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Scarica il numero 12 in formato pdf - ORASABRUZZO

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SPECIALE CONVEGNO<br />

Uno sguardo alla famiglia di oggi<br />

Introduzione agli atti del convegno<br />

di F<strong>il</strong>omena Cioppi<br />

Presidente Ord<strong>in</strong>e degli Assistenti Sociali della Regione Abruzzo<br />

Perché la famiglia <strong>il</strong> tema di questo nostro <strong>in</strong>contro? Semplicemente perché rimane la trama di fondo – pur variandone<br />

l’<strong>in</strong>treccio dei f<strong>il</strong>i – con cui qualsiasi operatore del sociale deve riconfrontarsi direttamente e <strong>in</strong>direttamente<br />

e nell’agito e nel pensato professionale.<br />

Ed oggi della famiglia andremo a guardare e a riconsiderare sia alcune facce del bisogno, sia le metodiche di lettura<br />

e di <strong>in</strong>tervento per le situazioni problematiche, e sia, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, le risorse.<br />

Le trasformazioni<br />

della famiglia <strong>in</strong> Italia<br />

vanno ricondotte a<br />

quelle <strong>in</strong>tervenute nei<br />

Paesi europei d’occidente,<br />

negli ultimi 30<br />

anni, di carattere demografico,<br />

sociale, culturale,<br />

<strong>il</strong> cui senso unificante<br />

è la messa <strong>in</strong> discussione<br />

della famiglia<br />

tradizionale fondata sul<br />

matrimonio e prole <strong>numero</strong>sa.<br />

Trasformazioni<br />

che ormai conosciamo<br />

bene: calo e ritardo dei<br />

matrimoni, riduzione<br />

delle nascite, aumenti<br />

delle convivenze, crescita<br />

delle separazioni e<br />

dei divorzi, diffusione di<br />

una gamma di forme fam<strong>il</strong>iari,<br />

di cui alcune derivate<br />

dalla rottura coniugale<br />

(famiglie con un<br />

solo genitore, famiglie<br />

ricomposte, persone che<br />

vivono sole) e altre passate<br />

dal “di fatto” alla<br />

richiesta di riconoscimento<br />

giuridico, come<br />

le famiglie gay.<br />

Due sono le ragioni più<br />

forti e significative di<br />

tali cambiamenti. La<br />

prima è certamente legata<br />

alla “deistituzionalizzazione”<br />

della famiglia<br />

medesima: è venuta<br />

meno cioè la co<strong>in</strong>cidenza<br />

tra espressione<br />

NEWS NEWS<br />

ABRUZZO<br />

del sentimento amoroso<br />

e istituto matrimoniale,<br />

grande conquista della<br />

società moderna, affermandosi<br />

la rivendicazione<br />

del diritto del s<strong>in</strong>golo<br />

a decidere <strong>in</strong> modo<br />

autonomo della propria<br />

vita (sessuale, affettiva,<br />

procreativa). È questo<br />

diritto, unito al desiderio<br />

di autorealizzazione,<br />

che ha costituito una<br />

molla potente nel mutamento,<br />

e verso la crescente<br />

frag<strong>il</strong>ità coniugale,<br />

e verso appunto la<br />

diffusione di forme di<br />

coppia diverse da quelle<br />

previste sia dall’istituto<br />

matrimoniale che dal<br />

matrimonio canonico.<br />

La seconda ragione è<br />

relativa al cambiamento<br />

di status delle donne:<br />

matrimonio e figli non<br />

sono più l’unico dest<strong>in</strong>o<br />

femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, che tra l’altro<br />

presupponevano,<br />

r<strong>in</strong>forzandola, l’<strong>in</strong>feriorità<br />

sociale femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e<br />

(e non tanto <strong>in</strong>dietro<br />

nel tempo, anche quella<br />

giuridica). Di qui <strong>il</strong> rifiuto<br />

di un modello che<br />

ha tanto contribuito alla<br />

costruzione e al mante-<br />

nimento delle asimmetrie<br />

di genere. In questo<br />

quadro, l’Italia (<strong>in</strong>sieme<br />

con altri Paesi mediterranei)<br />

occupa un posto<br />

particolare che si situa<br />

cioè fra tradizione e<br />

post modernità.<br />

Infatti, da una parte<br />

quello preferito rimane,<br />

per i più giovani, <strong>il</strong> modello<br />

fam<strong>il</strong>iare del matrimonio,<br />

oltre che crescere,controtendenzialmente<br />

agli altri<br />

Paesi europei, <strong>il</strong> <strong>numero</strong><br />

dei giovani che prolungano<br />

la permanenza<br />

nella famiglia d’orig<strong>in</strong>e<br />

(per motivi economici e<br />

culturali); ma dall’altra,<br />

anche <strong>in</strong> Italia, si<br />

vanno affermando<br />

nuove forme di vita fam<strong>il</strong>iare,<br />

<strong>in</strong> ritardo e con<br />

<strong>in</strong>cidenza <strong>in</strong>feriore rispetto<br />

ad altri Paesi europei<br />

occidentali (esempio<br />

unioni di fatto che<br />

non raggiungono <strong>il</strong> 2%).<br />

Altresì è vero che aumentano<br />

le percentuali<br />

di chi, specie tra i giovani,<br />

ha vissuto prima<br />

del matrimonio una<br />

convivenza coniugale<br />

(oltre <strong>il</strong> 10%). Altro dato<br />

è l’aumento dei nati<br />

fuori dal matrimonio (<strong>il</strong><br />

10% del totale delle nascite),<br />

figli di coppie di<br />

fatto (che spesso poi si<br />

sposano). Crescono le<br />

rotture coniugali <strong>in</strong><br />

modo progressivo e costante<br />

con l’aumento<br />

perciò di altre forme fam<strong>il</strong>iari:<br />

adulti che vivono<br />

soli, famiglie monogenitoriali,<br />

famiglie<br />

ricostituite nel modo<br />

più vario.<br />

Va cambiando, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e,<br />

sebbene più lentamente,<br />

la divisione dei<br />

compiti all’<strong>in</strong>terno<br />

della famiglia: dati<br />

Istat recenti <strong>in</strong>dicano<br />

come quasi la metà di<br />

madri di bamb<strong>in</strong>i <strong>in</strong> età<br />

prescolare ha un lavoro<br />

retribuito, mentre 1/5<br />

dei padri giovani accudisce<br />

con regolarità i<br />

figli piccoli.<br />

Forse è <strong>in</strong>iziato un <strong>in</strong>dirizzo<br />

nuovo per la famiglia<br />

e per le famiglie<br />

italiane.<br />

N. <strong>12</strong> - SETTEMBRE 2004 3

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