La sceneggiatura del film - Marco Giallini
La sceneggiatura del film - Marco Giallini
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L u c a A i m e r i & N i c o l a R o n d o l i n o<br />
TrePuntoSei<br />
Ultima stesura (n.8) di<br />
Luca Aimeri, 21.03.2001<br />
scrivere per immagini.2<br />
un <strong>film</strong> noir<br />
Diritti letterari: TrePuntoSei©1997-2007 Aimeri–Rondolino<br />
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N.B.: questa copia .pdf è parte <strong>del</strong> materiale didattico <strong>del</strong> corso Scrivere per immagini: Il mestiere di sceneggiatore, di<br />
Luca Aimeri c/o Aiace Torino. Versione definitiva originale: comprende le parti di <strong>sceneggiatura</strong> che non risultano nel <strong>film</strong><br />
realizzato; non sono inserite modifiche e aggiunte apportate in fase di realizzazione e post-produzione.<br />
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Note:<br />
> soggetto sviluppato con supporto Progetto Europeo Media II.<br />
> <strong>film</strong> riconosciuto di ‘Interesse culturale nazionale’, realizzato col supporto <strong>del</strong> Ministero dei Beni e <strong>del</strong>le Attività Culturali<br />
> estratti <strong>del</strong>la scena 36 sono stati pubblicati, come esempio di scrittura, in: Giampiero Brunetta, Identikit <strong>del</strong> cinema<br />
italiano oggi, Marsilio, Venezia 2000, p.74.<br />
> ‘migliore regia’: Gallio Filmfestival 2003<br />
> ‘menzione speciale’: Fantafestival, Roma 2002<br />
> Usa preview: 11 th Hamptons International Film Festival, N.Y.<br />
> sequenze in proiezione al Museo <strong>del</strong> Cinema di Torino (chapelle ‘Torino Città <strong>del</strong> Cinema’)<br />
> sonorizzazione live di Linea77 e Eiffel65 durante Duel Soundtrack Contest 2005 (www.myspace.com/cortocortoitaly)<br />
> colonna sonora (cd): Giuseppe Napoli, ‘Tre Punto Sei O.S.T.’, ed. CAM Original Soundtracks<br />
(www.camoriginalsoundtracks.com); il brano omonimo è stato ripubblicato nella raccolta-manifesto dei compositori italiani:<br />
Autori Vari, ‘Millenium Manifesto’, ed. Progetto Dvd & Genova FilmFestival.<br />
> cast & credits: soggetto e <strong>sceneggiatura</strong>, L. Aimeri, N. Rondolino; regia, N. Rondolino; fotografia, Gianenrico Bianchi;<br />
montaggio, Valentina Girodo; musiche, Giuseppe Napoli + <strong>La</strong>rry Martin Factory’s Sweet Mama Fix; cast: Valerio Binasco,<br />
<strong>Marco</strong> <strong>Giallini</strong>, Stefania Orsola Garello, Cosimo Cinieri, Petra Faksova, Renzo, Hedy Krissane, Dezar<strong>del</strong>le ‘Dedé’<br />
Maconda, Fathy Elgharbwy; produttore, John Cesaroni; prod.: <strong>La</strong>res Video; distribuzione: Sharada. Italia, 2001, 90’.<br />
scrivere per immagini: il mestiere di sceneggiatore | luca aimeri @ aiace torino 1998-2007
1. EXT. PERIFERIA/STAZIONE ‘PORTA NUOVA’ (TORINO) - GIORNO<br />
Un treno sbuca da un tunnel in una mattina di fine<br />
settembre.<br />
Non si capisce se l’aria sia sporca di foschia o di smog.<br />
I vagoni scivolano lungo zone di periferia: quartieri di<br />
palazzoni in un ordine grigio.<br />
Il treno si ferma ad un semaforo rosso.<br />
Il sole arancione <strong>del</strong> primo mattino scalda l’aria, ma non<br />
riesce a colorare la scacchiera <strong>del</strong>la città, né la lamiera<br />
polverosa dei vagoni abbandonati sui binari morti. Da una<br />
carrozza in disuso esce un gruppo di giovani marocchini -<br />
poco più che bambini, guidati da un ragazzo.<br />
Il semaforo scatta, il treno riparte, si snoda lungo una<br />
fitta rete di scambi e scompare sotto le ali <strong>del</strong>la<br />
stazione: TORINO PORTA NUOVA.<br />
Le porte si aprono sbuffando:<br />
è un treno notturno che arriva dal Sud, stracarico di<br />
sonno, valige e pendolari.<br />
Tra la folla, gruppi di prostitute di colore che rientrano<br />
dalla nottata sulle statali: zeppe di vernice, sacchetti di<br />
abiti di ricambio, trucco sfatto, una parrucca a treccine<br />
biondo cenere in mano.<br />
2. INT./EXT. STAZIONE PORTA NUOVA: ATRIO E AREA TAXI - GIORNO<br />
Una donna sui vent’anni,<br />
LUNA (volto sensuale, infantile e duro al contempo;<br />
carnagione pallida, capelli biondi lisci, occhi blu),<br />
borsa a spalla, attraversa l’atrio spingendo un carrello<br />
con su una valigia.<br />
ALL’AREA TAXI:<br />
UN TAXISTA apre il bagagliaio, ma non la aiuta a caricare<br />
il valigione:<br />
TAXISTA<br />
Dove?<br />
LUNA<br />
(con accento<br />
<strong>del</strong>l'est)<br />
San Salvario.<br />
TAXISTA<br />
Dove a San Salvario?<br />
LUNA<br />
Non lo so. Tu portami nel<br />
quartiere, poi mi aggiusto.<br />
Il taxista scarica la valigia:<br />
TAXISTA<br />
Be’, eccolo San Salvario:<br />
inizia lì, da sotto i<br />
portici.-<br />
3
Indica, aldilà <strong>del</strong>la strada,<br />
I PORTICI BUI DI VIA NIZZA.<br />
Luna guarda ancora il biglietto:<br />
LUNA<br />
E’ un negozio-- Coloniali<br />
Amarante.<br />
Il taxista ricarica la valigia nel bagagliaio e<br />
3. INT. SCALE PALAZZO (S.SALVARIO) - GIORNO<br />
chiude .<br />
Buio:<br />
Come rulli di tamburo, i passi di qualcuno che sale le<br />
scale di corsa ansimando .<br />
Le ombre di due persone scivolano veloci su muri scrostati<br />
tagliati da lame di luce grigia.<br />
Rampe – Pianerottolo – Rampe – Pianerottolo…: fiatone e via<br />
così, drum’n’bass fino al<br />
PIANO DELLE SOFFITTE.<br />
Sono due arabi sui venticinque anni (KAMAL e LUFTI): uno<br />
piccolino, magro e nervoso, l’altro di statura media,<br />
calmo, con uno sguardo gelido. Entrambi hanno i capelli<br />
decolorati e le pupille dilatate.<br />
Kamal ha il walkman calato sulle orecchie: lo toglie e la<br />
musica si trasforma in un ronzio .<br />
Accennano a<br />
UNA PORTA:<br />
un calcio, la serratura salta, e<br />
su:<br />
sbam! la porta si spalanca<br />
4. INT. SOFFITTA PALAZZO (S. SALVARIO) - GIORNO<br />
È un bilocale diviso da una tenda: una vetrata opaca sui<br />
tetti per ogni vano; dietro ai vetri un’antenna parabolica.<br />
Materassi appoggiati ai muri, sacchi con vestiti e<br />
scatoloni di elettrodomestici, un lavandino a muro e un<br />
bidet, un fornello da campeggio, qualche bombola <strong>del</strong> gas.<br />
Davanti ad una <strong>del</strong>le finestre, ad un tavolo, su una sedia a<br />
rotelle, un VECCHIO DI COLORE oltre i settanta, in<br />
vestaglia scozzese; davanti a lui, un televisore portatile<br />
(acceso, senza audio ) e un piatto di zuppa.<br />
Lufti va dritto<br />
AL TAVOLO,<br />
dal vecchio che lo guarda con occhi miopi: gli si siede di<br />
fronte, gira il tv verso se stesso ed alza il volume .<br />
Kamal passa dietro la tenda, getta all’aria tutto quello<br />
che trova e sbuca alle spalle <strong>del</strong> vecchio tagliando la<br />
4
tenda con un coltello a scatto : spinge al centro <strong>del</strong>la<br />
stanza, impennandola, la sedia a rotelle con su il vecchio<br />
e inizia a girare su se stesso urlando – ed il suo urlo è<br />
come un ululato .<br />
Lufti, annoiato, alza il volume <strong>del</strong>la tv e si mette a fare<br />
zapping masticando una foglia di khat.<br />
SULLO SCHERMO<br />
solo immagini via-satellite: scorrono volti di tutti i<br />
colori, e lingue incomprensibili…<br />
5. INT. TAXI/VIA NIZZA-VIA GALLIARI - GIORNO<br />
Il taxi di Luna costeggia i<br />
PORTICI DI VIA NIZZA:<br />
vi si muove, a ritmi dub , una piccola folla di<br />
extracomunitari, piccoli spacciatori mattinieri e vecchi<br />
travestiti.<br />
Il taxi svolta sotto un’arcata dei portici, si infila in<br />
una traversa ed entra nel quartiere<br />
SAN SALVARIO:<br />
sui balconi che si affacciano sulla via antenne<br />
paraboliche; tesi da un lato all’altro <strong>del</strong>la strada, alcuni<br />
grezzi striscioni ingialliti con slogan di protesta dipinti<br />
a mano o a spray (‘S. Salvario: 1000 leggi nessuna<br />
applicata’ ecc.).<br />
Il taxi deve rallentare...:<br />
un paio di berline eleganti e tirate a lustro occupano<br />
parzialmente la strada; sul cruscotto <strong>del</strong>la 166 c'è un<br />
lampeggiante blu spento.<br />
QUATTRO AGENTI IN BORGHESE - lampadati ed eleganti come<br />
pornoattori (jeans, doppiopetto cammello, cachecol) - in un<br />
tripudio di telefonini, occhiali da sole e efficienza,<br />
entrano ed escono da un<br />
PICCOLO NEGOZIO:<br />
una vetrina vuota, una vecchia insegna "LE ROY", interno in<br />
ombra, si intravedono scaffalature.<br />
TAXISTA (F.C.) 1<br />
Di polizia qua non ce n'è mai<br />
abbastanza. Ieri notte si sono<br />
di nuovo presi a bottigliate.<br />
'Sti baluba si prenderebbero<br />
anche a morsi. Che posto <strong>del</strong>le<br />
balle: una volta questo era il<br />
quartiere dei pittori...<br />
credo. Comunque adesso è un<br />
posto <strong>del</strong>le balle. Anche se a<br />
qualcuno piace così.<br />
1 Si è adottata la distinzione: (F.C.) per il Fuori Campo; e (V.O., voce “over”) per tutti gli altri casi in cui una voce si sovrapponga ad immagini.<br />
5
Dietro ai finestrini scivola<br />
IL QUARTIERE:<br />
lavanderie a gettone; international phone centers; negozi<br />
di parrucche afro; un ristorante messicano, un pallido<br />
take-away cinese, Kebab-house…<br />
6. INT. SOFFITTA PALAZZO (S. SALVARIO) - GIORNO<br />
…le immagini scattano nervose sullo SCHERMO TV:<br />
Lufti stoppa lo zapping su un documentario sugli<br />
elefanti,la stanza si riempie di barriti mentre il khat<br />
inizia i suoi effetti anfetaminici e l’arabo si massaggia i<br />
muscoli <strong>del</strong> collo.<br />
L’ululato di Kamal si spegne e la sedia a rotelle viene<br />
spinta contro il tavolo: Lufti prende il vecchio per un<br />
orecchio e gli spinge la faccia contro lo schermo; alza al<br />
massimo il volume mentre Kamal fende l’aria con il coltello<br />
fino ad appoggiare la lama al lobo <strong>del</strong> vecchio.<br />
Kamal si china sul vecchio: la sua bocca sfiora la lama<br />
mentre gli sussurra qualcosa. Alza lo sguardo su Lufti e<br />
sghignazza:<br />
Lufti sorride voltandosi verso l’ingresso, smette di<br />
masticare il khat, lo sputa a terra e si fa serio d’un<br />
tratto:<br />
schiocca le dita per attirare l’attenzione <strong>del</strong> fratello.<br />
SULLA SOGLIA<br />
un bianco alto, bruno, taglio militare, sui quaranta,<br />
muscoloso e asciutto, occhi neri, torvo (DANTE; giacca<br />
scura, camicia chiara, pantaloni comodi) con una<br />
ventiquattrore nella mano: fissa<br />
I DUE ARABI<br />
che lasciano il vecchio e lo guardano tra lo stupito e il<br />
divertito.<br />
KAMAL (in arabo)<br />
Cosa è, uno stronzo fantasma o<br />
uno stronzo vero?<br />
Dante, con molta calma, posa la valigetta a terra, si<br />
infila un paio di guanti di pelle nera, riprende la<br />
ventiquattrore, si avvicina ai due e gli si pone di fronte:<br />
fissa negli occhi Lufti.<br />
LUFTI (in arabo)<br />
E' uno stronzo vero. Adesso<br />
riconosco la puzza.<br />
Kamal porta lentamente la mano dietro alla schiena ma<br />
6
Dante, come un lampo, gli afferra il polso e gli schianta<br />
la valigetta di taglio sull’avambraccio: un crac ! e l’ urlo<br />
strozzato <strong>del</strong>l’arabo.<br />
Dante si sfila i guanti fissando Lufti…<br />
LUFTI<br />
Fammi sapere quando riparti,<br />
così ti ammazzo prima.<br />
Un cenno a Kamal, e se ne vanno.<br />
AL TAVOLO<br />
Dante e il vecchio si squadrano, nel frastuono <strong>del</strong>la tv.<br />
Finalmente Dante abbassa il volume e il vecchio gli sorride<br />
indicandosi le orecchie come a dire «’tanto sono sordo».<br />
Dante, sempre impassibile, apre la ventiquattrore: è vuota;<br />
si china sul vecchio che si lascia sollevare sulla spalla;<br />
toglie il cuscino dalla sedia a rotelle, ne scoperchia il<br />
doppio fondo ed estrae tre sacchetti da mezzo chilo di<br />
polvere bianca: li infila nella ventiquattrore; al posto<br />
<strong>del</strong>la roba mette una grossa busta: richiude il sedile e<br />
rimette il vecchio sulla carrozzella.<br />
Sistemando la valigetta Dante incontra il sorriso <strong>del</strong><br />
vecchio:<br />
DANTE (in francese)<br />
Sono tornato quattro giorni fa.<br />
Ma anche qui, adesso, è come<br />
Africa. … Comunque sì, anche a<br />
me fa piacere rivederti.<br />
Chiude la valigetta.<br />
7. INT./EXT. TAXI/VIA GALLIARI - GIORNO<br />
…dietro ai finestrini <strong>del</strong> taxi di Luna scivola ancora<br />
IL QUARTIERE San Salvario:<br />
…un negozietto con banchi di frutta e verdura incorniciato<br />
da lucine natalizie pur essendo a settembre; l’insegna<br />
<strong>del</strong>la sede <strong>del</strong>l’Esercito <strong>del</strong>la Salvezza; le grandi vetrate<br />
<strong>del</strong>l’Asian Market come acquari svuotati; un’auto <strong>del</strong>la<br />
polizia davanti alla sinagoga, gli agenti che chiacchierano<br />
al cellulare, e a pochi metri un bar frequentato da arabi<br />
dove, abbastanza disinvoltamente, un paio di pusher passano<br />
roba a mani già nervose di prima mattina…<br />
Quando Luna torna a guardare oltre il parabrezza, lancia<br />
uno strillo mentre il taxi inchioda:<br />
LUFTI È IN MEZZO ALLA STRADA:<br />
indice puntato sul taxi e occhi da zombie:<br />
il taxi gli si è fermato a un pelo dalle ginocchia,<br />
alle sue spalle appare Kamal inchiodato dal dolore al<br />
braccio.<br />
7
Lufti aggira l’auto<br />
Il taxista tira su il vetro svelto:<br />
Lufti lo sfonda con una gomitata, prende l’uomo per i<br />
capelli e gli punta il coltello a un occhio:<br />
L’ospedale.<br />
LUFTI<br />
Poi lancia un’occhiata a Luna sui sedili posteriori;<br />
spalanca la portiera e trascina la ragazza fuori,<br />
sbattendole dietro valigia e borsa.<br />
Salito anche Kamal, il taxi riparte con un sobbalzo.<br />
8. EXT. VIA GALLIARI - GIORNO<br />
Luna raccoglie le cose che sono uscite dalla valigia: un<br />
mini-abito da sera rosso, jeans, mutandine, un paio di<br />
romanzetti Harmony…<br />
Si alza, lancia un'occhiata ai PASSANTI che si sono fermati<br />
a osservare la scena, si aggiusta la borsa sulla spalla,<br />
bisticcia con la chiusura difettosa, poi muove in direzione<br />
<strong>del</strong>la piazza <strong>del</strong> mercato i propri passi …<br />
9. INT./EXT. SCALE/CORTILE/SOTTERRANEI/AUTORIMESSA - GIORNO<br />
…i passi regolari di qualcuno che scende le scale, rapido,<br />
sicuro:<br />
RAMPE – PIANEROTTOLO – RAMPE – PIANEROTTOLO - ANDRONE -<br />
PORTA:<br />
CORTILE INTERNO e un'altra PORTA all'esatto opposto:<br />
un altro CORTILE, un altro PALAZZO, un altro SOTTOSCALA,<br />
un'ALTRA PORTA:<br />
GRADINI, SCANTINATI,<br />
un'AUTORIMESSA,<br />
un lungo CORRIDOIO buio su cui si affacciano porte di<br />
CANTINE tutte uguali se non per un numero scritto col<br />
gesso… passi che rimbombano , rapidi, fino a una SCALA che<br />
riporta alla luce di<br />
UN ALTRO CORTILE interno e a<br />
UN'ULTIMA PORTA, chiusa:<br />
un grosso mazzo di chiavi tenuto insieme con un mollettone,<br />
- la porta si apre ed ecco<br />
10. INT. RETRO/NEGOZIO COLONIALI/INGRESSO - GIORNO<br />
UN RETRO ingombro di scatoloni,<br />
UN NEGOZIO dalle luci spente, piuttosto buio, chiuso, un<br />
po' polveroso: espositori di vetro, scaffalature zeppe di<br />
scatolame e, oltre le vetrate, il mercato.<br />
L'uomo si muove sicuro nella penombra, passa dietro al<br />
banco per sistemare la ventiquattrore in uno sportello che<br />
chiude con un lucchetto -<br />
Bussano ai vetri <strong>del</strong>l'ingresso…<br />
L'uomo - Dante - si rialza, va verso la porta…<br />
8
FUORI, oltre il vetro:<br />
UNA DONNA DI SPALLE, valigia alla mano, si sta sistemando<br />
nervosa i capelli biondi, come spaesata…<br />
Avvicinandosi a quell'immagine incorniciata dalla porta,<br />
Dante rivede…<br />
INSERTO FLASHBACK: …un’altra donna, con capelli e silhouette<br />
identici, che, valigia alla mano, si sta allontanando come<br />
spaesata…<br />
Un campanello:<br />
il campanello <strong>del</strong>la porta che Dante apre, poi la ragazza<br />
bionda si volta:<br />
è LUNA.<br />
E Dante è come <strong>del</strong>uso.<br />
LUNA<br />
Sei tu Montecarlo?<br />
Dante la guarda scuro in volto.<br />
Poi nota<br />
UN FURGONE<br />
che sta manovrando per infilarsi nel mercato.<br />
LUNA (F.C.)<br />
Ehi, ti chiami Montecarlo?<br />
DANTE<br />
No.<br />
11. EXT. NEGOZIO COLONIALI (P.ZZA MADAMA CRISTINA) - GIORNO<br />
Dante esce, chiude a chiave il negozio, e allontanandosi<br />
verso il furgone…<br />
DANTE<br />
Ti sembro uno di Monaco?<br />
Luna se ne resta con la valigia davanti alla porta chiusa:<br />
‘TORNO SUBITO’ recita un foglio scritto a pennarello con<br />
tratto quasi infantile.<br />
Luna prende le sigarette dalla borsa e sorride tra sè.<br />
LUNA<br />
(in lingua<br />
originale,<br />
SOTTOTITOLATO)<br />
Che stronzo. Bel posto <strong>del</strong>le<br />
palle.<br />
Accende, infila distratta il pacchetto nella borsa e la<br />
chiusura difettosa resta aperta… Intanto si guarda attorno.<br />
9
E' di fronte a un negozio di coloniali:<br />
in vetrina, dietro a una quantità di prodotti, vecchi<br />
pannelli di velluto bordeaux con su scritto in oro COLONIAL<br />
AMARANTE (la “I” finale di “coloniali” non c’è più, ne<br />
resta l’alone).<br />
Nella vetrina si riflette il mercato…<br />
Il negozio infatti si affaccia sulla piazza <strong>del</strong>l’affollato<br />
mercato rionale.<br />
All'angolo con via Madama Cristina, il CAFFÈ <strong>del</strong> Mercato;<br />
poi la piazza, il MERCATO… Luna incrocia lo sguardo di un<br />
VENTICINQUENNE DI COLORE (in un completo di lino marrone)<br />
che la sta squadrando: sta in piedi accanto ai telefoni<br />
pubblici sull’altro lato (al limitare <strong>del</strong>la piazza,<br />
esattamente di fronte al negozio), fuma tranquillo, come se<br />
stesse aspettando una telefonata.<br />
Luna torna con lo sguardo a<br />
DANTE:<br />
il furgone che ha raggiunto ora è accanto a un banco di<br />
primizie.<br />
12. INT. CITROEN-DS/QUARTIERE/VIA M.CRISTINA - GIORNO<br />
Oltre il parabrezza di una Citroen Ds bordeaux scorrono<br />
lente le vie interne <strong>del</strong> quartiere: c’è una cupezza che va<br />
oltre il grigiore. Eppure tutto sembra normale.<br />
AUTORADIO<br />
--non escludono alcuna ipotesi<br />
anche se sembrano orientati<br />
verso un regolamento legato al<br />
racket <strong>del</strong>la prost--<br />
Un fruscio e...: Musica jazz, il suono ovattato AM .<br />
L’uomo ha cambiato stazione e la sua mano torna al volante:<br />
all’anulare destro un grosso anello d’oro (un sigillo).<br />
ALL’ANGOLO,<br />
un paio di pusher di colore appena scorgono l’auto si<br />
portano la mano alla bocca, si infilano qualcosa tra le<br />
labbra e…<br />
scompaiono NELLO SPECCHIETTO.<br />
Una svolta lenta ed ecco l’intasamento <strong>del</strong> mercato: l’auto<br />
ora è ferma accanto a un banco che vende biancheria intima<br />
affollato di NIGERIANE.<br />
ALL’ALTRO LATO <strong>del</strong>la strada<br />
un TOSSICO sfatto, con un sacchetto di plastica penzolante<br />
dalla mano, sta immobile all’angolo: ha gli occhi chiusi,<br />
ondeggia al rallentatore, come ascoltando una musica<br />
ipnotica .<br />
10
L’UOMO AL VOLANTE (F.C.)<br />
(come a memoria)<br />
Cristallina, di sapore amaro.<br />
Colore bianco, marrone o<br />
crema. Solubile in H 2 O.<br />
Provoca euforia, una<br />
sensazione generalizzata di<br />
benessere senza oggettiva<br />
giustificazione se non<br />
chimica.<br />
3.6 diacetilmorfina.<br />
Comunemente nota come Eroina.<br />
Dal tedesco “heroish”:<br />
potenza, eroismo. … Hanno<br />
deciso di sintetizzare e<br />
commercializzare l’eroina alla<br />
fine <strong>del</strong>l’Ottocento, per<br />
rimpiazzare la morfina. Perché<br />
la morfina provocava<br />
dipendenza… Bravi. Stronzi.<br />
Sull'altra corsia sgommano e scivolano, "tirando" seconda e<br />
terza, le due berline degli agenti in borghese (prima ferme<br />
presso "Le Roy").<br />
L'uomo incrocia lo sguardo di<br />
UNO DEGLI ELEGANTONI a bordo,<br />
e seguendo le auto allontanarsi NELLO SPECCHIETTO è<br />
perplesso…<br />
13. EXT. MERCATO (P.ZZA MADAMA CRISTINA) - GIORNO<br />
Il mercato è disposto sulle due metà <strong>del</strong>la piazza tagliata<br />
da via Madama Cristina (auto, tram e bus nei due sensi). Su<br />
ciascuna metà un’ala coperta, a colonnato.<br />
SU UN LATO, banchi di pesce e salumi, frutta e verdura,<br />
fiori, stoviglie;<br />
SULL’ALTRO, abbigliamento nuovo ed usato, prodotti per la<br />
casa, vecchi libri, giocattoli…<br />
Tra una bancarella e l’altra, in spazi ricavati a terra o<br />
su tavolini: orientali che vendono cose ronzanti, neri con<br />
cd pirata, arabi con sacchi di forme di pane e bacinelle di<br />
erbe fresche…<br />
Luna si avvicina a un banco di vestiti: appoggia a terra la<br />
valigia; la borsa è a spalla.<br />
Un giovane dall’aria pulitina (PRIMO RAGAZZO) incrocia un<br />
altro tipo (SECONDO RAGAZZO) e prosegue fino a Luna: la<br />
urta, la borsa scivola a terra; il secondo sbuca alle<br />
spalle di Luna: i due, come veri gentiluomini, si chinano<br />
ad aiutarla, sorridenti.<br />
Intanto, sotto lo sguardo di Dante, un TIPO MUSCOLOSO sta<br />
scaricando casse di avocado dal furgone.<br />
Il Primo Ragazzo passa al Secondo un portafoglio, ma alle<br />
loro spalle esplodono strilli ...<br />
11
SIGNORA (F.C.)<br />
--il --portafoglio! Quei--!<br />
I due ladri si separano:<br />
- il Primo si defila con indifferenza;<br />
- il Secondo schizza via tra la FOLLA, travolgendo ed<br />
urtando,<br />
sbatte e rimbalza contro un UOMO GRASSO,<br />
si trova con la faccia a pochi centimetri da quella di una<br />
VECCHIA -<br />
Negro!<br />
VECCHIA<br />
Il ladro, un bianco (ora anche piuttosto pallido), la<br />
spintona facendola cadere sul banco <strong>del</strong> pesce e prosegue la<br />
corsa gettandosi uno sguardo alle spalle;<br />
un RAGAZZINO di dieci anni spinge lo skateboard sul suo<br />
percorso e lo fa inciampare;<br />
arrancando il ladro urta il tipo che sta scaricando le<br />
cassette:<br />
- cadono degli avocado<br />
- il ladro scivola e barcolla<br />
- a terra, un avocado si spezza in due parti uguali e ne<br />
rotola fuori una pallina scura incellophanata, come un<br />
nocciolo<br />
- il ladro perde l’equilibrio, e cade<br />
- la pallina rotola e viene fermata da un piede femminile<br />
- un altro piede, questo maschile, blocca a terra il collo<br />
<strong>del</strong> ladro mentre una mano lo afferra per il braccio<br />
- Luna si china a raccogliere la pallina.<br />
Dante si china a recuperare i portafogli caduti accanto al<br />
ladro che tiene inchiodato a terra.<br />
Attorno un GRUPPETTO DI PERSONE.<br />
<strong>La</strong> voce <strong>del</strong>l’uomo che stava al volante <strong>del</strong>la Citroen DS:<br />
L’UOMO (F.C.)<br />
(a Dante)<br />
C'è un nuovo sceriffo in città?<br />
C'è stato un concorso e nessuno<br />
me l'ha detto?<br />
Il volto di Dante si gela: alza lo sguardo e lo vede farsi<br />
largo trascinando con sé il secondo borseggiatore.<br />
L’uomo si avvicina sorridendo: è sui quaranta, volto<br />
segnato, capelli neri brizzolati sulle tempie, abito<br />
spezzato scuro:<br />
SALVO.<br />
Salvo e Dante si fissano per un lungo istante, poi il primo<br />
tende la mano:<br />
SALVO<br />
Ciao, Nero.<br />
12
Dante non gliela stringe: gli sbatte sul palmo i portafogli<br />
recuperati.<br />
Avvolta dall’ululare <strong>del</strong>la sirena inchioda una volante:<br />
scendono DUE AGENTI.<br />
Capo.<br />
AGENTE<br />
(a Salvo)<br />
SALVO<br />
(irritato)<br />
Fatemi capire…: voi siete più<br />
giovani di me, ma arrivo<br />
sempre prima io. E questa<br />
volta interviene prima un uomo<br />
che era scomparso da dieci<br />
anni… Che figura ci facciamo<br />
con questa gente?<br />
Salvo indica la folla con gesto plateale, poi passa i<br />
portafogli agli agenti perplessi.<br />
SALVO<br />
(sorride)<br />
Pensateci, cazzo.<br />
Dante ha tirato su per il bavero il ladro: inizia a<br />
spolverargli la giacca guardandolo fisso negli occhi. Salvo<br />
si avvicina, dà un buffetto sulla guancia al ladro e lo<br />
tira a sé, sorridendo a Dante.<br />
Un agente porta all’auto i due ladri, mentre arriva una<br />
seconda volante; intanto il collega si avvicina al gruppo<br />
di persone:<br />
AGENTE<br />
(ad alta voce)<br />
Chi sono i derubati?… quelli<br />
restano, gli altri via.<br />
Luna, veloce, intasca la pallina che stringe in mano,<br />
prende la valigia e si allontana. L’agente che sta<br />
restituendo i portafogli ai proprietari confrontando le<br />
foto dei documenti, ne passa uno a Salvo...<br />
che lo sfoglia poi si guarda attorno fino ad individuare<br />
una silhouette femminile allontanarsi veloce e per un<br />
attimo è imbambolato nel vederne<br />
I CAPELLI BIONDI ONDEGGIARE SULLE SPALLE…<br />
SALVO (F.C.)<br />
Vitanova! Signorina… Vitanova!<br />
Luna si blocca; poi, sentendosi gli occhi addosso, si volta<br />
lentamente… e va verso di lui.<br />
13
E lo sguardo di Salvo, mentre la fissa venirgli incontro<br />
tra la gente, è tra il <strong>del</strong>uso e lo stizzito: come una<br />
tensione che gli viene trasmessa dal SORRISO ambiguo e da<br />
quegli OCCHI morbidi-e-duri che Luna gli tiene piantati in<br />
faccia.<br />
SALVO<br />
Signorina Vitanova…<br />
LUNA<br />
Vitànova…<br />
SALVO<br />
Come preferisce. E’ solo un<br />
nome.<br />
Salvo allunga i documenti,<br />
Luna infila le mani nella borsa e solo ora si accorge <strong>del</strong><br />
furto; tira un respiro: tende la mano per prenderli ma<br />
Salvo si ritrae.<br />
SALVO<br />
Solo che questo è falso.<br />
Lei lancia un’occhiata a Dante che si è avvicinato; Salvo<br />
segue il suo sguardo e per un attimo gli occhi dei due<br />
uomini si incontrano.<br />
Luna stacca dal volto indecifrabile di Dante e fissa Salvo<br />
con disprezzo…<br />
VOCE MASCHILE (F.C.)<br />
È tutto in ordine?<br />
Un uomo sui settanta - faccia sorridente, baffi ben curati,<br />
in camice da droghiere con su scritto AMARANTE - mette una<br />
mano sulla spalla di Salvo:<br />
MONTECARLO<br />
(a Luna)<br />
Avevamo un appuntamento,<br />
signorina. Ma non qui. Lei<br />
deve stare più attenta. Sono<br />
Toni Montecarlo.<br />
Salvo cambia atteggiamento: sorride e porge gentile i<br />
documenti a Luna:<br />
SALVO<br />
Mi scusi, signorina, non<br />
sapevo fosse una puttana.<br />
Luna gli molla uno schiaffo secco che lo lascia senza<br />
parole.<br />
Salvo si massaggia la guancia, con non-chalance gira<br />
l’anello sull’anulare fino a che il sigillo non è rivolto<br />
14
all’interno, e fulmineo sferra un manrovescio verso la<br />
donna…<br />
…ma il suo polso viene bloccato a metà corsa:<br />
Dante lo ha afferrato al volo e lo tiene a mezz’aria<br />
guardandolo dritto negli occhi.<br />
Qualche attimo di silenzio e di immobilità, poi Dante lo<br />
lascia.<br />
MONTECARLO<br />
Ragazzi, per voi il tempo non<br />
passa davvero mai. Dieci anni<br />
e ancora a far ridere la<br />
piazza… Ancora così tante cose<br />
da dirvi? Fate una cortesia a<br />
un vecchio, d'accordo?<br />
Dignità.-<br />
Allora, la ragazza…<br />
(a Luna, gentile ma<br />
sbrigativo)<br />
Con lei ci vediamo più tardi.<br />
Montecarlo fa un gesto a un uomo oltre i settanta, alto e<br />
affilato, con riporto tinto, occhiali marroni, giacchetta<br />
di renna e pantaloni panna: GRIMALDI.<br />
MONTECARLO<br />
Grimaldi, fai tu?<br />
Montecarlo gli dà un mazzo di chiavi e si china appena a<br />
sussurrargli qualcosa; Grimaldi lo rassicura a gesti.<br />
Montecarlo prende sotto braccio Salvo e si allontanano<br />
verso il Caffè <strong>del</strong> Mercato. Luna segue Salvo con uno<br />
sguardo disgustato, poi raccoglie le sue cose: Grimaldi,<br />
con modi eleganti, le prende la valigia; lei accenna un<br />
sorriso, lui la invita con un mezzo inchino ad andare.<br />
Lei lancia un’ultima occhiata a<br />
DANTE che è tornato al camion degli avocado…<br />
e si allontana con Grimaldi.<br />
14. INT. CAFFÈ DEL MERCATO/MERCATO (P. MADAMA CRISTINA) - GIORNO<br />
Salvo e Montecarlo siedono ad un tavolino vicino alle<br />
vetrate: un caffè, un paio di pastiglie e un bicchiere<br />
d’acqua davanti a Montecarlo.<br />
L’uomo parla, ma gli occhi di Salvo sono altrove, osservano<br />
OLTRE IL VETRO, IN PIAZZA,<br />
Dante che allunga una busta al ragazzo che scarica l’ultima<br />
cassetta di avocado.<br />
Montecarlo GUARDA FUORI:<br />
15
Dante che fa un cenno a due RAGAZZINI sugli undici anni con<br />
lo skateboard sotto il braccio. I due prontamente gli si<br />
avvicinano…<br />
MONTECARLO (F.C.)<br />
Come rivedere un morto, mh?<br />
SALVO<br />
Cosa ci fa qui?<br />
MONTECARLO (F.C.)<br />
Qui è casa sua, ecco tutto.<br />
Dobbiamo parlare di lavoro.<br />
Salvo si volta verso di lui.<br />
MONTECARLO<br />
Dopodomani arriva un carico<br />
extra, con dei tir. Sono<br />
contatti di Amid. I tempi sono<br />
stretti, ma è un piatto ricco.<br />
Te ne occupi?<br />
SALVO<br />
Continua.<br />
MONTECARLO<br />
Prima rispondi.<br />
SALVO<br />
Abbiamo un sospeso.<br />
MONTECARLO<br />
Ti liquidiamo tutto insieme.<br />
SALVO<br />
Sull'unghia, la mattina<br />
stessa?<br />
MONTECARLO<br />
Siete di nuovo al verde?<br />
SALVO<br />
No.<br />
Salvo prende una sigaretta, la tiene tra le dita mentre si<br />
porta alla bocca uno spray per asmatici e tira una lunga<br />
boccata.<br />
Poi si accende la sigaretta e torna a guardare fuori,<br />
tossicchiando :<br />
15. EXT. MERCATO - GIORNO<br />
Dante dà ai ragazzini due cassette di avocado;<br />
e quelli si allontanano sugli skates, veloci tra la gente,<br />
tra i banchi…<br />
SALVO (F.C.)<br />
(continua)<br />
Sto solo invecchiando,<br />
comincio a credere nelle<br />
banche.<br />
16
MONTECARLO (F.C.)<br />
Nel mucchio ci metti anche un<br />
po' di carta per mettere in<br />
regola la ragazza?<br />
…sbucando su via Madama Cristina i ragazzini con gli skates<br />
si attaccano al volo al paraurti di una macchina che<br />
procede incolonnata e si prendono un "passaggio"…<br />
SALVO (F.C.)<br />
Se tu mi saldi il conto.<br />
16. INT. CAFFE’ DEL MERCATO - GIORNO<br />
SALVO<br />
E mi paghi la prestazione<br />
doppia. Per l'extra.<br />
Montecarlo lo guarda in modo tutt'altro che rassicurante.<br />
MONTECARLO<br />
Allora parliamo di cose serie.<br />
Stamattina i tuoi colleghi<br />
hanno fatto visita a Pascal e<br />
lui non aveva tempo da<br />
perdere.<br />
SALVO<br />
Chi erano(!?) -- così ci<br />
parlo.<br />
MONTECARLO<br />
Sei tu che dovresti dircelo.<br />
SALVO<br />
Se Pascal permette che la sua<br />
gente si massacri davanti al<br />
suo negozio, deve mettere in<br />
conto un po' di tempo da<br />
dedicare agli agenti. Fa parte<br />
<strong>del</strong> gioco.<br />
MONTECARLO<br />
Gli agenti non girano sui<br />
macchinoni vestiti come<br />
finocchi.<br />
Salvo ripensa all'auto che ha incrociato poco prima.<br />
MONTECARLO<br />
Siamo in affari. Ognuno deve<br />
fare la propria parte. Se ci<br />
sono dei problemi sai che<br />
possiamo parlarne. Ma<br />
cerchiamo di stare a chiappe<br />
strette, ok?<br />
SALVO<br />
M'informerò.<br />
17
MONTECARLO<br />
Sì. E' meglio.<br />
Montecarlo si alza e fa cenno al barista di mettere sul conto.<br />
MONTECARLO<br />
Avrai i soldi che chiedi. Ma<br />
ancora una condizione: se vi<br />
prude il culo, a te e al tuo<br />
amico, dovete semplicemente<br />
grattarvelo. Dopo tanto tempo,<br />
almeno voi non ricominciate con<br />
le stronzate. E adesso ti<br />
saluto, vado a lavorare un po'.<br />
17. EXT. MERCATO - GIORNO<br />
…alla fine <strong>del</strong>la piazza, i ragazzini con gli skates si<br />
staccano dal paraurti <strong>del</strong>l'auto, svoltano in una via ed<br />
entrano in:<br />
18. INT. ASIAN MARKET (NEGOZIO, RETRO) - GIORNO<br />
ALLA CASSA<br />
c’è un CINESE sui trentacinque in camicia e cravatta: lo<br />
seguono<br />
NEL RETRO,<br />
dove c’è UNA CINESE timida e graziosa, sui venti, che, ad<br />
un tavolo, taglia <strong>del</strong>la frutta; davanti a lei, contenitori<br />
di vetro da conserva di diverse misure e una radio a onde<br />
medie che trasmette un notiziario in cinese .<br />
Le cassette vengono lasciate sul tavolo: lei non alza lo<br />
sguardo dal lavoro e<br />
canticchia nella sua lingua.<br />
Il cinese affida ai ragazzini un cartone di “uova di<br />
quaglia”: indica con il dito una SCRITTA IN CINESE; i due<br />
escono.<br />
Il cinese torna NEL RETRO, prende le cassette e scosta UNA<br />
TENDA: si avvia lungo UN CORRIDOIO BUIO su cui si<br />
affacciano diverse porte chiuse contrassegnate da lumicini<br />
rossi. In fondo al corridoio apre una botola nel pavimento<br />
e scende: dall’interrato sale una tenue luce che illumina<br />
un drago dipinto sull’interno <strong>del</strong>la botola.<br />
19. INT. SCALE/ALLOGGIO SIG.RA MARIOLINA - GIORNO<br />
Montecarlo sale e arriva ad una porta di un alloggio:<br />
bussa . Nessuna risposta.<br />
Entra.<br />
MONTECARLO<br />
Mariolina!<br />
MARIOLINA (F.C.)<br />
Sono a stendere! Chi è!?<br />
18
Intanto Montecarlo va al telefono, si mette in poltrona e<br />
inizia a fare un numero.<br />
MONTECARLO<br />
Stia comoda, devo solo fare<br />
una telefonata!<br />
MARIOLINA (F.C.)<br />
Ah, Toni, è lei… Caffè?!<br />
MONTECARLO<br />
Appena preso… Le lascio<br />
qualcosa per il disturbo.<br />
MARIOLINA (F.C.)<br />
Non mi offenda!<br />
MONTECARLO<br />
(tra sé)<br />
Va' che non ti offendi…<br />
Mentre lascia un biglietto da 100 sotto il telefono,<br />
qualcuno, all'altro capo <strong>del</strong> filo, risponde.<br />
MONTECARLO (al telefono)<br />
(accondiscendente)<br />
Sono io. Allora, Rocco, come<br />
vanno le cose a Nizza…?<br />
Montecarlo si accende un sigaro e si prende un posacenere<br />
da un tavolino che - tra bomboniere, souvenir e foto di<br />
nipotini - è un piccolo museo <strong>del</strong> kitsch.<br />
20. EXT. NEGOZIO COLONIALI/P.ZZA M. CRISTINA - GIORNO<br />
Salvo apre la portiera <strong>del</strong>la Citroen Ds parcheggiata in<br />
doppia fila:<br />
Dante lo guarda dalla soglia <strong>del</strong> negozio di coloniali - gli<br />
occhi scorrono sulla<br />
VECCHIA AUTO PERFETTAMENTE CURATA…<br />
che viene lentamente inghiottita dal traffico.<br />
Dante nota poi<br />
UNA GOLF BLU,<br />
con tre uomini a bordo, che si immette bruscamente nella<br />
sua scia provocando clacsonate .<br />
Intanto stanno arrivando i ragazzini con skates e "uova"…<br />
21. INT. NEGOZIO COLONIALI/RETRO - GIORNO<br />
Caramelle di ogni tipo in espositori di vetro, mille<br />
scatole di biscotti su vecchie scaffalature, pareti di<br />
scatolame ricercato, bottiglie francesi…: nel negozio di<br />
Montecarlo trovi di tutto, basta cercare.<br />
19
NEL RETRO<br />
Montecarlo si è messo gli occhiali e sta testando la<br />
purezza <strong>del</strong>la roba. <strong>La</strong> ventiquattrore e le "uova" cinesi<br />
sono lì accanto.<br />
MONTECARLO<br />
Allora, come stava quel povero<br />
Cristo? Vecchio, sordo e<br />
paralitico: minchia, le ha<br />
tutte lui. Non capisco perché<br />
Pascal continua a farlo vivere<br />
in quella stalla. Non ha<br />
nemmeno un cesso pulito. Gesù,<br />
è suo padre! Questi credono di<br />
essere ancora al villaggio…<br />
Come stava?<br />
DANTE<br />
Poteva stare meglio. Non era<br />
solo.<br />
C'erano i due coglioni di<br />
sempre, solo che adesso si<br />
sono fatti biondi.<br />
MONTECARLO<br />
Ah, hai visto le Kessler.<br />
Montecarlo fissa la provetta…<br />
MONTECARLO<br />
Direi che con questa possiamo<br />
anche ritoccare i prezzi agli<br />
albanesi.<br />
DANTE<br />
Com'è che si chiama quello con<br />
le gambe storte?<br />
MONTECARLO<br />
Chi, Kamal? E' diventato un<br />
bravo fantino.<br />
DANTE<br />
Stiamo a vedere come se la<br />
cava con un braccio al collo.<br />
Dante sceglie <strong>del</strong>le caramelle tra contenitori di vetro<br />
pieni di pastiglie colorate.<br />
MONTECARLO<br />
Lo sai che dicono che gli<br />
arabi sono i migliori fantini<br />
<strong>del</strong> mondo? Questo Kamal è<br />
sempre 'fatto', ma dagli anche<br />
solo un mulo… C'è un bel giro<br />
di scommesse su quel nano. E<br />
tu gli hai spaccato un<br />
braccio. Mica male come<br />
stronzata per la tua rentrée.<br />
20
Vuoi spiegarlo tu a Amid che è<br />
stato un incidente?<br />
DANTE<br />
Non è stato un incidente.<br />
Montecarlo alza lo sguardo su Dante:<br />
MONTECARLO<br />
Sì che è un incidente. Le cose<br />
sono cambiate. Adesso quelli<br />
che sanno cos’è la fame<br />
arrivano dall'Est. -<br />
Montecarlo inizia a rimettere via la ‘roba’.<br />
MONTECARLO<br />
(continua)<br />
Con gli altri ormai ci siamo<br />
organizzati. Io, Amid e<br />
Pascal… te l'ho detto.<br />
DANTE<br />
E allora perché i biondi<br />
volevano tirar via un orecchio<br />
al vecchio?<br />
MONTECARLO<br />
Secondo te, per farlo<br />
assomigliare a loro zio?<br />
Niente televisione in questi<br />
quattro giorni?<br />
DANTE<br />
No, ho dormito.<br />
MONTECARLO<br />
E ti sei svegliato solo per<br />
spezzare il braccio sbagliato?<br />
Succede che sono nove giorni<br />
che hanno tutti il culo che<br />
brucia per una mignotta<br />
nigeriana che han trovato<br />
carbonizzata l'altra<br />
settimana. Siamo un giorno sì<br />
e uno no in televisione. I<br />
giornali scrivono <strong>del</strong>le<br />
stronzate. I neri pensano che<br />
siano stati i marocchini. E<br />
giù coltellate tutte le notti.<br />
… Io gli ho detto "aspettate e<br />
vedrete che sono stati solo<br />
dei balordi", ma Amid e Pascal<br />
non ci sentono: diventa matta<br />
'sta gente per le vendette.<br />
Montecarlo si rialza, accende la radio (<br />
musica latina ) e<br />
accennando dei passi di danza…<br />
21
MONTECARLO<br />
Mi chiedo che cosa ci sto a<br />
fare ancora qui.<br />
Evita di spaccare teste. E<br />
gira al largo da quei due.<br />
…scompare in uno sgabuzzino.<br />
22. INT. CITROEN DS/C.SO REGINA MARGHERITA - GIORNO<br />
Salvo è fermo a un semaforo di un corso alberato;<br />
un LAVAVETRI gli sta pulendo il parabrezza. Ai piedi<br />
<strong>del</strong>l'albero, parecchie copie fresche di alcuni quotidiani.<br />
Il tipo lava parabrezza e lunotto.<br />
SALVO<br />
Novità in zona? Stanotte tutto<br />
a posto o coltelli anche qui?<br />
LAVAVETRI (F.C.)<br />
Mmm, poca roba, poca roba.<br />
Salvo indica una copia de <strong>La</strong> Stampa e il lavavetri gliela<br />
dà.<br />
Salvo gli allunga un paio di banconote da 100.<br />
SCATTA IL VERDE,<br />
Salvo riparte.<br />
Fa un numero al cellulare e mette il vivavoce:<br />
OLTRE IL FINESTRINO,<br />
scorre la zona di Porta Palazzo.<br />
VOCE FEMMINILE (al vivavoce)<br />
(assonnata)<br />
Mmmh, pronto…<br />
SALVO<br />
(zuccheroso)<br />
Ciao, piccola, come stai oggi?<br />
VOCE FEMMINILE (al vivavoce)<br />
(assonnata)<br />
Tutta rotta… mmmmh, ma che<br />
ore… sono? E' quasi<br />
mezzogiorno… oh merda, ho<br />
dormito… merda, quattordici<br />
ore… e mi sa che adesso…<br />
(sbadiglia)<br />
…dormo ancora un po'…<br />
SALVO<br />
No, aspetta Nanà, adesso no,<br />
adesso devi mangiare.<br />
22
23. EXT. NEGOZIO COLONIALI - GIORNO<br />
Montecarlo e Dante sistemano tre poltroncine da campeggio<br />
sul marciapiede, davanti al negozio, schienali rivolti al<br />
mercato che sta sgombrando.<br />
DANTE<br />
Chi era quella?<br />
MONTECARLO<br />
Una professionista. Per il<br />
club. Ma è un’altra <strong>del</strong>l’Est,<br />
e quelle…-<br />
DI FRONTE AL NEGOZIO,<br />
al posto telefonico, il solito nero vestito di lino marrone<br />
fuma tranquillo e accenna un saluto a<br />
MONTECARLO<br />
che ricambia con un'occhiata sedendosi, dandogli le spalle.<br />
MONTECALO<br />
(continua)<br />
- quelle sono tutte senza una<br />
storia. Non hanno paura di<br />
niente - l'hai vista, no?<br />
Come fai a fidarti di questa<br />
gente?<br />
GRIMALDI (F.C.)<br />
Mah, oggi… o si impara a<br />
conoscere anche questa gente,<br />
o non si campa.<br />
Grimaldi è tornato da accompagnare Luna, mette paterno una<br />
mano sulla spalla di Dante.<br />
GRIMALDI<br />
Adesso che non sei più solo,<br />
vedi di non fare la fine di<br />
quel minchiafritta di Rocco<br />
Cannata, mmh?<br />
Dante sposta gli occhi su Montecarlo mentre Grimaldi si<br />
sistema comodo sulla poltrona a fiori.<br />
MONTECARLO<br />
(irritato)<br />
Gli stavo appunto spiegando-<br />
(a Dante)<br />
L’ho sistemata nell’alloggio<br />
accanto al tuo. Voglio che me<br />
la tieni d'occhio per qualche<br />
giorno.<br />
23
GRIMALDI<br />
(a Dante)<br />
-Quell'idiota di Rocco Cannata<br />
si è giusto fatto incastrare<br />
da una mignotta che si era<br />
tirato in casa. Si è portata<br />
via pure i gioielli <strong>del</strong>la<br />
moglie. Adesso Cannata è senza<br />
amante, senza moglie, senza un<br />
pacco di soldi. E così<br />
continua a non pagarci,<br />
l'arruso.<br />
DANTE<br />
E tu credi a questa storia?<br />
GRIMALDI<br />
Io so solo che non ho mai<br />
creduto alle puttane redente.<br />
Dante lancia un'occhiata al nero che piantona i telefoni.<br />
DANTE<br />
(accenna al nero)<br />
Chi è il megalomane che si è<br />
inventato questa cosa?<br />
MONTECARLO<br />
(voltandosi)<br />
Ah, l'"addetto alle<br />
telecomunicazioni"? E’<br />
un'invenzione di Grimaldi.<br />
DANTE<br />
C'avrei scommesso.<br />
Dante si allontana sotto i loro sguardi.<br />
GRIMALDI (F.C.)<br />
Meno male che è sempre stato<br />
uno di poche parole, perché<br />
con quell'accento da francese<br />
frocio che ha messo su, fa un<br />
po' impressione.<br />
Scoppiano a ridere. Vecchi amici. Poi mentre si accendono<br />
due cigarillos:<br />
GRIMALDI<br />
Deve stare attento, perché<br />
quella è il suo tipo. … Toni,<br />
mi sa che hai fatto una<br />
stronzata.<br />
MONTECARLO<br />
Naaa, qua ci sono troppi<br />
brutti ricordi… vedrai che<br />
ripartirà. E al massimo si<br />
sarà fatto una scopata<br />
24
consolatoria. Quella non mi<br />
piace: tutto 'sto casino da<br />
subito, eccheccazzo?<br />
Grimaldi allunga le gambe e si infila gli occhiali da sole…<br />
GRIMALDI<br />
Certo che bella è bella.<br />
24. INT. CITROEN DS/AUTOSILOS P.PALAZZO - GIORNO<br />
L’auto di Salvo sale le rampe circolari <strong>del</strong> silos fino a<br />
L’ULTIMO LIVELLO,<br />
perché lì ci sono poche macchine, poche persone, perché è<br />
un po' angosciante ma silenzioso .<br />
Si sintonizza sulla frequenza <strong>del</strong>le pattuglie, prende il<br />
giornale e si mette comodo.<br />
Apre il giornale, dentro c'è un pacchetto di cellophan, lo<br />
apre: una ventina di grammi di marijuana.<br />
Salvo annusa soddisfatto e si rolla una canna.<br />
Accende, ma al secondo tiro il cellulare inizia a<br />
squillare :<br />
SALVO (al cellulare)<br />
Sì. Sono io.<br />
Salvo spegne la radio e ascolta attentamente.<br />
Con un boato , la porta dei pedoni viene spalancata: ora,<br />
OLTRE IL FINESTRINO,<br />
una MAMMA ISTERICA sta inseguendo il FIGLIO. Fanno un gran<br />
casino tra tutti e due: la madre che strilla impazzita , il<br />
figlio che ride a crepapelle.<br />
Salvo osserva la scena con il cellulare all'orecchio: è<br />
scuro in volto, ascolta ancora, chiude la comunicazione poi<br />
si scarabocchia sul margine <strong>del</strong> giornale:<br />
HOTEL PR.PIEMONTE - SUITE 3<br />
E’ pensieroso: riaccende lo spinello, mentre<br />
L'AUTO DELLA MAMMA<br />
gli passa accanto - la donna sta ancora urlando come una<br />
pazza al bambino che se la ride, ma non si sente nulla.<br />
Salvo segue l'auto<br />
NELLO SPECCHIETTO LATERALE<br />
fino a quando non scompare, poi va con lo sguardo a<br />
L'ALTRO REFLETTORE,<br />
osserva l’infilata di fari spenti <strong>del</strong>le auto<br />
parcheggiate... infine si volta: silenzio, immobilità.<br />
Un ultimo tiro, getta la mezza canna e mette in moto.<br />
25
25. INT. HALL HOTEL PR. PIEMONTE/ASCENSORE - GIORNO<br />
Salvo attraversa una HALL d'albergo, segue l'indicazione<br />
ASCENSORE/LIFT, percorre con passo metronomico<br />
UN LUNGO E AMPIO CORRIDOIO:<br />
dalla zona bar, laterale, sbuca frettoloso<br />
UN UOMO SUI TRENTACINQUE – piuttosto grasso, bruno, occhi<br />
piccoli, ben vestito, con dei fascicoli sotto il braccio e<br />
un cellulare all’orecchio.<br />
UOMO sui 35 (F.C., al cellulare)<br />
--sì, certo… --due giorni,<br />
però possono--<br />
Nella fretta travolge Salvo: i fascicoli volano a terra.<br />
UOMO sui 35<br />
(tra sé)<br />
Merda!<br />
(al cellulare)<br />
- Sì…<br />
Raccogliendo i fogli fa dei cenni di scusa a Salvo, ma<br />
guardandolo meglio sembra irrigidirsi – solo per un attimo.<br />
Salvo prosegue la camminata: gli lancia un'occhiata<br />
stizzita e prosegue lungo il corridoio.<br />
Il trentacinquenne resta a guardarlo allontanarsi ed<br />
infilarsi, in fondo al corridoio, ne<br />
L’ASCENSORE:<br />
Salvo schiaccia il pulsante e le porte si chiudono con un<br />
dlin mentre lancia un'ultima occhiata al tipo che è tornato<br />
al cellulare.<br />
NEL CORRIDOIO<br />
L'uomo ascolta riordinando le proprie cartelline:<br />
rapidamente scorre documenti, schede, e <strong>del</strong>le fotografiecon<br />
immagini rubate di un arabo, alcuni neri, Montecarlo…<br />
VOCE (al cellulare)<br />
Resta comunque un incarico<br />
interinale. Due-tre giorni e<br />
passa di mano, quindi faccia<br />
quello che crede: nessuno si<br />
aspetta niente, ma se riesce a<br />
combinare qualcosa, tutto di<br />
guadagnato per la sua<br />
carriera. Questo è ovvio.<br />
26. INT. HOTEL CORRIDOIO SUITES - GIORNO<br />
Le porte <strong>del</strong>l’ascensore si aprono e svelano Salvo.<br />
26
In fondo al corridoio che serve le suites, un uomo accanto<br />
all'ultima porta.<br />
Salvo si dirige verso di lui: l'uomo ha un'auricolare.<br />
Salvo, avvicinandoglisi, si porta una mano alla fondina<br />
ascellare e lentamente estrae la pistola - l'uomo si<br />
allarma, ma Salvo, come un pistolero, fa roteare la pistola<br />
e gliela porge tenendola per la canna appena gli è di<br />
fronte.<br />
L'uomo ritira l'arma, bussa e apre la porta facendolo<br />
entrare.<br />
27. INT. HOTEL SUITE COMMISSIONE (ATTICO) - GIORNO<br />
TRE GIOVANI UOMINI, una lunga scrivania ingombra di<br />
quotidiani, fascicoli, PC portatili…<br />
Alle loro spalle un’ampia vetrata sui tetti di Torino e la<br />
Mole Antonelliana.<br />
Due di loro sono piuttosto curati e indossano completi<br />
scuri; sono alla scrivania, uno smanetta sul portatile da<br />
cui provengono i suoni di un videogame .<br />
Il terzo uomo sta collegando un portatile ad una tv: porta<br />
una fondina ascellare da cui spunta il calcio di una<br />
Beretta d’ordinanza.<br />
<strong>La</strong>ncia un'occhiata rapida a Salvo, e Salvo sembra<br />
riconoscerlo: è l'uomo visto a bordo di una <strong>del</strong>le berline<br />
la mattina stessa.<br />
Al suono <strong>del</strong>la porta che si chiude, quello con la pistola<br />
indica a Salvo l’unica sedia di fronte alla scrivania.<br />
Salvo si siede, e i tre lo ignorano: uno continua a giocare<br />
al videogame pestando furiosamente sulla tastiera e<br />
dimenandosi in sincro col mouse; il secondo uomo segue la<br />
partita; il terzo si rigira sulla poltrona infine sfila la<br />
pistola dalla fondina e la mette in un cassetto <strong>del</strong>la<br />
scrivania.<br />
Fanculo.<br />
PRIMO UOMO<br />
Il giocatore si lascia andare contro lo schienale e si<br />
asciuga il sudore. <strong>La</strong> partita è evidentemente finita: cala<br />
il silenzio .<br />
Finalmente gli occhi dei tre convergono su<br />
SALVO che continua a fissarli...<br />
...e gli occhi di Salvo vanno a<br />
L'UNICA POLTRONA VUOTA<br />
al di là <strong>del</strong>la scrivania: quella centrale, proprio davanti<br />
alla sua.<br />
Una porta laterale si apre e, con il suo pacco di fascicoli<br />
sotto il braccio, entra il trentacinquenne... che si lascia<br />
cadere sulla poltrona vuota, quella <strong>del</strong> CAPO COMMISSIONE.<br />
27
CAPO COMMISSIONE<br />
Burocrazia e contrattempi.<br />
Chiedo scusa.<br />
<strong>La</strong>ncia un sorriso a Salvo, inforca occhiali da vista<br />
firmati, apre un fascicolo e inizia a scorrerlo: il suo<br />
sguardo è come il suo portamento, rigido.<br />
Salvo ha preso il portasigarette e si sta accendendo una<br />
sigaretta...:<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Non dovrebbe.<br />
Leggo che ha una brutta asma.<br />
(ammicca)<br />
Ma qualche piccolo vizio<br />
bisogna pur tenerselo.<br />
Il Capo Commissione gli pianta due occhi vuoti in faccia,<br />
uno sguardo che Salvo sostiene a lungo...<br />
il Capo sorride e torna al fascicolo:<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Salvatore Martìri…<br />
Lei è entrato in Polizia a<br />
vent’anni; dopo soli dieci<br />
mesi ha fatto il suo primo<br />
arresto importante; a<br />
ventiquattro passa alla<br />
buoncostume e si dimentica la<br />
divisa.<br />
<strong>La</strong> mettono in Liguria, sul<br />
confine con la Francia e lei<br />
diventa il migliore infiltrato<br />
in quel merdaio di traffici:<br />
un vero orgoglio per suo<br />
padre, poliziotto tutto d’un<br />
pezzo, lui, hm?<br />
E' lui che si è interessato<br />
per farla tornare qui,<br />
all'epoca. Il resto è storia:<br />
quasi vent’anni in polizia,<br />
quasi tutti in borghese. Oggi<br />
lei è ispettore, coordina il<br />
Nucleo Informativo.<br />
(sfottente)<br />
Bella carriera…<br />
(chiude il dossier)<br />
Peccato per i problemi in<br />
famiglia.<br />
Salvo tira una lunga boccata e lo fissa.<br />
28
CAPO COMMISSIONE<br />
Mi hanno messo qui per aprire<br />
un'indagine, per preparare la<br />
pappa a qualcun altro.<br />
Sei giorni fa il fiume ha<br />
restituito il corpo di un<br />
nostro collega con un colpo in<br />
testa. Aveva dei debiti di<br />
gioco, lo sapevano tutti.<br />
Immagino sia più informato di<br />
me, dato che lavorava anche<br />
lui al Nucleo Informativo.<br />
Quello che non credo sappia<br />
ancora è che ieri, nella sua<br />
cantina, hanno trovato una<br />
scatola. Il tipo aveva il<br />
vizio <strong>del</strong> ricatto, ci si<br />
pagava il gioco: c'erano<br />
soldi, foto di un paio di<br />
ispettori con le braghe<br />
calate, i dati di un paio di<br />
bische con nomi e cognomi,<br />
c'era un'agenda coi suoi<br />
debiti, appunti… e lì c'era<br />
anche una manciata di foto che<br />
secondo me sono quelle<br />
interessanti.<br />
Fissa Salvo che spegne la sigaretta.<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Forse lei mi può aiutare a<br />
chiarirmi le idee.<br />
Il Capo fa un cenno agli uomini:<br />
uno accende il tv, l'altro si mette al computer:<br />
CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />
Tutti gli scatti sono stati<br />
fatti a San Salvario.<br />
SULLO SCHERMO appare UNA FOTO:<br />
la vetrata <strong>del</strong> negozio di coloniali, un distinto algerino<br />
di sessant'anni all'interno che parla con Montecarlo…<br />
28. INT. MACELLERIA ISLAMICA/STRADA - GIORNO<br />
Un piano di marmo e un pezzo di carne: un coltellaccio si<br />
abbatte con uno schianto e taglia di netto la carne in due<br />
pezzi.<br />
E’ una macelleria con piastrelle azzurre, scritte in arabo,<br />
pagine <strong>del</strong> corano ricamate e incorniciate.<br />
Un distinto algerino di sessant'anni (AMID; volto percorso<br />
da rughe profonde, i capelli ancora folti e neri, senza un<br />
29
orecchio, elegantemente vestito in tinte kaki) sta ridendo<br />
appoggiato alla cassa: beve thé alla menta in compagnia dei<br />
DUE MACELLAI ARABI.<br />
CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />
Amid Ali Mazik. Una vecchia<br />
conoscenza degli archivi.<br />
Algerino. Prima combatte per<br />
liberare il suo paese dalla<br />
Francia, poi va a seminare<br />
bombe sui Campi Elisi. Ha<br />
organizzato la comunità araba<br />
nel quartiere. Ha una<br />
lavanderia.<br />
OLTRE LA VETRATA, IN STRADA,<br />
si ferma una vecchia berlina Honda smarmittante guidata da<br />
un ARABO grande e grosso in abiti tradizionali:<br />
scendono Lufti e Kamal(con l’avambraccio ingessato);<br />
attraversano la strada, si infilano in una LAVANDERIA A<br />
GETTONI.<br />
Amid, vedendoli, smette di ridere ed esce.<br />
29. EXT. NEGOZIO "LE ROY" - GIORNO<br />
SEQUENZA FOTOGRAFICA:<br />
un'uomo di colore (PASCAL) dagli occhiali scuri, elegante,<br />
scende da un macchinone davanti al negozio "Le Roy"… un<br />
tipo stile rapper gli tiene la porta aperta.<br />
Nell'ULTIMA FOTO,<br />
l'uomo scompare nell'ombra <strong>del</strong>l'interno <strong>del</strong> negozio: si<br />
intravedono scaffalature vuote.<br />
CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />
Qui gli appunti dicono:<br />
Pascal Leroy. “Il Re”. Costa<br />
d’Avorio. Studia in America.<br />
Alla morte <strong>del</strong>lo zio, eredita<br />
un negozio e un alloggio e si<br />
stabilisce qui.<br />
- Non vende niente, e nessuno<br />
compra niente. Sta lì dentro,<br />
non esce quasi mai.<br />
30. EXT. NEGOZIO COLONIALI - GIORNO<br />
Il marciapiede antistante il negozio di coloniali; sulle<br />
sedie di tela, Montecarlo e Grimaldi fumano tranquilli<br />
chiacchierando con un TIPO BASSO, in piedi di fronte a<br />
loro.<br />
30
CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />
Antonio Amarante. Detto<br />
‘Montecarlo’ perché ha<br />
iniziato con le bische.<br />
Sessantacinque anni.<br />
Prima sorpresa: Questo<br />
pensavamo fosse praticamente<br />
in pensione, non ha nemmeno un<br />
telefono… E invece senta cosa<br />
scrive:<br />
"Nel ’75 gli italiani<br />
soppiantano i francesi nel<br />
commercio <strong>del</strong>l’eroina in<br />
Europa: da allora, ANCORA<br />
OGGI, nel quartiere la Società<br />
fa capo a lui"; segue lista<br />
attività illecite ecc.ecc., ed<br />
ecco due parole magiche...:<br />
"Traffico Clandestini".<br />
Seconda sorpresa.<br />
31. INT. HOTEL SUITE COMMISSIONE (ATTICO) - GIORNO<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Un ritratto diverso da quello<br />
dei suoi rapporti.<br />
SALVO<br />
Montecarlo apparentemente è<br />
l'ultimo avamposto <strong>del</strong>la<br />
vecchia mala rispetto a quelli<br />
<strong>del</strong>l'Est. Di fatto oggi si<br />
limita a un po' di<br />
ricettazione, il resto è<br />
facciata. Lo lasciamo<br />
sopravvivere. E poi un po' di<br />
selezione naturale fa buon<br />
gioco, a volte - se ha mai<br />
lavorato per strada lo sa.<br />
CAPOCOMMISSIONE<br />
Quindi mi sta dicendo che è<br />
uno che… collabora - diciamo<br />
così.<br />
SALVO<br />
Lo conosco fin da quando ero<br />
ragazzino, vivevo nel suo<br />
palazzo. Diciamo che resta la<br />
migliore fonte per capire cosa<br />
succede in zona.<br />
CAPOCOMMISSIONE<br />
Una specie di termometro.<br />
SALVO<br />
Sì… diciamo così.<br />
31
L’ELEGANTONE<br />
(a Salvo)<br />
Il termometro è una cosa che<br />
ci si infila in culo… Non è<br />
proprio una cosa pulita.<br />
Il Capo commissione fulmina con lo sguardo il collaboratore<br />
che si è intromesso.<br />
SALVO<br />
(al collaboratore)<br />
Infatti non l'ho detto io, ma<br />
il tuo capo. Io avrei detto<br />
barometro. Quel quartiere è<br />
una pentola a pressione - se<br />
non vivessi dal parrucchiere<br />
forse lo sapresti.<br />
CAPOCOMMISSIONE<br />
(sorride)<br />
D'accordo. Ecco chiarite le<br />
prossime immagini. Devo dirle,<br />
Martiri, che lei è fotogenico.<br />
SULLO SCHERMO, ALTRE FOTO:<br />
- Montecarlo che tiene sottobraccio Salvo, davanti al<br />
negozio<br />
- più scatti di Salvo e Montecarlo che parlano fitto vicino<br />
a un'auto in cui siede Grimaldi.<br />
LE FOTO SCOMPAIONO.<br />
Il capo commissione si volta e piazza gli occhi in quelli<br />
di Salvo, sorridendo viscido:<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
E poi c'era quest'altra foto…<br />
che qualche problema ce l'ha<br />
dato. Lei è quasi<br />
irriconoscibile… Che anno era?<br />
SULLO SCHERMO: UNA VECCHIA FOTO,<br />
molto rovinata, di Salvo e Dante a vent’anni, sorridenti;<br />
tra di loro una RAGAZZA BIONDA che li abbraccia entrambi<br />
guardando Dante: sullo sfondo due grosse moto e il mare.<br />
32. EXT. ASIAN MARKET - NOTTE<br />
Di notte, visto da fuori, l’Asian Market è una sorta di<br />
acquario sintetico: tre ampie vetrate al neon dietro alle<br />
quali occhieggiano gadgets orientali (budda fluorescenti,<br />
bonsai di gomma...), birre cinesi e scatolame esotico.<br />
Il cinese fuma una sigaretta sul gradino <strong>del</strong> suo market.<br />
Arriva Dante ed entrano insieme senza dirsi nulla.<br />
32
OLTRE LE VETRATE, Dante e il cinese scompaiono nel retro<br />
con due tipi albanesi… dopo un po' riappaiono…<br />
Dante viene verso l'uscita, esce in strada…<br />
SALVO (F.C.)<br />
Ho saputo che ci sono novità.<br />
Salvo emerge dall'ombra e gli va incontro con una canna tra<br />
le dita, sorridendo.<br />
SALVO<br />
(continua)<br />
E una novità è una variazione<br />
<strong>del</strong> piano, quindi non è mai<br />
una buona cosa.<br />
DANTE<br />
Ci sono <strong>del</strong>le complicazioni<br />
per uno dei tir in arrivo.<br />
Pare che non sia pulito.<br />
Potrebbe esserci qualcuno ad<br />
aspettarlo. Tutto qui.<br />
Salvo fa un lungo tiro e inizia a tossire -<br />
SALVO<br />
Cazzo…<br />
DANTE<br />
Ancora a fumare quella merda?<br />
Salvo inala lo spray per l'asma.<br />
SALVO<br />
Contro l'asma e la<br />
depressione. Cazzo, non c'è un<br />
filo d'aria stasera.<br />
DANTE<br />
Tu non sai cos’è il caldo,<br />
quello vero.<br />
SALVO<br />
E tu dove sei stato per<br />
impararlo?<br />
Dante non risponde e fa per andarsene...<br />
SALVO<br />
Be’— Cristo Santo, Nero, sono<br />
passati dieci anni!<br />
DANTE<br />
Sì, sono passati dieci anni e<br />
nessuno mi chiama più Nero.<br />
SALVO<br />
Sei tornato per ammazzarmi?<br />
Salvo gli offre un tiro, Dante rifiuta.<br />
33
DANTE<br />
Tu sei già morto.<br />
SALVO<br />
Be’, dopo tutto questo tempo<br />
dimmi qualcosa che non sappia<br />
già.<br />
Salvo getta il mozzicone, si porta lo spray alla bocca ma<br />
non ne esce che un mezzo spruzzo : agita la bomboletta mentre<br />
ALLE SUE SPALLE passa la GOLF BLU:<br />
Dante la segue con lo sguardo; a bordo tre uomini, quello<br />
seduto sui sedili posteriori è voltato verso di loro.<br />
DANTE<br />
Qualcosa tipo che puzzi di<br />
sbirro?<br />
SALVO<br />
Sono uno sbirro; di cosa<br />
dovrei puzzare, di merda?<br />
Salvo sorride, poi si volta seguendo lo sguardo di Dante e<br />
vede<br />
I FANALINI DELLA GOLF che svolta.<br />
Ora Salvo non sorride più.<br />
SALVO<br />
Non vuoi sapere nemmeno di<br />
lei?<br />
Dante volge lo sguardo altrove…<br />
Salvo getta lo spray.<br />
SALVO<br />
Ok. Accompagnami in farmacia.<br />
Dante non si muove, Salvo attraversa la strada…<br />
…e un vecchio furgone TRANSIT nero, con leoni aerografati<br />
sulle fiancate, svolta veloce sopraggiungendogli alle spalle<br />
con un rombo : ondeggia, e per un soffio evita Salvo.<br />
Il furgone dà una botta di clacson e tira dritto su per la<br />
via in direzione opposta alla piazza:<br />
si ferma davanti ad un portone poco più in su. Resta col<br />
motore acceso .<br />
Salvo si solleva da terra, si guarda la giacca strappata,<br />
si volta verso il furgone; lancia un'occhiata di sfida a<br />
Dante e si incammina risoluto verso il Transit.<br />
Dante lo guarda allontanarsi chinandosi:<br />
a terra sono rimasti portasigarette e accendino.<br />
34
DANTE<br />
(tra sé)<br />
Vediamo se riesci a farti<br />
ammazzare.<br />
Continuando a osservare Salvo che va verso il furgone, Dante<br />
si accende uno spinello e fa una smorfia: guarda schifato la<br />
‘sigaretta’ fumante tra le sue dita. Quando rialza lo<br />
sguardo, Salvo ha raggiunto il<br />
TRANSIT:<br />
lo vede piazzarsi davanti al finestrino, discutere qualche<br />
istante poi allungare le braccia dentro e tirarne fuori la<br />
testa <strong>del</strong>l’AUTISTA (un nero) e dargli una testata sul naso;<br />
lo vede spalancare la portiera, trascinare fuori il tipo che<br />
si tiene le mani sul naso…<br />
…Dante si spazzola la cenere dalla giacca; torna a guardare<br />
il pestaggio, ma la situazione intanto si è invertita:<br />
il nero ora afferra Salvo, lo scaraventa su un cofano, lo<br />
sbatte sul parabrezza.<br />
Salvo rotola e cade sul marciapiede. Intanto i portelloni<br />
posteriori <strong>del</strong> Transit si aprono lentamente e dall'oscurità<br />
emergono QUATTRO NERI armati di spade e spranghe che, veloci,<br />
si infilano in un portone.<br />
Salvo tenta di rialzarsi cercando di estrarre la pistola;<br />
l'avversario lo schiaccia a terra con un piede tra le spalle;<br />
Salvo riesce a prendere la pistola, la porta alle sue spalle,<br />
fino ad appoggiarla alla rotula <strong>del</strong> nero: tira il grilletto,<br />
bang !, il ginocchio cede e il nero va a terra urlando .<br />
Salvo<br />
ansima accasciato, si risolleva lentamente: si china<br />
sul nero, lo trascina accanto ad un’auto, lo solleva e gli<br />
sbatte la testa contro la portiera una-due-tre volte, poi lo<br />
lascia cadere a terra e rassettandosi la giacca si infila nel<br />
portone in cui sono scomparsi gli altri tipi armati.<br />
Dante tossisce, getta lo spinello e si avvicina con passo<br />
tranquillo al nero steso a terra: lascia cadere sul petto<br />
<strong>del</strong>l’uomo un fazzoletto; il nero lo prende e inizia a<br />
fasciarsi il ginocchio.<br />
Dante alza lo sguardo fino a<br />
LE FINESTRE DEGLI ULTIMI PIANI ILLUMINATE,<br />
da cui proviene il rimbombo di uno stereo a palla,<br />
poi si china sul nero, gli infila la mano nella tasca <strong>del</strong><br />
giaccone e ne trae un pacchetto di sigarette: se ne prende<br />
una e gli rimette il resto in tasca.<br />
Accende e tira una lunga nota.<br />
33. INT. MANSARDA ARABI - NOTTE<br />
Musica assordante.<br />
35
Una RAGAZZA SUI DICIOTTO (col fisico e lo sguardo da tossica)<br />
se ne sta in piedi sulla soglia, a occhi socchiusi, mentre<br />
una BIONDA in carne, a petto nudo e slip, chiude a chiave la<br />
porta alle sue spalle e la oltrepassa sfiorandole le spalle<br />
con una mano: la ragazza si ritrae pigramente e muove qualche<br />
passo. Attraverso una spessa coltre di fumo, si intravede una<br />
mansarda spaziosa e luminosa, arredata in maniera costosa ma<br />
disordinata.<br />
Al centro <strong>del</strong>la stanza, Kamal a torso nudo: seduto su una<br />
poltrona da scrivania (con le rotelle), ha una pipetta di<br />
vetro tra le dita <strong>del</strong> braccio ingessato e fuma crak.<br />
Kamal fa ruotare con il piede una telecamera su cavalletto<br />
posta accanto alla poltrona, mandandola ad inquadrare la<br />
tossica; alcuni cavi elettrici attraversano la stanza<br />
collegando la telecamera a un maxischermo su cui lampeggia la<br />
scritta rossa REC.<br />
Accanto alla porta d’ingresso, seduto a terra, Lufti percorre<br />
con la punta di un coltello il contorno di un capezzolo <strong>del</strong>la<br />
bionda che ora gli siede accanto e segue sullo schermo tv lo<br />
spogliarello <strong>del</strong>la ragazza appena arrivata, muovendo intanto<br />
il braccio tra le gambe <strong>del</strong>l'uomo.<br />
34. INT. SCALE/MANSARDA ARABI - NOTTE<br />
SCALE:<br />
I quattro neri salgono l’ultima rampa di scale e,<br />
silenziosi, si dirigono verso la porta dal cui interno<br />
proviene la musica techno: il più grosso dei quattro<br />
abbatte la porta con uno SCHIANTO spalancando la<br />
MANSARDA<br />
…e per un attimo resta imbambolato sulla soglia: è buio, di<br />
fronte a sè<br />
LO SPOGLIARELLO DELLA RAGAZZA SU MAXISCHERMO.<br />
D’improvviso, gli occhi <strong>del</strong> nero si spalancano ancora, con<br />
tutt’altra espressione: Lufti (seduto ai suoi piedi,<br />
accanto alla porta) gli ha piantato il coltello nella<br />
coscia e gira la lama.<br />
Il nero urla e crolla a terra tenendosi la gamba<br />
sanguinante e lasciando cadere la propria spada.<br />
Come un lampo, Lufti arraffa l’arma mentre gli altri uomini<br />
piombano dentro…<br />
Un nero avanza verso la poltrona di Kamal e gli si piazza<br />
davanti brandendo a due mani una scimitarra: Kamal<br />
indietreggia sulla poltrona con le ruote, spingendola<br />
indietro, schivando i fendenti che vanno a maciullare gli<br />
angoli <strong>del</strong>lo schienale, poi la poltrona si blocca, è<br />
arrivata ad una porta-finestra: il nero sferra l’ultimo<br />
colpo, Kamal si butta di lato con la poltrona, la<br />
sciabolata va a vuoto, il nero si sbilancia in avanti e<br />
sfonda le lastre di vetro col corpo.<br />
36
Intanto, un’altra sciabolata viene parata da Lufti, armato<br />
di spada: la bionda seminuda piomba alle spalle <strong>del</strong> nero<br />
che combatte il suo uomo, lo trascina per i capelli urlando<br />
selvaggia e gli<br />
sbatte la testa contro lo stipite <strong>del</strong>la<br />
porta due-tre-quattro volte, fino a quando il sangue non<br />
cola sul muro e il gigante non va giù come un sacco…<br />
Di Kamal si occupa il terzo nero con la spranga che ha tra<br />
le mani: l’arabo para un colpo con l’ingessatura, crrrac!,<br />
va a terra, scalcia e indietreggia, evita gli incalzanti<br />
colpi che mandano in frantumi un tavolino di cristallo e<br />
sventrano il divano ghepardato e quando non c’è più scampo,<br />
il colpo di grazia viene bloccato dalla spada di Lufti…<br />
SCALE:<br />
Il nero con il coltello nella coscia si trascina giù per le<br />
scale fino al pianerottolo dove c’è Salvo senza fiato.<br />
Si ignorano: uno occupato a mettere il colpo in canna per<br />
la festa <strong>del</strong> piano superiore, l’altro a estrarre dalla<br />
coscia la lama.<br />
MANSARDA:<br />
Lufti e l’ultimo africano si affrontano: uno-due-tre colpi,<br />
la spranga che vola via, la spada che si conficca nella<br />
spalla <strong>del</strong> nero che cade in ginocchio, e Kamal che lo<br />
stende sfasciandogli la telecamera in testa.<br />
Salvo entra nell’alloggio a pistola spianata: la bionda gli<br />
piomba addosso trascinandolo a terra, l’arma scivola via<br />
fino ai piedi di Kamal che la gira a Lufti.<br />
Salvo dà un pugno in faccia alla donna ma quando si rialza<br />
Lufti gli tiene già la pistola puntata tra gli occhi.<br />
Il cd techno finisce:<br />
silenzio , solo le<br />
sottili scariche<br />
elettriche <strong>del</strong>la strobo.<br />
<strong>La</strong> ragazza magra, la pelle sporca di sangue, barcolla fino<br />
all’ultimo nero caduto: si siede a terra, si mette la sua<br />
testa in grembo e gli accarezza i capelli<br />
ninna-nanna.<br />
Dall’esterno giunge l’ululare <strong>del</strong>le<br />
35. EXT. STRADA - NOTTE<br />
sirene .<br />
cantilenando una<br />
Due auto <strong>del</strong>la polizia, con lampeggiatori ma senza<br />
contrassegni, inchiodano bloccando il Transit.<br />
Dante segue distratto le operazioni, gli AGENTI lo<br />
ignorano; si allontana di un paio di passi dal nero che<br />
viene portato via da due poliziotti.<br />
Altri, in borghese, fanno per andare verso<br />
IL PORTONE<br />
ma ne escono i due arabi che usano come scudo Salvo: Lufti<br />
gli tiene la pistola sotto il mento.<br />
Gli agenti puntano le armi:<br />
i tre si bloccano.<br />
Attorno è tutto un gracchiare di ricetrasmittenti ed un<br />
lampeggiare azzurro.<br />
37
<strong>La</strong> situazione è come congelata per un lungo istante…<br />
poi Dante getta il mozzicone <strong>del</strong>la sigaretta e fa un passo<br />
attirando gli sguardi dei due arabi.<br />
DANTE<br />
(a Lufti,<br />
in arabo)<br />
Sparagli. Se gli spari mi fai<br />
un favore.<br />
Gli agenti lo guardano come se fosse pazzo. Lufti fa<br />
scivolare nervoso il dito sul grilletto: con lo sguardo<br />
corre veloce dagli occhi duri di Dante a quelli folli di<br />
Kamal, poi spinge con più forza la canna sotto il mento di<br />
Salvo.<br />
Intanto Dante apre la portiera di un’auto <strong>del</strong>la polizia e<br />
si mette al posto di guida: abbassa il finestrino.<br />
Guido io.<br />
DANTE<br />
I due esitano, poi, ancora usando come scudo Salvo, si<br />
avvicinano all’auto: fanno per entrare tutti e tre ma --<br />
DANTE<br />
No, il vecchio resta qua.<br />
A un cenno di Lufti, Kamal entra nell’auto, si siede<br />
accanto a Dante e gli punta il coltello alla gola:<br />
KAMAL<br />
(un sibilo)<br />
Tu devi essere scemo.<br />
Dante si volta e accenna all’ingessatura spaccata e<br />
sanguinante:<br />
DANTE<br />
E quella deve fare male.<br />
Lufti spara alle gomme <strong>del</strong>le altre auto, stacca dal tetto<br />
il lampeggiante blu, spinge via Salvo e salta in macchina<br />
sui sedili posteriori.<br />
36. INT./EXT. AUTO/P.ZZA M.CRISTINA - NOTTE<br />
Dante traffica con le chiavi, Lufti gli spinge la testa in<br />
avanti con la canna <strong>del</strong>la pistola:<br />
la scritta ABS <strong>del</strong> volante è a poco centimetri dal suo<br />
naso.<br />
LUFTI<br />
Che cazzo aspetti!?<br />
38
Dante si mette la cintura, mette in moto, lancia un’occhiata<br />
a Kamal e sgomma via a razzo.<br />
<strong>La</strong> macchina sbanda ed attraversa in diagonale<br />
LA PIAZZA E VIA MADAMA CRISTINA:<br />
un’auto e un tram inchiodano evitando la scheggia che gli<br />
ha tagliato la strada e che ora salta sotto l’altra<br />
ALA COPERTA DEL MERCATO:<br />
Dante pigia sull’acceleratore e fa schizzare l’auto mentre<br />
i neon scivolano sul parabrezza.<br />
KAMAL<br />
Pazzo bastardo, dove cazzocosa<br />
cazzo!?<br />
LUFTI<br />
(spinge la pistola<br />
sulla nuca)<br />
Rimettiti in strada, coglione!<br />
Ma Dante punta il muro <strong>del</strong> palazzo al fondo <strong>del</strong>l’ala<br />
coperta:<br />
ACCELERA, E PUNTA IL MURO.<br />
KAMAL<br />
Sparagli- sparagli in testa!!!<br />
Ma Lufti fissa terrorizzato<br />
IL MURO che si avvicina,<br />
sorride inebetito da droga e paura, poi si rannicchia<br />
preparandosi all’impatto.<br />
Quando Kamal si volta, il muro è a pochi metri.<br />
Merda.<br />
KAMAL (F.C.)<br />
L’auto si SCHIANTA come una frittella:<br />
gli airbag si gonfiano con un’ esplosione ,<br />
Dante gira il polso a Kamal, il coltello buca l’airbag, la<br />
testa di Kamal sfonda il parabrezza,<br />
Dante affonda il volto nell’airbag,<br />
l’autoradio si accende - ma non c’è segnale, solo scariche .<br />
37. EXT. P.ZZA M. CRISTINA – POCO DOPO<br />
<strong>La</strong> carcassa fumante <strong>del</strong>l’auto, il motore tintinna<br />
raffreddandosi, la benzina gocciola sull’asfalto, l’airbag<br />
di Dante si sgonfia lentamente...<br />
<strong>La</strong> portiera cigola e si apre:<br />
Dante esce, con la fronte sanguinante, e resta a guardare<br />
la carcassa <strong>del</strong>l’auto.<br />
39
Salvo arriva di corsa, ansima: si appoggia a Dante, senza<br />
fiato.<br />
SALVO<br />
Cazzo, quello è un muro.<br />
Dante si massaggia il collo…<br />
DANTE<br />
E’ come dicono: stai per<br />
morire e tutti i ricordi<br />
tornano su d’un fiato, come un<br />
conato. E poi non muori.<br />
…muove lentamente la testa a sinistra e a destra: si ferma<br />
quando il suo sguardo intercetta<br />
la GOLF BLU<br />
ferma a fari spenti dall’altra parte <strong>del</strong>la piazza: la Golf<br />
riparte.<br />
Dante infila la mano in tasca e passa a Salvo il<br />
portasigarette:<br />
DANTE<br />
Hai ragione tu: fa caldo.<br />
Salvo si volta a guardare dove guardava Dante: ancora una<br />
volta scorge<br />
LA GOLF infilarsi in una traversa...<br />
E quando si gira, Dante si sta già allontanando.<br />
DUE AGENTI estraggono i corpi dei due arabi; Kamal,<br />
esanime, viene caricato velocemente su un’ambulanza; Lufti<br />
viene portato verso il furgone:<br />
AGENTE ANZIANO<br />
Dovevi vederlo correre in<br />
moto, l'amico <strong>del</strong> cuore <strong>del</strong><br />
capo. Un vero pazzo selvaggio.<br />
AGENTE<br />
Avrei scommesso che ci<br />
rimaneva stampato come la<br />
Sindone su quel muro.<br />
AGENTE ANZIANO<br />
Quelli come lui li fermi solo<br />
sparandogli dritto in testa:<br />
evidentemente nessuno c’è<br />
ancora riuscito.<br />
Vicino ai TELEFONI PUBBLICI:<br />
il solito nero vestito di marrone sta digitando sul<br />
cellulare.<br />
40
38. INT. CASA DANTE - NOTTE<br />
IN CUCINA<br />
Dante, in canottiera, vicino al lavandino apre una<br />
bottiglia di latte e beve, mentre si tampona con un<br />
asciugamano bagnato la ferita sulla fronte. Sotto la<br />
canottiera, all’altezza <strong>del</strong> cuore, si intravede la macchia<br />
scura di un tatuaggio.<br />
Bussano : Dante lascia la bottiglia e va<br />
ALLA PORTA:<br />
apre e svela<br />
LUNA: scalza, in un vestito rosso, leggero e corto che<br />
lascia le spalle nude; i capelli sono neri e a caschetto, e<br />
si confondono con il buio <strong>del</strong>la notte; senza trucco, la<br />
pelle vellutata e pallida è luminosa; gli occhi sono grandi<br />
e blu; le labbra sorridono appena poi si piegano in giù<br />
quando vedono il volto tumefatto di Dante.<br />
Un lungo silenzio.<br />
LUNA<br />
Fammi indovinare: … sei caduto<br />
dal letto.<br />
Dante la guarda come se non la riconoscesse: i suoi occhi<br />
indugiano sui capelli. Lei, come ricordandosene, si porta<br />
la mano ai capelli neri, vi affonda le dita come<br />
pettinandoseli, li stringe e gettando indietro la testa si<br />
toglie la parrucca: Luna torna ad essere bionda e si<br />
scioglie i capelli muovendo la testa.<br />
LUNA<br />
Sono stanca ma non riesco a<br />
dormire: sono troppo stanca<br />
forse. E poi c’è troppo<br />
silenzio in questo posto. Ci<br />
abitiamo solo noi?<br />
DANTE<br />
Dormi con la parrucca?<br />
Luna vede sul tavolo <strong>del</strong>la cucina la bottiglia di latte…<br />
A volte.<br />
LUNA<br />
…oltrepassa Dante e va<br />
AL TAVOLO<br />
LUNA<br />
Ho visto il latte e non<br />
resisto. Prima di morire<br />
voglio farci almeno un bagno.<br />
Come Cleopatra.<br />
41
Beve avidamente guardando Dante, poi inizia a guardarsi<br />
attorno:<br />
È UNA CASA SPAZIOSA, UNA SPECIE DI LOFT.<br />
Sarebbe una bella casa, ben arredata e moderna… se fossimo<br />
ancora nei primi anni Ottanta. Ecco, la casa è come se non<br />
avesse mai visto gli anni '90. E sembra la casa di un<br />
ragazzo, non di Dante.<br />
Vicino alla porta, due borsoni aperti ma ancora pieni di<br />
vestiti (uno è in tela militare).<br />
LUNA<br />
Sei arrivato da poco o devi<br />
partire?<br />
Dante guarda l’intrusa scocciato ma non dice una parola.<br />
Luna passa un dito sul tavolo e lo ritira impolverato.<br />
Ci sono un paio di porte: una è aperta e lascia intravedere<br />
il bagno, l'altra è chiusa.<br />
Vicino a quest'ultima, la sagoma di una moto sotto un telo<br />
macchiato e polveroso.<br />
Al centro <strong>del</strong>la camera, un divano trasformato in un letto:<br />
ci sono ammucchiate <strong>del</strong>le lenzuola e un sacco a pelo<br />
militare buttato come coperta.<br />
LUNA (F.C.)<br />
Con tutto questo spazio non ce<br />
l'hai un letto vero?<br />
Luna raggiunge un ingombrante stereo componibile Marantz -<br />
niente a che vedere con gli impianti supercompatti di oggi.<br />
Inizia a scorrere i molti lp in vinile raccolti sullo<br />
scaffale:<br />
Cure, Bauhaus, Smiths, Duran Duran, Spandau Ballet,<br />
Springsteen, Mixage… tutta musica anni Ottanta.<br />
Luna li molla quasi subito:<br />
LUNA<br />
Solo roba vecchia… Qui è tutto<br />
vecchio… Ma quanti anni hai?<br />
Luna va alla porta chiusa: prova ad aprirla ma è chiusa a<br />
chiave.<br />
Sbircia sotto il telo, spalanca gli occhi e tira via,<br />
svelando<br />
UNA GROSSA MOTO anni ’70.<br />
Si tira un po' su la gonna e ci salta a cavalcioni<br />
sorridendo: è più che provocante ma Dante non batte ciglio.<br />
Lo sguardo di Luna torna all’angolo cucina: scende e<br />
raggiunge un vecchio frigo sul quale spicca una<br />
radiosveglia americana anni ’50 rosa. Accende: la radio<br />
42
frigge come risvegliandosi da un lungo sonno, infine manda<br />
le note di una canzone di oggi; Luna torna a sorridere,<br />
sculetta a tempo di musica e si sofferma a guardare una<br />
foto attaccata con una calamita allo sportello <strong>del</strong> frigo.<br />
LUNA<br />
Perché questo palazzo è vuoto?<br />
E' tuo?<br />
Scommetto che con quella<br />
faccia sei uno che non<br />
sopporta la gente… E’ per<br />
questo che ti chiamano Nero?<br />
DANTE<br />
Nessuno mi chiama più così.<br />
Quella che ora Luna tiene tra le mani è<br />
UNA FOTO<br />
di Salvo e Dante a vent’anni vicino alla moto: sullo sfondo<br />
il fiume, qualche passante, una ragazza bionda tra di loro…<br />
Una foto identica a quella esibita dal Capo Commissione.<br />
Luna beve ancora un sorso, passando l’indice sulla<br />
fotografia:<br />
LUNA<br />
Questo sei tu da giovane.<br />
Questo è lo sbirro… stronzo ma<br />
un bel fico…<br />
E questa chi è?<br />
Quando Luna si volta verso Dante, quasi sobbalza<br />
ritrovandoselo vicinissimo, alle sue spalle:<br />
lui le prende di mano la fotografia e la sbatte in un<br />
cassetto.<br />
Luna si tira su i capelli tentando di acconciarsi come la<br />
ragazza <strong>del</strong>la foto.<br />
LUNA<br />
Mi assomiglia un po’. Mh?<br />
Guarda Dante con aria provocatoria, ma in assenza di<br />
reazioni e risposta, gli dà le spalle e si dedica a una<br />
pila di piatti posata sul tavolo:<br />
DANTE<br />
Avanti,vattene.<br />
LUNA<br />
Ti do una mano a mettere in<br />
ordine. Questi dove vanno?<br />
Dante le prende di mano i piatti e, impassibile, li lascia<br />
cadere a terra: vanno in mille pezzi. Luna non resta<br />
impressionata: sbuffa e si siede sul tavolo, appoggia un<br />
piede sulla sedia e la gonna leggera si tende sulle cosce:<br />
43
LUNA<br />
Be’, allora che facciamo?<br />
Luna appunta lo sguardo sul tatuaggio bluastro di Dante;<br />
tira la spallina <strong>del</strong>la canottiera e lo scopre:<br />
un asso di picche, due mani che si stringono, la scritta<br />
PLUS AMIS 2 .<br />
Luna si lascia scivolare giù dal tavolo e raccoglie i<br />
cocci: il suo corpo sfiora le gambe di Dante, lei alza lo<br />
sguardo a lui ed il volto ora è vicino alla patta…<br />
LUNA<br />
Hai dei problemi perché siamo<br />
solo in due?<br />
Dante le accarezza i capelli, poi li stringe e la tira via<br />
per i capelli fino alla porta.<br />
DANTE (F.C.)<br />
A scopare me non otterrai<br />
niente!!! Risparmia la fatica<br />
e non tornare. Non le sopporto<br />
le puttane.<br />
E le sbatte la porta in faccia.<br />
39. EXT. CITTÀ – NOTTE<br />
<strong>La</strong> Citroen DS bordeaux di Salvo viaggia lungo strade<br />
notturne: sul parabrezza scivolano le luci <strong>del</strong><br />
CENTRO…<br />
INSERTO FLASHBACK: la vecchia foto di Salvo e Dante a<br />
vent’anni, tra di loro una RAGAZZA BIONDA che li abbraccia<br />
entrambi guardando Dante…<br />
CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />
Dante Ferlighetti… Detto<br />
"Nero". Dicono che il<br />
soprannome glielo diede proprio<br />
lei. Nero come il Corsaro?<br />
Pittoresco. Amici d'infanzia…:<br />
l'importante è che crescendo le<br />
strade si dividano.<br />
L'auto si infila in un<br />
MINITUNNEL:<br />
le luci scivolano sul parabrezza, su Salvo che si accende<br />
una sigaretta e tossisce…<br />
2 Tatuaggio diffuso tra i legionari.<br />
44
CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />
Dante Ferlinghetti: Padre<br />
ignoto, madre morta di<br />
cirrosi. Dicono che per il<br />
nostro Montecarlo fosse come<br />
un figlio, eppure dieci anni<br />
fa scompare nel nulla.<br />
<strong>La</strong> Ds ora costeggia il buio LUNGODORA, attraversa un PONTE,<br />
e sale verso la COLLINA, verso una zona residenziale…<br />
CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />
Non l’avremmo mai riconosciuto,<br />
se non era per una<br />
richiesta di informazioni<br />
<strong>del</strong>l’Interpol. Dicono che<br />
hanno trovato sue tracce in<br />
Africa: ‘import-export’, senza<br />
specificare. Aspettiamo che<br />
decidano qualcosa.<br />
40. INT. HOTEL SUITE COMMISSIONE (ATTICO) - FLASHBACK<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
(continua)<br />
Nel quartiere, invece,<br />
leggenda vuole che il Nero si<br />
sia arruolato nella Legione<br />
Straniera… Non si sa se abbia<br />
ammazzato qualcuno, o se ci<br />
sia andato per il solito<br />
vecchio motivo:-<br />
Si fa una croce sul cuore<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
(continua)<br />
-Una Donna.<br />
Fa l'occhiolino a Salvo.<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Il punto è che ora è tornato<br />
qui.<br />
INSERTO FLASHBACK: l'auto guidata da Dante che si schianta<br />
contro il muro: sbam!<br />
41. INT. CITROEN DS/CORTILE VILLA SALVO – NOTTE<br />
<strong>La</strong> Ds è parcheggiata nel cortile di una villetta.<br />
FINE FLASHBACK<br />
45
Salvo è chino a guardare, attraverso il parabrezza, l'unica<br />
finestra illuminata.<br />
42. INT. VILLA SALVO – NOTTE<br />
Salvo entra nella villetta e accende le luci: una casa<br />
spaziosa, illuminata da alogene a stelo, arredata con pezzi<br />
di design. Sulla parete, accanto alla porta, una<br />
scaffalatura di lp in vinile.<br />
In fondo a UN BUIO CORRIDOIO, una una luce filtra da sotto<br />
la porta: Salvo si immerge nell’oscurità <strong>del</strong> corridoio,<br />
raggiunge la soglia ed entra silenzioso in una<br />
CAMERA DA LETTO<br />
tinta panna, con futon. Tra le lenzuola di seta nera il<br />
corpo flessuoso di una DONNA BIONDA che dorme.<br />
Salvo le si siede accanto e le accarezza i capelli morbidi:<br />
lei, stirandosi sensuale, si volta con un fruscìo e il suo<br />
volto è quello di un angelo mentre gli sorride dolcemente:<br />
è la ragazza <strong>del</strong>le vecchie foto di Salvo e Dante.<br />
43. INT. CITROEN DS - NOTTE<br />
Il tamburo vuoto di una pistola… Salvo inserisce un solo<br />
proiettile, chiude e fa girare rullando.<br />
Si appoggia allo schienale e si infila la canna in bocca.<br />
Un conato.<br />
Chiude gli occhi.<br />
Il dito esita sul grilletto…<br />
44. INT. HOTEL SUITE COMMISSIONE (ATTICO) - FLASHBACK<br />
<strong>La</strong> luce nella suite si riaccende…<br />
CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />
Ma tornando al nostro<br />
ricattatore morto ammazzato…<br />
Secondo lei, ispettore, stava<br />
mettendo insieme il materiale<br />
per spennare qualcuno?<br />
E se sì, chi tra queste<br />
persone?<br />
... e SULLO SCHERMO<br />
ripassano in rapida successione le FOTO <strong>del</strong>l’inchiesta:<br />
Amid, Pascal, Montecarlo, Grimaldi, Montecarlo, Dante e<br />
Salvo, la ragazza, Salvo e Montecarlo, Salvo e Montecarlo<br />
e… SALVO.<br />
45. INT. CITROEN DS - NOTTE<br />
Salvo tira il grilletto e…<br />
FINE FLASHBACK<br />
46
il cane batte a vuoto.<br />
Salvo finalmente respira: si toglie la pistola dalla bocca,<br />
ansima, estrae il proiettile dal tamburo…<br />
Fruga nel cassetto, prende un sacchetto di plastica<br />
trasparente tintinnate di proiettili e aggiunge quello che<br />
ha in mano.<br />
46. INT. VILLA SALVO - NOTTE<br />
Salvo entra in casa: l’arredamento, i dischi, la luce in<br />
fondo al corridoio… Ma quando Salvo arriva<br />
IN CAMERA DA LETTO,<br />
la donna bionda non si volta quando lui le accarezza i<br />
capelli… Dorme invece un sonno profondo:<br />
SUL COMODINO,<br />
medicinali vari, una ricetta <strong>del</strong> medico, pastiglie, un<br />
accendino d’oro…<br />
Nanà…<br />
SALVO<br />
(sottovoce)<br />
Finalmente lei si volta, ma il suo volto non è lo stesso:<br />
non più di una bellezza luminosa, ma spettrale, consumata,<br />
pallida, stravolta.<br />
Sono passati dieci anni dall’epoca <strong>del</strong>le fotografie; e quei<br />
dieci anni lei li ha trascorsi bucandosi: i segni sono<br />
leggibili sul sorriso stanco che rivolge a Salvo, e sulle<br />
sue braccia magre, dalle vene indurite.<br />
47. INT. CASA LUNA - NOTTE<br />
Luna è seduta ai piedi <strong>del</strong> letto col telefono in grembo;<br />
tra le mani rigira la pallina acchiappata al mattino,<br />
durante quell’incidente al mercato...<br />
Con l’unghia ne stacca dei pezzettini che ingoia con una<br />
smorfia di disgusto.<br />
LUNA (al telefono)<br />
(in lingua or.,<br />
SOTTOTITOLATO)<br />
-una moto in casa mica vuol<br />
dire che è matto, solo che è<br />
un tipo comodo: non c’è<br />
l’ascensore, allora sale in<br />
moto. -Sui quaranta… non è<br />
facile dirlo con quelli come<br />
lui. -Certo, è bello, mamma; è<br />
molto bello e chic: alto,<br />
bruno. -è ricco, e ha un buon<br />
47
lavoro. Mi porta a cena in<br />
posti eleganti, è dolce, mi fa<br />
dei regali<br />
Luna distende il braccio è guarda<br />
UN BELLISSIMO ANELLO CON DIAMANTE<br />
che porta all'anulare sinistro.<br />
LUNA (al telefono)<br />
(continua)<br />
-Lo sai? Ci siamo fidanzati.<br />
Un bellissimo diamante.<br />
Luccica come il faro. Sì.<br />
-No, non m’importa, a lui non<br />
devi dirlo. Perché no. -<strong>La</strong><br />
casa? E’ grande, la stiamo<br />
ancora sistemando, facciamo<br />
tanti piccoli lavoretti<br />
insieme… I vicini sono<br />
simpatici, ma non li vediamo<br />
molto, preferiamo stare soli<br />
noi due. -Mi manca il mare… -<br />
No, non voglio sapere. -<br />
Dipingere la casa di blu? E<br />
funziona? -Sì, ti chiamo<br />
presto, ma adesso devo andare…<br />
un bacio.<br />
Luna riattacca: guarda il monolocale grigio intorno a sé.<br />
Posa il telefono:<br />
il filo attraversa tutta la stanza…<br />
e la spina è staccata, non c’è nemmeno la presa.<br />
Luna scoppia a ridere:<br />
salta sul letto e inizia ad andare su e giù come una<br />
bambina.<br />
48. INT. CASA DANTE (LIVING-CUCINA, CAMERA...) - NOTTE<br />
Dante è in casa, sta pulendo e lucidando i pezzi <strong>del</strong>la sua vecchia<br />
moto… E’ metodico, sembra <strong>del</strong> tutto assorto dall’operazione, ma il<br />
suo sguardo va alla foto sul frigo e improvvisamente, con modi<br />
automatici, si alza e tira fuori da un armadietto <strong>del</strong>la cucina due<br />
scatole di latta.<br />
Torna al tavolo, se le mette davanti sotto la luce, attende un<br />
attimo fissandole, poi le apre: sono piene di fotografie.<br />
Come un bambino con le figurine, inizia a disporre sul piano le<br />
foto <strong>del</strong> suo passato:<br />
LE FOTO DI NANÀ.<br />
I gesti e i modi di Dante sono rigidi, il suo sguardo percorre le<br />
foto come se le stesse vedendo per la prima volta e le<br />
analizzasse: è uno sguardo quasi scientifico, che non vuole farsi<br />
inghiottire dai ricordi.<br />
Poi si alza, rimette tutto via.<br />
48
Va alla porta chiusa a chiave, apre, entra ed accende la<br />
luce: è<br />
UNA CAMERA DA LETTO<br />
graziosissima, estremamente femminile, tutta rosa,<br />
fiorellini e boccettine di profumo: sembra uscita dalla<br />
casa <strong>del</strong>le bambole. Sul lettone matrimoniale una montagna<br />
di morbidi cuscini e un gigantesco peluche di un orso<br />
polare.<br />
Apre gli armadi: alle grucce abiti femminili nello stile di<br />
dieci anni prima.<br />
Dante è come imbambolato nei ricordi… ma è solo un attimo:<br />
Tira via il copriletto, lo stende a terra, e poi inizia a<br />
farci volare sopra tutto quello che c'è nella stanza:<br />
vestiti, lenzuola, cuscini, quadri, foto sue e di Nanà,<br />
profumi… Ci svuota cassetti pieni di biancheria femminile e<br />
cianfrusaglie…<br />
Poi,<br />
ANCHE NEL RESTO DELLA CASA,<br />
tutto quello che sa di vecchio viene tirato via: poster,<br />
cartoline, foto, prodotti femminili per il bagno, dischi…<br />
Insomma, grandi pulizie dieci anni dopo.<br />
49. INT. NEGOZIO COLONIALI (RETRO, NEG.)/ P.ZZA MADAMA - GIORNO<br />
Montecarlo, tovagliolo al collo, fa colazione alla<br />
scrivania, su un vassoio <strong>del</strong> bar.<br />
Amid fuma nervoso di fronte a lui, andando avanti e<br />
indietro.<br />
MONTECARLO<br />
Siediti, Amid, fammi la<br />
cortesia: mi metti agitazione…<br />
Vuoi che ti ordino qualche<br />
cosa, un thé alla menta?<br />
Amid fa di no con la testa.<br />
MONTECARLO<br />
(continua)<br />
Un caffè, un’arancia, una<br />
pasta di mandorle, un uovo<br />
alla coque, magari qualcosa di<br />
caldo?, però, porca puttana,<br />
SIEDITI e STA’ FERMO!<br />
Guardando Montecarlo dritto negli occhi, Amid spegne la<br />
sigaretta in un posacenere-souvenir con una Mole<br />
Antonelliana annessa, poi si siede e tira verso di sé,<br />
lentamente, la tazza di caffè di Montecarlo.<br />
49
MONTECARLO<br />
Pensavo che fossero finiti da<br />
un pezzo i tempi in cui venivi<br />
qui a cercare rogna.<br />
AMID<br />
Sai cosa vuol dire avere tubi<br />
dappertutto, nel culo e nelle<br />
orecchie? Mio nipote è in<br />
coma! Ha solo vent’anni,<br />
merda!<br />
MONTECARLO<br />
Sì, ma ha fatto le cazzate che<br />
si fanno in sessanta.<br />
AMID<br />
Non scherzo su queste cose.<br />
MONTECARLO<br />
Nemmeno io.<br />
Montecarlo allontana brusco il vassoio <strong>del</strong>la colazione.<br />
MONTECARLO<br />
Bella giornata.<br />
Montecarlo si alza togliendosi il tovagliolo:<br />
si accende una sigaretta e si gira verso lo specchio<br />
iniziando a pettinarsi i pochi capelli metodico e veloce,<br />
con passate decise.<br />
MONTECARLO<br />
Allora, si può sapere cosa<br />
vuoi? I tuoi nipoti sono due<br />
stupidi. Lo sai. Uno s’è<br />
spaccato la testa? E io che ci<br />
posso fare?<br />
AMID<br />
Quanto paghiamo quel<br />
poliziotto? E per cosa lo<br />
paghiamo, per questo? E<br />
quell’altro, il matto, torna<br />
dal nulla e cosa crede di<br />
fare?<br />
MONTECARLO<br />
Non è matto. E poi cosa doveva<br />
fare? È un uomo anche lui! Tu,<br />
una volta, i gemelli li<br />
avresti appesi in piazza solo<br />
perché si erano fatti i<br />
capelli alla Marylin!<br />
E Salvo ci serve. Non ti deve<br />
piacere, devi lavorarci.<br />
Adesso sei un uomo d’affari,<br />
Amid, ricordatelo.<br />
AMID<br />
E Pascal…?<br />
50
Montecarlo smette di pettinarsi si volta, si toglie la<br />
sigaretta di bocca e pianta gli occhi in faccia ad Amid:<br />
MONTECARLO<br />
“E Pascal” cosa? I gemelli<br />
volevano tagliargli le<br />
orecchie al padre! Ringrazia<br />
che gli zulù non se li sono<br />
messi in ghiacciaia. E bacia<br />
dove passa il mio ragazzo,<br />
invece di chiedermi la sua<br />
testa: gli ha salvato il culo<br />
a quei due. Anzi, guarda,<br />
restituiscimi uno dei tanti<br />
favori per cui sarai in debito<br />
per il resto dei tuoi giorni…:<br />
Fai stare quello sano in<br />
galera per un po’, che capisce<br />
come si vive. E’ meglio per<br />
tutti, anche per lui.<br />
Montecarlo spegne la sigaretta sul mozzicone fumante di<br />
Amid guardandolo in faccia.<br />
AMID<br />
Mettigli la camicia di forza<br />
al tuo matto e tienitelo<br />
chiuso in casa, ti conviene.<br />
E se ne va incazzato.<br />
Montecarlo sbuffando passa nel<br />
NEGOZIO,<br />
va alla VETRATA e fa un cenno nervoso al<br />
nero che sta accanto ai TELEFONI PUBBLICI;<br />
quello prontamente prende il cellulare ed entra.<br />
Il nero pigia su un tasto, il cellulare bippa , lo passa a<br />
Montecarlo:<br />
MONTECARLO (al cellulare)<br />
Pascal… oui, so già tuttotranquille,<br />
c’est pas grave,<br />
d’accord? Li facciamo uscire i<br />
tuoi musi neri -un incidente.<br />
C’est moi qui va payer, al<br />
solito… Il ragazzo non poteva<br />
sapere. Mais pas la guerre,<br />
ok? Pas la Guerre.<br />
50. EXT. CORTILE VILLA SALVO - GIORNO<br />
<strong>La</strong> Citroen Ds parcheggiata.<br />
Salvo esce dalla porta di casa e…<br />
51
CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />
Citroen DS, 2000 Pallas, gran<br />
macchina! Sospensioni<br />
idrauliche, bicolore originale,<br />
lucida come la scarpa di uno<br />
sposo.<br />
Il Capo Commissione gira intorno all’auto ammirandola.<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Era di suo padre, vero?<br />
L’unico sfizio che si è<br />
permesso con gli stipendi<br />
d’allora. Ma si vede che ci<br />
tiene anche lei: un vero<br />
gioiello. Non voglio chiederle<br />
quanto- Lei ha gusto, e il<br />
gusto non ha prezzo.<br />
(mette gli<br />
occhiali da<br />
vista)<br />
Le avevo detto che avremmo<br />
riparlato presto <strong>del</strong> nostro<br />
caso… L’accompagno.<br />
Sale al posto di guida.<br />
CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />
Sanremo, Ventimiglia e poi<br />
via, oltre il Confine:<br />
Montecarlo, Nizza, Cannes, e<br />
certe volte anche su, fino in<br />
Bretagna! C'ha fatto dei bei<br />
chilometri con questa macchina<br />
da ragazzo, eh?<br />
Salvo si fa un tiro di spray : socchiude gli occhi tirando<br />
indietro la testa… ed incontra lo sguardo di Nanà dietro ai<br />
vetri,<br />
ALLA FINESTRA<br />
<strong>del</strong>la camera da letto.<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Le donne…: cosa non facciamo<br />
per non essere soli!<br />
Salvo torna con lo sguardo alla<br />
FINESTRA:<br />
Nanà non c’è più, e forse non c’è mai stata.<br />
Il Capo Commissione mette in moto.<br />
52
Un’Alfa 164 con i tre colleghi <strong>del</strong> Capo Commissione attende<br />
oltre la cancellata.<br />
51. INT. CAFFÈ DEL MERCATO - GIORNO<br />
DANTE<br />
Levami dai piedi quella<br />
stronza.<br />
Montecarlo è attaccato a un videopoker.<br />
Alle sue spalle, Dante.<br />
MONTECARLO<br />
(calmissimo,<br />
paterno,<br />
sottovoce)<br />
Questa roba è l'unica cosa che<br />
mi faccia rilassare. Ne ho<br />
bisogno. Perché ero davvero<br />
incazzato, ma adesso lo sono<br />
ancora di più.<br />
Mi stai facendo scoppiare una<br />
guerra e vuoi parlare di<br />
donne? Quella resta lì perché<br />
adesso non so dove cazzo<br />
metterla, è semplice.<br />
Tienimela solo d'occhio.<br />
-- Ma sei rincoglionito? Ti<br />
spari contro un muro ai<br />
centoquaranta al posto di<br />
quell'altro idiota? Cos’hai<br />
fatto in questi anni invece di<br />
crescere?<br />
Montecarlo gioca in modo sempre più rapido, nervoso, gli<br />
occhi fissi sullo schermo.<br />
MONTECARLO<br />
(continua)<br />
Ma-porca-puttana, ragazzo,<br />
cerchiamo di capirci:<br />
Sei tornato perché avevi<br />
bisogno di un posto sicuro,<br />
non sapevi più dove<br />
nasconderti? Accomodati,<br />
questa è casa tua, lo sai. Ma<br />
non farmi pentire: tu pianti<br />
grane peggio di quando avevi i<br />
brufoli. Qui non sei al<br />
campeggio: stai alle regole,<br />
fai quello che ti dico e fallo<br />
bene, altrimenti fuori dai<br />
piedi.<br />
53
Montecarlo esaurisce il credito, si volta e scopre che<br />
Dante non c'è più.<br />
52. INT. CITROEN DS/SAN SALVARIO/CENTRALE POLIZIA - GIORNO<br />
Il Capo Commissione è al volante <strong>del</strong>la Citroen: guida<br />
sicuro nelle strade <strong>del</strong> QUARTIERE.<br />
Si fermano: un’ambulanza in mezzo alla strada; stanno<br />
cercando di fare salire un tossico che recalcitra e tenta<br />
di allontanarsi barcollando.<br />
SALVO (F.C.)<br />
Ha mai messo le dita nella<br />
bocca di un negro per<br />
impedirgli di ingoiare la<br />
roba?<br />
CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />
Dato che andiamo sull'intimo,<br />
possiamo darci <strong>del</strong> tu.<br />
Il capocommissione dà un'occhiata alle cassette che sono i<br />
macchina: Rolling Stones e Gainsbourg, solo ed<br />
esclusivamente Stones e Gainsbourg.<br />
Ripartono.<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Già, dimenticavo che sei un<br />
collezionista.<br />
SALVO<br />
Il mangianastri è l'unica cosa<br />
che non è d'epoca su questa<br />
macchina, ed è l'unica cosa<br />
che non funziona.<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Vuoi sapere cosa penso davvero<br />
di questa storia?<br />
- Penso che lo sbirro avesse<br />
davvero quei debiti di gioco,<br />
e che arrotondasse con qualche<br />
ricatto, solo che la zecca si<br />
è attaccata a quello<br />
sbagliato…: TU.<br />
- Io dico che lui aveva<br />
scoperto che Montecarlo non<br />
era così marginale come<br />
indicavi nei tuoi rapporti.<br />
Insomma, ti sei fatto beccare.<br />
Così quando ti sei stancato di<br />
pagare i suoi debiti, be'… le<br />
pistole servono a quello.<br />
- Ora, a differenza di quello<br />
che pensi tu, io in strada ci<br />
54
sono stato eccome. Questo<br />
posto è un paradiso, credi a<br />
me. Mi sono fatto due anni di<br />
Puglia: pensavamo di dover<br />
dare la caccia agli scafisti e<br />
invece erano loro che<br />
correvano dietro a noi, con<br />
fuoristrada che sembravano<br />
carriarmati. E' per questo che<br />
devi scordarti che ti molli.<br />
Perché ne ho le palle piene di<br />
quella vita.<br />
Ora stanno passando davanti al<br />
NEGOZIO DI COLONIALI:<br />
Montecarlo, Grimaldi e Tacco sono seduti fuori a<br />
cazzeggiare…<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Fammi beccare l'allegra combriccola<br />
di vecchi stronzi…<br />
Il Capo Commissione dà un colpetto di<br />
MONTECARLO<br />
voltarsi e guardarli perplesso...<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
(continua)<br />
…oppure sarò costretto a<br />
inculare te. Perché adesso che<br />
ho provato una poltrona, ne<br />
voglio una tutta mia. E ho<br />
poco tempo.<br />
clacson , Salvo vede<br />
Salvo e il Capo Commissione sono ormai arrivati nel<br />
PARCHEGGIO DELLA CENTRALE DI POLIZIA:<br />
il Capo Commissione toglie le chiavi dal cruscotto; gli<br />
squilla il cellulare e si tiene le chiavi scendendo<br />
dall'auto; inizia a camminare avanti e indietro mentre<br />
ascolta al cellulare, dice qualcosa, chiude. Fa per<br />
andarsene, poi si volta come ricordandosi e fa il gesto di<br />
lanciare le chiavi a Salvo - ma ancora una volta si<br />
trattiene:<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Senti, Martìri, mi stavano<br />
dicendo che i conti che<br />
abbiamo trovato - i tuoi<br />
conti… sono congelati da… -<br />
(guarda<br />
l'orologio)<br />
55
…da circa un quarto d'ora.<br />
Non che ci fosse più molto.<br />
Pensa alla mia proposta,<br />
questa sera, davanti al<br />
caminetto <strong>del</strong>la tua bella<br />
casa... con la tua bella<br />
moglie.<br />
Gli strizza l'occhio:<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
E complimenti…: bella<br />
macchina.<br />
E finalmente gli lancia le chiavi.<br />
53. INT. VILLA SALVO/GIARDINO - GIORNO<br />
Nanà è a letto, dorme un sonno profondo.<br />
<strong>La</strong> stanza ha una porta finestra che dà sul giardino:<br />
DIETRO AI VETRI:<br />
Dante che guarda Nanà dormire. Lei gli dà le spalle, i<br />
capelli biondo sbiadito sparsi sul cuscino.<br />
L’attenzione di Dante passa al comodino: medicinali e<br />
l’accendino d’oro.<br />
Nanà, come sentendo la sua presenza, si gira nel sonno,<br />
rivolge il volto nella direzione <strong>del</strong>l’uomo, poi apre piano<br />
piano gli occhi: vede DANTE, come in sogno, sorride e si<br />
riaddormenta.<br />
Dante è svanito: non resta che la finestra sul giardino<br />
d’autunno.<br />
54. INT. CASA LUNA - NOTTE<br />
Un pentolino sul fornello spento, la pallina nel nylon<br />
sbocconcellata in un sottotazza…<br />
Luna, in t-shirt, sta bevendo da una tazza fumante.<br />
Sente il<br />
rumore <strong>del</strong>la porta <strong>del</strong>l’alloggio accanto, quello<br />
di Dante: posa la tazza, si avvicina silenziosa alla porta,<br />
guarda dallo spioncino…<br />
Apre piano, esce in punta di piedi:<br />
55. EXT. BALLATOIO (PALAZZO DANTE-LUNA)/CORTILE - NOTTE<br />
Luna si appoggia al muro accanto alla propria porta e<br />
guarda Dante che le dà le spalle.<br />
Dante è appoggiato alla ringhiera, fuma una sigaretta<br />
guardando la notte; nemmeno si accorge di una coppia di<br />
adolescenti che sta amoreggiando in un angolo <strong>del</strong>le<br />
SCALE DI FRONTE,<br />
dall'altra parte <strong>del</strong> cortile, ma…<br />
56
LUNA (F.C.)<br />
Allora è così che ti ecciti?<br />
Dante non ha reazione, non le risponde, non si volta<br />
nemmeno. Finalmente nota i due ragazzini e dopo qualche<br />
istante si volta e guarda Luna in faccia.<br />
LUNA<br />
Oggi ho provato a chiedere un<br />
po' in giro di te, ma nessuno<br />
mi ha detto niente… Sei uno<br />
pericoloso?<br />
Dante scocciato getta la sigaretta e fa per rientrare.<br />
LUNA<br />
Grazie per avermi difesa col<br />
tuo amico.<br />
DANTE<br />
Non è un mio amico.<br />
LUNA<br />
Come vuoi, ma mi hai difesa.<br />
Ieri volevo solo ringraziarti.<br />
DANTE<br />
Allora qualcosa hai scoperto.<br />
LUNA<br />
Che sei un tipo strano. E<br />
forse non sei cattivo.<br />
Silenzio. Dante si accende un'altra sigaretta e fa un paio<br />
di tiri nervoso…<br />
LUNA<br />
E secondo me sei anche uno che<br />
sta ricominciando a fumare<br />
dopo tanto tempo, e si sente<br />
un coglione.<br />
Dante guarda la sigaretta che ha tra le dita…<br />
LUNA<br />
Devo andare al Club… mi<br />
accompagni?<br />
Dante getta la sigaretta, si muove verso la propria porta…<br />
DANTE<br />
E sarei io quello strano?<br />
…quando è sulla soglia:<br />
DANTE<br />
Per uscire meglio che ti dai<br />
una controllata: quella roba<br />
57
che ti bevi come se fosse thé<br />
è oppio. Ti fonde il cervello<br />
come burro e nemmeno te ne<br />
accorgi.<br />
Le lancia un mezzo sorriso e rientra.<br />
Luna è interdetta poi si guarda e scoppia a ridere: fuorché<br />
per la t-shirt si accorge di essere nuda. Corre in casa<br />
cercando di coprirsi.<br />
56. INT. VILLA SALVO - NOTTE<br />
IN CAMERA DA LETTO<br />
Salvo esplora con occhiate rapide lo spazio circostante la<br />
casa dalle finestre.<br />
Chiude due valige colme di vestiti e le porta<br />
nell'ingresso.<br />
SU UNA MENSOLA,<br />
vecchie foto di Salvo e Nanà, e una con loro due e Dante.<br />
Gli occhi di Salvo vanno all’<br />
OROLOGIO (sono le 6 <strong>del</strong> mattino)<br />
e a un PLICO DI DOCUMENTI sigillato.<br />
Nanà socchiude gli occhi, vede le valige, le palpebre si<br />
riabbassano.<br />
NANA’<br />
Dove vai? Partiamo?<br />
SALVO<br />
No. Più tardi, forse… Poi ti<br />
spiego.<br />
NANA’<br />
Andiamo in Francia? alla casa…<br />
sul mare?<br />
SALVO<br />
No, amore, non lo so dove<br />
andiamo…<br />
<strong>La</strong> bacia sulla fronte…<br />
57. INT. CITROEN DS/STRADA COLLINARE - GIORNO<br />
Salvo sale sulla DS, getta sul sedile il plico di<br />
documenti: si guarda attorno, mette in moto e parte.<br />
Inizia una veloce discesa verso la città: i suoi occhi<br />
vanno continuamente allo<br />
SPECCHIETTO:<br />
la strada alle sue spalle è sgombra.<br />
58
AGENTI COMMISSIONE (AL CELLULARE) (V.O.)<br />
Sì, capo, è partito adesso. E'<br />
solo. <strong>La</strong> moglie non c'è.<br />
CAPO COMMISSIONE (AL CELLULARE) (V.O.)<br />
Be', non sappiamo dove va, ma<br />
almeno sappiamo che tornerà.<br />
Stategli addosso. Tenetemi<br />
aggiornato. Faccio una doccia,<br />
poi sono in ufficio.<br />
Salvo si accende una sigaretta e accelera senza che nessuno<br />
appaia nella sua scia.<br />
AGENTI COMMISSIONE (AL CELLULARE) (V.O.)<br />
Ok, capo. Ci siamo. Pare che<br />
il nostro amico sia in<br />
ritardo.<br />
<strong>La</strong> guida si fa sempre più nervosa.<br />
58. INT. FORNACI - GIORNO<br />
Amid e Dante in una vecchia fornace smessa: davanti a loro,<br />
due tir con la scritta FROZEN parcheggiati.<br />
Amid guarda l’orologio, si accende una sigaretta:<br />
Si sente<br />
AMID<br />
(gelido)<br />
Perché non è qua?<br />
un’auto passare lenta all’esterno: Dante esce.<br />
59. EXT. FORNACI - GIORNO<br />
Dante si guarda intorno:<br />
la STRADA sterrata è deserta, così come il PIAZZALE<br />
abbandonato; i MAGAZZINI che vi si affacciano sono<br />
silenziosi .<br />
OLTRE UNA PARETE sventrata una leggera nuvola di polvere si<br />
disperde nell’aria…<br />
60. INT. CAMERA RESIDENCE - GIORNO<br />
Il Capo Commissione è in slip all'angolo cucina di un<br />
minialloggio di un residence; sta cercando di far<br />
funzionare una macchina per il caffè americano:<br />
tiene il cellulare attaccato all’orecchio.<br />
CAPO COMMISSIONE (al telefono)<br />
Cosa vuol dire che c’è la<br />
Finanza!? Come cazzo-! Per un<br />
tir rubato!? Arrivo -<br />
59
Il caffè gli sbrodola addosso e gli cade il telefono:<br />
scaraventa il caffè contro il muro e recupera il cellulare…<br />
CAPO COMMISSIONE (al telefono)<br />
Ho detto che arrivoporcaputtana-PRONTO!<br />
(tra sé)<br />
Fanculo, FANCULO! Finanzieri<br />
<strong>del</strong> cazzo!<br />
Disintegra il cellulare contro il muro e va nell'altra<br />
stanza dove c'è il letto: tra le lenzuola, si stiracchia<br />
mollemente il corpo nudo di una mulatta.<br />
Mentre il Capo si veste in fretta e furia le molla una<br />
pacca sul culo :<br />
CAPOCOMMISSIONE<br />
Smammare, forza!<br />
Ma lei non afferra… Lui lascia cadere qualche centone sul<br />
letto e apre la porta: fuori c'è un agente in borghese; gli<br />
fa cenno di occuparsi <strong>del</strong>la tipa e se ne va incazzato come<br />
un diavolo.<br />
61. EXT. FORNACI - GIORNO<br />
Dante nervoso cammina lungo i muri <strong>del</strong>l’edificio, verso i<br />
magazzini dove ha visto la polvere: alle sue spalle un<br />
rombo di motore; si volta ed è l’auto di<br />
SALVO: accosta, abbassa il finestrino e getta un mozzicone<br />
vicino ai piedi di Dante.<br />
DANTE<br />
Sei in ritardo.<br />
SALVO<br />
Ho fatto un’altra strada.<br />
DANTE<br />
Perché?<br />
SALVO<br />
Perché ero in ritardo.<br />
Dante si guarda attorno, lancia un’ultima occhiata al<br />
magazzino, infine apre il portone scorrevole:<br />
DANTE<br />
Avanti, metti dentro il pezzo<br />
da museo.<br />
62. INT. FORNACI/TIR - GIORNO<br />
Salvo posa su un vecchio banco da lavoro il plico: estrae<br />
dei PERMESSI DI SOGGIORNO.<br />
60
Intanto Amid conta dei soldi: ignora Salvo, e le poche<br />
occhiate che gli lancia sono fulmini.<br />
NELL’ABITACOLO DEL TIR<br />
si sveglia il CAMIONISTA: si stira, scende, guarda i tre<br />
uomini. Dal container provengono dei tonfi sordi e brusio .<br />
CAMIONISTA<br />
(tra sé)<br />
Pisciare. Devo pisciare.<br />
Si guarda attorno e va al<br />
PORTONE D’INGRESSO:<br />
tira su la saracinesca, resta un attimo sulla soglia,<br />
immobile, richiude, e si volta verso gli altri:<br />
Cazzo.<br />
CAMIONISTA<br />
Dall’esterno proviene una voce metallica da un megafono:<br />
VOCE MEGAFONO (F.C.)<br />
Questo è un controllo <strong>del</strong>la<br />
Guardia di Finanza: l’edificio<br />
è circondato, non fate cazzate<br />
… Ripetiamo: è un normale<br />
controllo.<br />
Stridìo di inchiodate:<br />
Amid volta la testa ad ogni parete, seguendo i rumori <strong>del</strong>le<br />
auto che si posizionano accerchiando l’edificio.<br />
Salvo va in tilt: raccoglie i permessi e dà loro fuoco.<br />
Il camionista con passo deciso torna verso il tir:<br />
CAMIONISTA<br />
(tra sé)<br />
D’accordo, merda, d’accordo: è<br />
semplice, io dentro non ci<br />
voglio tornare e non ci torno.<br />
E’ semplice, glielo spiegherò,<br />
capiranno.<br />
Passando, dà un pugno all’abitacolo <strong>del</strong>l’altro mezzo<br />
svegliando l’ALTRO CAMIONISTA che dorme abbracciato con una<br />
ROSSA.<br />
Il primo camionista arriva al proprio tir: spalanca la<br />
portiera, scoperchia il sedile ed estrae un fucile:<br />
torna verso la porta caricandolo.<br />
CAMIONISTA<br />
(tra sé)<br />
Questo è il mio lavoro e devo<br />
lavorare. C'ho una famiglia,<br />
61
io. E’ semplice, vedrai, Rudy,<br />
che capiscono.<br />
Solleva la saracinesca e fa fuoco .<br />
L’altro tir inizia a manovrare.<br />
Dante strattona Salvo verso l’auto.<br />
Dall’ingresso proviene un altro sparo .<br />
Dante è al volante: la DS sgomma via<br />
e Amid resta impalato in mezzo alla fornace.<br />
63. INT./EXT. CITROEN DS/FORNACI - GIORNO<br />
<strong>La</strong> DS sfreccia attraverso i capannoni abbandonati e cupi:<br />
Dante getta un’occhiata nello specchietto, poi guarda le<br />
mani tremanti di Salvo che caricano il revolver.<br />
SALVO<br />
(tra sé)<br />
Non ci dovevo venire, fanculo,<br />
non ci dovevo venire.<br />
DANTE<br />
Che cazzo hai nella testa?<br />
Mettila via, vuoi farci<br />
ammazzare?<br />
SALVO<br />
Ma non lo capisci che siamo<br />
già fottuti!?<br />
DANTE<br />
Nessuno è fottuto, calmati.<br />
Salvo alza lo sguardo oltre il parabrezza, spalanca gli<br />
occhi:<br />
SALVO<br />
Attento, Cristo, ATTENTO!<br />
Dante torna a guardare di fronte a sé, evita per un soffio<br />
una fossa per la riparazione dei camion.<br />
Inchiodano :<br />
sono nel reparto officine e di fronte a loro ci sono una<br />
serie di fosse per la manutenzione dei mezzi.<br />
Svoltano, sgommando, in un’ala laterale che sbocca<br />
sull’esterno luminoso ma scorgono il muso di un’auto e<br />
tornano su un corridoio parallelo all’esterno; tentano di<br />
svoltare dall’altra, ma un altro muso di auto sfreccia<br />
sull’esterno; la terza possibile svolta la saltano; l’auto<br />
che corre sull’esterno tira dritto; Dante fa un testacoda e<br />
si infila nell’arcata laterale appena saltata:<br />
finalmente fuoriescono dal labirinto di interni.<br />
64. INT./EXT. CITROEN DS/CAMPAGNA - GIORNO<br />
<strong>La</strong> DS si immette in una<br />
62
STRADA STERRATA<br />
con un botto lasciando dietro sé il paraurti posteriore; il<br />
portabagagli si spalanca:<br />
SALVO<br />
Cristo! Sta’ attento, la<br />
macchina di mio padre, porca<br />
puttana!<br />
DANTE<br />
Fanculo anche tuo padre.<br />
L’avete fatto secco tu e tua<br />
madre più di vent’anni fa, non<br />
ricordi neanche quello? Sta’<br />
zitto e fammi guidare!<br />
UNA STRADINA, UN’ALTRA, UN’ALTRA ANCORA: una ragnatela.<br />
Tentano un altro STERRATO, svoltano, si trovano un trattore<br />
davanti, deviano, inchiodano trovandosi davanti un CANALE,<br />
sterzano, sbandano in un PRATO e iniziano ad attraversare i<br />
CAMPI con il cofano che rimbalza su e giù, ripiombano in<br />
una STRADINA, la percorrono lanciando rapide occhiate<br />
dietro e…<br />
…si piantano in un canale di irrigazione.<br />
Scendono: Salvo saluta la sua macchina.<br />
Dante si guarda intorno:<br />
nessuno, silenzio .<br />
Sono in aperta campagna.<br />
Il portabagagli è aperto: Dante vede le valige, Salvo se ne<br />
accorge e per evitare il suo sguardo interrogativo si<br />
sporge dentro all’auto, apre il cassetto e prende dal<br />
cruscotto il sacchetto di pallottole.<br />
Dante volge lo sguardo altrove, ad un lontano PIOPPETO che<br />
si inerpica su per una collina.<br />
SALVO<br />
<strong>La</strong> campagna.<br />
DANTE<br />
Fatti un tiro, c’è da<br />
camminare.<br />
Salvo si fa un tiro di<br />
spray .<br />
Camminano nei PRATI… attraversano un CAMPO di grano…<br />
raggiungono il PIOPPETO…<br />
65. EXT. COLLINA/PANORAMA CITTÀ - GIORNO<br />
Gli alberi si sono diradati e Salvo e Dante sbucano su<br />
UN PRATO:<br />
sudati, sbuffanti.<br />
Sono in cima alla collina.<br />
Davanti a loro<br />
63
LA PIANURA, e, lontana, la MACCHIA SCURA DELLA CITTÀ.<br />
Salvo si lascia cadere sull’erba e si accende uno spinello;<br />
Dante se ne fa passare uno a gesti.<br />
Dante tira una lunga boccata, poi inizia a fissare Salvo<br />
aspettando spiegazioni.<br />
Salvo è imbarazzato: si alza e va verso il declivio <strong>del</strong>la<br />
collina.<br />
SALVO<br />
C’è una strada là sotto.<br />
DANTE<br />
Da quanto ti stanno addosso?<br />
Salvo è alle spalle di Dante: tossisce, si fa un tiro di<br />
spray . In mancanza di risposta, Dante si alza e lo fissa<br />
duro:<br />
DANTE<br />
Devi andartene.<br />
SALVO<br />
Ho bisogno di soldi.<br />
DANTE<br />
Devi andartene, sei bruciato.<br />
Salvo non regge a lungo lo sguardo <strong>del</strong>l’amico: si volta e<br />
si incammina:<br />
SALVO<br />
Riesci a trovarmi almeno una<br />
macchina, in città? E allora<br />
andiamo, devo tornare da Nanà.<br />
SALVO<br />
va verso il declivio ma Dante non si muove, resta alle sue<br />
spalle, fermo.<br />
Dando le spalle all’amico, sentendo quel silenzio, Salvo<br />
esita, il volto si fa scuro, si asciuga la fronte col<br />
fazzoletto e mentre lo rimette in tasca porta la mano alla<br />
fondina ascellare, stringe il calcio <strong>del</strong>la pistola, estrae<br />
veloce e si volta puntandola contro<br />
DANTE<br />
che è ancora al suo posto, immobile, con le braccia stese<br />
lungo i fianchi, <strong>del</strong> tutto innocuo: Salvo tentenna puntando<br />
la pistola, nervoso, poi i suoi occhi si raddolciscono<br />
forzatamente, abbassa l’arma e, aprendosi in un sorriso<br />
incerto, urla all’amico che lo guarda con lo spinello a<br />
mezz’aria:<br />
SALVO<br />
Ho detto andiamo. Devo<br />
spararti per farti muovere il<br />
culo?!<br />
64
66. INT. CASA LUNA - GIORNO<br />
Luna in canottiera bianca macchiata di vernice blu si<br />
sfrega le mani con l’acquaragia in un secchio: la radio<br />
accesa accanto all'oppio; il telefono sgocciolato di<br />
vernice blu; un bicchiere di vino rosso e una goccia di<br />
azzurro che ci cade in mezzo.<br />
67. INT. BAR ARABI - GIORNO<br />
Lufti è fatto e ubriaco al banco di un bar frequentato<br />
perlopiù da arabi.<br />
Poco più in là, seduta al banco, una RAGAZZA MULATTA beve<br />
con un NIGERIANO in piedi accanto a lei.<br />
Il BARISTA spilla una birra e la porge all’arabo, posandola<br />
accanto ad altri quattro boccali vuoti.<br />
L’arabo ingoia una pasticca e ci beve dietro la birra.<br />
BARISTA<br />
(in arabo,<br />
SOTTOTITOLATO)<br />
Ti hanno già sbattuto fuori?<br />
Tutto esaurito laggiù?<br />
LUFTI<br />
(in arabo,<br />
SOTTOTITOLATO)<br />
A cos'altro servono i soldi? A<br />
stringere i tempi.<br />
Un ARABO accanto a Lufti fa cenno al barista di tacere.<br />
Lufti si mette a fissare il culo <strong>del</strong>la mulatta:<br />
LUFTI<br />
(in arabo,<br />
SOTTOTITOLATO)<br />
Mio fratello è morto. E io non<br />
so perché ma ho solo voglia di<br />
scopare.<br />
I suoi occhi restano appuntati sul culo perfetto <strong>del</strong>la<br />
ragazza, il nero nota la cosa e si guarda attorno-<br />
- e intorno ci sono solo arabi.<br />
Lufti barcolla fino alle spalle <strong>del</strong>la ragazza: il nero<br />
porta la mano alla tasca <strong>del</strong>la giacca, prende la ragazza<br />
sotto un braccio, e si dirige verso l’uscita.<br />
Lufti li segue con lo sguardo, beve l’ultimo sorso e esce a<br />
sua volta.<br />
68. EXT. STRADA BAR ARABI/NEGOZIO LEROY - GIORNO<br />
Il nero e la mulatta attraversano la strada.<br />
65
LUFTI (F.C.)<br />
Hei, negro, quanto costa tua<br />
sorella?<br />
Il nero si ferma e si volta:<br />
SULLA SOGLIA DEL BAR<br />
Lufti lo guarda con aria di sfida; afferra una bottiglia<br />
dal marciapiede tenendola per il collo.<br />
Il nero tentenna poi fa un passo verso l’arabo: dal bar escono<br />
altri quattro arabi e si schierano con Lufti.<br />
DAL NEGOZIO DI FRONTE,<br />
quello di Pascal "Le Roy", escono DUE NERI eleganti e<br />
giganteschi: si affiancano all’amico in difficoltà,<br />
allontanando la mulatta.<br />
69. INT. NEGOZIO COLONIALI/TV/P.ZZA MADAMA - GIORNO<br />
Dante ancora sporco di terra dopo la fuga nei campi...<br />
Montecarlo incazzato come una vipera, che si trattiene<br />
guardando un vecchio tv portatile b/n dietro al banco...<br />
SULLO SCHERMO TV<br />
un servizio <strong>del</strong> tg:<br />
SPEAKER TG<br />
«un'operazione congiunta di<br />
Guardia di Finanza e Dia che<br />
ha portato alla scoperta di un<br />
traffico di clandestini. Gli<br />
immigrati erano stipati su due<br />
tir. Durante il viaggio almeno<br />
tre di loro sarebbero morti.<br />
Durante il conflitto a fuoco<br />
uno dei corrieri ha perso la<br />
vita-»<br />
Nelle confuse IMMAGINI DEL SERVIZIO<br />
appare fuggevolmente anche il Capo Commissione che con un<br />
gesto nega dichiarazioni, s'infila in macchina coi suoi<br />
uomini e parte sgommando.<br />
Montecarlo lo riconosce, dà un<br />
MONTECARLO<br />
Vaffanculo, la Dia.<br />
pugno sulla tv e la spegne:<br />
Poi, come riprendendo un discorso interrotto...:<br />
MONTECARLO<br />
Te lo dico io cosa ha fatto<br />
Amid: dopo che lo avete<br />
mollato lì da solo nella<br />
66
merda, ha passato tre ore nel<br />
canale di scolo di una<br />
porcilaia. Non gli è piaciuto.<br />
Ma vuole ringraziarvi lo<br />
stesso.<br />
DANTE<br />
Erano contatti suoi.<br />
MONTECARLO<br />
Lo sai tu e lo so io, è Salvo<br />
il problema…<br />
Dimmi che l’hai già fatto, che<br />
l’hai tolto di mezzo.<br />
DANTE<br />
Questa non è una mia guerra.<br />
MONTECARLO<br />
No? Se me lo ripeti ancora una<br />
volta ti faccio sparare come è<br />
vero Diocristo!<br />
Montecarlo gli dà una sberla sulla testa, lo prende per un<br />
braccio e lo porta alla vetrata d’ingresso.<br />
MONTECARLO<br />
Tu sei qui dentro, con me, e<br />
là fuori ci sono gli altri: la<br />
mia guerra è la tua.<br />
DANTE<br />
Ma non riesci a capire che non<br />
ho più voglia di questa merda,<br />
che non sono tornato per<br />
questo?<br />
MONTECARLO<br />
(imbarazzato)<br />
--Be' --comunque adesso ci sei<br />
di nuovo dentro.<br />
ATTRAVERSO LA VETRATA,<br />
oltre Grimaldi e Tacco seduti sulle seggiole appena fuori,<br />
gli occhi di Montecarlo analizzano<br />
VOLTI, AUTO PARCHEGGIATE, UN UOMO ALL'ANGOLO davanti alla<br />
banca, passanti, UN'AUTO CON TRE PERSONE A BORDO che<br />
chiacchierano fumando, UNA MACCHINA IN DOPPIA FILA con le<br />
quattro frecce, altri VOLTI, ancora l'uomo all'angolo…<br />
MONTECARLO<br />
(tra sé)<br />
Cristo, sembra un formicaio<br />
qua davanti. E guarda come<br />
parcheggiano 'sti finocchi.<br />
(a Dante)<br />
Quella faccia da coglione, per<br />
esempio, chi cazzo è quel<br />
67
coglione - sono due ore che<br />
sta piantato qui davanti.<br />
Tempo di indicare l'uomo all'angolo che questi viene<br />
raggiunto da moglie e figlia e se ne vanno salendo<br />
sull'auto con le quattro frecce, liberando la strada.<br />
A questo punto, lo sguardo preoccupato di Montecarlo<br />
intercetta Luna che si allontana.<br />
MONTECARLO<br />
E quella, la troia, l’hai<br />
controllata? Facile che è uno<br />
sbirro pure lei!<br />
Montecarlo bussa nella vetrata, Grimaldi si alza e si<br />
allontana dal negozio.<br />
MONTECARLO (F.C.)<br />
Tu lo sapevi, vero? E non mi<br />
hai detto niente. Gli hai dato<br />
pure una macchina - credi che<br />
non lo sappia…?<br />
Eeeeeeeh, cazzo, non sono io<br />
il vecchio: siete voi che<br />
vivete nel passato. Dai, vieni<br />
con me.<br />
70. INT. ALFA 147/STRADA - GIORNO<br />
Il Capo Commissione è sui sedili posteriori di una 147 che,<br />
sirena a palla, sfreccia nel traffico come una scheggia<br />
impazzita:<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Ci mancava la televisione,<br />
così i suoi soci ce lo<br />
ammazzano pure… -<strong>La</strong> moglie è<br />
sempre a casa?<br />
COLLABORATORE<br />
I ragazzi stanno tornando solo<br />
adesso. Col casino che c'è<br />
stato sono confluiti tutti…<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Ma Cristo-!<br />
COLLABORATORE<br />
Ma Cristo cosa?! In tutto<br />
siamo in sei, e nessuno ha il<br />
dono <strong>del</strong>l'ubiquità!<br />
Arriva una chiamata VIVAVOCE:<br />
VOCE MASCHILE<br />
Hanno trovato la macchina di<br />
Martiri nei campi. Se finisce<br />
68
in questa storia dei tir passa<br />
a un'altra indagine, e ce lo<br />
perdiamo.<br />
Il Capo Commissione fa un rapido giro di sguardi...<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Ok... OK. Comunica che stava<br />
lavorando con noi. Che... che<br />
è pulito.<br />
(--CHIUDONO la comunicazione--)<br />
Bene bene, signori, adesso si<br />
rischia il culo sul serio.<br />
71. EXT. CORTILE RETRO NEGOZIO COLONIALI - GIORNO<br />
Montecarlo e Dante nel cortile interno <strong>del</strong> palazzo, sul retro <strong>del</strong><br />
negozio.<br />
Montecarlo infila la testa nel retro e fa un fischio poi,<br />
sotto lo sguardo di Dante, fa un paio di passi nel cortile<br />
fino a raggiungere uno spicchio di sole: guarda il cielo<br />
massaggiandosi la schiena, inarcandosi, lanciando un<br />
flebile gemito.<br />
MONTECARLO<br />
(tra sé)<br />
Sta cambiando il tempo: le mie<br />
ossa... Chissà se la sorella<br />
di Grimaldi ha ancora la villa<br />
sulla Costa? Un po’ di sole<br />
aggiusterebbe tutto.<br />
Dal retro sbuca nel cortile Grimaldi:<br />
Oh, eccoti.<br />
MONTECARLO<br />
Grimaldi estrae dalla tasca <strong>del</strong>la giacca un sacchetto: ne<br />
fa scivolare fuori un involucro di panno:<br />
UNA PISTOLA.<br />
Grimaldi inizia a trafficare illustrandone il funzionamento<br />
ma...<br />
MONTECARLO<br />
Eh-eh va bene, dai, che l'ha<br />
fatto il soldato lui!<br />
Grimaldi se ne va lanciando un’ultima occhiata a Dante.<br />
MONTECARLO (F.C.)<br />
E’ la cosa giusta, l’unica.<br />
69
Montecarlo mette pistola e proiettili nelle mani di Dante,<br />
stringendogliele:<br />
MONTECARLO<br />
(continua)<br />
E poi c'è poco da fare: le<br />
storie come quella tra te e<br />
Salvo finiscono solo quando<br />
uno dei due è sotto terra. E'<br />
così da che mondo è mondo.<br />
Prende dal retro la ventiquattrore <strong>del</strong>la roba e la dà a<br />
Dante.<br />
MONTECARLO<br />
Prendi anche questa: se ti<br />
beccano non ne hai più gli<br />
occhi asciutti, ma se riesci a<br />
vendertela è un bel regalo<br />
d'addio.<br />
72. INT. CASA LUNA - GIORNO<br />
Dante con un passpartout apre la serratura <strong>del</strong>l'alloggetto<br />
di Luna e…<br />
esplora stupito l'ambiente in cui si è ritrovato immerso:<br />
TUTTO È VERNICIATO DI BLU:<br />
i muri, il soffitto, le porte… e i pochi mobili, come il<br />
frigo, sono perfettamente impacchettati con carta di<br />
giornale e nastro nero.<br />
Dante muove un passo e lascia un'impronta blu, allunga una<br />
mano verso la cassettiera ma è impossible aprirla senza<br />
lasciare segni.<br />
MONTECARLO (V.O.)<br />
E ascolta me, dai un'occhio<br />
alla stanza <strong>del</strong>la ragazza.<br />
Dante indugia sulla maniglia, poi tira: il cassetto si apre<br />
strappando la carta.<br />
73. EXT. CORTILE VILLA SALVO/PANORAMA CITTA’ - GIORNO<br />
Un vecchio <strong>La</strong>nd Rover blu scuro arriva alla villa: nello<br />
spiazzo non un'anima.<br />
E’ Salvo: corre su in casa e dopo un po' torna giù da solo,<br />
sempre più disperato, carica le valige e riparte<br />
alla volta <strong>del</strong>la città.<br />
L'auto scompare dietro una curva...<br />
AGENTI (V.O.)<br />
Qui non c'è più nessuno, capo.<br />
Ok, non ci muoviamo da qui.<br />
sgommando<br />
70
ALTRO AGENTE (V.O.)<br />
Era incazzato?<br />
AGENTE (V.O.)<br />
Come un diavolo.<br />
74. INT. CASA DANTE (BAGNO, LIVING) - GIORNO<br />
IN BAGNO<br />
Dante appoggiato al lavandino, l’acqua che scorre: si<br />
guarda allo specchio.<br />
Bussano : Dante prende la pistola e va<br />
ALLA PORTA.<br />
Apre ed è... NANÀ: come vedere un fantasma!<br />
DANTE<br />
(automatico)<br />
Ah, sei tu...(?!)<br />
NANA'<br />
(imbarazzata)<br />
Ciao, Nero. -<br />
Nanà abbassa lo sguardo sulla pistola e sorride:<br />
NANA'<br />
Potevo immaginare di tutto, ma<br />
non che mi aspettassi.<br />
Dante tace e va in bagno con passo nervoso.<br />
Nanà dà un'occhiata alla casa: adesso è spoglia e ci sono<br />
parecchi grossi scatoloni sparsi, alcuni ancora aperti. E<br />
accanto alla porta restano i borsoni da disfare.<br />
NANA'<br />
Oh, ho capito: aspettavi<br />
qualcun altro. Una donna?<br />
Dante torna, non ha più la pistola, si abbottona una<br />
camicia scura piantandosi davanti a Nanà:<br />
DANTE<br />
No - non entrare, cosa ci fai<br />
qui?<br />
NANA'<br />
Ieri ho sognato che eri<br />
tornato: mi guardavi dormire<br />
dal giardino. … Quando sei<br />
arrivato?<br />
DANTE<br />
Lui sa che sei qui?<br />
NANA'<br />
Salvo è a lavorare.<br />
71
DANTE<br />
Salvo non è a lavorare, Salvo<br />
è in un mare di merda. E ti<br />
starà cercando.<br />
NANA'<br />
Devo davvero andarmene?<br />
Fissa negli occhi Dante sfidandolo. Poi, indispettita,<br />
entra in casa scansandolo: si guarda attorno come<br />
conoscendo la casa alla perfezione. Va verso gli scatoloni:<br />
NANA'<br />
Non hai ancora disfatto le<br />
valige. Ripartirai presto?<br />
DANTE<br />
Perché sei venuta? Ho giurato<br />
a me stesso che non ti avrei<br />
mai più rivista.<br />
Nanà si china su una scatola di metallo da cui escono<br />
vecchie fotografie: si specchia in<br />
UNA FOTO<br />
che la ritrae più giovane e meno sciupata.<br />
NANA'<br />
Allora perché sei tornato?<br />
DANTE<br />
Perchè non te ne vai? Non<br />
abbiamo niente da dirci. Vuoi<br />
le tue cose? Sono tutte di là,<br />
nella--in quella stanza.<br />
Accenna all’unica porta chiusa.<br />
Nanà ora guarda<br />
DANTE<br />
Ho fatto degli scatoloni.<br />
Falli venire a prendere, falli<br />
buttare, facci il cazzo che<br />
vuoi - basta che me li togli<br />
dai piedi.<br />
UNA FOTO:<br />
lei con Dante, giovani e innamorati.<br />
Lo sguardo di Dante si posa sulla gamba magra che la gonna<br />
ha scoperto, poi si sofferma sul lungo collo bianco.<br />
Sei magra.<br />
DANTE<br />
Lei si volta e gli sorride.<br />
72
DANTE<br />
Ascoltami. Salvo è bruciato,<br />
devi portarlo via.<br />
NANA'<br />
E' meglio se Salvo parte da<br />
solo, ora può anche provare a<br />
starmi lontano: gli ho<br />
rovinato la vita e lui è stato<br />
sempre gentile con me, anche<br />
quando ha capito il mio<br />
errore. Adesso gli sarei<br />
d'impiccio.<br />
DANTE<br />
Che errore?<br />
Nanà si rialza: le foto restano buttate ai suoi piedi.<br />
NANA'<br />
Allora, dove sei stato?<br />
DANTE<br />
A dimenticare tutto questo:<br />
te, lo sbirro, la roba. Cosa<br />
sei venuta a cercare qua?<br />
NANA'<br />
Io non ho mai giurato di non<br />
rivederti più.<br />
DANTE<br />
Cristo, certo che a volte la<br />
vita è strana... Ho fatto un<br />
viaggio all'inferno lungo<br />
dieci anni per dimenticarmi<br />
questa storia in qualche<br />
cassetto d'albergo, torno e<br />
arrivi tu come un fantasma, e<br />
non hai di meglio da dirmi se<br />
non che tutto questo suicidio<br />
è stato solo un gigantesco<br />
malinteso <strong>del</strong> cazzo.<br />
(la fissa con un<br />
sorriso falso)<br />
Quand'è l'ultima volta che ti<br />
sei vista allo specchio?<br />
Nanà è arretrata di un passo davanti al suo sguardo…<br />
NANA'<br />
Non ricordavo quanto sai<br />
essere-<br />
DANTE<br />
Non hai più la faccia da<br />
bambina che ti permette di<br />
giocare con le persone.<br />
Nanà si volta e gli dà le spalle:<br />
73
NANA'<br />
Volevo solo vederti… Sto solo<br />
provando a mettere le cose in<br />
ordine, capisci? <strong>La</strong> mia vita,<br />
Salvo, e tu, Nero, ora che sei<br />
qua.<br />
DANTE<br />
Io non ci sono. Nessuno mi<br />
chiama più Nero. E ora non ho<br />
tempo, non c’è tempo.<br />
Tu non mi stai ascoltando:<br />
devi dire a Salvo di tagliare<br />
la corda. Tu resta con lui o<br />
fai quello che ti pare: ma<br />
scomparite, tutti e due, e<br />
portatevi dietro le vostre<br />
vite <strong>del</strong> cazzo.<br />
NANA'<br />
E tu?<br />
DANTE<br />
Io sono stanco. Ma farò la<br />
stessa cosa. Di nuovo.<br />
Nanà resta immobile, i suoi occhi si inumidiscono: inizia a<br />
strusciarsi le mani nervosa.<br />
Le tremano le spalle.<br />
Dante la guarda con occhi sempre più cattivi.<br />
Nessuna risposta.<br />
DANTE<br />
Che altro c'è?<br />
DANTE<br />
Vuoi dirmi che sei in<br />
astinenza e tutta questa<br />
scenata è per chiedermi <strong>del</strong>la<br />
roba?! -<br />
Dante scompare rapido nell'altra stanza, rientra gettando<br />
sul mucchio di scatoloni la ventiquattr'ore: taglia uno dei<br />
sacchetti di roba, prende una vecchia busta che conteneva<br />
le foto di Nanà e la riempie di polvere bianca spargendone<br />
anche a terra.<br />
<strong>La</strong> lancia ai piedi <strong>del</strong>la donna.<br />
DANTE<br />
Ecco, così puoi partire<br />
tranquilla: è pura, vedi di<br />
non ammazzarti. Adesso trova<br />
quel coglione che ti sei<br />
sposata e andatevene.<br />
74
Nanà resta ancora immobile, la roba ai suoi piedi: appena<br />
dietro i suoi tacchi.<br />
DANTE<br />
E tu che cazzo vuoi, altro<br />
oppio?<br />
SULLA PORTA<br />
d'ingresso rimasta aperta c'è Luna, vestita per andare a<br />
lavorare al Club. Sembra imbarazzata, ma quando Dante<br />
incrocia il suo sguardo, Luna lo guarda duro, cammina fino<br />
a lui…<br />
LUNA<br />
Che cazzo vuol dire quello che<br />
hai fatto di là, eh? Cos'hai<br />
fatto? Cosa volevi? Hai<br />
annusato le mie mutandine,<br />
c'hai ficcato il naso,<br />
stronzo? Quella è la mia casa<br />
e tu non ci entri. L'hai<br />
vista: è la mia camera, mia.<br />
Se vuoi sapere qualcosa basta<br />
che lo chiedi, invece di<br />
scappare ogni volta che mi<br />
avvicino.<br />
…gli molla uno schiaffo.<br />
Dante è rimasto così, incapace di reagire, come<br />
imbambolato: Luna se ne va.<br />
Quando è sulla soglia, si volta, guarda la roba per terra,<br />
guarda in faccia Nanà, poi Dante, e prima di scomparire:<br />
LUNA<br />
Cazzo, è per una così che non<br />
ti tira più?<br />
Nanà e Nero restano immobili:<br />
lei gli dà ancora le spalle, un mezzo sorriso nervoso sulla<br />
bocca, si accende una sigaretta, senza voltarsi raccoglie<br />
la busta di roba, esce chiudendosi la porta alle spalle.<br />
Non resta che il suo accendino d’oro, SUL TAVOLINO.<br />
Dante resta solo al centro <strong>del</strong>la stanza…<br />
… muove qualche passo senza sapere dove andare…<br />
… va alla porta chiusa, si lascia scivolare e inizia a<br />
piangere.<br />
75. INT. CLUB (SALA, BANCO, GUARDAROBA, SALA BILIARDO) - NOTTE<br />
Due, tre, quattro tavoli con panno verde su cui si svolgono<br />
partite a scacchi e a scopone: i GIOCATORI sono quasi tutti<br />
75
anziani ed eleganti. <strong>La</strong> luce è soffusa, una leggera musica<br />
di sottofondo copre le voci sommesse. Un tintinnare di<br />
bottiglie proviene dall'angolo bar al cui bancone DUE<br />
SIGNORE bevono e ridono.<br />
Luna, con la parrucca nera, sta stuzzincando un CLIENTE che<br />
le offre champagne, poi a gesti gli fa "basta, sono brilla"<br />
e si alza:<br />
LUNA<br />
(al cliente)<br />
Accompagnami a casa, ma prima<br />
portami a fare una corsa in<br />
centro con la tua moto: voglio<br />
vedere un po' di luci.<br />
Al GUARDAROBA:<br />
la guardarobiera prende la giacca per il cliente dallo<br />
STENDINO oltre il quale si intravede...<br />
LA SALA BILIARDO:<br />
Amid in un angolo <strong>del</strong>la stanza, Pascal dall’altra, e<br />
Montecarlo che gioca da solo a pool-8 troppo incazzato per<br />
riuscire a fare almeno un buon tiro, e più sbaglia, più<br />
s'incazza:<br />
MONTECARLO<br />
…minchia santa, cinquanta<br />
indigeni in mezzo ad una<br />
strada che si prendono a<br />
bastonate! Alle cinque di<br />
pomeriggio, sotto gli occhi<br />
dei bambini, con le donne in<br />
mezzo! Dove Cazzo Credete Di<br />
Essere?! Questa non è<br />
l’Africa, quando lo capirete?<br />
Volete fare la guerra?<br />
(a Amid)<br />
Amid, tu lo sai cos’è una<br />
guerra, tu l’hai fatta una<br />
guerra… o dove te lo sei perso<br />
quell'orecchio?<br />
(a Pascal)<br />
E tu, ne hai visti di morti,<br />
no? Soldi che escono e non<br />
tornano più: i soldi non si<br />
sprecano. E quanti ne abbiamo<br />
già persi oggi?<br />
Pascal si accende un sigaro e sbuffa una nuvola di fumo.<br />
MONTECARLO<br />
Niente guerre, non adesso:<br />
abbiamo gli sbirri al culo,<br />
76
quelli veri. Salvo è un uomo<br />
morto, punto e basta.<br />
(a Amid)<br />
Tu volevi le palle di Dante?<br />
Gli faccio ammazzare il suo<br />
migliore amico e se non lo fa<br />
è un uomo morto pure lui: non<br />
ti basta? Vedi di fartelo<br />
bastare. Dobbiamo pensare agli<br />
affari, tutti quanti. DOPO<br />
penseremo alle stronzate, alla<br />
guerra e alle vendette!<br />
Montecarlo smette di andare avanti e indietro, si ferma a<br />
guardare negli occhi gli altri due:<br />
MONTECARLO<br />
(continua)<br />
Negri e Arabi... stessa razza:<br />
solo uno un po’ più scuro<br />
<strong>del</strong>l’altro.<br />
Io ho <strong>del</strong>le responsabilità,<br />
non ho scelta: se fate la<br />
guerra adesso, sparerò sui<br />
vostri feriti.<br />
Ma i due capi comunità non sono assolutamente spaventati<br />
dalla cosa:<br />
AMID<br />
Kamal, mio nipote, è morto. Tu<br />
non ce l'hai mai avuto un<br />
nipote altrimenti sapresti<br />
quanto vale.<br />
E se ne va.<br />
Pascal guarda altrove fumando poi si infila la giacca e fa<br />
per uscire -<br />
MONTECARLO<br />
Allora?<br />
PASCAL<br />
Allora, se facciamo la guerra<br />
il primo a saltare sei tu.<br />
E se ne va anche lui.<br />
Grimaldi si alza da una poltrona in penombra, appoggia una<br />
mano sulla spalla di Montecarlo:<br />
GRIMALDI<br />
Dante non ucciderà Salvo, lo<br />
sai… E sai anche che non<br />
ucciderai tuo figlio.<br />
77
Non puoi mantenere la tua<br />
parola. E loro lo sanno.<br />
E’ finita, Toni. Siamo<br />
riusciti a invecchiare facendo<br />
questo lavoro, è già un bel<br />
risultato. Cerchiamo di<br />
riuscire anche ad andare in<br />
pensione.<br />
76. INT. LAND ROVER/QUARTIERE/CITTA' - NOTTE<br />
Salvo vaga per la città, fumando nervoso le sue sigarette,<br />
facendo un numero dopo l'altro al cellulare.<br />
OLTRE IL PARABREZZA<br />
scorrono pusher, guppetti di tossici all’angolo, qualche<br />
prostituta fatta.<br />
Salvo ferma l’auto più volte, entra ed esce da vari portoni<br />
per poi risalire a bordo e ripartire, frugando la notte <strong>del</strong><br />
quartiere con gli occhi di chi la conosce centimetro per<br />
centimetro.<br />
Guarda l'orologio, sono le 23:36.<br />
Ormai sta battendo anche altre zone.<br />
Un bip annuncia un messaggio sul cellulare: legge e fa<br />
inversione e si ferma vicino a<br />
UNA CABINA TELEFONICA:<br />
Salvo fa un numero…<br />
77. INT. RISTORANTE MESSICANO/TELECAM. SU ESTERNO STRADA – NOTTE<br />
Noccioli di oliva e un boccale di birra mezzo vuoto su un<br />
bancone di legno incorniciato da lucine colorate.<br />
Su uno sgabello, un uomo bruno in camicia rossa e codino<br />
controlla dei fogli contabili. Alza gli occhi sul<br />
retrobanco, tra le bottiglie, fino allo schermo di un<br />
VIDEO A CIRCUITO CHIUSO:<br />
vi si alternano due inquadrature <strong>del</strong>l’esterno <strong>del</strong> locale –<br />
EXT. AUTO PARCHEGGIATE/MARCIAPIEDE DESERTO - NOTTE.<br />
Accanto allo schermo, la specchiera inclinata riflette una<br />
pistola riposta sotto il banco.<br />
L’uomo lancia un’occhiata al piccolo ristorante messicano:<br />
luce calda, pareti spugnate di giallo ocra, kitsch<br />
artigianale messicano, pappagalli di legno rossi e verdi<br />
penzolanti dal soffitto, e un ventilatore a pale fermo.<br />
Un posto accogliente ma deserto, fuorchè per un cliente:<br />
Dante, seduto rivolto verso l’ingresso.<br />
IL VIDEO<br />
riporta l’immagine di una sagoma che si avvicina:<br />
78
il barista passa dietro al banco.<br />
<strong>La</strong> porta a vetri si spalanca ed entra Salvo: avanza deciso<br />
fino al<br />
TAVOLO DI DANTE<br />
e gli si pianta di fronte col fiato corto.<br />
SALVO<br />
Devi aiutarmi a trovare Nanà.<br />
E' scomparsa. Devo trovarla. E<br />
non ho tempo, perchè sono<br />
nella merda. E lei non c'è.<br />
Salvo infila la mano nella giacca, all’altezza<br />
<strong>del</strong>l’ascella,<br />
e il barista porta la sua sotto il banco:<br />
Salvo si blocca, lo fissa,<br />
Dante fa un cenno senza alzare nemmeno lo sguardo, e il<br />
barista si rilassa.<br />
Salvo estrae il portasigarette, si accende l’ennesima<br />
canna.<br />
DANTE<br />
Per questa hai tempo?<br />
Dante posa sul tavolo la pistola rivolta contro Salvo:<br />
SALVO<br />
Nanà è scomparsa, ho tempo<br />
solo per questo.<br />
DANTE<br />
Devi trovarlo il tempo, perché<br />
per mezzanotte ti vogliono<br />
morto.<br />
SALVO<br />
E hanno mandato te a fare il<br />
cowboy? Ad ammazzarmi? Cazzo,<br />
non ho tempo per queste<br />
puttanate, sono già abbastanza<br />
fuori di testa così.<br />
Il proprietario va alla porta e chiude serratura e tende, e<br />
si siede ad un tavolo vicino al'ingresso: c'è una chitarra<br />
e l’uomo inizia ad abbozzarre il “ De Guello ”...<br />
L’orologio segna le 23.58.<br />
DANTE<br />
Come vogliamo risolverla?<br />
Pensaci un paio di minuti.<br />
Quando la canzone finisce scatta la mezzanotte.<br />
DANTE<br />
Allora, cosa suggerisci?<br />
79
Salvo lancia un’occhiata di sufficienza e se ne va dandogli<br />
le spalle.<br />
Dante gli punta la pistola alle spalle,<br />
Salvo lo vede riflesso NELLO SPECCHIO inclinato<br />
sull’ingresso ma continua deciso…<br />
DANTE<br />
Mettiti nei miei panni…: se<br />
non lo faccio, sarò fottuto<br />
anch'io. E ancora una volta<br />
per le stronzate tue.<br />
Salvo non si ferma, e Dante non spara - fa un cenno al tipo<br />
vicino<br />
ALL'INGRESSO,<br />
quello si alza e va incontro a Salvo…<br />
…Salvo mette mano alla fondina, ma prima che possa sfiorare<br />
il calcio <strong>del</strong>la pistola --<br />
Bum ! l'omone gli ha mollato un<br />
diretto sul naso da stendere un cavallo…<br />
…Salvo va giù come un sacco, il naso rotto…<br />
…l'omone lo tira subito su, lo gira a favore di Dante che<br />
arriva e al volo gli molla un pugno nello stomaco che<br />
lascia Salvo senza fiato.<br />
Il proprietario va dietro al banco e apre la botola <strong>del</strong>la<br />
cantina mentre Dante fruga le tasche di Salvo fino a quando<br />
non trova lo spray per l'asma…<br />
DANTE<br />
Sei sempre la stessa testa di<br />
cazzo. Qui è sempre tutto<br />
uguale. Sempre, sempre, porca<br />
puttana.<br />
L'omone torna con <strong>del</strong> ghiaccio in un asciugamano.<br />
DANTE<br />
(all'uomo)<br />
Merda, ci sei andato giù<br />
secco.<br />
78. INT. AUTORIMESSA - NOTTE<br />
Il GARAGISTA, un giovane biondiccio e slavato in tuta da<br />
meccanico, esce dall’“ufficio”: Dante gli parla, quello gli<br />
dà un mazzo di chiavi indicandogli una station-wagon, gli<br />
lascia anche una sigaretta e torna nel suo OFFICE in ferro,<br />
vetro e miniposter softcore.<br />
Dante lancia le chiavi a Salvo, non ancora <strong>del</strong> tutto in<br />
forma, e gli indica l’auto:<br />
80
DANTE<br />
Prendila e sparisci.<br />
Altrimenti ti ammazzo davvero.<br />
Dante si accende la sigaretta con<br />
L’ACCENDINO D’ORO DI NANÀ:<br />
Salvo lo nota, crede di capire, si decide a salire in<br />
auto...<br />
SALVO<br />
Allora… L'hai vista, è con te…<br />
DANTE<br />
Nanà non è più un mio<br />
problema, da una vita.<br />
Dante mostra l'accendino come a dire “intendi questo?”, poi<br />
glielo lancia:<br />
DANTE<br />
Ecco fatto: l’unica cosa che<br />
avevo, nient’altro. E adesso<br />
nemmeno più quello.<br />
Parliamo di due Nanà diverse.<br />
L'abbiamo sempre fatto.<br />
Fottetevi voi e la vita di<br />
merda che vi siete fatti e<br />
strafatti. Vattene Salvo,<br />
perché ti odio e finisce che<br />
ti sparo, e non voglio.<br />
Dante gli punta ancora una volta la pistola, ma Salvo<br />
improvvisamente realizza e gli va incontro come un mastino<br />
e a mano a mano che si avvicina le cose che dice colpiscono<br />
Dante come pallottole…<br />
SALVO<br />
(in de crescendo)<br />
Due Nanà diverse!? Che cazzo<br />
vuol dire, eh!? Ma brutto<br />
coglione, è un mese che non si<br />
buca, testa di cazzo. Sta<br />
male, lo capisci, testa di<br />
cazzo? Cosa le hai fatto? Hai<br />
di nuovo mandato la sua vita<br />
in merda? Perché io torno e ti<br />
sparo nel culo, hai capito?!<br />
Salvo, senza sforzo, con un gesto <strong>del</strong>la mano ha spazzato la<br />
pistola puntata e il braccio ormai molle di Dante, ed è<br />
arrivato col muso a un centimetro dal suo orecchio:<br />
81
SALVO<br />
(un sibilo)<br />
Hai capito o no, testa di<br />
cazzo?<br />
E resta lì, con le labbra vicino all'orecchio, ad aspettare<br />
una risposta che non viene.<br />
SALVO<br />
(bisbiglia)<br />
Non--non rispondi? No?<br />
Salvo addenta l'orecchio di Dante, ne strappa un pezzo e lo<br />
sputa a terra;<br />
gli strozza l'urlo in gola con un gancio nello stomaco;<br />
dà un calcio alla pistola che vola lontana;<br />
porta la mano alla fondina ma… la trova vuota…<br />
molla ancora un calcio nello stomaco a Dante e si<br />
allontana, indietreggiando, puntandogli contro l'indice<br />
senza più dire nulla.<br />
Salvo mette in moto, sgomma e schizza su per la rampa,<br />
mentre Dante resta a terra, sanguinante, rannicchiato...<br />
79. EXT. BALLATOIO PALAZZO DANTE - NOTTE<br />
Luna arriva sul ballatoio con il cliente <strong>del</strong> Club.<br />
E LA PORTA di Dante si socchiude appena.<br />
Luna e il cliente sono davanti alla porta di casa di Luna,<br />
e LA SERRATURA <strong>del</strong>la porta accanto<br />
scatta …<br />
Luna lancia un’occhiata, si gira verso il cliente che sta<br />
per entrare, gli accarezza i risvolti <strong>del</strong>la giacca<br />
fermandolo:<br />
LUNA<br />
(un sussurro)<br />
Non stasera. Scusami.<br />
Buonanotte.<br />
Il cliente la guarda sognante mentre gli chiude la porta in<br />
faccia.<br />
80. INT. CASA LUNA - NOTTE<br />
Luna sbuffa di sollievo: scalcia le scarpe, si slaccia il<br />
vestito, lo fa scivolare sul pavimento, scompare in bagno,<br />
l’acqua <strong>del</strong>la doccia inizia a scorrere.<br />
Ora è avvolta nell’accappatoio: si strofina i capelli<br />
guardandosi nello specchio appannato.<br />
Il suo sguardo cade su<br />
UNA SCATOLA DI LEGNO DECORATA:<br />
82
la apre e c’è l’oppio. Se lo rigira tra le dita, lo annusa,<br />
poi si decide:<br />
81. EXT. BALLATOIO PALAZZO DANTE - NOTTE<br />
Luna bussa<br />
ALLA PORTA DI DANTE,<br />
ma non è chiuso e il battente si apre lentamente: l’interno<br />
è buio… dall’oscurità appare…<br />
LUFTI!<br />
Le sorride, le si avvicina: nella sua mano luccica un<br />
coltello.<br />
Luna arretra paralizzata, poi corre verso casa…<br />
82. INT. CASA LUNA - NOTTE<br />
…cerca di chiudersi dentro, ma Lufti si scaraventa contro<br />
il battente:<br />
Luna resiste, poi cede, cade...<br />
Lufti entra, Luna è a terra e arretra: i lembi <strong>del</strong>la<br />
vestaglia le si scostano…<br />
L’arabo, in piedi davanti a lei, con occhi piccoli come<br />
fessure, esplora stupito il blu mare in cui è annegata<br />
l’intera stanza.<br />
Poi torna a guardare Luna, ne percorre il corpo seminudo.<br />
Luna arretra, arriva ai piedi <strong>del</strong><br />
LETTO<br />
e il suo sguardo si trasforma lentamente in un sorriso: si<br />
alza, si sfila la cintura <strong>del</strong>l’accappatoio e scopre<br />
definitivamente il suo corpo.<br />
Luna invita con lo sguardo Lufti, gli passa la cintura<br />
<strong>del</strong>l’accappatoio dietro la nuca, si siede sul bordo <strong>del</strong><br />
letto e dolcemente lo tira a sé, facendolo inginocchiare<br />
tra le proprie gambe...<br />
Lufti le sorride e si tuffa tra le sue cosce. Lei inizia a<br />
gemere, si stira indietro, si annoda attorno alle mani gli<br />
estremi <strong>del</strong>la cintura, si contorce come per il piacere,<br />
porta un piede sulla fronte di Lufti che alza la testa<br />
e...:<br />
Luna con un gesto secco tira a sé la cintura mentre col<br />
piede spinge indietro la testa all’uomo. E’ un attimo:<br />
l’osso <strong>del</strong> collo si spezza con un sinistro<br />
crack!<br />
Il corpo di Lufti si affloscia: un fiotto di sangue esce<br />
dalla bocca.<br />
Luna si copre, si allontana dal letto, si rannicchia in una<br />
poltrona: fissa ancora il cadavere poi chiude gli occhi.<br />
83. INT. UFFICIO COMMISSIONE - NOTTE<br />
Il Capo Commissione è al telefono; alle sue spalle la<br />
vetrata sulla notte e la città.<br />
Gli arriva davanti L'elegantone:<br />
83
ELEGANTONE<br />
Buone notizie, Capo… è tornato<br />
a casa.<br />
Il Capo Commissione copre la cornetta e guarda l'ora: sono<br />
le 3,06 <strong>del</strong> mattino.<br />
CAPO COMMISSIONE<br />
Gesù, ma questo è pazzo come<br />
un cavallo. Che non si muova<br />
più da lì, e che nessuno vada<br />
ad ammazzarcelo.<br />
Torna al telefono:<br />
VOCE FEMMINILE (al telefono)<br />
--accavallamenti. Qui, tra<br />
noi, la Finanza e l'Interpol<br />
che ha cominciato a faxare per<br />
quel Ferlinghetti… qui mi sa<br />
che è tutto in blocco ancora<br />
per un po'. <strong>La</strong> storia dei tir<br />
è scoppiata in faccia alla<br />
Finanza per i morti che hanno<br />
trovato nei container. Noi non<br />
dovevamo esserci e c'eravamo.<br />
Classica patata bollente. Tu<br />
dovevi occuparti di un<br />
affogato e hai fatto tutto di<br />
iniziativa… Non ti senti<br />
scottare il culo?<br />
84. INT. VILLA SALVO - NOTTE<br />
Salvo è sul divano, tiene la testa Nanà sulla gambe e le<br />
accarezza i capelli e il viso.<br />
Lei è chiaramente strafatta.<br />
NANÀ<br />
Mi dispiace.<br />
SALVO<br />
(sussurra)<br />
Shhh. Non è colpa tua.<br />
NANÀ<br />
Mi dispiace.<br />
Lei alza il volto e cerca la sua bocca: un bacio lungo e<br />
dolce, poi sembra addormentarsi.<br />
L’orologio segna le 3:06.<br />
Salvo <strong>del</strong>icatamente si alza e va a frugare gli abiti di<br />
lei...: niente.<br />
Cerca in un paio di probabili nascondigli...: niente.<br />
84
Salvo si guarda attorno fino a tornare a Nanà: la gira<br />
<strong>del</strong>icatamente per sollevare i cuscinoni <strong>del</strong> divano e<br />
finalmente trova quello che cercava:<br />
la busta di roba.<br />
Salvo va verso il bagno… ma alle SUE SPALLE Nanà si alza,<br />
barcolla, afferra una grossa cornice d'argento con una foto<br />
<strong>del</strong> loro matrimonio, e la schianta SBAM! sulla nuca di<br />
Salvo- che cade travolgendo il carrello portaliquori e<br />
sviene.<br />
Lei si china, gli fa una carezza sulla guancia:<br />
NANÀ<br />
Mi dispiace.<br />
Prende la busta, entra nel bagno e si chiude dentro.<br />
85. EXT./INT. PALAZZO DANTE BALLATOIO /CASA LUNA - NOTTE<br />
Dante, malconcio, arriva sul ballatoio:<br />
la porta di casa propria è spalancata, quella di Luna<br />
socchiusa.<br />
Dante apre quest’ultima, e per un attimo resta di nuovo<br />
colpito dal blu, poi i suoi occhi vanno alla<br />
POLTRONA NELL’ANGOLO<br />
accanto al letto: Luna riapre gli occhi, sobbalza vedendo<br />
Dante, salta giù, riabbassa lo sguardo, si rannicchia come<br />
una bambina nell'angolo <strong>del</strong>la stanza, inizia a piangere, ha<br />
un attacco di panico…<br />
Dante abbassa lo sguardo e vede l’arabo col collo spezzato<br />
ai piedi <strong>del</strong> letto:<br />
LUNA<br />
(misto, italiano<br />
e lingua orig.)<br />
Adesso mi picchi tu, vero?<br />
Devi picchiarmi? Montecarlo mi<br />
ammazza. Ma quello voleva<br />
farmi male. Mi voleva fare<br />
male, e qui non c’è nessuno:<br />
se urli nessuno sente. Era in<br />
casa tua e dentro era buio:<br />
credevo che fossi morto, che<br />
ti avesse ammazzato… Sono<br />
sempre sola, faccio sempre<br />
tutto da sola.<br />
Gli altri non ci sono. L’ho<br />
dato da sola, il blu. Tutto<br />
blu, mancano solo i pesci. Hai<br />
visto? Da sola. Il mio mare.<br />
Tu non mi hai aiutato.<br />
85
Nessuno. Faccio sempre tutto<br />
da sola. Ero da sola, qui.<br />
Avevo solo bisogno di<br />
nascondermi per un po'. Invece<br />
qualcuno mi trova sempre.<br />
Anche da piccola, sempre.<br />
Penso: faccio la puttana, così<br />
ho dei soldi, sono miei e non<br />
devo pensarci. Ma non mi<br />
piace. Volevo solo dei soldi.<br />
Per non pensarci più. Almeno<br />
per un po'. Perché nel mio<br />
paese non ci posso più<br />
tornare. Merda. Merda. E'<br />
tutto lì dietro al frigo, non<br />
manca quasi niente. Solo<br />
questo... Vaffanculo.<br />
Gli mostra un anello con diamante che porta all'anulare<br />
sinistro.<br />
Dante non capisce. Va al frigo, lo sposta, fruga dietro.<br />
LUNA<br />
Certe volte me li metto. Mi<br />
piacciono le perle. Poi mi<br />
guardo allo specchio. Solo con<br />
quelle addosso. Come una<br />
signora puttana, come una<br />
coniglietta di Playboy, come<br />
una merda di Cleopatra.<br />
Neanche un cazzo di bagno di<br />
latte. Adesso devi picchiarmi?<br />
Mi farai male anche tu perché<br />
l’ho ammazzato. Perché sono<br />
una puttana, e un cazzo in più<br />
cos’era?<br />
Dante ha trovato due grosse buste gialle, le apre:<br />
parecchio contante, qualche foto compromettente, due buone<br />
manciate di gioielli… capovolgendo la busta esce ancora una<br />
carta di credito a nome: ROCCO CANNATA.<br />
Dante quasi quasi sorride.<br />
Si china su Luna e le bacia gli occhi:<br />
DANTE<br />
(sussurra)<br />
Hei, quello non cercava te,<br />
quello cercava me.<br />
Lei gli si rannicchia contro e piange. Lui la abbraccia<br />
facendola dondolare appena.<br />
Lei alza finalmente il viso, e vede come è conciato<br />
l'orecchio di Dante: ha un sobbalzo, riscoppia a piangere,<br />
corre in bagno e torna con disinfettante e cotone.<br />
86
Appena lo sfiora lui si ritrae e resta con gli occhi<br />
chiusi: lei lo guarda e lentamente si china fino a posargli<br />
un bacio sulle labbra.<br />
I volti incollati, e le lacrime di Luna scivolano sulle<br />
guance di Dante.<br />
86. INT. VILLA SALVO (CORRIDOIO/BAGNO) - NOTTE<br />
Salvo rinviene, annaspa tra i cocci: si massaggia il collo,<br />
quando ritrae la mano dalla nuca la vede insanguinata.<br />
Arranca fino a<br />
LA PORTA DEL BAGNO:<br />
è chiusa dall’interno!<br />
Abbassa lo sguardo e vede la foto <strong>del</strong> matrimonio a terra,<br />
tra le schegge di vetro… ed è come se ricordasse tutto solo<br />
in quell’istante.<br />
Bussa forte alla porta:<br />
SALVO<br />
Nanà...!? ... NANÀ?!<br />
Una spallata, la porta si scardina spalancandosi sul<br />
BAGNO:<br />
Nanà è sdraiata a terra accanto alla vasca, si sta sfilando<br />
l'ago dalla vena, sorride mentre Salvo le si avvicina e...<br />
si spegne.<br />
Salvo si siede a terra accanto a lei, le bacia la fronte,<br />
la culla, le srotola la cintura <strong>del</strong>la vestaglia stretta<br />
intorno al braccio, copre i lividi...<br />
Salvo prende il portasigarette, poi vede le Marlboro di<br />
Nanà e si accende una di quelle, tossendo.<br />
Fuma senza guardare la donna tra le sue braccia.<br />
NANA’ (V.O.)<br />
Mia nonna è molto bella: ha<br />
una casa che sembra quella<br />
<strong>del</strong>le bambole. Sulle<br />
scogliere, in Bretagna. Da<br />
piccola, quand’ero triste,<br />
andavo da lei. Mi cucinava il<br />
far breton. Era una cosa<br />
speciale, che faceva solo per<br />
me. E lo mangiavamo io e lei,<br />
da sole, in giardino. Solo io<br />
e lei… fino a stasera. Non è<br />
come quella di mia nonna, ma è<br />
ancora una cosa molto<br />
speciale. Adesso sarà una cosa<br />
solo nostra.<br />
87
87. INT. VILLA SALVO (CUCINA/CAMERA) - NOTTE – SOGNO<br />
Al banco <strong>del</strong>la cucina, Salvo indossa un grembiule, prende<br />
<strong>del</strong>l’uvetta e <strong>del</strong>le prugne e le immerge in una ciotola<br />
d’acqua fumante...<br />
NANA’ (V.O.)<br />
Devi lasciarle in acqua finché<br />
non si impregnano bene. Non le<br />
sciacqui: metti l’uvetta nel<br />
forno col burro, per farla<br />
gonfiare.<br />
Salvo ritira la teglia dal forno con uvetta e burro dorato.<br />
Mette gli ingredienti (uova, zucchero, sale, burro, latte)<br />
nel frullatore...<br />
NANA’ (V.O.)<br />
Mentre frulli tutto, aggiungi<br />
poco alla volta la farina.<br />
Frulla fino a quando non è una<br />
crema.<br />
Salvo snocciola le prugne...<br />
NANA’ (F.C.)<br />
Le sistemi nella teglia, ci<br />
fai un letto su cui versi la<br />
crema. E metti in forno per<br />
dieci minuti.<br />
Salvo estrae la teglia, aggiunge l’uvetta e rimette in<br />
forno.<br />
Si volta e accanto a lui c’è<br />
NANÀ, pallida, sorridente ed in abito da sposa.<br />
SALVO, ora, è in un completo nero da cerimonia.<br />
88. INT. VILLA SALVO (CAMERA) - GIORNO<br />
FINE SOGNO<br />
In CAMERA,<br />
Salvo apre l’anta di un armadio, prende <strong>del</strong>le lenzuola<br />
bianche, con gesti lenti ne stende uno sbattendolo per aria<br />
ed è come una nuvola…<br />
89. EXT. STRADE COLLINA/CORTILE VILLA - GIORNO<br />
...è l'alba.<br />
Una 166 risale rapida la collina fino alla villa di Salvo,<br />
dove un'altra auto con tre uomini è già in attesa.<br />
Il capo Commissione scende e guarda il suo team<br />
soddisfatto:<br />
88
CAPO COMMISSIONE<br />
Colpo di scena: tutta<br />
l'inchiesta è diventata troppo<br />
scomoda. Hanno deciso di farci<br />
questo dispetto:<br />
(sorride)<br />
abbiamo carta bianca.<br />
Andiamo a prendere il nostro<br />
jolly e chiudiamo la partita.<br />
Il Capo e l'Elegantone percorrono il vialetto con passo<br />
spedito…<br />
90. INT./EXT. VILLA SALVO (CAMERA)/SCALE ACCESSO - GIORNO<br />
In CAMERA, Salvo è<br />
ALLO SPECCHIO,<br />
vestito come uno sposo:<br />
abito da cerimonia, scarpe di vernice, pantaloni con riga<br />
di raso, camicia carta da zucchero con jabot, fondina<br />
ascellare e pistola: si sta annodando il papillon.<br />
Prende il sacchetto di plastica trasparente pieno <strong>del</strong>le<br />
pallottole dei suoi mancati suicidi e carica la pistola.<br />
Alcuni raggi di sole iniziano a filtrare: Salvo chiude le<br />
persiane.<br />
Si volta verso<br />
il LETTO:<br />
il cadavere di Nanà è disteso, il volto rilassato e<br />
pallido.<br />
Salvo si china su di lei, le abbassa una manica che<br />
lasciava scoperta una vena martoriata; le sfila un anello<br />
con uno smeraldo e se lo mette al mignolo.<br />
<strong>La</strong> sveglia segna le 06:03<br />
Salvo si blocca e si guarda per un lungo istante<br />
ALLO SPECCHIO,<br />
poi posa un ultimo bacio sulle labbra di Nanà e si dirige<br />
verso la porta percorrendo<br />
IL LUNGO CORRIDOIO…<br />
SCALE:<br />
… il Capo commissione e l'elegantone salgono di corsa le<br />
scale, arrivano alla porta d'ingresso e quando stanno per<br />
suonare, nemmeno il tempo di posare il dito sul pulsante<br />
che…<br />
LA PORTA<br />
si spalanca:<br />
Salvo li guarda stupito, per un attimo, poi alza il braccio<br />
e spara in faccia prima all’Elegantone, poi al Capo.<br />
89
Come un automa, riprende la sua discesa: si infila giù per<br />
le scale lasciandosi alle spalle i due cadaveri e<br />
UNA CASA SPETTRALE:<br />
una casa in cui tutto è coperto da lenzuola candide:<br />
tavoli, sedie, divani, quadri…<br />
…UNA STANZA DOPO L'ALTRA…<br />
…mentre dal cortile provengono i<br />
sparatoria…<br />
…fino in fondo al corridoio:<br />
LA CAMERA<br />
col suo letto vuoto.<br />
colpi secchi di una<br />
IN BAGNO,<br />
a terra accanto alla vasca da bagno, il corpo di Nanà nella<br />
stessa posizione in cui è morta, con quegli stessi abiti,<br />
con una strana quiete sul volto.<br />
91. INT./EXT. PALAZZO DANTE: SCALE/BALLATOIO/CASA DANTE - GIORNO<br />
SCALE:<br />
come rulli di tamburo, i passi di qualcuno che sale le di<br />
corsa, ansimando : le ombre scivolano veloci su muri<br />
scrostati tagliati da lame di luce grigia.<br />
Salvo percorre veloce IL BALLATOIO estraendo e caricando la<br />
pistola,arriva ALLA PORTA di Dante e la spalanca con un<br />
calcio : si infila dentro come un tornado, va dritto verso<br />
la CAMERA, spalanca la porta e inizia a sparare alla cieca<br />
sul letto e…<br />
…e il gigantesco orso di peluche viene imbottito di piombo,<br />
esplodendo in mille frammenti di pelo e gommapiuma.<br />
Salvo finisce le pallottole e solo ora si accorge <strong>del</strong> fatto<br />
che intorno a lui la stanza è completamente spoglia…<br />
Non capisce…<br />
Torna nel SALONE<br />
e anche lì niente: sulle pareti ci sono i segni di tutto<br />
ciò che Dante ha rimosso - quadri poster… Anche l'arredo è<br />
ridotto all'essenziale.<br />
Piuttosto, contro una parete, è ammucchiata<br />
UNA MONTAGNA DI SCATOLONI.<br />
Salvo si avvicina; ciascuna scatola ha su scritto qualcosa:<br />
un contenuto, un anno o un nome:<br />
DISCHI, VESTITI ecc., 1977, 1986, RIVISTE, MONTECARLO,<br />
BOTTIGLIE, PIATTI, ALCOOLS, VHS, MAMMA, e moltissimi<br />
scatoloni con su scritto NANÀ…<br />
Nessuno con su scritto Salvo.<br />
Salvo fa un giro rapido <strong>del</strong>la stanza con lo sguardo fino a<br />
soffermarsi sul telone da moto… che ora è terra, accanto a<br />
qualche attrezzo e un paio di chiazze d’olio: la moto non<br />
c’è più.<br />
Salvo sballa, si sente mancare, inizia ad ansimare, esce<br />
sul<br />
90
BALLATOIO,<br />
cerca lo spray per l'asma ma gli sfugge e finisce nel<br />
vuoto:<br />
Salvo alza gli occhi al cielo mentre attinge all'ultimo<br />
filo di aria che ha nei polmoni per strillare e strozzarsi<br />
con quel maledetto nome:<br />
SALVO<br />
NEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!<br />
E il suo urlo scivola…<br />
92. EXT. QUARTIERE/CITTÀ/STRADE/AUTOSTRADE/MARE - GIORNO<br />
…scivola:<br />
sulle strade <strong>del</strong> quartiere,<br />
sul mercato,<br />
sul negozio Le Roy dove un nero sta aprendo la<br />
saracinesca,<br />
sulla lavanderia di Amid anch'essa aperta,<br />
sulla saracinesca abbassata di Montecarlo,<br />
sul quartiere,<br />
la città,<br />
la campagna,<br />
i binari che vanno verso il confine,<br />
le autostrade che vanno verso il mare…<br />
DISSOLVENZA<br />
91
93. EXT. SPIAGGIA/BUNGALOW – ALBA<br />
Un mare calmo e pulito sotto il cielo limpido, metallico,<br />
<strong>del</strong>l’alba.<br />
Immobilità, quiete:<br />
un silenzio rotto solo dai richiami striduli dei<br />
gabbiani .<br />
<strong>La</strong> spiaggia… e a poche decine di metri dal mare, al<br />
limitare <strong>del</strong>la sabbia, un isolato bungalow in cemento, dal<br />
tetto a terrazza; davanti, sul nastro d’asfalto, la moto di<br />
Dante parcheggiata vicino a un’aiuola di agavi.<br />
94. INT. BUNGALOW - GIORNO<br />
Una camera da letto spoglia, dalle pareti chiare:<br />
le finestre sono aperte,<br />
una lieve brezza fa ondeggiare le tende di tela bianca.<br />
Un borsone da viaggio ai piedi <strong>del</strong> letto,<br />
e tra lenzuola candide Dante e Luna che dormono.<br />
Lei ha il volto finalmente sereno: il capo appoggiato al<br />
petto nudo di Dante, vicino alla macchia scura <strong>del</strong><br />
tatuaggio sul cuore.<br />
<strong>La</strong> luce <strong>del</strong> sole accarezza il viso di Luna che nel sonno si<br />
muove, rannicchiandosi meglio;<br />
gli occhi di Dante si socchiudono appena, pigramente…<br />
LA PORTA D’INGRESSO È APERTA…<br />
DANTE ha uno scatto impercettibile:<br />
SALVO è in piedi, accanto al letto - rigido, immobile, le<br />
braccia lungo il corpo…<br />
Gli occhi di Dante vanno alla mano destra di Salvo: impugna<br />
la pistola.<br />
Dante si abbandona contro la testiera <strong>del</strong> letto, fissa<br />
l’amico di sempre per un attimo, fa un mezzo sorriso e<br />
chiude gli occhi.<br />
Come un automa, Salvo alza il braccio, punta e tira il<br />
grilletto: un colpo secco -<br />
Luna caccia un<br />
urlo , balza indietro, si porta le mani al<br />
volto e le ritrae sporche di sangue: terrorizzata arretra<br />
vedendo Salvo col braccio teso e la pistola fumante ancora<br />
in mano… Ma Salvo guarda altrove: fissa l’amico.<br />
Luna si volta verso Dante:<br />
l’asso di picche tatuato sul cuore è squarciato dal<br />
proiettile.<br />
A poco a poco il letto si tinge di rosso, e il sangue<br />
gocciola lentamente sul pavimento fino a raggiungere i<br />
piedi di Salvo.<br />
A fatica, Luna ricomincia a respirare, gli occhi si<br />
riempiono di lacrime: cerca di tamponare il foro ma il<br />
sangue continua a scivolare scuro fuori dal petto di Dante.<br />
Salvo abbassa il braccio.<br />
92
Luna gli si scaglia addosso come una furia, con un ringhio<br />
disperato: lo picchia con tutte le sue forze, scivola sul<br />
sangue, si accascia, gli dà dei pugni nelle gambe;<br />
Salvo le posa la pistola sulla testa per dei lunghissimi<br />
istanti, mentre lei picchia e graffia senza arrendersi…<br />
Poi Salvo abbassa l'arma, se l'infila nella cintola, lei<br />
cerca di trattenerlo, di colpirlo ancora, ma Salvo si<br />
allontana, esce nella luce <strong>del</strong> sole e scompare.<br />
Luna resta a terra, nuda, nel sangue, e finalmente piange.<br />
DISSOLVENZA<br />
... e dal nero, muovono le note di<br />
Sweet Mama Fix (by <strong>La</strong>rry Martin Factory)<br />
titoli di coda<br />
FINE<br />
93
Dopo la fine, titolo di un saggio di Giulio Ferroni che prova a tracciare di/segni (di geometria piana, logica,<br />
inesistente) il corpo morto e sfatto <strong>del</strong>la letteratura, quando il millenarismo postmoderno aveva già dato<br />
come ultimo stadio la decomposizione. Tre punto sei, esordio di Nicola Rondolino, già collaboratore <strong>del</strong><br />
Festival Cinema Giovani di Torino, inizia dopo la fine (<strong>del</strong>la storia <strong>del</strong> <strong>film</strong> e <strong>del</strong> cinema), con Salvo. un<br />
“uomo già morto”, poliziotto criminale di bianco e nero vestito, che cammina fantasma su una spiaggia<br />
affollata con in mano la pistola che ha appena eliminato il suo amico di sempre: il Nero. Noir, polar,<br />
polizziottesco, la crime story è per Rondolino tutto il cinema, formula 24 (25, 18) punto 1, sintetizzata alla<br />
fine <strong>del</strong> secolo scorso, che “a tratti produce stati di euforia” fantasmatici proprio come con l’eroina (formula<br />
3.6), sintetizzata negli stessi anni. Da qui le storie e i corpi, sfatti, di Tre punto sei si danno come accumulo<br />
di materia fantasma, di eroismo (e “eroinismo”) impossibili, con le inquadrature dal basso che ne accentuano<br />
l’assenza, così come i flashback in bianco e nero che riportano all’età <strong>del</strong>l’innocenza (dei personaggi, <strong>del</strong><br />
cinema) sono ricordi al pari di tutta la vicenda “narrata”. Il <strong>film</strong> procede per accumuli di conoscenza che si<br />
fanno coscienza <strong>del</strong>la fine, rottura <strong>del</strong> triangolo in cui l’occhio si inseriva perfettamente (simbolo di equilibrio<br />
architettonico, uno e trino, massonica quint’essenza <strong>del</strong>l’illuminismo fine settecentesco). Salvo-Nero-Nanà<br />
(Binasco-<strong>Giallini</strong>-Garello sudati, feriti…belli) è una costruzione già crollata intorno al buco “Nero” (fuggito<br />
per dieci anni dopo il matrimonio degli altri due) che spezza la triade Montecarlo-Amid-Pascal (unione tra<br />
italiani e sub e trans sahariani, per la gestione <strong>del</strong> traffico di eroina nel quartiere San Salvario), ugualmente<br />
avviata alla distruzione a colpi di violenza su cui il cineocchio non può scorrere (l’inquadratura più lunga è<br />
l’inizio/fine fuori dal <strong>film</strong>) ma solo “flashare”. A noi, che entriamo in questo mondo da stranieri, come la bella<br />
e bionda Luna, non ci è dato altro che di assistere al colmarsi momentaneo <strong>del</strong>le traiettorie (prima Nanà<br />
e Nero poi quest’ultimo e Salvo), quando i corpi si trovano di fronte un’ultima volta per scambiarsi l’unica<br />
possibilità, che passa attraverso un buco (nero, di siringa o pistola).<br />
F.B. (Sentieri Selvaggi)
Giura di averlo letto solo dopo. Ma a noi il <strong>film</strong> <strong>del</strong>l'esordiente Rondolino ricorda tanto i romanzi <strong>del</strong>la trilogia noir <strong>del</strong>lo<br />
scrittore francese Jean-Claude Izzo. Tuttavia è tale il piacere di vedere finalmente un genere diverso nel panorama <strong>del</strong><br />
cinema italiano che anche i numerosi prestiti chiesti dal giovane Rondolino al noir francese e americano rappresentano<br />
una ventata di novità. Droga, malavita, scontri fra etnie che si contendono il potere nel quartiere multirazziale di San Salvario<br />
a Torino, fanno da contorno alla storia di due amici, Dante (<strong>Marco</strong> <strong>Giallini</strong>), piccolo criminale dall'aria tenebrosa alla "bello<br />
e dannato", e Salvo (Valerio Binasco), poliziotto corrotto dai gusti raffinati, che gira con una splendida Citroen Pallas 2000<br />
ed una bomboletta contro l'asma. Le strade dei due si erano divise a causa <strong>del</strong>l'amore per la stessa ragazza, Nanà (Stefania<br />
Orsola Garello), che Salvo ha rubato al suo caro amico. Dopo anni di lontananza, Nero (così viene chiamato Dante, per il<br />
suo abbigliamento rigorosamente dark) torna in città, per vendicarsi <strong>del</strong>l'amico. Ma la Nanà dei suoi ricordi – resi in un bel<br />
bianco e nero sgranato – non esiste più, ha lasciato il posto ad un essere completamente annientato dall'eroina. I due<br />
uomini finiranno per distruggersi a vicenda, al termine di una storia che non lascia speranze sin dalla scena iniziale – un<br />
lungo piano sequenza di Salvo che cammina sulla spiaggia con una pistola in mano. Sono belli i personaggi di Rondolino,<br />
sono autentici, viscerali. Bravo Valerio Binasco e bravo anche <strong>Marco</strong> <strong>Giallini</strong> (già visto in Almost Blue), che sfodera<br />
un'interpretazione e un fascino un po' francese, quasi alla Jean Gabin, sarà – scherza l'attore – perché ha una zia a Nizza.<br />
Corposo e genuino anche il personaggio di Montecarlo, grazie alla bravura e al grande mestiere di Cosimo Cinieri. <strong>La</strong><br />
<strong>sceneggiatura</strong> è asciutta, regge bene lunghi silenzi ed esplosioni d'ira ed è ritmata dall'alternarsi di scene di flash back,<br />
mai ridondanti. Risulta un po' insensato il personaggio di Luna (Petra Faksova), una giovane prostituta <strong>del</strong>l'est che dovrebbe<br />
far rivedere la luce al "maledetto" Nero. <strong>La</strong> sua presenza nella trama si dimostra quasi inutile e alcune scene rimangono<br />
sospese. Colpa, si giustifica il regista, di numerosi tagli avvenuti in sede di montaggio. Le scene di violenza, sincopate e<br />
allucinate, ci ricordano vagamente L'odio di Kassovitz, mentre gustoso è l'omaggio, in una <strong>del</strong>le foto dei due amici con la<br />
ragazza, a Jules e Jim di Truffaut, argomento di tesi di laurea <strong>del</strong> regista. Nicola Rondolino, cresciuto alla scuola "critica"<br />
<strong>del</strong> famoso padre, dimostra di avere <strong>del</strong>le buone carte da giocare e soprattutto di voler portare finalmente in Italia un cinema<br />
che non sia solamente commedia o pellicola d'autore. (AIACE-Roma.it)<br />
Un bel noir che "ruba" ai classici americani e francesi, un genere praticamente inesistente in Italia, patria <strong>del</strong>la commedia<br />
pecoreccia e <strong>del</strong>la pellicola impegnata. Lodevole iniziativa non solo per l'intento, ma per la realizzazione con personaggi<br />
asciutti, duri e con dialoghi mai ridondanti. Un'atmosfera che si taglia con il coltello ed il costante senso di ineluttabilità che<br />
aleggia su tutto, sono i plusvalori che ammaliano lo spettatore.<br />
Curiosità: il personaggio di Luna avrebbe dovuto avere maggior spessore, compresa una storia di furti alle spalle, ma la<br />
<strong>sceneggiatura</strong> ha subito pesanti tagli in fase di produzione, ridimensionandolo.<br />
<strong>La</strong> chicca: la foto in bianco e nero che viene mostrata a Salvo e che lo ritrae giovane in compagnia di Dante e Nanà è<br />
un chiaro omaggio a Jules & Jim.<br />
<strong>La</strong> frase: "I morti sono come i soldi, escono e non tornano più!"<br />
Indicazioni: Se volete riscoprire un pò il genere noir. (FilmUP.com)<br />
Siamo in territorio pienamente noir, senza le ambizioni esistenzialistiche <strong>del</strong> neo-noir degli ultimi vent'anni, ma nella<br />
grammatica di genere consolidata, che guarda a Melville e al noir classico americano. Quindi triangoli scabrosi, destini<br />
inscalfibili, tendenza generale alla dannazione, alla sconfitta. (35mm.it)<br />
Il primo lungometraggio di Nicola Rondolino (che è stato assistente di Calopresti, Mazzacurati e Tavarelli e ha realizzato<br />
alcuni cortometraggi) è curioso e insolito. Infatti, invece di rivolgersi al realismo generazionale che per lo più segna nel<br />
cinema italiano gli esordi nella regia, Rondolino e il co-sceneggiatore Luca Aimeri puntano con decisione sul genere, nella<br />
fattispecie noir. Tre punto sei infatti racconta la storia di quello che è rimasto <strong>del</strong>la lunga amicizia tra Salvo e Dante, che<br />
un tempo erano innamorati <strong>del</strong>la stessa donna e che si ritrovano dopo anni a fronteggiarsi nei panni, rispettivamente, di<br />
poliziotto e criminale. Il tutto nel quartiere torinese di San Salvario, centrale, multietnico e, si dice, pericoloso. L’ambientazione,<br />
l’uso e il senso degli spazi, il ritmo frastornato dal ricordo, sono gli elementi più rilevanti <strong>del</strong> <strong>film</strong>; Rondolino ha un occhio<br />
cinematografico istintivo e un gusto sicuro per il genere, con ricordi e rimandi più anglosassoni che francesi. (FilmTV)
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