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“STOP ALLE STRISCE PEDONALI”

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probabile investimento, sia di noi stessi che per i nostri amici a quattro zampe,<br />

perché quest'ultimi sono più bassi di noi e molto meno visibili, anche dai dispositivi<br />

elettronici a bordo dei veicoli;<br />

− anche se trovasi sulle strisce, con la corrente di traffico ferma da poter permettere<br />

il passaggio, non attraversare mai, se i primi veicoli prossimi al passaggio pedonale<br />

sono di grosse dimensioni, perché avremo scarsa visuale nel valutare<br />

l'attraversamento in condizioni di sicurezza, per un eventuale sconsiderato transito<br />

all'estremo della strada da parte di qualche altro veicolo o motoveicolo in genere.<br />

I rimedi su strada almeno per la capitale sono le isole salva pedone, il conto alla rovescia ai<br />

semafori come all'estero e fasci luminosi che avvolgono il pedone. Sono le tre novità del piano di<br />

sicurezza pensato dal Comune di Roma per la mobilità pedonale.<br />

Anche sui veicoli si cerca di far qualcosa, ma con delle rilevanti limitazioni e controindicazioni,<br />

almeno per ora. Per citare qualche esempio, i sistemi elettronici come sulla Volvo col sistema<br />

chiamato City Safety, che riconosce i pedoni sulla traiettoria ed arresta la vettura, non riesce a<br />

risolvere i veri problemi per i pedoni, perché rimane attivo fino ai km/h 35, solo per oggetti<br />

abbastanza alti e per una limitata ampiezza d'angolo del fascio. Oppure la Toyota col dispositivo<br />

acustico per pedoni che emette automaticamente il segnale sonoro solo quando viaggia in modalità<br />

elettrica e non oltre km/h 25 avvisando i pedoni del suo arrivo. Anche qui pericoloso per i pedoni<br />

che non sentono arrivare la vettura elettrica, a seguito del rumore di fondo delle città e per le citate<br />

cattive abitudini dei pedoni nell'attraversare. In attesa delle migliorie elettroniche, di città<br />

futuristiche e di totali automatismi che dialoghino perfettamente tra loro a vantaggio di tutti gli<br />

utenti, si vuole sottolineare l'importanza di valutare la compatibilità e la diffusione dei sistemi<br />

elettronici ausiliari, in relazione agli scenari ed esigenze attuali dell'intero sistema conducenteveicolo-infrastruttura,<br />

perché le esigenze di oggi sono diverse, più vicine a quell'incidente che<br />

accadrà prossimamente purtroppo!<br />

Invece da diversi anni le case automobilistiche hanno condotto studi migliorando la parte anteriore<br />

dei veicoli per essere molto meno dannosi nei riguardi dei pedoni in caso d'investimento. Forme dei<br />

cofani modificati, come dei paraurti, protezioni sull'attacco superiore delle sospensioni anteriori<br />

all'interno del cofano, fanno variare la dinamica dell'impatto, così da mitigare le conseguenze ai<br />

pedoni.<br />

Basterebbe trovare nell'era di oggi il giusto equilibrio e compromesso sul numero di attraversamenti<br />

da ridurre e la loro idonea localizzazione da destinare per le correnti pedonali garantendo più<br />

sicurezza con l'introduzione della presente proposta, ottenendo da tale scelta una maggiore fluidità<br />

delle correnti di traffico veicolari riducendo i semafori laddove inutili, (vedere procedura semafori,<br />

stesso autore) ottenendo un doppio risultato più che accettabile, per migliorare nel complesso la<br />

nostra vivibilità.<br />

Roma 23 ago 2010 Paolo Castorino copyright © All rights reserved www.evosafety.it pag 16 di 23

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