Analisi e modellazione di impianti di produzione elettrica a ... - Enea
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RICERCA DI SISTEMA ELETTRICO pag. 19 <strong>di</strong> 177<br />
Tema <strong>di</strong> ricerca 5.2.5.2 “Centrali a polverino <strong>di</strong> carbone - Riduzione costi”<br />
<strong>Analisi</strong> e <strong>modellazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>produzione</strong> <strong>elettrica</strong> a carbone equipaggiati con sistemi CCS<br />
L’andamento del prezzo del carbone negli ultimi venti anni <strong>di</strong>mostra una grande affinità con il<br />
prezzo del petrolio, infatti tutti gli in<strong>di</strong>ci presentano una andamento stazionario fino alla crescita<br />
vertiginosa culminata con il picco nel 2008, e in seguito una <strong>di</strong>minuzione nell’anno successivo. Nel<br />
grafico successivo è da notare che il carbone è espresso in tonnellate, mentre il carbone in barili; il<br />
confronto tra i prezzi vale quin<strong>di</strong> in termini relativi, non assoluti.<br />
Origini e classificazione del carbone<br />
Il carbone trae la sua origine dalla vegetazione esistente sulla Terra nel lasso <strong>di</strong> tempo a cavallo tra<br />
il periodo Carbonifero (tra 360 e 286 milioni <strong>di</strong> anni fa) e il periodo Terziario (tra 65 e 1,8 milioni<br />
<strong>di</strong> anni fa), quando vaste aree ricoperte da foreste subirono un rapido processo <strong>di</strong> sprofondamento,<br />
cosicché la vegetazione si ritrovò improvvisamente in un ambiente sotterraneo ricco <strong>di</strong> acqua e<br />
privo <strong>di</strong> ossigeno [2].<br />
Il processo <strong>di</strong> trasformazione della vegetazione nell’attuale carbone viene convenzionalmente<br />
sud<strong>di</strong>viso in due fasi principali: una fase biochimica e una fase geochimica. Nella prima il materiale<br />
organico venne trasformato dapprima in torba con processi microbiologici avvenuti alle normali<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> pressione e temperatura e, successivamente, a seguito <strong>di</strong> ulteriori sprofondamenti, in<br />
lignite. Durante la fase geochimica la stessa lignite, morfologicamente e chimicamente<br />
<strong>di</strong>somogenea, si trasformò in carbone bituminoso a una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> circa 5000 metri e con<br />
temperature dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 150 °C. Si ritiene che la grafite presente nell’attuale carbone sia proprio<br />
il prodotto finale <strong>di</strong> tali trasformazioni.<br />
La classificazione ASTM<br />
Il carbone giunto fino ai giorni nostri è una roccia se<strong>di</strong>mentaria composta prevalentemente da<br />
sostanze organiche, minerali e acqua. Può essere classificato in base a varie caratteristiche, tra le<br />
quali rivestono particolare importanza la composizione e le proprietà chimiche, fisiche e<br />
meccaniche. Al giorno d’oggi non esiste un sistema <strong>di</strong> classificazione universalmente adottato, ma<br />
una vasta gamma <strong>di</strong> nomenclature utilizzate in vari Paesi. Il sistema maggiormente <strong>di</strong>ffuso è<br />
comunque quello sviluppato dall’ASTM (American Society for Testing and Materials), che<br />
sud<strong>di</strong>vide i carboni in quattro gran<strong>di</strong> classi: ligniti, carboni sub-bituminosi, bituminosi e antraciti.<br />
Ciascuna classe viene poi <strong>di</strong>visa in sottoclassi, a seconda del contenuto <strong>di</strong> elementi volatili e del<br />
potere calorifico (tabella 1.4). Già da vari anni l’ISO è impegnata nello sviluppo <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong><br />
classificazione del carbone da <strong>di</strong>ffondere a livello internazionale.<br />
A prescindere dal sistema <strong>di</strong> classificazione adottato, una proprietà fondamentale nella<br />
caratterizzazione del carbone è il rango; questo in<strong>di</strong>ca lo sta<strong>di</strong>o raggiunto dal carbone nel corso del<br />
processo <strong>di</strong> formazione, in altre parole rappresenta il suo grado <strong>di</strong> maturità geologica. Esistono<br />
opinioni <strong>di</strong>vergenti riguardo al parametro che lo dovrebbe rappresentare, ma in generale si può<br />
porre in relazione con altri parametri quali il contenuto <strong>di</strong> elementi volatili, <strong>di</strong> carbonio fisso, <strong>di</strong><br />
umi<strong>di</strong>tà e <strong>di</strong> ossigeno [2].