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ANNO VII - Il Salotto degli Autori

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IL TEMPO<br />

di Silvia SPALLONE (Torino)<br />

Ogni tanto mi fermo e tu mai!<br />

Di mattina per tirare su le tende<br />

della nebbia ch ingrigisce il panorama<br />

offerto dal balcone affacciato<br />

sopra un lembo di fiume<br />

per lasciare al sol sorgente<br />

uno spiraglio di luce<br />

ingrato sei che corri sempre<br />

più veloce<br />

non interessa a nessuno<br />

dove vai, da dove vieni<br />

ma corri in giro per il mondo<br />

sei sempre uguale<br />

per tutti noi del globo terrestre.<br />

GLI SPENSIERATI<br />

di Giovanni REVERSO (Torino)<br />

Chi sono gli spensierati? I senza pensieri?<br />

Sicuramente coloro che pensano poco.<br />

<strong>Il</strong> pensiero è la fonte d’ogni cosa.<br />

Per questo si dice che il pensiero può<br />

dare la vita come portare la morte.<br />

Più pensieri uno ha, più si crea dei<br />

problemi, che poi, in un modo o nell’altro,<br />

dovranno trovare una soluzione.<br />

Essere completamente senza pensieri<br />

è impossibile: si fermerebbe tutto.<br />

L’idea, cioè il pensiero, procede e spinge<br />

all’azione, al movimento, alla comprensione,<br />

ad avere altre idee, a non fermarsi mai.<br />

Quindi un minimo di pensieri,<br />

li hanno anche “gli spensierati”.<br />

E’ una fortuna avere pochi pensieri?<br />

Dipende, a volte sì, a volte no.<br />

In fatto d’amore, di sesso, di piacere,<br />

serve senz’altro. Invece di avere “troppi”<br />

pensieri al riguardo, è meglio lasciare<br />

che il corpo parli da solo con l’istinto.<br />

Le parole dei pensieri seducono,<br />

ma le carezze esaltano l’amore.<br />

Con il corpo si può narrare tutto, meglio<br />

che con la parola. <strong>Il</strong> linguaggio<br />

del corpo ha infinite sfumature.<br />

Al lato opposto <strong>degli</strong> spensierati, ci sono<br />

i pensatori, coloro che pensano a tutto.<br />

Ma pensare troppo non conduce a niente,<br />

creando soltanto confusione nella mente.<br />

I filosofi che avanzano sono quelli razionali:<br />

riescono a dare ai loro pensieri concreti finali.<br />

Gli spensierati: sono sempre accettati,<br />

la loro spensieratezza porta allegria e,<br />

di conseguenza, sono anche molto amati.<br />

Estate 2009<br />

- 21 -<br />

LA QUARTA STELLINA<br />

Giuseppina IANNELLO<br />

SICCARDO (Brescia)<br />

Eri un piccolo fiore<br />

che trema<br />

e non volevi dirci, tuttavia,<br />

che stavi così male.<br />

Ma quando un po’<br />

di vita ti baciava,<br />

eri un raggio di sole...<br />

A sera...<br />

Una stella che si spegne<br />

sul tremolio del mare.<br />

“Te la ricordi, mamma,<br />

la poesia?<br />

Quella che parla<br />

di quattro stelline?”<br />

Tu mi rispondevi:<br />

“Sì, me la ricordo.”<br />

E un po’ la recitavi:<br />

“Quattro stelline,<br />

ho visto passare,<br />

quattro stelline,<br />

sull’orlo del mare...”<br />

Poi, ti fermavi;<br />

il tuo sguardo si perdeva,<br />

forse cercando,<br />

nell’immaginario,<br />

i contorni di una vastità marina.<br />

Mamma, ora so che eri<br />

proprio tu, la quarta stellina.<br />

Perdonami, mamma<br />

se ravvisavo in Te,<br />

più l’angelo del cielo<br />

che un angelo, anche, terreno<br />

con tante paure.<br />

Nel cielo dei miei sogni,<br />

ove anche tu ci sei,<br />

perdonami,<br />

proteggimi.<br />

COMMUTATIO LOCI<br />

di Michele ALBANESE (Rutigliano -BA)<br />

Tutto contrario alle tue dicerie<br />

A me piace viaggiare<br />

e la velocità mi dilata l’animo<br />

<strong>Il</strong> paradosso einsteiniano è efficace<br />

Con sé si porta il Tempo<br />

non mutabili sentimenti<br />

Pericol sulla terra è l’incidentistica<br />

che tanti cadaveri dissemina<br />

Sogno un razzo astronautico<br />

i paesaggi mi allietano<br />

e ogni amarezza vien dimenticato<br />

Seneca, istruisci male l’alunno Lucilio<br />

“Un dì il bello trionferà” diceva un Moscovita<br />

Ma è anche estasi, come il Divino Contemplar

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