You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
games | Speciale<br />
PLAYERS 14 PAGINA<br />
Gans come “canone” e plasmano<br />
gli aspetti narrativi<br />
attorno alla definizione di Silent<br />
Hill data dal regista, demolendo<br />
l’alone di mistero<br />
caratteristico dei precedenti<br />
episodi. Sia Silent Hill: Origins<br />
che Silent Hill: Homecoming<br />
(entrambi del 2007) nascono<br />
con la presunzione di narrare<br />
le origini di alcuni personaggi<br />
chiave della serie, ma<br />
finiscono solo per risultare<br />
un derivativo pastiche di elementi<br />
ripresi dal film e dai<br />
primi due videogiochi.<br />
Anche sotto il profilo ludico,<br />
le innovazioni sono marginali<br />
e riguardano principalmente<br />
il combat system,<br />
rielaborato comunque in<br />
maniera poco incisiva e macchinosa.<br />
Sempre nel 2007, il<br />
brand si affaccia persino sul<br />
mercato coin-op, con Silent<br />
Hill: The Arcade, uno sparatutto<br />
su rotaie da giocare<br />
con light gun, che poco ha a<br />
che spartire con la filosofia<br />
della serie.<br />
Silent Hill: Shattered Memories<br />
(2009) costituisce l’unica<br />
eccezione felice. Il gioco<br />
ignora la trasposizione cinematografica<br />
per inserirsi nel<br />
continuum narrativo della<br />
trilogia originale e lo fa attraverso<br />
una patina apparente<br />
di remake del primo Silent<br />
Hill, che viene grattata via<br />
con il procedere della trama,<br />
svelando, infine, risvolti inediti.<br />
Questi si risolvono in fi-<br />
88<br />
nali multipli, determinati attraverso<br />
scelte operate dall’utente<br />
in maniera<br />
pressoché inconsapevole. È<br />
sufficiente soffermarsi a<br />
guardare alcuni dettagli<br />
dello sfondo o interagire<br />
troppo spesso con una determinata<br />
categoria di oggetti<br />
per venire giudicati<br />
attraverso un algoritmo in<br />
grado di restituire il profilo<br />
psicologico del giocatore,<br />
definendo, di conseguenza,<br />
il “peccato originale” che ha<br />
condannato il protagonista<br />
dell’avventura a vagare per<br />
Silent Hill (lussuria, alcolismo,<br />
ecc.). Il rapporto tra il<br />
subconscio dell’utente e il<br />
contesto virtuale fa variare<br />
non solo la storia, ma pure la<br />
natura dei mostri, i quali allegorizzano,<br />
sia nel comportamento<br />
che nell’aspetto, il<br />
tipo di colpe del personaggio.<br />
In questo modo, Shattered<br />
Memories compie un<br />
sensibile passo in avanti<br />
nell’ambito di quel dialogo<br />
sottile con l’io profondo del<br />
giocatore che è stato da<br />
sempre il motore primo del<br />
fascino e della paura di Silent<br />
Hill.<br />
L’ultimo nato della serie è<br />
Silent Hill: Downpour, che è<br />
appena sbarcato nei negozi<br />
con la promessa di portare il<br />
brand a un nuovo livello, più<br />
adeguato ai canoni del videogioco<br />
contemporaneo.<br />
Sarà veramente così?