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IL TEMPO<br />
di Silvia SPALLONE (Torino)<br />
Ogni tanto mi fermo e tu mai!<br />
Di mattina per tirare su le tende<br />
della nebbia ch ingrigisce il panorama<br />
offerto dal balcone affacciato<br />
sopra un lembo di fiume<br />
per lasciare al sol sorgente<br />
uno spiraglio di luce<br />
ingrato sei che corri sempre<br />
più veloce<br />
non interessa a nessuno<br />
dove vai, da dove vieni<br />
ma corri in giro per il mondo<br />
sei sempre uguale<br />
per tutti noi del globo terrestre.<br />
GLI SPENSIERATI<br />
di Giovanni REVERSO (Torino)<br />
Chi sono gli spensierati? I senza pensieri?<br />
Sicuramente coloro che pensano poco.<br />
<strong>Il</strong> pensiero è la fonte d’ogni cosa.<br />
Per questo si dice che il pensiero può<br />
dare la vita come portare la morte.<br />
Più pensieri uno ha, più si crea dei<br />
problemi, che poi, in un modo o nell’altro,<br />
dovranno trovare una soluzione.<br />
Essere completamente senza pensieri<br />
è impossibile: si fermerebbe tutto.<br />
L’idea, cioè il pensiero, procede e spinge<br />
all’azione, al movimento, alla comprensione,<br />
ad avere altre idee, a non fermarsi mai.<br />
Quindi un minimo di pensieri,<br />
li hanno anche “gli spensierati”.<br />
E’ una fortuna avere pochi pensieri?<br />
Dipende, a volte sì, a volte no.<br />
In fatto d’amore, di sesso, di piacere,<br />
serve senz’altro. Invece di avere “troppi”<br />
pensieri al riguardo, è meglio lasciare<br />
che il corpo parli da solo con l’istinto.<br />
Le parole dei pensieri seducono,<br />
ma le carezze esaltano l’amore.<br />
Con il corpo si può narrare tutto, meglio<br />
che con la parola. <strong>Il</strong> linguaggio<br />
del corpo ha infinite sfumature.<br />
Al lato opposto <strong>degli</strong> spensierati, ci sono<br />
i pensatori, coloro che pensano a tutto.<br />
Ma pensare troppo non conduce a niente,<br />
creando soltanto confusione nella mente.<br />
I filosofi che avanzano sono quelli razionali:<br />
riescono a dare ai loro pensieri concreti finali.<br />
Gli spensierati: sono sempre accettati,<br />
la loro spensieratezza porta allegria e,<br />
di conseguenza, sono anche molto amati.<br />
Estate 2009<br />
- 21 -<br />
LA QUARTA STELLINA<br />
Giuseppina IANNELLO<br />
SICCARDO (Brescia)<br />
Eri un piccolo fiore<br />
che trema<br />
e non volevi dirci, tuttavia,<br />
che stavi così male.<br />
Ma quando un po’<br />
di vita ti baciava,<br />
eri un raggio di sole...<br />
A sera...<br />
Una stella che si spegne<br />
sul tremolio del mare.<br />
“Te la ricordi, mamma,<br />
la poesia?<br />
Quella che parla<br />
di quattro stelline?”<br />
Tu mi rispondevi:<br />
“Sì, me la ricordo.”<br />
E un po’ la recitavi:<br />
“Quattro stelline,<br />
ho visto passare,<br />
quattro stelline,<br />
sull’orlo del mare...”<br />
Poi, ti fermavi;<br />
il tuo sguardo si perdeva,<br />
forse cercando,<br />
nell’immaginario,<br />
i contorni di una vastità marina.<br />
Mamma, ora so che eri<br />
proprio tu, la quarta stellina.<br />
Perdonami, mamma<br />
se ravvisavo in Te,<br />
più l’angelo del cielo<br />
che un angelo, anche, terreno<br />
con tante paure.<br />
Nel cielo dei miei sogni,<br />
ove anche tu ci sei,<br />
perdonami,<br />
proteggimi.<br />
COMMUTATIO LOCI<br />
di Michele ALBANESE (Rutigliano -BA)<br />
Tutto contrario alle tue dicerie<br />
A me piace viaggiare<br />
e la velocità mi dilata l’animo<br />
<strong>Il</strong> paradosso einsteiniano è efficace<br />
Con sé si porta il Tempo<br />
non mutabili sentimenti<br />
Pericol sulla terra è l’incidentistica<br />
che tanti cadaveri dissemina<br />
Sogno un razzo astronautico<br />
i paesaggi mi allietano<br />
e ogni amarezza vien dimenticato<br />
Seneca, istruisci male l’alunno Lucilio<br />
“Un dì il bello trionferà” diceva un Moscovita<br />
Ma è anche estasi, come il Divino Contemplar