18/09/2006 Campionato 1a Giornata: Girone I - serie d news

Lunedì 18 Settembre 2006
La vittoria poteva più essere più netta senza gli interventi strepitosi del portiere della Paolana
Ramunno
Il bomber Rosa fa la differenza, disco verde per il Ragusa
Antonio Ingallina
RAGUSA – L'emozione della prima tira spesso brutti scherzi. Ed in parecchi nel Ragusa ne sono
rimasti vittima. Ma anche la Paolana ha pagato fio: non può essere così brutta e male in arnese
come quella vista a Ragusa. Alla fine, la differenza reale l'ha fatta quel volpone di Peppe Rosa. Mai
lasciargli mezzo metro, perché ti castiga senza lasciarti il tempo di capirlo. Ed anche quando rispetti
la regola, come in occasione del primo gol, Rosa riesce a tirar fuori qualcosa (era in mezzo a tre
avversari ed ha battuto Ramunno).
Alla fine sono stati due i gol a segnare la differenza tra paolani e azzurri, ma il passivo poteva anche
essere più robusto. Ci ha pensato Romunno a evitare una mazzata che avrebbe segnato il morale
della truppa di Cipparrone. La Paolana, per onor di verità, qualcosa ha provato a farla, andando
anche a segno con Azzarelli, ma l'arbitro Silvia Spinelli ha annullato per fuorigioco, su
segnalazione del collega di fascia, il messinese Francesco Saija. I calabresi si sono visti per una
ventina di minuti dopo aver subìto il primo gol di Rosa. L'impressione è che sia stato più per
demerito del Ragusa che per proprie capacità. Perché una cosa, per la squadra di casa, ha detto
questa prima gara di campionato: il centrocampo è monco. Nessuno è in grado di garantire quel
filtro che consente alla difesa di soffrire meno. Peter, che ha tutte le qualità per reggere il compito, è
andato nel pallone, mostrando il volto peggiore da quando è a Ragusa (ad un certo punto, Galfano
l'ha arretrato a centrale difensivo e poi l'ha sostituito: era più dannoso che altro).
Al fischio d'inizio, il Ragusa si presenta con l'ultimo arrivato Ruggero a far reparto con Conti ed un
4-4-1-1, che penalizza un po' troppo Rosa. Classico 4-4-2 per Cipparrone, con Scuderi e Iervasi,
che, a turno, arretrano per aiutare il centrocampo. Neanche il tempo di guardare l'assetto tattico che
la difesa del Ragusa imbrocca uno di quegli svarioni che fanno accapponare la pelle: in 40"
Lorenzini si ritrova sul piede la palla del vantaggio, ma trova il modo di sprecarla. È l'unica volta di
tutto il primo tempo che la Paolana si farà viva nell'area del Ragusa.
Se i calabresi mantengono la posizione e lasciano il pallino del gioco al Ragusa, gli azzurri non
sanno come approfittarne. La manovra è troppo spesso lenta, ripetitiva, con estemporanei lanci
lunghi che sono facile preda degli avversari. Se Bufalino fa da spettatore non pagante, ci pensa De
Sarno a spingere, supportato sull'altra corsia da Melillo. È proprio su suggerimento di quest'ultimo
che Rosa prova il destro: la palla finisce una spanna oltre l'incrocio. Poi è Melillo (31') a mancare il
gol, anticipato in corner mentre colpiva a botta sicura.
Nello spogliatoio Galfano e Cipparrone chiedono maggior ordine alla manovra. È il Ragusa che
mostra di aver capito la lezione. Bufalino (finalmente) salta due uomini e poi Melillo verticalizza
per Rosa. Il destro della punta è deciso, ma Ramunno si oppone. Un minuto dopo arriva il gol:
l'azione parte ancora da Bufalino, che serve Rosa tra tre avversari. Il bomber fa scivolare la palla e,
di sinistro, l'indirizza dove Ramunno non arriva. Ancora Rosa sugli scudi, con un delizioso colpo di
tacco a tre metri dalla linea, ma Longo salva.
È a questo punto che il Ragusa, non si capisce perché, arretra il baricentro, lasciando campo alla
Paolana. Ed i calabresi si fanno intraprendenti: c'è subito il gol annullato ad Azzarelli. Poi Scuderi,
su una mancata uscita di Presti, incoccia di testa ma non trova la porta. La vampata dei calabresi è
tutta qui. Allora, dopo una gran parata di Ramunno su Boemia, Pirrone innesca Rosa, che, al volo,
di controbalzo, chiude il match. Resta solo il tempo per consentire a Ramunno di guadagnarsi
un'altra razione di applausi: vola come un gatto a ribattere un violentissimo destro a sorpresa di
Vindigni.