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18/09/2006 Campionato 1a Giornata: Girone I - serie d news

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Un Siracusa abbonato al poker<br />

SIRACUSA 4<br />

ANGRI 2<br />

SIRACUSA: Casadei, Tomacelli, Longobardi, Falanca, Perrelli, Pannozzo (81’ Iodice), Nuvoli<br />

(72’ Alletto), Dima, Ferrara, Bonarrigo, Romano (76’ Pellegrino). A DISPOS.: Aprile, Federici,<br />

Grimaldi, Siciliano .ALL.: Domenico Giacomarro.<br />

ANGRI: Valiante, Cacace, Iovine (57’ Baio), Coppola, Grillo, Manzo, Di Rocco (57’ Pascale),<br />

Amarante, Crisantemo (72’ Ferraioli9, Piemonte, Majella. A DISPOS.: Doriano, Fortunato,<br />

Cirillo, Falcone. ALL.: Mario Di Nola.<br />

ARBITRO: Cafari Panico.<br />

RETI: 27’ Crisantemo, 29’ Bonarrigo,36’ e 74’ Romano, 75’ Ferrara, 92’ Ferraioli.<br />

NOTE: spettatori 3500. Minuti di recupero: 1’ nel primo tempo, e 3’ nel secondo tempo.<br />

Ammoniti: <strong>18</strong>’ Grillo, 59’ Cacace. Espulso: l70’ Cacace. Angoli: Siracusa 2, Scillese 1.<br />

Bastonato l’Angri, che pure era passato<br />

in vantaggio. Lenta carburazione azzurra<br />

SIRACUSA. Ancora una vittoria che non fa una piega per gli azzurri.<br />

Sempre sul punteggio di 4-2 per questo Siracusa che<br />

bissa il risultato col quale aveva eliminato in Coppa Italia il Paternò,<br />

malgrado in avvio abbia accusato la freschezza della<br />

giovane squadra angrisana e l’alta temperatura. Poi, lentamente<br />

ma inarrestabilmente, gli uomini di Giacomarro hanno<br />

saputo imporre i diritti di una maggiore classe, seppur accusando<br />

qualche sfasatura difensiva ma alla fine decidendo,<br />

volontariamente, di non affondare i colpi, anche se ci è scappato<br />

l’altro gol per la squadra allenata da Di Nola.<br />

Eppure la gara si era messa in salita per la squadra di Giacomarro.<br />

Gli aretusei avevano preso con autorevolezza il comando<br />

delle operazioni, avendo sempre il pallino del gioco<br />

per trenta minuti buoni, durante i quali il "trio delle meraviglie"<br />

Romano-Ferrara-Bonarrigo aveva cercato il gol. Era l’Angri<br />

a passare inaspettatamente in vantaggio, al primo concreto<br />

affondo. Amarante imbeccava bene lo sgusciante Di Ruocco<br />

che, in dribbling, saltava Longobardi e scodellava un invitante<br />

pallone per Crisantemo, lesto a depositare in rete.<br />

C’erano state in precedenza<br />

Il «trio delle<br />

meraviglie»,<br />

formato da<br />

Romano, Ferrara<br />

e Bonarrigo, ha<br />

comandato le<br />

operazioni dopo<br />

una fase che ha<br />

registrato<br />

qualche sfasatura<br />

PEPPE ROSA SI CONFERMA GOLEADOR<br />

due ghiotte occasioni con Ferrara<br />

al 20’ e al 24’, quasi un tiro<br />

"franco" per Romano che<br />

alzava troppo la mira e la fiacca<br />

conclusione rasoterra di<br />

Nuvoli (26’) dopo un bel triangolo<br />

con Dima.<br />

Il Siracusa organizzava una<br />

pronta reazione e, nel giro di<br />

due minuti, confezionava il<br />

pareggio. Bonarrigo, era lesto<br />

a chiudere, appena dentro l’area<br />

campana, con un bel pallonetto<br />

che superava Valiante,<br />

un rapido scambio con Romano.<br />

L’Angri produceva una vivace<br />

reazione con Di Ruocco<br />

che, ancora tonico, saltava il<br />

diretto avversario e incrociava<br />

una bella conclusione, appena<br />

dentro l’area azzurra; ma era pronta la deviazione di Casadei.<br />

Gli aretusei mettevano il sigillo al primo tempo, sfruttando<br />

il corner calciato da Nuvoli, spina nel fianco della difesa<br />

campana, quando correva il 36’ e, con la fulminante conclusione<br />

al volo di Romano si portavano sul 2-1. Tentavano poi,<br />

al (43’), di triplicare con l’incursione di Nuvoli che, in dribbling,<br />

saltava Iovine, si accentrava per la battuta a rete ma trovava<br />

la deviazione di Grillo.<br />

Nel secondo tempo buon avvio dei campani che sprecavano,<br />

al 14’, con Majella, in sospetto fuorigioco, arrivato a tu per<br />

tu con Casadei.<br />

Il gran caldo del "De Simone", provoca effetti devastanti sull’arrembante<br />

squadra ospite e Romano, Ferrara e Bonarrigo<br />

trovavano ampi spazi per cercare il gol. Che giungeva al 29’<br />

con una discesa di Bonarrigo lanciato, ancora una volta dall’asse<br />

del centrocampo azzurro, Dima-Perrelli, che ha lavorato<br />

abilmente un’infinità di palloni. Il cross dell’ex ragusano pescava<br />

Romano che, in acrobatica rovesciata, insaccava. La<br />

quarta rete era il frutto di un dialogo a tre, avviato da una discesa<br />

di Romano che smarcava in area Bonarrigo, lesto ad<br />

aprire per l’accorrente Ferrara, il quale insaccava con un facile<br />

tiro di piatto.<br />

Il secondo gol dell’Angri rompe una tregua delle ostilità offensive<br />

aretusee, che era nei fatti con l’inserimento di Ferraioli<br />

e la volitiva conclusione, dentro l’area azzurra.<br />

GIUSEPPE BENANTI<br />

Sta per<br />

concludersi in<br />

rete l’azione<br />

finalizzata da<br />

Ferrara, per il<br />

quarto gol del<br />

Siracusa<br />

Giacomarro: «Gioco<br />

intelligente e incisivo»<br />

SIRACUSA. Giacomarro commenta il lavoro ai fianchi del<br />

Siracusa mentre Di Nola lamenta i difetti dei suoi giovani.<br />

Questi i commenti salienti negli spogliatoi.<br />

Siracusa impietosamente efficace quando decide di<br />

affondare i colpi, anche se inizialmente accusa il gran caldo<br />

del «De Simone».<br />

Ancora severa l’analisi del tecnico azzurro. «Il gran caldo ci<br />

ha inizialmente rallentato - dice il tecnico azzurro - ma la<br />

squadra ha saputo giostrare con intelligenza per sfiancare<br />

gli avversari, sapendo che l’Angri è stato assemblato da<br />

poco tempo, anche se possiede attaccanti di valore come<br />

Crisantemo e Majella. Mi è piaciuta la reazione dopo essere<br />

stati in svantaggio».<br />

«Inutile fare le barricate con questo Siracusa - il commento<br />

di Di Nola - in grado di andare in gol quando vuole. Sono<br />

proprio gli attaccanti azzurri, che continueranno a segnare<br />

sino alla fine del campionato, che hanno fatto la differenza».<br />

GI. BE.<br />

Zingherino: «Conforta<br />

la forza morale emersa»<br />

TRE PUNTI D’ORO CON LA ROSSANESE<br />

Il Campobello che non ti aspetti<br />

CAMPOBELLO 4<br />

ROSSANESE 2<br />

CAMPOBELLO: Piraneo, Ferdico, Mossa, Trovato<br />

(46’ Sanseverino), Fedele, Puglisi, Alessandro<br />

(70’ Bontempo), Taormina, Panatteri,<br />

Nasello (46’ Bellavia), Italia. ALLENATORE: Bucaro.<br />

ROSSANESE: Vitale, Morano, Carrieri, Gaccione<br />

(53’ Scalise), De Luca, Catalano, Apa<br />

(67’ Parise), Leone, Lombisani, Manzillo, Attadia<br />

(61’ Magliarella). ALLENATORE: Galluzzo.<br />

ARBITRO: Pasqua di Tivoli.<br />

RETI: 10’ Italia, 24’ Apa (rigore), 40’ Apa, 60’<br />

Panatteri (rigore), 72’ Mossa, 80’ Panatteri.<br />

NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti Italia,<br />

Morano, Manzillo, Taormina, Sanseverino, Ferdico.<br />

Espulso al 60’ De Luca. Angoli 5 a 2 per il<br />

Campobello. Recupero: 2’ pt, 4’ st.<br />

CASTELVETRANO. Grazie a una ripresa giocata<br />

a ritmi vorticosi, il Campobello raddrizza<br />

la gara e mette in saccoccia i pri-<br />

mi tre, preziosissimi, punti salvezza della<br />

stagione. Bucaro presenta il suo 4-3-3<br />

preferendo, in partenza, Nasello al talentuoso<br />

Bellavia.<br />

La partenza gialloblù è buona. Dopo<br />

una punizione di Nasello con palla appena<br />

sopra la traversa, il Campobello, al 10’,<br />

passa: Panatteri, sulla sinistra, innesca<br />

Nasello, il quale gli restituisce palla con<br />

un cross delizioso; il centravanti canarino<br />

fa sponda di testa per l’accorrente<br />

Italia, che, con un destro di controbalzo,<br />

mette in rete. A centrocampo i gialloblù<br />

faticano e in difesa, Fedele e Puglisi fanno<br />

la frittata al 24’: il primo liscia un<br />

pallone che finisce sui piedi di Lombisani,<br />

il quale, a due passi dalla porta, viene<br />

strattonato dal secondo. L’arbitro assegna<br />

il rigore e dal dischetto Apa batte Piraneo.<br />

Il Campobello accusa il colpo e gli<br />

ospiti ne approfittano per effettuare il<br />

sorpasso: al 40’ Attadia, dalla sinistra,<br />

SAPRI. Sontuoso avvio di campionato del Giarre. E felicità e<br />

soddisfazione traspaiono dal volto di mister Zingherino:<br />

«Non c’era modo migliore che iniziare la nostra stagione<br />

con una vittoria importante e convincente. Vincere fuori<br />

casa è sempre difficile - prosegue Zingherino - e riuscire a<br />

farlo contro una squadra del valore del Sapri lo è stato<br />

ancora di più. Ho visto una squadra corta, ordinata<br />

tatticamente, determinata ed aggressiva nel tamponare il<br />

gioco avversario. Non può essere tutto rose e fiori, ma ci<br />

sono ampi motivi di soddisfazione. Prima di tutto per il<br />

risultato, ma soprattutto per la forza mentale del Giarre che<br />

ha interpretato perfettamente una partita complicata».<br />

Zingherino ha disposto un Giarre con un modulo elastico:<br />

«Al di là delle scelte tecniche, tutti hanno dato il massimo.<br />

Dopo un iniziale equilibrio siamo stati abili a imbrigliare il<br />

Sapri e ripartire con azioni molto efficaci. Potevamo essere<br />

più incisivi in zona gol, ma alla prima giornata di campionato<br />

non si può chiedere la luna».<br />

mette in mezzo un pallone invitante che<br />

Apa, liberissimo, mette in rete.<br />

Nella ripresa Bucaro corre ai ripari: lascia<br />

negli spogliatoi Trovato e Nasello e<br />

propone Sanseverino e Bellavia. I gialloblù<br />

paiono trasformati e al 60’ si rimettono<br />

in carreggiata: Taormina serve centralmente<br />

Panatteri che, solo davanti al<br />

portiere, viene steso da De Luca. Rigore<br />

ed espulsione del centrale calabrese. Dal<br />

dischetto Panatteri piazza la sfera alla sinistra<br />

di Vitale. Il Campobello al 72’ effettua<br />

il controsorpasso: da Bellavia a<br />

Italia che traversa, raccoglie in acrobazia<br />

Mossa e spedisce nell’angolo alto alla<br />

destra del portiere. I gialloblù chiudono<br />

i conti all’80’: Panatteri conquista una<br />

punizione sul settore di destra dell’area<br />

calabra; sul pallone va Sanseverino, il<br />

quale calibra per la testa dell’attaccante<br />

che firma la sua personale doppietta.<br />

VINCENZO DI STEFANO<br />

SAPRI 0<br />

GIARRE 1<br />

SAPRI (4-4-2): Radunanza 6; Rossi 6, Marciano<br />

5,5, Sabatino 5,5 (1’ st Sorrentino 6),<br />

Ventre 6; Nunnari 5,5 (15’ st Rizzo 5,5),<br />

Schioppa 6, Casisa 6, Bontempo 6; Genova<br />

5 (5’ st Oriente 6), Scarpa 6. A DISP.: Pica,<br />

D’Antò, Piccirillo, Privitera. ALL.: Fichesta.<br />

GIARRE (4-4-2): Silvestri 6,5; Oliveri 6,<br />

Vezzosi 6, Cacciola 6,5 Conticelli 6; Costanzo<br />

G. 7 (29’ st Curcuruto sv), Filistad 6,5,<br />

Bruno 6, Puglisi 6,5 (20’ st Di Prima 6); Domicoli<br />

7 (32’ st Indelicato S. sv), Intagliata<br />

6,5. A DISP.: Monastra, Indelicato F., Costanzo<br />

B., Buttò. ALL.: Zingherino.<br />

ARBITRO: Colò di Molfetta.<br />

RETE: 26’st Costanzo G.<br />

NOTE: spettatori 700 circa, con uno sparuto<br />

gruppo di sostenitori ospiti. Terreno di<br />

gioco pesante per la pioggia. Ammoniti: Sabatino<br />

(S), Bontempo (S), Conticelli (G), Filistad<br />

(G), Cacciola (G), Costanzo G. (G), Bruno<br />

(G). Recuperi: 2’ pt; 2’st.<br />

SAPRI. Giù il cappello davanti al Giarre. Vince e convince la<br />

squadra guidata da Zingherino. Primi tre punti e prima vittoria<br />

esterna in campionato.<br />

Anche se lo striminzito risultato non rende merito a una<br />

squadra che ha dominato in lungo e in largo un Sapri sbiadito.<br />

Che, almeno per ora, è l’ombra della formazione che<br />

aveva chiuso al quinto gradino lo scorso campionato, conquistando<br />

un posto d’onore nella graduatoria dei ripescaggi.<br />

I siciliani hanno ampiamente legittimato i tre punti. Oltre<br />

alla rete decisiva marchiata<br />

da Costanzo, infatti, si sono<br />

registrati due pali e un paio di<br />

occasioni favorevoli sprecate<br />

dagli avanti giarresi.<br />

Un match a tinte gialloblù<br />

sin dal fischio iniziale della<br />

gara, che il Giarre ha preso in<br />

mano in virtù di una maggiore<br />

freschezza atletica e di<br />

un gioco collaudato. Decolla<br />

subito il 4-4-2 disegnato da<br />

Zangherino, con una buona<br />

spinta dalle fasce e una difesa<br />

attenta.<br />

Intimorito il Sapri, incapace<br />

di creare grattacapi alla retroguardia<br />

sicula, stuzzicata<br />

soltanto da qualche inoffensiva<br />

incursione. Il Giarre ha saputo<br />

adattarsi meglio anche<br />

Vince e convince<br />

la squadra etnea.<br />

Il risultato non<br />

esprime la<br />

superiorità<br />

dimostrata in<br />

campo, dove la<br />

supremazia<br />

territoriale è<br />

stata continua<br />

al campo scivoloso e appesantito dalla pioggia copiosa caduta<br />

prima e durante i 92 minuti, al contrario di un Sapri molle,<br />

schierato da Belotti (in tribuna per squalifica) con un accorto<br />

ma spuntato 4-4-2, con l’esperto Scarpa ben controllato<br />

dalla retroguardia gialloblù.<br />

Dopo una punizione dell’ex attaccante dell’Angri, il Giarre<br />

si è impossessato del centrocampo grazie a una ragnatela<br />

di passaggi corti e veloci.<br />

Partenza decisa del Giarre e prima nitida occasione al 27’,<br />

quando la conclusione a botta sicura di Puglisi è fermata dai<br />

legni della porta difesa da Radunanza. Il Sapri ha le idee annebbiate<br />

in fase di costruzione, soggiogato da un Giarre più<br />

organizzato tatticamente. La costante del match è il predominio<br />

territoriale dei siciliani che sfiorano ancora il vantaggio<br />

ad inizio ripresa (8’) quando Intagliata con un tiro liftato<br />

dalla distanza fa tremare il palo della porta campana.<br />

Il Giarre attacca a pieno organico, tutto proteso nella<br />

metà campo salernitana. Il gol è nell’aria. E la difesa del Sapri<br />

crolla al 26’: Domicoli scappa sulla corsia di sinistra e trova<br />

un corridoio dove si inserisce Costanzo che, con un colpo<br />

letale, fa secca la difesa saprese. Complice anche l’esitazione<br />

dei due difensori centrali che ritardano la chiusura. E’ il<br />

gol decisivo. Il Sapri, imbambolato, non ha più energie per<br />

reagire.<br />

Il Giarre conserva l’1-0 e torna in Sicilia con in tasca una<br />

bella vittoria.<br />

Avvio scoppiettante delle siciliane, soprattutto del Giarre<br />

FRANCO SICLARI<br />

Un avvio scoppiettante, quello del girone<br />

merdionale della Serie D. Con risultati<br />

che, nelle line generali, confermano<br />

quanto le formazioni indicavano<br />

in precampionato, con aggiunta una<br />

lieta sorpresa che viene dalla Calabria:<br />

a Sapri, infatti, il Giarre di Zingherino<br />

ha saputo imporre una tattica intelligente<br />

e accorta, spregiudicata quel<br />

tanto da realizzare il colpaccio e, comunque,<br />

una vittoria in trasferta, che<br />

serve non poco a rianimare l’ambiente<br />

gialloblù, dopo le delusioni di Coppa<br />

Italia, e anticipare un corso più brillante<br />

di quel che le difficoltà di una ricostruzione<br />

dell’organico lasciava presagire.<br />

A Sapri non era facile fare risultato<br />

ed esserci riusciti significa molto<br />

moralmente.<br />

IL COMMENTO. Già indicativa la prima giornata di campionato<br />

Le conferme, ovviamente, arrivano<br />

da quelle piazze che avevano denunciato<br />

apertamente, già nella fase di<br />

preparazione, forze e obiettivi di rilievo<br />

da centrare. Il Siracusa, in primo<br />

luogo. La squadra azzurra ha vinto con<br />

un risultato che ribadisce quanto<br />

emerso dalle prime prove ufficiali e<br />

non: un attacco-monstre - cioé a dire -<br />

e una difesa che necessita di qualche<br />

ritocco, perché è inammissibile prendere<br />

gol anche da avversari che non<br />

riescono a stare all’altezza della squadra<br />

che deve tagliare per prima il traguardo<br />

di maggio. L’Angri, in effetti,<br />

non dovrebbe ricoprire ruoli di rilievo,<br />

in campionato, anche se a sminuirne le<br />

caratteristiche è valso un Siracusa<br />

spettacolare, che ha entusiasmato, con<br />

il suo gioco, il pubblico al «De Simone».<br />

Altri riscontri, che ribadiscono le im-<br />

pressioni della vigilia, hanno avuto la<br />

cornice dell’«Aldo Campo», in quel di<br />

Ragusa, e il Comunale di Comiso. Nel<br />

primo caso, è stata la Paolana a scoprire<br />

le doti di goleador di Rosa (anticipate<br />

dal mister responsabile tecnico della<br />

squadra, nel quadro pubblicato ieri);<br />

nel secondo, è stato il Paternò a saggiare<br />

le proprietà dei verdarancio e, nello<br />

stesso tempo, evidenziare i problemi<br />

che Pannitteri dovrà risolvere a spron<br />

battuto, se intende procedere con un<br />

ritmo accettabile.<br />

Una partita che prometteva tecnica<br />

e spettacolo insieme era quella del Difesa<br />

Luna, fra l’Adrano di Di Maria e il<br />

Licata di Capodicasa. Soprattutto quest’ultimo<br />

complesso era atteso per conoscerne<br />

capacità e possibilità di inserimento<br />

nella lotta al vertice: secondo<br />

il nostro modo di vedere la squadra va<br />

LUNEDÌ <strong>18</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong><br />

Colpaccio gialloblù fuori casa<br />

espugnato il campo del Sapri<br />

rivista in formazione completa dei vari<br />

Lasmè, Consagra e qualcun altro assente<br />

della rosa tipo. Anche se l’Adrano<br />

non è sceso con tutti i titolari, essendo<br />

privo di Aiello, Amico e D’Angelo.<br />

Senonché, i biancazzurri si sono<br />

trovati un Cutrufello ingigantito dalle<br />

lezioni del tecnico (il ragazzo è cresciuto<br />

tecnicamente in misura inprevedibile)<br />

e un Guastella che ha fatto la<br />

differenza nei confronti dell’avversario.<br />

Quindi, se il Licata va rivisto in formazione<br />

standard, l’Adrano non ne ha<br />

bisogno, avendo confermato le doti<br />

che brillavano già in Coppa.<br />

Una luce che fa ben sperare in una illuminazione<br />

più brillante è apparsa a<br />

Castrovillari. L’Acicatena ha perso, è<br />

vero, al Mimmo Rende, ma ha giocato<br />

in maniera e livelli superbi. Tali che, in<br />

principio, sembrava dovesse vincere<br />

LA SICILIA<br />

Calcio ~ Serie D<br />

COSTANZO MATCH WINNER A SAPRI<br />

.29<br />

l’incontro. Chiaro che l’esperienza farà<br />

quello che ancora manca alla squadra<br />

di Lucio Tosto che, in ogni caso, è uscita<br />

dal terreno calabrese a testa alta e<br />

con prospettive di miglioramento concrete.<br />

Un esordio ricco di spunti tecnici<br />

e agonistici, che ha rispettato quanto<br />

si chiedeva al gruppo biancorosso in<br />

questo avvio in Serie D.<br />

Anche il Campobello ha fatto la sua<br />

figurona: battendo la Rossanese ha,<br />

non solo confermato di non aver perso<br />

smalto e coscienza delle peculiarità<br />

proprie, ma ha messo allo scoperto<br />

una squadra - quella calabra - ancora<br />

in cerca di una identità e di un ruolo, in<br />

questa edizione, nella quale è stata<br />

ammessa con ripescaggio. Il che significa<br />

che sarà dura anche nel percorso<br />

dell’attuale edizione e che dovrà correre<br />

al più presto ai ripari.


30.<br />

Il Comiso stende il Paternò<br />

COMISO 2<br />

PATERNO’ 0<br />

COMISO: Fagone, Ferrara, Santonocito, Carrozza, Alderuccio, Favata, Garufi (56’ Elefante),<br />

Cangiano, Contino (63’ Dama), Chietti, Silvano (83’ Dalì). A DISP.: Ilardi, Romeo, Esposito,<br />

Di Paola. ALL. Romano.<br />

PATERNO’: Cicutti, Pettinato (50’ Emanuele), Zappalà (76’ Orofino), Lunetto, Fascetto,<br />

Scalia, Torrisi, Bonnici, Anselmi, Catania ( 56’ Fayè), Barrica. A DISP.: Scalia, Seminara, Coppola,<br />

Licandri. ALL. Pannitteri.<br />

ARBITRO: Salamone (Palermo). Assistenti: Angilieri (TP) e Cinquemani (PA).<br />

RETI: 4’ Chietti (rig.), 92’ Dama.<br />

NOTE: Spettatori circa 500, con una cinquantina di tifosi ospiti. Ammoniti Silvano e Chietti<br />

del Comiso, Fascetto e Fayè del Paternò. Angoli 2-4 per il Paternò. Rec.: p.t. 2’ ; s.t. 2’.<br />

Un gol su rigore e uno in pieno recupero<br />

regalano la prima vittoria agli iblei<br />

COMISO. Francesco Chietti e Giuseppe Dama regalano il primo<br />

sorriso al Comiso. I verdearancio superano il Paternò col più<br />

classico dei punteggi dopo aver dominato nel primo tempo e<br />

sofferto a tratti nella ripresa la pressione dei rossazzurri che<br />

però sono apparsi scarsamente incisivi in attacco.<br />

Romano ha recuperato Favata dopo oltre un mese di assenza<br />

per infortunio, ma ha dovuto rinunciare a Corbino e Privitera,<br />

mentre indisponibile era anche Parisi. L’avvio del Comiso<br />

è stato spumeggiante con Chietti, Silvano, Cangiano e Carrozza<br />

assoluti padroni del centrocampo e abili a imbastire azioni<br />

di prima, chiamando in causa sulle fasce laterali Ferrara a destra<br />

e Santonocito a sinistra, bravo a sovrapporsi a Garufi.<br />

E proprio da un’incursione di Santonocito è nato il rigore che<br />

ha permesso al Comiso di andare in vantaggio già al 4’ quando<br />

il terzino verdearancio si è prodotto in un affondo che ha tagliato<br />

la difesa del Paternò tardivamente strettasi verso di lui<br />

con Pettinato e Scalia. Il sandwich dei due nei confronti di Santonocito<br />

è stato sanzionato col penalty, eseguito in modo impeccabile<br />

da Chietti.<br />

E’ il miglior momento del<br />

Prima di subire il<br />

raddoppio, i<br />

paternesi si sono<br />

spinti in avanti<br />

alla ricerca della<br />

rete del pareggio.<br />

Ma la scarsa<br />

precisione degli<br />

avanti ha reso<br />

vani tutti gli sforzi<br />

Comiso che giocando in velocità<br />

e tessendo trame di gioco<br />

belle a vedersi si guadagna gli<br />

applausi dei tifosi. Dietro, Alderuccio<br />

e Favata danno sicurezza<br />

a tutta la squadra e Fagone<br />

rimane inoperoso per tutto<br />

il primo tempo. Al 33’ Contino<br />

va pure in gol ma l’arbitro annulla<br />

per un suo presunto fallo<br />

su Fascetto, spesso costretto<br />

a ricorrere alle maniere forti<br />

per fermarlo. Ancora Contino<br />

al 44’ chiama in causa Cicutti<br />

che si salva in angolo.<br />

Nella ripresa Pannitteri inserisce<br />

prima l’attaccante<br />

Emanuele al posto di Pettinato,<br />

retrocedendo al suo posto<br />

Bonnici, poi Fayè nel tentativo<br />

di potenziare la prima linea. In effetti gli ospiti creano qualche<br />

problema al Comiso e Romano decide di infoltire il centrocampo<br />

inserendo Elefante al posto di Garufi, mentre al 63’ Dama rileva<br />

un Contino che aveva speso moltissimo.<br />

Il Paternò prova la via del gol con Anselmi al 53’ e al 61’ con<br />

Emanuele ma, in entrambe le occasioni Fagone para. Replica il<br />

Comiso con Elefante al 69’ senza inquadrare lo specchio della<br />

porta, mentre Santonocito, Silvano e Chietti confezionano<br />

azioni pericolose ma preferiscono il fioretto alla sciabola e la<br />

difesa rossazzurra riesce a rimediare alla meno peggio. Lunetto<br />

all’83 e Fayè al 90’ non sono precisi e il possibile pareggio<br />

sfuma, mentre il Comiso trova ancora la forza di proiettarsi in<br />

avanti. Al ’92 il fantasista Chietti si produce in un irresistibile<br />

assolo sulla fascia sinistra e lascia partire un perfetto traversone<br />

con la palla che deve solo essere sospinta in rete. Dama, appostato<br />

nei pressi del lato opposto, questa volta è pronto e l’inzuccata<br />

arriva puntuale e precisa col pallone che va a gonfiare<br />

la rete difesa da Cicutti tagliato fuori, come tutta la difesa, dal<br />

suggerimento dell’ex siracusani.<br />

ANTONELLO LAURETTA<br />

SERIE D- I<br />

I<br />

Adrano Licata 1 0<br />

Campobello Rossanese 4 2<br />

Castrovillari Acicatena 3 2<br />

Comiso Paternò 2 0<br />

Ragusa Paolana 2 0<br />

Sangiuseppese Cosenza 1 0<br />

Sapri Giarre 0 1<br />

Savoia Pomigliano 1 0 PROSSIMO<br />

Siracusa Angri 4 2<br />

TURNO<br />

Acicatena-Comiso<br />

Angri-Savoia<br />

Cosenza-Adrano<br />

Giarre-Ragusa<br />

Licata-Siracusa<br />

Paolana-Campobello<br />

Paternò-Sapri<br />

Pomigliano-Castrovillari<br />

Rossanese-Sangiuseppese<br />

Campobello 3 1 1 0 0 4 2 0<br />

Siracusa 3 1 1 0 0 4 2 0<br />

Comiso 3 1 1 0 0 2 0 0<br />

Ragusa 3 1 1 0 0 2 0 0<br />

Castrovillari 3 1 1 0 0 3 2 0<br />

Adrano 3 1 1 0 0 1 0 0<br />

Savoia 3 1 1 0 0 1 0 0<br />

Sangiuseppese 3 1 1 0 0 1 0 0<br />

Giarre 3 1 1 0 0 1 0 +2<br />

Acicatena 0 1 0 0 1 2 3 0<br />

Sapri 0 1 0 0 1 0 1 -3<br />

Pomigliano 0 1 0 0 1 0 1 0<br />

Cosenza 0 1 0 0 1 0 1 0<br />

Licata 0 1 0 0 1 0 1 0<br />

Rossanese 0 1 0 0 1 2 4 -2<br />

Angri 0 1 0 0 1 2 4 -2<br />

Paolana 0 1 0 0 1 0 2 -2<br />

Paternò<br />

MARCATORI<br />

0 1 0 0 1 0 2 -2<br />

2 RETI: Pannitteri (2 rig.) (Campobello); Celso (Acicatena); Rosa (Ragusa);<br />

Apa (1 rig.) (Rossanese); Romano [Siracusa]<br />

1 RETE: Larosa (Adrano); Italia e Mossa (Campobello); Andreoli Favasuli,<br />

Saffioti (Castrovillari); De Cesare [Neapolis], Costanzo [Giarre], Porzio<br />

[Savoia], Crisantemo, Ferraioli [Angri], Bonarrigo, Ferrara [Siracusa].<br />

CLASSIFICA<br />

LA SICILIA<br />

LUNEDÌ <strong>18</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong><br />

Calcio ~ Serie D<br />

PUNTI<br />

PARTITE GOAL<br />

G V N P F S<br />

M.I.<br />

CLASSIFICA<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Chietti nella foto<br />

accanto ha<br />

aperto le<br />

marcature del<br />

Comiso su calcio<br />

di rigore, nel<br />

finale il<br />

raddoppio di<br />

Dama<br />

Romano è soddisfatto<br />

Pannitteri protesta<br />

Comiso. "Risultato giusto per quanto si è visto nell’arco della<br />

partita", dice il tecnico del Comiso, Pippo Romano. "Il<br />

pareggio sarebbe stato più giusto, il rigore regalato<br />

dall’arbitro al Comiso ha finito con l’incidere nell’economia<br />

della gara", è l’opinione di Ciccio Pannitteri, allenatore del<br />

Paternò che aspetta rinforzi: un attaccante, un<br />

centrocampista e un difensore già preso, si tratta di Raneri.<br />

"Nel primo tempo siamo stati eccezionali - osserva Romano -<br />

, nella ripresa abbiamo sofferto un po’ ma il Paternò quasi<br />

mai è stato pericoloso davvero, mentre noi abbiamo creato<br />

situazioni molto buone ma no sfruttate. Un elogio a tutti i<br />

miei ragazzi che si dono battuti con grande determinazione".<br />

"Siamo stati poco reattivi nel primo tempo, quasi timorosi -<br />

osserva Pannitteri - nella ripresa avremmo meritato il pari<br />

invece è arrivato il gol beffa di Dama". Il presidente del<br />

Paternò Nello Galati si accontenta del buon secondo tempo<br />

giocato dalla sua squadra e preannuncia la C2 in un triennio.<br />

A. L.<br />

La delusione di Tosto<br />

«Puniti da due episodi»<br />

Castrovillari. Delusione per il club siciliano al termine dei<br />

novanta minuti contro il Castrovillari. Mister Luigi Tosto,<br />

contrariato per il risultato finale non riesce a darsi pace per<br />

non aver sfruttato a dovere il doppio vantaggio che i suoi<br />

ragazzi avevano costruito fino alle prime battute della ripresa.<br />

"Un errore dell’arbitro ed una palla persa a centrocampo -<br />

psiega il tecnico siciliano - hanno vanificato quanto di buono<br />

avevamo costruito fino al 9’ del secondo tempo. Il Castrovillari<br />

è stato astuto ad approfittare di questi due importanti episodi<br />

che sfortunatamente hanno riaperto l’incontro. Noi siamo<br />

stati ancor più sfortunati quando, purtroppo, siamo andati in<br />

svantaggio grazie ad una nostra autorete".<br />

"Fino alla fine - continua il tecnico - visto che il nostro portiere<br />

non ha prodotto alcun intervento, abbiamo cercato di<br />

raddrizzare l’incontro. Tuttavia, per nostro demerito, sia<br />

Cangemi che Ranno, hanno fallito di un soffio quello che era il<br />

nostro obiettivo minimo: il pareggio".<br />

F.C.<br />

Fattore campo determinante<br />

SAVOIA 1<br />

POMIGLIANO 0<br />

SAVOIA (4-4-2): Ingenito 6,5; De Rosa 6,5, Abate 6,5, Serino 6,<br />

Caldore 6 (35’ st Carlino sv); Porzio 7,5, Costantino 6, Pinto 6, Malgieri<br />

6; Caliano 6,5, De Biase 6 (14’ st Avino 6). A DISP.: Sicignano,<br />

Della Rocca, Buono, Guadagno Carmando. ALL.: Anastasio.<br />

POMIGLIANO (4-2-3-1): Rocco 6,5; Ceci 6, Barbato 6, Agosto 6,<br />

Schiavone 5; Sarubbo 6,5, Gatta 6,5; Castaldi 6 (20’ st Del Giudice 6),<br />

Baratto 5,5, Incitti 6; Monaco 5 (25’ st Maiorano 5,5). A DISP.: Vitiello,<br />

Follera, De Vito, Logoluso, Ricciardi. ALL.: Carannante.<br />

ARBITRO: Gavilucci di Latina.<br />

RETE: 19’ st Porzio.<br />

NOTE: spettatori 3000, con discreta presenza di sostenitori ospiti.<br />

Espulso al 40’ st Pinto (S) per doppia ammonizione. Ammoniti: Costantino,<br />

Malgieri (S), Gatta (P). Recupero: 1’ pt, 4’ st. Un minuto di<br />

raccoglimento per Catello Coppola, decano dei giornalisti torresi,<br />

corrispondente del Corriere dello Sport, scomparso a maggio.<br />

ECCELLENZA<br />

AB<br />

Akragas Raffadali 0 0<br />

Alcamo Empedoclina 2 0<br />

Enna Nissa 0 0<br />

Kamarat Mazara 1 0<br />

Petrosino Villabate 2 1<br />

Pro Favara Carini 0 0<br />

Sancataldese Folgore 3 0<br />

Terrasini Trapani 1 2<br />

PT G V N P F S<br />

Kamarat 4 2 1 1 0 3 2<br />

Petrosino 4 2 1 1 0 2 1<br />

Mazara 3 2 1 0 1 6 2<br />

Folgore 3 2 1 0 1 2 3<br />

Sancataldese 3 2 1 0 1 4 6<br />

Alcamo 2 2 1 1 0 4 2<br />

Carini 2 2 0 2 0 2 2<br />

Raffadali 2 2 0 2 0 1 1<br />

Pro Favara 2 2 0 2 0 1 1<br />

Akragas 2 2 0 2 0 0 0<br />

Nissa 2 2 0 2 0 0 0<br />

Terrasini 1 2 0 1 1 2 3<br />

Villabate 1 2 0 1 1 2 3<br />

Enna 1 2 0 1 1 0 2<br />

Empedoclina 1 2 0 1 1 0 2<br />

Trapani -8 2 1 1 0 4 3<br />

Alcamo Akragas<br />

Carini Raffadali<br />

Empedoclina Terrasini<br />

Folgore Kamarat<br />

Mazara Pro Favara<br />

Nissa Sancataldese<br />

Trapani Petrosino<br />

Villabate Enna<br />

Acate Due Torri 0 1<br />

Camaro Aci S.Antonio 1 1<br />

Castiglione Palazzolo 0 1<br />

Fiumefreddo Villafranca 1 0<br />

Leonzio Orlandina 2 4<br />

Mazzarra Trecastagni 3 1<br />

V.Catania S.Agata 1 1<br />

Valguarnera Spadaforese 1 0<br />

PT G V N P F S<br />

Orlandina 6 2 2 0 0 6 2<br />

Palazzolo 6 2 2 0 0 4 2<br />

Fiumefreddo 6 2 2 0 0 3 1<br />

S.Agata 4 2 1 1 0 2 1<br />

Mazzarra 3 2 1 0 1 5 4<br />

Trecastagni 3 2 1 0 1 5 4<br />

Villafranca 3 2 1 0 1 2 1<br />

Due Torri 3 2 1 0 1 2 2<br />

Valguarnera 3 2 1 0 1 1 2<br />

Aci S.Antonio 2 2 0 2 0 1 1<br />

Camaro 2 2 0 2 0 1 1<br />

Spadaforese 1 2 0 1 1 0 1<br />

Leonzio 1 2 0 1 1 2 4<br />

V.Catania 1 2 0 1 1 2 5<br />

Acate 0 2 0 0 2 0 2<br />

Castiglione 0 2 0 0 2 0 3<br />

Aci S.Antonio Spadaforese<br />

Due Torri V.Catania<br />

Fiumefreddo Valguarnera<br />

Orlandina Camaro<br />

Palazzolo Leonzio<br />

S.Agata Mazzarra<br />

Trecastagni Castiglione<br />

Villafranca Acate<br />

SANGIUSEPPESE 1<br />

COSENZA 0<br />

SANGIUSEPPESE (4-4-2): Iaccarino 6,5; Civita 6,5, Parisi 6,5<br />

(40’ st Misiti sv), Scognamiglio 6, Mannone 6,5; Vitagliano 6,5,<br />

Ausoni 6,5, Corsale 6,5, Moxedano 6 (15 ’st Casapulla 6,5); Vitaglione<br />

6 (26’ st Varriale sv), De Cesare 7. A DISP.: Maltese, Salvatore,<br />

De Luca, Alterio. ALL.: Mandragora.<br />

COSENZA (4-4-2): D’Auria 6; Di Donato 4, Scorrano 5,5, Scarlato<br />

6, De Pasquale 5 (1’ st Cucinotta 6); Fiscina 5 (1’ st De Rose<br />

6), Vanzetto 6, Di Maio 6, Lio 6; Belmonte 5,5 (16’ st Crisafulli<br />

5,5), Prete 6. A DISP.: Spingola, Sanso, Ferrentino, Mignolo. ALL.:<br />

Zunico.<br />

ARBITRO: Oliveri di Acireale 6,5.<br />

RETE: 37’ pt De Cesare.<br />

NOTE: spettatori 200 circa. Espulso al 34’ pt Di Donato (C) per<br />

gioco falloso. Ammoniti: Civita, Vanzetto, Vitagliano, Lio, Casapulla.<br />

Angoli 5-4 per il Cosenza. Recupero: 2’ pt, 4’ st.<br />

PROMOZIONE<br />

A<br />

CLASSIFICA<br />

PROSSIMO TURNO<br />

Canicatti S. G. Gemini 3 0<br />

Castellammare Marsala 1 2<br />

Cianciana 2000 Parmonval 0 1<br />

Jetas Ribera 1954 0 2<br />

Monreale Gattopardo 1 0<br />

Montelepre Corleone 1 0<br />

Riviera Marmi Dattilo 2 1<br />

Valderice Buseto 1 01<br />

PT G V N P F S<br />

Parmonval 6 2 2 0 0 6 0<br />

Riviera Marmi 6 2 2 0 0 6 2<br />

Ribera 1954 6 2 2 0 0 3 0<br />

Marsala 4 2 1 1 0 2 1<br />

Canicatti 3 2 1 0 1 3 1<br />

Dattilo 3 2 1 0 1 3 2<br />

Montelepre 3 1 1 0 0 1 0<br />

Gattopardo 3 2 1 0 1 1 1<br />

Buseto 3 2 1 0 1 1 1<br />

Monreale 3 2 1 0 1 1 1<br />

Valderice 3 2 1 0 1 1 2<br />

Cianciana 2000 1 2 0 1 1 0 1<br />

Castellammare 0 2 0 0 2 1 3<br />

S. G. Gemini 0 1 0 0 1 0 3<br />

Corleone 0 2 0 0 2 1 5<br />

Jetas 0 2 0 0 2 0 7<br />

Corleone Canicatti<br />

Dattilo Montelepre<br />

Gattopardo Buseto<br />

Marsala Monreale<br />

Parmonval Castellammare<br />

Ribera 1954 Cianciana 2000<br />

Riviera Marmi Valderice<br />

S. G. Gemini Jetas<br />

L’Acicatena in vantaggio di 2 gol<br />

alla fine si arrende a Castrovillari<br />

CASTROVILLARI 3<br />

ACICATENA 2<br />

CASTROVILLARI (4-4-2) De Vona 6; Costanzo<br />

7,5, Tartari 5 (14’ st Ferraro 7), Romeo<br />

6, Andreoli 7; Scafaro 6,5, Crucitti 6 (14’<br />

st Papasidero 6), Favasuli 7, Scambria 6; Miceli<br />

6 (42’ st Tuoto ng), Saffioti 7. A DISP.:<br />

Maritato, De Rosa, Cucciolillo, Fabretti. ALL.<br />

Viola.<br />

ACICATENA (3-5-2): Caruso 6; Cocuzza 7,<br />

Celso 7 (29’ st Ranno 5,5), Castorina 5,5 (34’<br />

st Ambrosio ng); Privitera 6 (29’ st Gangemi<br />

6), Cataldi 6, Assenzio 6, Benedettino 5,5,<br />

Leotta 5,5; Ardizzone 6, Costa 6. A DISP.: Torrisi,<br />

Napoli, Morabito, Catania. ALL. Tosto.<br />

ARBITRO: Mertino di Torre Annunziata 6.<br />

RETI: pt 41’ Celso (A), rig; st 3’ Celso (A), 9’<br />

Favasuli (C), 20’ Saffioti (C), 23’ Andreoli (C).<br />

NOTE: giornata soleggiata, terreno di gioco<br />

in perfette condizioni. Ammoniti Scafaro,<br />

Costanzo, Celso, Gangemi e Privitera.<br />

Spettatori 1.000 circa. Calci d’angolo 7-4 per<br />

l’Acicatena.<br />

NON È BASTATA LA DOPPIETTA DI CELSO<br />

CASTROVILLARI. Sfortunato esordio in campionato per l’Acicatena<br />

di mister Tosto che a Castrovillari si fa beffare dopo essere<br />

stata addirittura in vantaggio di due reti all’inizio del secondo<br />

tempo. Una sconfitta che brucia, perchè la compagine siciliana<br />

ha mostrato un buon calcio ma, complici alcuni episodi ed<br />

un evidente crollo psicologico subìto dopo la prima rete del Castrovillari,<br />

non è riuscita a mantenere la partita sui binari in cui<br />

si era incanalata sin dall’inizio.<br />

Nei primi minuti di gioco si nota subito come l’allenatore locale<br />

non abbia azzeccato la formazione, anche se in fase offensiva<br />

sono stati pericolosi sia Saffioti che Favasuli. Il Castrovillari<br />

parte forte con Scambria, che dopo neanche un minuto colpisce<br />

il palo con un gran destro dalla distanza. Ancora pericoloso<br />

il Castrovillari al 12’ con Costanzo, che lascia partire un tiro<br />

dall’out di destra dell’area di rigore dell’Acicatena, ma Caruso<br />

è attento e riesce a smanacciare in angolo.<br />

Da quel momento in poi le formazioni iniziano a studiarsi<br />

a centrocampo e nessuna delle due prevale sulle altre. C’è da<br />

dire però che gli ospiti prendono più facilmente in mano l’iniziativa,<br />

tenendo palla a centrocampo e cercando di creare dei<br />

varchi tra le strette maglie della difesa cosentina. La prima vera<br />

azione da gol da parte degli etnei arriva al 41’ quando Costa<br />

supera Tartari che lo atterra sotto gli occhi dell’arbitro, inflessibile<br />

nel decretare la massima punizione. Celso si presenta<br />

sul dischetto e spiazza il portiere.<br />

Nella ripresa ci si aspettava un cambio di rotta del Castrovillari,<br />

ma l’Acicatena dopo solo 3’ raddoppia sempre con Celso,<br />

il quale scaglia un gran sinistro da fuori area che piega le mani<br />

al giovane portiere locale. Dopo solo sei minuti il Castrovillari<br />

accorcia le distanze con una punizione a due assegnata dal<br />

direttore di gara a pochi metri dall’area piccola per gamba tesa<br />

dal portiere siciliano. Sulla palla si presentano Andreoli e Favasuli<br />

con quest’ultimo che di precisione trova l’angolino più<br />

lontano e dimezza lo svantaggio. Di li a poco i cambi del Castrovillari<br />

con Ferraro per Tartari e Papasidero per Crocitti. Le due<br />

mosse hanno dato esiti positivi perchè i due hanno dato una<br />

certa tranquillità sia in difesa che a centrocampo.<br />

Proprio dal centrocampo parte un lancio di Miceli che taglia<br />

la difesa ospite ed arriva sui piedi Saffioti, che con un bel tiro<br />

di sinistro fulmina il giovane ed incolpevole Caruso. Il Castrovillari<br />

sulle ali dell’entusiasmo realizza il gol partita al 23’ con<br />

Andreoli, che ben servito da Favasuli scaglia un fendente che<br />

trova la deviazione di un difensore avversario e si insacca alle<br />

spalle dell’incolpevole Caruso. Il finale è tutto di marca siciliana<br />

che in rapida successione al 39’ e al 41’ sfiora il pareggio rispettivamente<br />

con Celso e Ranno. L’ultima e più ghiotta occasione<br />

per il pareggio dell’Acicatena arriva a due minuti dalla fine<br />

con Gangemi, il quale tira alto da posizione favorevolissima<br />

con lo specchio della porta completamente libero.<br />

FRANCESCO CAGNONI<br />

B D<br />

C<br />

Bagheria S.Palermo 2 1<br />

Borgatese R.Gangi 0 1<br />

Capo Orlando R.Dicaprileone 2 1<br />

Casteldaccia Rodi Milici 5 1<br />

Or. Sa. Settecannoli 2 0<br />

Panormus Torregrotta 1 0<br />

Patti Futura 1 3<br />

Torrenovese Gioiosa 4 0<br />

PT G V N P F S<br />

Torrenovese 6 2 2 0 0 5 0<br />

Futura 6 2 2 0 0 4 1<br />

R.Gangi 6 2 2 0 0 2 0<br />

Panormus 6 2 2 0 0 2 0<br />

Capo Orlando 4 2 1 1 0 3 2<br />

Torregrotta 3 2 1 0 1 4 2<br />

Casteldaccia 3 2 1 0 1 6 5<br />

Or. Sa. 3 2 1 0 1 3 2<br />

Settecannoli 3 2 1 0 1 4 4<br />

Bagheria 3 2 1 0 1 2 2<br />

Rodi Milici 3 2 1 0 1 3 6<br />

Gioiosa 1 2 0 1 1 1 5<br />

R.Dicaprileone 0 2 0 0 2 1 3<br />

S.Palermo 0 2 0 0 2 1 3<br />

Borgatese 0 2 0 0 2 2 5<br />

Patti 0 2 0 0 2 1 4<br />

Casteldaccia Or. Sa.<br />

Futura Borgatese<br />

Gioiosa Bagheria<br />

R.Dicaprileone Torrenovese<br />

R.Gangi Settecannoli<br />

Rodi Milici Panormus<br />

S.Palermo Patti<br />

Torregrotta Capo Orlando<br />

A.Viagrande Linguaglossa 2 0<br />

Co.E.Mi. Misterb. R. Giustra 3 2<br />

R. Messina Mascali 2 0<br />

Riposto Gravina 0 2<br />

S.Gregorio Giardini Naxos 0 3<br />

S.M. La Stella Agira 1 3<br />

Taormina Ragazzini Gen. 2 2<br />

Troina Acireale 1 1<br />

PT G V N P F S<br />

Giardini Naxos 6 2 2 0 0 8 0<br />

A.Viagrande 6 2 2 0 0 3 0<br />

Ragazzini Gen. 4 2 1 1 0 6 2<br />

Agira 4 2 1 1 0 5 3<br />

Gravina 4 2 1 1 0 3 1<br />

R. Messina 4 2 1 1 0 3 1<br />

Co.E.Mi. Misterb. 4 2 1 1 0 5 4<br />

Troina 4 2 1 1 0 4 3<br />

Mascali 3 2 1 0 1 4 5<br />

Taormina 2 2 0 2 0 2 2<br />

Acireale 1 2 0 1 1 1 2<br />

Linguaglossa 1 2 0 1 1 0 2<br />

R. Giustra 0 2 0 0 2 4 6<br />

S.Gregorio 0 2 0 0 2 3 7<br />

Riposto 0 2 0 0 2 0 6<br />

S.M. La Stella 0 2 0 0 2 1 8<br />

Agira S.Gregorio<br />

Co.E.Mi. Misterb. Troina<br />

Giardini Naxos R. Messina<br />

Gravina Taormina<br />

Linguaglossa Acireale<br />

Mascali Riposto<br />

R. Giustra S.M. La Stella<br />

Ragazzini Gen. A.Viagrande<br />

A.Grammichele Rari Nantes 1 0<br />

Aretusa Niscemi 1 2<br />

Belvedere Noto 2 1<br />

Francofonte Pachino 1 0<br />

Pozzallo Barrese 2 0<br />

Rosolini Ramacca 3 2<br />

Scicli V.Ispica 1 3<br />

Sommatino Scordia 2 2<br />

PT G V N P F S<br />

Rosolini 6 2 2 0 0 8 3<br />

Pozzallo 6 2 2 0 0 4 0<br />

V.Ispica 6 2 2 0 0 5 2<br />

Francofonte 4 2 1 1 0 3 2<br />

Ramacca 3 2 1 0 1 6 4<br />

Noto 3 2 1 0 1 4 2<br />

Pachino 3 2 1 0 1 3 3<br />

A.Grammichele 3 2 1 0 1 2 2<br />

Niscemi 3 2 1 0 1 2 3<br />

Belvedere 3 2 1 0 1 3 5<br />

Scordia 2 2 0 2 0 3 3<br />

Sommatino 1 2 0 1 1 4 5<br />

Scicli 1 2 0 1 1 2 4<br />

Barrese 1 2 0 1 1 2 4<br />

Aretusa 0 2 0 0 2 1 5<br />

Rari Nantes 0 2 0 0 2 1 6<br />

Barrese Aretusa<br />

Francofonte Sommatino<br />

Niscemi Belvedere<br />

Noto Rosolini<br />

Pachino Pozzallo<br />

Ramacca A.Grammichele<br />

Rari Nantes Scicli<br />

V.Ispica Scordia


L’Adrano baby promette bene<br />

ADRANO 1<br />

LICATA 0<br />

ADRANO: Saia, Cutrufello, Oliva, Giuffrida (58’ Zumbo), Taverniti, Vassallo, Tandurella, Raffa,<br />

Elamraoui (87’ Rizzuto), Guastella, Truglio (46’ Carbonaro). In panchina: Atanasio, Daidone,<br />

Aricò, Russo. All. Gaetano Di Maria.<br />

LICATA: Lo Galbo, Nicola Nave, Gnoffo, Grillo(87’ Manfrini), Accetta, Milanesio, Mancino(63’<br />

Cordaro), Pecorella, Concialdi, Di Somma, Cavallaro (91’ Semprevivo). In panchina:<br />

Carandente, Rolla, Iannello, Brunetto. All. Capodicasa.<br />

ARBITRO: De Salvo di Messina coadiuvato da Arena e Altomonte di Taurianova.<br />

RETE: 67’ Guastella (su rigore).<br />

NOTE: spettatori 1.000 circa (200 gli ospiti). Ammoniti: Milanesio, Accetta, Tandurella,<br />

Carbonaro, Taverniti. Angoli: 6-4 (p. t. 1-1) per il Licata. Recuperi 1’ e 4’.<br />

Tante occasioni contro il blasonato<br />

Licata, ma il gol arriva solo su rigore<br />

PAOLO LICCIARDELLO<br />

ADRANO. Un Adrano stratosferico batte la matricola Licata (e<br />

non inganni il fatto che l’unica rete della partita sia stata realizzata<br />

su sacrosanto calcio di rigore), preceduta da grande fama,<br />

ma che, in effetti, sul campo, è stata superata per qualità<br />

di gioco e numero di azioni da rete dalla formazione guidata da<br />

Gaetano Di Maria.<br />

Per questa prima gara casalinga dell’Adrano, completamente<br />

rinnovato rispetto alle stagioni precedenti, l’amministrazione<br />

comunale ha organizzato una grande manifestazione d’apertura<br />

con majorettes, marce militari americane, inni affidati<br />

a un tenore e un soprano, colori biancoazzurri disegnati in<br />

cielo da un aereo della protezione civile di Adrano, giochi pirotecnici<br />

e caramelle per il pubblico. La vittoria sul Licata è stata<br />

il giusto epilogo di un’atmosfera così festosa e beneaugurante<br />

- come hanno detto i tifosi - per il prosieguo del campionato.<br />

La gara è stata bella a vedersi, costellata di azioni pregevoli<br />

sull’uno e sull’altro fronte, ma<br />

Majorettes e<br />

giochi pirotecnici<br />

per salutare<br />

l’inizio<br />

del campionato.<br />

Di Guastella al 67’<br />

la rete decisiva<br />

dal dischetto.<br />

Tra gli ospiti un<br />

super Lo Galbo<br />

con una netta predominanza<br />

in fatto di occasioni da rete da<br />

parte della squadra di casa,<br />

imbottita di giovani che non<br />

hanno fatto rimpiangere gli<br />

assenti. Nell’Adrano erano, infatti,<br />

assenti per squalifica<br />

Amico, Aiello e D’Angelo, ma<br />

la squadra ha giocato con il cipiglio<br />

delle grandi.<br />

Parte a razzo il Licata e con<br />

un’azione insistita di Cavallaro<br />

guadagna un corner. Ma è solo<br />

fuoco di paglia. Guastella,<br />

Tandurella e Cutrufello salgono<br />

subito in cattedra e inizia<br />

l’assedio alla porta di Lo Galbo:<br />

Cutrufello per un soffio<br />

non aggancia un invito di Guastella,<br />

Taverniti lo copia, Tan-<br />

durella lanciato da Giuffrida in area viene stoppato all’ultimo<br />

momento da Accetta.<br />

Due pennellate di Di Somma per gli ospiti: una non viene<br />

sfruttata da Cavallaro, sull’altra interviene Taverniti con un retropassaggio<br />

da brividi, ma Paolo Saia evita ogni complicazione.<br />

Al <strong>18</strong>’, ghiotta occasione per Tandurella che, tutto solo, di sinistro<br />

spedisce fuori; 2 minuti dopo, lanciato in rete, viene steso<br />

da Accetta che se la cava solo con il “giallo”. Al 23’, ancora<br />

Guastella, su calcio di punizione, costringe Lo Galbo agli straordinari.<br />

Il Licata si fa vivo con Di Somma (41’) e Cavallaro (45’),<br />

ma senza creare grossi pericoli.<br />

Nella ripresa Di Maria lascia Truglio negli spogliatoi e lo sostituisce<br />

con Carbonaro. E’ il Licata a confezionare tre azioni pericolose:<br />

sull’asse Pecorella-Mancino, Di Somma tenta la penetrazione<br />

in area, ma la difesa libera, poi è Pecorella a tentare un<br />

tiro bomba (fuori) e al 55’ Conciali, smarcato in area, spara da<br />

due passi, ma Paolo Saia compie il miracolo.<br />

Scampato il pericolo, l’Adrano torna all’assalto: prima Guastella<br />

sfiora il palo alla destra di Lo Galbo, poi al 67’ il settepolmoni<br />

Cutrufello con un’azione travolgente riesce a penetrare<br />

in area, ma Accetta lo stende e De Salvo, a due passi, concede<br />

il penalty. Guastella con calma olimpica trasforma dagli undici<br />

metri: la rete del vantaggio viene accolta con un boato dal<br />

pubblico. L’Adrano non tira i remi in barca e anzi ancora con<br />

Cutrufello sfiora il raddoppio (la sua bordata da fuori area costringe<br />

Lo Galbo a una respinta a pugni chiusi). Le iniziative del<br />

solito Di Somma non sortiscono effetto alcuno e l’Adrano «bagna»<br />

la vittoria con i meritati applausi del suo pubblico.<br />

Siracusa a mitraglia<br />

dieci gol in tre partite<br />

Il Siracusa conia il «Chiamate il De Simone 4-2-4-2». Finalmente<br />

si parte e il Siracusa di Mimmo Giacomarro (un tecnico<br />

della premiata ditta Marsala, come Marino e Galfano) si<br />

conferma squadra di autentici bombardieri. Rifila quattro<br />

sberle all’Angri, bissando il 4-2 già ammollato al Paternò in<br />

Coppa Italia. Se è già una regola, il Cosenza, fra due giornate<br />

di scena sul campo degli aretusei, prenda le opportune misure.<br />

E lo stesso Licata, che al debutto è scivolato ad Adrano (1-<br />

0), domenica prossima - ospitando gli azzurri - provi a usare<br />

massima accortezza. Già il Licata, vecchia fiamma di mister<br />

Giacomarro, quando giocava da illuminato centrocampista.<br />

Le cifre in ogni caso parlano chiaro: il Siracusa in tre uscite<br />

ufficiali (due in Coppa e una in campionato), ha messo a segno<br />

dieci palloni, dunque uno ogni 27’, con Bonarrigo (4), Romano<br />

(3), Ferrara, Nuvoli e Tornacelli. Un modo per dimenticare<br />

a Siracusa anni oscuri, delusioni in <strong>serie</strong>, per mirare già<br />

da adesso a quell’abbacinante sogno che è il ritorno in Serie<br />

C2.<br />

G. S.<br />

A destra Guastella,<br />

match winner<br />

dell’Adrano, in<br />

azione. Suo il<br />

rigore che ha<br />

regalato la prima<br />

vittoria ai<br />

biancazzurri<br />

(Foto Santi Zappalà)<br />

DI SOMMA, LA «MENTE» DEL LICATA: DA LUI LE GIOCATE PIÙ PERICOLOSE DEGLI OSPITI [FOTO SANTI ZAPPALÀ]<br />

Di Maria: «Ragazzi straordinari»<br />

Capodicasa: «Ci riprenderemo»<br />

ADRANO. Atmosfera di grande soddisfazione<br />

in casa dell’Adrano per la convincente<br />

e meritata vittoria ottenuta sul<br />

Licata: un Adrano eccellente e un Licata<br />

poco pungente. E’ d’accordo a metà<br />

Gaetano Di Maria.<br />

«Non capisco perché dobbiamo svalutare<br />

il senso di questa importante<br />

vittoria - risponde il bravo tecnico dei<br />

biancoazzurri - siamo stati bravi, abbiamo<br />

legittimato questa terza vittoria,<br />

dopo le due ottenute in Coppa Italia,<br />

indipendentemente dal rendimento<br />

dell’avversario. E’ il frutto meritato del<br />

lavoro di una squadra che lavora sodo,<br />

che cresce di giorno in giorno, che semina<br />

bene e quindi raccoglie».<br />

Un Guastella stratosferico, un Cutrufello<br />

incontenibile, ci fossero stati<br />

Aiello e Amico, forse, il risultato sarebbe<br />

stato più rotondo.<br />

«Questo è un gruppo straordinario,<br />

quando i ragazzi vengono chiamati<br />

sanno rispondere sempre con grande<br />

professionalità. Abbiamo battuto una<br />

grossa squadra, siamo certamente tutti<br />

contenti, anzi aggiungo che, con questa<br />

vittoria, abbiamo completato la<br />

grande festa organizzata dall’amministrazione<br />

comunale prima della gara».<br />

Sul fronte del Licata ascoltiamo Capodicasa,<br />

molto sereno nonostante la<br />

sconfitta incassata.<br />

«Credo sia stata una gara fondamentalmente<br />

equilibrata. Abbiamo creato<br />

le nostre occasioni da gol senza saperle<br />

sfruttare, commettendo quella grossa<br />

ingenuità in area ai danni di Cutrufello<br />

dalla quale è scaturito il penalty».<br />

Peserà questa sconfitta sugli obiettivi<br />

da raggiungere?<br />

«Assolutamente no: siamo alla prima<br />

giornata di campionato e non va<br />

dimenticato che a noi mancavano tre<br />

pedine fondamentali come Gallo, Lasmè<br />

e Consagra. Sapremo riprenderci<br />

senza alcun problema».<br />

P. L.<br />

Partenze sprint<br />

Nell’anno dei tecnici marsalesi (vedansi Marino e Giacomarro),<br />

volete che anche Angelo Galfano - alla guida del Ragusa<br />

- non partisse alla grande? La squadra iblea, alquanto<br />

rinnovata e per molti versi ambiziosa, è scattata ai nastri come<br />

un fulmine, facendo la festa ai calabri della Paolana (2-<br />

0).<br />

E, nel turno che ha negato ospitalità ai pareggi, dunque gli<br />

iblei sono in quella prima metà superiore della classifica che<br />

se la gode, perché a punteggio pieno.<br />

Ma già la squadra azzurra aveva fornito un input interessante,<br />

superando il primo turno della Coppa Italia, eliminando<br />

il Comiso, comunque in un doppio confronto tutto<br />

matto: entrambe le squadre si erano imposte di misura in<br />

trasferta. Promosso quindi il Ragusa per un gol in più (0-1<br />

in casa e 2-1 in trasferta).<br />

Chissà, forse è il momento di seppellire i fantasmi della<br />

scorsa stagione, sotto la guida del pur bravo Piero Infantino,<br />

con un estemporaneo intermezzo - fra la 16esima e la<br />

22esima giornata - di Hector Ortega.<br />

GAETANO SCONZO<br />

Il nuovo Ragusa ritrova il «vecchio» Rosa<br />

Doppietta alla Paolana. Il bomber pozzallese in rete al 3’ e al 29’ della ripresa. Annullato un gol agli ospiti<br />

RAGUSA. Un doppietta di Beppe Rosa per<br />

abbattere la Paolana e fare partire con il<br />

piede giusto il rinnovatissimo Ragusa. Il<br />

bomber pozzallese (ritornato in maglia<br />

azzurra dopo alcune stagioni anche in<br />

C2) è stato un’autentica spina nel fianco<br />

per la retroguardia calabrese e, da attaccante<br />

di razza, ha saputo colpire al momento<br />

giusto, ovvero all’inizio della ripresa,<br />

dopo avere resistito a tre avversari.<br />

Bello pure il raddoppio, alla mezz’ora,<br />

che ha chiuso in pratica la gara, mortificando<br />

la reazione ospite, che aveva messo<br />

in serio imbarazzo, per almeno 20’, i<br />

padroni di casa. Ma la cosa più bella Rosa<br />

l’ha fatta vedere sicuramente nel primo<br />

tempo (al 9’) quando su imbeccata di<br />

Melillo ha fatto partire un tiro di eccezionale<br />

potenza e precisione che ha sfiorato<br />

l’incrocio dei pali alla sinistra del bravissimo<br />

portiere ospite.<br />

Dato a Rosa quel che è di Rosa, passiamo<br />

al resto della gara, che ha messo in<br />

mostra un generosissimo (pur se incompleto)<br />

Ragusa per tutto il primo tempo<br />

tempo, durante il quale (34’) è stata colpita<br />

anche la traversa con Vindigni, con<br />

la Paolana che (dopo avere sfiorato il gol<br />

al 1’ con Lorenzini) tentava di difendersi<br />

disperatamente, lasciando inattivo il<br />

giovanissimo Presti ,che aveva sostituito<br />

il titolare Merletti (residua squalifica<br />

della passata stagione nel Modica).<br />

Insomma, il Ragusa avrebbe dovuto<br />

chiudere il primo tempo con un buon<br />

vantaggio e invece la gara, al riposo, era<br />

ancora sullo 0-0. Erano venuti a mancare<br />

i Peter e i Bufalino, mentre si era abbastanza<br />

bene inserito l’ultimo arrivato<br />

(appena giovedì), l’esperto difensore<br />

centrale campano Antonio Ruggero.<br />

Negli spogliatoi Angelo Galfano avrà<br />

chiarito sicuramente le idee ai suoi ragazzi,<br />

tanto è vero che una volta rientrate<br />

le squadre in campo, le cose sono<br />

cambiate.<br />

Nella ripresa Galfano, infatti, cambiava<br />

assetto tattico, spostando Bufalino<br />

sulla fascia e il boy azzurro (classe 1989)<br />

incominciava a muoversi per come sa fare<br />

e non doveva essere un caso che nelle<br />

due reti di Rosa vi era il suo determi-<br />

RAGUSA 2<br />

PAOLANA 0<br />

RAGUSA: Presti; Vindigni, Conti, Ruggero, Boemia; Peter (dal <strong>18</strong>’ st Cosenza), Melillo, Pirrone, De Sarno<br />

(dal 28’ st ’Nguini); Bufalino, Rosa (dal 40’ st Gulino). In panchina: Barrera, Perricone, Vasile,Vitetta.<br />

All. Galfano.<br />

PAOLANA:Ramunno F.; Lanzllotta (dal 45’ st Petrungaro), Pando (dall’8’ st Azzarelli9, Longo, Rappazzo;<br />

Chiappetta, Lorenxini (dal 30’ st Trocini), Mancuso, Granata; Iervasi, Scuderi. In panchina: De<br />

Gaetano, Magnone, Contino, Ramunno P. All. Cipparrone.<br />

ARBITRO:Silvia Tea Spinelli di Terni. Collaboratori: Alessandro Allegra e Francesco Saija di Messina.<br />

RETI:nella ripresa al 3’ e al 29’ Rosa.<br />

NOTE:spettatori un migliaio (in tribuna anche il sindaco Nello Di Pasquale e il presidente della Provincia,<br />

Franco Antoci). Calci d’angolo 7-1 per il Ragusa; ammoniti: Conti e Vindigni del Ragusa; Iervasi,<br />

Mancuso e Chiappetta della Paolana.<br />

nante zampino. Entrava anche l’altro ragazzino,<br />

Cosenza, che si dava subito un<br />

gran da fare, in un periodo che vedeva,<br />

dopo il primo gol di Rosa, la reazione degli<br />

ospiti. Il Ragusa andava in confusione,<br />

cedeva il centrocampo ai calabresi, che<br />

al 9’ riuscivano pure a battere Presti, indeciso,<br />

fra i pali, sul da farsi, su azione<br />

derivante da un calcio piazzato. Gol che<br />

veniva fortunatamente annullato, per<br />

fuorigioco, su segnalazione del guardialinee<br />

sotto la tribuna B.<br />

La reazione degli ospiti si esauriva<br />

quando Rosa colpiva con grande esperienza<br />

una palla in controbalzo e faceva<br />

fuori il guardiapali avversario. Da quel<br />

IL SECONDO GOL DI ROSA NEL CONFRONTO CON LA PAOLANA (FOTO MOLTISANTI)<br />

LUNEDÌ <strong>18</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong><br />

LA SICILIA<br />

Calcio ~ Serie D<br />

.31<br />

momento in avanti tornava a dettar legge<br />

la compagine di Galfano, che si permetteva<br />

il lusso di variare uomini e schemi,<br />

facendo intravedere quello che potrebbe<br />

essere il Ragusa quando potrà<br />

contare su tutti gli uomini al meglio.<br />

E nel finale il portiere della Paolana<br />

doveva fare gli straordinari per dire di no<br />

a una bella conclusione di Boemia e a un<br />

siluro scagliato a colpo sicuro da Vindigni.<br />

In questa parte finale si sono mossi<br />

abbastanza bene anche gli attaccanti<br />

’Nguini e Gulino che stanno cominciando<br />

ad acquistare la forma migliore.<br />

E non è mancata in questa gara di<br />

apertura della stagione al «Selvaggio» la<br />

nota gentile rappresentata dalla direzione<br />

arbitrale, attenta e puntuale, di<br />

SilviaTea Spinelli, un giovane promettente<br />

fischietto di Terni. La sua positiva<br />

direzione è stata, diciamolo, favorita dal<br />

fair play dei calciatori in campo e dei tecnici<br />

in panchina.<br />

GIOVANNI PLUCHINO<br />

Galfano felice a metà<br />

«Possiamo fare meglio»<br />

RAGUSA . Angelo Galfano (42 anni compiuti sabato) si presenta<br />

in sala stampa appena qualche minuto dopo la fine della<br />

gara. Fra congratulazioni che provengono da più parti, il<br />

tecnico riesce a fare un esame critico della performance dei<br />

suoi ragazzi: «Sono soddisfatto per il risultato - dice - perché<br />

esordire al cospetto del pubblico amico con un successo<br />

fa sempre piacere. Sono meno soddisfatto per il nostro<br />

modo di giocare; questa squadra può e deve giocare meglio,<br />

con più attenzione e con più discernimento. E’ ovvio che in<br />

una gara di esordio non si è mai lucidi al punto giusto; non<br />

dimentichiamo, inoltre, che siamo una squadra rinnovatissima<br />

e che mancavamo di qualche punto di riferimento, ma,<br />

ripeto, possiamo e dobbiamo giocare meglio».<br />

Sandro Cipparrone, tecnico della Paolana, ha da ridire su<br />

alcune segnalazioni dei guardialinee: «Il nostro gol - aggiunge<br />

- era regolarissimo; il fuorigioco non esisteva. Pazienza;<br />

alla lunga poi abbiamo accusato la carenza di preparazione.<br />

il Ragusa, si vedeva, era certamente più avanti».<br />

G. P.


LA SICILIA<br />

LA BATTAGLIA DEL TIFO<br />

Cori e bandiere: scoppia la pace<br />

Ancora pubblico delle grandi occasioni,<br />

malgrado il caldo afoso che ha<br />

caratterizzato l’esordio casalingo, allo<br />

stadio De Simone, degli azzurri.<br />

E’ scoppiata subito una bella, e per<br />

certi versi inattesa, battaglia del tifo<br />

organizzato che è tornato numeroso a<br />

sostenere con rinnovato vigore i suoi<br />

beniamini.<br />

Sin dalle battute iniziali da una parte e<br />

dall’altra si sono fronteggiati i<br />

supporter azzurri della Curva Anna e i<br />

sostenitori del club Nicola De Simone<br />

VITTORIA<br />

Siracusa, orgoglio azzurro<br />

La squadra reagisce 4 volte allo svantaggio iniziale, il sindaco: «Inizio benaugurante»<br />

Autorevole vittoria degli azzurri che<br />

hanno mostrato gran carattere contro<br />

l’Angri.<br />

Era un incontro che si era messo in<br />

salita, malgrado il veemente avvio degli<br />

azzurri, capaci di creare nei primi<br />

tempi minuti diverse occasioni da gol.<br />

Il gelo era sceso sugli spalti del De<br />

Simone dopo il gol del vantaggio campano,<br />

perché i fantasmi di un recente<br />

passato ancora aleggiavano nello stadio<br />

aretuseo. Poi il Siracusa ha sfoderato<br />

tutta la sua determinazione di<br />

squadra di carattere ed è venuta una<br />

vittoria di larghe proporzioni, contraddistinta<br />

inoltre da una lunghissima<br />

fase di melina finale.<br />

Lusinghieri commenti raccolti nel<br />

dopo partita dal primo tifoso azzurro,<br />

il sindaco Titti Bufardeci e dal vicepresidente<br />

azzurro Marco Mauceri.<br />

«Si parte col piede giusto, ottenendo<br />

una beneaugurante vittoria che diventa<br />

un buon viatico per l’immediato<br />

futuro. La squadra ha confermato<br />

quanto di buono già si conosceva con<br />

Romano e Bonarrigo in grande spolvero,<br />

mente Ferrara talvolta mi è sembrato<br />

piuttosto lezioso. Davvero ottimo<br />

il rendimento espresso dallo sgusciante<br />

Nuvoli mentre c’è qualche sfasatura<br />

in difesa dove bisognerà migliorare,<br />

ancora parecchio. E per ultimo<br />

mi pare importante rilevare che<br />

questo risultato non deve ingannare<br />

più di tanto: è maturato dopo che il Siracusa<br />

si è trovato in superiorità numerica».<br />

«E’ un risultato maturato contro un<br />

avversario ostico che non ha demeritato<br />

ma ha retto bene il confronto. La<br />

squadra ha saputo offrire una convincente<br />

reazione - puntualizza Mauceridopo<br />

essere stata in svantaggio. Il risultato<br />

è completamente meritato.<br />

Non segnalerei disfunzioni da addebitare<br />

soltanto alla difesa. E’ una squadra<br />

che com’è s’è visto propende a<br />

privilegiare il momento offensivo. Deve<br />

migliorare certi assetti. Ma le soluzioni<br />

alternative ci sono perché si dispone<br />

di una rosa piuttosto ampia.<br />

Sopratutto pensando di adottarle a<br />

secondo delle caratteristiche degli avversari».<br />

GIUSEPPE BENANTI<br />

LUNEDÌ <strong>18</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong><br />

46. Siracusa sport<br />

sulla gradinata.<br />

Fumogeni e striscioni, bandiere e cori<br />

da una parte e dall’altra, ma alla fine se<br />

proprio c’è da assegnare la palma del<br />

vincitore, s’è registrata la vittoria «ai<br />

punti» proprio dei tifosi delle curva<br />

Anna che non hanno cessato, mai,<br />

neppure per un attimo di incitare i<br />

giocatori aretusei.<br />

E’ stato questo il segnale più evidente<br />

che è scoppiata la pace tra tifosi e<br />

squadra.<br />

GI.BE.<br />

L’allenatore della<br />

Canicattinese<br />

Paolo Petrolito<br />

e, sotto, Romano<br />

si destreggia<br />

mentre Ferrara<br />

cerca la<br />

profondità nella<br />

partita del De<br />

Simone tra<br />

Siracusa e Angri<br />

O PRIMA CATEGORIA<br />

FERRARA HA SIGLATO LA QUARTA RETE<br />

Priolo e Floridia ok, le altre inciampano<br />

Notizie confortanti per Floridia e Priolo,<br />

da rivedere Canicattinese e Melillese.<br />

Il primo turno di Coppa Sicilia riservato<br />

alle formazioni di Prima categoria,<br />

sorride alle squadre di Gaetano Carbone<br />

e Antonio Paladino che hanno battuto<br />

rispettivamente 2-0 la squadra di<br />

Paolo Petrolito e 3-1 quella del presidente<br />

Franco Salvo.<br />

Sono ancora poche le indicazioni visto<br />

che si tratta della prima gara ufficiale<br />

della stagione, ma mister Carbone<br />

ha tratto delle indicazioni positive dalla<br />

gara di ieri: «Vittoria meritata – ha<br />

detto – perché siamo stati bravi a trovare<br />

subito la via del gol e ad amministrare<br />

il vantaggio. Non abbiamo sfruttato<br />

gli spazi lasciati dagli avversari alla<br />

ricerca del pari ed in questo dobbiamo<br />

migliorare. Ma l’aver trovato il secondo<br />

gol a pochi minuti dalla fine con<br />

Carrubba (il primo lo aveva realizzato<br />

dopo un quarto d’ora Cantone, ndr) ci<br />

fa guardare con ottimismo alla gara di<br />

ritorno in programma mercoledì 27».<br />

Non dello stesso avviso il tecnico canicattinese<br />

Petrolito che ha sottolineato<br />

invece la poca attenzione sul primo<br />

gol e la non necessaria cattiveria nel<br />

concretizzare la mole di gioco creata.<br />

«Siamo stati colpiti a freddo – ha<br />

detto l’allenatore della Canicattinese<br />

– e questo ci ha penalizzati. Perché poi<br />

giocare una partita subito a rincorrere<br />

l’avversario e con una temperatura non<br />

ancora ottimale, non è cosa semplice.<br />

Siamo ancora in fase di rodaggio ma ho<br />

tratto delle indicazioni positive. Una<br />

su tutte la condizione di Maurizio Casamichela,<br />

un giocatore che non ha bisogno<br />

di presentazioni e che rappresenterà<br />

il nostro punto di forza in avanti.<br />

E poi vi stupirà il giovanissimo Michele<br />

Leone, classe ’90, che appena entrato,<br />

ha fatto movimento in avanti».<br />

Bene anche il Priolo che a Melilli ha<br />

battuto la locale compagine neo promossa<br />

in Prima categoria per 3-1 con<br />

reti di Burgio, Russo e Albi, per la Melillese<br />

è andato in gol l’ex Gambacorta.<br />

«Test abbastanza in discesa – ha detto<br />

il dirigente Massa – ma non culliamoci.<br />

Arriveranno giorni peggiori ma<br />

siamo preparati perché abbiamo una<br />

rosa ampia e anche in coppa Sicilia vogliamo<br />

arrivare più lontano possibile.<br />

Speriamo bene. Ora ci tuffiamo nel<br />

campionato con il derby contro il Real<br />

Avola che ci impegnerà parecchio».<br />

M.B.<br />

Tennis: Zito cresce, a 15 anni più forte dell’infortunio<br />

LA DETERMINAZIONE DI ETTORE ZITO<br />

Ettore Zito, il tennista siracusano under 16 del Tennis<br />

club Match Ball, ha centrato importanti risultati<br />

sia con la squadra del circolo di appartenenza che<br />

nei tornei individuali, nazionali e internazionali.<br />

Nonostante l’infortunio al polso, che lo ha tenuto<br />

lontano dai campi da tennis per più di un mese,<br />

Ettore ha trovato lo spazio per farsi valere.<br />

Nelle competizioni a squadre ha dapprima regalato<br />

alla Sicilia, insieme al compagno Eros Siringo<br />

(anche lui giovane promessa del Match Ball) la medaglia<br />

d’oro ai "Giochi delle isole", per poi vincere<br />

col team del suo club i titoli di "Campioni siciliani<br />

under 16" e "Campioni siciliani di <strong>serie</strong> C" seguiti<br />

dalla tanto attesa, nonché storica, promozione in <strong>serie</strong><br />

B grazie all’impegno di tutti i componenti (Lele<br />

Sammatrice, Corrado Pricone, Daniele Di Dio, Laerte<br />

Di Falco, Eros Siringo e Danilo Randazzo).<br />

Ma il meglio del repertorio tennistico di Ettore è<br />

venuto fuori al torneo di Breda di Piave, un Open da<br />

3000 euro, dove, dopo aver liquidato con un secco<br />

6.0/6.0 anche la testa di <strong>serie</strong> numero 1 Luigi Tenzola,<br />

è approdato in finale contro Gionata Bresolin<br />

(3.1). L’emozione ha però tradito Ettore che ha dovuto<br />

chinare il capo all’altro finalista dal quale è stato<br />

sconfitto 1.6/4.6.<br />

BARBARA BACCI<br />

Pallacanestro<br />

l’Acer Priolo<br />

si confronta<br />

con le riberesi<br />

Esordio a Cagliari con Maddaloni,<br />

ma prima della trasferta la verifica<br />

con le riberesi di Lambruschi.c<br />

Si apre così la stagione dell’Acer.<br />

Dopo diverse polemiche finalmente<br />

è stato ufficializzato il programma<br />

della prima giornata del<br />

massimo campionato di basket<br />

femminile, si disputerà in un unico<br />

concentramento il 7 e 8 ottobre<br />

a Cagliari.<br />

L’Acer Priolo debutterà domenica<br />

8 ottobre (l’incntro avrà inizio<br />

alle 14,30) contro le casertane<br />

del Maddaloni.<br />

Intanto reduce da Misterbianco,<br />

dove insieme alla squadra ha ritirato<br />

il prestigioso premio «Sportsmen»,<br />

Santino Coppa ha ricevuto<br />

ieri sera a Priolo il premio «Nino<br />

Martoglio» per la sezione sportiva.<br />

Sul fronte della preparazione<br />

della squadra, tutto procede per il<br />

meglio ascoltando i suggerimenti<br />

dell’esperto Alberto Madella,<br />

anche se a ranghi ridotti.<br />

Ieri e oggi le giocatrici hanno<br />

sostenuto un’unica seduta di preparazione,<br />

che si è svolta alle <strong>18</strong>.<br />

Entro la prossima settimana Santino<br />

Coppa avrà a disposizione<br />

l’intero organico con i rientri<br />

preannunciati di Sabrine Palie,<br />

fresca vincitrice del titolo Wnba<br />

con Detroit e Florina Pascalau, alle<br />

prese sino al 24 settembre con<br />

le qualificazioni ai campionati europei,<br />

indossando la maglia della<br />

nazionale romena.<br />

L’americana Tari Phillips, il «colpaccio»<br />

del mercato targato biancoverde,<br />

infortunatasi alla mano<br />

destra con Houston, verrà sottoposta<br />

ad un intervento e arriverà<br />

a Priolo solo a metà ottobre.<br />

Il tecnico dell’Acer, che ben conosce<br />

il valore e soprattutto la forza<br />

agonistica del centro statunitense,<br />

non fa una piega al sopraggiungere<br />

di queste, per certi versi,<br />

allarmanti notizie.<br />

«Vuol dire che viene messa in<br />

pericolo la prestazione della squadra<br />

nell’occasione dell’esordio in<br />

Europe Cup contro il Lille, ma per<br />

tradizione siamo da sempre corazzati<br />

di fronte alle contarietà e<br />

siamo abituati a fronteggiare i<br />

contrattempi di varia natura, anche<br />

quelli di ordine fisico che ci<br />

privano di giocatrici importanti».<br />

Anzi. Ogni volta che il quintetto<br />

priolese si è trovato a dovere fronteggiare<br />

queste situazioni straordinarie<br />

ha saputo offrire spettacoli<br />

di alto profilo, gettando sul campo<br />

il peso anche della più riposta<br />

energia delle sue giocatrici, l’orgoglio<br />

che ha fatto loro sfiorare, contro<br />

ogni pronostico, la conquista<br />

del titolo italiano nella scorsa stagione<br />

ai danni dello Schio.<br />

Intanto le due amichevoli del<br />

26 e del 27 settembre al PalaMinarda<br />

di Ragusa contro il Ribera,<br />

passato sotto la guida di Gianni<br />

Lambruschi e che vanta nelle sue<br />

fila Chicca Macchi, sarà la prima<br />

occasione agonistica per verificare<br />

l’integrazione del play Elena<br />

Fabbri nelle alchime tattiche diel<br />

coach Coppa e le potenzialità delle<br />

varie Milazzo e Marchini.<br />

GI.BE.


46.<br />

LA SICILIA<br />

Ragusa<br />

LA VITTORIA<br />

DEL RAGUSA<br />

L’allenatore è cauto ma<br />

soddisfatto: l’esordio in Serie<br />

D è stato positivo anche se<br />

la squadra iblea è all’inizio<br />

di un lungo cammino UN MOMENTO DELLA PARTITA DI IERI SUL CAMPO DEL SELVAGGIO<br />

Un pomeriggio azzurro<br />

Il 2-0 inflitto alla Paolana fa tornare il sorriso e riaccende il «Selvaggio»<br />

Galfano: «Godiamoci il successo ma non ignoriamo i problemi»<br />

RAGUSA. Chi ben comincia, dice il vecchio<br />

adagio, è a metà dell’opera. E il Ragusa<br />

ha iniziato in nmaniera davvero<br />

positiva la sua trentasettesima avventura<br />

in <strong>serie</strong> D. Il 2-0 rifilato alla Paolana<br />

infatti ha visto una buona cornice di<br />

spettatori e alla fine è stato sottolineato<br />

dai prolungati applausi provenienti<br />

dalla tribuna A e dalla tribuna B. Segno<br />

che attorno agli azzurri si sta ricreando<br />

l’atmosfera di qualche anno fa; segno<br />

che il Ragusa sta ritornando nel<br />

cuore degli sportivi. E non è stato un<br />

caso che a siglare le due reti sia stato<br />

un prodotto del calcio ibleo, Peppe Rosa,<br />

29 anni, Pozzallese. E non è stato<br />

neppure un caso che ad assistere a<br />

questa "prima" vi siano stati, accompagnati<br />

dal delegato alle relazioni esterne<br />

della società, Michele Tasca, il sindaco<br />

Nello Di Pasquale e il presidente<br />

della Provincia Regionale, Franco Antoci.<br />

E alla fine della gara il primo cittadino<br />

è volo scendere negli spogliatoi per<br />

complimentarsi con l’allenatore e con<br />

tutti gli atleti.<br />

Non sono state, sia chiaro, tutte rose<br />

e fiori nel corso dei 90 minuti di gioco.<br />

Non sono mancare le performance in<br />

tono minore di alcuni elementi e in un<br />

paio di occasioni la dea bendata ha<br />

dato una mano ai ragazzi di Angelo<br />

Galfano. Ma, come si dice? Aiutati che<br />

Dio ti aiuta. E bisogna dire che ieri gli<br />

COMISO<br />

Una prima col botto<br />

travolge la tifoseria<br />

COMISO. L’immagine finale dei giocatori<br />

del Comiso festanti che corrono<br />

verso il settore degli ultras è<br />

il modo migliore per festeggiare il<br />

successo alla prima di campionato.<br />

Francesco Chietti e Giuseppe Dama<br />

i giustizieri di un Paternò che<br />

soltanto nella ripresa ha messo in<br />

difficoltà il Comiso il quale archivia<br />

definitivamente l’uscita dalla Coppa<br />

Italia e si tuffa appieno nel campionato<br />

di <strong>serie</strong> D edizione <strong>2006</strong>-<br />

07. Il tecnico Pippo Romano è soddisfatto<br />

della prestazione generale<br />

fornita dalla sua squadra anche<br />

se non nasconde la sofferenza patita<br />

per lunghi tratti dalla sua<br />

squadra nella ripresa. "Ad un primo<br />

tempo eccezionale - dice Romano<br />

- è seguita una seconda frazione<br />

di gara dove a tratti abbiamo<br />

subito la pressione degli avversari,<br />

tanto da dover infoltire il centrocampo<br />

soprattutto quando il Paternò<br />

ha utilizzato tre punte. Ritengo<br />

però il risultato giusto perché<br />

anche nel secondo tempo abbiamo<br />

creato diverse situazioni a<br />

noi favorevoli anche se non siamo<br />

andati poi al tiro in quelle stesse<br />

circostanze". In effetti il primo<br />

tempo del Comiso è stato praticamente<br />

perfetto. Difficile non citare<br />

tutti gli undici in campo perché<br />

la squadra verdearancio ha dato<br />

spettacolo: efficace il gioco sulle<br />

fasce laterali, splendidi i due centrali<br />

di centrocampo, Cangiano e<br />

Carrozza, incontenibili Chietti e<br />

Silvano, per non parlare dei due<br />

esterni difensivi, Ferrara e Santonocito,<br />

che hanno signoreggiato<br />

sulle fasce di loro pertinenza. La<br />

difesa imperniata sulla ricostituita<br />

coppia centrale Alderuccio-Favata,<br />

quest’ultimo al rientro dopo oltre<br />

un mese. I due centrali non hanno<br />

LUNEDÌ <strong>18</strong> SETTEMBRE <strong>2006</strong><br />

sport<br />

azzurri hanno dimostrato uno spirito<br />

di corpo non indifferente, non dandosi<br />

mai per vinti, neppure quando, dopo<br />

l’1-0, sembravano in balia degli avversari.<br />

A fine gara, naturalmente, tutti contenti,<br />

anche se l’allenatore Angelo Galfano<br />

ha detto a chiare lettere che la sua<br />

squadra può e deve rendere di più.<br />

«Insomma - ha detto il tecnico - godia-<br />

concesso quasi nulla agli avversari<br />

disimpegnandosi splendidamente<br />

anche in fase di avvio dell’azione,<br />

mentre Contino è stato<br />

un continuo punto di riferimento<br />

in avanti, svariando su tutto il<br />

fronte d’attacco. Dama, subentratogli<br />

nell’ultima mezz’ora, se da<br />

un lato ha tolto qualcosa alla squadra<br />

sotto il profilo squisitamente<br />

FAVATA IN AZIONE<br />

Romano: «Un primo<br />

tempo eccezionale.<br />

Il risultato è giusto»<br />

tecnico, ha però aggiunto peso e<br />

freschezza. Ha messo il suggello al<br />

gol che ha chiuso il match e tanto<br />

basta per confermare la sua utilità<br />

a questo Comiso che comunque<br />

deve ancora crescere sotto il profilo<br />

della tenuta ma che h evidenziato<br />

progressi anche in ciò. Contento<br />

del risultato finale anche il<br />

presidente Franco Caruso. "Ancora<br />

non possiamo tenere i 90’ - dice -<br />

ma il primo tempo è stato spumeggiante.<br />

Penso che dovremmo<br />

sfruttare meglio le occasioni da<br />

gol perché era più opportuno<br />

chiudere la partita prima invece di<br />

soffrire fin quasi al termine".<br />

ANTONELLO LAURETTA<br />

CALCIO MINORE<br />

moci questo successo ma non ignoriamo<br />

i problemi che ci attendono e<br />

che dobbiamo cercare di risolvere al<br />

più presto».<br />

Nel finale molto opportunamente<br />

Galfano ha mandato in campo tre uomini<br />

in fase di recupero fisico, ovvero<br />

il giovane centrocampista Cosenza e<br />

gli attaccanti ’Nguini e Gulino. E anche<br />

questi hanno fatto la loro parte for-<br />

Parte la Seconda categoria<br />

g.l.) Sei le squadre di calcio della<br />

provincia di Ragusa che<br />

parteciperanno al campionato di<br />

Seconda categoria le cui partite<br />

d’esordio sono fissate per domenica<br />

prossima, 24 settembre. Ci sarà<br />

anche la nobile decaduta Vittoria Srl,<br />

oltre al Target Vittoria, che<br />

contribuiranno ad alzare il tasso<br />

tecnico del torneo. In campo, poi, le<br />

neo promosse Nuova Kamarinense e<br />

New Team Ragusa. Tra le squadre che<br />

vantano maggiore esperienza in<br />

termini di partecipazione al suddetto<br />

torneo, l’Atletico Ragusa e il Real<br />

Chiaramonte. Per il primo turno,<br />

l’Atletico esordirà in casa contro il<br />

Mazzarrone mentre la New Team<br />

sarà in trasferta a Caltagirone contro<br />

l’Audax Poerio. Impegni casalinghi<br />

anche per il Real Chiaramonte,<br />

contro il Thapsos, e per il Vittoria che<br />

ospiterà il Netina. Si segnala, altresì,<br />

il primo derby ibleo della stagione<br />

(ma ce ne saranno molti altri<br />

considerata la presenza delle sei<br />

squadre) con il Target che ospiterà la<br />

Nuova Kamarinense. E’ la prima volta<br />

che la Seconda categoria offre un<br />

simile palcoscenico di formazioni.<br />

IILL PPEERRSSOONNAAGGGGIIOO<br />

g.p.) Peppe Rosa (nella foto di<br />

Moltisanti in occasione della<br />

prima rete), meglio conosciuto<br />

come Peppe-gol, si è presentato<br />

alla grande, realizzando una<br />

doppietta. Il bomber, nativo di<br />

Pozzallo, che rientrava al Ragusa<br />

dopo parecchi anni di girovagare<br />

in C2 e in <strong>serie</strong> D, ci teneva tanto<br />

a partire con il piede giusto, per<br />

dimostrare di non avere perdudo<br />

il vizietto del gol (16 le reti nella<br />

pssata stagione con la Vibonese).<br />

C’è riuscito.<br />

nendo le risposte che si attendevano.<br />

Una nota gentile infine: ad arbitrare<br />

è una abbronzatissima ragazza di Terni,<br />

Silvia tea Spinelli. Se l’è cavata abbastanza<br />

bene, pur se favorita dalla assoluta<br />

correttezza delle due squadre in<br />

campo, azzurri in particolare. basti<br />

pensare che le due ammonizioni sono<br />

arrivate solo nei minuti finali. E anche<br />

questo à da considerare un importante<br />

segno di maturità.<br />

Chi ben comincia.....<br />

Da parte sua il presidente Giuseppe<br />

Antoci non mancava di elogiare tutti i<br />

ragazzi scesi in campo per lo spirito di<br />

corpo e per il senso di abnegazione<br />

dimostrati nel corso della gara. «Sono<br />

stati tutti, sul piano dell’impegno, molto<br />

bravi ha detto il presidente. Sono dei<br />

ragazzi meravigliosi che non possono<br />

che migliorare nel corso della stagione.<br />

Debbo pubblicamente ringraziarli, come<br />

debbo ringraziare il pubblico per<br />

avere sostenuto i ragazzi per tutta la<br />

gara. Ritengo un fatto positivo che sugli<br />

spalti oltre alle solite facce si sono<br />

visti tanti volti nuovi. Segno tangibile<br />

che sta lievitando l’interesse per questo<br />

Ragusa rinnovatissimo sulle cui<br />

spalle ricade buona parte del buon nome<br />

del calcio ibleo. Noi e il Comiso, dopo<br />

la scomoarsa di Vittoria e Modica,<br />

abbiamo una grande responsabilità».<br />

GIOVANNI PLUCHINO<br />

Logos Comiso sconfitta<br />

Basket. Una ferita che brucia la batosta incassata contro l’Agrigento<br />

COMISO. Logos Comiso dalle stelle alle<br />

stalle in tre giorni. Il quintetto allenato da<br />

Davide Ceccato sabato scorso si è arreso<br />

in casa all’Agrigento (67-82) nel secondo<br />

turno di Coppa Italia di basket di <strong>serie</strong> C<br />

dopo la straordinari prova offerta il mercoledì<br />

precedente contro il Barcellona<br />

quando ha inflitto un distacco di 11 punti<br />

agli avversari dopo aver chiuso il primo<br />

tempo sotto di 15, successo che è valso<br />

il primo posto nel girone e il passaggio<br />

al secondo turno di Coppa. Contro la corazzata<br />

della Città dei Templi, candidata<br />

alla promozione in B2 insieme a Lamezia<br />

e Salerno, non c’è stato nulla da fare. Gli<br />

ospiti per la verità avevano preso il largo<br />

con un vantaggio massimo di 27 punti,<br />

complice una serataccia degli uomini<br />

più rappresentativi della Logos Comiso<br />

ALESSIA GIUNTA<br />

che pure si è presentata al completo<br />

avendo Ceccato recuperato anche il pivot<br />

Lorenzo Modica reduce da una contrattura.<br />

A salvarsi dal grigiore generale sono<br />

stati i ragazzini, buttati nella mischia<br />

dal coach Ceccato i quali sono stati in<br />

grado di rimontare ben 17 punti. Poi la<br />

maggiore esperienza dell’Agrigento e un<br />

roster tecnicamente e fisicamente superiore<br />

ha rintuzzato la rimonta dei padroni<br />

di casa che non sono riusciti ad annullare<br />

il pesante gap accumulato precedentemente<br />

nonostante la gagliardi prova<br />

offerta dai baby biancazzurri, in particolare<br />

Giorgio Modica, Stefano ed Emanuele<br />

Cilia, che si sono battuti con grinta<br />

e caparbietà. Adesso il return match e<br />

la qualificazione al terzo turno appare<br />

tutta in salita poiché già dal secondo<br />

IL CASO<br />

Il Modica non molla<br />

pronto il ricorso<br />

al Consiglio di Stato<br />

MODICA. «Caso Modica» non ancora<br />

chiuso, visto e considerato che, come<br />

già annunciato, si va al Consiglio<br />

di Stato. L’annuncio anzi si è<br />

concretizzato proprio nella presentazione<br />

del ricorso, intendendosi<br />

giocare l’ultima carta. C’è già l’udienza<br />

fissata per il 29 settembre<br />

prossimo ed ovviamente oltre alla<br />

necessità di non lasciare niente<br />

d’intentato c’è anche qualche residua<br />

speranza di potercela fare con<br />

la giustizia ordinaria. All’esito dell’udienza<br />

del 15 settembre <strong>2006</strong>, il<br />

Tar del Lazio, sezione terza ter, ha<br />

rigettato la richiesta di sospensiva<br />

«Vogliamo capire quali<br />

sono le cause e la<br />

matrice, perché nei<br />

nostri confronti è stato<br />

consumato un delitto»<br />

avanzata dal Modica Calcio srl, avverso<br />

il provvedimento di esclusione<br />

dal campionato di Serie D.<br />

«Le motivazioni addotte – è detto,<br />

tra l’altro, in un comunicato della<br />

Modica Calcio – si fondano, essenzialmente,<br />

sulla perentorietà<br />

dei termini previsti per il deposito<br />

delle liberatorie. E però, se per converso<br />

tale perentorietà deve essere<br />

valutata, a detta dello stesso Tar<br />

Lazio, “in termini di ragionevolezza,<br />

proporzionalità ed adeguatezza”,<br />

dall’altro non si comprende<br />

come, tenuto conto dell’irrilevanza<br />

turno si procederà ad eliminazione diretta<br />

e in caso di una vittoria della Logos<br />

Comiso ad Agrigento sarà decisiva la differenza<br />

canestri e 15 punti rappresentano<br />

un cospicuo vantaggio per uno squadrone<br />

come quello visto sabato scorso al<br />

Paladavolos. Col direttore sportivo Carmelo<br />

Re della Logos Comiso abbiamo<br />

fatto il punto della situazione. "Finora<br />

abbiamo visto una buona Logos Comiso,<br />

magari c’è ancora qualcosa da registrare,<br />

ma la squadra mi sembra di buon livello<br />

e senz’altro più forte dell’anno scorso: ritengo<br />

che siamo da play off - dice Re -.<br />

Purtroppo mi pare che come la nostra<br />

vittoria col Barcellona ha deluso qualcuno,<br />

la sconfitta con l’Agrigento ha dato<br />

un moto di soddisfazione".<br />

ANTONELLO LAURETTA<br />

del ritardo (appena 3 giorni) e dell’importo<br />

in questione (€ 1.375),<br />

possa ritenersi “ragionevole, proporzionata<br />

ed adeguata, la sanzione<br />

che è stata comminata al Modica<br />

Calcio”. Tali sono le ragioni per le<br />

quali la Società è decisa ad andare<br />

fino in fondo impugnando il provvedimento<br />

del Tar Lazio, innanzi<br />

al Consiglio di Stato, convinta della<br />

profonda sostanziale ingiustizia<br />

della quale è rimasta vittima».<br />

Stamattina intanto alle ore 10 si<br />

terrà una conferenza stampa la sede<br />

sociale di via Sacro Cuore. Vi<br />

prenderanno parte il presidente,<br />

Antonio Aurnia, i soci del direttivo<br />

ed il legale, avvocato Fabio Borrometi.<br />

C’è sempre molta amarezza a<br />

tutti i livelli e si spera, ovviamente,<br />

si poter riuscire a invertire questa<br />

situazione piuttosto assurda che<br />

ha portato il Modica fuori dal calcio<br />

ufficiale dopo ben settantadue anni<br />

per una questione legata ad una<br />

somma irrisoria versata con appena<br />

due giorni di ritardo. "Vogliamo<br />

capire - ha detto a chiare lettere il<br />

presidente Aurnia - quali sono le<br />

cause e la matrice, perché nei nostri<br />

confronti è stato consumato<br />

un delitto. Sui particolari che l’hanno<br />

determinato tutti stentano a<br />

crederci, proprio perché alla base<br />

c’è una cifra ridicola. Ci hanno trattato<br />

alla stessa stregua di altre società,<br />

che avevano, invece, delle<br />

pendenze di decine di liberatorie<br />

non regolarizzate. Almeno a loro<br />

sono rimasti comunque dei soldi in<br />

tasca". Gli sportivi rossoblù, che<br />

hanno avuto un incontro con la dirigenza,<br />

il sindaco Torchi, l’assessore<br />

allo sport Carpentieri, presente<br />

l’onorevole Drago, sono decisi a fare<br />

ricorso a delle civili ma clamorose<br />

manifestazioni di protesta se l’esito<br />

dell’udienza del 29 settembre<br />

dovrebbe ancora essere negativa.<br />

Tra l’altro un nutrito gruppo di essi<br />

sta già organizzando sin da ora<br />

per essere presente a Roma in occasione<br />

dell’esame del ricorso da<br />

parte del Consiglio di Stato.<br />

GIORGIO BUSCEMA<br />

VOLLEY<br />

Pvt, una vittoria di conferma<br />

MODICA. Una vittoria in Coppa che<br />

conferma le peculiarità del sestetto<br />

femminile del Pvt Pam Club Modica.<br />

Sabato sera, contro il Siracusa, il sestetto<br />

allenato da Corrado Scavino, al<br />

di là di quelle che potevano essere le<br />

previsioni iniziali, che parlavano di<br />

un avversario da prendere con le molle,<br />

ha avuto vita facile.<br />

Ha liquidato l’avversario in tre set,<br />

dominando la partita dal primo all’ultimo<br />

momento. Coach Scavino,<br />

giusto per far capire la relativa inconsistenza<br />

di chi si trovava dall’altra parte<br />

della rete, ha avuto la possibilità di<br />

far giocare anche i più giovani, come<br />

Alessia Giunta, prodotto del vivaio<br />

modicano, un altro talento emerso<br />

dalle sapienti mani degli allenatori<br />

modicani, in grado di poter fornire il<br />

proprio contributo alla prima squadra.<br />

«Un successo ritengo meritato - afferma<br />

l’allenatore - che non deve farci<br />

montare la testa. Anche perchè il<br />

campionato sarà tutta un’altra cosa. E<br />

del resto, il nostro obiettivo è quello di<br />

utilizzare la Coppa Italia per crescere,<br />

per misurare la capacità reattiva delle<br />

varie atlete, per provare ad amalgamarci<br />

rispetto ad un percorso che ci<br />

condurrà sino alla conclusione della<br />

stagione e che diventa parecchio accidentato<br />

se non ci sarà la convinzione<br />

di tutti di guardare oltre l’ostacolo».<br />

La Coppa Italia, per la Pvt, prosegue<br />

mercoledì, stavolta in casa, al Pala Rizza<br />

di Modica Alta, contro l’Antares.<br />

IL LOGOS COMISO IN CAMPO<br />

Poi, ci sarà la sfida di sabato, in trasferta,<br />

sul campo della Piaggio Catania.<br />

Quindi, il girone di ritorno in cui, verosimilmente,<br />

Scavino, prima delle partite<br />

del girone di ritorno, darà soprattutto<br />

spazio alle titolari, in vista della<br />

partita d’esordio del campionato, fissata<br />

per il 14 ottrobre, in casa, contro<br />

l’Amatori Brindisi. Gli attuali test, per<br />

il Pvt, sono essenziali, dunque, per<br />

garantire la crescita di un gruppo che,<br />

tra l’altro, essendo nuovo per 8/12, ha<br />

la necessità di provare a macinare gioco.<br />

Le prime esperienze, così come<br />

testimoniato dal successo al memorial<br />

Barbagallo, sono positive. Ora,<br />

però, ci sono le altre partite di Coppa<br />

in cui si farà sul serio.<br />

GIORGIO LIUZZO


Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

I silani, rimasti in dieci per l'espulsione di Di Donato, subiscono sul finire del primo tempo il<br />

gol dell'ex attaccante del Chievo<br />

Cosenza beffato da De Cesare<br />

Negato un calcio di rigore per fallo su Belmonte. Senza esito la pressione dei rossoblù nella<br />

ripresa<br />

Giovanni Aruta<br />

GIUGLIANO - Esordio amaro del Cosenza sconfitto dalla Sangiuseppese. La gara si doveva<br />

giocare a Palma Campania in un primo momento. Poi il prefetto di Napoli ha spostato la gara in uno<br />

stadio più sicuro, a Giugliano. Infatti al Comunale di Palma mancava il nullaosta della<br />

Commissione di vigilanza. Il Cosenza, lo sanno tutti, con il Siracusa è la squadra meglio attrezzata<br />

per conquistare la promozione in <strong>serie</strong> C2. Comunque è stata una bella sfida al "De Cristofaro".<br />

Esordio per il tecnico Bruno Mandragora sulla panchina biancoblù, chiamato in settimana da Mario<br />

Moxedano al posto di Franco Mango. Il tecnico ex Viribus dispone i suoi con un classico 4-4-2<br />

mandando subito in campo i neo acquisti Iaccarino e Corsale, quest'ultimo schierato da interno<br />

sinistro al fianco del regista Ausoni. Assenti Carbonaro, Venditto, Cerrato e Kanjenegele,<br />

indisponibile il colored Dijallo, Mandragora fa di necessità virtù dando fiducia a Mannone sull'out<br />

sinistro difensivo. Rispondono gli ospiti (privi di Maglione, Ambrosecchia, Gallo e Gallicchio) con<br />

un modulo speculare a quello dei locali. Vanzetto e Di Maio fanno legna a centrocampo, Scorrano<br />

comanda invece la difesa e Belmonte davanti prova a non far rimpiangere Sparacio. La gara inizia<br />

sotto una pioggia battente e su un campo pesante. Al primo minuto corner di Vitagliano, testa di<br />

Parisi, ex del Cosenza 1914 e miracolo di D'Auria che in tuffo sulla sua destra riesce a bloccare in<br />

due tempi. I campani cercano subito il gol con Vitagliano al 6' che si libera di due avversari: gran<br />

botta e la palla sorvola la barriera. Al 10' Mannone atterra in piena area di rigore Belmonte: ma per<br />

l'arbitro è tutto regolare. Il Cosenza, bene impostato, all'undicesimo si fa ancora vivo con un tiro<br />

cross di Fiscina davvero pericoloso e rintuzzato in corner dallo stesso Mannone. La gara scorre via<br />

piacevole ma di vere occasioni da rete neanche l'ombra con Iaccarino a lungo spettatore non<br />

pagante. A centrocampo le due squadre si affrontano con tanto agonismo da una parte e dall'altra.<br />

Ne viene fuori una gara che per molto tempo si gioca a centrocampo. La Sangiuseppese affonda in<br />

qualche modo. Al 25' Moxedano calcia in maniera velenosa dai venti metri e per poco De Cesare<br />

non trova la deviazione vincente. Il tecnico Mandragora si mette le mani nei capelli. Il Cosenza<br />

cerca in qualche modo di farsi pericoloso con Lio, gran botta da 25 metri alla mezzora e la palla<br />

sfiora il montante. Poi al 34' un episodio che può dare la svolta alla gara: Di Donato con una<br />

gomitata colpisce Vitaglione nell'area della Sangiuseppese e il direttore di gara Oliveri, su<br />

segnalazione del suo collaboratore Candeo, lo espelle. Forse molto affrettata la decisione<br />

dell'arbitro. Zunico protesta. Ma serve a ben poco. Passano appena tre minuti e De Cesare<br />

imbeccato proprio da Vitaglione con uno splendido pallonetto dai 20 metri vede D'Auria fuori dai<br />

pali e lo uccella portando in vantaggio la Sangiuseppese. Gran gol per l'ex salernitano. Il Cosenza<br />

cerca il pareggio, ma con manovre molte confusionarie. Il primo tempo si chiude qui. In avvio di<br />

ripresa il tecnico calabrese Zunico effettua un doppio cambio con gli innesti di De Rose e Cucinotta<br />

sugli esterni. Preme senza costrutto la squadra ospite, si difendono con ordine i locali. Belmonte al<br />

10' ci prova con una bel diagonale: la palla termina di poco fuori. I campani pericolosi in<br />

contropiede e al 20' azione avvolgente dei locali con Vitagliano che imbecca Ausoni in profondità:<br />

destro in diagonale dell'ex Catanzaro ma una deviazione di Scarlato in corner evita la capitolazione.<br />

I calabresi prendono d'assalto la porta campana, ma non creano occasioni da gol. La Sangiuseppese<br />

chiude tutti i varchi e per il Cosenza è notte fonda. La gara si avvia al termine quando Di Maio da<br />

buona posizione su azione d'angolo calcia a lato di destro. Finisce uno a zero: esultano i presidenti<br />

Moxedano e Bouchè, prima delusione stagionale per i silani.


le interviste<br />

Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Zunico: partita decisa da due episodi, ma sono soddisfatto perché la squadra ha saputo<br />

reagire<br />

GIUGLIANO - C'è tanta amarezza in casa calabrese per la prima sconfitta di questo campionato.<br />

Proprio all'esordio contro una buona squadra che probabilmente sarà una vera e propria antagonista<br />

per il primo posto. L'attaccante Belmonte è amareggiato: «Eravamo in condizioni d'emergenza.<br />

Sono arrivato da una settimana e non ho avuto modo di allenarmi con costanza. Abbiamo disputato<br />

una buona gara, specie nella ripresa, nonostante l'inferiorità numerica. Obiettivi personali?<br />

Migliorare la mia condizione fisica, specie per quanto concerne i novanta minuti. Quanti gol?<br />

Iniziamo col fare bene giorno per giorno, poi si vedrà».<br />

Il capitano Lio parla della gara: «Nel corso del primo tempo non stavamo rischiando nulla, poi è<br />

arrivata quell'ingenuità di Di Donato che ci ha penalizzati oltremodo, tant'è vero che pochi minuti<br />

dopo abbiamo incassato il gol di De Cesare. Senza dubbio un pari sarebbe stato il risultato più<br />

giusto».<br />

Sull'altro fronte c'è Parisi, ex di turno: «Il mio cuore è sempre legato alla maglia rossoblu. A<br />

Cosenza sono nate le mie due figlie ed ho tantissimi amici. Mi dispiace vedere in queste condizioni<br />

la squadra di Cosenza e dei tifosi così straordinari soffrire così tanto. La partita? Non è stata la vera<br />

Sangiuseppese, ma le partite di inizio stagione sono tutte così, molto contratte e giocate in<br />

prevalenza a centrocampo». Poi tocca al tecnico del Cosenza, Giacomo Zunico che ha sofferto in<br />

panca insieme al diesse Maglia. «Da dove cominciare? Iniziamo con il rigore negato a Belmonte in<br />

apertura di match, apparso netto. Successivamente, l'espulsione di Di Donato ci ha condizionato<br />

non poco, tant'è vero che subito dopo è arrivato il gol di De Cesare. Avevo impostato la gara in<br />

modo da aspettare gli avversari nella prima frazione di gioco per poi colpirli nella ripresa,<br />

approfittando della loro condizione fisico-atletica non ottimale ed, in effetti, pure in inferiorità<br />

numerica abbiamo sfiorato il pari. Purtroppo attraversiamo una fase difficile, con molti elementi<br />

trasferitisi altrove e qualcuno come Belmonte, da poco arrivato, ancora in condizioni fisiche non<br />

ottimali. Ma l'obiettivo finale non cambia». (g.a.)


Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Una doppietta di Apa rimedia all'iniziale vantaggio di Italia. Ma la squadra di Galluzzo cala<br />

al rientro in campo e i siciliani dilagano<br />

La Rossanese gioca solo un tempo, poi dà via libera al Campobello<br />

Marcello Palminteri<br />

CASTELVETRANO - Vittoria col botto per il Campobello alla prima di campionato giocata allo<br />

stadio "Paolo Marino" di Castelvetrano stante l'impossibilità per i ragazzi di Bucaro di usufruire del<br />

proprio terreno. Vittoria meritata per i siciliani che hanno superato un ostacolo molto difficile in<br />

quanto la Rossanese vista nel primo tempo aveva voglia di ben figurare e vincere. Diciamo subito<br />

che i calabresi hanno giocato due tempi in maniera opposta. Mentre il primo ha visto i rossanesi<br />

risalire lo svantaggio iniziale e passare in vantaggio con grande determinazione e sicurezza, nel<br />

secondo tempo si è avuto un crollo che non è addebitabile soltanto alla capacità del Campobello di<br />

volere riprendere il risultato.<br />

Il secondo tempo comincia sulla stessa stregua del primo, ma al 59' quando De Luca atterra in area<br />

Fedele (fallo da ultimo uomo) viene espulso ecco la svolta per la Rossanese che non sa reagire ed<br />

anzi subisce una supremazia che si concretizzaa con altre due reti del Campobello. Risultato finale<br />

ineccepibile e Rossanese che deve fare un bell'esame di coscienza sugli errori commessi. Per il<br />

Campobello inizio positivo ma la squadra è ancora da rivedere per valutare le reali possibilità e<br />

prospettive.<br />

Ma veniamo alla cronaca. Al 5' tiro fuori di Attavia. Al 7' risponde il Campobello con Ferdico con<br />

una punizione dal limite finita fuori di poco. Al 9' bell'azione di Nasello che crossa per Panatteri,<br />

appoggio di testa per Italia che di piatto mette in rete. Al <strong>18</strong>' occasione per Attavia che spreca con<br />

un tiro sporco. Al 25' la Rossanese pareggia: fallo di Puglisi su Lambisani e rigore che Apa<br />

trasforma. Al 41' raddoppio dello stesso Apa che raccoglie un assist di Attavia e sorprende l'incerto<br />

Piraneo. Al 54' su respinta incerta di Vitale l'accorrente Fedele sbaglia clamorosamente, ma al 59' la<br />

svolta della gara con il rigore già descritto e la conseguente trasformazione. Al 63' il Campobello<br />

insiste con Puglisi ma il tiro viene deviato in angolo. Al 66' ancora il Campobello va vicino al gol<br />

con Alessandro, ma Vitale effettua il suo migliore intervento deviando in angolo. È il momento<br />

migliore per la squadra di casa e la Rossanese non riesce a giocare palla proprio a dove nel primo<br />

tempo aveva dominato. Al 72', su cross dalla destra di Italia, eurogol di Mossa con una rovesciata<br />

dal limite dell'area che entusiasma i tifosi locali. All'80' Panatteri segna la sua seconda rete con un<br />

bel colpo di testa su cross di Sanseverino dalla destra. È una Rossanese irriconoscibile mentre il<br />

Campobello sfiora altre marcature che non arrivano per un soffio. Evidentemente la Rossanese ha<br />

anche sbagliato le sostituzioni perché non si è visto alcun miglioramento dopo i cambi mentre il<br />

Campobello con l'ingresso di Sanseverino e di Bellavia ha impresso una svolta al proprio gioco<br />

soprattutto a centrocampo. In buona sostanza molto da rivedere per l'allenatore Galluzzo soprattutto<br />

sul piano psicologico ed anche fisico. Prova di forza per il Campobello che fa ben sperare.


Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Il Paternò non punge. L'undici di Romano ottiene il gol della sicurezza nel finale<br />

Comiso implacabile, vittoria giusta<br />

Antonio Brancato<br />

COMISO – Il Comiso comincia alla grande il campionato. Contro la matricola Paternò, la squadra<br />

di Pippo Romano è riuscita a mettere in cassaforte il risultato solo nei minuti di recupero. Ma<br />

nell'arco dei 90 minuti si è vista in pratica una sola squadra in campo. Soprattutto nel primo tempo,<br />

Cangiano e compagni sono apparsi superiori agli avversari, deliziando il pubblico con una <strong>serie</strong> di<br />

azioni spettacolari. Le assenze di Privitera (squalificato) e Corbino (infortunatosi giovedì in<br />

allenamento) non hanno pesato più di tanto, perché i sostituti Ferrara e Garufi sono stati autori di<br />

un'ottima gara. Il rientro al centro della difesa di Stefano Favata, reduce da un lungo infortunio, ha<br />

conferito sicurezza a tutto il reparto arretrato, sotto accusa dopo l'incerta prova di Coppa contro il<br />

Ragusa.<br />

Nella fase centrale della ripresa, la squadra, dopo un primo tempo brillante, ha un po' tirato i remi in<br />

barca. Ma anche in questo frangente ha tenuto saldamente in mano il match. Tutti ben oltre la<br />

sufficienza. Una particolare nota di merito però per Carrozza, il quale ha calamitato una <strong>serie</strong><br />

incredibile di palloni a centrocampo, Silvano, che ha ripetutamente saltato il suo avversario lungo<br />

l'out destro e soprattutto per Francesco Chietti, incontenibile per quasi un'ora. Contro un Comiso<br />

scatenato, il Paternò ha fatto quello che ha potuto. La squadra etnea è tosta sul piano fisico, possiede<br />

buone individualità a centrocampo e tutto sommato, si è difesa con un certo ordine, ma ha palesato<br />

un preoccupante deficit di fantasia. Solo quando Pannitteri ha sostituito Catania, infortunato, con<br />

Faye, che è una punta, la squadra rossoblu è finalmente riuscita a costruire qualche azione<br />

interessante, nei pressi della porta difesa da Fagone. Troppo poco comunque, per meritare la<br />

divisione della posta.<br />

Cronaca. I verdarancio passano quasi subito in vantaggio. Santonocito, imbeccato da Favata, viene<br />

chiuso in area da due giocatori ospiti e il signor Salamone di Palermo decreta il rigore: Chietti<br />

trasforma, mandando il portiere a destra e la sfera dalla parte opposta. Il numero dieci verdarancio è<br />

irrefrenabile. Al 7' viene atterrato a due passi dal portiere: è rigore. Ancora più evidente del primo.<br />

Ma il direttore di gara non se la sente di infierire sul Paternò. All'8' e al 12', scena occupata ancora<br />

dal fantasista di casa, che costringe Cicutti a salvarsi con grande difficoltà. Tre minuti dopo Chietti<br />

corona il suo show, centrando l'incrocio al termine di un bellissimo contropiede. Al 33' va in gol<br />

Contino su corta respinta di Cicutti. Ma secondo l'arbitro è in offside. Al 44' lo stesso Contino si<br />

gira e conclude, con Cicutti che non si fa sorprendere. Si va negli spogliatoi sull' 1-0, ma il risultato<br />

è bugiardo, perché i padroni di casa avrebbero potuto segnare almeno altri due gol. All'8' della<br />

ripresa arriva finalmente al primo tiro in porta del Paternò: la conclusione di Anselmi da buona<br />

posizione è parata da Fagone. Il ritmo cala. C'è qualche azione interessante da una parte e dall'altra.<br />

Il Comiso comunque, non corre rischi degni di nota, a parte due conclusioni di Emanuele e Faye,<br />

neutralizzate da un attento Fagone. Quando si attende solo il fischio finale, i verdarancio<br />

raddoppiano: Elefante serve Chietti che crossa dalla parte opposta per Dama bravo a battere di testa<br />

Cicutti.


Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

L'Acicatena non riesce a gestire il doppio vantaggio ottenuto grazie alle reti di Celso<br />

Castrovillari, rimonta costruita in 10 minuti<br />

Favasuli, Saffioti e Andreoli regalano i primi tre punti ai "lupi" del Pollino<br />

Angelo Biscardi<br />

CASTROVILLARI – Nel calcio si vince e si perde in pochi secondi. Basta poco: un errore del<br />

giovane portiere o un liscio clamoroso. Un rigore inesistente. Un fallo in area di rigore (ieri era<br />

troppo vistoso per non essere assegnato all'Acicatena). Magari una punizione in due in area di<br />

rigore a pochi metri dalla porta avversaria. Una deviazione maligna e tanto altro ancora. Di questi<br />

tempi si vede all'opera un Castrovillari che, in regime di pieno autolesionismo, trova anche il tempo<br />

di farsi due gol, regalando un rigore e lasciandosi beffare da un tiro non irresistibile. Ma poi,<br />

succede anche che basta cambiare due pedine in campo ed aspettare l'effetto che fanno Michelone<br />

Papasidero e Davide Ferraro. I due gentiluomini della pedata si sono subito calati nella parte,<br />

fornendo al Castro sicurezza difensiva e tranquillità a tutti i compagni di squadra. È bastato solo<br />

questo. Infatti, l'Acicatena ha fatto il resto: i ragazzi di Tosto hanno giocato una prima frazione<br />

estremamente oculata. Senza correre rischi eccessivi. Nella ripresa, però, capitan Cataldi e<br />

compagni sono crollati alla distanza, denotando una debole resistenza mentale (particolarmente a<br />

centrocampo) ed una certa propensione a sbagliare troppo, soprattutto quando l'avversario ti regala<br />

più di un pallone per pareggiare l'incontro. Il risultato? Dilapidate due reti ben segnate da Celso e la<br />

possibilità di tornare a casa con tre punti di piombo. Non sarebbe stato male.<br />

Viola ha schierato il solito 4-4-2: De Vona tra i pali; difesa a quattro con Costanzo (il migliore in<br />

campo), Romeo, Scafaro e Startari (ha sostituito l'infortunato Fabretti); a centrocampo hanno<br />

giostrato Cambria (out sinistro), Andreoli e Favasuli (centrali), Crucitti (out destro); in avanti, a<br />

chiudere il 4-4-2, ci hanno pensato Micieli (ieri in non perfette condizioni) e "rombo di tuono"<br />

Valerio Saffioti. Tosto, invece, ha mandato in campo un 3-4-1-2 estremamente oculato: Caruso (tra<br />

i pali); Cocuzza, Privitera e Cataldi (difesa); Assenzio, Benedettino, Castorina e Celso<br />

(centrocampo); Ranno, infine, è stato schierato dietro le due punte Ardizzone e Costa.<br />

La cronaca. In soli 22 secondi Andreoli costruisce una bellissima palla gol per il giovane Cambria.<br />

La sua conclusione, però, si stampa contro la faccia del palo. E poi, senza pensarci su, i lupi del<br />

Pollino accellerano: Saffioti (4') e Costanzo (12') provano a scardinare il bunker siculo. Ma il<br />

giovane Caruso non si fa beffare. La gara, molto combattuta in mezzo al traffico, s'accende alla fine<br />

della prima frazione: Costa, spostato opportunamente sull'out sinistro (debole) della difesa<br />

rossonera, viene steso in area da Startari. È rigore. Il penalty, siglato da Celso, gela una tifoseria che<br />

s'aspettava qualcosa di più.<br />

Nella ripresa la difesa rossonera va in bambola e a Celso, dopo soli tre minuti, non resta che servire<br />

il il bis con una bella stoccata di sinistro. Il match sembra chiuso in un forziere svizzero. Ma il<br />

calcio riserva sempre sorprese. Infatti, è bastata una punizione a due (contestatissima dai siciliani)<br />

in piena area di rigore dell'Acicatena per riaprire l'incontro. Siamo al 55': Andreoli serve Favasuli<br />

che, di piattone, accorcia le distanze.<br />

Da quel momento in poi cambia tutto: Viola trasforma la sua piccola creatura, tanto che in soli dieci<br />

minuti il Castrovillari pareggia con un gol bellissimo di Valerio Saffioti (65') e poi con un tiro di<br />

sinistro del monumentale Angelo Andreoli si porta in vantaggio. E dire che non è mancato il tempo<br />

per il sesto gol della gara. Ma Celso (85') e soprattutto Gangemi (88') si bevono due facili occasioni<br />

per pareggiare.


le interviste<br />

Il presidente resta, il tecnico Viola euforico<br />

Ioele non si muove<br />

Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

CASTROVILLARI – Il Castro incassa la prima vittoria nel campionato di <strong>serie</strong> D. Una vittoria<br />

rocambolesca. Perché Andreoli e compagni si sono fatti un sonnellino prima di segnare tre gol.<br />

Soddisfazione è stata espressa da tutti, soprattutto dall'assessore allo Sport Anna De Gaio. Contento<br />

anche il presidente Ioele che ha ringraziato tutti gli sportivi giunti al "Mimmo Rende".<br />

«Erano tanti a vedere la nostra prima vittoria in <strong>serie</strong> D. Adesso dobbiamo dare di più. Non posso<br />

fare tutto da solo: stavo meditando di lasciare. Ma resto al mio posto, perché in questa città ci sono<br />

molte persone che mi vogliono bene».<br />

Il tecnico rossonero Franco Viola, rileva che «il Castrovillari è questo: una squadra che deve lottare<br />

e sudare per guadagnarsi la pagnotta. Oggi (ieri: ndc) abbiamo disputato una gara importante,<br />

recuperando due gol e giocando con il cuore. Sono soddisfatto di quello che i ragazzi hanno dato<br />

per tutti i novanta minuti. I cambi, in particolare, mi hanno dato ragione, poiché avevamo perso una<br />

certa brillantezza: chi è entrato in campo ha dato quello che mi aspettavo». Sull'altra sponda Tosto<br />

non riesce a darsi pace per l'occasione fallita. «Avete visto tutti: siamo andati sopra di due reti. Poi è<br />

bastata una punizione a due in area, regalata al Castrovillari e un nostro errore a centrocampo, per<br />

riaprire una gara chiusa. Sono molto arrabbiato: si è perso senza aver subito un tiro nella nostra<br />

porta. Purtroppo la buona sorta ci ha voltato le spalle ed abbiamo anche fallito il gol del pari.<br />

Adesso – conclude Tosto – dobbiamo prepararci per affrontare al meglio il Comiso, una squadra<br />

che possiede un organico di tutto rispetto. E, quindi, in settimana dovremo lavorare sodo,<br />

principalmente dal punto di vista psicologico, perché non meritavamo di perdere contro il<br />

Castrovillari. (a.b.)


Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

L'undici di Giacomarro è implacabile in attacco. Un po' distratta la difesa, l'unico reparto che<br />

deve migliorare<br />

Siracusa, vittoria a suon di gol dopo lo spavento iniziale<br />

Giuseppe Di Silvestro<br />

SIRACUSA – Non tradisce le attese della vigilia il Siracusa, che inizia il campionato con una bella<br />

vittoria a suon di gol spettacolari. Il pubblico numeroso sugli spalti, ha gradito le belle manovre<br />

degli azzurri. La squadra di Mimmo Giacomarro si conferma autentica macchina da gol, con i tre<br />

frombolieri Romano, Ferrara e Bonarrigo in gran spolvero e tutti puntuali all'appuntamento con il<br />

gol. Per l'Angri non c'è stato nulla da fare.<br />

È stata una bella partita, giocata da due squadre che si sono affrontate in maniera aperta, avendo<br />

entrambe lo stesso modulo (4-4-2). Ed è stata anche una gara molto corretta. Non si è visto, in<br />

sostanza, nulla che non si sapesse già: il Siracusa quando attacca è davvero micidiale, va in gol con<br />

una facilità impressionante. Ma appena cala il ritmo o si concede qualche pausa, ecco che subisce<br />

qualche rete di troppo.<br />

Ma non è il caso di andare tanto per il sottile. Importava iniziare bene il campionato e la squadra<br />

azzurra lo ha fatto nella maniera migliore. Eppure, le cose si erano messe male per il Siracusa,<br />

trovatosi inopinatamente in svantaggio dopo aver fallito quattro ghiotte occasioni da gol: al 19' con<br />

Ferrara, al 20' con Dima, e al 25' prima con Ferrara e subito dopo con Romano. Correva il 27' di<br />

gioco, e Longobardi cinchischiava troppo su un pallone che Di Ruocco era lesto a rubargli servendo<br />

all'indietro per l'accorrente Crisantemo: gran tiro diagonale e nulla da fare per Casadei.<br />

A questo punto, è venuto fuori il grande carattere della squadra azzurra, che ha ottenuto il pareggio<br />

al 29' con Bonarrigo, ben servito da Romano e presentatosi solo davanti al portiere.<br />

Sette minuti dopo, il gol spettacolare di Gaetano Romano. Su un angolo battuto da Nuvoli, il<br />

"capitano" azzurro ha calciato al volo mandando la palla ad insaccarsi all'incrocio dei pali: una rete<br />

veramente da antologia. Si è andati al riposo sul 2 a 1.<br />

Nella ripresa il Siracusa spinge sull'acceleratore e si rende pericoloso al 5' (respinta di Valiante su<br />

tiro di Ferrara) e al 20' ancora con Ferrara che calcia fuori da buona posizione su assist di<br />

Bonarrigo. Ma alla mezz'ora il Siracusa piazza un uno-due micidiale che in pratica chiude la partita.<br />

Al 30' Tomacelli lancia sulla sinistra Bonarrigo che crossa per Romano che in splendida acrobazia<br />

mette la palla in rete. Ed un minuto dopo ancora Bonarrigo serve alla perfezione Ferrara che insacca<br />

con un rasoterra angolatissimo. E sugli spalti è un autentico delirio.<br />

A quel punto, il Siracusa considera chiusa la partita e rinuncia ad affondare i colpi per non infierire<br />

contro un avversario sotto di tre gol ed in dieci per l'espulsione di Cacace. Ma al 2' di recupero, una<br />

distrazione della difesa mette Ferraioli nelle condizioni di battere per la seconda volta Casadei.<br />

Questo gol fa arrabbiare qualcuno in tribuna, ma al Siracusa-spettacolo si può anche perdonare<br />

qualche pausa dopo tanto dispendio di energie. Alla fine, applausi meritatissimi per tutti.


le interviste<br />

Azzurri soddisfatti<br />

Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

SIRACUSA - Grande (e comprensibile) soddisfazione negli spogliatoi azzurri. Mimmo Giacomarro<br />

è moderatamente soddisfatto, anche se non può negare di essersi divertito, come del resto il<br />

pubblico:<br />

«Sì - dice il tecnico azzurro - abbiamo giocato una buona partita, che tuttavia si era messa in salita<br />

per lo svantaggio iniziale. Ma nel campionato scorso abbiamo ribaltato il risultato più di una<br />

dozzina di volte; ci siamo, quindi, abituati».<br />

- Nei primi venti minuti la squadra ha stentato un po'...<br />

«Avevo detto che bisognava sfiancare l'Angri, facendo ragionare il cervello. E la squadra non si è<br />

fatta impressionare dallo svantaggio, riuscendo a ribaltare il risultato e poi a metterlo al sicuro. Poi,<br />

negli ultimi minuti abbiamo smesso di giocare, nè del resto si poteva continuare a tenere il ritmo<br />

con questo caldo asfissiante».<br />

- Vogliamo trovarlo qualche difetto in questo Siracusa che diverte?<br />

«I difetti li abbiamo, soprattutto nella fase difensiva. Pannozzo e Tomacelli hanno giocato insieme e<br />

si conoscono bene, mentre Falanca e Longobardi sono nuovi; e sul fronte sinistro della difesa<br />

soffriamo un po'. In questo settore c'è da lavorare ancora».<br />

Lapidario il commento del tecnico campano Di Nola: «Buona partita, abbiamo giocato contro una<br />

grande squadra senza fare le barricate, e non potevamo sperare di fare risultato a Siracusa. Quei tre<br />

(Romano, Ferrara e Bonarrigo, ndr) fanno la differenza e penso la faranno per tutto il campionato.<br />

(g.d.s.)


Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

La vittoria poteva più essere più netta senza gli interventi strepitosi del portiere della Paolana<br />

Ramunno<br />

Il bomber Rosa fa la differenza, disco verde per il Ragusa<br />

Antonio Ingallina<br />

RAGUSA – L'emozione della prima tira spesso brutti scherzi. Ed in parecchi nel Ragusa ne sono<br />

rimasti vittima. Ma anche la Paolana ha pagato fio: non può essere così brutta e male in arnese<br />

come quella vista a Ragusa. Alla fine, la differenza reale l'ha fatta quel volpone di Peppe Rosa. Mai<br />

lasciargli mezzo metro, perché ti castiga senza lasciarti il tempo di capirlo. Ed anche quando rispetti<br />

la regola, come in occasione del primo gol, Rosa riesce a tirar fuori qualcosa (era in mezzo a tre<br />

avversari ed ha battuto Ramunno).<br />

Alla fine sono stati due i gol a segnare la differenza tra paolani e azzurri, ma il passivo poteva anche<br />

essere più robusto. Ci ha pensato Romunno a evitare una mazzata che avrebbe segnato il morale<br />

della truppa di Cipparrone. La Paolana, per onor di verità, qualcosa ha provato a farla, andando<br />

anche a segno con Azzarelli, ma l'arbitro Silvia Spinelli ha annullato per fuorigioco, su<br />

segnalazione del collega di fascia, il messinese Francesco Saija. I calabresi si sono visti per una<br />

ventina di minuti dopo aver subìto il primo gol di Rosa. L'impressione è che sia stato più per<br />

demerito del Ragusa che per proprie capacità. Perché una cosa, per la squadra di casa, ha detto<br />

questa prima gara di campionato: il centrocampo è monco. Nessuno è in grado di garantire quel<br />

filtro che consente alla difesa di soffrire meno. Peter, che ha tutte le qualità per reggere il compito, è<br />

andato nel pallone, mostrando il volto peggiore da quando è a Ragusa (ad un certo punto, Galfano<br />

l'ha arretrato a centrale difensivo e poi l'ha sostituito: era più dannoso che altro).<br />

Al fischio d'inizio, il Ragusa si presenta con l'ultimo arrivato Ruggero a far reparto con Conti ed un<br />

4-4-1-1, che penalizza un po' troppo Rosa. Classico 4-4-2 per Cipparrone, con Scuderi e Iervasi,<br />

che, a turno, arretrano per aiutare il centrocampo. Neanche il tempo di guardare l'assetto tattico che<br />

la difesa del Ragusa imbrocca uno di quegli svarioni che fanno accapponare la pelle: in 40"<br />

Lorenzini si ritrova sul piede la palla del vantaggio, ma trova il modo di sprecarla. È l'unica volta di<br />

tutto il primo tempo che la Paolana si farà viva nell'area del Ragusa.<br />

Se i calabresi mantengono la posizione e lasciano il pallino del gioco al Ragusa, gli azzurri non<br />

sanno come approfittarne. La manovra è troppo spesso lenta, ripetitiva, con estemporanei lanci<br />

lunghi che sono facile preda degli avversari. Se Bufalino fa da spettatore non pagante, ci pensa De<br />

Sarno a spingere, supportato sull'altra corsia da Melillo. È proprio su suggerimento di quest'ultimo<br />

che Rosa prova il destro: la palla finisce una spanna oltre l'incrocio. Poi è Melillo (31') a mancare il<br />

gol, anticipato in corner mentre colpiva a botta sicura.<br />

Nello spogliatoio Galfano e Cipparrone chiedono maggior ordine alla manovra. È il Ragusa che<br />

mostra di aver capito la lezione. Bufalino (finalmente) salta due uomini e poi Melillo verticalizza<br />

per Rosa. Il destro della punta è deciso, ma Ramunno si oppone. Un minuto dopo arriva il gol:<br />

l'azione parte ancora da Bufalino, che serve Rosa tra tre avversari. Il bomber fa scivolare la palla e,<br />

di sinistro, l'indirizza dove Ramunno non arriva. Ancora Rosa sugli scudi, con un delizioso colpo di<br />

tacco a tre metri dalla linea, ma Longo salva.<br />

È a questo punto che il Ragusa, non si capisce perché, arretra il baricentro, lasciando campo alla<br />

Paolana. Ed i calabresi si fanno intraprendenti: c'è subito il gol annullato ad Azzarelli. Poi Scuderi,<br />

su una mancata uscita di Presti, incoccia di testa ma non trova la porta. La vampata dei calabresi è<br />

tutta qui. Allora, dopo una gran parata di Ramunno su Boemia, Pirrone innesca Rosa, che, al volo,<br />

di controbalzo, chiude il match. Resta solo il tempo per consentire a Ramunno di guadagnarsi<br />

un'altra razione di applausi: vola come un gatto a ribattere un violentissimo destro a sorpresa di<br />

Vindigni.


le interviste<br />

Galfano: partiti bene Cipparrone recrimina<br />

Gianni Papa<br />

Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

RAGUSA – Sala stampa con due novità assolute: i pasticcini e l'arrivo immediato di Angelo<br />

Galfano. «Sono soddisfatto – afferma il tecnico azzurro – perché era importante partire bene,<br />

premiando col successo un mese e mezzo di lavoro duro. Non lo sono troppo per il rendimento della<br />

squadra: dobbiamo ancora migliorare molto. Nel primo tempo dovevamo fare di più e sveltire la<br />

manovra, invece abbiamo abusato dei lanci lunghi. Dopo il gol ci siamo sbloccati, anche se abbiamo<br />

anche corso qualche rischio di troppo (è però vero che sulle palle inattive può accadere di tutto).<br />

Qualcuno non era al massimo della condizione, e questo ha creato qualche problema, ma credo che<br />

sul merito del successo non vi siano dubbi. Riguardo a Cosenza e Gulino, li ho fatti entrare perché<br />

erano stati assenti a lungo. Ma prima ho atteso che la situazione fosse favorevole per consentire loro<br />

un rientro più tranquillo. Nel complesso – conclude – un inizio di buon auspicio per il futuro, ma<br />

ripeto che dobbiamo ancora lavorare tanto e migliorare».<br />

Per Sandro Cipparrone invece, sulla sconfitta c'è da discutere. «Un 2-0 troppo pesante – avverte –<br />

nel quale hanno fatto la differenza la condizione atletica e i collaboratori dell'arbitro. Mi spiego: la<br />

differenza di preparazione (noi appena tre settimane) ha motivato la superiorità territoriale del<br />

Ragusa. Un guardalinee ha annullato il gol regolarissimo di Azzarelli e l'altro non ha segnalato il<br />

fuorigioco sul secondo gol di Rosa. Inoltre, le reti sono frutto di nostre ingenuità: non si può<br />

permettere alla punta avversaria di girarsi come vuole nella nostra area. In ogni caso, considerato le<br />

quattro assenze importanti e il ritardo di preparazione, direi che abbiamo evidenziato notevoli<br />

margini di miglioramento. Un segnale che, a maggior ragione con la società sul mercato in cerca di<br />

un forte centrocampista, credo fondamentale per chi, come noi, punta alla salvezza».


Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

Partono bene i rossoblù che si portano in vantaggio con una doppietta di Apa<br />

Esordio amaro per la Rossanese<br />

Il Campobello domina l'incontro dopo l'espulsione di De Luca<br />

CAMPOBELLO Esordio amaro per la Rossanese di Galluzzo, che affonda al Paolo Marino di Castelvetrano<br />

sotto i colpi di un Campobello che, solo nel secondo tempo, trova l'assetto tattico giusto. Dopo un buon<br />

inizio, con i calabresi che all'8' mettono i brividi alla difesa locale con un'incursione di Attadia, che semina il<br />

panico sulla destra, la gara per la Rossanese si mette subito in salita. Corre infatti il 10' minuto quando un<br />

cross di Nasello, dalla sinistra, pesca in area Panatteri che di testa smarca Italia lesto a girare a rete. La<br />

Rossanese non ci sta e già al 12' Lombisani sfiora il goal con un colpo di testa che finisce a lato. Replica<br />

Attadia al 19': improvviso taglio da destra a sinistra ed il piccolo attaccante rossoblu si trova solo in area, ma<br />

la sua conclusione in diagonale finisce di poco fuori.E' il preludio alla rete del pareggio che arriva al 25', su<br />

calcio di rigore procurato dallo stesso Attadia, lesto ad incunearsi tra i due centrali difensivi del Campobello e<br />

atterrato da Pugliesi mentre sta per battere a colpo sicuro. L'arbitro decreta il rigore che Apa trasforma dopo<br />

un minuto di proteste. Nell'occasione, graziato Puglisi, per il quale i calabresi chiedevano l'espulsione per<br />

fallo da ultimo uomo.Ottenuto il pareggio, la Rossanese non demorde e, grazie anche allo stato confusionale<br />

del centrocampo gialloblù, mantiene il controllo della partita con autorevolezza. Arriva, come logica<br />

conseguenza il raddoppio, al 41'. Lungo lancio di Catalano per la testa di Lombisani che prolunga la<br />

traiettoria in area dove Apa, tutto solo davanti a Piraneo, non ha difficoltà a firmare la sua doppietta<br />

personale, con un tocco sottomisura che piazza la palla vicino al palo di sinistra.Nel secondo tempo, Bucaro<br />

toglie Nasello e Trovato, piuttosto deludenti e inserisce Bellavia e Sanseverino. Il Campobello cresce mentre<br />

la Rossanese paga una condizione fisica deficitaria di alcuni suoi uomini ed arranca vistosamente. Al 14',<br />

avviene l'episodio che dà la svolta alla gara: bella azione di Taormina che dialoga con Panatteri il quale, al<br />

momento del tiro, viene contrastato irregolarmente da capitan De Luca. Il signor Pasqua decreta il calcio di<br />

rigore ed espelle De Luca. Il diverso metro di giudizio su due episodi simili ha fatto arrabbiare molto<br />

l'entourage rossoblu a fine gara. Panatteri va alla battuta e trasforma. La Rossanese si smarrisce e il<br />

Campobello ne approfitta affondando i colpi. Al 28' arriva la rete del vantaggio, con una spettacolare<br />

rovesciata di Mossa che raccoglie un cross proveniente dalla sinistra. Incitato dal pubblico, il Campobello<br />

sfrutta la superiorità numerica e perviene alla quarta marcatura con lo scatenato Panatteri che, attorno al<br />

minuto 35, prima si procura una punizione sul lato corto dell'are di rigore e poi, sulla perfetta battuta di<br />

Sanseverino, schiaccia di testa battendo ancora una volta Vitale. La Rossanese, pur stremata, cerca di<br />

reagire ci prova con una ultima azione ma la vittoria va al Campobello.<br />

Capitan De Luca amareggiato: «Rigore inesistente»<br />

Galluzzo: «Abbiamo giocato<br />

un buon primo tempo»<br />

CAMPOBELLO Capitan De Luca non sa darsi pace per l'espulsione che ha cambiato il volto alla gara. Con<br />

sincerità, De Luca racconta l'episodio: «per me il rigore non c'era - ha detto -. Sono entrato sulla palla in<br />

scivolata e l'ho presa nettamente, rischiando anche l'autogol. Nello slancio, posso anche aver toccato<br />

Panatteri, ma sicuramente questo è successo dopo aver preso la palla. In ogni caso - ha continuato - l'arbitro<br />

ha usato due metri di giudizio. Mi ha espulso per un dubbio fallo, lasciando la mia squadra in dieci nella<br />

mezzora finale, mentre nel primo tempo non ha sanzionato Puglisi in un'analoga situazione. Mi dispiace<br />

perché avevamo fatto un gran primo tempo e meritavamo sicuramente qualcosa in più».Anche il tecnico<br />

Galluzzo non nasconde la propria delusione per il risultato e per l'episodio che ha portato all'espulsione di<br />

capitan De Luca: «mi sembra che due episodi in fotocopia - ha commentato masticando amaro - siano stati<br />

giudicati diversamente dal direttore di gara. Peccato, perché nel primo tempo avevamo giocato sicuramente<br />

meglio del Campobello e potevamo chiudere con un maggiore vantaggio, se avessimo saputo concretizzare<br />

la gran mole di gioco svolta. Poi, da quell'episodio, la squadra ha perso lucidità e convinzione, non riuscendo<br />

più ad esprimersi». A cosa è dovuta questa involuzione vista nella seconda parte della gara? Il tecnico<br />

fornisce una propria versione: «sicuramente alla condizione fisica approssimativa di parecchi giocatori, che<br />

si sono aggregati solamente venerdì sera. Sapevamo che questo era un rischio alto da correre, ma<br />

pensavamo di poter gestire la gara in condizioni di parità numerica». Non ha convinto la scelta di Galluzzo di<br />

sostituire Gaccione, che sino a quando è rimasto in campo ha determinato la superiorità qualitativa della sua<br />

squadra. «Gaccione - ha precisato il tecnico - è uno di quei giocatori che è arrivato solo venerdì e non ce la<br />

faceva più a stare in piedi».<br />

p. l


Esordio da cancellare per i rossoblù battuti di misura dalla Sangiuseppese<br />

Cosenza, brutto scivolone<br />

L'arbitro espelle Di Donato e i campani segnano<br />

Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

di FRANCESCO IERVOLINO<br />

SANGIUSEPPESE (4-4-2): Iaccarino 6; Civita 6, Parisi 6.5 (40' st Misiti sv), Scognamiglio 6.5, Mannone 6;<br />

Vitagliano 6, Ausoni 6, Corsale 6.5, Moxedano 6 (15' st Casapulla 6); Vitaglione 6.5 (26' st Varriale sv), De<br />

Cesare 6.5. In panchina: Maltese, Salvatore, Alterio, De Luca. Allenatore: Mandragora 7.<br />

COSENZA (4-3-1-2): D'Auria 6; Di Donato 4, Scorrano 6.5, Scarlato 6, De Pasquale 5.5 (1' st Cucinotta 6);<br />

Fiscina 6 (1' st De Rose 6), Vanzetto 6.5, Di Maio 7; Lio 6.5; Prete 6.5, Belmonte 5 (15' st Crisafulli 6). In<br />

panchina: Spingola, Sanso, Ferrentino, Mignolo. Allenatore: Zunico 6.<br />

ARBITRO: Oliveri di Acireale 6.<br />

MARCATORE: 37' pt De Cesare.<br />

NOTE: spettatori 200 circa. Espulso al 34' pt Di Donato per gioco violento. Ammoniti: Civita, Vanzetto,<br />

Vitagliano, Lio, Casapulla. Angoli 5-4 per il Cosenza. Recupero: pt 2'; st 4'.<br />

GIUGLIANO Un Cosenza arrembante e generoso non riesce ad evitare la sconfitta al cospetto di una<br />

Sangiuseppese cinica quanto basta per portare a casa i primi tre punti di questo campionato. I rossoblù<br />

pagano gli episodi sfavorevoli (un'espulsione poco prima della rete del vantaggio locale, firmata da De<br />

Cesare, abile a sfruttare una ingenuità del portiere ospite), reagiscono ma non riescono a raddrizzare una<br />

partita che avrebbe certamente potuto avere una storia diversa se solo i calabresi fossero riusciti a<br />

capitalizzare le occasioni capitate, in special modo nella primissima parte della contesa e nel corso della<br />

seconda frazione di gara. Al "De Cristofaro" di Giugliano, causa l'indisponibilità dello stadio "Collana" del<br />

Vomero (campo di casa nominale della Sangiuseppese), si è disputata una partita davvero interessante.<br />

Pronti via e al 1' era l'ex di turno Nello Parisi a mettere i brividi a D'Auria, con uno stacco perentorio di testa<br />

su calcio d'angolo di Vitagliano, che chiamava l'estremo difensore ospite alla grande parata in tuffo sulla sua<br />

destra, sfera bloccata in due tempi. Poco dopo Belmonte viene affondato in area sugli sviluppi di un'azione<br />

manovrata, l'intera panchina calabrese schizza in piedi per reclamare il calcio di rigore, apparso a tutti netto,<br />

ma per il direttore di gara tutto è a posto e si prosegue. La risposta rossoblù arriva perciò al 12' con Fiscina<br />

autore di un insidioso tiro-cross, rintuzzato dall'attento Mannone. La Sangiuseppese si schierava in campo<br />

con un classico 4-4-2 e spediva subito in campo i neoacquisti Iaccarino e Corsale, dovendo però fare a<br />

meno di numerosi atleti infortunati, vale a dire Carbonaro, Venditto, Cerrato e Kanjenegele, mentre era<br />

indisponibile il colored Dijallo. Il Cosenza proponeva dal canto suo un 4-3-1-2, con Lio a fare da pendolo tra<br />

centrocampo e attacco, partendo dalla corsia sinistra. Scarlato e il baby Di Donato erano le scelte di Zunico<br />

per sopperire alle assenze degli squalificati Maglione ed Ambrosecchia. Vanzetto e Di Maio facevano legna<br />

a centrocampo, Scorrano comandava invece la difesa e Belmonte davanti provava a non far rimpiangere<br />

Sparacio. La gara scorre via piacevole ma non si registrano in questa prima frazione vere occasioni da rete.<br />

Al 25' Moxedano calcia in maniera velenosa dai venti metri e per poco De Cesare non trova la deviazione<br />

vincente. Al 34' l'episodio che dà la svolta alla gara: Di Donato con una gomitata colpisce Vitaglione nell'area<br />

della Sangiuseppese e il direttore di gara Oliveri, su segnalazione del suo collaboratore Candeo, lo espelle.<br />

Passano appena tre minuti e De Cesare imbeccato proprio da Vitaglione con un pallonetto maligno e<br />

micidiale dai venti metri vede D'Auria fuori dai pali e lo "uccella" portando in vantaggio la Sangiuseppese. Il<br />

primo tempo si chiude qui. Doppio cambio per Zunico ad inizio ripresa con gli innesti di De Rose e Cucinotta.<br />

sugli esterni. Preme senza costrutto la squadra ospite, si difendono con ordine i locali. Al 20' azione<br />

avvolgente dei locali con Vitagliano che imbecca Ausoni in profondità, destro in diagonale dell'ex Catanzaro<br />

ma una deviazione di Scarlato in corner evita la capitolazione ai suoi. La gara si avvia al termine quando Di<br />

Maio da buona posizione su azione d'angolo calcia a lato di destro, la conclusione sembrava a colpo sicuro<br />

ma la palla si perde purtroppo per i rossoblù oltre i cartelloni pubblicitari. Finisce uno a zero per la<br />

Sangiuseppese, anzi il Neapolis: esultano i presidenti partenopei Moxedano e Bouchè, che in quest'estate<br />

hanno rilevato il titolo sportivo della Sangiuseppese Calcio (sulle carte federali, la squadra si chiama ancora<br />

così), mentre si sono registrate a fine partita le prime contestazioni stagionali per i silani, che comunque<br />

confidano quanto prima di ritornare in sella per lottare ad armi pari per la conquista del primato del girone I di<br />

<strong>serie</strong> D. Siamo appena all'inizio del torneo e tutto è certamente ancora possibile.


Esordio da cancellare per i rossoblù battuti di misura dalla Sangiuseppese<br />

Cosenza, brutto scivolone<br />

L'arbitro espelle Di Donato e i campani segnano<br />

Il tecnico rivendica un rigore su Belmonte. Lio: «Di Donato, che ingenuità»<br />

Zunico: «E' un momento difficile»<br />

Aniello Parisi: «Mi dispiace vedere il Cosenza in queste condizioni»<br />

Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

di FRANCESCO IERVOLINO<br />

GIUGLIANO A caldo Giacomo Zunico è un pentolone bollente di delusione e di rabbia. «Da dove<br />

cominciare? sbotta l'allenatore rossoblù iniziamo con il rigore negato a Belmonte in apertura di match,<br />

apparso netto. Successivamente, l'espulsione di Di Donato ci ha condizionato non poco, tant'è vero che<br />

subito dopo è arrivato il gol di De Cesare. Avevo impostato la gara in modo tale da aspettare gli avversari<br />

nella prima frazione di gioco per poi colpirli nella ripresa, approfittando della loro condizione fisico-atletica<br />

non ottimale ed, in effetti, pure in inferiorità numerica abbiamo sfiorato il pari nei secondi quarantacinque<br />

minuti». Al di là di tutto, non è proprio il caso di fare drammi. «Purtroppo conclude Zunico attraversiamo<br />

una fase di difficoltà, con molti elementi trasferitisi altrove e qualcun altro, come Belmonte, da poco arrivato,<br />

ancora in condizioni fisiche non ottimali. Nonostante ciò, l'obiettivo finale non cambia. La nostra deve essere<br />

una stagione di primissimo piano».<br />

Tra i più deludenti in mezzo al rettangolo verde, Emilio Belmonte non accampa scusanti, però chiede tempo<br />

per potersi esprimere al meglio delle sue potenzialità. «Eravamo in condizioni d'emergenza spiega parlando<br />

innanzitutto della prestazione generale del team io stesso sono arrivato da una settimana e non ho avuto<br />

modo di allenarmi con costanza. Abbiamo disputato una buona gara, specie nella ripresa, nonostante<br />

l'inferiorità numerica. Obiettivi personali? Migliorare la mia condizione fisica, specie per quanto concerne i 90<br />

minuti. Quanti gol prometto di realizzare? E' azzardato pronunciarsi adesso. Iniziamo col fare bene giorno<br />

per giorno, poi si vedrà. Ho sicuramente una grande voglia di fare bene e di portare in alto il Cosenza».<br />

Tra i più positivi del Cosenza c'è stato invece il fantasta Lio. «Nel corso del primo tempo questa la sua<br />

disamina sulla partita non stavamo rischiando nulla, poi è arrivata l'ingenuità del ragazzo (Di Donato) che ci<br />

ha penalizzati oltremodo, tant'è vero che pochi minuti dopo è arrivato il gol di De Cesare. Senza dubbio un<br />

pari sarebbe stato il risultato più giusto».<br />

Infine, a concludere la carrellata di dichiarazioni s'è prestato ai taccuini l'ex di turno Aniello Parisi, che ha<br />

militato diverse stagioni a Cosenza, tra <strong>serie</strong> C1 e <strong>serie</strong> B. «Il mio cuore ha dichiarato è sempre legato alla<br />

maglia rossoblù. A Cosenza sono nate le mie due figlie ed ho tantissimi amici. Mi dispiace vedere in queste<br />

condizioni una società così gloriosa e dei tifosi davvero straordinari soffrire così tanto. La partita? Non è<br />

stata la vera Sangiuseppese ma le sfide di inizio stagione sono tutte così, molto contratte e giocate in<br />

prevalenza a centrocampo».<br />

f. i.


Una doppietta del capitano del Ragusa suggella la sconfitta dei tirrenici<br />

Rosa punge la Paolana<br />

Granata e compagni ancora in ritardo di preparazione<br />

Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

di SALVO MARTORANA<br />

Ragusa (4-4-1-1): Presti 6; Vindigni 6.5, Conti 6, Ruggero 6.5, Boemia 6.5; Melillo 6, Nnamani 4.5 (<strong>18</strong>' st<br />

Cosenza 6), Pirrone 6, Bufalino 5.5; De Sarno 6 (28' st Nguni 6); Rosa 7.5 (41' st Gulino ng). In panchina:<br />

Barbera, Perricone, Vasile, Vitetta. Allenatore: Galfano 6.5.<br />

Paolana (4-4-2): Ramunno F. 7; Lanzillotta 5.5 (46' st Petrungaro sv), Pando 6 (7' st Azzarelli 6), Longo 6,<br />

Rappazzo 5.5; Chiappetta 6, Mancuso 6, Granata 6, Lorenzini 6 (30' st Trocini sv); Iervasi 6.5, Scudieri 6. In<br />

disposizione: De Gaetano, Magnone, Contino, Ramunno P. Allenatore: Cipparrone 6.<br />

Arbitro: Spinelli di Roma 6<br />

MARCATORE: 3' st e 29' st Rosa<br />

Note: spettatori 800 con rappresentanza ospite, angoli 7-1 per il Ragusa, ammoniti Iervasi, Mancuso,<br />

Chiappetta, Conti, Vindigni. Recupero 1' pt, 4' st.<br />

RAGUSA Nulla da fare per la volenterosa Paolana sul campo del Ragusa. La squadra siciliana ha vinto in<br />

virtù di una migliore condizione atletica e delle spiccati doti di realizzatore del suo capitano Peppe Rosa che<br />

ha segnato due reti confermandosi bomber di razza. Per il resto la Paolana ha giocato a lungo alla pari,<br />

anche se i siciliani hanno avuto una leggera supremazia territoriale. Alla fine la squadra calabrese ha<br />

ringraziato i circa 20 ultras che l'ha seguita fino in Sicilia, a dimostrazione del feeling che c'è tra la matricola<br />

calabrese ed pubblico. Il Ragusa dopo l'1-0 ha sofferto per circa un quarto d'ora, prendendo anche un gol<br />

con Azzarelli: pari però annullato dal direttore di gara per fuorigioco su segnalazione dell'assistente di linea.<br />

Ma veniamo alla gara. Nemmeno il tempo di ammirare il direttore di gara Silvia Tea Spinelli, sezione di<br />

Roma 1 ma nata a Terni, che la Poalana sfiora la rete con la coppia Chiappeta-Iervasi che confezione un<br />

pallone d'oro per Lorenzini che va solo spinto in rete. Il numero 11 della Paolana, però, tira alto. Per gli ospiti<br />

sarà l'unica occasione da rete del primo tempo. Il Ragusa è padrone del campo. Al 9' azione di Melillo per<br />

Rosa che punta il secondo palo con uno splendido tiro a girare: palla di poco a lato. Al 10' Rappazzo mette a<br />

terra De Sarno fuori area con l'arbitro che lascia proseguire. Galfano inverte Melillo con De Sarno con il<br />

numero sette azzurro che sulla sinistra fa male. Al 28' lancio di Ruggero, liscio di Lanzillotta con Melillo che<br />

entra in area da solo e tira a botta sicura: Pando salva provvidenzialmente sulla linea di porta. Al 31'<br />

punizione di Boemia per la testa di Pirrone appostato sul secondo palo con palla a lato. Al 34' Ragusa vicino<br />

al gol con Rosa che colpisce di testa da pochi passi con il portiere ospite che non blocca, la palla arriva a<br />

Vindigni che crossa con la palla che tocca la parte alta della traversa ed arriva a Boemia che spara a lato.<br />

Continua a premere il Ragusa che sfiora il vantaggio dopo appena un minuto dalla ripresa quando Rosa tira<br />

sul secondo palo in diagonale: Ramunno para miracolosamente. Il gol è nell'aria. Due minuti dopo Bufalino<br />

mette dentro area per Rosa che protegge la palla da tre avversari, si gira e mette in rete superando<br />

Ramunno in uscita.<br />

Il Ragusa sfiora due volte il 2-0 con Rosa in sessanta secondi e poi esce di scena. Sale in cattedra la<br />

Paolana. All'8' torre di Scudieri per Lorenzini che mette in rete ma l'arbitro annulla per fuorigioco su<br />

segnalazione dell'assistente Francesco Saija di Messina. Al 22' cross dalla sinistra di Iervasi per la testa di<br />

Scudieri con palla a lato. Al 27' fallo su De Sarno con Boemia che dal limite impegna in angolo Ramunno. Il<br />

Ragusa mette dentro anche Nguni ed un minuto dopo raddoppia con capitan Rosa che di controbalzo mette<br />

in rete su servizio di Pirrone. Al 37' dopo una punizione di Pirrone, Vindigni da fuori area lascia partire un<br />

siluro con Ramunno che mette in angolo con un tuffo alla sua destra.


Cipparrone: «La differenza l'hanno fatta la condizione e i guardalinee»<br />

«Il gol di Azzarelli era regolare»<br />

Lunedì <strong>18</strong> Settembre <strong>2006</strong><br />

RAGUSA Nonostante la sconfitta a fine gara gli atleti della Paolana sono andati a ringraziare i loro<br />

fedelissimi che hanno trovato posto in curva a Ragusa. I calabresi, seppur sconfitti sul campo isolano, hanno<br />

tenuto testa a lungo ai padroni di casa. «Il 2-0 ci penalizza troppo afferma il tecnico calabrese Sandro<br />

Cipparrone alla luce dei 95 minuti la differenza l'hanno fatta i due guardalinee e la condizione atletica del<br />

Ragusa visto che noi abbiamo iniziato a lavorare solo da venti giorni ed è normale che in partite tirate come<br />

questa alla fine paghi la mancanza di allenamenti. Se però guardiamo le azioni da rete nel primo tempo ne<br />

abbiamo avute una a testa. La nostra clamorosa con Lorenzini mentre quella del Ragusa è il frutto di un<br />

errore di uno dei nostri ragazzini. Nel secondo tempo Rosa ha fatto gol per due ingenuità difensive, perchè a<br />

difesa schierata non si possono prendere gol del genere. C'è stato un nostro gol regolarissimo annullato ad<br />

Azzarelli, concesso dall'arbitro e poi annullato dall'assistente, senza contare la rete mancata da Scudieri. Poi<br />

il secondo gol del Ragusa, viziato anche da fuorigioco, ha chiuso la contesa. Però ritengo che ci sono<br />

margini di miglioramento viste le assenze di ieri di quattro giocatori per problemi vari, e la mancanza di un<br />

giocatore di centrocampo di prestigio che la società sta cercando sul mercato. Naturalmente, la condizione<br />

atletica deve crescere per centrare il nostro obiettivo che è quello della salvezza».<br />

Sull'altro fronte il tecnico del Ragusa Angelo Galfano è contento dei 3 punti ma non della prestazione della<br />

sua squadra. «E' venuta la vittoria e sono contento per i sacrifici che hanno fatto in questo mese e mezzo,<br />

però, ad essere sincero non sono molto soddisfatto di come ha giocato la squadra. Nel primo tempo<br />

potevano fare molto di più. Loro erano chiusi con otto persone e noi eravamo troppo lenti nelle uscite da<br />

dietro e, quindi, abbiamo fatto qualche lancio lungo di troppo mentre dovevamo sveltire di più la manovra e<br />

cercare subito gli esterni per mettere Bufalino, De Sarno e Bufalino uno contro. Questo purtroppo è avvenuto<br />

poche volte ed in quelle occasioni abbiamo creato azioni pericolose. Poi, dopo il gol abbiamo giocato di<br />

prima come piace a me sfiorando il 2-0 per qualche minuto ma poi ci siamo smarriti»<br />

s. m.

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