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È inutile negarlo. La saga videoludica<br />

del comandante Shepard<br />

ha un peso simile a quello che la<br />

storica trilogia di Luke Skywalker<br />

ha avuto per il cinema. Forse è ancora<br />

presto per dirlo, ma la miriade<br />

di paratesti che<br />

compongono l'universo ideato da<br />

BioWare - e tra questi vanno inclusi<br />

i dibattiti dei (e tra i) videogiocatori<br />

- è già sufficiente per<br />

iniziare a pensarlo. A discapito<br />

della sua giovane età, Mass Effect<br />

non è più soltanto videogiochi, ma<br />

è già letteratura (quattro i romanzi<br />

finora pubblicati), fumetti (Mass<br />

Effect: Redemption, edito da Dark<br />

Horse), anime e, presto, forse,<br />

anche cinema. Un lavoro del genere<br />

puoi farlo solo se hai gli attributi;<br />

necessari se vuoi creare un<br />

universo credibile - e incredibile -<br />

senza pestare i piedi a Lucas & co,<br />

col rischio di pestarteli da solo.<br />

Senza, cioè, il rischio di sbagliare,<br />

di imbatterti in una guerra dei<br />

cloni potenzialmente letale. Bio-<br />

Ware questi attributi ha dimostrato<br />

di averli, perché fin dai primi<br />

passi tra i corridoi della Normandy,<br />

nell'incipit da brividi del primo<br />

Mass Effect, hai già dimenticato le<br />

guerre stellari di lucasiana memoria;<br />

sei il comandante Shepard, sei<br />

in missione verso Eden Prime. È un<br />

altro universo, altrettanto profondo,<br />

altrettanto avvolgente ma<br />

diverso. E interattivo.<br />

Mass Effect nasce e cresce come<br />

videogioco così come Star Wars è<br />

nato e cresciuto sul grande<br />

schermo. Questa riflessione, apparentemente<br />

banale, è la chiave di<br />

lettura del suo successo. Che non<br />

è tanto legato all'intreccio narrativo<br />

(affascinante e avvincente),<br />

quanto all'illusione – perché di<br />

questo si tratta – di avere il totale<br />

controllo su di esso, grazie a quella<br />

sceneggiatura dai (quasi) innumerevoli<br />

risvolti. Un mix esplosivo di<br />

estetica cinematografica, ovviamente<br />

di stampo hollywoodiano,<br />

libri-game e Gears of War. Qualcosa<br />

che, di fatto, puoi fare solo<br />

con un pad tra le mani. Ecco perché<br />

Mass Effect è (ma al tempo<br />

stesso non è) lo Star Wars dei videogiochi.<br />

Mass Effect è Mass Effect,<br />

e continuerà a esserlo oltre i<br />

confini di una trilogia che si è conclusa<br />

– come prevedibile – tra<br />

elogi, critiche e polemiche per un<br />

finale tanto discutibile quanto discusso.<br />

Sintomo, anche questo, del<br />

peso che la serie ha ormai acquisito<br />

nell'immaginario dei fan. Sintomo,<br />

e non effetto indesiderato.<br />

La caratterizzazione dei personaggi, anche e soprattutto<br />

degli alieni, è uno dei punti di forza della<br />

serie<br />

Alcuni personaggi, come Miranda, hanno fatto il<br />

loro debutto nel secondo episodio<br />

Ashley Williams in Mass Effect<br />

PLAYERS 14 PAGINA 91

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