don Paolo Tammi - Parrocchia S. Pio X
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VECCHIO<br />
DIARIO<br />
DEL 1958<br />
Cesare<br />
Catarinozzi<br />
Tra le scartoffie del mio studio ho ritrovato un mio<br />
vecchio diario del 1958, dove le vicende mie (avevo<br />
12 anni) e della mia famiglia si intrecciano con<br />
eventi di cronaca, addirittura con quelle di due papi.<br />
Ma andiamo con ordine.<br />
La mia famiglia d’origine era composta da mio<br />
padre, dirigente dell’ ENPAS, mia madre, farmacista,<br />
e sua sorella Beatrice (zia Bice), per non parlare di<br />
alcuni canarini, che avevo ammaestrato.<br />
Il 14 gennaio, racconta il diario, mio padre mi<br />
condusse da un medico, che mi consigliò la famigerata<br />
operazione alle tonsille.<br />
Appena uscito dall’ambulatorio mio padre mi comprò<br />
una automobilina in miniatura e con il vecchio e<br />
famoso 99 (molti lo ricorderanno) facemmo ritorno<br />
a casa. Il giorno dopo il diario cita l’incontro Italia-<br />
Irlanda del Nord per le qualificazioni mondiali.<br />
A scuola progettammo un giornalino, “Finis”, del<br />
quale io ero direttore responsabile.<br />
Ogni martedì zia Bice mi portava “Il Corrierino dei<br />
piccoli” con le vicende del signor Bonaventura,<br />
“ricco ormai da far paura”, ideate dall’attore Sergio<br />
Tofano, di Sor Pampurio “arciconto del suo nuovo<br />
appartamento”, di Capitan Cocoricò con la moglie<br />
Tordella ed i figli Bibì e Bibò ecc.<br />
Mio padre era molto giocarellone, mia madre un po’<br />
più severa.<br />
Il 26 giugno ultimo giorno di scuola, nel pomeriggio<br />
prova scritta del Concorso Veritas, di religione,<br />
allora molto noto.<br />
Il 28 giugno compare, ospite a casa nostra, il mio<br />
amico Domenico (lo è tuttora, medico affermato).<br />
Il 29 giugno la notizia che il Brasile ha vinto la coppa<br />
del mondo di calcio.<br />
Leggo sul diario che cominciai a leggere “Loro e io”,<br />
dell’umorista inglese Jerome, autore del più famoso<br />
“Tre uomini in barca”.<br />
A luglio partenza con mamma e papà per Dobbiaco,<br />
in Alto Adige, con la veduta bellissima delle tre cime<br />
di Lavaredo. In albergo i miei genitori dormivano nel<br />
letto matrimoniale ed io in un lettino messo “da<br />
piedi”. Mio padre guidava la macchina e facemmo<br />
diverse escursioni, ci recammo tra l’altro al rifugio<br />
“Auronzo”.<br />
-Al ritorno - racconta il diario - mamma ha voluto dei<br />
fiori ed io e papà ci siamo recati alle falde di una<br />
collinetta per coglierli. Distratti forse dal canto degli<br />
uccelli, che gorgheggiavano soavemente, ci siamo<br />
infangati le scarpe e mamma si è disperata -.<br />
L’11 luglio ricevetti una lettera da zia Bice, che mi<br />
informava anche sullo stato di salute dei canarini.<br />
Ad agosto ritorno a casa e letture salgariane.<br />
Per ferragosto ci recammo tutti ad Alatri da zia Gina,<br />
sorella di mia madre; mi incuriosiva molto il recinto<br />
delle galline.<br />
Il 17 agosto ci recammo a far visita, sempre ad<br />
Alatri, a zia Letizia, che si occupò per un certo<br />
periodo di mio padre quando egli, a 9 anni, rimase<br />
- 7 -<br />
orfano di nonna Angelina, una <strong>don</strong>na bellissima,<br />
che gli anziani ancora ricordavanoIl 31 agosto gita<br />
a S. Felice Circeo: il ciclista Ercole Baldini vince<br />
per distacco il titolo mondiale.<br />
Ottobre 9 il diario racconta - Stamane sul giornale, a<br />
caratteri giganteschi, c’era la seguente triste<br />
notizia: “Il papa è morto”. <strong>Pio</strong> XII, dopo aver<br />
combattuto per tre giorni, ha ceduto alle 3,15 di<br />
questa mattina, dopo aver perso conoscenza.<br />
Era stato colpito da trombosi cerebrale - Mio padre<br />
mi accompagnò al funerale, che riprese con un<br />
filmino da 8 millimetri. Ottobre 29 - Il cardinale<br />
Roncalli - racconta il diario - è stato eletto papa con<br />
il nome di Giovanni XXIII. Questa la sensazionale<br />
notizia, avuta questa sera, dopo la fumata bianca -<br />
Ricordo che ci rimasi male; come altri facevo il “tifo”<br />
per il cardinale armeno Agagianian, dato come<br />
papabile.<br />
Il sabato sera la famiglia riunita davanti alla TV<br />
guardava il “Musichiere”, gioco musicale a premi,<br />
condotto da Mario Riva.<br />
A messa mamma e papà mi accompagnavano non di<br />
rado anche a Santa Paola; ricordo un sacerdote<br />
claudicante, che saliva sul pulpito a predicare. La<br />
messa era ancora in latino e secondo il vecchio rito.<br />
Dicembre 25 - Oggi, vicino l’ospedale Bambin Gesù,<br />
ho visto Papa Giovanni XXIII, assieme ai miei - Fu<br />
un fatto storico, ora lo so. (foto sotto, ndr)<br />
Tonino, il fidanzato di zia Bice, era preposto ogni<br />
anno, con mio padre, alla creazione del gigantesco<br />
presepe, che occupava una camera.<br />
Ricordo che una volta papà e Tonino, per andare a<br />
prendere il muschio fresco, mi chiusero in macchina<br />
e, prima che tornassero, ce ne volle…<br />
Ti chiudo, diario del 1958, fedele specchio delle<br />
vicende della mia famiglia e di quelle pubbliche, che<br />
ad esse si intrecciavano.<br />
La mia dolcissima madre Antonietta, mio padre<br />
Giulio e zia Bice rimangono figure indelebili della<br />
mia infanzia che non ho fratelli con cui condividere.<br />
Figlio unico, con loro i primi giochi, le mie prime<br />
esperienze che, come si sa, rimangono fondamentali<br />
nel corso della vita.