La sceneggiatura del film - Marco Giallini

il cane batte a vuoto.
Salvo finalmente respira: si toglie la pistola dalla bocca,
ansima, estrae il proiettile dal tamburo…
Fruga nel cassetto, prende un sacchetto di plastica
trasparente tintinnate di proiettili e aggiunge quello che
ha in mano.
46. INT. VILLA SALVO - NOTTE
Salvo entra in casa: l’arredamento, i dischi, la luce in
fondo al corridoio… Ma quando Salvo arriva
IN CAMERA DA LETTO,
la donna bionda non si volta quando lui le accarezza i
capelli… Dorme invece un sonno profondo:
SUL COMODINO,
medicinali vari, una ricetta del medico, pastiglie, un
accendino d’oro…
Nanà…
SALVO
(sottovoce)
Finalmente lei si volta, ma il suo volto non è lo stesso:
non più di una bellezza luminosa, ma spettrale, consumata,
pallida, stravolta.
Sono passati dieci anni dall’epoca delle fotografie; e quei
dieci anni lei li ha trascorsi bucandosi: i segni sono
leggibili sul sorriso stanco che rivolge a Salvo, e sulle
sue braccia magre, dalle vene indurite.
47. INT. CASA LUNA - NOTTE
Luna è seduta ai piedi del letto col telefono in grembo;
tra le mani rigira la pallina acchiappata al mattino,
durante quell’incidente al mercato...
Con l’unghia ne stacca dei pezzettini che ingoia con una
smorfia di disgusto.
LUNA (al telefono)
(in lingua or.,
SOTTOTITOLATO)
-una moto in casa mica vuol
dire che è matto, solo che è
un tipo comodo: non c’è
l’ascensore, allora sale in
moto. -Sui quaranta… non è
facile dirlo con quelli come
lui. -Certo, è bello, mamma; è
molto bello e chic: alto,
bruno. -è ricco, e ha un buon
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