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pubblica incolumità e sicurezza sui luoghi di lavoro per diventare sede del centro operativo comunale in caso di emergenza; 2) i locali dello Stadio Adriatico ubicati sotto la curva sud ed a confine con la tribuna Maiella sono assegnati alla Protezione Civile; 3) i locali ex alloggio custode della scuola media Carducci sono assegnati all'associazione comunale di protezione civile volontari senza frontiere. 4) di demandare ai dirigenti dei settori interessati alla predisposizione degli atti consequenziali. Premesso quanto sopra, vista l'importanza che a livello locale le Amministrazioni Comunali si dotino di un sistema di protezione civile efficace ed efficiente sia negli uomini che nelle risorse strumentali assegnate. Considerato che il territorio comunale, oltre ad eventi riconducibili esclusivamente a fenomeni naturali, potrebbe essere interessato da situazioni di emergenza causati dallo straripare del fiume o dal traffico aereo sulla città. SI CHIEDE AL SINDACO - Di conoscere i motivi, ove ve ne fossero, che stanno determinando i ritardi nel trasformare in fatti il contenuto della delibera di cui sopra. - Di sapere se ritiene di mettere in campo le iniziative necessarie per completare il progetto di potenziamento del nostro servizio di protezione civile che si dovrà, a nostro parere, estrinsecare in: a. attrezzare una porzione di locali a piano terra dell'ex INPS per accogliere gli uffici del servizio protezione civile per diventare sede del centro operativo comunale in caso di emergenza; b. destinare i locali dello stadio Adriatico ubicati sotto la curva sud ed a confine con la Tribuna Maiella alle necessità della protezione civile; c. di confermare nei locali dell'ex custode della Scuola Carducci la sede dell'Associazione Comunale di protezione civile; d. provvedere alla distribuzione alle persone anziane dei 700 kit di protezione civile già acquistati.” Mentre gli altri tre punti sono questioni che attengono ad una sistemazione anche per il futuro del sistema di Protezione Civile del Comune di Pescara in quanto dovremmo dedicare, come abbiamo già deciso con la delibera che ricordavo, il palazzo ex INPS, un pezzo dei locali sotto la curva sud, noi acquistammo anche 700 kit da una società in cui, voglio dire, si può predisporre tutto l’occorrente che può servire ad un cittadino, ad una persona, in caso di un disastro. Quei 700 kit sono rimasti, io non so in quale scantinato, ma a parte questo io voglio segnalare purtroppo che anche qua, io non so chi risponderà, non voglio fare nessuna polemica, è solo una sollecitazione, ma che sono passati sette mesi, mi risulta che si sta discutendo della sistemazione dei palazzi ex INPS, mi risulta che si discute dello stadio, ma non mi risulta che si sta discutendo per nulla di attrezzare al Comune di Pescara un sistema di Protezione Civile che sia all’avanguardia e di modello per gli altri Comuni della Provincia e della Regione. Grazie. PRESIDENTE Grazie Consigliere D’ANGELO, risponde l’Assessore FIORILLI. Assessore FIORILLI Grazie Presidente, grazie Consigliere D’ANGELO. Purtroppo esiste la cattiva abitudine di preoccuparsi di prevenzione e quindi di Protezione Civile soltanto dopo che è accaduto un evento calamitoso. Atto di Consiglio Comunale n. 33 del 25-02-2010 - Pag. 30 - COMUNE DI PESCARA
E quindi è sempre più importante avere un servizio e strutture di pronto intervento per la Protezione Civile capaci di fronteggiare i primissimi momenti dell’emergenza, soprattutto volti alla limitazione del danno. Il Consiglio Comunale con votazione unanime ha approvato la delibera 13 del 15.01.2001, avente per oggetto il piano per la gestione delle attività di pronto intervento comunale di Protezione Civile, che tra l’altro istituiva l’albo delle Associazioni di Protezione Civile, e conseguentemente il Gruppo Comunale di Protezione Civile, che raccoglie tutte le forze presenti sul territorio, Associazioni e singole persone fisiche che hanno manifestato chiara volontà di partecipazione all’attività di prevenzione e soccorso. Inoltre, viste le numerosissime forze di volontariato presenti sul territorio provinciale, era stato avviato dalla precedente, ma precedente, precedente Amministrazione, un progetto per la costituzione di una task-force di Protezione Civile capace di intervenire nel giro di pochissime ore dal verificarsi dall’evento mediante la creazione di squadre reperibili H24 per 365 giorni l’anno. Tale progetto prevedeva costi minimi per l’Amministrazione Comunale in quanto fondato prevalentemente sulle Associazioni di volontariato. Alla luce di tale progetto, con delibera di Giunta n. 109 del 04.03.2003 veniva istituito il cosiddetto COC, Centro Operativo Comunale presso una parte dei locali situati al piano terra dell’Auditorium Flaiano. Tale sala operativa è stata un elemento indispensabile per la corretta gestione dell’emergenza, i lavori di adeguamento di tale sala operativa erano quasi ultimati mancando solo gli arredi. Questa che le ho letto, caro Consigliere, è una interrogazione che presentai io, le risparmio le domande che poi sono ovvie, molto simili alle sue, del 26 febbraio 2004, facevo riferimento ad una delibera del 2001. Lei mi dice che nel 2009, otto anni dopo, e dopo un evento calamitoso importante, avete racimolato alla buona un centro operativo comunale e creato un gruppo comunale di volontari. Io le dico, mi fa piacere, purtroppo abbiamo dovuto aspettare il terremoto per creare l’emergenza, sono passati 8 anni senza che sia stato fatto nulla, io insistevo con l’allora Sindaco D’ALFONSO affinché si desse seguito al centro operativo comunale che era pronto, sono stati spesi dei soldi, mancavano veramente, mancano ancora perché di fatto è rimasto così, soltanto gli arredi e qualche attrezzatura, il Sindaco mi rispose allora che l’intenzione dell’Amministrazione era di ubicarlo in un posto diverso. Io gli dissi che, seppur non ero d’accordo, ben venga ma basta che lo facciate, non è stato fatto nulla per otto anni, dopo otto anni viene istituito un centro operativo comunale sotto il palazzo dell’ex INPS, assolutamente inadeguati a mio parere, ma anche a parere dei tecnici consultati, a tale funzione. Ecco perché la sua interrogazione mi dà stimolo a riprendere le vecchie carte, non per polemica, per carità, perché è un tema che mi sta particolarmente a cuore in quanto sono stato Assessore della Protezione Civile nella precedente Giunta, e lo sono ancora adesso, e chiaramente questo tema mi sta particolarmente a cuore perché, come dicevo nella interrogazione, troppo spesso è abitudine di occuparsi di questi temi soltanto dopo che l’evento calamitoso è accaduto. Vengo anche alla risposta. In questi mesi stiamo riorganizzando, anzi io direi organizzando perché è stato fatto davvero ben poco, la Protezione Civile Comunale, puntando molto su quello in cui crediamo particolarmente, credevamo allora e crediamo ancora oggi, cioè le forze di volontariato. È chiaro che la Protezione Civile si muove a vari strati, una prima forza istituzionale è composta da tutte le forze all’interno dell’Amministrazione Pubblica, quindi in primis Polizia Municipale, lavori pubblici, tutto ciò che occorre. In secondo luogo, ma non per importanza, le forze che sono già presenti sul territorio, quindi quelle di volontariato, ben venga anche la costituzione di questo gruppo di volontari ma che in qualche modo già esisteva, con il quale avevamo quasi raggiunto Atto di Consiglio Comunale n. 33 del 25-02-2010 - Pag. 31 - COMUNE DI PESCARA
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