1 • 2009 - Innovare
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Ricetta scaccia crisi<br />
42 INNOVARE <strong>•</strong> 1 <strong>•</strong> <strong>2009</strong><br />
di euro per sostenere la formazione con una<br />
premialità per le aziende in crisi, mentre altri 5<br />
milioni saranno rivolti alle grandi imprese, alle<br />
micro imprese, ai lavoratori extracomunitarii<br />
e agli interventi cofinanziati dalle Regioni.<br />
Si tratta in sostanza di un insieme di interventi<br />
che possono generare un processo virtuoso di<br />
sostegno alle pmi per la qualificazione delle risorse<br />
umane.<br />
«I dati sulla formazione contenuti nell’ultimo<br />
Rapporto Fapi, documentano chiaramente<br />
quanto la formazione sia determinante per il<br />
successo dell’impresa», aggiunge Paolo Galassi.<br />
«Negli ultimi anni Confapi, attraverso il Fapi,<br />
si è impegnata attivamente per trasmettere<br />
agli imprenditori la consapevolezza di quanto<br />
sia strategico creare occasioni di formazione<br />
partendo però dalle vere esigenze dell’impresa,<br />
e i numeri ci hanno dato ragione: negli ultimi<br />
cinque anni il numero dei lavoratori che<br />
ha usufruito dei corsi Fapi è più che raddoppiato<br />
ed il trend è in costante aumento. Segno<br />
che di formazione le piccole e medie industrie<br />
hanno bisogno. Perciò è necessario destinare<br />
maggiori risorse alla formazione, che rappresenta<br />
una variabile determinante per la competitività<br />
delle aziende e del Sistema-Italia».<br />
Rapporto Fapi: I numeri della formazione<br />
Maschio, diplomato, tra i 35 e i 44 anni. È<br />
questo l’identikit del lavoratore medio della<br />
piccola e media industria italiana che ha investito<br />
parte delle sue ore lavorative in formazione,<br />
come emerge dal Rapporto del Fapi, il Fondo<br />
di formazione della PMI di Confapi e delle<br />
associazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Il Rapporto<br />
è stato realizzato prendendo in considerazione<br />
i piani formativi finanziati con gli avvisi<br />
1/2005 e 1-2-3/2006 le cui attività si sono<br />
concluse entro la fine del 2007. I dati della<br />
TABELLA – LA CLASSIFICA REGIONALE<br />
Lavoratori che hanno partecipato tra il 2005 e il 2007 ai corsi di formazione del Fapi<br />
1. Lombardia 26,8%<br />
10. Marche 2,1%<br />
2. Emilia Romagna 22,0% 11. Veneto 2,1%<br />
3. Piemonte 14,9%<br />
12. Sicilia 1,9%<br />
4. Lazio 5,9%<br />
13. Basilicata 1,7%<br />
5. Puglia 4,4%<br />
14. Calabria 1,4%<br />
6. Friuli Venezia Giulia 4,3% 15. Campania 1,3%<br />
7. Toscana 3,6%<br />
16. Liguria 0,8%<br />
8. Sardegna 3,3%<br />
17. Abruzzo 0,8%<br />
9. Umbria 2,4%<br />
18. Trentino Alto Adige 0,3%<br />
partecipazione regionale ai progetti di formazione<br />
denotano una vivacità crescente anche<br />
nelle regioni del Centro e del Sud, come il Lazio<br />
e la Puglia, accanto alla predominanza delle<br />
regioni del Nord.<br />
I principali risultati<br />
I piani presentati sono stati 1.131, il 63% dei<br />
quali sono stati inoltrati da Emilia Romagna,<br />
Lombardia e Piemonte. I progetti di formazione<br />
invece sono stati 5.464, pari a 4,8 progetti<br />
per piano. È la Lombardia, la regione che ha<br />
presentato più progetti (1.536), seguita dall’Emilia<br />
Romagna (1.070) e Piemonte (886).<br />
Le aziende e gli studenti<br />
5.366 aziende, nel periodo preso in esame,<br />
hanno approfittato delle opportunità formative<br />
del FAPI. L’80% sono società di capitali, comprese,<br />
per il 70%, nella fascia di addetti 1-49,<br />
e per il 28% in quella fino a 249 dipendenti.<br />
Anche in questo caso sono aziende perlopiù<br />
lombarde, emiliane e piemontesi, soprattutto<br />
del settore meccanico metallurgico.<br />
Gli allievi formati, nel periodo preso in esame,<br />
sono stati 22.368, di questi il 3% è straniero.<br />
Il 27% degli allievi sono Lombardi, il<br />
22% emiliano-romagnoli e il 15% piemontesi.<br />
In relazione al sesso, quasi il 70% degli studenti<br />
è maschio, ma vi sono regioni dove la<br />
presenza femminile è schiacciante come il<br />
Trentino Alto Adige col 66%. A parte il Trentino,<br />
la regione con la maggiore partecipazione<br />
femminile è il Piemonte col 42,1%.<br />
In relazione al titolo di studio, 1 allievo su 2<br />
è diplomato, il 14% ha un diploma di laurea.<br />
I corsi di formazione<br />
Informatica (14,4%), lingue (12,4%) e sicurezza<br />
sul luogo di lavoro (10,1%) sono stati i<br />
corsi che hanno incontrato il favore più ampio<br />
delle imprese, seguiti da amministrazione e gestione<br />
aziendale (9%), Qualità (8%) e abilità<br />
personali (7,3%). In ordine alla finalità, il 45%<br />
sono corsi di specializzazione, il 32% di riqualificazione<br />
professionale e il 20% di mantenimento<br />
dei livelli occupazionali. La durata<br />
media dell’attività formativa, infine, è stata per<br />
il 66% dei corsi pari 25-96 ore (il 36% da 25 a<br />
48 ore e il 30% da 49 a 96 ore). ■<br />
Ufficio Stampa Confapi