DELITTO IN VIA WATT - Cinque Giorni.
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8<br />
BRUZZANO<br />
Nel condominio “solidale” verrà<br />
inaugurato oggi un ostello per<br />
turisti e familiari di pazienti<br />
ricoverati negli ospedali vicini p10<br />
CRONACA<br />
sabato 22 ottobre 2011<br />
MILANO<br />
WEB: cinquegiorni.it<br />
@: info@cinquegiorni.it<br />
LA CENA<br />
Clochard, questa sera<br />
sarà presentato il progetto<br />
“Un tocco di sensibilità per chi<br />
vive in strada” p11<br />
L’OMICIDIO Mauro Pastorello, 53enne ex maggiore dell’esercito ha freddato con due colpi Mauro Curreri, 39 anni<br />
Via Watt, ex ufficiale uccide regista<br />
L’omicida voleva essere pagato per un<br />
lavoro svolto cinque anni fa e mai saldato<br />
U<br />
n uomo in divisa gli<br />
ha puntato addosso la<br />
pistola. Ha esploso<br />
due colpi calibro 22 e lo ha<br />
spazzato via per sempre. Il<br />
cadavere del regista Mauro<br />
Curreri, 39 anni, è rimasto<br />
steso a terra per gran parte<br />
del pomeriggio. Lo hanno<br />
trovato in un corridoio buio,<br />
all’interno di uno studio audiovisivo<br />
di via Watt 5. Giaceva<br />
immerso nel suo stesso<br />
sangue, a pochi passi<br />
dal teatro di posa in cui<br />
stava pianificando il suo<br />
prossimo film. E’ stato lo<br />
stesso assassino, il 53enne<br />
Mauro Pastorello, ex ufficiale<br />
dell’esercito, a chiamare<br />
i carabinieri subito<br />
dopo l’omicidio. <strong>Cinque</strong> anni<br />
fa aveva offerto alla vittima<br />
una consulenza militare per<br />
la realizzazione del suo secondo<br />
lungometraggio, “Gli<br />
eroi di Podrute”, che rac-<br />
Ha ucciso un connazionale<br />
di 39 anni, che stava minacciando<br />
di morte sua<br />
mamma. L'episodio risale<br />
allo scorso 3 dicembre e<br />
oggi Wu Dong Dong, cinese<br />
di 22 anni, è stato condannato<br />
a 10 anni di reclusione.<br />
La sentenza è<br />
stata emessa con rito abbreviato,<br />
dunque con lo<br />
sconto di un terzo della<br />
pena, dal giudice per<br />
l'udienza preliminare Franco<br />
Cantù Rajnoldi. Il gup<br />
ha riconosciuto all'imputato<br />
accusato di omicidio<br />
volontario sia le attenuanti<br />
generiche, sia quella della<br />
provocazione. L'omicidio<br />
di Paolo Ferrari<br />
contava l’eccidio di cinque<br />
militari avvenuto nel 1992<br />
in Croazia. Quella collaborazione,<br />
però, non era mai<br />
stata pagata e Pastorello,<br />
ieri, voleva a tutti i costi<br />
avere i suoi soldi. Così i<br />
due si sono dati appuntamento<br />
a mezzogiorno al<br />
Teatro Primo Studio di via<br />
Watt, alle spalle del Naviglio<br />
Grande, dove il regista, nel<br />
corso della giornata, avrebbe<br />
dovuto incontrare i collaboratori<br />
per le riprese<br />
della sua ultima pellicola<br />
dedicata all’aviatore Francesco<br />
Baracca. Pastorello,<br />
violando le regole dell’esercito,<br />
si è presentato nello<br />
studio nella sua vecchia<br />
uniforme militare. In tasca<br />
aveva una pistola risalente<br />
alla seconda guerra mondiale,<br />
talmente datata da<br />
non riuscire a distinguere<br />
il modello. Quando ha visto<br />
IL CASO L'episodio risale allo scorso 3 dicembre<br />
è avvenuto intorno a mezzanotte<br />
nel bar karaoke<br />
Pegaso di via Sarpi 60 all'angolo<br />
con via Canonica,<br />
poco prima dell'orario serale<br />
di chiusura. In base a<br />
quanto ricostruito dal pm<br />
Isidoro Palma, Chen Hongguang,<br />
la vittima, è entrato<br />
nel locale visibilmente<br />
alterato. Ha cominciato<br />
a rompere bicchieri e bottiglie,<br />
minacciando i presenti<br />
di avere con sé un<br />
coltello. In quel momento<br />
Wu Dong Dong si trovava<br />
nell'appartamento al piano<br />
superiore. Sentendo confusione<br />
nel bar gestito dai<br />
suoi familiari, è sceso. In<br />
il regista ha chiesto per<br />
l’ennesima volta di saldare<br />
il debito. Poi ha esploso tre<br />
colpi, di cui due a segno.<br />
L’ex militare, dopo aver ucciso,<br />
ha chiamato il centralino<br />
dei carabinieri. Ha chiesto<br />
di parlare con il colonnello,<br />
ma si è interrotta la<br />
linea. Qualche istante dopo<br />
un primo momento la zia<br />
gli ha detto di tornare indietro,<br />
per non fomentare<br />
la violenza del 39enne alla<br />
vista dell'uomo ma, dopo<br />
circa mezz'ora, il giovane<br />
è sceso ancora una volta,<br />
trovando Hongguang che<br />
strattonava con violenza<br />
sua madre. La sua reazione<br />
non ha tardato ad arrivare:<br />
ha quindi afferrato un coltello<br />
dal bancone del bar<br />
e si è avventato sull'uomo,<br />
colpendolo diverse volte<br />
al torace, a una spalla e a<br />
un braccio. Hongguang è<br />
caduto riverso in una pozza<br />
di sangue. Inutili i tentativi<br />
di rianimazione da<br />
il 112 ha ricevuto la chiamata<br />
di una testimone che<br />
aveva sentito gli spari. I<br />
carabinieri si sono imbattuti<br />
nell’assassino ancora armato.<br />
Lo hanno tranquillizzato<br />
e al momento più opportuno<br />
lo hanno fermato.<br />
Il dipendente dell’officina<br />
all’angolo lo ha visto uscire<br />
dallo studio con il volto tumefatto.<br />
Attori e collaboratori<br />
hanno incominciato<br />
a entrare e uscire dalla palazzina<br />
ancora sconvolti.<br />
Dai loro discorsi il movente<br />
del delitto era già fin troppo<br />
chiaro. «Curreri ha sempre<br />
avuto problemi di soldi, non<br />
paga», ha spiegato un’attrice.<br />
«I suoi vecchi lavori<br />
sono tutti insoluti», ha aggiunto<br />
qualcuno dalla produzione.<br />
Altri hanno invitato<br />
i giornalisti a riguardarsi<br />
una vecchia puntata di Striscia<br />
la Notizia. In più servizi<br />
era stato additato come<br />
truffatore. Per il suo prossimo<br />
film, “Francesco Baracca,<br />
l’asso degli assi”,<br />
aveva chiesto 8 milioni di<br />
euro al Ministero. Ieri ha<br />
provato a difendersi. Ma ha<br />
pagato con la vita.<br />
Uccise cinese che minacciò sua<br />
mamma: condannato a 10 anni<br />
parte dei sanitari del 118<br />
durati quasi un'ora: è morto<br />
per una lesione al polmone<br />
sinistro, lasciando<br />
la moglie e una figlia che<br />
oggi ha 17 anni. I carabinieri<br />
hanno poi identificato<br />
Wu Dong Dong come l'assassino,<br />
che poi è finito a<br />
San Vittore per ordine del<br />
gip Nicola Clivio. I suoi difensori,<br />
gli avvocati Gianluca<br />
Castagnino e Mauro<br />
Straini ne avevano chiesto<br />
l'assoluzione per legittima<br />
difesa. Il gup, però, lo ha<br />
condannato, pur riconoscendogli<br />
lo sconto di pena<br />
previsto dall'attenuante<br />
della provocazione.<br />
L<strong>IN</strong>ATE<br />
Giubbotti foderati con 18<br />
kg di coca: arrestato<br />
Continuano a provarci. Questa volta il metodo usato<br />
era particolarmente ingegnoso:<br />
sei giubbotti<br />
custoditi nelle valigie e<br />
“foderati” di cocaina, per<br />
un totale di 18 kg. Ma il<br />
trafficante ecuadoriano è<br />
stato scoperto lunedì<br />
scorso dai finanzieri in<br />
servizio a Linate con il<br />
carico di droga che era<br />
stato trasportato a Milano<br />
da Lima via Parigi.<br />
L'uomo, residente nel capoluogo lombardo, è stato<br />
bloccato nel corso dei normali controlli. Particolarmente<br />
ingegnoso il sistema di trasporto della droga<br />
nel rivestimento dei giubbotti, all'interno dei quali la<br />
polvere bianca era stata così ben posizionata da sembrare<br />
un blocco unico e semplicemente una imbottitura<br />
delle giacche. A insospettire gli agenti, però, il<br />
forte odore proveniente dal bagaglio. L'uomo è stato<br />
arrestato e portato a San Vittore con l’accusa di traffico<br />
internazionale di sostanze stupefacenti.<br />
la Accusato di stupro a paziente<br />
Chiesti 8 anni<br />
per infermiere<br />
Il pubblico ministero Giancarla Serafini ha chiesto una<br />
condanna a 8 anni di reclusione per l'Infermiere di 32<br />
anni che all'istituto Palazzolo della Fondazione don<br />
Gnocchi, nel settembre 2009, avrebbe molestato una<br />
paziente di 61 ricoverata per una grave sindrome<br />
neurologica. Per l'uomo, accusato di violenza sessuale<br />
aggravata dalle condizioni di inferiorità psicofisica della<br />
presunta vittima, per aver agito di notte mentre lei<br />
dormiva, violando i doveri inerenti al pubblico servizio e<br />
abusando della prestazione d'opera, la richiesta di<br />
condanna è stata già decurtata di un terzo per lo<br />
sconto di pena previsto dal rito abbreviato scelto<br />
dall’imputato. Il procedimento ha preso il via dalla<br />
denuncia della figlia della 61enne, con cui la donna si<br />
era confidata dopo le presunte molestie. In base a<br />
quanto ricostruito, l'infermiere, originario del Perù,<br />
avrebbe costretto la paziente a subire atti sessuali,<br />
dopo essersi avvicinato di notte con la scusa di darle<br />
una medicina. La 61enne non era sola nella stanza, ma<br />
l'altro paziente era immobilizzato a letto, intubato, e<br />
forse non si è accorto di niente. A carico dell'infermiere,<br />
infatti, c'è solo la testimonianza della paziente, che una<br />
perizia psichiatrica ha dichiarato lucida.