Esistono altre varie soluzioni. Ad esempio l'utilizzo del “muro virtuale” ai semafori. Esso è alto m.3, quando scatta il rosso nel pannello che và da un lato all'altro della strada, in questa barriera virtuale si visualizzano grandi sagome dei pedoni di colore rosso. Rimane sempre determinante l'aspetto economico, la funzionalità e l'adattabilità della soluzione. Roma 23 ago 2010 Paolo Castorino copyright © All rights reserved www.evosafety.it pag 18 di 23
_______________4. Statistiche e ricerche_______________ Ultimi studi e ricerche confermano tale fenomeno in crescita, tant'è l'interesse per questo tema, che le case automobilistiche adottando accorgimenti atti a mitigare le conseguenze ai pedoni in caso d'investimento nella parte anteriore dei veicoli e per quelli cosiddetti pesanti. Le PP.AA. tentano di adoperarsi per fronteggiare tali eventi negativi, con l'introduzione di svariate soluzioni e dispositivi. Tutti gli utenti della strada risultano piuttosto indisciplinati e non informati. Lo conferma il fatto, che le statistiche sono molto preoccupanti e l'ultima disposizione in materia di attraversamenti pedonali articolo 34 L. 120 del 29 Lug 2010 non è neanche conosciuta. Allora a questo punto, inutili sarebbero campagne informative, inviti a porre maggior rispetto per i pedoni, etc., considerata la scarsa sensibilità dei guidatori non solo al tema sottoposto, perché i messaggi non verrebbero ricevuti adeguatamente per il ripristinarsi della regola in vigore. Di conseguenza è opportuno quindi costringere ad imporre un qualcosa in più che obblighi e riporti a quel comportamento consono dettato dal buon senso e soprattutto dalle regole, per il problema evidenziato modificando gli artt. sopra riportati, ribadendo ed introducendo il concetto di un maggior rispetto per i pedoni. In definitiva attualmente accade che il pedone nonostante si trovi sulle strisce, non precedute da impianto semaforico che regoli il ciclo deve aspettare che fluiscano tutti i veicoli per poi intraprendere l'attraversamento, salvo qualche compiacente guidatore che gli permetta di proseguire il cammino. Statistiche ACI/ISTAT 2008 elaborate novembre 2009 Statistiche ACI/ISTAT 2009 elaborate novembre 2010 (sono sottolineate) Il 29,8% dei pedoni deceduti attraversava sulle strisce (187 nel 2007, stima ACI), L’indice di mortalità dall’investimento di pedone (3,2 decessi ogni 100 incidenti), (3,3 decessi ogni 100 incidenti), statistiche nere per i pedoni per categoria di utenti, morti 667 e feriti 20326, di cui morti 134 e feriti 5870 solo a causa dei conducenti che non davano la precedenza ai pedoni sugli appositi attraversamenti. Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (fatta eccezione per le cause di natura imprecisata) e costituiscono da sole il 44% dei casi, costituiscono il 44,7% dei casi. Con riferimento all’ambito stradale, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (un quinto dei casi), mentre sulle strade extraurbane è la guida distratta (pari al 18,1%), seguita dalla guida con velocità troppo elevata (pari al 17,9%). Con riferimento all’ambito stradale, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (20,4%), mentre sulle strade extraurbane è la guida distratta o andamento indeciso (pari al 17,3%), seguita dalla guida con velocità troppo elevata (pari al 18,3%). L’investimento di pedone rappresenta l’8,5% degli incidenti, con 18.557 casi, in cui hanno perso la vita 598 persone e 20.991 sono rimaste ferite. L’8,6% degli incidenti, con 18.472 casi in cui hanno perso la vita 611 persone e 20.887 sono rimaste ferite. Il comportamento scorretto del pedone si rileva in 9.547 casi e pesa per il 3,4% sul totale delle cause Roma 23 ago 2010 Paolo Castorino copyright © All rights reserved www.evosafety.it pag 19 di 23
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