Scarica il numero 12 in formato pdf - ORASABRUZZO
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4<br />
SPECIALE CONVEGNO<br />
Famiglia, riproduttore<br />
del sistema sociale<br />
di Malta Zugaro<br />
Commissione Settore sociale e sanitario - Ord<strong>in</strong>e Assistenti Sociali Regione Abruzzo<br />
Sono una assistente sociale<br />
che lavora da più di 30<br />
anni nei servizi.<br />
Ho vissuto <strong>in</strong> prima persona,<br />
professionalmente, i mutamenti<br />
sociali, politici e legislativi<br />
che si sono avvicendati<br />
<strong>in</strong> questi anni. Attraverso<br />
la mia storia professionale,<br />
che brevemente vi <strong>il</strong>lustrerò,<br />
si ev<strong>in</strong>ce come <strong>il</strong> servizio<br />
sociale si sia evoluto e<br />
tras<strong>formato</strong> di pari passo ai<br />
mutamenti socio-politici e<br />
come qu<strong>in</strong>di la richiesta di<br />
<strong>in</strong>tervento e l'offerta del<br />
servizio sono cambiati e vi<br />
dirò come anch'io mi sono<br />
dovuta riqualificare e qu<strong>in</strong>di<br />
crescere professionalmente<br />
alla stregua di questi cambiamenti.<br />
Negli anni 67/68 ho <strong>in</strong>iziato<br />
a lavorare nella maremma<br />
toscana, <strong>in</strong> una m<strong>in</strong>iera di<br />
pirite gestita dalla Montedison.<br />
Il servizio offerto all'epoca<br />
era <strong>in</strong>centrato su una<br />
logica paternalistica: si<br />
<strong>in</strong>formavano i lavoratori su<br />
come ut<strong>il</strong>izzare le risorse, si<br />
organizzavano momenti ricreativi<br />
socializzanti, si aiutavano<br />
i m<strong>in</strong>atori a riempire<br />
moduli per ottenere l'<strong>in</strong>validità<br />
o la pensione, si organizzavano<br />
colonie estive per<br />
i figli, ecc. Il servizio sociale<br />
era qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>centrato su una<br />
politica assistenziale e riparativa.<br />
Vi erano all'epoca<br />
molte strutture assistenziali<br />
con apparati diversi da ente<br />
a ente. Veniva valorizzato <strong>il</strong><br />
contatto con l'utenza di carattere<br />
orientativo e rassicurante,<br />
dispensatore di <strong>in</strong>formazioni.<br />
Non mi sentivo molto gratificata<br />
però, allora ero giovane<br />
e piena di aspettative, nasceva<br />
qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> me l'esigenza<br />
di un lavoro diverso che superasse<br />
la logica della risposta<br />
assistenziale. Avevo acquisito<br />
la specializzazione <strong>in</strong><br />
servizio sociale psichiatrico,<br />
ero affasc<strong>in</strong>ata <strong>in</strong> quel periodo<br />
dalle sp<strong>in</strong>te sociali di<br />
trasformazioni che <strong>in</strong> quegli<br />
anni <strong>in</strong>formavano ogni settore,<br />
soprattutto quello psichiatrico.<br />
L'opportunità di<br />
partecipare attivamente alle<br />
trasformazioni <strong>in</strong> atto mi<br />
venne data dalla v<strong>in</strong>cita del<br />
concorso presso l'ospedale<br />
psichiatrico dell'Aqu<strong>il</strong>a. Infatti<br />
la legge n. 431 del 68<br />
prevedeva, oltre al ricovero<br />
volontario (evento allora di<br />
grande portata) anche, per<br />
la prima volta, l'accesso<br />
degli assistenti sociali <strong>in</strong><br />
questi servizi (riquadro 1).<br />
Iniziai a lavorare nel 72. Eravamo<br />
un gruppo di colleghi<br />
(parecchi di loro sono qui<br />
oggi) tutti per lo più <strong>in</strong> posizione<br />
di critica all’impostazione<br />
tradizionale dei manicomi.<br />
Non accettavamo la<br />
politica custodialistica, Basaglia<br />
e <strong>il</strong> movimento antipsichiatrico<br />
erano <strong>il</strong> nostro<br />
riferimento. Si lavorava per<br />
l'abbattimento dei muri manicomiali,<br />
per la risocializzazione<br />
dei pazienti, per la<br />
loro deistituzionalizzazione,<br />
per la ricostruzione della<br />
loro vita e delle reti parentali.<br />
Nel 78 venne promulgata<br />
la legge n. 180 che decretava<br />
la chiusura dei manicomi<br />
e l'apertura dei servizi<br />
psichiatrici negli ospedali civ<strong>il</strong>i.<br />
La malattia mentale veniva<br />
cosi curata come qualsiasi<br />
altra malattia<br />
La legge n. 833 del 78<br />
(prima riforma sanitaria)<br />
dette una svolta importante<br />
all'assistenza, si del<strong>in</strong>eava la<br />
globalità delle prestazioni, <strong>il</strong><br />
rispetto della dignità della<br />
persona, mutamenti anche<br />
nel quadro delle responsab<strong>il</strong>ità<br />
istituzionali e una crescente<br />
differenziazione nell'assetto<br />
dei servizi alle persone<br />
(riquadro n. 1). Questa<br />
legge contribuì a cambiare<br />
le tecniche di <strong>in</strong>tervento sociale:<br />
dallo stato assistenziale<br />
si passò ad un modello<br />
operativo che portava cambiamenti<br />
alla persona. L'offerta<br />
di <strong>in</strong>tervento era centrata<br />
non più sulla malattia<br />
ma sulla persona nella sua<br />
globalità e sul suo contesto<br />
di riferimento (fam<strong>il</strong>iare e<br />
sociale) Gli assistenti sociali<br />
"aiutavano le persone ad<br />
aiutarsi". L'assistenza non<br />
era più data come beneficio<br />
ma come diritto<br />
Una ulteriore opportunità di<br />
cambiamento e crescita professionale<br />
mi fu data dalla<br />
proposta di trasferimento<br />
presso <strong>il</strong> Consultorio fam<strong>il</strong>iare;<br />
servizio questo di<br />
nuova costituzione nato per<br />
la famiglia e per la tutela<br />
della donna.<br />
Iniziai a lavorare nell'82<br />
presso <strong>il</strong> Consultorio di L'Aqu<strong>il</strong>a.<br />
Le leggi che accompagnarono<br />
l'istituzione di questi<br />
servizi erano la legge 405<br />
del 75, la legge regionale n.<br />
21 del 78 , la n. 194 del 78:<br />
Nell'81 la gestione dei consultori<br />
era passata alle<br />
U.U.L.L.S.S (Vedi riquadro n.<br />
1).<br />
Questo ulteriore diverso impegno<br />
lavorativo richiese da<br />
parte mia una nuova calibratura.<br />
Ebbi l'esigenza di acquisire<br />
nuovi strumenti professionali<br />
e conoscere leggi<br />
e normative del settore. Ho<br />
qu<strong>in</strong>di partecipato ad un<br />
corso di formazione di terapia<br />
fam<strong>il</strong>iare che considerava<br />
l'<strong>in</strong>dividuo <strong>in</strong> difficoltà<br />
non più come un'entità isolata<br />
ma nel contesto delle<br />
relazioni <strong>in</strong> cui si trovava a<br />
vivere. Avevo acquisito, con<br />
questa preparazione, strumenti<br />
ut<strong>il</strong>i alla lettura e gestione<br />
di d<strong>in</strong>amiche <strong>in</strong>dividuali,<br />
fam<strong>il</strong>iari e ambientali.<br />
Nel Consultorio si effettuavano<br />
<strong>in</strong>terventi di prevenzione,<br />
<strong>in</strong>formazione ed educazione<br />
sanitaria, per la tutela<br />
della salute della<br />
donna, dell'età evolutiva e<br />
dell'adolescenza, delle relazioni<br />
di coppia e fam<strong>il</strong>iari.<br />
Nell'arco di questi ultimi<br />
venti anni, trascorsi nella<br />
struttura consultoriale, ho<br />
potuto constatare modificazioni<br />
profonde <strong>in</strong> campo so-<br />
ciale. All'<strong>in</strong>terno delle famiglie<br />
sono comparsi nuovi bisogni<br />
e nuove tipologie di legami<br />
affettivi. La trasformazione<br />
della società ha messo<br />
<strong>in</strong> luce cambiamenti di carattere<br />
strutturale, nei rapporti<br />
tra i partner all'<strong>in</strong>terno<br />
delle reti fam<strong>il</strong>iari, nella<br />
mentalità e negli st<strong>il</strong>i di vita<br />
delle persone. M<strong>in</strong>uch<strong>in</strong>, famoso<br />
terapeuta della famiglia,<br />
diceva che "la famiglia<br />
è un sistema <strong>in</strong> costante trasformazione<br />
che si adatta<br />
alle differenti esigenze dei<br />
diversi stadi di sv<strong>il</strong>uppo che<br />
attraversa, allo scopo di assicurare<br />
cont<strong>in</strong>uità e crescita<br />
psico sociale ai componenti".<br />
La famiglia ha sempre subito<br />
cambiamenti paralleli a<br />
quelli della società qu<strong>in</strong>di<br />
dovendosi adeguare alla società<br />
sta cambiando con<br />
essa. La famiglia è un riproduttore<br />
del sistema sociale<br />
(Vedi riquadro n. 1). Nel riquadro<br />
sono <strong>in</strong>serite una<br />
serie di leggi promulgate a<br />
favore della famiglia.<br />
Oggi ci sono una pluralità di<br />
modelli fam<strong>il</strong>iari che vorrei<br />
brevemente elencare senza<br />
avere però la pretesa che<br />
siano tutti quelli esistenti.<br />
FAMIGLIA NUCLEARE<br />
È un gruppo fam<strong>il</strong>iare composto<br />
da genitori e figli<br />
senza la presenza di altre figure<br />
parentali. È <strong>il</strong> modello<br />
fam<strong>il</strong>iare più diffuso, ha soppiantato<br />
quello patriarcale.<br />
FAMIGLIA ESTESA<br />
È una famiglia che comprende<br />
più gruppi fam<strong>il</strong>iari.<br />
Ad esempio <strong>il</strong> separato/a<br />
con o senza prole che rientra<br />
nel nucleo d'orig<strong>in</strong>e.<br />
FAMIGLIA MONOGENITO-<br />
RIALE<br />
È costituita da un solo genitore<br />
e da almeno un figlio<br />
(ragazze madri, vedovi/e separati/e).<br />
FAMIGLIE RICOSTITUITE O<br />
ALLARGATE<br />
Indica una famiglia <strong>in</strong> cui 2<br />
persone provenienti en-<br />
N. <strong>12</strong> - SETTEMBRE 2004<br />
NEWS NEWS<br />
ABRUZZO