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1 • 2009 - Innovare

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22 INNOVARE <strong>•</strong> 1 <strong>•</strong> <strong>2009</strong><br />

Un aspetto critico delle fasi di diffusione<br />

dell’innovazione all’interno di un’impresa<br />

così come sul mercato è costituito<br />

dall’articolato complesso di fenomeni che<br />

di fatto ostacolano la penetrazione dell’innovazione<br />

stessa e l’attivazione di processi di<br />

cambiamento. A fronte di un processo di trasformazione,<br />

le resistenze emergono talvolta<br />

anche attraverso atteggiamenti e comportamenti<br />

“dis-funzionali” oppure con espressioni<br />

e manifestazioni alterate causate da resistenze<br />

represse. Tutto questo rende molto difficile capire<br />

la reale natura e consistenza di questi fenomeni<br />

che si manifestano come sintomi di<br />

problematiche molto più complesse. Queste<br />

condizioni spesso conducono a quei fenomeni,<br />

piuttosto frequenti, di “resistenze inesplicabili”<br />

o “resistenze intrattabili” ovvero casi in<br />

cui non esiste un’apparente ragione di rigetto<br />

dell’innovazione: tutti sono d’accordo sui benefici<br />

dell’innovazione, ma il processo innovativo<br />

non si avvia o l’innovazione non viene<br />

adottata. Ciò avviene perché le resistenze all’innovazione<br />

fanno leva anche su aspettative,<br />

percezioni, comportamenti, valori e priorità<br />

dalla cui analisi e valutazione possono scaturire<br />

gli interventi di: a) persuasione (modificare<br />

le percezioni e le convinzioni degli individui/gruppi<br />

che resistono); b) negoziazione<br />

(modificare le priorità, generare incentivi o rimuovere<br />

dis-incentivi) e c) attenuazione (rendere<br />

accettabile o irrilevante la resistenza).<br />

Molto spesso uno dei fattori più importanti<br />

che sottostanno all’attuazione ed al successo<br />

di tali approcci è costituito dalla “fiducia”. Si<br />

tratta di un elemento complesso che detiene<br />

un notevole valore ai fini della diffusione dell’innovazione,<br />

del trasferimento tecnologico e<br />

Dove nascono le idee<br />

L’innovazione<br />

e il Valore della Fiducia<br />

a cura di<br />

Carmelo Cannarella – Valeria Piccioni*<br />

l’attivazione di processi innovativi in primo<br />

luogo perché l’innovazione stessa si lega ad un<br />

certo alone di incertezza (non si sa se l’innovazione<br />

funzionerà, se si rivelerà più costosa<br />

del previsto, se risponderà pienamente alle<br />

aspettative, se serve veramente, ecc…): in sostanza<br />

la fiducia costituisce il primo trampolino<br />

di lancio che permette di superare i fisiologici<br />

livelli di avversione al rischio connessi all’adozione<br />

dell’innovazione.<br />

Che cos’è la fiducia<br />

La fiducia agisce come una forma di negoziazione<br />

del rischio ovvero uno strumento per<br />

negoziare ciò che è ignoto in modo tale che il<br />

rischio venga in qualche modo condiviso grazie<br />

ad un gioco di aspettative reciproche. La<br />

“fiducia” deve essere innanzitutto tenuta distinta<br />

dall’”affidabilità”: quando si dice ad<br />

esempio che “io mi fido di quell’esperto” in<br />

realtà intendo dire che io mi affido alle sue<br />

competenze la cui affidabilità viene da me percepita<br />

ad esempio perché lo conosco oppure<br />

per il diploma che vedo affisso nel suo studio.<br />

L’affidabilità si fonda su un certo volume di conoscenze<br />

che i soggetti hanno a disposizione<br />

nel creare un sistema di relazioni. La fiducia<br />

invece presuppone una carenza di informazioni:<br />

la fiducia genera un sistema in cui non vi<br />

sono elementi per avere l’affidabilità ed i comportamenti<br />

non sono prevedibili. Quando allora<br />

non vi è modo di conoscere ciò che appare<br />

ignoto, allora è necessaria la fiducia. La letteratura<br />

in materia evidenzia come la proliferazione<br />

di contratti e la presenza di un numero<br />

notevole di clausole possa essere identificata<br />

come un indice di mancanza di fiducia. La fiducia<br />

non scatta automaticamente, ma deve

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