <strong>di</strong> contatto tra il tratto rettilineo e quello curvo). Per<br />

tutte le curve <strong>la</strong> cui geometria richiami una <strong>delle</strong> casistiche sopra esposte, deve essere rispettata <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza<br />

minima <strong>di</strong> 100 m. dal punto <strong>di</strong> tangenza del <strong>la</strong>to interno del<strong>la</strong> curva e <strong>di</strong> m. 50 dal punto <strong>di</strong> tangenza del <strong>la</strong>to<br />

esterno del<strong>la</strong> curva (tranne i casi previsti dall’art. 51, comma 5, Reg. C.d.S. ( Fig. 8.c – Allegato “C”).<br />

Art. 38<br />

Collocazione <strong>di</strong> cartelli ed altri mezzi pubblicitari sugli e<strong>di</strong>fici e nelle aree tute<strong>la</strong>te<br />

come beni culturali o nell’ ambito e in prossimità dei beni paesaggistici.<br />

Riferimenti normativi: Art. 49 e 153 D.Lgs del 2004, n. 42<br />

1. La collocazione <strong>di</strong> INSEGNE DI ESERCIZIO nell’ambito ed in prossimità dei luoghi <strong>di</strong> cui all’art. 23<br />

comma 3 del C.d.S. è subor<strong>di</strong>nata oltre che all’autorizzazione <strong>di</strong> cui all’art. 23, comma 4, del C.d.S.,<br />

al nul<strong>la</strong> osta ri<strong>la</strong>sciato dal competente organo <strong>di</strong> tute<strong>la</strong>.<br />

2. Nel caso <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> CARTELLI ED ALTRI MEZZI PUBBLICITARI in zone vinco<strong>la</strong>te, <strong>la</strong> collocazione è<br />

subor<strong>di</strong>nata oltre che all’autorizzazione <strong>di</strong> cui all’art. 23, comma 4, del C.d.S., al nul<strong>la</strong> osta ri<strong>la</strong>sciato<br />

dal competente organo <strong>di</strong> tute<strong>la</strong>.<br />

3. L’ autorizzazione ri<strong>la</strong>sciata ai sensi dell’ art. 23, comma 4, C.d.S dall’ente proprietario del<strong>la</strong> strada,<br />

viene concessa ai soli fini del<strong>la</strong> sicurezza stradale. Sarà cura del soggetto interessato attivare le<br />

re<strong>la</strong>tive procedure <strong>per</strong> l’ottenimento <strong>delle</strong> autorizzazioni ri<strong>la</strong>sciate dai competenti organi <strong>di</strong> tute<strong>la</strong>. Le<br />

stesse dovranno essere ottenute prima del<strong>la</strong> collocazione dell’ impianto pubblicitario.<br />

31


Ai sensi dell’ art. 49 del D.Lgs. 42 del 22/01/2004 “Co<strong>di</strong>ce dei beni culturali e del paesaggio”.<br />

1. E' vietato collocare o affiggere cartelli o altri mezzi <strong>di</strong> pubblicità sugli e<strong>di</strong>fici e nelle aree tute<strong>la</strong>ti come beni culturali. Il<br />

soprintendente può, tuttavia, autorizzare il collocamento o l'affissione quando non ne derivi danno all'aspetto, al decoro e<br />

al<strong>la</strong> pubblica fruizione <strong>di</strong> detti e<strong>di</strong>fici ed aree. L'autorizzazione e' trasmessa al comune ai fini dell'eventuale ri<strong>la</strong>scio del<br />

provve<strong>di</strong>mento autorizzativo <strong>di</strong> competenza.<br />

2. Lungo le strade site nell'ambito o in prossimità dei beni in<strong>di</strong>cati al comma 1, e' vietato collocare cartelli o altri mezzi <strong>di</strong><br />

pubblicità, salvo autorizzazione ri<strong>la</strong>sciata ai sensi del<strong>la</strong> normativa in materia <strong>di</strong> circo<strong>la</strong>zione stradale e <strong>di</strong> pubblicità sulle<br />

strade e sui veicoli, previo parere favorevole del<strong>la</strong> soprintendenza sul<strong>la</strong> compatibilità del<strong>la</strong> collocazione o del<strong>la</strong> tipologia<br />

del mezzo <strong>di</strong> pubblicità con l'aspetto, il decoro e <strong>la</strong> pubblica fruizione dei beni tute<strong>la</strong>ti.<br />

3. In re<strong>la</strong>zione ai beni in<strong>di</strong>cati al comma 1 il soprintendente, valutatane <strong>la</strong> compatibilità con il loro carattere artistico o<br />

storico, ri<strong>la</strong>scia o nega il nul<strong>la</strong> osta o l'assenso <strong>per</strong> l'utilizzo a fini pubblicitari <strong>delle</strong> co<strong>per</strong>ture dei ponteggi pre<strong>di</strong>sposti <strong>per</strong><br />

l'esecuzione degli interventi <strong>di</strong> conservazione, <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo non su<strong>per</strong>iore al<strong>la</strong> durata dei <strong>la</strong>vori. A tal fine al<strong>la</strong> richiesta<br />

<strong>di</strong> nul<strong>la</strong> osta o <strong>di</strong> assenso deve essere allegato il contratto <strong>di</strong> appalto dei <strong>la</strong>vori medesimi.<br />

Ai sensi dell’art. 153 del D.Lgs. 42 del 22/01/2004 “Co<strong>di</strong>ce dei beni culturali e del paesaggio”.<br />

1. Nell'ambito e in prossimità dei beni paesaggistici in<strong>di</strong>cati nell'articolo 134 e' vietato collocare cartelli e altri mezzi<br />

pubblicitari se non previa autorizzazione dell'amministrazione competente in<strong>di</strong>viduata dal<strong>la</strong> regione.<br />

2. Lungo le strade site nell'ambito e in prossimità dei beni in<strong>di</strong>cati nel comma 1 e' vietato collocare cartelli o altri mezzi<br />

pubblicitari, salvo autorizzazione ri<strong>la</strong>sciata ai sensi dell'articolo 23, comma 4, del decreto legis<strong>la</strong>tivo 30 aprile 1992, n.<br />

285 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, previo parere favorevole del<strong>la</strong> amministrazione competente in<strong>di</strong>viduata dal<strong>la</strong> regione<br />

sul<strong>la</strong> compatibilità del<strong>la</strong> collocazione o del<strong>la</strong> tipologia del mezzo pubblicitario con i valori paesaggistici degli immobili o<br />

<strong>delle</strong> aree soggetti a tute<strong>la</strong>.<br />

Art. 39<br />

Stazioni <strong>di</strong> rifornimento <strong>di</strong> carburante<br />

Riferimenti normativi: Art. 23 C.d.S. – Art. 51 e 52 Reg. C.d.S.<br />

1. Nelle aree destinate a stazione <strong>di</strong> rifornimento <strong>di</strong> carburante, può essere autorizzata <strong>la</strong> collocazione<br />

<strong>per</strong> ogni senso <strong>di</strong> marcia <strong>di</strong> una so<strong>la</strong> insegna <strong>di</strong> esercizio a ban<strong>di</strong>era. Eventuali ulteriori ban<strong>di</strong>ere<br />

dovranno essere collocate all’interno dell’ area <strong>di</strong> servizio, in posizione arretrata rispetto al fronte<br />

strada.<br />

2. La su<strong>per</strong>ficie <strong>delle</strong> insegne <strong>di</strong> esercizio a ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> seguito <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>te, è <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie comprensiva<br />

del marchio aziendale, dei servizi, e dei preziari.<br />

3. Fuori dai centri abitati, nel posizionamento <strong>di</strong> insegne <strong>di</strong> esercizio a ban<strong>di</strong>era, deve essere sempre<br />

rispettata una <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> mt. 3,00 dal limite del<strong>la</strong> carreggiata.<br />

4. Dentro ai centri abitati, in presenza <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> protezione quali muretti o guard-rail, le insegne<br />

<strong>di</strong> esercizio a ban<strong>di</strong>era con su<strong>per</strong>ficie complessiva inferiore o uguale a 4 mq, devono rispettare <strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>stanza dal limite del<strong>la</strong> carreggiata stabilita dal rego<strong>la</strong>mento comunale ferma restando <strong>la</strong><br />

valutazione <strong>di</strong> sicurezza ai sensi dell’ art. 23, comma 1, C.d.S.<br />

5. In assenza <strong>di</strong> specifico rego<strong>la</strong>mento comunale o <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> protezione (non costituiscono<br />

protezioni sufficienti marciapie<strong>di</strong>, siepi e semplici cordoli rialzati), deve comunque essere rispettata<br />

<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> mt. 3,00.<br />

6. Qualora, sia dentro che fuori dai centri abitati, l’ insegna <strong>di</strong> esercizio a ban<strong>di</strong>era abbia su<strong>per</strong>ficie<br />

compresa tra 4,00 mq e 6,00 mq dovrà essere rispettata una <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> mt. 3,00 dal limite<br />

del<strong>la</strong> carreggiata.<br />

7. Qualora, sia dentro che fuori dai centri abitati, l’ insegna <strong>di</strong> esercizio a ban<strong>di</strong>era abbia su<strong>per</strong>ficie<br />

su<strong>per</strong>iore a 6,00 mq, <strong>la</strong> stessa dovrà essere collocata paralle<strong>la</strong> al senso <strong>di</strong> marcia e dovrà essere<br />

rispettata una <strong>di</strong>stanza minima dal limite del<strong>la</strong> carreggiata equivalente all’altezza del <strong>di</strong>spositivo da<br />

instal<strong>la</strong>re maggiorato <strong>di</strong> un franco <strong>di</strong> sicurezza pari ad 1/3 dell’ altezza totale e comunque non<br />

inferiore a mt.1,5.<br />

8. La proiezione a terra dell’insegna <strong>di</strong> esercizio a ban<strong>di</strong>era dovrà ricadere rigorosamente all’interno<br />

del<strong>la</strong> proprietà privata: <strong>per</strong> il <strong>per</strong>seguimento <strong>di</strong> tale scopo questa amministrazione potrà <strong>di</strong>sporre <strong>la</strong><br />

rotazione del<strong>la</strong> ban<strong>di</strong>era all’ interno dell’ area <strong>di</strong> servizio.<br />

9. Qualora oltre all’insegna <strong>di</strong> esercizio a ban<strong>di</strong>era, siano richieste altre forme <strong>di</strong> pubblicità interne<br />

all’area <strong>di</strong> servizio, dovrà essere effettuata <strong>la</strong> verifica del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie totale prevista dall’ art. 52,<br />

comma 1, Reg. C.d.S.<br />

32


10. All’interno dei centri abitati si applicano le <strong>di</strong>sposizioni previste dai rego<strong>la</strong>menti comunali. Laddove i<br />

rego<strong>la</strong>menti comunali in materia <strong>di</strong> pubblicità sulle strade non siano presenti, ovvero non<br />

contengano specifiche in tal senso, valgono le <strong>di</strong>sposizioni del C.d.S..<br />

Art. 40<br />

Esposizione <strong>di</strong> striscioni, locan<strong>di</strong>ne e stendar<strong>di</strong> - pubblicità temporanea<br />

Riferimenti normativi: Art. 23 C.d.S. – Art. 51 comma 10 Reg. C.d.S.<br />

1. Il <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> esposizione <strong>di</strong> striscioni, stendar<strong>di</strong> e locan<strong>di</strong>ne è limitato al <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> svolgimento<br />

dell’attività e/o iniziativa promossa, oltre che al<strong>la</strong> settimana precedente ed alle 24 ore successive.<br />

2. Per il loro posizionamento devono essere rispettate le <strong>di</strong>stanze e i <strong>di</strong>vieti vigenti <strong>per</strong> le instal<strong>la</strong>zioni<br />

<strong>per</strong>manenti (previste ai commi 2, 3 e 4 dell’art. 51 Reg. C.d.S) fanno eccezione le <strong>di</strong>stanze dagli<br />

altri mezzi pubblicitari che si riducono rispettivamente a 50 metri <strong>per</strong> i tratti extraurbani e 12,5<br />

metri <strong>per</strong> i tratti urbani.<br />

3. Ai fini dell’instal<strong>la</strong>zione dei suddetti impianti è necessario presentare istanza secondo le modalità<br />

dell’art. 7 del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

4. Le domande, <strong>per</strong> essere prontamente evase, devono essere presentate con almeno 30 gg. <strong>di</strong><br />

anticipo rispetto all’ inizio del <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> esposizione richiesto.<br />

Art. 41<br />

Pubblicità effettuata con veicoli e rimorchi<br />

Riferimenti normativi: Art. 23 C.d.S. – Art. 57 Reg. C.d.S.<br />

1. Non è ammessa lungo o in vista <strong>delle</strong> strade <strong>Provincia</strong>li <strong>la</strong> pubblicità effettuata con veicoli e rimorchi<br />

<strong>per</strong> conto <strong>di</strong> terzi (tipo vele).<br />

2. Il veicolo o rimorchio che vio<strong>la</strong> le prescrizioni <strong>di</strong> cui al presente articolo verrà considerato a tutti gli<br />

effetti un impianto pubblicitario abusivo e sottoposto alle sanzioni vigenti del Reg. C.d.S., <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 18 del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

Art. 42<br />

Segnali che forniscono in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> servizi utili<br />

Riferimenti normativi: Art. 136 Reg. C.d.S.<br />

1. Nel caso <strong>di</strong> richieste <strong>di</strong> instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> cartelli che forniscono in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> servizi utili, gli stessi<br />

devono essere collocati in prossimità del servizio segna<strong>la</strong>to, salvo che il cartello sia integrato da una<br />

freccia in<strong>di</strong>cante <strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione da seguire; possono essere abbinati ad un pannello integrativo<br />

in<strong>di</strong>cante <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza in metri tra il segnale ed il servizio in<strong>di</strong>cato. Nel caso in cui su detti cartelli sia<br />

riportata, come previsto dal nuovo C.d.S., <strong>la</strong> denominazione dell’esercizio, gli stessi sono soggetti<br />

al<strong>la</strong> procedura autorizzativa <strong>di</strong> competenza del Servizio Patrimonio e Demanio con l’istruttoria <strong>di</strong> cui<br />

al precedente art.7 e previo parere del Capo Area o del Capo cantoniere del Settore OO.PP.. La<br />

scadenza <strong>di</strong> tali autorizzazioni è triennale ed è soggetta al pagamento del canone come <strong>per</strong> i mezzi<br />

pubblicitari.<br />

2. La <strong>Provincia</strong> ha <strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong> valutare l’opportunità dell’instal<strong>la</strong>zione qualora vengano presentate più<br />

richieste <strong>per</strong> <strong>la</strong> stessa zona e qualora si ravvisi una compromissione (riduzione) del<strong>la</strong> sicurezza del<strong>la</strong><br />

circo<strong>la</strong>zione e dell’efficienza del<strong>la</strong> restante segnaletica. Al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> compete anche <strong>la</strong> valutazione<br />

dell’utilità del<strong>la</strong> presenza del segnale richiesto.<br />

3. I segnali che forniscono in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> servizi utili devono essere collocati in prossimità del servizio<br />

segna<strong>la</strong>to, salvo che il cartello sia integrato da una freccia in<strong>di</strong>cante <strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione da seguire e<br />

comunque entro un raggio <strong>di</strong> 5000 metri dal<strong>la</strong> sede dell’esercizio. Possono essere abbinati ad un<br />

pannello integrativo mod. II. 1/a del Reg. C.d.S. in<strong>di</strong>cante <strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza in metri tra il segnale ed il<br />

servizio in<strong>di</strong>cato.<br />

33


4. Tali segnali possono riportare logo e/o nome dell’attività privata purché <strong>la</strong> stessa sia collocata in<br />

ambito extraurbano; <strong>per</strong>tanto se l’attività ricade in centro abitato non può esserne autorizzata<br />

l’instal<strong>la</strong>zione.<br />

5. I suddetti segnali se in<strong>di</strong>canti logo e/o nome <strong>di</strong> attività privata sono soggetti al rispetto <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> almeno 100 metri sia prima che dopo ai segnali stradali, alle intersezioni ed altri mezzi<br />

pubblicitari (sempreché non interferiscano con <strong>la</strong> visibilità del<strong>la</strong> segnaletica stradale). La<br />

denominazione può essere riportata nello spazio sottostante il simbolo. (figura 4)<br />

6. Nell’instal<strong>la</strong>zione dei segnali <strong>di</strong> cui al presente articolo si fa applicazione dell’art.81, comma 2, Reg.<br />

CDS e, in ogni caso, deve essere mantenuta una <strong>di</strong>stanza non inferiore a metri 1,50 dal limite del<strong>la</strong><br />

carreggiata e sempre che non sia compromessa <strong>la</strong> sicurezza stradale.<br />

7. Tali segnali se riportanti logo e/o nome dell’attività privata vengono considerati segnali <strong>di</strong> servizio<br />

utile solo se apposti in un numero limite <strong>di</strong> posizioni necessarie all’identificazione del luogo<br />

dell’attività. Pertanto è consentita l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> un solo segnale <strong>di</strong> servizio utile <strong>per</strong> ogni senso <strong>di</strong><br />

marcia dell’ ultima arteria stradale provinciale che conduce all’attività segna<strong>la</strong>ta: eventuali richieste<br />

in esubero non verranno autorizzate.<br />

8. Ai fini dell’instal<strong>la</strong>zione dei suddetti segnali è necessario presentare istanza secondo le modalità<br />

dell’art.7 del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

34


TITOLO V<br />

ALTRI TIPI DI AUTORIZZAZIONI<br />

Art. 43<br />

Trasporti eccezionali<br />

Domanda <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio dell’autorizzazione<br />

1. Chiunque voglia ottenere l’autorizzazione <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio <strong>di</strong> trasporti eccezionali deve presentare<br />

domanda in bollo, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa <strong>di</strong> trasporto o dal proprietario<br />

del veicolo, almeno 15 giorni prima del<strong>la</strong> data in cui deve avvenire il trasporto o del<strong>la</strong> data da cui si<br />

chiede <strong>la</strong> decorrenza dell’autorizzazione.<br />

2. La domanda deve contenere:<br />

a) dati costruttivi del veicolo (marca, modello, targa, te<strong>la</strong>io, massa complessiva e <strong>per</strong> assi,<br />

<strong>di</strong>mensioni);<br />

b) dati necessari al<strong>la</strong> in<strong>di</strong>viduazione del richiedente e del<strong>la</strong> sua dotazione <strong>di</strong> mezzi tecnici<br />

eventualmente necessari <strong>per</strong> effettuare il trasporto;<br />

c) schema grafico longitu<strong>di</strong>nale, trasversale e p<strong>la</strong>nimetrico, riportante <strong>la</strong> configurazione del<br />

veicolo o complesso veico<strong>la</strong>re, e <strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione del carico sugli assi;<br />

d) elenco <strong>delle</strong> strade o dei tronchi <strong>di</strong> strade interessate al transito;<br />

e) numero dei viaggi, <strong>la</strong> presunta data <strong>di</strong> effettuazione o il <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> tempo <strong>per</strong> cui si chiede<br />

l’autorizzazione;<br />

f) descrizione del carico e del suo eventuale imbal<strong>la</strong>ggio;<br />

g) <strong>di</strong>chiarazione sottoscritta dal legale rappresentante del<strong>la</strong> società o impresa <strong>di</strong> trasporto o del<br />

proprietario del veicolo, <strong>di</strong> essere in rego<strong>la</strong> con le autorizzazioni richieste <strong>per</strong> l’esercizio<br />

dell’attività <strong>di</strong> trasporto in conto terzi; <strong>la</strong> <strong>di</strong>chiarazione non è necessaria <strong>per</strong> le imprese che<br />

costruiscono veicoli eccezionali o <strong>per</strong> chi effettua trasporti in conto proprio;<br />

h) <strong>di</strong>chiarazione con cui il tito<strong>la</strong>re si impegna a rispettare tutte le prescrizioni impose sotto pena<br />

<strong>di</strong> decadenza dell’efficacia dell’autorizzazione;<br />

i) <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> aver verificato <strong>la</strong> <strong>per</strong>corribilità <strong>di</strong> tutto l’itinerario, con partico<strong>la</strong>re riferimento<br />

all’inscrivibilità in curva del veicolo o del complesso veico<strong>la</strong>re;<br />

j) <strong>per</strong> i trasporti eccedenti in altezza, occorre <strong>la</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> aver verificato che sull’intero<br />

<strong>per</strong>corso non esistono linee elettriche che determinano un franco inferiore a 40 cm. e o<strong>per</strong>e<br />

d’arte (ponti, ecc.) con un franco inferiore a 20 cm. rispetto all’intradosso.<br />

3. Al<strong>la</strong> domanda devono essere allegati i seguenti documenti:<br />

- fotocopia del<strong>la</strong> carta <strong>di</strong> circo<strong>la</strong>zione con <strong>di</strong>chiarazione che <strong>la</strong> stessa è copia conforme<br />

all’originale;<br />

- ricevuta attestante il pagamento <strong>delle</strong> spese <strong>per</strong> l’istruzione del<strong>la</strong> pratica;<br />

- ricevuta attestante il pagamento dell’indennizzo <strong>per</strong> <strong>la</strong> maggiore usura del<strong>la</strong> strada secondo<br />

l’importo <strong>di</strong> cui all’art. 18 del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>di</strong> attuazione;<br />

- copia autentica in conto proprio o dell’autorizzazione <strong>per</strong> trasporto in conto terzi;<br />

- n. 1 marca da bollo <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio dell’autorizzazione;<br />

- copia del<strong>la</strong> richiesta <strong>di</strong> commissione del<strong>la</strong> <strong>di</strong>tta <strong>per</strong> conto del<strong>la</strong> quale è effettuato il trasporto<br />

(al fine <strong>di</strong> verificare le caratteristiche dell’oggetto trasportato ed il suo peso).<br />

4. Il provve<strong>di</strong>mento d’autorizzazione deve essere ri<strong>la</strong>sciato <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo in<strong>di</strong>cato dal richiedente,<br />

purché siano stati rispettati i termini minimi <strong>di</strong> presentazione del<strong>la</strong> domanda. Qualora <strong>la</strong> domanda<br />

sia incompleta od occorra il nul<strong>la</strong>osta dei comuni o <strong>delle</strong> altre Province, il termine <strong>di</strong> 15 giorni<br />

decorre dal giorno dell’integrazione degli stessi.<br />

5. Per il ri<strong>la</strong>scio <strong>di</strong> autorizzazioni re<strong>la</strong>tive a macchine agricole ed o<strong>per</strong>atrici previsto dall’art. 104 Co<strong>di</strong>ce<br />

del<strong>la</strong> Strada e dagli artt. 265 e ss. del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>di</strong> attuazione <strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> autorizzazione<br />

deve riportare:<br />

a) i dati identificativi del richiedente;<br />

b) l’in<strong>di</strong>cazione dei Comuni nel cui ambito territoriale si intende far circo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> macchina;<br />

35


c) il <strong>di</strong>segno riproducente lo schema longitu<strong>di</strong>nale e trasversale del veicolo col suo carico (solo<br />

nel caso <strong>di</strong> trasporto <strong>di</strong> macchine agricole eccezionali su rimorchi agricoli)<br />

5. Al<strong>la</strong> domanda deve essere allegata una marca da bollo <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio <strong>di</strong> autorizzazione, una copia<br />

fotostatica fronte-retro <strong>di</strong> un documento <strong>di</strong> riconoscimento e una fotocopia del<strong>la</strong> carta <strong>di</strong><br />

circo<strong>la</strong>zione (con <strong>di</strong>chiarazione che <strong>la</strong> stessa è conforme all’originale), o del certificato <strong>di</strong> idoneità<br />

tecnica).<br />

6. L’autorizzazione verrà ri<strong>la</strong>sciata entro 10 giorni dal<strong>la</strong> data <strong>di</strong> presentazione del<strong>la</strong> domanda, salvo <strong>la</strong><br />

necessità <strong>di</strong> acquisire il nul<strong>la</strong>osta <strong>di</strong> altri enti.<br />

7. In caso <strong>di</strong> circo<strong>la</strong>zione su strada con una macchina agrico<strong>la</strong> eccezionale senza <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva<br />

autorizzazione, si applicano le sanzioni amministrative <strong>di</strong> cui all’art. 104 commi 12 e 13 del Co<strong>di</strong>ce<br />

del<strong>la</strong> Strada.<br />

8. Il veicolo convoglio dovrà circo<strong>la</strong>re con scorta tecnica se:<br />

- <strong>la</strong> lunghezza è su<strong>per</strong>iore a mt. 23,00 e fino a mt. 27,00;<br />

- <strong>la</strong> <strong>la</strong>rghezza su<strong>per</strong>a i mt. 2,60 fino a mt. 3,30;<br />

Oltre tali <strong>di</strong>mensioni è prescritta <strong>la</strong> scorta del<strong>la</strong> polizia stradale.<br />

Art. 44<br />

Riprese cinematografiche<br />

1. In caso <strong>di</strong> richieste <strong>per</strong> riprese cinematografiche dovrà essere presentata apposita domanda in bollo<br />

all’Ente proprietario corredata dal<strong>la</strong> prova dell'eseguito pagamento del<strong>la</strong> somma re<strong>la</strong>tiva alle spese<br />

<strong>di</strong> istruttoria (<strong>di</strong>ritto fisso e sopralluogo) e del canone dovuto <strong>per</strong> occupazione temporanea <strong>di</strong> suolo<br />

pubblico <strong>di</strong> cui al<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> n. 2 dell’allegato “A”.<br />

2. Dovrà inoltre essere versata <strong>la</strong> somma dovuta a titolo <strong>di</strong> cauzione <strong>di</strong> cui al precedente art. 8.<br />

3. La <strong>Provincia</strong> potrà valutare <strong>di</strong> volta in volta, in base al tipo <strong>di</strong> riprese da autorizzare, se aumentare o<br />

<strong>di</strong>minuire <strong>la</strong> somma dovuta a titolo <strong>di</strong> cauzione, in considerazione <strong>di</strong> tutte le circostanze del caso.<br />

Art. 45<br />

Competizioni sportive su strada e manifestazioni motoristiche fuori strada<br />

1. Le norme <strong>per</strong> le competizioni sportive su strada sono rego<strong>la</strong>te dall’art. 9 del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong><br />

strada.<br />

2. Per le gare ciclistiche l’Ente proprietario ri<strong>la</strong>scia apposito nul<strong>la</strong> osta solo dopo il parere favorevole<br />

del responsabile <strong>di</strong> zona del servizio strade che dovrà valutare <strong>la</strong> <strong>per</strong>corribilità dei tratti interessati<br />

in or<strong>di</strong>ne al tipo e al grado <strong>di</strong> manifestazione.<br />

3. Per le competizioni in cui è previsto il col<strong>la</strong>udo <strong>di</strong> cui all’art 9, comma 4, del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada, al<br />

sopralluogo dovrà intervenire il responsabile <strong>di</strong> zona del servizio strade interessato.<br />

4. Per le gare con veicoli a motore il ri<strong>la</strong>scio dell’autorizzazione è subor<strong>di</strong>nato al versamento del<strong>la</strong><br />

cauzione e <strong>delle</strong> spese <strong>di</strong> istruttoria. Il deposito cauzionale copre eventuali danni subiti dalle strade<br />

e loro <strong>per</strong>tinenze e potrà essere svinco<strong>la</strong>to solo dopo il ripristino dello stato dei luoghi e dopo il<br />

riscontro positivo effettuato dall’assistente stradale R.C.O. con apposito verbale <strong>di</strong> constatazione.<br />

5. La circo<strong>la</strong>zione dei veicoli a motore fuori strada è rego<strong>la</strong>ta dal<strong>la</strong> L.R. 48/1994.<br />

6. Per tali manifestazioni <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> ri<strong>la</strong>scia autorizzazione solo dopo il parere vinco<strong>la</strong>nte dei Comuni,<br />

il consenso scritto dei proprietari dei fon<strong>di</strong> al transito del<strong>la</strong> manifestazione con <strong>la</strong> contestuale<br />

sottoscrizione da parte degli organizzatori <strong>di</strong> impegno al ripristino dello stato dei luoghi.<br />

7. L’Amministrazione <strong>Provincia</strong>le si riserva <strong>di</strong> richiedere, ancorché non previsto dal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione<br />

vigente, il parere degli enti preposti al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> ambientale e paesaggistica.<br />

8. L’istanza in bollo deve <strong>per</strong>venire entro 60 giorni dal<strong>la</strong> data prevista <strong>per</strong> lo svolgimento del<strong>la</strong><br />

manifestazione.<br />

9. Il ri<strong>la</strong>scio dell’autorizzazione è subor<strong>di</strong>nato al pagamento <strong>delle</strong> spese <strong>di</strong> istruttoria <strong>per</strong> importo<br />

uguale a quello previsto <strong>per</strong> le competizioni sportive su strada.<br />

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10. L’autorizzazione è subor<strong>di</strong>nata altresì al<strong>la</strong> stipu<strong>la</strong> <strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> assicurazione <strong>per</strong> responsabilità<br />

civile ai sensi dell’art. 124 del Co<strong>di</strong>ce <strong>delle</strong> Assicurazioni e dell’art 9 del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> Strada, a<br />

co<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> danni causati a <strong>per</strong>sone e cose causati dallo svolgimento del<strong>la</strong> manifestazione.<br />

11. L’organizzatore deve inoltre sottoscrivere un impegno <strong>di</strong> assunzione degli obblighi <strong>di</strong> ripristino dello<br />

stato dei luoghi.<br />

12. In alternativa all’assicurazione <strong>di</strong> cui sopra,l’organizzatore del<strong>la</strong> manifestazione può effettuare un<br />

versamento <strong>di</strong> una cauzione in numerario <strong>di</strong> € 5.000,00. Il deposito cauzionale, è a garanzia del<br />

ripristino dello stato dei luoghi, e, potrà essere svinco<strong>la</strong>to solo se, al<strong>la</strong> scadenza <strong>di</strong> trenta giorni<br />

dal<strong>la</strong> data <strong>di</strong> svolgimento del<strong>la</strong> manifestazione non siano stati segna<strong>la</strong>ti a questa Amministrazione<br />

<strong>Provincia</strong>le danni causati dal<strong>la</strong> manifestazione stessa. Nel caso in cui fossero accertati dei danni, il<br />

deposito cauzionale potrà essere svinco<strong>la</strong>to solo dopo il ripristino dello stato dei luoghi.<br />

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TITOLO VI<br />

DETERMINAZIONE DEL CANONE DI OCCUPAZIONE<br />

Art. 46<br />

Definizione del canone. Soggetti obbligati al pagamento<br />

1. Il canone <strong>di</strong> cui al presente rego<strong>la</strong>mento ha natura giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> entrata patrimoniale del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />

2. Il canone COSAP è dovuto al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Siena</strong> dal tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> concessione, come determinato<br />

nel medesimo provve<strong>di</strong>mento amministrativo. In caso <strong>di</strong> contito<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> concessione il canone è<br />

dovuto in via solidale. In caso <strong>di</strong> contito<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> concessione/autorizzazione <strong>la</strong> domanda deve<br />

essere inoltrata da uno solo dei comproprietari in nome e <strong>per</strong> conto <strong>di</strong> tutti. Gli altri comproprietari<br />

possono sottoscrivere il modulo stesso conferendo contestualmente all’unico richiedente <strong>la</strong> delega<br />

<strong>per</strong> inoltrare <strong>la</strong> richiesta a nome <strong>di</strong> tutti e <strong>per</strong> essere intestatario del<strong>la</strong> concessione/autorizzazione.<br />

3. Per gli anni successivi a quello <strong>di</strong> ri<strong>la</strong>scio dell’atto <strong>di</strong> concessione, il canone è dovuto dal soggetto<br />

che esercita l’occupazione al<strong>la</strong> data del primo gennaio <strong>di</strong> ciascun anno.<br />

4. Nel<strong>la</strong> occupazione abusiva l’occupante è obbligato al pagamento secondo l’art. 50.<br />

Art. 47<br />

Occupazioni <strong>per</strong>manenti e temporanee. Le tariffe.<br />

1. Le occupazioni <strong>di</strong> spazi ed aree pubbliche sono <strong>per</strong>manenti e temporanee.<br />

2. Sono <strong>per</strong>manenti le occupazioni <strong>di</strong> carattere stabile, che comportino o meno l’esistenza <strong>di</strong> manufatti<br />

o impianti, effettuate a seguito del ri<strong>la</strong>scio <strong>di</strong> un atto <strong>di</strong> concessione, <strong>di</strong> durata non inferiore<br />

all’anno. Sono temporanee le occupazioni concesse con atti <strong>di</strong> durata inferiore all’anno.<br />

3. Al fine del calcolo del canone si <strong>di</strong>stingue:<br />

a. occupazione <strong>per</strong>manente. Per tali occupazioni il canone è dovuto <strong>per</strong> anni so<strong>la</strong>ri a ciascuno<br />

dei quali corrisponde un’obbligazione autonoma, non suscettibile <strong>di</strong> frazionamento, fatto<br />

salvo il primo anno ove viene quantificato prendendo in esame <strong>la</strong> data <strong>di</strong> ri<strong>la</strong>scio del<br />

provve<strong>di</strong>mento concessorio, rapportando quin<strong>di</strong> il canone annuale al numero <strong>di</strong> mesi <strong>di</strong><br />

effettivo go<strong>di</strong>mento;<br />

b. occupazione temporanea. Per tali occupazioni il canone è graduato in rapporto al<strong>la</strong> durata<br />

dell’occupazione complessiva e si applica secondo misure <strong>di</strong> tariffa giornaliera.<br />

4. Le agevo<strong>la</strong>zioni ed esenzioni <strong>di</strong> cui all’art. 51 seguono <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> <strong>di</strong> cui al comma precedente.<br />

5. Le occupazioni <strong>di</strong> spazi ed aree pubbliche, sia <strong>per</strong>manenti che temporanee sono soggette al<br />

pagamento <strong>di</strong> un canone, rispettivamente secondo le tabelle n. 1 e n. 2 <strong>di</strong> cui all’Allegato “A” del<br />

presente rego<strong>la</strong>mento.<br />

6. Le tariffe sono aggiornate <strong>per</strong>io<strong>di</strong>camente con deliberazione <strong>di</strong> Giunta da adottarsi nel termine<br />

previsto <strong>per</strong> l’approvazione del bi<strong>la</strong>ncio <strong>di</strong> previsione, a norma dell’art. 54 del D. Lgs. 15 <strong>di</strong>cembre<br />

1997, n. 446. Perio<strong>di</strong>camente, e nello stesso termine, possono essere mo<strong>di</strong>ficati altresì i coefficienti<br />

<strong>di</strong> moltiplicazione.<br />

7. L’omesso o ritardato aggiornamento annuale <strong>delle</strong> tariffe comporta l’applicazione <strong>delle</strong> tariffe già in<br />

vigore con aggiornamento automatico <strong>delle</strong> stesse in base al<strong>la</strong> variazione accertata dall’ISTAT<br />

dell’in<strong>di</strong>ce dei prezzi al consumo <strong>per</strong> le famiglie <strong>di</strong> o<strong>per</strong>ai ed impiegati verificatosi nell’anno<br />

precedente prendendo a riferimento il mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre.<br />

8. Il canone si determina applicando <strong>la</strong> tariffa all’effettiva occupazione espressa in metri quadrati o in<br />

metri lineari. Le frazioni su<strong>per</strong>iori o uguali al mezzo metro quadrato o lineare sono arrotondate<br />

all’unità su<strong>per</strong>iore, le frazioni inferiori al mezzo metro quadrato o lineare sono arrotondate all’unità<br />

inferiore. Le occupazioni <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie complessiva inferiore ad un metro quadrato o lineare sono<br />

sempre arrotondate ad un metro quadrato o lineare.<br />

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9. Il canone è altresì determinato tenendo conto del valore economico del<strong>la</strong> <strong>di</strong>sponibilità dell’area, del<br />

sacrificio imposto al<strong>la</strong> collettività, <strong>delle</strong> specifiche attività esercitate dai tito<strong>la</strong>ri <strong>delle</strong> concessioni<br />

anche in re<strong>la</strong>zione alle modalità dell’occupazione. In partico<strong>la</strong>re sono previsti coefficienti<br />

moltiplicatori <strong>per</strong> cave, <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburanti, centri commerciali e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

come definiti all’art. 4 lett. f) e g) del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114.<br />

10. Il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> concessione determina il canone <strong>per</strong> l’anno <strong>di</strong> riferimento salve le variazioni <strong>di</strong><br />

cui ai precedenti commi 2 e 3. Per le concessioni aventi durata <strong>di</strong> ventinove anni è tuttavia<br />

ammesso il pagamento <strong>di</strong> venti annualità del canone in unica soluzione.<br />

11. Per le occupazioni temporanee, <strong>di</strong> durata inferiore ad un giorno, il canone è commisurato alle ore<br />

effettive <strong>di</strong> occupazione, e <strong>la</strong> tariffa oraria è determinata sud<strong>di</strong>videndo <strong>la</strong> tariffa giornaliera <strong>per</strong><br />

ventiquattro, e comunque <strong>per</strong> un importo minimo pari a € 10,00<br />

Art. 48<br />

Accessi carrabili o pedonali. Criteri <strong>di</strong> determinazione del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie<br />

1. Sono considerati accessi carrabili o pedonali, in<strong>di</strong>pendentemente dalle loro modalità costruttive,<br />

quegli spazi identificabili fisicamente, attraverso i quali si costituisce un passaggio e un transito tra<br />

<strong>la</strong> proprietà provinciale e privata con limitazione dell’utilità pubblica dell’area derivante dall’azione <strong>di</strong><br />

accedere.<br />

2. Gli accessi carrabili, anche quelli esenti, sono in<strong>di</strong>viduati a cura dell’intestatario con l’apposito<br />

segnale, previa autorizzazione dell’Ente, da collocare in proprietà privata ad una <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong><br />

ml. 2,00 dal confine stradale. Il segnale ha <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> 45 x 25 cm e in<strong>di</strong>ca zone <strong>per</strong> l’accesso dei<br />

veicoli alle proprietà <strong>la</strong>terali, in corrispondenza del<strong>la</strong> quale vige il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> sosta. Sul<strong>la</strong> parte alta<br />

del segnale deve essere in<strong>di</strong>cato l’Ente proprietario del<strong>la</strong> strada che ri<strong>la</strong>scia l’autorizzazione, in<br />

basso deve essere in<strong>di</strong>cato il numero e l’anno del ri<strong>la</strong>scio. La mancata in<strong>di</strong>cazione dell’Ente e degli<br />

estremi dell’autorizzazione comporta l’inefficacia del <strong>di</strong>vieto.<br />

3. Gli accessi carrabili secondari ed a uso agricolo, anche quelli esenti, devono essere in<strong>di</strong>cati con i<br />

delineatori <strong>di</strong> accesso, <strong>di</strong> cui all’art. 174 del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>di</strong> esecuzione del C.d.S. (Fig. II 469). Le<br />

modalità <strong>di</strong> messa in o<strong>per</strong>a sono stabilite nell’autorizzazione. L’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> tali delineatori e del<br />

segnale <strong>di</strong> cui sopra, sono obbligatori solo fuori dai centri abitati.<br />

4. Ai fini del calcolo del canone <strong>la</strong> <strong>la</strong>rghezza dell’accesso è misurata al<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> metri 1 dal filo del<br />

bordo bitumato del<strong>la</strong> sede stradale in assenza <strong>di</strong> cancello o qualora lo stesso sia posto ad una<br />

<strong>di</strong>stanza su<strong>per</strong>iore a metri 1. La <strong>la</strong>rghezza dell’accesso è misurata in corrispondenza al cancello<br />

stesso qualora sia posto ad una <strong>di</strong>stanza inferiore a metri 1.<br />

Nel caso <strong>di</strong> strada non bitumata, <strong>la</strong> linea <strong>di</strong> riferimento sarà il bordo del<strong>la</strong> corsia stradale.<br />

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5. Sono esclusi dal canone gli accessi che si aprono <strong>di</strong>rettamente nel<strong>la</strong> strada provinciale, cioè nei casi<br />

in cui <strong>la</strong> banchina stradale o il marciapiede siano inesistenti e non si ravvisi occupazione <strong>di</strong> suolo<br />

pubblico.<br />

Art. 49<br />

Occupazioni con impianti a rete<br />

1. Come previsto dall’art. 63, comma 2, lett. f) del D.Lgs. 15 <strong>di</strong>cembre 1997 n. 446 le occupazioni<br />

<strong>per</strong>manenti realizzate con cavi, condutture, impianti o qualsiasi altro manufatto da aziende <strong>di</strong><br />

erogazione <strong>di</strong> pubblici servizi e <strong>per</strong> quelle realizzate nell’esercizio <strong>di</strong> attività strumentali ai servizi<br />

medesimi il canone è determinato nel<strong>la</strong> misura del 20% dell’importo risultante dall’applicazione<br />

del<strong>la</strong> misura unitaria <strong>di</strong> tariffa stabilita <strong>per</strong> il COSAP comunale, <strong>per</strong> il numero complessivo <strong>delle</strong><br />

utenze presenti al 31 <strong>di</strong>cembre dell’anno precedente nei comuni compresi nel medesimo ambito<br />

territoriale, che dovranno essere comunicate ogni anno all’Amministrazione <strong>Provincia</strong>le.<br />

2. In ogni caso dovrà essere versato il canone minimo previsto dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>sposizione sopra citata.<br />

3. Gli importi sono rivalutati annualmente in base all’in<strong>di</strong>ce ISTAT dei prezzi al consumo rilevanti al 31<br />

<strong>di</strong>cembre dell’anno precedente.<br />

4. E’ fatto obbligo ai tito<strong>la</strong>ri <strong>di</strong> autorizzazioni o concessioni re<strong>la</strong>tive ad occupazioni del sottosuolo e<br />

soprassuolo <strong>per</strong> impianti a rete <strong>di</strong> rimuovere i medesimi a propria cura e spese qualora siano <strong>di</strong><br />

ostacolo all’esecuzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori stradali.<br />

Art. 50<br />

Occupazioni abusive. Sanzioni.<br />

1. Si considerano abusive:<br />

I. le occupazioni <strong>di</strong> fatto, senza preventiva concessione o autorizzazione.<br />

II. le occupazioni realizzate in modo <strong>di</strong>fforme dalle <strong>di</strong>sposizioni contenute nell’atto <strong>di</strong><br />

concessione;<br />

III. le occupazioni che si protraggono oltre il termine <strong>di</strong> scadenza del<strong>la</strong> concessione, senza<br />

rinnovo o proroga <strong>di</strong> questa, ovvero oltre <strong>la</strong> data <strong>di</strong> revoca o <strong>di</strong> estinzione del<strong>la</strong> medesima.<br />

In caso <strong>di</strong> occupazione abusiva, saranno seguite le procedure previste dal co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada.<br />

2. Resta comunque a carico dell’occupante <strong>di</strong> fatto ogni responsabilità <strong>per</strong> qualsiasi danno arrecato a<br />

causa dell’occupazione. Il pagamento <strong>delle</strong> sanzioni non sana l’irrego<strong>la</strong>rità dell’occupazione.<br />

3. Ai sensi dell’art. 63, comma 2, lett. g) e g-bis) del D.Lgs. 15 <strong>di</strong>cembre 1997, n. 446, le occupazioni<br />

abusive, determinano <strong>per</strong> il contravventore l’obbligo <strong>di</strong> corrispondere:<br />

a) un’indennità pari al canone che sarebbe stato determinato se l’occupazione fosse stata<br />

autorizzata maggiorata del 50%. Ai soli fini del<strong>la</strong> suddetta indennità si considerano<br />

<strong>per</strong>manenti le occupazioni abusive realizzate con impianti o manufatti <strong>di</strong> carattere stabile,<br />

mentre le occupazioni abusive temporanee si presumono effettuate dal trentesimo giorno<br />

antecedente <strong>la</strong> data del verbale <strong>di</strong> accertamento, redatto da competente pubblico ufficiale.<br />

Per le occupazioni <strong>per</strong>manenti, qualora non sia possibile accertarne <strong>la</strong> decorrenza, si<br />

presumono effettuate a far data dal 1° gennaio dell’anno in cui sono state accertate;<br />

b) una sanzione amministrativa pecuniaria <strong>di</strong> importo pari al<strong>la</strong> suddetta indennità;<br />

c) le sanzioni stabilite dall’art. 20, commi 4 e 5 del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada.<br />

4. In caso <strong>di</strong> occupazione abusiva realizzata ovvero utilizzata da più soggetti, ciascuno <strong>di</strong> essi soggiace<br />

al<strong>la</strong> sanzione <strong>di</strong> cui al presente articolo, fermo restando che tutti sono obbligati in solido al<br />

pagamento del canone salvo il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> regresso.<br />

5. Nei casi in cui sia pendente proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> contestazione <strong>per</strong> vio<strong>la</strong>zione al D.Lgs. n. 285/1992, <strong>la</strong><br />

domanda <strong>di</strong> autorizzazione in sanatoria comporta anche il pagamento <strong>delle</strong> sanzioni pecuniarie<br />

previste dal medesimo, ma non l’applicazione <strong>delle</strong> sanzioni accessorie <strong>di</strong> ripristino.<br />

40


6. La Giunta <strong>Provincia</strong>le <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> le modalità e gli oneri economici a carico del trasgressore <strong>la</strong>ddove si<br />

provveda d’ufficio al<strong>la</strong> rimozione, trasporto, custo<strong>di</strong>a, restituzione, alienazione o eventuale<br />

<strong>di</strong>struzione dei mezzi pubblicitari <strong>per</strong> i quali è stata emessa <strong>di</strong>ffida al<strong>la</strong> rimozione, ovvero <strong>per</strong> i quali<br />

l’Ente gestore del<strong>la</strong> strada è tenuto al<strong>la</strong> rimozione senza indugio ai sensi del Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada.<br />

Art. 51<br />

Esenzioni, esclusioni e speciali agevo<strong>la</strong>zioni.<br />

1. Sono esenti dal canone:<br />

a) le occupazioni effettuate dallo Stato, dalle Regioni, Province, Comuni; da Enti religiosi <strong>per</strong><br />

l'esercizio del culto; dalle organizzazioni non lucrative <strong>di</strong> utilità sociale (ONLUS), dalle<br />

associazioni, fondazioni, Enti non aventi scopo <strong>di</strong> lucro <strong>per</strong> finalità specifiche <strong>di</strong> assistenza,<br />

previdenza, sanità, educazione, cultura e ricerca scientifica;<br />

b) le tabelle in<strong>di</strong>cative <strong>delle</strong> fermate e degli orari dei servizi pubblici <strong>di</strong> trasporto, le cabine<br />

telefoniche e d’attesa passeggeri dei mezzi <strong>di</strong> trasporto pubblico, nonché le tabelle che<br />

interessano <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione stradale, purché non contengano in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> pubblicità, gli<br />

orologi funzionanti <strong>per</strong> pubblica utilità, sebbene <strong>di</strong> privata <strong>per</strong>tinenza, e le aste <strong>delle</strong> ban<strong>di</strong>ere;<br />

c) le occupazioni da parte <strong>delle</strong> vetture destinate al servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico <strong>di</strong> linea in<br />

concessione;<br />

d) le occupazioni determinate dal<strong>la</strong> sosta dei veicoli <strong>per</strong> il tempo necessario al carico e allo<br />

scarico <strong>delle</strong> merci;<br />

e) le occupazioni <strong>di</strong> aree cimiteriali;<br />

f) gli accessi carrabili destinati a soggetti portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap quando questi, ovvero il proprio<br />

nucleo familiare, siano soggetti passivi del canone <strong>di</strong> occupazione;<br />

g) l'occupazione temporanea <strong>di</strong> spazi ed aree pubbliche <strong>per</strong> manifestazioni od iniziative a<br />

carattere politico, istituzionale, umanitario o sociale;<br />

h) gli innesti o al<strong>la</strong>cci a impianti <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong> pubblici servizi effettuati da privati;<br />

i) <strong>per</strong> gli accessi ai fon<strong>di</strong> agricoli, si considerano esenti gli accessi ai soli terreni, sui quali non<br />

insistono fabbricati, mentre rimangono soggetti a canone gli accessi che conducono alle<br />

abitazioni, a fabbricati, o a terreni ove insistono fabbricati <strong>di</strong> qualsiasi consistenza e materiale;<br />

j) gli accessi e/o <strong>di</strong>ramazioni <strong>delle</strong> strade private, vicinali non <strong>di</strong> uso pubblico e poderali su<br />

strade provinciali, qualora conducano esclusivamente a terreni privi <strong>di</strong> fabbricati: <strong>la</strong> presenza<br />

anche <strong>di</strong> un solo fabbricato determina l’applicazione del canone;<br />

k) tutte le altre occupazioni <strong>la</strong> cui esenzione sia stabilita da <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge in materia;<br />

l) le tombinature e colmature <strong>di</strong> fossi o scarpate, muri <strong>di</strong> sostegno;<br />

m) <strong>la</strong> condotta e scarico <strong>delle</strong> acque nei fossi stradali.<br />

2. Sono esclusi dal canone:<br />

a) gli accessi e/o <strong>di</strong>ramazioni ad uso pubblico <strong>di</strong> strade private vicinali.<br />

3. Le organizzazioni non lucrative <strong>di</strong> utilità sociale (ONLUS), le associazioni, fondazioni, Enti non aventi<br />

scopo <strong>di</strong> lucro che richiedono l’occupazione del suolo pubblico <strong>per</strong> lo svolgimento <strong>di</strong> iniziative o <strong>per</strong><br />

<strong>la</strong> pubblicizzazione <strong>di</strong> attività che non possono essere ricomprese in quelle <strong>di</strong> cui al<strong>la</strong> lettera a) del<br />

comma 1, sono agevo<strong>la</strong>te me<strong>di</strong>ante l’abbattimento del 50% del<strong>la</strong> misura del canone altrimenti<br />

dovuto.<br />

Art. 52<br />

Canone <strong>di</strong> occupazione <strong>per</strong> l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> impianti pubblicitari.<br />

1. Il canone <strong>di</strong> occupazione <strong>per</strong> l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> impianti pubblicitari si applica alle preinsegne, cartelli<br />

e agli altri mezzi pubblicitari, con esclusione <strong>delle</strong> insegne <strong>di</strong> esercizio. Il canone è dovuto <strong>per</strong><br />

l'occupazione con instal<strong>la</strong>zione dei mezzi pubblicitari in aree del patrimonio in<strong>di</strong>sponibile o del<br />

demanio del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>.<br />

41


Art. 53<br />

Determinazione del canone <strong>di</strong> occupazione con instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> mezzi pubblicitari<br />

1. Per le instal<strong>la</strong>zioni <strong>per</strong>manenti il canone <strong>di</strong> occupazione è determinato sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong><br />

allegata sotto <strong>la</strong> lettera “A” tenendo conto dei coefficienti moltiplicatori e del<strong>la</strong> proiezione reale a<br />

terra del mezzo pubblicitario espressa in metri lineari, con esclusione dei sostegni.<br />

2. Ai fini del<strong>la</strong> determinazione del canone ai segnali <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni su<strong>per</strong>iori o uguali a 0,60 x 0,90 cm<br />

si applica il coefficiente previsto <strong>per</strong> i cartelli. Per tutti gli altri mezzi pubblicitari si applica il<br />

coefficiente previsto <strong>per</strong> le preinsegne.<br />

3. Per le instal<strong>la</strong>zioni temporanee –nei casi previsti- <strong>la</strong> suddetta tariffa è ridotta al 10 <strong>per</strong> cento <strong>per</strong><br />

ogni mese o frazione.<br />

4. Per ogni instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> mezzo pubblicitario sono dovuti oneri <strong>di</strong> manutenzione stradale a metro<br />

lineare o frazione determinati dall’Amministrazione <strong>Provincia</strong>le.<br />

Art. 54<br />

Versamento del canone <strong>di</strong> occupazione<br />

1. Per le occupazioni <strong>per</strong>manenti si provvede al pagamento del<strong>la</strong> prima rata <strong>di</strong> canone al momento del<br />

ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> concessione, ed è commisurata ai mesi intercorrenti fra il ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> concessione ed<br />

il 31 <strong>di</strong>cembre successivo. Si considera mese intero quello in cui viene ri<strong>la</strong>sciata <strong>la</strong> concessione.<br />

2. Le successive annualità sono commisurate ad anno so<strong>la</strong>re e dovranno essere pagate entro il 30<br />

aprile <strong>di</strong> ogni anno con gli aggiornamenti/adeguamenti <strong>di</strong> cui ai commi 2 e 3 del precedente art.47.<br />

3. Per le occupazioni temporanee si provvede al pagamento del canone sempre al momento del<br />

ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> concessione.<br />

4. Il versamento dovrà essere effettuato nelle forme che saranno in<strong>di</strong>viduate nell’atto <strong>di</strong> concessione.<br />

Art. 55<br />

Accertamenti, riscossione coattiva e rimborsi<br />

1. Qualora i tito<strong>la</strong>ri non provvedano al pagamento del canone <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> procederà all’iscrizione a<br />

ruolo, e al<strong>la</strong> riscossione coattiva ai sensi dell’art. 52, comma 6 del D.Lgs. 446/97 <strong>per</strong> il tramite del<br />

concessionario secondo <strong>la</strong> procedura <strong>di</strong> cui al D.P.R. 29 settembre 1973 n. 602 e successive<br />

mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni.<br />

2. In caso <strong>di</strong> ritardato pagamento del canone il tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> concessione/autorizzazione è tenuto a<br />

corrispondere interessi <strong>di</strong> mora previsti <strong>per</strong> legge dal<strong>la</strong> data del mancato pagamento.<br />

3. In caso <strong>di</strong> mora nel pagamento del canone <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> procederà all’iscrizione a ruolo e al<strong>la</strong><br />

riscossione coattiva ai sensi dell’art. 52, comma 6 del D.Lgs. 446/97 <strong>per</strong> il tramite del<br />

concessionario del<strong>la</strong> riscossione secondo <strong>la</strong> procedura <strong>di</strong> cui al D.P.R. 29 settembre 1973 n. 602 e<br />

successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni<br />

4. Gli interessati possono richiedere, con apposita istanza rivolta all’amministrazione, le somme o le<br />

maggiori somme versate e non dovute, nel termine <strong>di</strong> tre anni dal<strong>la</strong> data del pagamento o da quel<strong>la</strong><br />

in cui è stato definitivamente accertato il <strong>di</strong>ritto al<strong>la</strong> restituzione.<br />

Art. 56<br />

(Vio<strong>la</strong>zioni del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>)<br />

1. Salvo che il fatto costituisca reato ovvero vio<strong>la</strong>zione al C.d.S. o ad altre leggi dello Stato o del<strong>la</strong><br />

Regione, le vio<strong>la</strong>zioni al presente rego<strong>la</strong>mento sono punite con <strong>la</strong> sanzione amministrativa<br />

pecuniaria prevista dall’art. 7-bis del testo unico, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.<br />

42


TITOLO VII<br />

NORME TRANSITORIE E FINALI<br />

Art. 57<br />

Concessioni in corso. Rego<strong>la</strong>rizzazioni.<br />

1. Tutte le occupazioni esistenti sulle ex strade statali trasferite al demanio del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, e quelle<br />

regionali prese in gestione, sono <strong><strong>di</strong>sciplina</strong>te dal presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, anche se <strong>per</strong> esse siano<br />

stati ri<strong>la</strong>sciati provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> autorizzazione e/o <strong>di</strong> concessione da parte <strong>di</strong> Anas ed ancorché tali<br />

provve<strong>di</strong>menti contengano prescrizioni in contrasto od in deroga rispetto alle <strong>di</strong>sposizioni del<br />

presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

2. I provve<strong>di</strong>menti ri<strong>la</strong>sciati dall’Anas a tempo indeterminato e recanti, a seconda dei casi, le <strong>di</strong>citure<br />

“una tantum”, “a tempo indeterminato”, “a tempo illimitato” e simili si intendono scaduti una volta<br />

decorsi ventinove anni dal<strong>la</strong> data del loro ri<strong>la</strong>scio, secondo quanto <strong>di</strong>sposto dal comma 5, art.27 del<br />

C.d.S. Il loro rinnovo segue le procedure <strong>di</strong> cui all’art. 12 del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong><br />

3. Gli accessi provvisti <strong>di</strong> licenza/autorizzazione o qualsiasi titolo costituito scaduto che, al<strong>la</strong> data <strong>di</strong><br />

pubblicazione del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, risultano in rego<strong>la</strong> con i pagamenti del canone <strong>di</strong> cui al<br />

<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> generale <strong>delle</strong> entrate del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, in conformità all’articolo 63 del D.Lgs. n.<br />

446/97, sono autorizzati al loro mantenimento fino al 31.03.2012. Entro tale scadenza potrà essere<br />

presentata domanda <strong>di</strong> rinnovo: nel caso che tali accessi non risultino conformi al co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong><br />

strada, gli stessi dovranno essere adeguati entro il termine fissato nell’autorizzazione <strong>di</strong> rinnovo e,<br />

comunque, non oltre un anno dal<strong>la</strong> data <strong>di</strong> ri<strong>la</strong>scio del<strong>la</strong> predetta autorizzazione. Al su<strong>per</strong>amento<br />

del termine suddetto (31.03.2012), le richieste saranno trattate come nuova autorizzazione.<br />

5. Gli accessi esistenti che, al<strong>la</strong> data <strong>di</strong> pubblicazione del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, risultino privi <strong>di</strong><br />

autorizzazione, possono essere rego<strong>la</strong>rizzati con le modalità ed alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui al presente<br />

articolo, ed assoggettate al<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>sciplina</strong> dell’art. 50 del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

6. Gli accessi possono essere rego<strong>la</strong>rizzati su specifica istanza degli interessati contenente <strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>chiarazione del<strong>la</strong> data <strong>di</strong> costruzione/possesso dell’accesso, e sempre che:<br />

a) non sussistano le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>niego <strong>di</strong> cui all’artt. 17 e 18;<br />

b) possano essere realizzate o<strong>per</strong>e ed adeguamenti finalizzati al su<strong>per</strong>amento <strong>delle</strong> eventuali<br />

con<strong>di</strong>zioni ostative risultanti a norma del<strong>la</strong> precedente lettera a), quali coppia <strong>di</strong> accessi<br />

attrezzati e/o coor<strong>di</strong>nati anche con senso unico;<br />

c) l’accesso e l’uscita dei veicoli possano essere consentiti solo con <strong>la</strong> manovra <strong>di</strong> svolta a destra<br />

anche con l’ausilio del posizionamento <strong>di</strong> adeguato specchio parabolico, qualora non sia<br />

possibile l’ adeguamento a norma del<strong>la</strong> lettera b);<br />

d) siano resi conformi alle prescrizioni dell’artt. 17 e 18.<br />

7. In ogni caso in cui l’accesso non sia stato autorizzato od adeguato a norma del presente articolo,<br />

previa <strong>di</strong>ffida da notificarsi all’interessato ad adempiere entro un ultimo termine da stabilirsi caso<br />

<strong>per</strong> caso e, comunque, non su<strong>per</strong>iore a 180 giorni, si procede all’inter<strong>di</strong>zione o chiusura <strong>di</strong> esso,<br />

me<strong>di</strong>ante l’esecuzione, entro il confine stradale, <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>mento all’uso dell’accesso. In tale<br />

caso, le spese <strong>di</strong> tali o<strong>per</strong>e sono poste a carico dell’interessato a norma dell’art. 211, comma 4,<br />

ultima parte, del C.d.S., me<strong>di</strong>ante or<strong>di</strong>nanza-ingiunzione. Resta ferma l’applicazione <strong>delle</strong> sanzioni<br />

amministrative previste dal C.d.S.<br />

8. Per tutti gli accessi autorizzati e non adeguati a norma del presente articolo, comma 1, può essere<br />

<strong>di</strong>sposta d’ufficio <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffida ad adempiere in tal senso pena l’avvio del proce<strong>di</strong>mento sanzionatorio e<br />

<strong>la</strong> conseguente revoca dell’autorizzazione in essere.<br />

9. Le immissioni/interesezioni <strong>di</strong> strade <strong>di</strong> uso pubblico non <strong>di</strong> competenza provinciale, a norma<br />

dell’art.45, comma 8, del Reg. C.d.S., devono essere adeguati a cura e spesa dell’ ente proprietario<br />

o <strong>di</strong> altro soggetto competente, entro due anni dal<strong>la</strong> pubblicazione del presente rego<strong>la</strong>mento.<br />

43


Art. 58<br />

Rinvio<br />

1. Per quanto non previsto nel presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> si rinvia al<strong>la</strong> normativa del “Co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong><br />

Strada”, D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 e successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni, al “<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>di</strong><br />

esecuzione” <strong>di</strong> cui al D.P.R. 16 <strong>di</strong>cembre 1992 n. 495 e successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni, al D.<br />

Lgs. 15 <strong>di</strong>cembre 1997, n. 446.<br />

2. Il Dirigente Servizio Patrimonio e Demanio entro i primi tre anni dall’entrata in vigore del<br />

<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> presenta al<strong>la</strong> Giunta re<strong>la</strong>zione sullo stato <strong>di</strong> attuazione del presente rego<strong>la</strong>mento. La<br />

Giunta ne informa il Consiglio <strong>Provincia</strong>le con proprie valutazioni.<br />

Art. 59<br />

Entrata in vigore<br />

1. Il presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> entra in vigore il trentesimo giorno successivo al<strong>la</strong> sua pubblicazione.<br />

44


C<br />

A<br />

T<br />

E<br />

G<br />

O<br />

R<br />

I<br />

A<br />

(*)<br />

TABELLA N. 1<br />

ALLEGATO “A”<br />

COEFFICIENTI MOLTIPLICATORI DA APPLICARE ALLE TARIFFE BASE PER L’OCCUPAZIONE DI SPAZI<br />

ED AREE PUBBLICHE<br />

Tariffa<br />

Base<br />

Euro<br />

Sacrificio <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

collettività<br />

Centro<br />

abitati<br />

Fuori<br />

centri<br />

abitati<br />

passi<br />

carrabili<br />

promiscui<br />

Centri<br />

Commer-<br />

ciali,<br />

Distribuz.<br />

Carburante<br />

OCCUPAZIONI PERMANENTI<br />

TARIFFE ANNUALI A METRO LINEARE<br />

Valore economico del<strong>la</strong> <strong>di</strong>sponibilità dell’area<br />

Passi carrabili or<strong>di</strong>nari, coeff. = 1<br />

Centri<br />

Commer-<br />

ciali<br />

> = 15 mq < 15 mq<br />

soglia 10<br />

passi<br />

carrabili<br />

<strong>di</strong><br />

strutture<br />

ricettive<br />

passi<br />

carrabili <strong>di</strong><br />

tipo<br />

industr.le /<br />

artig.le<br />

soglia 10 ml<br />

Mezzi pubblicitari<br />

Cartelli<br />

e segnali<br />

Preinsegne e<br />

altri mezzi<br />

pubblicitari<br />

Uso<br />

rilevante,<br />

intensivo<br />

dell’area<br />

C<br />

A<br />

V<br />

E<br />

A<br />

L<br />

T<br />

R<br />

O<br />

Cavi e condutture<br />

uso privato<br />

<<br />

300<br />

ml.<br />

A<br />

><br />

300<br />

ml.<br />

B<br />

45<br />

><br />

900 ml.<br />

C<br />

Cad. Cad. Cad.<br />

1 18 1,00 1,00 2 3 6 4 5 11 3 10 1 7 11 20<br />

2 15 1,00 1,00 2 3 6 4 5 11 3 10 1 6 9 17<br />

3 13 1,00 1,00 2 3 6 4 5 11 3 10 1 5 7 15<br />

Per i sottopassi stradali ad uso privato, si applica un ulteriore coeff. 5 al<strong>la</strong> colonna A <strong>di</strong> “Cavi e condutture uso privato”

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