Analisi e modellazione di impianti di produzione elettrica a ... - Enea
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RICERCA DI SISTEMA ELETTRICO pag. 23 <strong>di</strong> 177<br />
Tema <strong>di</strong> ricerca 5.2.5.2 “Centrali a polverino <strong>di</strong> carbone - Riduzione costi”<br />
<strong>Analisi</strong> e <strong>modellazione</strong> <strong>di</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>produzione</strong> <strong>elettrica</strong> a carbone equipaggiati con sistemi CCS<br />
che all’aumentare del contenuto dello stesso aumenta la reattività del carbone; inoltre ne influenza<br />
l’idrofilicità, per cui risulta determinante nei processi <strong>di</strong> combustione o gassificazione alimentati a<br />
slurry.<br />
<strong>Analisi</strong> delle ceneri<br />
Oltre alla quantità <strong>di</strong> ceneri contenute nel carbone, risulta interessante conoscerne la composizione.<br />
Essa infatti influenza vari parametri, tra cui la temperatura <strong>di</strong> combustione, la scelta dei materiali <strong>di</strong><br />
cui è rivestita la caldaia e i fenomeni <strong>di</strong> deterioramento degli scambiatori <strong>di</strong> calore. Le ceneri sono<br />
composte prevalentemente da alluminosilicati e da ossi<strong>di</strong> derivanti dagli elementi minerali, tra cui<br />
CaO, MgO, Fe2O3 etc. Le temperature <strong>di</strong> fusione <strong>di</strong> tali composti sono molto <strong>di</strong>verse tra loro, per<br />
cui la temperatura <strong>di</strong> fusione globale delle ceneri è legata al rapporto reciproco tra i <strong>di</strong>versi<br />
composti.<br />
Altre proprietà dei carboni<br />
Per una caratterizzazione completa dei carboni, oltre alle analisi precedentemente elencate, è<br />
necessario valutare altri parametri; tra questi assumono particolare interesse la densità apparente, la<br />
<strong>di</strong>stribuzione granulometrica, la macinabilità, il potere calorifico e la tendenza all’agglomerazione.<br />
Normativa sulle emissioni<br />
Gli <strong>impianti</strong> termoelettrici a carbone, essendo causa <strong>di</strong> emissioni e inquinamento atmosferico, sono<br />
soggetti a normativa e controlli molto rigi<strong>di</strong>. I valori limite <strong>di</strong> emissioni per l’impianto stu<strong>di</strong>ato in<br />
questo lavoro <strong>di</strong> tesi si trovano nel DL 152/2006, allegato II parte 5 nella “sezione gran<strong>di</strong> <strong>impianti</strong><br />
<strong>di</strong> combustione”, nella categoria degli <strong>impianti</strong> nuovi (più recenti del 2006) e <strong>di</strong> grande taglia<br />
(superiori a 50 MW) [8].<br />
Prima <strong>di</strong> riportare le tabelle con i valori limite, è necessario precisare che i numeri riportati dalla<br />
norma valgono solo sotto determinate con<strong>di</strong>zioni, ovvero “i valori limite <strong>di</strong> emissione e il tenore<br />
volumetrico dell'ossigeno <strong>di</strong> riferimento si riferiscono al volume <strong>di</strong> effluente gassoso rapportato alle<br />
con<strong>di</strong>zioni normali, previa detrazione del tenore volumetrico <strong>di</strong> vapore acqueo”. Per avere un<br />
confronto rigoroso tra le emissioni misurate e quelle riportate nella norma si deve passare dalle<br />
con<strong>di</strong>zioni reali alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> riferimento, tramite opportune normalizzazioni. Se la<br />
concentrazione <strong>di</strong> un inquinante in aria è espressa in parti per milione (ppm, ovvero<br />
volume/volume) bisogna normalizzare l’umi<strong>di</strong>tà e l’ossigeno, in modo da avere il giusto grado <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>luizione dei fumi; se la concentrazione è espressa in massa-sostanza/volume-fumo, allora oltre al<br />
vapore acqueo e all’ossigeno bisogna normalizzare anche temperatura e pressione, in quanto ne<br />
risulta <strong>di</strong>pendente, e riportare tutto a con<strong>di</strong>zioni standard come stabilito dalla norma [8].<br />
Le normalizzazioni <strong>di</strong> pressione e temperatura si fanno con una semplice proporzione tra la<br />
situazione del caso reale e quella normale <strong>di</strong> riferimento (0 °C, 1 atm), per normalizzare l’umi<strong>di</strong>tà si<br />
deve usare la formula [9]<br />
dove<br />
per cui risulta che nel fumo secco le concentrazioni <strong>di</strong> inquinanti sono sempre maggiori.<br />
Per la normalizzazione dell’ossigeno la formula da utilizzare è :