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ANNO VII - Il Salotto degli Autori

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Estate 2009<br />

Giovani penne<br />

E TU, SEI CONNESSO?<br />

di Riccardo Vecellio Segate (Cavalcaselle - Vr)<br />

Da due decenni il nostro modo di vivere, di relazionarci<br />

con le persone, di cercare e trasmettere informazioni è<br />

radicalmente cambiato: è nato Internet. “Internet”, una<br />

sola parola che ha cambiato il mondo, una vera e propria<br />

rivoluzione.<br />

Nato timidamente negli ultimi anni del ventesimo secolo,<br />

ha rapidamente conquistato i popoli di tutto il mondo:<br />

da poche migliaia di utenti, ora i visitatori di questa<br />

gigantesca rete mondiale sono miliardi, cioè una gran<br />

parte della popolazione totale del pianeta. Internet fa<br />

sentire ognuno parte di un qualcosa di immensamente<br />

infinito e indefinito, dove le persone sono tante e vicine.<br />

Navigando ci si accorge di quanto siamo “insignificanti”<br />

nel grande mondo dove abitiamo, e di quante cose ci<br />

circondano.<br />

Ci rendiamo conto che, all’alba del ventunesimo secolo,<br />

le sorti di ogni individuo sono strettamente legate a<br />

quelle di tutti gli altri. Internet può essere forse considerato<br />

l’esponente di spicco di quella nuova concezione della<br />

realtà chiamata “globalizzazione”. Ormai su Internet si<br />

può fare di tutto: cercare i propri idoli e scrivere al cantante<br />

preferito, guardare le foto dei compagni di classe e<br />

il sito dell’amico del cuore, vedere interi film e brevi<br />

filmati, scaricare, ascoltare e condividere musica, tenere<br />

un diario online (blog) o una pagina di discussione (forum),<br />

scrivere ai propri amici dall’Australia alla Groenlandia,<br />

giocare a scacchi con un indiano, pagare il biglietto del<br />

treno, iscriversi ad un concorso...<br />

Io sono molto aggiornato su Internet, e lo conosco davvero<br />

bene, perchè lo utilizzo in maniera costante e regolare<br />

dall’età di otto anni. Attualmente ho sette indirizzi<br />

e-mail, tre blog, l’Official Web Site, dozzine di pagine<br />

personali in forum e vari siti, e sono amministratore unico<br />

della sezione giovani di ventisette siti. Ma, come tutte<br />

le cose oggetto di un’espansione così rapida ed improvvisa,<br />

ha aspetti controversi e discutibili, e spesso ci si<br />

chiede: “Internet è principalmente positivo o negativo?”.<br />

Ecco, a questa domanda adesso cercherò brevemente di<br />

dare una risposta, grazie alla mia esperienza, analizzando<br />

qualità e difetti del “fenomeno Internet”. Inizio affermando<br />

che, secondo me, Internet è soprattutto positivo.<br />

Esso riduce le distanze, facilita le amicizie, fa risparmiare<br />

tantissimo tempo nella ricerca di qualsiasi cosa, ti<br />

tiene aggiornato in tempo reale su fatti che avvengono a<br />

centinaia di migliaia di chilometri da te. Un piccolo esempio<br />

per quanto riguarda la facilità e l’immediatezza di<br />

comunicazione con il mondo: da due anni sono iscritto al<br />

più grande e famoso sito per poeti in Italia (http://<br />

www.scrivere.info) e in breve tempo sono arrivato alle<br />

vette delle visite da tutto il Paese: grazie ad Internet le<br />

mie poesie sono lette, commentate e conosciute da mi-<br />

- 27 -<br />

gliaia di ragazzi e adulti ogni giorno. Quotidianamente,<br />

grazie ad Internet, le mie poesie hanno raggiunto una<br />

grande popolarità in tutti gli angoli del mondo, dall’Australia<br />

agli Stati Uniti, dalla Cina alla Grecia. E, come<br />

me, sono sempre di più gli scrittori, i giornalisti e i poeti<br />

che affidano le loro opere al vasto pubblico virtuale prima<br />

che alla carta. Un esempio, invece, per quanto riguarda<br />

le amicizie vere e talvolta anche profonde che possono<br />

nascere e svilupparsi tramite la rete: da qualche mese<br />

sono iscritto al più grande sito di musica del mondo<br />

(MySpace Music) e ho già tantissimi amici, famosi e non.<br />

All’inizio, lo ammetto, la diffidenza era tanta e la freddezza<br />

dilagava sempre: mi chiedevo se davvero fossero<br />

chi dicevano di essere, se avessero davvero quella determinata<br />

età, se la fotografia corrispondesse effettivamente<br />

a loro, se quando mi dicevano qualcosa fosse vera o<br />

inventata ecc. Poi però, poco a poco, ho iniziato a fidarmi,<br />

anche perchè il Sito è estremamente controllato e<br />

rispetta la privacy <strong>degli</strong> utenti ai massimi livelli. Addirittura,<br />

milioni di utenti in tutto il mondo trovano il vero<br />

amore della loro vita proprio su Internet, e ciò può essere<br />

considerato il simbolo della sua bellezza.<br />

Un altro pregio di questo sconfinato mezzo di comunicazione<br />

istantanea è la rapidità, la qualità, l’immediatezza<br />

e la facilità di reperibilità dei dati: su Internet vige la<br />

regola del “tutto e subito” e il motto “la fortuna aiuta gli<br />

audaci!”. Personalmente ne aggiungerei anche un altro:<br />

“chi va piano va lontano, e soprattutto arriva sano”, per<br />

indicare che navigando nello strabiliante oceano di siti<br />

non bisogna perdere l’obiettività e andare dritti all’obiettivo<br />

prefissato, senza perdersi in inutili percorsi o in devianti<br />

situazioni. Ma quali possono essere gli ostacoli che<br />

un utente può incontrare connettendosi a questo sistema<br />

telematico? Sono tantissimi, alcuni molto conosciuti, altri<br />

un po’ meno, ma tutti pericolosissimi. Eccone una panoramica<br />

generale: truffatori che si spacciano per amministratori<br />

delegati di famose aziende, poste, banche, e società<br />

economico-finanziarie e che chiedono l’inserimento<br />

di codici per accedere ai conti personali (per esempio:<br />

“Gentile Cliente, abbiamo ricevuto una richiesta di accredito<br />

di • 5000,00 lordi dall’Ufficio Postale di<br />

Brandizzo. La preghiamo di verificare i Suoi dati cliccando<br />

qui.”); persone disoneste che creano e inviano ai computer<br />

programmi che controllano ogni minimo movimento,<br />

individuando informazioni private o sensibili e analizzando<br />

le abitudini giornaliere del malcapitato; programmi<br />

che rovinano il computer, cancellano i dati o modificano<br />

la struttura di base del sistema, chiamati “virus”,<br />

creati dagli hacker più o meno professionisti; c’è il rischio<br />

di creare intensi rapporti di amicizia o anche di<br />

amore con persone che non sono come dicono di essere

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