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di Lorenzo Lorusso - iura orientalia

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L. LORUSSO – I monaci tra ius præcedens e ius vigens<br />

principio secondo cui il legislatore universale è pur sempre il legislatore<br />

supremo e, quin<strong>di</strong>, gode <strong>di</strong> potestà per derogare al <strong>di</strong>ritto particolare, ma solo<br />

se lo in<strong>di</strong>ca espressamente. La superiorità della legislazione universale o<br />

comune viene anche espressa dal can. 985 §2 CCEO, il quale stabilisce che il<br />

legislatore inferiore non può dare validamente una legge contraria al <strong>di</strong>ritto<br />

superiore 3 .<br />

Useremo il termine “religioso” in senso lato per intendere coloro che<br />

vivono professando i consigli evangelici. Il can. 312 §4 PA affermava:<br />

«Religiosus <strong>di</strong>citur qui vota nuncupavit in aliqua Religione»; mentre per<br />

“Religione” intendeva «persona moralis a legitima auctoritate erecta, in qua<br />

sodales, secundum proprias ipsius personae moralis leges, vota publica,<br />

perpetua vel temporaria, elapso tamen tempore renovanda, nuncupant,<br />

atque ita ad evangelicam perfectionem tendunt» (can. 312 §1 PA). Il nostro<br />

commento però si concentrerà principalmente sui canoni che regolano i<br />

monasteri e i monaci. Il can. 433 §1 CCEO definisce così il monastero: «Si<br />

chiama monastero una casa religiosa nella quale i membri tendono alla<br />

perfezione evangelica osservando le regole e le tra<strong>di</strong>zioni della vita<br />

monastica»; mentre la definizione <strong>di</strong> monaco era contenuta nel can. 313 §3<br />

PA: «Monachus est religiosus qui per professionem Religioni adscribitur in<br />

qua vita religiosa peragitur secundum antiquas Orientis tra<strong>di</strong>tiones» 4 .<br />

Il “<strong>di</strong>ritto dei religiosi” è l’insieme delle norme che regolano la vita<br />

consacrata, quale si manifesta nella vita della Chiesa. Lo classifichiamo in:<br />

<strong>di</strong>ritto interno e <strong>di</strong>ritto esterno. Il <strong>di</strong>ritto esterno è quello emanato da<br />

un’autorità ecclesiastica al <strong>di</strong> fuori della istituzione religiosa. Il <strong>di</strong>ritto<br />

interno è quello stabilito da competente autorità all’interno stessa della<br />

organizzazione religiosa. Questo <strong>di</strong>ritto interno lo in<strong>di</strong>chiamo come “<strong>di</strong>ritto<br />

particolare dei religiosi” o “<strong>di</strong>ritto proprio”. Esso completa l’or<strong>di</strong>namento<br />

canonico o co<strong>di</strong>ciale.<br />

Cosa contempla il <strong>di</strong>ritto proprio? Nel CCEO non viene esplicitato,<br />

ma il can. 587 §1 CIC (cfr. LG 45) elenca gli elementi che costituiscono lo<br />

ius proprium, in<strong>di</strong>cato come co<strong>di</strong>ce fondamentale o costituzioni: il<br />

patrimonio e le norme fondamentali.<br />

Sono due le realtà che costituiscono il patrimonio <strong>di</strong> un istituto <strong>di</strong><br />

vita consacrata: la mente e i progetti del fondatore e le sane tra<strong>di</strong>zioni. La<br />

mente o i progetti del fondatore hanno come riferimento la natura, il fine, lo<br />

spirito e l’indole dell’istituto 5 .<br />

Per quanto riguarda le norme fondamentali il can. 587 §1 CIC<br />

elenca: il governo; la <strong>di</strong>sciplina dei membri; l’incorporazione all’istituto; la<br />

formazione; l’oggetto proprio dei sacri vincoli. Accanto al co<strong>di</strong>ce<br />

fondamentale, secondo il can. 587 §4 CIC (cfr. PC 3), vi sono anche altre<br />

3<br />

Sul principio <strong>di</strong> legalità, cfr. HERRANZ J., Stu<strong>di</strong> sulla nuova legislazione della Chiesa, Milano 1990,<br />

114-139.<br />

4<br />

Lo stesso CCEO non è molto preciso nell’uso <strong>di</strong> questi termini; esso usa spesso il termine “religioso”<br />

per in<strong>di</strong>care anche i monaci, come anche usa il termine “istituto religioso” per in<strong>di</strong>care anche i monasteri<br />

e la confederazione monastica.<br />

5<br />

Per una spiegazione <strong>di</strong> queste realtà ve<strong>di</strong> CASTAÑO J.F., Gli istituti <strong>di</strong> vita consacrata, Roma 1995, 98-<br />

101.<br />

IURA ORIENTALIA III (2007), 83-118<br />

www.<strong>iura</strong><strong>orientalia</strong>.net<br />

84

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