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Fiamma Cremisi - Associazione Nazionale Bersaglieri

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elementi dell'operazione «Slapstick» e<br />

della operazione «Baytown». Il comando<br />

del V corpo d'armata britannico<br />

era sbarcato a Taranto il 18 settembre<br />

e si preparava a ricevere a Bari ulteriori<br />

rinforzi. Ora Montgomery<br />

avrebbe concentrato le sue unità disperse<br />

su un ampio fronte per un attacco<br />

contro Foggia, mentre Clark si<br />

preparava ad avanzare su Napoli per<br />

occuparne il porto. Altri vantaggi derivanti<br />

dall'invasione dell'Italia meridionale<br />

furono l’occupazione della<br />

Sardegna e la Corsica, abbandonate<br />

dai tedeschi in seguito all'azione delle<br />

truppe italiane. In virtù della loro posizione<br />

strategica le due isole costituivano<br />

una base di notevole importanza:<br />

rendevano il Mediterraneo ancora<br />

più sicuro per la navigazione e gli aeroporti,<br />

in particolare quelli della Corsica,<br />

avrebbero portato i bombardieri<br />

alleati vicino al territorio metropolitano<br />

tedesco. Quando Kesselring aveva<br />

dato a Vietinghoff il permesso di rompere<br />

il contatto dopo la battaglia a Salerno,<br />

ordinò una lenta ritirata verso il<br />

nord. Se Vietinghoff fosse riuscito a<br />

guadagnare abbastanza tempo, Kesselring<br />

avrebbe potuto approntare delle<br />

opere di fortificazione su una linea<br />

difensiva già naturalmente protetta<br />

che passava da Mignano circa 80 km a<br />

nord di Napoli e 135 a sud di Roma.<br />

Una ventina di chilometri a nord di<br />

Mignano, la zona circostante Cassino<br />

offriva prospettive anche migliori per<br />

una prolungata battaglia difensiva. I<br />

tedeschi non riuscirono a respingere<br />

la 5 a armata statunitense perché i loro<br />

piani strategici contemplavano la ritirata<br />

dall'Italia meridionale indipendentemente<br />

dal risultato della battaglia<br />

sulla testa di ponte. Essi avrebbero<br />

desiderato respingere l'invasione, e<br />

una vittoria avrebbe senza dubbio<br />

mutato i loro piani strategici, ma la loro<br />

resistenza aveva lo scopo di coprire<br />

la ritirata generale e i tedeschi respinsero<br />

la possibilità di impegnare ulteriori<br />

forze prendendole, per esempio,<br />

dall'Italia settentrionale.<br />

26<br />

11 SEttEmBRE le truppe alleate entrano in una Salerno deserta<br />

Se Kesselring fosse riuscito a far<br />

cambiare idea a Hitler, avrebbe potuto<br />

fermare le forze alleate molto al di<br />

sotto delle posizioni dell'Appennino<br />

settentrionale. Perciò diede a Vietinghoff<br />

l’ordine di riorganizzare lo<br />

schieramento delle sue forze e di costituire<br />

un fronte che attraversasse<br />

l'intera penisola, per poi ritirarsi lentamente<br />

appoggiandosi a una serie di linee<br />

difensive, la prima lungo il fiume<br />

Volturno, 40 km a nord di Napoli, e il<br />

fiume Biferno, circa 64 km a nord di<br />

Foggia. Ritirandosi, Vietinghoff doveva<br />

distruggere sistematicamente<br />

tutte le installazioni di utilità militare<br />

per impedirne l'uso da parte degli alleati.<br />

In conformità con questi ordini<br />

Vietinghoff schierò il XIV Panzerkorps<br />

sulla costa occidentale, e il<br />

LXXVI Panzerkorps su quella orientale.<br />

Entro la fine di settembre egli<br />

aveva costituito un fronte attraverso<br />

la penisola italiana.<br />

Clark mosse ora alla conquista di Napoli,<br />

ma voleva che le sue truppe continuassero<br />

senza fermarsi fino al fiume<br />

Volturno, che gli avrebbe fornito<br />

un'ampia zona cuscinetto per proteggere<br />

il porto da puntate ed incursioni.<br />

Il VI corpo d'armata statunitense, agli<br />

ordini di un nuovo comandante, il generale<br />

John P. Lucas, mosse dalle<br />

spiagge di Salerno verso l'interno il<br />

20 settembre, nella speranza di aggirare<br />

Napoli e di raggiungere il Voltur-<br />

no sopra Capua, ma la 3 a e la 45 a divisione<br />

statunitense incapparono in un<br />

terreno accidentato, difeso efficacemente<br />

da piccole unità di retroguardia<br />

che tentavano di contrastare l'avanzata<br />

impiegando con abilità demolizioni e<br />

mine. Rovesci di pioggia spazzavano<br />

via i ponti e trasformavano le strade in<br />

pantani.<br />

Il X corpo d’armata americano sostenne<br />

lo sforzo maggiore. Dopo aver spostato<br />

le sue forze a sinistra dislocando<br />

la 46^ divisione britannica a Vietri e la<br />

56^ a Salerno, in modo che venissero<br />

a trovarsi sui due passi principali delle<br />

alture di Sorrento, McCreery attaccò il<br />

23 settembre ma fece pochi progressi.<br />

Clark allora rinforzò i Ranger sul<br />

Monte di Chiunzi, finendo poi col<br />

porre l’intera 82^ divisione aviotrasportata<br />

americana al comando di Mc<br />

Creery. Il giorno 28 quando il corpo<br />

d’armata attaccò nuovamente, le truppe<br />

riuscirono a penetrare attraverso i<br />

passi, a raggiungere la piana di Napoli<br />

e ad occupare la città con l’82 a divisione<br />

aviotrasportata americana mentre<br />

le divisioni britanniche, il 1° ottobre<br />

occuparono la periferia orientale e<br />

continuarono ad avanzare lungo la<br />

strada costiera fino al Volturno.<br />

La 5^ armata statunitense aveva preso<br />

pieno possesso della città di Napoli e<br />

la campagna che era durata 21 giorni<br />

era costata poco più di 12.000 perdite<br />

fra americani e britannici.

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