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La sceneggiatura del film - Marco Giallini

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L u c a A i m e r i & N i c o l a R o n d o l i n o<br />

TrePuntoSei<br />

Ultima stesura (n.8) di<br />

Luca Aimeri, 21.03.2001<br />

scrivere per immagini.2<br />

un <strong>film</strong> noir<br />

Diritti letterari: TrePuntoSei©1997-2007 Aimeri–Rondolino<br />

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N.B.: questa copia .pdf è parte <strong>del</strong> materiale didattico <strong>del</strong> corso Scrivere per immagini: Il mestiere di sceneggiatore, di<br />

Luca Aimeri c/o Aiace Torino. Versione definitiva originale: comprende le parti di <strong>sceneggiatura</strong> che non risultano nel <strong>film</strong><br />

realizzato; non sono inserite modifiche e aggiunte apportate in fase di realizzazione e post-produzione.<br />

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Note:<br />

> soggetto sviluppato con supporto Progetto Europeo Media II.<br />

> <strong>film</strong> riconosciuto di ‘Interesse culturale nazionale’, realizzato col supporto <strong>del</strong> Ministero dei Beni e <strong>del</strong>le Attività Culturali<br />

> estratti <strong>del</strong>la scena 36 sono stati pubblicati, come esempio di scrittura, in: Giampiero Brunetta, Identikit <strong>del</strong> cinema<br />

italiano oggi, Marsilio, Venezia 2000, p.74.<br />

> ‘migliore regia’: Gallio Filmfestival 2003<br />

> ‘menzione speciale’: Fantafestival, Roma 2002<br />

> Usa preview: 11 th Hamptons International Film Festival, N.Y.<br />

> sequenze in proiezione al Museo <strong>del</strong> Cinema di Torino (chapelle ‘Torino Città <strong>del</strong> Cinema’)<br />

> sonorizzazione live di Linea77 e Eiffel65 durante Duel Soundtrack Contest 2005 (www.myspace.com/cortocortoitaly)<br />

> colonna sonora (cd): Giuseppe Napoli, ‘Tre Punto Sei O.S.T.’, ed. CAM Original Soundtracks<br />

(www.camoriginalsoundtracks.com); il brano omonimo è stato ripubblicato nella raccolta-manifesto dei compositori italiani:<br />

Autori Vari, ‘Millenium Manifesto’, ed. Progetto Dvd & Genova FilmFestival.<br />

> cast & credits: soggetto e <strong>sceneggiatura</strong>, L. Aimeri, N. Rondolino; regia, N. Rondolino; fotografia, Gianenrico Bianchi;<br />

montaggio, Valentina Girodo; musiche, Giuseppe Napoli + <strong>La</strong>rry Martin Factory’s Sweet Mama Fix; cast: Valerio Binasco,<br />

<strong>Marco</strong> <strong>Giallini</strong>, Stefania Orsola Garello, Cosimo Cinieri, Petra Faksova, Renzo, Hedy Krissane, Dezar<strong>del</strong>le ‘Dedé’<br />

Maconda, Fathy Elgharbwy; produttore, John Cesaroni; prod.: <strong>La</strong>res Video; distribuzione: Sharada. Italia, 2001, 90’.<br />

scrivere per immagini: il mestiere di sceneggiatore | luca aimeri @ aiace torino 1998-2007


1. EXT. PERIFERIA/STAZIONE ‘PORTA NUOVA’ (TORINO) - GIORNO<br />

Un treno sbuca da un tunnel in una mattina di fine<br />

settembre.<br />

Non si capisce se l’aria sia sporca di foschia o di smog.<br />

I vagoni scivolano lungo zone di periferia: quartieri di<br />

palazzoni in un ordine grigio.<br />

Il treno si ferma ad un semaforo rosso.<br />

Il sole arancione <strong>del</strong> primo mattino scalda l’aria, ma non<br />

riesce a colorare la scacchiera <strong>del</strong>la città, né la lamiera<br />

polverosa dei vagoni abbandonati sui binari morti. Da una<br />

carrozza in disuso esce un gruppo di giovani marocchini -<br />

poco più che bambini, guidati da un ragazzo.<br />

Il semaforo scatta, il treno riparte, si snoda lungo una<br />

fitta rete di scambi e scompare sotto le ali <strong>del</strong>la<br />

stazione: TORINO PORTA NUOVA.<br />

Le porte si aprono sbuffando:<br />

è un treno notturno che arriva dal Sud, stracarico di<br />

sonno, valige e pendolari.<br />

Tra la folla, gruppi di prostitute di colore che rientrano<br />

dalla nottata sulle statali: zeppe di vernice, sacchetti di<br />

abiti di ricambio, trucco sfatto, una parrucca a treccine<br />

biondo cenere in mano.<br />

2. INT./EXT. STAZIONE PORTA NUOVA: ATRIO E AREA TAXI - GIORNO<br />

Una donna sui vent’anni,<br />

LUNA (volto sensuale, infantile e duro al contempo;<br />

carnagione pallida, capelli biondi lisci, occhi blu),<br />

borsa a spalla, attraversa l’atrio spingendo un carrello<br />

con su una valigia.<br />

ALL’AREA TAXI:<br />

UN TAXISTA apre il bagagliaio, ma non la aiuta a caricare<br />

il valigione:<br />

TAXISTA<br />

Dove?<br />

LUNA<br />

(con accento<br />

<strong>del</strong>l'est)<br />

San Salvario.<br />

TAXISTA<br />

Dove a San Salvario?<br />

LUNA<br />

Non lo so. Tu portami nel<br />

quartiere, poi mi aggiusto.<br />

Il taxista scarica la valigia:<br />

TAXISTA<br />

Be’, eccolo San Salvario:<br />

inizia lì, da sotto i<br />

portici.-<br />

3


Indica, aldilà <strong>del</strong>la strada,<br />

I PORTICI BUI DI VIA NIZZA.<br />

Luna guarda ancora il biglietto:<br />

LUNA<br />

E’ un negozio-- Coloniali<br />

Amarante.<br />

Il taxista ricarica la valigia nel bagagliaio e<br />

3. INT. SCALE PALAZZO (S.SALVARIO) - GIORNO<br />

chiude .<br />

Buio:<br />

Come rulli di tamburo, i passi di qualcuno che sale le<br />

scale di corsa ansimando .<br />

Le ombre di due persone scivolano veloci su muri scrostati<br />

tagliati da lame di luce grigia.<br />

Rampe – Pianerottolo – Rampe – Pianerottolo…: fiatone e via<br />

così, drum’n’bass fino al<br />

PIANO DELLE SOFFITTE.<br />

Sono due arabi sui venticinque anni (KAMAL e LUFTI): uno<br />

piccolino, magro e nervoso, l’altro di statura media,<br />

calmo, con uno sguardo gelido. Entrambi hanno i capelli<br />

decolorati e le pupille dilatate.<br />

Kamal ha il walkman calato sulle orecchie: lo toglie e la<br />

musica si trasforma in un ronzio .<br />

Accennano a<br />

UNA PORTA:<br />

un calcio, la serratura salta, e<br />

su:<br />

sbam! la porta si spalanca<br />

4. INT. SOFFITTA PALAZZO (S. SALVARIO) - GIORNO<br />

È un bilocale diviso da una tenda: una vetrata opaca sui<br />

tetti per ogni vano; dietro ai vetri un’antenna parabolica.<br />

Materassi appoggiati ai muri, sacchi con vestiti e<br />

scatoloni di elettrodomestici, un lavandino a muro e un<br />

bidet, un fornello da campeggio, qualche bombola <strong>del</strong> gas.<br />

Davanti ad una <strong>del</strong>le finestre, ad un tavolo, su una sedia a<br />

rotelle, un VECCHIO DI COLORE oltre i settanta, in<br />

vestaglia scozzese; davanti a lui, un televisore portatile<br />

(acceso, senza audio ) e un piatto di zuppa.<br />

Lufti va dritto<br />

AL TAVOLO,<br />

dal vecchio che lo guarda con occhi miopi: gli si siede di<br />

fronte, gira il tv verso se stesso ed alza il volume .<br />

Kamal passa dietro la tenda, getta all’aria tutto quello<br />

che trova e sbuca alle spalle <strong>del</strong> vecchio tagliando la<br />

4


tenda con un coltello a scatto : spinge al centro <strong>del</strong>la<br />

stanza, impennandola, la sedia a rotelle con su il vecchio<br />

e inizia a girare su se stesso urlando – ed il suo urlo è<br />

come un ululato .<br />

Lufti, annoiato, alza il volume <strong>del</strong>la tv e si mette a fare<br />

zapping masticando una foglia di khat.<br />

SULLO SCHERMO<br />

solo immagini via-satellite: scorrono volti di tutti i<br />

colori, e lingue incomprensibili…<br />

5. INT. TAXI/VIA NIZZA-VIA GALLIARI - GIORNO<br />

Il taxi di Luna costeggia i<br />

PORTICI DI VIA NIZZA:<br />

vi si muove, a ritmi dub , una piccola folla di<br />

extracomunitari, piccoli spacciatori mattinieri e vecchi<br />

travestiti.<br />

Il taxi svolta sotto un’arcata dei portici, si infila in<br />

una traversa ed entra nel quartiere<br />

SAN SALVARIO:<br />

sui balconi che si affacciano sulla via antenne<br />

paraboliche; tesi da un lato all’altro <strong>del</strong>la strada, alcuni<br />

grezzi striscioni ingialliti con slogan di protesta dipinti<br />

a mano o a spray (‘S. Salvario: 1000 leggi nessuna<br />

applicata’ ecc.).<br />

Il taxi deve rallentare...:<br />

un paio di berline eleganti e tirate a lustro occupano<br />

parzialmente la strada; sul cruscotto <strong>del</strong>la 166 c'è un<br />

lampeggiante blu spento.<br />

QUATTRO AGENTI IN BORGHESE - lampadati ed eleganti come<br />

pornoattori (jeans, doppiopetto cammello, cachecol) - in un<br />

tripudio di telefonini, occhiali da sole e efficienza,<br />

entrano ed escono da un<br />

PICCOLO NEGOZIO:<br />

una vetrina vuota, una vecchia insegna "LE ROY", interno in<br />

ombra, si intravedono scaffalature.<br />

TAXISTA (F.C.) 1<br />

Di polizia qua non ce n'è mai<br />

abbastanza. Ieri notte si sono<br />

di nuovo presi a bottigliate.<br />

'Sti baluba si prenderebbero<br />

anche a morsi. Che posto <strong>del</strong>le<br />

balle: una volta questo era il<br />

quartiere dei pittori...<br />

credo. Comunque adesso è un<br />

posto <strong>del</strong>le balle. Anche se a<br />

qualcuno piace così.<br />

1 Si è adottata la distinzione: (F.C.) per il Fuori Campo; e (V.O., voce “over”) per tutti gli altri casi in cui una voce si sovrapponga ad immagini.<br />

5


Dietro ai finestrini scivola<br />

IL QUARTIERE:<br />

lavanderie a gettone; international phone centers; negozi<br />

di parrucche afro; un ristorante messicano, un pallido<br />

take-away cinese, Kebab-house…<br />

6. INT. SOFFITTA PALAZZO (S. SALVARIO) - GIORNO<br />

…le immagini scattano nervose sullo SCHERMO TV:<br />

Lufti stoppa lo zapping su un documentario sugli<br />

elefanti,la stanza si riempie di barriti mentre il khat<br />

inizia i suoi effetti anfetaminici e l’arabo si massaggia i<br />

muscoli <strong>del</strong> collo.<br />

L’ululato di Kamal si spegne e la sedia a rotelle viene<br />

spinta contro il tavolo: Lufti prende il vecchio per un<br />

orecchio e gli spinge la faccia contro lo schermo; alza al<br />

massimo il volume mentre Kamal fende l’aria con il coltello<br />

fino ad appoggiare la lama al lobo <strong>del</strong> vecchio.<br />

Kamal si china sul vecchio: la sua bocca sfiora la lama<br />

mentre gli sussurra qualcosa. Alza lo sguardo su Lufti e<br />

sghignazza:<br />

Lufti sorride voltandosi verso l’ingresso, smette di<br />

masticare il khat, lo sputa a terra e si fa serio d’un<br />

tratto:<br />

schiocca le dita per attirare l’attenzione <strong>del</strong> fratello.<br />

SULLA SOGLIA<br />

un bianco alto, bruno, taglio militare, sui quaranta,<br />

muscoloso e asciutto, occhi neri, torvo (DANTE; giacca<br />

scura, camicia chiara, pantaloni comodi) con una<br />

ventiquattrore nella mano: fissa<br />

I DUE ARABI<br />

che lasciano il vecchio e lo guardano tra lo stupito e il<br />

divertito.<br />

KAMAL (in arabo)<br />

Cosa è, uno stronzo fantasma o<br />

uno stronzo vero?<br />

Dante, con molta calma, posa la valigetta a terra, si<br />

infila un paio di guanti di pelle nera, riprende la<br />

ventiquattrore, si avvicina ai due e gli si pone di fronte:<br />

fissa negli occhi Lufti.<br />

LUFTI (in arabo)<br />

E' uno stronzo vero. Adesso<br />

riconosco la puzza.<br />

Kamal porta lentamente la mano dietro alla schiena ma<br />

6


Dante, come un lampo, gli afferra il polso e gli schianta<br />

la valigetta di taglio sull’avambraccio: un crac ! e l’ urlo<br />

strozzato <strong>del</strong>l’arabo.<br />

Dante si sfila i guanti fissando Lufti…<br />

LUFTI<br />

Fammi sapere quando riparti,<br />

così ti ammazzo prima.<br />

Un cenno a Kamal, e se ne vanno.<br />

AL TAVOLO<br />

Dante e il vecchio si squadrano, nel frastuono <strong>del</strong>la tv.<br />

Finalmente Dante abbassa il volume e il vecchio gli sorride<br />

indicandosi le orecchie come a dire «’tanto sono sordo».<br />

Dante, sempre impassibile, apre la ventiquattrore: è vuota;<br />

si china sul vecchio che si lascia sollevare sulla spalla;<br />

toglie il cuscino dalla sedia a rotelle, ne scoperchia il<br />

doppio fondo ed estrae tre sacchetti da mezzo chilo di<br />

polvere bianca: li infila nella ventiquattrore; al posto<br />

<strong>del</strong>la roba mette una grossa busta: richiude il sedile e<br />

rimette il vecchio sulla carrozzella.<br />

Sistemando la valigetta Dante incontra il sorriso <strong>del</strong><br />

vecchio:<br />

DANTE (in francese)<br />

Sono tornato quattro giorni fa.<br />

Ma anche qui, adesso, è come<br />

Africa. … Comunque sì, anche a<br />

me fa piacere rivederti.<br />

Chiude la valigetta.<br />

7. INT./EXT. TAXI/VIA GALLIARI - GIORNO<br />

…dietro ai finestrini <strong>del</strong> taxi di Luna scivola ancora<br />

IL QUARTIERE San Salvario:<br />

…un negozietto con banchi di frutta e verdura incorniciato<br />

da lucine natalizie pur essendo a settembre; l’insegna<br />

<strong>del</strong>la sede <strong>del</strong>l’Esercito <strong>del</strong>la Salvezza; le grandi vetrate<br />

<strong>del</strong>l’Asian Market come acquari svuotati; un’auto <strong>del</strong>la<br />

polizia davanti alla sinagoga, gli agenti che chiacchierano<br />

al cellulare, e a pochi metri un bar frequentato da arabi<br />

dove, abbastanza disinvoltamente, un paio di pusher passano<br />

roba a mani già nervose di prima mattina…<br />

Quando Luna torna a guardare oltre il parabrezza, lancia<br />

uno strillo mentre il taxi inchioda:<br />

LUFTI È IN MEZZO ALLA STRADA:<br />

indice puntato sul taxi e occhi da zombie:<br />

il taxi gli si è fermato a un pelo dalle ginocchia,<br />

alle sue spalle appare Kamal inchiodato dal dolore al<br />

braccio.<br />

7


Lufti aggira l’auto<br />

Il taxista tira su il vetro svelto:<br />

Lufti lo sfonda con una gomitata, prende l’uomo per i<br />

capelli e gli punta il coltello a un occhio:<br />

L’ospedale.<br />

LUFTI<br />

Poi lancia un’occhiata a Luna sui sedili posteriori;<br />

spalanca la portiera e trascina la ragazza fuori,<br />

sbattendole dietro valigia e borsa.<br />

Salito anche Kamal, il taxi riparte con un sobbalzo.<br />

8. EXT. VIA GALLIARI - GIORNO<br />

Luna raccoglie le cose che sono uscite dalla valigia: un<br />

mini-abito da sera rosso, jeans, mutandine, un paio di<br />

romanzetti Harmony…<br />

Si alza, lancia un'occhiata ai PASSANTI che si sono fermati<br />

a osservare la scena, si aggiusta la borsa sulla spalla,<br />

bisticcia con la chiusura difettosa, poi muove in direzione<br />

<strong>del</strong>la piazza <strong>del</strong> mercato i propri passi …<br />

9. INT./EXT. SCALE/CORTILE/SOTTERRANEI/AUTORIMESSA - GIORNO<br />

…i passi regolari di qualcuno che scende le scale, rapido,<br />

sicuro:<br />

RAMPE – PIANEROTTOLO – RAMPE – PIANEROTTOLO - ANDRONE -<br />

PORTA:<br />

CORTILE INTERNO e un'altra PORTA all'esatto opposto:<br />

un altro CORTILE, un altro PALAZZO, un altro SOTTOSCALA,<br />

un'ALTRA PORTA:<br />

GRADINI, SCANTINATI,<br />

un'AUTORIMESSA,<br />

un lungo CORRIDOIO buio su cui si affacciano porte di<br />

CANTINE tutte uguali se non per un numero scritto col<br />

gesso… passi che rimbombano , rapidi, fino a una SCALA che<br />

riporta alla luce di<br />

UN ALTRO CORTILE interno e a<br />

UN'ULTIMA PORTA, chiusa:<br />

un grosso mazzo di chiavi tenuto insieme con un mollettone,<br />

- la porta si apre ed ecco<br />

10. INT. RETRO/NEGOZIO COLONIALI/INGRESSO - GIORNO<br />

UN RETRO ingombro di scatoloni,<br />

UN NEGOZIO dalle luci spente, piuttosto buio, chiuso, un<br />

po' polveroso: espositori di vetro, scaffalature zeppe di<br />

scatolame e, oltre le vetrate, il mercato.<br />

L'uomo si muove sicuro nella penombra, passa dietro al<br />

banco per sistemare la ventiquattrore in uno sportello che<br />

chiude con un lucchetto -<br />

Bussano ai vetri <strong>del</strong>l'ingresso…<br />

L'uomo - Dante - si rialza, va verso la porta…<br />

8


FUORI, oltre il vetro:<br />

UNA DONNA DI SPALLE, valigia alla mano, si sta sistemando<br />

nervosa i capelli biondi, come spaesata…<br />

Avvicinandosi a quell'immagine incorniciata dalla porta,<br />

Dante rivede…<br />

INSERTO FLASHBACK: …un’altra donna, con capelli e silhouette<br />

identici, che, valigia alla mano, si sta allontanando come<br />

spaesata…<br />

Un campanello:<br />

il campanello <strong>del</strong>la porta che Dante apre, poi la ragazza<br />

bionda si volta:<br />

è LUNA.<br />

E Dante è come <strong>del</strong>uso.<br />

LUNA<br />

Sei tu Montecarlo?<br />

Dante la guarda scuro in volto.<br />

Poi nota<br />

UN FURGONE<br />

che sta manovrando per infilarsi nel mercato.<br />

LUNA (F.C.)<br />

Ehi, ti chiami Montecarlo?<br />

DANTE<br />

No.<br />

11. EXT. NEGOZIO COLONIALI (P.ZZA MADAMA CRISTINA) - GIORNO<br />

Dante esce, chiude a chiave il negozio, e allontanandosi<br />

verso il furgone…<br />

DANTE<br />

Ti sembro uno di Monaco?<br />

Luna se ne resta con la valigia davanti alla porta chiusa:<br />

‘TORNO SUBITO’ recita un foglio scritto a pennarello con<br />

tratto quasi infantile.<br />

Luna prende le sigarette dalla borsa e sorride tra sè.<br />

LUNA<br />

(in lingua<br />

originale,<br />

SOTTOTITOLATO)<br />

Che stronzo. Bel posto <strong>del</strong>le<br />

palle.<br />

Accende, infila distratta il pacchetto nella borsa e la<br />

chiusura difettosa resta aperta… Intanto si guarda attorno.<br />

9


E' di fronte a un negozio di coloniali:<br />

in vetrina, dietro a una quantità di prodotti, vecchi<br />

pannelli di velluto bordeaux con su scritto in oro COLONIAL<br />

AMARANTE (la “I” finale di “coloniali” non c’è più, ne<br />

resta l’alone).<br />

Nella vetrina si riflette il mercato…<br />

Il negozio infatti si affaccia sulla piazza <strong>del</strong>l’affollato<br />

mercato rionale.<br />

All'angolo con via Madama Cristina, il CAFFÈ <strong>del</strong> Mercato;<br />

poi la piazza, il MERCATO… Luna incrocia lo sguardo di un<br />

VENTICINQUENNE DI COLORE (in un completo di lino marrone)<br />

che la sta squadrando: sta in piedi accanto ai telefoni<br />

pubblici sull’altro lato (al limitare <strong>del</strong>la piazza,<br />

esattamente di fronte al negozio), fuma tranquillo, come se<br />

stesse aspettando una telefonata.<br />

Luna torna con lo sguardo a<br />

DANTE:<br />

il furgone che ha raggiunto ora è accanto a un banco di<br />

primizie.<br />

12. INT. CITROEN-DS/QUARTIERE/VIA M.CRISTINA - GIORNO<br />

Oltre il parabrezza di una Citroen Ds bordeaux scorrono<br />

lente le vie interne <strong>del</strong> quartiere: c’è una cupezza che va<br />

oltre il grigiore. Eppure tutto sembra normale.<br />

AUTORADIO<br />

--non escludono alcuna ipotesi<br />

anche se sembrano orientati<br />

verso un regolamento legato al<br />

racket <strong>del</strong>la prost--<br />

Un fruscio e...: Musica jazz, il suono ovattato AM .<br />

L’uomo ha cambiato stazione e la sua mano torna al volante:<br />

all’anulare destro un grosso anello d’oro (un sigillo).<br />

ALL’ANGOLO,<br />

un paio di pusher di colore appena scorgono l’auto si<br />

portano la mano alla bocca, si infilano qualcosa tra le<br />

labbra e…<br />

scompaiono NELLO SPECCHIETTO.<br />

Una svolta lenta ed ecco l’intasamento <strong>del</strong> mercato: l’auto<br />

ora è ferma accanto a un banco che vende biancheria intima<br />

affollato di NIGERIANE.<br />

ALL’ALTRO LATO <strong>del</strong>la strada<br />

un TOSSICO sfatto, con un sacchetto di plastica penzolante<br />

dalla mano, sta immobile all’angolo: ha gli occhi chiusi,<br />

ondeggia al rallentatore, come ascoltando una musica<br />

ipnotica .<br />

10


L’UOMO AL VOLANTE (F.C.)<br />

(come a memoria)<br />

Cristallina, di sapore amaro.<br />

Colore bianco, marrone o<br />

crema. Solubile in H 2 O.<br />

Provoca euforia, una<br />

sensazione generalizzata di<br />

benessere senza oggettiva<br />

giustificazione se non<br />

chimica.<br />

3.6 diacetilmorfina.<br />

Comunemente nota come Eroina.<br />

Dal tedesco “heroish”:<br />

potenza, eroismo. … Hanno<br />

deciso di sintetizzare e<br />

commercializzare l’eroina alla<br />

fine <strong>del</strong>l’Ottocento, per<br />

rimpiazzare la morfina. Perché<br />

la morfina provocava<br />

dipendenza… Bravi. Stronzi.<br />

Sull'altra corsia sgommano e scivolano, "tirando" seconda e<br />

terza, le due berline degli agenti in borghese (prima ferme<br />

presso "Le Roy").<br />

L'uomo incrocia lo sguardo di<br />

UNO DEGLI ELEGANTONI a bordo,<br />

e seguendo le auto allontanarsi NELLO SPECCHIETTO è<br />

perplesso…<br />

13. EXT. MERCATO (P.ZZA MADAMA CRISTINA) - GIORNO<br />

Il mercato è disposto sulle due metà <strong>del</strong>la piazza tagliata<br />

da via Madama Cristina (auto, tram e bus nei due sensi). Su<br />

ciascuna metà un’ala coperta, a colonnato.<br />

SU UN LATO, banchi di pesce e salumi, frutta e verdura,<br />

fiori, stoviglie;<br />

SULL’ALTRO, abbigliamento nuovo ed usato, prodotti per la<br />

casa, vecchi libri, giocattoli…<br />

Tra una bancarella e l’altra, in spazi ricavati a terra o<br />

su tavolini: orientali che vendono cose ronzanti, neri con<br />

cd pirata, arabi con sacchi di forme di pane e bacinelle di<br />

erbe fresche…<br />

Luna si avvicina a un banco di vestiti: appoggia a terra la<br />

valigia; la borsa è a spalla.<br />

Un giovane dall’aria pulitina (PRIMO RAGAZZO) incrocia un<br />

altro tipo (SECONDO RAGAZZO) e prosegue fino a Luna: la<br />

urta, la borsa scivola a terra; il secondo sbuca alle<br />

spalle di Luna: i due, come veri gentiluomini, si chinano<br />

ad aiutarla, sorridenti.<br />

Intanto, sotto lo sguardo di Dante, un TIPO MUSCOLOSO sta<br />

scaricando casse di avocado dal furgone.<br />

Il Primo Ragazzo passa al Secondo un portafoglio, ma alle<br />

loro spalle esplodono strilli ...<br />

11


SIGNORA (F.C.)<br />

--il --portafoglio! Quei--!<br />

I due ladri si separano:<br />

- il Primo si defila con indifferenza;<br />

- il Secondo schizza via tra la FOLLA, travolgendo ed<br />

urtando,<br />

sbatte e rimbalza contro un UOMO GRASSO,<br />

si trova con la faccia a pochi centimetri da quella di una<br />

VECCHIA -<br />

Negro!<br />

VECCHIA<br />

Il ladro, un bianco (ora anche piuttosto pallido), la<br />

spintona facendola cadere sul banco <strong>del</strong> pesce e prosegue la<br />

corsa gettandosi uno sguardo alle spalle;<br />

un RAGAZZINO di dieci anni spinge lo skateboard sul suo<br />

percorso e lo fa inciampare;<br />

arrancando il ladro urta il tipo che sta scaricando le<br />

cassette:<br />

- cadono degli avocado<br />

- il ladro scivola e barcolla<br />

- a terra, un avocado si spezza in due parti uguali e ne<br />

rotola fuori una pallina scura incellophanata, come un<br />

nocciolo<br />

- il ladro perde l’equilibrio, e cade<br />

- la pallina rotola e viene fermata da un piede femminile<br />

- un altro piede, questo maschile, blocca a terra il collo<br />

<strong>del</strong> ladro mentre una mano lo afferra per il braccio<br />

- Luna si china a raccogliere la pallina.<br />

Dante si china a recuperare i portafogli caduti accanto al<br />

ladro che tiene inchiodato a terra.<br />

Attorno un GRUPPETTO DI PERSONE.<br />

<strong>La</strong> voce <strong>del</strong>l’uomo che stava al volante <strong>del</strong>la Citroen DS:<br />

L’UOMO (F.C.)<br />

(a Dante)<br />

C'è un nuovo sceriffo in città?<br />

C'è stato un concorso e nessuno<br />

me l'ha detto?<br />

Il volto di Dante si gela: alza lo sguardo e lo vede farsi<br />

largo trascinando con sé il secondo borseggiatore.<br />

L’uomo si avvicina sorridendo: è sui quaranta, volto<br />

segnato, capelli neri brizzolati sulle tempie, abito<br />

spezzato scuro:<br />

SALVO.<br />

Salvo e Dante si fissano per un lungo istante, poi il primo<br />

tende la mano:<br />

SALVO<br />

Ciao, Nero.<br />

12


Dante non gliela stringe: gli sbatte sul palmo i portafogli<br />

recuperati.<br />

Avvolta dall’ululare <strong>del</strong>la sirena inchioda una volante:<br />

scendono DUE AGENTI.<br />

Capo.<br />

AGENTE<br />

(a Salvo)<br />

SALVO<br />

(irritato)<br />

Fatemi capire…: voi siete più<br />

giovani di me, ma arrivo<br />

sempre prima io. E questa<br />

volta interviene prima un uomo<br />

che era scomparso da dieci<br />

anni… Che figura ci facciamo<br />

con questa gente?<br />

Salvo indica la folla con gesto plateale, poi passa i<br />

portafogli agli agenti perplessi.<br />

SALVO<br />

(sorride)<br />

Pensateci, cazzo.<br />

Dante ha tirato su per il bavero il ladro: inizia a<br />

spolverargli la giacca guardandolo fisso negli occhi. Salvo<br />

si avvicina, dà un buffetto sulla guancia al ladro e lo<br />

tira a sé, sorridendo a Dante.<br />

Un agente porta all’auto i due ladri, mentre arriva una<br />

seconda volante; intanto il collega si avvicina al gruppo<br />

di persone:<br />

AGENTE<br />

(ad alta voce)<br />

Chi sono i derubati?… quelli<br />

restano, gli altri via.<br />

Luna, veloce, intasca la pallina che stringe in mano,<br />

prende la valigia e si allontana. L’agente che sta<br />

restituendo i portafogli ai proprietari confrontando le<br />

foto dei documenti, ne passa uno a Salvo...<br />

che lo sfoglia poi si guarda attorno fino ad individuare<br />

una silhouette femminile allontanarsi veloce e per un<br />

attimo è imbambolato nel vederne<br />

I CAPELLI BIONDI ONDEGGIARE SULLE SPALLE…<br />

SALVO (F.C.)<br />

Vitanova! Signorina… Vitanova!<br />

Luna si blocca; poi, sentendosi gli occhi addosso, si volta<br />

lentamente… e va verso di lui.<br />

13


E lo sguardo di Salvo, mentre la fissa venirgli incontro<br />

tra la gente, è tra il <strong>del</strong>uso e lo stizzito: come una<br />

tensione che gli viene trasmessa dal SORRISO ambiguo e da<br />

quegli OCCHI morbidi-e-duri che Luna gli tiene piantati in<br />

faccia.<br />

SALVO<br />

Signorina Vitanova…<br />

LUNA<br />

Vitànova…<br />

SALVO<br />

Come preferisce. E’ solo un<br />

nome.<br />

Salvo allunga i documenti,<br />

Luna infila le mani nella borsa e solo ora si accorge <strong>del</strong><br />

furto; tira un respiro: tende la mano per prenderli ma<br />

Salvo si ritrae.<br />

SALVO<br />

Solo che questo è falso.<br />

Lei lancia un’occhiata a Dante che si è avvicinato; Salvo<br />

segue il suo sguardo e per un attimo gli occhi dei due<br />

uomini si incontrano.<br />

Luna stacca dal volto indecifrabile di Dante e fissa Salvo<br />

con disprezzo…<br />

VOCE MASCHILE (F.C.)<br />

È tutto in ordine?<br />

Un uomo sui settanta - faccia sorridente, baffi ben curati,<br />

in camice da droghiere con su scritto AMARANTE - mette una<br />

mano sulla spalla di Salvo:<br />

MONTECARLO<br />

(a Luna)<br />

Avevamo un appuntamento,<br />

signorina. Ma non qui. Lei<br />

deve stare più attenta. Sono<br />

Toni Montecarlo.<br />

Salvo cambia atteggiamento: sorride e porge gentile i<br />

documenti a Luna:<br />

SALVO<br />

Mi scusi, signorina, non<br />

sapevo fosse una puttana.<br />

Luna gli molla uno schiaffo secco che lo lascia senza<br />

parole.<br />

Salvo si massaggia la guancia, con non-chalance gira<br />

l’anello sull’anulare fino a che il sigillo non è rivolto<br />

14


all’interno, e fulmineo sferra un manrovescio verso la<br />

donna…<br />

…ma il suo polso viene bloccato a metà corsa:<br />

Dante lo ha afferrato al volo e lo tiene a mezz’aria<br />

guardandolo dritto negli occhi.<br />

Qualche attimo di silenzio e di immobilità, poi Dante lo<br />

lascia.<br />

MONTECARLO<br />

Ragazzi, per voi il tempo non<br />

passa davvero mai. Dieci anni<br />

e ancora a far ridere la<br />

piazza… Ancora così tante cose<br />

da dirvi? Fate una cortesia a<br />

un vecchio, d'accordo?<br />

Dignità.-<br />

Allora, la ragazza…<br />

(a Luna, gentile ma<br />

sbrigativo)<br />

Con lei ci vediamo più tardi.<br />

Montecarlo fa un gesto a un uomo oltre i settanta, alto e<br />

affilato, con riporto tinto, occhiali marroni, giacchetta<br />

di renna e pantaloni panna: GRIMALDI.<br />

MONTECARLO<br />

Grimaldi, fai tu?<br />

Montecarlo gli dà un mazzo di chiavi e si china appena a<br />

sussurrargli qualcosa; Grimaldi lo rassicura a gesti.<br />

Montecarlo prende sotto braccio Salvo e si allontanano<br />

verso il Caffè <strong>del</strong> Mercato. Luna segue Salvo con uno<br />

sguardo disgustato, poi raccoglie le sue cose: Grimaldi,<br />

con modi eleganti, le prende la valigia; lei accenna un<br />

sorriso, lui la invita con un mezzo inchino ad andare.<br />

Lei lancia un’ultima occhiata a<br />

DANTE che è tornato al camion degli avocado…<br />

e si allontana con Grimaldi.<br />

14. INT. CAFFÈ DEL MERCATO/MERCATO (P. MADAMA CRISTINA) - GIORNO<br />

Salvo e Montecarlo siedono ad un tavolino vicino alle<br />

vetrate: un caffè, un paio di pastiglie e un bicchiere<br />

d’acqua davanti a Montecarlo.<br />

L’uomo parla, ma gli occhi di Salvo sono altrove, osservano<br />

OLTRE IL VETRO, IN PIAZZA,<br />

Dante che allunga una busta al ragazzo che scarica l’ultima<br />

cassetta di avocado.<br />

Montecarlo GUARDA FUORI:<br />

15


Dante che fa un cenno a due RAGAZZINI sugli undici anni con<br />

lo skateboard sotto il braccio. I due prontamente gli si<br />

avvicinano…<br />

MONTECARLO (F.C.)<br />

Come rivedere un morto, mh?<br />

SALVO<br />

Cosa ci fa qui?<br />

MONTECARLO (F.C.)<br />

Qui è casa sua, ecco tutto.<br />

Dobbiamo parlare di lavoro.<br />

Salvo si volta verso di lui.<br />

MONTECARLO<br />

Dopodomani arriva un carico<br />

extra, con dei tir. Sono<br />

contatti di Amid. I tempi sono<br />

stretti, ma è un piatto ricco.<br />

Te ne occupi?<br />

SALVO<br />

Continua.<br />

MONTECARLO<br />

Prima rispondi.<br />

SALVO<br />

Abbiamo un sospeso.<br />

MONTECARLO<br />

Ti liquidiamo tutto insieme.<br />

SALVO<br />

Sull'unghia, la mattina<br />

stessa?<br />

MONTECARLO<br />

Siete di nuovo al verde?<br />

SALVO<br />

No.<br />

Salvo prende una sigaretta, la tiene tra le dita mentre si<br />

porta alla bocca uno spray per asmatici e tira una lunga<br />

boccata.<br />

Poi si accende la sigaretta e torna a guardare fuori,<br />

tossicchiando :<br />

15. EXT. MERCATO - GIORNO<br />

Dante dà ai ragazzini due cassette di avocado;<br />

e quelli si allontanano sugli skates, veloci tra la gente,<br />

tra i banchi…<br />

SALVO (F.C.)<br />

(continua)<br />

Sto solo invecchiando,<br />

comincio a credere nelle<br />

banche.<br />

16


MONTECARLO (F.C.)<br />

Nel mucchio ci metti anche un<br />

po' di carta per mettere in<br />

regola la ragazza?<br />

…sbucando su via Madama Cristina i ragazzini con gli skates<br />

si attaccano al volo al paraurti di una macchina che<br />

procede incolonnata e si prendono un "passaggio"…<br />

SALVO (F.C.)<br />

Se tu mi saldi il conto.<br />

16. INT. CAFFE’ DEL MERCATO - GIORNO<br />

SALVO<br />

E mi paghi la prestazione<br />

doppia. Per l'extra.<br />

Montecarlo lo guarda in modo tutt'altro che rassicurante.<br />

MONTECARLO<br />

Allora parliamo di cose serie.<br />

Stamattina i tuoi colleghi<br />

hanno fatto visita a Pascal e<br />

lui non aveva tempo da<br />

perdere.<br />

SALVO<br />

Chi erano(!?) -- così ci<br />

parlo.<br />

MONTECARLO<br />

Sei tu che dovresti dircelo.<br />

SALVO<br />

Se Pascal permette che la sua<br />

gente si massacri davanti al<br />

suo negozio, deve mettere in<br />

conto un po' di tempo da<br />

dedicare agli agenti. Fa parte<br />

<strong>del</strong> gioco.<br />

MONTECARLO<br />

Gli agenti non girano sui<br />

macchinoni vestiti come<br />

finocchi.<br />

Salvo ripensa all'auto che ha incrociato poco prima.<br />

MONTECARLO<br />

Siamo in affari. Ognuno deve<br />

fare la propria parte. Se ci<br />

sono dei problemi sai che<br />

possiamo parlarne. Ma<br />

cerchiamo di stare a chiappe<br />

strette, ok?<br />

SALVO<br />

M'informerò.<br />

17


MONTECARLO<br />

Sì. E' meglio.<br />

Montecarlo si alza e fa cenno al barista di mettere sul conto.<br />

MONTECARLO<br />

Avrai i soldi che chiedi. Ma<br />

ancora una condizione: se vi<br />

prude il culo, a te e al tuo<br />

amico, dovete semplicemente<br />

grattarvelo. Dopo tanto tempo,<br />

almeno voi non ricominciate con<br />

le stronzate. E adesso ti<br />

saluto, vado a lavorare un po'.<br />

17. EXT. MERCATO - GIORNO<br />

…alla fine <strong>del</strong>la piazza, i ragazzini con gli skates si<br />

staccano dal paraurti <strong>del</strong>l'auto, svoltano in una via ed<br />

entrano in:<br />

18. INT. ASIAN MARKET (NEGOZIO, RETRO) - GIORNO<br />

ALLA CASSA<br />

c’è un CINESE sui trentacinque in camicia e cravatta: lo<br />

seguono<br />

NEL RETRO,<br />

dove c’è UNA CINESE timida e graziosa, sui venti, che, ad<br />

un tavolo, taglia <strong>del</strong>la frutta; davanti a lei, contenitori<br />

di vetro da conserva di diverse misure e una radio a onde<br />

medie che trasmette un notiziario in cinese .<br />

Le cassette vengono lasciate sul tavolo: lei non alza lo<br />

sguardo dal lavoro e<br />

canticchia nella sua lingua.<br />

Il cinese affida ai ragazzini un cartone di “uova di<br />

quaglia”: indica con il dito una SCRITTA IN CINESE; i due<br />

escono.<br />

Il cinese torna NEL RETRO, prende le cassette e scosta UNA<br />

TENDA: si avvia lungo UN CORRIDOIO BUIO su cui si<br />

affacciano diverse porte chiuse contrassegnate da lumicini<br />

rossi. In fondo al corridoio apre una botola nel pavimento<br />

e scende: dall’interrato sale una tenue luce che illumina<br />

un drago dipinto sull’interno <strong>del</strong>la botola.<br />

19. INT. SCALE/ALLOGGIO SIG.RA MARIOLINA - GIORNO<br />

Montecarlo sale e arriva ad una porta di un alloggio:<br />

bussa . Nessuna risposta.<br />

Entra.<br />

MONTECARLO<br />

Mariolina!<br />

MARIOLINA (F.C.)<br />

Sono a stendere! Chi è!?<br />

18


Intanto Montecarlo va al telefono, si mette in poltrona e<br />

inizia a fare un numero.<br />

MONTECARLO<br />

Stia comoda, devo solo fare<br />

una telefonata!<br />

MARIOLINA (F.C.)<br />

Ah, Toni, è lei… Caffè?!<br />

MONTECARLO<br />

Appena preso… Le lascio<br />

qualcosa per il disturbo.<br />

MARIOLINA (F.C.)<br />

Non mi offenda!<br />

MONTECARLO<br />

(tra sé)<br />

Va' che non ti offendi…<br />

Mentre lascia un biglietto da 100 sotto il telefono,<br />

qualcuno, all'altro capo <strong>del</strong> filo, risponde.<br />

MONTECARLO (al telefono)<br />

(accondiscendente)<br />

Sono io. Allora, Rocco, come<br />

vanno le cose a Nizza…?<br />

Montecarlo si accende un sigaro e si prende un posacenere<br />

da un tavolino che - tra bomboniere, souvenir e foto di<br />

nipotini - è un piccolo museo <strong>del</strong> kitsch.<br />

20. EXT. NEGOZIO COLONIALI/P.ZZA M. CRISTINA - GIORNO<br />

Salvo apre la portiera <strong>del</strong>la Citroen Ds parcheggiata in<br />

doppia fila:<br />

Dante lo guarda dalla soglia <strong>del</strong> negozio di coloniali - gli<br />

occhi scorrono sulla<br />

VECCHIA AUTO PERFETTAMENTE CURATA…<br />

che viene lentamente inghiottita dal traffico.<br />

Dante nota poi<br />

UNA GOLF BLU,<br />

con tre uomini a bordo, che si immette bruscamente nella<br />

sua scia provocando clacsonate .<br />

Intanto stanno arrivando i ragazzini con skates e "uova"…<br />

21. INT. NEGOZIO COLONIALI/RETRO - GIORNO<br />

Caramelle di ogni tipo in espositori di vetro, mille<br />

scatole di biscotti su vecchie scaffalature, pareti di<br />

scatolame ricercato, bottiglie francesi…: nel negozio di<br />

Montecarlo trovi di tutto, basta cercare.<br />

19


NEL RETRO<br />

Montecarlo si è messo gli occhiali e sta testando la<br />

purezza <strong>del</strong>la roba. <strong>La</strong> ventiquattrore e le "uova" cinesi<br />

sono lì accanto.<br />

MONTECARLO<br />

Allora, come stava quel povero<br />

Cristo? Vecchio, sordo e<br />

paralitico: minchia, le ha<br />

tutte lui. Non capisco perché<br />

Pascal continua a farlo vivere<br />

in quella stalla. Non ha<br />

nemmeno un cesso pulito. Gesù,<br />

è suo padre! Questi credono di<br />

essere ancora al villaggio…<br />

Come stava?<br />

DANTE<br />

Poteva stare meglio. Non era<br />

solo.<br />

C'erano i due coglioni di<br />

sempre, solo che adesso si<br />

sono fatti biondi.<br />

MONTECARLO<br />

Ah, hai visto le Kessler.<br />

Montecarlo fissa la provetta…<br />

MONTECARLO<br />

Direi che con questa possiamo<br />

anche ritoccare i prezzi agli<br />

albanesi.<br />

DANTE<br />

Com'è che si chiama quello con<br />

le gambe storte?<br />

MONTECARLO<br />

Chi, Kamal? E' diventato un<br />

bravo fantino.<br />

DANTE<br />

Stiamo a vedere come se la<br />

cava con un braccio al collo.<br />

Dante sceglie <strong>del</strong>le caramelle tra contenitori di vetro<br />

pieni di pastiglie colorate.<br />

MONTECARLO<br />

Lo sai che dicono che gli<br />

arabi sono i migliori fantini<br />

<strong>del</strong> mondo? Questo Kamal è<br />

sempre 'fatto', ma dagli anche<br />

solo un mulo… C'è un bel giro<br />

di scommesse su quel nano. E<br />

tu gli hai spaccato un<br />

braccio. Mica male come<br />

stronzata per la tua rentrée.<br />

20


Vuoi spiegarlo tu a Amid che è<br />

stato un incidente?<br />

DANTE<br />

Non è stato un incidente.<br />

Montecarlo alza lo sguardo su Dante:<br />

MONTECARLO<br />

Sì che è un incidente. Le cose<br />

sono cambiate. Adesso quelli<br />

che sanno cos’è la fame<br />

arrivano dall'Est. -<br />

Montecarlo inizia a rimettere via la ‘roba’.<br />

MONTECARLO<br />

(continua)<br />

Con gli altri ormai ci siamo<br />

organizzati. Io, Amid e<br />

Pascal… te l'ho detto.<br />

DANTE<br />

E allora perché i biondi<br />

volevano tirar via un orecchio<br />

al vecchio?<br />

MONTECARLO<br />

Secondo te, per farlo<br />

assomigliare a loro zio?<br />

Niente televisione in questi<br />

quattro giorni?<br />

DANTE<br />

No, ho dormito.<br />

MONTECARLO<br />

E ti sei svegliato solo per<br />

spezzare il braccio sbagliato?<br />

Succede che sono nove giorni<br />

che hanno tutti il culo che<br />

brucia per una mignotta<br />

nigeriana che han trovato<br />

carbonizzata l'altra<br />

settimana. Siamo un giorno sì<br />

e uno no in televisione. I<br />

giornali scrivono <strong>del</strong>le<br />

stronzate. I neri pensano che<br />

siano stati i marocchini. E<br />

giù coltellate tutte le notti.<br />

… Io gli ho detto "aspettate e<br />

vedrete che sono stati solo<br />

dei balordi", ma Amid e Pascal<br />

non ci sentono: diventa matta<br />

'sta gente per le vendette.<br />

Montecarlo si rialza, accende la radio (<br />

musica latina ) e<br />

accennando dei passi di danza…<br />

21


MONTECARLO<br />

Mi chiedo che cosa ci sto a<br />

fare ancora qui.<br />

Evita di spaccare teste. E<br />

gira al largo da quei due.<br />

…scompare in uno sgabuzzino.<br />

22. INT. CITROEN DS/C.SO REGINA MARGHERITA - GIORNO<br />

Salvo è fermo a un semaforo di un corso alberato;<br />

un LAVAVETRI gli sta pulendo il parabrezza. Ai piedi<br />

<strong>del</strong>l'albero, parecchie copie fresche di alcuni quotidiani.<br />

Il tipo lava parabrezza e lunotto.<br />

SALVO<br />

Novità in zona? Stanotte tutto<br />

a posto o coltelli anche qui?<br />

LAVAVETRI (F.C.)<br />

Mmm, poca roba, poca roba.<br />

Salvo indica una copia de <strong>La</strong> Stampa e il lavavetri gliela<br />

dà.<br />

Salvo gli allunga un paio di banconote da 100.<br />

SCATTA IL VERDE,<br />

Salvo riparte.<br />

Fa un numero al cellulare e mette il vivavoce:<br />

OLTRE IL FINESTRINO,<br />

scorre la zona di Porta Palazzo.<br />

VOCE FEMMINILE (al vivavoce)<br />

(assonnata)<br />

Mmmh, pronto…<br />

SALVO<br />

(zuccheroso)<br />

Ciao, piccola, come stai oggi?<br />

VOCE FEMMINILE (al vivavoce)<br />

(assonnata)<br />

Tutta rotta… mmmmh, ma che<br />

ore… sono? E' quasi<br />

mezzogiorno… oh merda, ho<br />

dormito… merda, quattordici<br />

ore… e mi sa che adesso…<br />

(sbadiglia)<br />

…dormo ancora un po'…<br />

SALVO<br />

No, aspetta Nanà, adesso no,<br />

adesso devi mangiare.<br />

22


23. EXT. NEGOZIO COLONIALI - GIORNO<br />

Montecarlo e Dante sistemano tre poltroncine da campeggio<br />

sul marciapiede, davanti al negozio, schienali rivolti al<br />

mercato che sta sgombrando.<br />

DANTE<br />

Chi era quella?<br />

MONTECARLO<br />

Una professionista. Per il<br />

club. Ma è un’altra <strong>del</strong>l’Est,<br />

e quelle…-<br />

DI FRONTE AL NEGOZIO,<br />

al posto telefonico, il solito nero vestito di lino marrone<br />

fuma tranquillo e accenna un saluto a<br />

MONTECARLO<br />

che ricambia con un'occhiata sedendosi, dandogli le spalle.<br />

MONTECALO<br />

(continua)<br />

- quelle sono tutte senza una<br />

storia. Non hanno paura di<br />

niente - l'hai vista, no?<br />

Come fai a fidarti di questa<br />

gente?<br />

GRIMALDI (F.C.)<br />

Mah, oggi… o si impara a<br />

conoscere anche questa gente,<br />

o non si campa.<br />

Grimaldi è tornato da accompagnare Luna, mette paterno una<br />

mano sulla spalla di Dante.<br />

GRIMALDI<br />

Adesso che non sei più solo,<br />

vedi di non fare la fine di<br />

quel minchiafritta di Rocco<br />

Cannata, mmh?<br />

Dante sposta gli occhi su Montecarlo mentre Grimaldi si<br />

sistema comodo sulla poltrona a fiori.<br />

MONTECARLO<br />

(irritato)<br />

Gli stavo appunto spiegando-<br />

(a Dante)<br />

L’ho sistemata nell’alloggio<br />

accanto al tuo. Voglio che me<br />

la tieni d'occhio per qualche<br />

giorno.<br />

23


GRIMALDI<br />

(a Dante)<br />

-Quell'idiota di Rocco Cannata<br />

si è giusto fatto incastrare<br />

da una mignotta che si era<br />

tirato in casa. Si è portata<br />

via pure i gioielli <strong>del</strong>la<br />

moglie. Adesso Cannata è senza<br />

amante, senza moglie, senza un<br />

pacco di soldi. E così<br />

continua a non pagarci,<br />

l'arruso.<br />

DANTE<br />

E tu credi a questa storia?<br />

GRIMALDI<br />

Io so solo che non ho mai<br />

creduto alle puttane redente.<br />

Dante lancia un'occhiata al nero che piantona i telefoni.<br />

DANTE<br />

(accenna al nero)<br />

Chi è il megalomane che si è<br />

inventato questa cosa?<br />

MONTECARLO<br />

(voltandosi)<br />

Ah, l'"addetto alle<br />

telecomunicazioni"? E’<br />

un'invenzione di Grimaldi.<br />

DANTE<br />

C'avrei scommesso.<br />

Dante si allontana sotto i loro sguardi.<br />

GRIMALDI (F.C.)<br />

Meno male che è sempre stato<br />

uno di poche parole, perché<br />

con quell'accento da francese<br />

frocio che ha messo su, fa un<br />

po' impressione.<br />

Scoppiano a ridere. Vecchi amici. Poi mentre si accendono<br />

due cigarillos:<br />

GRIMALDI<br />

Deve stare attento, perché<br />

quella è il suo tipo. … Toni,<br />

mi sa che hai fatto una<br />

stronzata.<br />

MONTECARLO<br />

Naaa, qua ci sono troppi<br />

brutti ricordi… vedrai che<br />

ripartirà. E al massimo si<br />

sarà fatto una scopata<br />

24


consolatoria. Quella non mi<br />

piace: tutto 'sto casino da<br />

subito, eccheccazzo?<br />

Grimaldi allunga le gambe e si infila gli occhiali da sole…<br />

GRIMALDI<br />

Certo che bella è bella.<br />

24. INT. CITROEN DS/AUTOSILOS P.PALAZZO - GIORNO<br />

L’auto di Salvo sale le rampe circolari <strong>del</strong> silos fino a<br />

L’ULTIMO LIVELLO,<br />

perché lì ci sono poche macchine, poche persone, perché è<br />

un po' angosciante ma silenzioso .<br />

Si sintonizza sulla frequenza <strong>del</strong>le pattuglie, prende il<br />

giornale e si mette comodo.<br />

Apre il giornale, dentro c'è un pacchetto di cellophan, lo<br />

apre: una ventina di grammi di marijuana.<br />

Salvo annusa soddisfatto e si rolla una canna.<br />

Accende, ma al secondo tiro il cellulare inizia a<br />

squillare :<br />

SALVO (al cellulare)<br />

Sì. Sono io.<br />

Salvo spegne la radio e ascolta attentamente.<br />

Con un boato , la porta dei pedoni viene spalancata: ora,<br />

OLTRE IL FINESTRINO,<br />

una MAMMA ISTERICA sta inseguendo il FIGLIO. Fanno un gran<br />

casino tra tutti e due: la madre che strilla impazzita , il<br />

figlio che ride a crepapelle.<br />

Salvo osserva la scena con il cellulare all'orecchio: è<br />

scuro in volto, ascolta ancora, chiude la comunicazione poi<br />

si scarabocchia sul margine <strong>del</strong> giornale:<br />

HOTEL PR.PIEMONTE - SUITE 3<br />

E’ pensieroso: riaccende lo spinello, mentre<br />

L'AUTO DELLA MAMMA<br />

gli passa accanto - la donna sta ancora urlando come una<br />

pazza al bambino che se la ride, ma non si sente nulla.<br />

Salvo segue l'auto<br />

NELLO SPECCHIETTO LATERALE<br />

fino a quando non scompare, poi va con lo sguardo a<br />

L'ALTRO REFLETTORE,<br />

osserva l’infilata di fari spenti <strong>del</strong>le auto<br />

parcheggiate... infine si volta: silenzio, immobilità.<br />

Un ultimo tiro, getta la mezza canna e mette in moto.<br />

25


25. INT. HALL HOTEL PR. PIEMONTE/ASCENSORE - GIORNO<br />

Salvo attraversa una HALL d'albergo, segue l'indicazione<br />

ASCENSORE/LIFT, percorre con passo metronomico<br />

UN LUNGO E AMPIO CORRIDOIO:<br />

dalla zona bar, laterale, sbuca frettoloso<br />

UN UOMO SUI TRENTACINQUE – piuttosto grasso, bruno, occhi<br />

piccoli, ben vestito, con dei fascicoli sotto il braccio e<br />

un cellulare all’orecchio.<br />

UOMO sui 35 (F.C., al cellulare)<br />

--sì, certo… --due giorni,<br />

però possono--<br />

Nella fretta travolge Salvo: i fascicoli volano a terra.<br />

UOMO sui 35<br />

(tra sé)<br />

Merda!<br />

(al cellulare)<br />

- Sì…<br />

Raccogliendo i fogli fa dei cenni di scusa a Salvo, ma<br />

guardandolo meglio sembra irrigidirsi – solo per un attimo.<br />

Salvo prosegue la camminata: gli lancia un'occhiata<br />

stizzita e prosegue lungo il corridoio.<br />

Il trentacinquenne resta a guardarlo allontanarsi ed<br />

infilarsi, in fondo al corridoio, ne<br />

L’ASCENSORE:<br />

Salvo schiaccia il pulsante e le porte si chiudono con un<br />

dlin mentre lancia un'ultima occhiata al tipo che è tornato<br />

al cellulare.<br />

NEL CORRIDOIO<br />

L'uomo ascolta riordinando le proprie cartelline:<br />

rapidamente scorre documenti, schede, e <strong>del</strong>le fotografiecon<br />

immagini rubate di un arabo, alcuni neri, Montecarlo…<br />

VOCE (al cellulare)<br />

Resta comunque un incarico<br />

interinale. Due-tre giorni e<br />

passa di mano, quindi faccia<br />

quello che crede: nessuno si<br />

aspetta niente, ma se riesce a<br />

combinare qualcosa, tutto di<br />

guadagnato per la sua<br />

carriera. Questo è ovvio.<br />

26. INT. HOTEL CORRIDOIO SUITES - GIORNO<br />

Le porte <strong>del</strong>l’ascensore si aprono e svelano Salvo.<br />

26


In fondo al corridoio che serve le suites, un uomo accanto<br />

all'ultima porta.<br />

Salvo si dirige verso di lui: l'uomo ha un'auricolare.<br />

Salvo, avvicinandoglisi, si porta una mano alla fondina<br />

ascellare e lentamente estrae la pistola - l'uomo si<br />

allarma, ma Salvo, come un pistolero, fa roteare la pistola<br />

e gliela porge tenendola per la canna appena gli è di<br />

fronte.<br />

L'uomo ritira l'arma, bussa e apre la porta facendolo<br />

entrare.<br />

27. INT. HOTEL SUITE COMMISSIONE (ATTICO) - GIORNO<br />

TRE GIOVANI UOMINI, una lunga scrivania ingombra di<br />

quotidiani, fascicoli, PC portatili…<br />

Alle loro spalle un’ampia vetrata sui tetti di Torino e la<br />

Mole Antonelliana.<br />

Due di loro sono piuttosto curati e indossano completi<br />

scuri; sono alla scrivania, uno smanetta sul portatile da<br />

cui provengono i suoni di un videogame .<br />

Il terzo uomo sta collegando un portatile ad una tv: porta<br />

una fondina ascellare da cui spunta il calcio di una<br />

Beretta d’ordinanza.<br />

<strong>La</strong>ncia un'occhiata rapida a Salvo, e Salvo sembra<br />

riconoscerlo: è l'uomo visto a bordo di una <strong>del</strong>le berline<br />

la mattina stessa.<br />

Al suono <strong>del</strong>la porta che si chiude, quello con la pistola<br />

indica a Salvo l’unica sedia di fronte alla scrivania.<br />

Salvo si siede, e i tre lo ignorano: uno continua a giocare<br />

al videogame pestando furiosamente sulla tastiera e<br />

dimenandosi in sincro col mouse; il secondo uomo segue la<br />

partita; il terzo si rigira sulla poltrona infine sfila la<br />

pistola dalla fondina e la mette in un cassetto <strong>del</strong>la<br />

scrivania.<br />

Fanculo.<br />

PRIMO UOMO<br />

Il giocatore si lascia andare contro lo schienale e si<br />

asciuga il sudore. <strong>La</strong> partita è evidentemente finita: cala<br />

il silenzio .<br />

Finalmente gli occhi dei tre convergono su<br />

SALVO che continua a fissarli...<br />

...e gli occhi di Salvo vanno a<br />

L'UNICA POLTRONA VUOTA<br />

al di là <strong>del</strong>la scrivania: quella centrale, proprio davanti<br />

alla sua.<br />

Una porta laterale si apre e, con il suo pacco di fascicoli<br />

sotto il braccio, entra il trentacinquenne... che si lascia<br />

cadere sulla poltrona vuota, quella <strong>del</strong> CAPO COMMISSIONE.<br />

27


CAPO COMMISSIONE<br />

Burocrazia e contrattempi.<br />

Chiedo scusa.<br />

<strong>La</strong>ncia un sorriso a Salvo, inforca occhiali da vista<br />

firmati, apre un fascicolo e inizia a scorrerlo: il suo<br />

sguardo è come il suo portamento, rigido.<br />

Salvo ha preso il portasigarette e si sta accendendo una<br />

sigaretta...:<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Non dovrebbe.<br />

Leggo che ha una brutta asma.<br />

(ammicca)<br />

Ma qualche piccolo vizio<br />

bisogna pur tenerselo.<br />

Il Capo Commissione gli pianta due occhi vuoti in faccia,<br />

uno sguardo che Salvo sostiene a lungo...<br />

il Capo sorride e torna al fascicolo:<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Salvatore Martìri…<br />

Lei è entrato in Polizia a<br />

vent’anni; dopo soli dieci<br />

mesi ha fatto il suo primo<br />

arresto importante; a<br />

ventiquattro passa alla<br />

buoncostume e si dimentica la<br />

divisa.<br />

<strong>La</strong> mettono in Liguria, sul<br />

confine con la Francia e lei<br />

diventa il migliore infiltrato<br />

in quel merdaio di traffici:<br />

un vero orgoglio per suo<br />

padre, poliziotto tutto d’un<br />

pezzo, lui, hm?<br />

E' lui che si è interessato<br />

per farla tornare qui,<br />

all'epoca. Il resto è storia:<br />

quasi vent’anni in polizia,<br />

quasi tutti in borghese. Oggi<br />

lei è ispettore, coordina il<br />

Nucleo Informativo.<br />

(sfottente)<br />

Bella carriera…<br />

(chiude il dossier)<br />

Peccato per i problemi in<br />

famiglia.<br />

Salvo tira una lunga boccata e lo fissa.<br />

28


CAPO COMMISSIONE<br />

Mi hanno messo qui per aprire<br />

un'indagine, per preparare la<br />

pappa a qualcun altro.<br />

Sei giorni fa il fiume ha<br />

restituito il corpo di un<br />

nostro collega con un colpo in<br />

testa. Aveva dei debiti di<br />

gioco, lo sapevano tutti.<br />

Immagino sia più informato di<br />

me, dato che lavorava anche<br />

lui al Nucleo Informativo.<br />

Quello che non credo sappia<br />

ancora è che ieri, nella sua<br />

cantina, hanno trovato una<br />

scatola. Il tipo aveva il<br />

vizio <strong>del</strong> ricatto, ci si<br />

pagava il gioco: c'erano<br />

soldi, foto di un paio di<br />

ispettori con le braghe<br />

calate, i dati di un paio di<br />

bische con nomi e cognomi,<br />

c'era un'agenda coi suoi<br />

debiti, appunti… e lì c'era<br />

anche una manciata di foto che<br />

secondo me sono quelle<br />

interessanti.<br />

Fissa Salvo che spegne la sigaretta.<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Forse lei mi può aiutare a<br />

chiarirmi le idee.<br />

Il Capo fa un cenno agli uomini:<br />

uno accende il tv, l'altro si mette al computer:<br />

CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />

Tutti gli scatti sono stati<br />

fatti a San Salvario.<br />

SULLO SCHERMO appare UNA FOTO:<br />

la vetrata <strong>del</strong> negozio di coloniali, un distinto algerino<br />

di sessant'anni all'interno che parla con Montecarlo…<br />

28. INT. MACELLERIA ISLAMICA/STRADA - GIORNO<br />

Un piano di marmo e un pezzo di carne: un coltellaccio si<br />

abbatte con uno schianto e taglia di netto la carne in due<br />

pezzi.<br />

E’ una macelleria con piastrelle azzurre, scritte in arabo,<br />

pagine <strong>del</strong> corano ricamate e incorniciate.<br />

Un distinto algerino di sessant'anni (AMID; volto percorso<br />

da rughe profonde, i capelli ancora folti e neri, senza un<br />

29


orecchio, elegantemente vestito in tinte kaki) sta ridendo<br />

appoggiato alla cassa: beve thé alla menta in compagnia dei<br />

DUE MACELLAI ARABI.<br />

CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />

Amid Ali Mazik. Una vecchia<br />

conoscenza degli archivi.<br />

Algerino. Prima combatte per<br />

liberare il suo paese dalla<br />

Francia, poi va a seminare<br />

bombe sui Campi Elisi. Ha<br />

organizzato la comunità araba<br />

nel quartiere. Ha una<br />

lavanderia.<br />

OLTRE LA VETRATA, IN STRADA,<br />

si ferma una vecchia berlina Honda smarmittante guidata da<br />

un ARABO grande e grosso in abiti tradizionali:<br />

scendono Lufti e Kamal(con l’avambraccio ingessato);<br />

attraversano la strada, si infilano in una LAVANDERIA A<br />

GETTONI.<br />

Amid, vedendoli, smette di ridere ed esce.<br />

29. EXT. NEGOZIO "LE ROY" - GIORNO<br />

SEQUENZA FOTOGRAFICA:<br />

un'uomo di colore (PASCAL) dagli occhiali scuri, elegante,<br />

scende da un macchinone davanti al negozio "Le Roy"… un<br />

tipo stile rapper gli tiene la porta aperta.<br />

Nell'ULTIMA FOTO,<br />

l'uomo scompare nell'ombra <strong>del</strong>l'interno <strong>del</strong> negozio: si<br />

intravedono scaffalature vuote.<br />

CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />

Qui gli appunti dicono:<br />

Pascal Leroy. “Il Re”. Costa<br />

d’Avorio. Studia in America.<br />

Alla morte <strong>del</strong>lo zio, eredita<br />

un negozio e un alloggio e si<br />

stabilisce qui.<br />

- Non vende niente, e nessuno<br />

compra niente. Sta lì dentro,<br />

non esce quasi mai.<br />

30. EXT. NEGOZIO COLONIALI - GIORNO<br />

Il marciapiede antistante il negozio di coloniali; sulle<br />

sedie di tela, Montecarlo e Grimaldi fumano tranquilli<br />

chiacchierando con un TIPO BASSO, in piedi di fronte a<br />

loro.<br />

30


CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />

Antonio Amarante. Detto<br />

‘Montecarlo’ perché ha<br />

iniziato con le bische.<br />

Sessantacinque anni.<br />

Prima sorpresa: Questo<br />

pensavamo fosse praticamente<br />

in pensione, non ha nemmeno un<br />

telefono… E invece senta cosa<br />

scrive:<br />

"Nel ’75 gli italiani<br />

soppiantano i francesi nel<br />

commercio <strong>del</strong>l’eroina in<br />

Europa: da allora, ANCORA<br />

OGGI, nel quartiere la Società<br />

fa capo a lui"; segue lista<br />

attività illecite ecc.ecc., ed<br />

ecco due parole magiche...:<br />

"Traffico Clandestini".<br />

Seconda sorpresa.<br />

31. INT. HOTEL SUITE COMMISSIONE (ATTICO) - GIORNO<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Un ritratto diverso da quello<br />

dei suoi rapporti.<br />

SALVO<br />

Montecarlo apparentemente è<br />

l'ultimo avamposto <strong>del</strong>la<br />

vecchia mala rispetto a quelli<br />

<strong>del</strong>l'Est. Di fatto oggi si<br />

limita a un po' di<br />

ricettazione, il resto è<br />

facciata. Lo lasciamo<br />

sopravvivere. E poi un po' di<br />

selezione naturale fa buon<br />

gioco, a volte - se ha mai<br />

lavorato per strada lo sa.<br />

CAPOCOMMISSIONE<br />

Quindi mi sta dicendo che è<br />

uno che… collabora - diciamo<br />

così.<br />

SALVO<br />

Lo conosco fin da quando ero<br />

ragazzino, vivevo nel suo<br />

palazzo. Diciamo che resta la<br />

migliore fonte per capire cosa<br />

succede in zona.<br />

CAPOCOMMISSIONE<br />

Una specie di termometro.<br />

SALVO<br />

Sì… diciamo così.<br />

31


L’ELEGANTONE<br />

(a Salvo)<br />

Il termometro è una cosa che<br />

ci si infila in culo… Non è<br />

proprio una cosa pulita.<br />

Il Capo commissione fulmina con lo sguardo il collaboratore<br />

che si è intromesso.<br />

SALVO<br />

(al collaboratore)<br />

Infatti non l'ho detto io, ma<br />

il tuo capo. Io avrei detto<br />

barometro. Quel quartiere è<br />

una pentola a pressione - se<br />

non vivessi dal parrucchiere<br />

forse lo sapresti.<br />

CAPOCOMMISSIONE<br />

(sorride)<br />

D'accordo. Ecco chiarite le<br />

prossime immagini. Devo dirle,<br />

Martiri, che lei è fotogenico.<br />

SULLO SCHERMO, ALTRE FOTO:<br />

- Montecarlo che tiene sottobraccio Salvo, davanti al<br />

negozio<br />

- più scatti di Salvo e Montecarlo che parlano fitto vicino<br />

a un'auto in cui siede Grimaldi.<br />

LE FOTO SCOMPAIONO.<br />

Il capo commissione si volta e piazza gli occhi in quelli<br />

di Salvo, sorridendo viscido:<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

E poi c'era quest'altra foto…<br />

che qualche problema ce l'ha<br />

dato. Lei è quasi<br />

irriconoscibile… Che anno era?<br />

SULLO SCHERMO: UNA VECCHIA FOTO,<br />

molto rovinata, di Salvo e Dante a vent’anni, sorridenti;<br />

tra di loro una RAGAZZA BIONDA che li abbraccia entrambi<br />

guardando Dante: sullo sfondo due grosse moto e il mare.<br />

32. EXT. ASIAN MARKET - NOTTE<br />

Di notte, visto da fuori, l’Asian Market è una sorta di<br />

acquario sintetico: tre ampie vetrate al neon dietro alle<br />

quali occhieggiano gadgets orientali (budda fluorescenti,<br />

bonsai di gomma...), birre cinesi e scatolame esotico.<br />

Il cinese fuma una sigaretta sul gradino <strong>del</strong> suo market.<br />

Arriva Dante ed entrano insieme senza dirsi nulla.<br />

32


OLTRE LE VETRATE, Dante e il cinese scompaiono nel retro<br />

con due tipi albanesi… dopo un po' riappaiono…<br />

Dante viene verso l'uscita, esce in strada…<br />

SALVO (F.C.)<br />

Ho saputo che ci sono novità.<br />

Salvo emerge dall'ombra e gli va incontro con una canna tra<br />

le dita, sorridendo.<br />

SALVO<br />

(continua)<br />

E una novità è una variazione<br />

<strong>del</strong> piano, quindi non è mai<br />

una buona cosa.<br />

DANTE<br />

Ci sono <strong>del</strong>le complicazioni<br />

per uno dei tir in arrivo.<br />

Pare che non sia pulito.<br />

Potrebbe esserci qualcuno ad<br />

aspettarlo. Tutto qui.<br />

Salvo fa un lungo tiro e inizia a tossire -<br />

SALVO<br />

Cazzo…<br />

DANTE<br />

Ancora a fumare quella merda?<br />

Salvo inala lo spray per l'asma.<br />

SALVO<br />

Contro l'asma e la<br />

depressione. Cazzo, non c'è un<br />

filo d'aria stasera.<br />

DANTE<br />

Tu non sai cos’è il caldo,<br />

quello vero.<br />

SALVO<br />

E tu dove sei stato per<br />

impararlo?<br />

Dante non risponde e fa per andarsene...<br />

SALVO<br />

Be’— Cristo Santo, Nero, sono<br />

passati dieci anni!<br />

DANTE<br />

Sì, sono passati dieci anni e<br />

nessuno mi chiama più Nero.<br />

SALVO<br />

Sei tornato per ammazzarmi?<br />

Salvo gli offre un tiro, Dante rifiuta.<br />

33


DANTE<br />

Tu sei già morto.<br />

SALVO<br />

Be’, dopo tutto questo tempo<br />

dimmi qualcosa che non sappia<br />

già.<br />

Salvo getta il mozzicone, si porta lo spray alla bocca ma<br />

non ne esce che un mezzo spruzzo : agita la bomboletta mentre<br />

ALLE SUE SPALLE passa la GOLF BLU:<br />

Dante la segue con lo sguardo; a bordo tre uomini, quello<br />

seduto sui sedili posteriori è voltato verso di loro.<br />

DANTE<br />

Qualcosa tipo che puzzi di<br />

sbirro?<br />

SALVO<br />

Sono uno sbirro; di cosa<br />

dovrei puzzare, di merda?<br />

Salvo sorride, poi si volta seguendo lo sguardo di Dante e<br />

vede<br />

I FANALINI DELLA GOLF che svolta.<br />

Ora Salvo non sorride più.<br />

SALVO<br />

Non vuoi sapere nemmeno di<br />

lei?<br />

Dante volge lo sguardo altrove…<br />

Salvo getta lo spray.<br />

SALVO<br />

Ok. Accompagnami in farmacia.<br />

Dante non si muove, Salvo attraversa la strada…<br />

…e un vecchio furgone TRANSIT nero, con leoni aerografati<br />

sulle fiancate, svolta veloce sopraggiungendogli alle spalle<br />

con un rombo : ondeggia, e per un soffio evita Salvo.<br />

Il furgone dà una botta di clacson e tira dritto su per la<br />

via in direzione opposta alla piazza:<br />

si ferma davanti ad un portone poco più in su. Resta col<br />

motore acceso .<br />

Salvo si solleva da terra, si guarda la giacca strappata,<br />

si volta verso il furgone; lancia un'occhiata di sfida a<br />

Dante e si incammina risoluto verso il Transit.<br />

Dante lo guarda allontanarsi chinandosi:<br />

a terra sono rimasti portasigarette e accendino.<br />

34


DANTE<br />

(tra sé)<br />

Vediamo se riesci a farti<br />

ammazzare.<br />

Continuando a osservare Salvo che va verso il furgone, Dante<br />

si accende uno spinello e fa una smorfia: guarda schifato la<br />

‘sigaretta’ fumante tra le sue dita. Quando rialza lo<br />

sguardo, Salvo ha raggiunto il<br />

TRANSIT:<br />

lo vede piazzarsi davanti al finestrino, discutere qualche<br />

istante poi allungare le braccia dentro e tirarne fuori la<br />

testa <strong>del</strong>l’AUTISTA (un nero) e dargli una testata sul naso;<br />

lo vede spalancare la portiera, trascinare fuori il tipo che<br />

si tiene le mani sul naso…<br />

…Dante si spazzola la cenere dalla giacca; torna a guardare<br />

il pestaggio, ma la situazione intanto si è invertita:<br />

il nero ora afferra Salvo, lo scaraventa su un cofano, lo<br />

sbatte sul parabrezza.<br />

Salvo rotola e cade sul marciapiede. Intanto i portelloni<br />

posteriori <strong>del</strong> Transit si aprono lentamente e dall'oscurità<br />

emergono QUATTRO NERI armati di spade e spranghe che, veloci,<br />

si infilano in un portone.<br />

Salvo tenta di rialzarsi cercando di estrarre la pistola;<br />

l'avversario lo schiaccia a terra con un piede tra le spalle;<br />

Salvo riesce a prendere la pistola, la porta alle sue spalle,<br />

fino ad appoggiarla alla rotula <strong>del</strong> nero: tira il grilletto,<br />

bang !, il ginocchio cede e il nero va a terra urlando .<br />

Salvo<br />

ansima accasciato, si risolleva lentamente: si china<br />

sul nero, lo trascina accanto ad un’auto, lo solleva e gli<br />

sbatte la testa contro la portiera una-due-tre volte, poi lo<br />

lascia cadere a terra e rassettandosi la giacca si infila nel<br />

portone in cui sono scomparsi gli altri tipi armati.<br />

Dante tossisce, getta lo spinello e si avvicina con passo<br />

tranquillo al nero steso a terra: lascia cadere sul petto<br />

<strong>del</strong>l’uomo un fazzoletto; il nero lo prende e inizia a<br />

fasciarsi il ginocchio.<br />

Dante alza lo sguardo fino a<br />

LE FINESTRE DEGLI ULTIMI PIANI ILLUMINATE,<br />

da cui proviene il rimbombo di uno stereo a palla,<br />

poi si china sul nero, gli infila la mano nella tasca <strong>del</strong><br />

giaccone e ne trae un pacchetto di sigarette: se ne prende<br />

una e gli rimette il resto in tasca.<br />

Accende e tira una lunga nota.<br />

33. INT. MANSARDA ARABI - NOTTE<br />

Musica assordante.<br />

35


Una RAGAZZA SUI DICIOTTO (col fisico e lo sguardo da tossica)<br />

se ne sta in piedi sulla soglia, a occhi socchiusi, mentre<br />

una BIONDA in carne, a petto nudo e slip, chiude a chiave la<br />

porta alle sue spalle e la oltrepassa sfiorandole le spalle<br />

con una mano: la ragazza si ritrae pigramente e muove qualche<br />

passo. Attraverso una spessa coltre di fumo, si intravede una<br />

mansarda spaziosa e luminosa, arredata in maniera costosa ma<br />

disordinata.<br />

Al centro <strong>del</strong>la stanza, Kamal a torso nudo: seduto su una<br />

poltrona da scrivania (con le rotelle), ha una pipetta di<br />

vetro tra le dita <strong>del</strong> braccio ingessato e fuma crak.<br />

Kamal fa ruotare con il piede una telecamera su cavalletto<br />

posta accanto alla poltrona, mandandola ad inquadrare la<br />

tossica; alcuni cavi elettrici attraversano la stanza<br />

collegando la telecamera a un maxischermo su cui lampeggia la<br />

scritta rossa REC.<br />

Accanto alla porta d’ingresso, seduto a terra, Lufti percorre<br />

con la punta di un coltello il contorno di un capezzolo <strong>del</strong>la<br />

bionda che ora gli siede accanto e segue sullo schermo tv lo<br />

spogliarello <strong>del</strong>la ragazza appena arrivata, muovendo intanto<br />

il braccio tra le gambe <strong>del</strong>l'uomo.<br />

34. INT. SCALE/MANSARDA ARABI - NOTTE<br />

SCALE:<br />

I quattro neri salgono l’ultima rampa di scale e,<br />

silenziosi, si dirigono verso la porta dal cui interno<br />

proviene la musica techno: il più grosso dei quattro<br />

abbatte la porta con uno SCHIANTO spalancando la<br />

MANSARDA<br />

…e per un attimo resta imbambolato sulla soglia: è buio, di<br />

fronte a sè<br />

LO SPOGLIARELLO DELLA RAGAZZA SU MAXISCHERMO.<br />

D’improvviso, gli occhi <strong>del</strong> nero si spalancano ancora, con<br />

tutt’altra espressione: Lufti (seduto ai suoi piedi,<br />

accanto alla porta) gli ha piantato il coltello nella<br />

coscia e gira la lama.<br />

Il nero urla e crolla a terra tenendosi la gamba<br />

sanguinante e lasciando cadere la propria spada.<br />

Come un lampo, Lufti arraffa l’arma mentre gli altri uomini<br />

piombano dentro…<br />

Un nero avanza verso la poltrona di Kamal e gli si piazza<br />

davanti brandendo a due mani una scimitarra: Kamal<br />

indietreggia sulla poltrona con le ruote, spingendola<br />

indietro, schivando i fendenti che vanno a maciullare gli<br />

angoli <strong>del</strong>lo schienale, poi la poltrona si blocca, è<br />

arrivata ad una porta-finestra: il nero sferra l’ultimo<br />

colpo, Kamal si butta di lato con la poltrona, la<br />

sciabolata va a vuoto, il nero si sbilancia in avanti e<br />

sfonda le lastre di vetro col corpo.<br />

36


Intanto, un’altra sciabolata viene parata da Lufti, armato<br />

di spada: la bionda seminuda piomba alle spalle <strong>del</strong> nero<br />

che combatte il suo uomo, lo trascina per i capelli urlando<br />

selvaggia e gli<br />

sbatte la testa contro lo stipite <strong>del</strong>la<br />

porta due-tre-quattro volte, fino a quando il sangue non<br />

cola sul muro e il gigante non va giù come un sacco…<br />

Di Kamal si occupa il terzo nero con la spranga che ha tra<br />

le mani: l’arabo para un colpo con l’ingessatura, crrrac!,<br />

va a terra, scalcia e indietreggia, evita gli incalzanti<br />

colpi che mandano in frantumi un tavolino di cristallo e<br />

sventrano il divano ghepardato e quando non c’è più scampo,<br />

il colpo di grazia viene bloccato dalla spada di Lufti…<br />

SCALE:<br />

Il nero con il coltello nella coscia si trascina giù per le<br />

scale fino al pianerottolo dove c’è Salvo senza fiato.<br />

Si ignorano: uno occupato a mettere il colpo in canna per<br />

la festa <strong>del</strong> piano superiore, l’altro a estrarre dalla<br />

coscia la lama.<br />

MANSARDA:<br />

Lufti e l’ultimo africano si affrontano: uno-due-tre colpi,<br />

la spranga che vola via, la spada che si conficca nella<br />

spalla <strong>del</strong> nero che cade in ginocchio, e Kamal che lo<br />

stende sfasciandogli la telecamera in testa.<br />

Salvo entra nell’alloggio a pistola spianata: la bionda gli<br />

piomba addosso trascinandolo a terra, l’arma scivola via<br />

fino ai piedi di Kamal che la gira a Lufti.<br />

Salvo dà un pugno in faccia alla donna ma quando si rialza<br />

Lufti gli tiene già la pistola puntata tra gli occhi.<br />

Il cd techno finisce:<br />

silenzio , solo le<br />

sottili scariche<br />

elettriche <strong>del</strong>la strobo.<br />

<strong>La</strong> ragazza magra, la pelle sporca di sangue, barcolla fino<br />

all’ultimo nero caduto: si siede a terra, si mette la sua<br />

testa in grembo e gli accarezza i capelli<br />

ninna-nanna.<br />

Dall’esterno giunge l’ululare <strong>del</strong>le<br />

35. EXT. STRADA - NOTTE<br />

sirene .<br />

cantilenando una<br />

Due auto <strong>del</strong>la polizia, con lampeggiatori ma senza<br />

contrassegni, inchiodano bloccando il Transit.<br />

Dante segue distratto le operazioni, gli AGENTI lo<br />

ignorano; si allontana di un paio di passi dal nero che<br />

viene portato via da due poliziotti.<br />

Altri, in borghese, fanno per andare verso<br />

IL PORTONE<br />

ma ne escono i due arabi che usano come scudo Salvo: Lufti<br />

gli tiene la pistola sotto il mento.<br />

Gli agenti puntano le armi:<br />

i tre si bloccano.<br />

Attorno è tutto un gracchiare di ricetrasmittenti ed un<br />

lampeggiare azzurro.<br />

37


<strong>La</strong> situazione è come congelata per un lungo istante…<br />

poi Dante getta il mozzicone <strong>del</strong>la sigaretta e fa un passo<br />

attirando gli sguardi dei due arabi.<br />

DANTE<br />

(a Lufti,<br />

in arabo)<br />

Sparagli. Se gli spari mi fai<br />

un favore.<br />

Gli agenti lo guardano come se fosse pazzo. Lufti fa<br />

scivolare nervoso il dito sul grilletto: con lo sguardo<br />

corre veloce dagli occhi duri di Dante a quelli folli di<br />

Kamal, poi spinge con più forza la canna sotto il mento di<br />

Salvo.<br />

Intanto Dante apre la portiera di un’auto <strong>del</strong>la polizia e<br />

si mette al posto di guida: abbassa il finestrino.<br />

Guido io.<br />

DANTE<br />

I due esitano, poi, ancora usando come scudo Salvo, si<br />

avvicinano all’auto: fanno per entrare tutti e tre ma --<br />

DANTE<br />

No, il vecchio resta qua.<br />

A un cenno di Lufti, Kamal entra nell’auto, si siede<br />

accanto a Dante e gli punta il coltello alla gola:<br />

KAMAL<br />

(un sibilo)<br />

Tu devi essere scemo.<br />

Dante si volta e accenna all’ingessatura spaccata e<br />

sanguinante:<br />

DANTE<br />

E quella deve fare male.<br />

Lufti spara alle gomme <strong>del</strong>le altre auto, stacca dal tetto<br />

il lampeggiante blu, spinge via Salvo e salta in macchina<br />

sui sedili posteriori.<br />

36. INT./EXT. AUTO/P.ZZA M.CRISTINA - NOTTE<br />

Dante traffica con le chiavi, Lufti gli spinge la testa in<br />

avanti con la canna <strong>del</strong>la pistola:<br />

la scritta ABS <strong>del</strong> volante è a poco centimetri dal suo<br />

naso.<br />

LUFTI<br />

Che cazzo aspetti!?<br />

38


Dante si mette la cintura, mette in moto, lancia un’occhiata<br />

a Kamal e sgomma via a razzo.<br />

<strong>La</strong> macchina sbanda ed attraversa in diagonale<br />

LA PIAZZA E VIA MADAMA CRISTINA:<br />

un’auto e un tram inchiodano evitando la scheggia che gli<br />

ha tagliato la strada e che ora salta sotto l’altra<br />

ALA COPERTA DEL MERCATO:<br />

Dante pigia sull’acceleratore e fa schizzare l’auto mentre<br />

i neon scivolano sul parabrezza.<br />

KAMAL<br />

Pazzo bastardo, dove cazzocosa<br />

cazzo!?<br />

LUFTI<br />

(spinge la pistola<br />

sulla nuca)<br />

Rimettiti in strada, coglione!<br />

Ma Dante punta il muro <strong>del</strong> palazzo al fondo <strong>del</strong>l’ala<br />

coperta:<br />

ACCELERA, E PUNTA IL MURO.<br />

KAMAL<br />

Sparagli- sparagli in testa!!!<br />

Ma Lufti fissa terrorizzato<br />

IL MURO che si avvicina,<br />

sorride inebetito da droga e paura, poi si rannicchia<br />

preparandosi all’impatto.<br />

Quando Kamal si volta, il muro è a pochi metri.<br />

Merda.<br />

KAMAL (F.C.)<br />

L’auto si SCHIANTA come una frittella:<br />

gli airbag si gonfiano con un’ esplosione ,<br />

Dante gira il polso a Kamal, il coltello buca l’airbag, la<br />

testa di Kamal sfonda il parabrezza,<br />

Dante affonda il volto nell’airbag,<br />

l’autoradio si accende - ma non c’è segnale, solo scariche .<br />

37. EXT. P.ZZA M. CRISTINA – POCO DOPO<br />

<strong>La</strong> carcassa fumante <strong>del</strong>l’auto, il motore tintinna<br />

raffreddandosi, la benzina gocciola sull’asfalto, l’airbag<br />

di Dante si sgonfia lentamente...<br />

<strong>La</strong> portiera cigola e si apre:<br />

Dante esce, con la fronte sanguinante, e resta a guardare<br />

la carcassa <strong>del</strong>l’auto.<br />

39


Salvo arriva di corsa, ansima: si appoggia a Dante, senza<br />

fiato.<br />

SALVO<br />

Cazzo, quello è un muro.<br />

Dante si massaggia il collo…<br />

DANTE<br />

E’ come dicono: stai per<br />

morire e tutti i ricordi<br />

tornano su d’un fiato, come un<br />

conato. E poi non muori.<br />

…muove lentamente la testa a sinistra e a destra: si ferma<br />

quando il suo sguardo intercetta<br />

la GOLF BLU<br />

ferma a fari spenti dall’altra parte <strong>del</strong>la piazza: la Golf<br />

riparte.<br />

Dante infila la mano in tasca e passa a Salvo il<br />

portasigarette:<br />

DANTE<br />

Hai ragione tu: fa caldo.<br />

Salvo si volta a guardare dove guardava Dante: ancora una<br />

volta scorge<br />

LA GOLF infilarsi in una traversa...<br />

E quando si gira, Dante si sta già allontanando.<br />

DUE AGENTI estraggono i corpi dei due arabi; Kamal,<br />

esanime, viene caricato velocemente su un’ambulanza; Lufti<br />

viene portato verso il furgone:<br />

AGENTE ANZIANO<br />

Dovevi vederlo correre in<br />

moto, l'amico <strong>del</strong> cuore <strong>del</strong><br />

capo. Un vero pazzo selvaggio.<br />

AGENTE<br />

Avrei scommesso che ci<br />

rimaneva stampato come la<br />

Sindone su quel muro.<br />

AGENTE ANZIANO<br />

Quelli come lui li fermi solo<br />

sparandogli dritto in testa:<br />

evidentemente nessuno c’è<br />

ancora riuscito.<br />

Vicino ai TELEFONI PUBBLICI:<br />

il solito nero vestito di marrone sta digitando sul<br />

cellulare.<br />

40


38. INT. CASA DANTE - NOTTE<br />

IN CUCINA<br />

Dante, in canottiera, vicino al lavandino apre una<br />

bottiglia di latte e beve, mentre si tampona con un<br />

asciugamano bagnato la ferita sulla fronte. Sotto la<br />

canottiera, all’altezza <strong>del</strong> cuore, si intravede la macchia<br />

scura di un tatuaggio.<br />

Bussano : Dante lascia la bottiglia e va<br />

ALLA PORTA:<br />

apre e svela<br />

LUNA: scalza, in un vestito rosso, leggero e corto che<br />

lascia le spalle nude; i capelli sono neri e a caschetto, e<br />

si confondono con il buio <strong>del</strong>la notte; senza trucco, la<br />

pelle vellutata e pallida è luminosa; gli occhi sono grandi<br />

e blu; le labbra sorridono appena poi si piegano in giù<br />

quando vedono il volto tumefatto di Dante.<br />

Un lungo silenzio.<br />

LUNA<br />

Fammi indovinare: … sei caduto<br />

dal letto.<br />

Dante la guarda come se non la riconoscesse: i suoi occhi<br />

indugiano sui capelli. Lei, come ricordandosene, si porta<br />

la mano ai capelli neri, vi affonda le dita come<br />

pettinandoseli, li stringe e gettando indietro la testa si<br />

toglie la parrucca: Luna torna ad essere bionda e si<br />

scioglie i capelli muovendo la testa.<br />

LUNA<br />

Sono stanca ma non riesco a<br />

dormire: sono troppo stanca<br />

forse. E poi c’è troppo<br />

silenzio in questo posto. Ci<br />

abitiamo solo noi?<br />

DANTE<br />

Dormi con la parrucca?<br />

Luna vede sul tavolo <strong>del</strong>la cucina la bottiglia di latte…<br />

A volte.<br />

LUNA<br />

…oltrepassa Dante e va<br />

AL TAVOLO<br />

LUNA<br />

Ho visto il latte e non<br />

resisto. Prima di morire<br />

voglio farci almeno un bagno.<br />

Come Cleopatra.<br />

41


Beve avidamente guardando Dante, poi inizia a guardarsi<br />

attorno:<br />

È UNA CASA SPAZIOSA, UNA SPECIE DI LOFT.<br />

Sarebbe una bella casa, ben arredata e moderna… se fossimo<br />

ancora nei primi anni Ottanta. Ecco, la casa è come se non<br />

avesse mai visto gli anni '90. E sembra la casa di un<br />

ragazzo, non di Dante.<br />

Vicino alla porta, due borsoni aperti ma ancora pieni di<br />

vestiti (uno è in tela militare).<br />

LUNA<br />

Sei arrivato da poco o devi<br />

partire?<br />

Dante guarda l’intrusa scocciato ma non dice una parola.<br />

Luna passa un dito sul tavolo e lo ritira impolverato.<br />

Ci sono un paio di porte: una è aperta e lascia intravedere<br />

il bagno, l'altra è chiusa.<br />

Vicino a quest'ultima, la sagoma di una moto sotto un telo<br />

macchiato e polveroso.<br />

Al centro <strong>del</strong>la camera, un divano trasformato in un letto:<br />

ci sono ammucchiate <strong>del</strong>le lenzuola e un sacco a pelo<br />

militare buttato come coperta.<br />

LUNA (F.C.)<br />

Con tutto questo spazio non ce<br />

l'hai un letto vero?<br />

Luna raggiunge un ingombrante stereo componibile Marantz -<br />

niente a che vedere con gli impianti supercompatti di oggi.<br />

Inizia a scorrere i molti lp in vinile raccolti sullo<br />

scaffale:<br />

Cure, Bauhaus, Smiths, Duran Duran, Spandau Ballet,<br />

Springsteen, Mixage… tutta musica anni Ottanta.<br />

Luna li molla quasi subito:<br />

LUNA<br />

Solo roba vecchia… Qui è tutto<br />

vecchio… Ma quanti anni hai?<br />

Luna va alla porta chiusa: prova ad aprirla ma è chiusa a<br />

chiave.<br />

Sbircia sotto il telo, spalanca gli occhi e tira via,<br />

svelando<br />

UNA GROSSA MOTO anni ’70.<br />

Si tira un po' su la gonna e ci salta a cavalcioni<br />

sorridendo: è più che provocante ma Dante non batte ciglio.<br />

Lo sguardo di Luna torna all’angolo cucina: scende e<br />

raggiunge un vecchio frigo sul quale spicca una<br />

radiosveglia americana anni ’50 rosa. Accende: la radio<br />

42


frigge come risvegliandosi da un lungo sonno, infine manda<br />

le note di una canzone di oggi; Luna torna a sorridere,<br />

sculetta a tempo di musica e si sofferma a guardare una<br />

foto attaccata con una calamita allo sportello <strong>del</strong> frigo.<br />

LUNA<br />

Perché questo palazzo è vuoto?<br />

E' tuo?<br />

Scommetto che con quella<br />

faccia sei uno che non<br />

sopporta la gente… E’ per<br />

questo che ti chiamano Nero?<br />

DANTE<br />

Nessuno mi chiama più così.<br />

Quella che ora Luna tiene tra le mani è<br />

UNA FOTO<br />

di Salvo e Dante a vent’anni vicino alla moto: sullo sfondo<br />

il fiume, qualche passante, una ragazza bionda tra di loro…<br />

Una foto identica a quella esibita dal Capo Commissione.<br />

Luna beve ancora un sorso, passando l’indice sulla<br />

fotografia:<br />

LUNA<br />

Questo sei tu da giovane.<br />

Questo è lo sbirro… stronzo ma<br />

un bel fico…<br />

E questa chi è?<br />

Quando Luna si volta verso Dante, quasi sobbalza<br />

ritrovandoselo vicinissimo, alle sue spalle:<br />

lui le prende di mano la fotografia e la sbatte in un<br />

cassetto.<br />

Luna si tira su i capelli tentando di acconciarsi come la<br />

ragazza <strong>del</strong>la foto.<br />

LUNA<br />

Mi assomiglia un po’. Mh?<br />

Guarda Dante con aria provocatoria, ma in assenza di<br />

reazioni e risposta, gli dà le spalle e si dedica a una<br />

pila di piatti posata sul tavolo:<br />

DANTE<br />

Avanti,vattene.<br />

LUNA<br />

Ti do una mano a mettere in<br />

ordine. Questi dove vanno?<br />

Dante le prende di mano i piatti e, impassibile, li lascia<br />

cadere a terra: vanno in mille pezzi. Luna non resta<br />

impressionata: sbuffa e si siede sul tavolo, appoggia un<br />

piede sulla sedia e la gonna leggera si tende sulle cosce:<br />

43


LUNA<br />

Be’, allora che facciamo?<br />

Luna appunta lo sguardo sul tatuaggio bluastro di Dante;<br />

tira la spallina <strong>del</strong>la canottiera e lo scopre:<br />

un asso di picche, due mani che si stringono, la scritta<br />

PLUS AMIS 2 .<br />

Luna si lascia scivolare giù dal tavolo e raccoglie i<br />

cocci: il suo corpo sfiora le gambe di Dante, lei alza lo<br />

sguardo a lui ed il volto ora è vicino alla patta…<br />

LUNA<br />

Hai dei problemi perché siamo<br />

solo in due?<br />

Dante le accarezza i capelli, poi li stringe e la tira via<br />

per i capelli fino alla porta.<br />

DANTE (F.C.)<br />

A scopare me non otterrai<br />

niente!!! Risparmia la fatica<br />

e non tornare. Non le sopporto<br />

le puttane.<br />

E le sbatte la porta in faccia.<br />

39. EXT. CITTÀ – NOTTE<br />

<strong>La</strong> Citroen DS bordeaux di Salvo viaggia lungo strade<br />

notturne: sul parabrezza scivolano le luci <strong>del</strong><br />

CENTRO…<br />

INSERTO FLASHBACK: la vecchia foto di Salvo e Dante a<br />

vent’anni, tra di loro una RAGAZZA BIONDA che li abbraccia<br />

entrambi guardando Dante…<br />

CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />

Dante Ferlighetti… Detto<br />

"Nero". Dicono che il<br />

soprannome glielo diede proprio<br />

lei. Nero come il Corsaro?<br />

Pittoresco. Amici d'infanzia…:<br />

l'importante è che crescendo le<br />

strade si dividano.<br />

L'auto si infila in un<br />

MINITUNNEL:<br />

le luci scivolano sul parabrezza, su Salvo che si accende<br />

una sigaretta e tossisce…<br />

2 Tatuaggio diffuso tra i legionari.<br />

44


CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />

Dante Ferlinghetti: Padre<br />

ignoto, madre morta di<br />

cirrosi. Dicono che per il<br />

nostro Montecarlo fosse come<br />

un figlio, eppure dieci anni<br />

fa scompare nel nulla.<br />

<strong>La</strong> Ds ora costeggia il buio LUNGODORA, attraversa un PONTE,<br />

e sale verso la COLLINA, verso una zona residenziale…<br />

CAPO COMMISSIONE (V.O.)<br />

Non l’avremmo mai riconosciuto,<br />

se non era per una<br />

richiesta di informazioni<br />

<strong>del</strong>l’Interpol. Dicono che<br />

hanno trovato sue tracce in<br />

Africa: ‘import-export’, senza<br />

specificare. Aspettiamo che<br />

decidano qualcosa.<br />

40. INT. HOTEL SUITE COMMISSIONE (ATTICO) - FLASHBACK<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

(continua)<br />

Nel quartiere, invece,<br />

leggenda vuole che il Nero si<br />

sia arruolato nella Legione<br />

Straniera… Non si sa se abbia<br />

ammazzato qualcuno, o se ci<br />

sia andato per il solito<br />

vecchio motivo:-<br />

Si fa una croce sul cuore<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

(continua)<br />

-Una Donna.<br />

Fa l'occhiolino a Salvo.<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Il punto è che ora è tornato<br />

qui.<br />

INSERTO FLASHBACK: l'auto guidata da Dante che si schianta<br />

contro il muro: sbam!<br />

41. INT. CITROEN DS/CORTILE VILLA SALVO – NOTTE<br />

<strong>La</strong> Ds è parcheggiata nel cortile di una villetta.<br />

FINE FLASHBACK<br />

45


Salvo è chino a guardare, attraverso il parabrezza, l'unica<br />

finestra illuminata.<br />

42. INT. VILLA SALVO – NOTTE<br />

Salvo entra nella villetta e accende le luci: una casa<br />

spaziosa, illuminata da alogene a stelo, arredata con pezzi<br />

di design. Sulla parete, accanto alla porta, una<br />

scaffalatura di lp in vinile.<br />

In fondo a UN BUIO CORRIDOIO, una una luce filtra da sotto<br />

la porta: Salvo si immerge nell’oscurità <strong>del</strong> corridoio,<br />

raggiunge la soglia ed entra silenzioso in una<br />

CAMERA DA LETTO<br />

tinta panna, con futon. Tra le lenzuola di seta nera il<br />

corpo flessuoso di una DONNA BIONDA che dorme.<br />

Salvo le si siede accanto e le accarezza i capelli morbidi:<br />

lei, stirandosi sensuale, si volta con un fruscìo e il suo<br />

volto è quello di un angelo mentre gli sorride dolcemente:<br />

è la ragazza <strong>del</strong>le vecchie foto di Salvo e Dante.<br />

43. INT. CITROEN DS - NOTTE<br />

Il tamburo vuoto di una pistola… Salvo inserisce un solo<br />

proiettile, chiude e fa girare rullando.<br />

Si appoggia allo schienale e si infila la canna in bocca.<br />

Un conato.<br />

Chiude gli occhi.<br />

Il dito esita sul grilletto…<br />

44. INT. HOTEL SUITE COMMISSIONE (ATTICO) - FLASHBACK<br />

<strong>La</strong> luce nella suite si riaccende…<br />

CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />

Ma tornando al nostro<br />

ricattatore morto ammazzato…<br />

Secondo lei, ispettore, stava<br />

mettendo insieme il materiale<br />

per spennare qualcuno?<br />

E se sì, chi tra queste<br />

persone?<br />

... e SULLO SCHERMO<br />

ripassano in rapida successione le FOTO <strong>del</strong>l’inchiesta:<br />

Amid, Pascal, Montecarlo, Grimaldi, Montecarlo, Dante e<br />

Salvo, la ragazza, Salvo e Montecarlo, Salvo e Montecarlo<br />

e… SALVO.<br />

45. INT. CITROEN DS - NOTTE<br />

Salvo tira il grilletto e…<br />

FINE FLASHBACK<br />

46


il cane batte a vuoto.<br />

Salvo finalmente respira: si toglie la pistola dalla bocca,<br />

ansima, estrae il proiettile dal tamburo…<br />

Fruga nel cassetto, prende un sacchetto di plastica<br />

trasparente tintinnate di proiettili e aggiunge quello che<br />

ha in mano.<br />

46. INT. VILLA SALVO - NOTTE<br />

Salvo entra in casa: l’arredamento, i dischi, la luce in<br />

fondo al corridoio… Ma quando Salvo arriva<br />

IN CAMERA DA LETTO,<br />

la donna bionda non si volta quando lui le accarezza i<br />

capelli… Dorme invece un sonno profondo:<br />

SUL COMODINO,<br />

medicinali vari, una ricetta <strong>del</strong> medico, pastiglie, un<br />

accendino d’oro…<br />

Nanà…<br />

SALVO<br />

(sottovoce)<br />

Finalmente lei si volta, ma il suo volto non è lo stesso:<br />

non più di una bellezza luminosa, ma spettrale, consumata,<br />

pallida, stravolta.<br />

Sono passati dieci anni dall’epoca <strong>del</strong>le fotografie; e quei<br />

dieci anni lei li ha trascorsi bucandosi: i segni sono<br />

leggibili sul sorriso stanco che rivolge a Salvo, e sulle<br />

sue braccia magre, dalle vene indurite.<br />

47. INT. CASA LUNA - NOTTE<br />

Luna è seduta ai piedi <strong>del</strong> letto col telefono in grembo;<br />

tra le mani rigira la pallina acchiappata al mattino,<br />

durante quell’incidente al mercato...<br />

Con l’unghia ne stacca dei pezzettini che ingoia con una<br />

smorfia di disgusto.<br />

LUNA (al telefono)<br />

(in lingua or.,<br />

SOTTOTITOLATO)<br />

-una moto in casa mica vuol<br />

dire che è matto, solo che è<br />

un tipo comodo: non c’è<br />

l’ascensore, allora sale in<br />

moto. -Sui quaranta… non è<br />

facile dirlo con quelli come<br />

lui. -Certo, è bello, mamma; è<br />

molto bello e chic: alto,<br />

bruno. -è ricco, e ha un buon<br />

47


lavoro. Mi porta a cena in<br />

posti eleganti, è dolce, mi fa<br />

dei regali<br />

Luna distende il braccio è guarda<br />

UN BELLISSIMO ANELLO CON DIAMANTE<br />

che porta all'anulare sinistro.<br />

LUNA (al telefono)<br />

(continua)<br />

-Lo sai? Ci siamo fidanzati.<br />

Un bellissimo diamante.<br />

Luccica come il faro. Sì.<br />

-No, non m’importa, a lui non<br />

devi dirlo. Perché no. -<strong>La</strong><br />

casa? E’ grande, la stiamo<br />

ancora sistemando, facciamo<br />

tanti piccoli lavoretti<br />

insieme… I vicini sono<br />

simpatici, ma non li vediamo<br />

molto, preferiamo stare soli<br />

noi due. -Mi manca il mare… -<br />

No, non voglio sapere. -<br />

Dipingere la casa di blu? E<br />

funziona? -Sì, ti chiamo<br />

presto, ma adesso devo andare…<br />

un bacio.<br />

Luna riattacca: guarda il monolocale grigio intorno a sé.<br />

Posa il telefono:<br />

il filo attraversa tutta la stanza…<br />

e la spina è staccata, non c’è nemmeno la presa.<br />

Luna scoppia a ridere:<br />

salta sul letto e inizia ad andare su e giù come una<br />

bambina.<br />

48. INT. CASA DANTE (LIVING-CUCINA, CAMERA...) - NOTTE<br />

Dante è in casa, sta pulendo e lucidando i pezzi <strong>del</strong>la sua vecchia<br />

moto… E’ metodico, sembra <strong>del</strong> tutto assorto dall’operazione, ma il<br />

suo sguardo va alla foto sul frigo e improvvisamente, con modi<br />

automatici, si alza e tira fuori da un armadietto <strong>del</strong>la cucina due<br />

scatole di latta.<br />

Torna al tavolo, se le mette davanti sotto la luce, attende un<br />

attimo fissandole, poi le apre: sono piene di fotografie.<br />

Come un bambino con le figurine, inizia a disporre sul piano le<br />

foto <strong>del</strong> suo passato:<br />

LE FOTO DI NANÀ.<br />

I gesti e i modi di Dante sono rigidi, il suo sguardo percorre le<br />

foto come se le stesse vedendo per la prima volta e le<br />

analizzasse: è uno sguardo quasi scientifico, che non vuole farsi<br />

inghiottire dai ricordi.<br />

Poi si alza, rimette tutto via.<br />

48


Va alla porta chiusa a chiave, apre, entra ed accende la<br />

luce: è<br />

UNA CAMERA DA LETTO<br />

graziosissima, estremamente femminile, tutta rosa,<br />

fiorellini e boccettine di profumo: sembra uscita dalla<br />

casa <strong>del</strong>le bambole. Sul lettone matrimoniale una montagna<br />

di morbidi cuscini e un gigantesco peluche di un orso<br />

polare.<br />

Apre gli armadi: alle grucce abiti femminili nello stile di<br />

dieci anni prima.<br />

Dante è come imbambolato nei ricordi… ma è solo un attimo:<br />

Tira via il copriletto, lo stende a terra, e poi inizia a<br />

farci volare sopra tutto quello che c'è nella stanza:<br />

vestiti, lenzuola, cuscini, quadri, foto sue e di Nanà,<br />

profumi… Ci svuota cassetti pieni di biancheria femminile e<br />

cianfrusaglie…<br />

Poi,<br />

ANCHE NEL RESTO DELLA CASA,<br />

tutto quello che sa di vecchio viene tirato via: poster,<br />

cartoline, foto, prodotti femminili per il bagno, dischi…<br />

Insomma, grandi pulizie dieci anni dopo.<br />

49. INT. NEGOZIO COLONIALI (RETRO, NEG.)/ P.ZZA MADAMA - GIORNO<br />

Montecarlo, tovagliolo al collo, fa colazione alla<br />

scrivania, su un vassoio <strong>del</strong> bar.<br />

Amid fuma nervoso di fronte a lui, andando avanti e<br />

indietro.<br />

MONTECARLO<br />

Siediti, Amid, fammi la<br />

cortesia: mi metti agitazione…<br />

Vuoi che ti ordino qualche<br />

cosa, un thé alla menta?<br />

Amid fa di no con la testa.<br />

MONTECARLO<br />

(continua)<br />

Un caffè, un’arancia, una<br />

pasta di mandorle, un uovo<br />

alla coque, magari qualcosa di<br />

caldo?, però, porca puttana,<br />

SIEDITI e STA’ FERMO!<br />

Guardando Montecarlo dritto negli occhi, Amid spegne la<br />

sigaretta in un posacenere-souvenir con una Mole<br />

Antonelliana annessa, poi si siede e tira verso di sé,<br />

lentamente, la tazza di caffè di Montecarlo.<br />

49


MONTECARLO<br />

Pensavo che fossero finiti da<br />

un pezzo i tempi in cui venivi<br />

qui a cercare rogna.<br />

AMID<br />

Sai cosa vuol dire avere tubi<br />

dappertutto, nel culo e nelle<br />

orecchie? Mio nipote è in<br />

coma! Ha solo vent’anni,<br />

merda!<br />

MONTECARLO<br />

Sì, ma ha fatto le cazzate che<br />

si fanno in sessanta.<br />

AMID<br />

Non scherzo su queste cose.<br />

MONTECARLO<br />

Nemmeno io.<br />

Montecarlo allontana brusco il vassoio <strong>del</strong>la colazione.<br />

MONTECARLO<br />

Bella giornata.<br />

Montecarlo si alza togliendosi il tovagliolo:<br />

si accende una sigaretta e si gira verso lo specchio<br />

iniziando a pettinarsi i pochi capelli metodico e veloce,<br />

con passate decise.<br />

MONTECARLO<br />

Allora, si può sapere cosa<br />

vuoi? I tuoi nipoti sono due<br />

stupidi. Lo sai. Uno s’è<br />

spaccato la testa? E io che ci<br />

posso fare?<br />

AMID<br />

Quanto paghiamo quel<br />

poliziotto? E per cosa lo<br />

paghiamo, per questo? E<br />

quell’altro, il matto, torna<br />

dal nulla e cosa crede di<br />

fare?<br />

MONTECARLO<br />

Non è matto. E poi cosa doveva<br />

fare? È un uomo anche lui! Tu,<br />

una volta, i gemelli li<br />

avresti appesi in piazza solo<br />

perché si erano fatti i<br />

capelli alla Marylin!<br />

E Salvo ci serve. Non ti deve<br />

piacere, devi lavorarci.<br />

Adesso sei un uomo d’affari,<br />

Amid, ricordatelo.<br />

AMID<br />

E Pascal…?<br />

50


Montecarlo smette di pettinarsi si volta, si toglie la<br />

sigaretta di bocca e pianta gli occhi in faccia ad Amid:<br />

MONTECARLO<br />

“E Pascal” cosa? I gemelli<br />

volevano tagliargli le<br />

orecchie al padre! Ringrazia<br />

che gli zulù non se li sono<br />

messi in ghiacciaia. E bacia<br />

dove passa il mio ragazzo,<br />

invece di chiedermi la sua<br />

testa: gli ha salvato il culo<br />

a quei due. Anzi, guarda,<br />

restituiscimi uno dei tanti<br />

favori per cui sarai in debito<br />

per il resto dei tuoi giorni…:<br />

Fai stare quello sano in<br />

galera per un po’, che capisce<br />

come si vive. E’ meglio per<br />

tutti, anche per lui.<br />

Montecarlo spegne la sigaretta sul mozzicone fumante di<br />

Amid guardandolo in faccia.<br />

AMID<br />

Mettigli la camicia di forza<br />

al tuo matto e tienitelo<br />

chiuso in casa, ti conviene.<br />

E se ne va incazzato.<br />

Montecarlo sbuffando passa nel<br />

NEGOZIO,<br />

va alla VETRATA e fa un cenno nervoso al<br />

nero che sta accanto ai TELEFONI PUBBLICI;<br />

quello prontamente prende il cellulare ed entra.<br />

Il nero pigia su un tasto, il cellulare bippa , lo passa a<br />

Montecarlo:<br />

MONTECARLO (al cellulare)<br />

Pascal… oui, so già tuttotranquille,<br />

c’est pas grave,<br />

d’accord? Li facciamo uscire i<br />

tuoi musi neri -un incidente.<br />

C’est moi qui va payer, al<br />

solito… Il ragazzo non poteva<br />

sapere. Mais pas la guerre,<br />

ok? Pas la Guerre.<br />

50. EXT. CORTILE VILLA SALVO - GIORNO<br />

<strong>La</strong> Citroen Ds parcheggiata.<br />

Salvo esce dalla porta di casa e…<br />

51


CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />

Citroen DS, 2000 Pallas, gran<br />

macchina! Sospensioni<br />

idrauliche, bicolore originale,<br />

lucida come la scarpa di uno<br />

sposo.<br />

Il Capo Commissione gira intorno all’auto ammirandola.<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Era di suo padre, vero?<br />

L’unico sfizio che si è<br />

permesso con gli stipendi<br />

d’allora. Ma si vede che ci<br />

tiene anche lei: un vero<br />

gioiello. Non voglio chiederle<br />

quanto- Lei ha gusto, e il<br />

gusto non ha prezzo.<br />

(mette gli<br />

occhiali da<br />

vista)<br />

Le avevo detto che avremmo<br />

riparlato presto <strong>del</strong> nostro<br />

caso… L’accompagno.<br />

Sale al posto di guida.<br />

CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />

Sanremo, Ventimiglia e poi<br />

via, oltre il Confine:<br />

Montecarlo, Nizza, Cannes, e<br />

certe volte anche su, fino in<br />

Bretagna! C'ha fatto dei bei<br />

chilometri con questa macchina<br />

da ragazzo, eh?<br />

Salvo si fa un tiro di spray : socchiude gli occhi tirando<br />

indietro la testa… ed incontra lo sguardo di Nanà dietro ai<br />

vetri,<br />

ALLA FINESTRA<br />

<strong>del</strong>la camera da letto.<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Le donne…: cosa non facciamo<br />

per non essere soli!<br />

Salvo torna con lo sguardo alla<br />

FINESTRA:<br />

Nanà non c’è più, e forse non c’è mai stata.<br />

Il Capo Commissione mette in moto.<br />

52


Un’Alfa 164 con i tre colleghi <strong>del</strong> Capo Commissione attende<br />

oltre la cancellata.<br />

51. INT. CAFFÈ DEL MERCATO - GIORNO<br />

DANTE<br />

Levami dai piedi quella<br />

stronza.<br />

Montecarlo è attaccato a un videopoker.<br />

Alle sue spalle, Dante.<br />

MONTECARLO<br />

(calmissimo,<br />

paterno,<br />

sottovoce)<br />

Questa roba è l'unica cosa che<br />

mi faccia rilassare. Ne ho<br />

bisogno. Perché ero davvero<br />

incazzato, ma adesso lo sono<br />

ancora di più.<br />

Mi stai facendo scoppiare una<br />

guerra e vuoi parlare di<br />

donne? Quella resta lì perché<br />

adesso non so dove cazzo<br />

metterla, è semplice.<br />

Tienimela solo d'occhio.<br />

-- Ma sei rincoglionito? Ti<br />

spari contro un muro ai<br />

centoquaranta al posto di<br />

quell'altro idiota? Cos’hai<br />

fatto in questi anni invece di<br />

crescere?<br />

Montecarlo gioca in modo sempre più rapido, nervoso, gli<br />

occhi fissi sullo schermo.<br />

MONTECARLO<br />

(continua)<br />

Ma-porca-puttana, ragazzo,<br />

cerchiamo di capirci:<br />

Sei tornato perché avevi<br />

bisogno di un posto sicuro,<br />

non sapevi più dove<br />

nasconderti? Accomodati,<br />

questa è casa tua, lo sai. Ma<br />

non farmi pentire: tu pianti<br />

grane peggio di quando avevi i<br />

brufoli. Qui non sei al<br />

campeggio: stai alle regole,<br />

fai quello che ti dico e fallo<br />

bene, altrimenti fuori dai<br />

piedi.<br />

53


Montecarlo esaurisce il credito, si volta e scopre che<br />

Dante non c'è più.<br />

52. INT. CITROEN DS/SAN SALVARIO/CENTRALE POLIZIA - GIORNO<br />

Il Capo Commissione è al volante <strong>del</strong>la Citroen: guida<br />

sicuro nelle strade <strong>del</strong> QUARTIERE.<br />

Si fermano: un’ambulanza in mezzo alla strada; stanno<br />

cercando di fare salire un tossico che recalcitra e tenta<br />

di allontanarsi barcollando.<br />

SALVO (F.C.)<br />

Ha mai messo le dita nella<br />

bocca di un negro per<br />

impedirgli di ingoiare la<br />

roba?<br />

CAPO COMMISSIONE (F.C.)<br />

Dato che andiamo sull'intimo,<br />

possiamo darci <strong>del</strong> tu.<br />

Il capocommissione dà un'occhiata alle cassette che sono i<br />

macchina: Rolling Stones e Gainsbourg, solo ed<br />

esclusivamente Stones e Gainsbourg.<br />

Ripartono.<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Già, dimenticavo che sei un<br />

collezionista.<br />

SALVO<br />

Il mangianastri è l'unica cosa<br />

che non è d'epoca su questa<br />

macchina, ed è l'unica cosa<br />

che non funziona.<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Vuoi sapere cosa penso davvero<br />

di questa storia?<br />

- Penso che lo sbirro avesse<br />

davvero quei debiti di gioco,<br />

e che arrotondasse con qualche<br />

ricatto, solo che la zecca si<br />

è attaccata a quello<br />

sbagliato…: TU.<br />

- Io dico che lui aveva<br />

scoperto che Montecarlo non<br />

era così marginale come<br />

indicavi nei tuoi rapporti.<br />

Insomma, ti sei fatto beccare.<br />

Così quando ti sei stancato di<br />

pagare i suoi debiti, be'… le<br />

pistole servono a quello.<br />

- Ora, a differenza di quello<br />

che pensi tu, io in strada ci<br />

54


sono stato eccome. Questo<br />

posto è un paradiso, credi a<br />

me. Mi sono fatto due anni di<br />

Puglia: pensavamo di dover<br />

dare la caccia agli scafisti e<br />

invece erano loro che<br />

correvano dietro a noi, con<br />

fuoristrada che sembravano<br />

carriarmati. E' per questo che<br />

devi scordarti che ti molli.<br />

Perché ne ho le palle piene di<br />

quella vita.<br />

Ora stanno passando davanti al<br />

NEGOZIO DI COLONIALI:<br />

Montecarlo, Grimaldi e Tacco sono seduti fuori a<br />

cazzeggiare…<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Fammi beccare l'allegra combriccola<br />

di vecchi stronzi…<br />

Il Capo Commissione dà un colpetto di<br />

MONTECARLO<br />

voltarsi e guardarli perplesso...<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

(continua)<br />

…oppure sarò costretto a<br />

inculare te. Perché adesso che<br />

ho provato una poltrona, ne<br />

voglio una tutta mia. E ho<br />

poco tempo.<br />

clacson , Salvo vede<br />

Salvo e il Capo Commissione sono ormai arrivati nel<br />

PARCHEGGIO DELLA CENTRALE DI POLIZIA:<br />

il Capo Commissione toglie le chiavi dal cruscotto; gli<br />

squilla il cellulare e si tiene le chiavi scendendo<br />

dall'auto; inizia a camminare avanti e indietro mentre<br />

ascolta al cellulare, dice qualcosa, chiude. Fa per<br />

andarsene, poi si volta come ricordandosi e fa il gesto di<br />

lanciare le chiavi a Salvo - ma ancora una volta si<br />

trattiene:<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Senti, Martìri, mi stavano<br />

dicendo che i conti che<br />

abbiamo trovato - i tuoi<br />

conti… sono congelati da… -<br />

(guarda<br />

l'orologio)<br />

55


…da circa un quarto d'ora.<br />

Non che ci fosse più molto.<br />

Pensa alla mia proposta,<br />

questa sera, davanti al<br />

caminetto <strong>del</strong>la tua bella<br />

casa... con la tua bella<br />

moglie.<br />

Gli strizza l'occhio:<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

E complimenti…: bella<br />

macchina.<br />

E finalmente gli lancia le chiavi.<br />

53. INT. VILLA SALVO/GIARDINO - GIORNO<br />

Nanà è a letto, dorme un sonno profondo.<br />

<strong>La</strong> stanza ha una porta finestra che dà sul giardino:<br />

DIETRO AI VETRI:<br />

Dante che guarda Nanà dormire. Lei gli dà le spalle, i<br />

capelli biondo sbiadito sparsi sul cuscino.<br />

L’attenzione di Dante passa al comodino: medicinali e<br />

l’accendino d’oro.<br />

Nanà, come sentendo la sua presenza, si gira nel sonno,<br />

rivolge il volto nella direzione <strong>del</strong>l’uomo, poi apre piano<br />

piano gli occhi: vede DANTE, come in sogno, sorride e si<br />

riaddormenta.<br />

Dante è svanito: non resta che la finestra sul giardino<br />

d’autunno.<br />

54. INT. CASA LUNA - NOTTE<br />

Un pentolino sul fornello spento, la pallina nel nylon<br />

sbocconcellata in un sottotazza…<br />

Luna, in t-shirt, sta bevendo da una tazza fumante.<br />

Sente il<br />

rumore <strong>del</strong>la porta <strong>del</strong>l’alloggio accanto, quello<br />

di Dante: posa la tazza, si avvicina silenziosa alla porta,<br />

guarda dallo spioncino…<br />

Apre piano, esce in punta di piedi:<br />

55. EXT. BALLATOIO (PALAZZO DANTE-LUNA)/CORTILE - NOTTE<br />

Luna si appoggia al muro accanto alla propria porta e<br />

guarda Dante che le dà le spalle.<br />

Dante è appoggiato alla ringhiera, fuma una sigaretta<br />

guardando la notte; nemmeno si accorge di una coppia di<br />

adolescenti che sta amoreggiando in un angolo <strong>del</strong>le<br />

SCALE DI FRONTE,<br />

dall'altra parte <strong>del</strong> cortile, ma…<br />

56


LUNA (F.C.)<br />

Allora è così che ti ecciti?<br />

Dante non ha reazione, non le risponde, non si volta<br />

nemmeno. Finalmente nota i due ragazzini e dopo qualche<br />

istante si volta e guarda Luna in faccia.<br />

LUNA<br />

Oggi ho provato a chiedere un<br />

po' in giro di te, ma nessuno<br />

mi ha detto niente… Sei uno<br />

pericoloso?<br />

Dante scocciato getta la sigaretta e fa per rientrare.<br />

LUNA<br />

Grazie per avermi difesa col<br />

tuo amico.<br />

DANTE<br />

Non è un mio amico.<br />

LUNA<br />

Come vuoi, ma mi hai difesa.<br />

Ieri volevo solo ringraziarti.<br />

DANTE<br />

Allora qualcosa hai scoperto.<br />

LUNA<br />

Che sei un tipo strano. E<br />

forse non sei cattivo.<br />

Silenzio. Dante si accende un'altra sigaretta e fa un paio<br />

di tiri nervoso…<br />

LUNA<br />

E secondo me sei anche uno che<br />

sta ricominciando a fumare<br />

dopo tanto tempo, e si sente<br />

un coglione.<br />

Dante guarda la sigaretta che ha tra le dita…<br />

LUNA<br />

Devo andare al Club… mi<br />

accompagni?<br />

Dante getta la sigaretta, si muove verso la propria porta…<br />

DANTE<br />

E sarei io quello strano?<br />

…quando è sulla soglia:<br />

DANTE<br />

Per uscire meglio che ti dai<br />

una controllata: quella roba<br />

57


che ti bevi come se fosse thé<br />

è oppio. Ti fonde il cervello<br />

come burro e nemmeno te ne<br />

accorgi.<br />

Le lancia un mezzo sorriso e rientra.<br />

Luna è interdetta poi si guarda e scoppia a ridere: fuorché<br />

per la t-shirt si accorge di essere nuda. Corre in casa<br />

cercando di coprirsi.<br />

56. INT. VILLA SALVO - NOTTE<br />

IN CAMERA DA LETTO<br />

Salvo esplora con occhiate rapide lo spazio circostante la<br />

casa dalle finestre.<br />

Chiude due valige colme di vestiti e le porta<br />

nell'ingresso.<br />

SU UNA MENSOLA,<br />

vecchie foto di Salvo e Nanà, e una con loro due e Dante.<br />

Gli occhi di Salvo vanno all’<br />

OROLOGIO (sono le 6 <strong>del</strong> mattino)<br />

e a un PLICO DI DOCUMENTI sigillato.<br />

Nanà socchiude gli occhi, vede le valige, le palpebre si<br />

riabbassano.<br />

NANA’<br />

Dove vai? Partiamo?<br />

SALVO<br />

No. Più tardi, forse… Poi ti<br />

spiego.<br />

NANA’<br />

Andiamo in Francia? alla casa…<br />

sul mare?<br />

SALVO<br />

No, amore, non lo so dove<br />

andiamo…<br />

<strong>La</strong> bacia sulla fronte…<br />

57. INT. CITROEN DS/STRADA COLLINARE - GIORNO<br />

Salvo sale sulla DS, getta sul sedile il plico di<br />

documenti: si guarda attorno, mette in moto e parte.<br />

Inizia una veloce discesa verso la città: i suoi occhi<br />

vanno continuamente allo<br />

SPECCHIETTO:<br />

la strada alle sue spalle è sgombra.<br />

58


AGENTI COMMISSIONE (AL CELLULARE) (V.O.)<br />

Sì, capo, è partito adesso. E'<br />

solo. <strong>La</strong> moglie non c'è.<br />

CAPO COMMISSIONE (AL CELLULARE) (V.O.)<br />

Be', non sappiamo dove va, ma<br />

almeno sappiamo che tornerà.<br />

Stategli addosso. Tenetemi<br />

aggiornato. Faccio una doccia,<br />

poi sono in ufficio.<br />

Salvo si accende una sigaretta e accelera senza che nessuno<br />

appaia nella sua scia.<br />

AGENTI COMMISSIONE (AL CELLULARE) (V.O.)<br />

Ok, capo. Ci siamo. Pare che<br />

il nostro amico sia in<br />

ritardo.<br />

<strong>La</strong> guida si fa sempre più nervosa.<br />

58. INT. FORNACI - GIORNO<br />

Amid e Dante in una vecchia fornace smessa: davanti a loro,<br />

due tir con la scritta FROZEN parcheggiati.<br />

Amid guarda l’orologio, si accende una sigaretta:<br />

Si sente<br />

AMID<br />

(gelido)<br />

Perché non è qua?<br />

un’auto passare lenta all’esterno: Dante esce.<br />

59. EXT. FORNACI - GIORNO<br />

Dante si guarda intorno:<br />

la STRADA sterrata è deserta, così come il PIAZZALE<br />

abbandonato; i MAGAZZINI che vi si affacciano sono<br />

silenziosi .<br />

OLTRE UNA PARETE sventrata una leggera nuvola di polvere si<br />

disperde nell’aria…<br />

60. INT. CAMERA RESIDENCE - GIORNO<br />

Il Capo Commissione è in slip all'angolo cucina di un<br />

minialloggio di un residence; sta cercando di far<br />

funzionare una macchina per il caffè americano:<br />

tiene il cellulare attaccato all’orecchio.<br />

CAPO COMMISSIONE (al telefono)<br />

Cosa vuol dire che c’è la<br />

Finanza!? Come cazzo-! Per un<br />

tir rubato!? Arrivo -<br />

59


Il caffè gli sbrodola addosso e gli cade il telefono:<br />

scaraventa il caffè contro il muro e recupera il cellulare…<br />

CAPO COMMISSIONE (al telefono)<br />

Ho detto che arrivoporcaputtana-PRONTO!<br />

(tra sé)<br />

Fanculo, FANCULO! Finanzieri<br />

<strong>del</strong> cazzo!<br />

Disintegra il cellulare contro il muro e va nell'altra<br />

stanza dove c'è il letto: tra le lenzuola, si stiracchia<br />

mollemente il corpo nudo di una mulatta.<br />

Mentre il Capo si veste in fretta e furia le molla una<br />

pacca sul culo :<br />

CAPOCOMMISSIONE<br />

Smammare, forza!<br />

Ma lei non afferra… Lui lascia cadere qualche centone sul<br />

letto e apre la porta: fuori c'è un agente in borghese; gli<br />

fa cenno di occuparsi <strong>del</strong>la tipa e se ne va incazzato come<br />

un diavolo.<br />

61. EXT. FORNACI - GIORNO<br />

Dante nervoso cammina lungo i muri <strong>del</strong>l’edificio, verso i<br />

magazzini dove ha visto la polvere: alle sue spalle un<br />

rombo di motore; si volta ed è l’auto di<br />

SALVO: accosta, abbassa il finestrino e getta un mozzicone<br />

vicino ai piedi di Dante.<br />

DANTE<br />

Sei in ritardo.<br />

SALVO<br />

Ho fatto un’altra strada.<br />

DANTE<br />

Perché?<br />

SALVO<br />

Perché ero in ritardo.<br />

Dante si guarda attorno, lancia un’ultima occhiata al<br />

magazzino, infine apre il portone scorrevole:<br />

DANTE<br />

Avanti, metti dentro il pezzo<br />

da museo.<br />

62. INT. FORNACI/TIR - GIORNO<br />

Salvo posa su un vecchio banco da lavoro il plico: estrae<br />

dei PERMESSI DI SOGGIORNO.<br />

60


Intanto Amid conta dei soldi: ignora Salvo, e le poche<br />

occhiate che gli lancia sono fulmini.<br />

NELL’ABITACOLO DEL TIR<br />

si sveglia il CAMIONISTA: si stira, scende, guarda i tre<br />

uomini. Dal container provengono dei tonfi sordi e brusio .<br />

CAMIONISTA<br />

(tra sé)<br />

Pisciare. Devo pisciare.<br />

Si guarda attorno e va al<br />

PORTONE D’INGRESSO:<br />

tira su la saracinesca, resta un attimo sulla soglia,<br />

immobile, richiude, e si volta verso gli altri:<br />

Cazzo.<br />

CAMIONISTA<br />

Dall’esterno proviene una voce metallica da un megafono:<br />

VOCE MEGAFONO (F.C.)<br />

Questo è un controllo <strong>del</strong>la<br />

Guardia di Finanza: l’edificio<br />

è circondato, non fate cazzate<br />

… Ripetiamo: è un normale<br />

controllo.<br />

Stridìo di inchiodate:<br />

Amid volta la testa ad ogni parete, seguendo i rumori <strong>del</strong>le<br />

auto che si posizionano accerchiando l’edificio.<br />

Salvo va in tilt: raccoglie i permessi e dà loro fuoco.<br />

Il camionista con passo deciso torna verso il tir:<br />

CAMIONISTA<br />

(tra sé)<br />

D’accordo, merda, d’accordo: è<br />

semplice, io dentro non ci<br />

voglio tornare e non ci torno.<br />

E’ semplice, glielo spiegherò,<br />

capiranno.<br />

Passando, dà un pugno all’abitacolo <strong>del</strong>l’altro mezzo<br />

svegliando l’ALTRO CAMIONISTA che dorme abbracciato con una<br />

ROSSA.<br />

Il primo camionista arriva al proprio tir: spalanca la<br />

portiera, scoperchia il sedile ed estrae un fucile:<br />

torna verso la porta caricandolo.<br />

CAMIONISTA<br />

(tra sé)<br />

Questo è il mio lavoro e devo<br />

lavorare. C'ho una famiglia,<br />

61


io. E’ semplice, vedrai, Rudy,<br />

che capiscono.<br />

Solleva la saracinesca e fa fuoco .<br />

L’altro tir inizia a manovrare.<br />

Dante strattona Salvo verso l’auto.<br />

Dall’ingresso proviene un altro sparo .<br />

Dante è al volante: la DS sgomma via<br />

e Amid resta impalato in mezzo alla fornace.<br />

63. INT./EXT. CITROEN DS/FORNACI - GIORNO<br />

<strong>La</strong> DS sfreccia attraverso i capannoni abbandonati e cupi:<br />

Dante getta un’occhiata nello specchietto, poi guarda le<br />

mani tremanti di Salvo che caricano il revolver.<br />

SALVO<br />

(tra sé)<br />

Non ci dovevo venire, fanculo,<br />

non ci dovevo venire.<br />

DANTE<br />

Che cazzo hai nella testa?<br />

Mettila via, vuoi farci<br />

ammazzare?<br />

SALVO<br />

Ma non lo capisci che siamo<br />

già fottuti!?<br />

DANTE<br />

Nessuno è fottuto, calmati.<br />

Salvo alza lo sguardo oltre il parabrezza, spalanca gli<br />

occhi:<br />

SALVO<br />

Attento, Cristo, ATTENTO!<br />

Dante torna a guardare di fronte a sé, evita per un soffio<br />

una fossa per la riparazione dei camion.<br />

Inchiodano :<br />

sono nel reparto officine e di fronte a loro ci sono una<br />

serie di fosse per la manutenzione dei mezzi.<br />

Svoltano, sgommando, in un’ala laterale che sbocca<br />

sull’esterno luminoso ma scorgono il muso di un’auto e<br />

tornano su un corridoio parallelo all’esterno; tentano di<br />

svoltare dall’altra, ma un altro muso di auto sfreccia<br />

sull’esterno; la terza possibile svolta la saltano; l’auto<br />

che corre sull’esterno tira dritto; Dante fa un testacoda e<br />

si infila nell’arcata laterale appena saltata:<br />

finalmente fuoriescono dal labirinto di interni.<br />

64. INT./EXT. CITROEN DS/CAMPAGNA - GIORNO<br />

<strong>La</strong> DS si immette in una<br />

62


STRADA STERRATA<br />

con un botto lasciando dietro sé il paraurti posteriore; il<br />

portabagagli si spalanca:<br />

SALVO<br />

Cristo! Sta’ attento, la<br />

macchina di mio padre, porca<br />

puttana!<br />

DANTE<br />

Fanculo anche tuo padre.<br />

L’avete fatto secco tu e tua<br />

madre più di vent’anni fa, non<br />

ricordi neanche quello? Sta’<br />

zitto e fammi guidare!<br />

UNA STRADINA, UN’ALTRA, UN’ALTRA ANCORA: una ragnatela.<br />

Tentano un altro STERRATO, svoltano, si trovano un trattore<br />

davanti, deviano, inchiodano trovandosi davanti un CANALE,<br />

sterzano, sbandano in un PRATO e iniziano ad attraversare i<br />

CAMPI con il cofano che rimbalza su e giù, ripiombano in<br />

una STRADINA, la percorrono lanciando rapide occhiate<br />

dietro e…<br />

…si piantano in un canale di irrigazione.<br />

Scendono: Salvo saluta la sua macchina.<br />

Dante si guarda intorno:<br />

nessuno, silenzio .<br />

Sono in aperta campagna.<br />

Il portabagagli è aperto: Dante vede le valige, Salvo se ne<br />

accorge e per evitare il suo sguardo interrogativo si<br />

sporge dentro all’auto, apre il cassetto e prende dal<br />

cruscotto il sacchetto di pallottole.<br />

Dante volge lo sguardo altrove, ad un lontano PIOPPETO che<br />

si inerpica su per una collina.<br />

SALVO<br />

<strong>La</strong> campagna.<br />

DANTE<br />

Fatti un tiro, c’è da<br />

camminare.<br />

Salvo si fa un tiro di<br />

spray .<br />

Camminano nei PRATI… attraversano un CAMPO di grano…<br />

raggiungono il PIOPPETO…<br />

65. EXT. COLLINA/PANORAMA CITTÀ - GIORNO<br />

Gli alberi si sono diradati e Salvo e Dante sbucano su<br />

UN PRATO:<br />

sudati, sbuffanti.<br />

Sono in cima alla collina.<br />

Davanti a loro<br />

63


LA PIANURA, e, lontana, la MACCHIA SCURA DELLA CITTÀ.<br />

Salvo si lascia cadere sull’erba e si accende uno spinello;<br />

Dante se ne fa passare uno a gesti.<br />

Dante tira una lunga boccata, poi inizia a fissare Salvo<br />

aspettando spiegazioni.<br />

Salvo è imbarazzato: si alza e va verso il declivio <strong>del</strong>la<br />

collina.<br />

SALVO<br />

C’è una strada là sotto.<br />

DANTE<br />

Da quanto ti stanno addosso?<br />

Salvo è alle spalle di Dante: tossisce, si fa un tiro di<br />

spray . In mancanza di risposta, Dante si alza e lo fissa<br />

duro:<br />

DANTE<br />

Devi andartene.<br />

SALVO<br />

Ho bisogno di soldi.<br />

DANTE<br />

Devi andartene, sei bruciato.<br />

Salvo non regge a lungo lo sguardo <strong>del</strong>l’amico: si volta e<br />

si incammina:<br />

SALVO<br />

Riesci a trovarmi almeno una<br />

macchina, in città? E allora<br />

andiamo, devo tornare da Nanà.<br />

SALVO<br />

va verso il declivio ma Dante non si muove, resta alle sue<br />

spalle, fermo.<br />

Dando le spalle all’amico, sentendo quel silenzio, Salvo<br />

esita, il volto si fa scuro, si asciuga la fronte col<br />

fazzoletto e mentre lo rimette in tasca porta la mano alla<br />

fondina ascellare, stringe il calcio <strong>del</strong>la pistola, estrae<br />

veloce e si volta puntandola contro<br />

DANTE<br />

che è ancora al suo posto, immobile, con le braccia stese<br />

lungo i fianchi, <strong>del</strong> tutto innocuo: Salvo tentenna puntando<br />

la pistola, nervoso, poi i suoi occhi si raddolciscono<br />

forzatamente, abbassa l’arma e, aprendosi in un sorriso<br />

incerto, urla all’amico che lo guarda con lo spinello a<br />

mezz’aria:<br />

SALVO<br />

Ho detto andiamo. Devo<br />

spararti per farti muovere il<br />

culo?!<br />

64


66. INT. CASA LUNA - GIORNO<br />

Luna in canottiera bianca macchiata di vernice blu si<br />

sfrega le mani con l’acquaragia in un secchio: la radio<br />

accesa accanto all'oppio; il telefono sgocciolato di<br />

vernice blu; un bicchiere di vino rosso e una goccia di<br />

azzurro che ci cade in mezzo.<br />

67. INT. BAR ARABI - GIORNO<br />

Lufti è fatto e ubriaco al banco di un bar frequentato<br />

perlopiù da arabi.<br />

Poco più in là, seduta al banco, una RAGAZZA MULATTA beve<br />

con un NIGERIANO in piedi accanto a lei.<br />

Il BARISTA spilla una birra e la porge all’arabo, posandola<br />

accanto ad altri quattro boccali vuoti.<br />

L’arabo ingoia una pasticca e ci beve dietro la birra.<br />

BARISTA<br />

(in arabo,<br />

SOTTOTITOLATO)<br />

Ti hanno già sbattuto fuori?<br />

Tutto esaurito laggiù?<br />

LUFTI<br />

(in arabo,<br />

SOTTOTITOLATO)<br />

A cos'altro servono i soldi? A<br />

stringere i tempi.<br />

Un ARABO accanto a Lufti fa cenno al barista di tacere.<br />

Lufti si mette a fissare il culo <strong>del</strong>la mulatta:<br />

LUFTI<br />

(in arabo,<br />

SOTTOTITOLATO)<br />

Mio fratello è morto. E io non<br />

so perché ma ho solo voglia di<br />

scopare.<br />

I suoi occhi restano appuntati sul culo perfetto <strong>del</strong>la<br />

ragazza, il nero nota la cosa e si guarda attorno-<br />

- e intorno ci sono solo arabi.<br />

Lufti barcolla fino alle spalle <strong>del</strong>la ragazza: il nero<br />

porta la mano alla tasca <strong>del</strong>la giacca, prende la ragazza<br />

sotto un braccio, e si dirige verso l’uscita.<br />

Lufti li segue con lo sguardo, beve l’ultimo sorso e esce a<br />

sua volta.<br />

68. EXT. STRADA BAR ARABI/NEGOZIO LEROY - GIORNO<br />

Il nero e la mulatta attraversano la strada.<br />

65


LUFTI (F.C.)<br />

Hei, negro, quanto costa tua<br />

sorella?<br />

Il nero si ferma e si volta:<br />

SULLA SOGLIA DEL BAR<br />

Lufti lo guarda con aria di sfida; afferra una bottiglia<br />

dal marciapiede tenendola per il collo.<br />

Il nero tentenna poi fa un passo verso l’arabo: dal bar escono<br />

altri quattro arabi e si schierano con Lufti.<br />

DAL NEGOZIO DI FRONTE,<br />

quello di Pascal "Le Roy", escono DUE NERI eleganti e<br />

giganteschi: si affiancano all’amico in difficoltà,<br />

allontanando la mulatta.<br />

69. INT. NEGOZIO COLONIALI/TV/P.ZZA MADAMA - GIORNO<br />

Dante ancora sporco di terra dopo la fuga nei campi...<br />

Montecarlo incazzato come una vipera, che si trattiene<br />

guardando un vecchio tv portatile b/n dietro al banco...<br />

SULLO SCHERMO TV<br />

un servizio <strong>del</strong> tg:<br />

SPEAKER TG<br />

«un'operazione congiunta di<br />

Guardia di Finanza e Dia che<br />

ha portato alla scoperta di un<br />

traffico di clandestini. Gli<br />

immigrati erano stipati su due<br />

tir. Durante il viaggio almeno<br />

tre di loro sarebbero morti.<br />

Durante il conflitto a fuoco<br />

uno dei corrieri ha perso la<br />

vita-»<br />

Nelle confuse IMMAGINI DEL SERVIZIO<br />

appare fuggevolmente anche il Capo Commissione che con un<br />

gesto nega dichiarazioni, s'infila in macchina coi suoi<br />

uomini e parte sgommando.<br />

Montecarlo lo riconosce, dà un<br />

MONTECARLO<br />

Vaffanculo, la Dia.<br />

pugno sulla tv e la spegne:<br />

Poi, come riprendendo un discorso interrotto...:<br />

MONTECARLO<br />

Te lo dico io cosa ha fatto<br />

Amid: dopo che lo avete<br />

mollato lì da solo nella<br />

66


merda, ha passato tre ore nel<br />

canale di scolo di una<br />

porcilaia. Non gli è piaciuto.<br />

Ma vuole ringraziarvi lo<br />

stesso.<br />

DANTE<br />

Erano contatti suoi.<br />

MONTECARLO<br />

Lo sai tu e lo so io, è Salvo<br />

il problema…<br />

Dimmi che l’hai già fatto, che<br />

l’hai tolto di mezzo.<br />

DANTE<br />

Questa non è una mia guerra.<br />

MONTECARLO<br />

No? Se me lo ripeti ancora una<br />

volta ti faccio sparare come è<br />

vero Diocristo!<br />

Montecarlo gli dà una sberla sulla testa, lo prende per un<br />

braccio e lo porta alla vetrata d’ingresso.<br />

MONTECARLO<br />

Tu sei qui dentro, con me, e<br />

là fuori ci sono gli altri: la<br />

mia guerra è la tua.<br />

DANTE<br />

Ma non riesci a capire che non<br />

ho più voglia di questa merda,<br />

che non sono tornato per<br />

questo?<br />

MONTECARLO<br />

(imbarazzato)<br />

--Be' --comunque adesso ci sei<br />

di nuovo dentro.<br />

ATTRAVERSO LA VETRATA,<br />

oltre Grimaldi e Tacco seduti sulle seggiole appena fuori,<br />

gli occhi di Montecarlo analizzano<br />

VOLTI, AUTO PARCHEGGIATE, UN UOMO ALL'ANGOLO davanti alla<br />

banca, passanti, UN'AUTO CON TRE PERSONE A BORDO che<br />

chiacchierano fumando, UNA MACCHINA IN DOPPIA FILA con le<br />

quattro frecce, altri VOLTI, ancora l'uomo all'angolo…<br />

MONTECARLO<br />

(tra sé)<br />

Cristo, sembra un formicaio<br />

qua davanti. E guarda come<br />

parcheggiano 'sti finocchi.<br />

(a Dante)<br />

Quella faccia da coglione, per<br />

esempio, chi cazzo è quel<br />

67


coglione - sono due ore che<br />

sta piantato qui davanti.<br />

Tempo di indicare l'uomo all'angolo che questi viene<br />

raggiunto da moglie e figlia e se ne vanno salendo<br />

sull'auto con le quattro frecce, liberando la strada.<br />

A questo punto, lo sguardo preoccupato di Montecarlo<br />

intercetta Luna che si allontana.<br />

MONTECARLO<br />

E quella, la troia, l’hai<br />

controllata? Facile che è uno<br />

sbirro pure lei!<br />

Montecarlo bussa nella vetrata, Grimaldi si alza e si<br />

allontana dal negozio.<br />

MONTECARLO (F.C.)<br />

Tu lo sapevi, vero? E non mi<br />

hai detto niente. Gli hai dato<br />

pure una macchina - credi che<br />

non lo sappia…?<br />

Eeeeeeeh, cazzo, non sono io<br />

il vecchio: siete voi che<br />

vivete nel passato. Dai, vieni<br />

con me.<br />

70. INT. ALFA 147/STRADA - GIORNO<br />

Il Capo Commissione è sui sedili posteriori di una 147 che,<br />

sirena a palla, sfreccia nel traffico come una scheggia<br />

impazzita:<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Ci mancava la televisione,<br />

così i suoi soci ce lo<br />

ammazzano pure… -<strong>La</strong> moglie è<br />

sempre a casa?<br />

COLLABORATORE<br />

I ragazzi stanno tornando solo<br />

adesso. Col casino che c'è<br />

stato sono confluiti tutti…<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Ma Cristo-!<br />

COLLABORATORE<br />

Ma Cristo cosa?! In tutto<br />

siamo in sei, e nessuno ha il<br />

dono <strong>del</strong>l'ubiquità!<br />

Arriva una chiamata VIVAVOCE:<br />

VOCE MASCHILE<br />

Hanno trovato la macchina di<br />

Martiri nei campi. Se finisce<br />

68


in questa storia dei tir passa<br />

a un'altra indagine, e ce lo<br />

perdiamo.<br />

Il Capo Commissione fa un rapido giro di sguardi...<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Ok... OK. Comunica che stava<br />

lavorando con noi. Che... che<br />

è pulito.<br />

(--CHIUDONO la comunicazione--)<br />

Bene bene, signori, adesso si<br />

rischia il culo sul serio.<br />

71. EXT. CORTILE RETRO NEGOZIO COLONIALI - GIORNO<br />

Montecarlo e Dante nel cortile interno <strong>del</strong> palazzo, sul retro <strong>del</strong><br />

negozio.<br />

Montecarlo infila la testa nel retro e fa un fischio poi,<br />

sotto lo sguardo di Dante, fa un paio di passi nel cortile<br />

fino a raggiungere uno spicchio di sole: guarda il cielo<br />

massaggiandosi la schiena, inarcandosi, lanciando un<br />

flebile gemito.<br />

MONTECARLO<br />

(tra sé)<br />

Sta cambiando il tempo: le mie<br />

ossa... Chissà se la sorella<br />

di Grimaldi ha ancora la villa<br />

sulla Costa? Un po’ di sole<br />

aggiusterebbe tutto.<br />

Dal retro sbuca nel cortile Grimaldi:<br />

Oh, eccoti.<br />

MONTECARLO<br />

Grimaldi estrae dalla tasca <strong>del</strong>la giacca un sacchetto: ne<br />

fa scivolare fuori un involucro di panno:<br />

UNA PISTOLA.<br />

Grimaldi inizia a trafficare illustrandone il funzionamento<br />

ma...<br />

MONTECARLO<br />

Eh-eh va bene, dai, che l'ha<br />

fatto il soldato lui!<br />

Grimaldi se ne va lanciando un’ultima occhiata a Dante.<br />

MONTECARLO (F.C.)<br />

E’ la cosa giusta, l’unica.<br />

69


Montecarlo mette pistola e proiettili nelle mani di Dante,<br />

stringendogliele:<br />

MONTECARLO<br />

(continua)<br />

E poi c'è poco da fare: le<br />

storie come quella tra te e<br />

Salvo finiscono solo quando<br />

uno dei due è sotto terra. E'<br />

così da che mondo è mondo.<br />

Prende dal retro la ventiquattrore <strong>del</strong>la roba e la dà a<br />

Dante.<br />

MONTECARLO<br />

Prendi anche questa: se ti<br />

beccano non ne hai più gli<br />

occhi asciutti, ma se riesci a<br />

vendertela è un bel regalo<br />

d'addio.<br />

72. INT. CASA LUNA - GIORNO<br />

Dante con un passpartout apre la serratura <strong>del</strong>l'alloggetto<br />

di Luna e…<br />

esplora stupito l'ambiente in cui si è ritrovato immerso:<br />

TUTTO È VERNICIATO DI BLU:<br />

i muri, il soffitto, le porte… e i pochi mobili, come il<br />

frigo, sono perfettamente impacchettati con carta di<br />

giornale e nastro nero.<br />

Dante muove un passo e lascia un'impronta blu, allunga una<br />

mano verso la cassettiera ma è impossible aprirla senza<br />

lasciare segni.<br />

MONTECARLO (V.O.)<br />

E ascolta me, dai un'occhio<br />

alla stanza <strong>del</strong>la ragazza.<br />

Dante indugia sulla maniglia, poi tira: il cassetto si apre<br />

strappando la carta.<br />

73. EXT. CORTILE VILLA SALVO/PANORAMA CITTA’ - GIORNO<br />

Un vecchio <strong>La</strong>nd Rover blu scuro arriva alla villa: nello<br />

spiazzo non un'anima.<br />

E’ Salvo: corre su in casa e dopo un po' torna giù da solo,<br />

sempre più disperato, carica le valige e riparte<br />

alla volta <strong>del</strong>la città.<br />

L'auto scompare dietro una curva...<br />

AGENTI (V.O.)<br />

Qui non c'è più nessuno, capo.<br />

Ok, non ci muoviamo da qui.<br />

sgommando<br />

70


ALTRO AGENTE (V.O.)<br />

Era incazzato?<br />

AGENTE (V.O.)<br />

Come un diavolo.<br />

74. INT. CASA DANTE (BAGNO, LIVING) - GIORNO<br />

IN BAGNO<br />

Dante appoggiato al lavandino, l’acqua che scorre: si<br />

guarda allo specchio.<br />

Bussano : Dante prende la pistola e va<br />

ALLA PORTA.<br />

Apre ed è... NANÀ: come vedere un fantasma!<br />

DANTE<br />

(automatico)<br />

Ah, sei tu...(?!)<br />

NANA'<br />

(imbarazzata)<br />

Ciao, Nero. -<br />

Nanà abbassa lo sguardo sulla pistola e sorride:<br />

NANA'<br />

Potevo immaginare di tutto, ma<br />

non che mi aspettassi.<br />

Dante tace e va in bagno con passo nervoso.<br />

Nanà dà un'occhiata alla casa: adesso è spoglia e ci sono<br />

parecchi grossi scatoloni sparsi, alcuni ancora aperti. E<br />

accanto alla porta restano i borsoni da disfare.<br />

NANA'<br />

Oh, ho capito: aspettavi<br />

qualcun altro. Una donna?<br />

Dante torna, non ha più la pistola, si abbottona una<br />

camicia scura piantandosi davanti a Nanà:<br />

DANTE<br />

No - non entrare, cosa ci fai<br />

qui?<br />

NANA'<br />

Ieri ho sognato che eri<br />

tornato: mi guardavi dormire<br />

dal giardino. … Quando sei<br />

arrivato?<br />

DANTE<br />

Lui sa che sei qui?<br />

NANA'<br />

Salvo è a lavorare.<br />

71


DANTE<br />

Salvo non è a lavorare, Salvo<br />

è in un mare di merda. E ti<br />

starà cercando.<br />

NANA'<br />

Devo davvero andarmene?<br />

Fissa negli occhi Dante sfidandolo. Poi, indispettita,<br />

entra in casa scansandolo: si guarda attorno come<br />

conoscendo la casa alla perfezione. Va verso gli scatoloni:<br />

NANA'<br />

Non hai ancora disfatto le<br />

valige. Ripartirai presto?<br />

DANTE<br />

Perché sei venuta? Ho giurato<br />

a me stesso che non ti avrei<br />

mai più rivista.<br />

Nanà si china su una scatola di metallo da cui escono<br />

vecchie fotografie: si specchia in<br />

UNA FOTO<br />

che la ritrae più giovane e meno sciupata.<br />

NANA'<br />

Allora perché sei tornato?<br />

DANTE<br />

Perchè non te ne vai? Non<br />

abbiamo niente da dirci. Vuoi<br />

le tue cose? Sono tutte di là,<br />

nella--in quella stanza.<br />

Accenna all’unica porta chiusa.<br />

Nanà ora guarda<br />

DANTE<br />

Ho fatto degli scatoloni.<br />

Falli venire a prendere, falli<br />

buttare, facci il cazzo che<br />

vuoi - basta che me li togli<br />

dai piedi.<br />

UNA FOTO:<br />

lei con Dante, giovani e innamorati.<br />

Lo sguardo di Dante si posa sulla gamba magra che la gonna<br />

ha scoperto, poi si sofferma sul lungo collo bianco.<br />

Sei magra.<br />

DANTE<br />

Lei si volta e gli sorride.<br />

72


DANTE<br />

Ascoltami. Salvo è bruciato,<br />

devi portarlo via.<br />

NANA'<br />

E' meglio se Salvo parte da<br />

solo, ora può anche provare a<br />

starmi lontano: gli ho<br />

rovinato la vita e lui è stato<br />

sempre gentile con me, anche<br />

quando ha capito il mio<br />

errore. Adesso gli sarei<br />

d'impiccio.<br />

DANTE<br />

Che errore?<br />

Nanà si rialza: le foto restano buttate ai suoi piedi.<br />

NANA'<br />

Allora, dove sei stato?<br />

DANTE<br />

A dimenticare tutto questo:<br />

te, lo sbirro, la roba. Cosa<br />

sei venuta a cercare qua?<br />

NANA'<br />

Io non ho mai giurato di non<br />

rivederti più.<br />

DANTE<br />

Cristo, certo che a volte la<br />

vita è strana... Ho fatto un<br />

viaggio all'inferno lungo<br />

dieci anni per dimenticarmi<br />

questa storia in qualche<br />

cassetto d'albergo, torno e<br />

arrivi tu come un fantasma, e<br />

non hai di meglio da dirmi se<br />

non che tutto questo suicidio<br />

è stato solo un gigantesco<br />

malinteso <strong>del</strong> cazzo.<br />

(la fissa con un<br />

sorriso falso)<br />

Quand'è l'ultima volta che ti<br />

sei vista allo specchio?<br />

Nanà è arretrata di un passo davanti al suo sguardo…<br />

NANA'<br />

Non ricordavo quanto sai<br />

essere-<br />

DANTE<br />

Non hai più la faccia da<br />

bambina che ti permette di<br />

giocare con le persone.<br />

Nanà si volta e gli dà le spalle:<br />

73


NANA'<br />

Volevo solo vederti… Sto solo<br />

provando a mettere le cose in<br />

ordine, capisci? <strong>La</strong> mia vita,<br />

Salvo, e tu, Nero, ora che sei<br />

qua.<br />

DANTE<br />

Io non ci sono. Nessuno mi<br />

chiama più Nero. E ora non ho<br />

tempo, non c’è tempo.<br />

Tu non mi stai ascoltando:<br />

devi dire a Salvo di tagliare<br />

la corda. Tu resta con lui o<br />

fai quello che ti pare: ma<br />

scomparite, tutti e due, e<br />

portatevi dietro le vostre<br />

vite <strong>del</strong> cazzo.<br />

NANA'<br />

E tu?<br />

DANTE<br />

Io sono stanco. Ma farò la<br />

stessa cosa. Di nuovo.<br />

Nanà resta immobile, i suoi occhi si inumidiscono: inizia a<br />

strusciarsi le mani nervosa.<br />

Le tremano le spalle.<br />

Dante la guarda con occhi sempre più cattivi.<br />

Nessuna risposta.<br />

DANTE<br />

Che altro c'è?<br />

DANTE<br />

Vuoi dirmi che sei in<br />

astinenza e tutta questa<br />

scenata è per chiedermi <strong>del</strong>la<br />

roba?! -<br />

Dante scompare rapido nell'altra stanza, rientra gettando<br />

sul mucchio di scatoloni la ventiquattr'ore: taglia uno dei<br />

sacchetti di roba, prende una vecchia busta che conteneva<br />

le foto di Nanà e la riempie di polvere bianca spargendone<br />

anche a terra.<br />

<strong>La</strong> lancia ai piedi <strong>del</strong>la donna.<br />

DANTE<br />

Ecco, così puoi partire<br />

tranquilla: è pura, vedi di<br />

non ammazzarti. Adesso trova<br />

quel coglione che ti sei<br />

sposata e andatevene.<br />

74


Nanà resta ancora immobile, la roba ai suoi piedi: appena<br />

dietro i suoi tacchi.<br />

DANTE<br />

E tu che cazzo vuoi, altro<br />

oppio?<br />

SULLA PORTA<br />

d'ingresso rimasta aperta c'è Luna, vestita per andare a<br />

lavorare al Club. Sembra imbarazzata, ma quando Dante<br />

incrocia il suo sguardo, Luna lo guarda duro, cammina fino<br />

a lui…<br />

LUNA<br />

Che cazzo vuol dire quello che<br />

hai fatto di là, eh? Cos'hai<br />

fatto? Cosa volevi? Hai<br />

annusato le mie mutandine,<br />

c'hai ficcato il naso,<br />

stronzo? Quella è la mia casa<br />

e tu non ci entri. L'hai<br />

vista: è la mia camera, mia.<br />

Se vuoi sapere qualcosa basta<br />

che lo chiedi, invece di<br />

scappare ogni volta che mi<br />

avvicino.<br />

…gli molla uno schiaffo.<br />

Dante è rimasto così, incapace di reagire, come<br />

imbambolato: Luna se ne va.<br />

Quando è sulla soglia, si volta, guarda la roba per terra,<br />

guarda in faccia Nanà, poi Dante, e prima di scomparire:<br />

LUNA<br />

Cazzo, è per una così che non<br />

ti tira più?<br />

Nanà e Nero restano immobili:<br />

lei gli dà ancora le spalle, un mezzo sorriso nervoso sulla<br />

bocca, si accende una sigaretta, senza voltarsi raccoglie<br />

la busta di roba, esce chiudendosi la porta alle spalle.<br />

Non resta che il suo accendino d’oro, SUL TAVOLINO.<br />

Dante resta solo al centro <strong>del</strong>la stanza…<br />

… muove qualche passo senza sapere dove andare…<br />

… va alla porta chiusa, si lascia scivolare e inizia a<br />

piangere.<br />

75. INT. CLUB (SALA, BANCO, GUARDAROBA, SALA BILIARDO) - NOTTE<br />

Due, tre, quattro tavoli con panno verde su cui si svolgono<br />

partite a scacchi e a scopone: i GIOCATORI sono quasi tutti<br />

75


anziani ed eleganti. <strong>La</strong> luce è soffusa, una leggera musica<br />

di sottofondo copre le voci sommesse. Un tintinnare di<br />

bottiglie proviene dall'angolo bar al cui bancone DUE<br />

SIGNORE bevono e ridono.<br />

Luna, con la parrucca nera, sta stuzzincando un CLIENTE che<br />

le offre champagne, poi a gesti gli fa "basta, sono brilla"<br />

e si alza:<br />

LUNA<br />

(al cliente)<br />

Accompagnami a casa, ma prima<br />

portami a fare una corsa in<br />

centro con la tua moto: voglio<br />

vedere un po' di luci.<br />

Al GUARDAROBA:<br />

la guardarobiera prende la giacca per il cliente dallo<br />

STENDINO oltre il quale si intravede...<br />

LA SALA BILIARDO:<br />

Amid in un angolo <strong>del</strong>la stanza, Pascal dall’altra, e<br />

Montecarlo che gioca da solo a pool-8 troppo incazzato per<br />

riuscire a fare almeno un buon tiro, e più sbaglia, più<br />

s'incazza:<br />

MONTECARLO<br />

…minchia santa, cinquanta<br />

indigeni in mezzo ad una<br />

strada che si prendono a<br />

bastonate! Alle cinque di<br />

pomeriggio, sotto gli occhi<br />

dei bambini, con le donne in<br />

mezzo! Dove Cazzo Credete Di<br />

Essere?! Questa non è<br />

l’Africa, quando lo capirete?<br />

Volete fare la guerra?<br />

(a Amid)<br />

Amid, tu lo sai cos’è una<br />

guerra, tu l’hai fatta una<br />

guerra… o dove te lo sei perso<br />

quell'orecchio?<br />

(a Pascal)<br />

E tu, ne hai visti di morti,<br />

no? Soldi che escono e non<br />

tornano più: i soldi non si<br />

sprecano. E quanti ne abbiamo<br />

già persi oggi?<br />

Pascal si accende un sigaro e sbuffa una nuvola di fumo.<br />

MONTECARLO<br />

Niente guerre, non adesso:<br />

abbiamo gli sbirri al culo,<br />

76


quelli veri. Salvo è un uomo<br />

morto, punto e basta.<br />

(a Amid)<br />

Tu volevi le palle di Dante?<br />

Gli faccio ammazzare il suo<br />

migliore amico e se non lo fa<br />

è un uomo morto pure lui: non<br />

ti basta? Vedi di fartelo<br />

bastare. Dobbiamo pensare agli<br />

affari, tutti quanti. DOPO<br />

penseremo alle stronzate, alla<br />

guerra e alle vendette!<br />

Montecarlo smette di andare avanti e indietro, si ferma a<br />

guardare negli occhi gli altri due:<br />

MONTECARLO<br />

(continua)<br />

Negri e Arabi... stessa razza:<br />

solo uno un po’ più scuro<br />

<strong>del</strong>l’altro.<br />

Io ho <strong>del</strong>le responsabilità,<br />

non ho scelta: se fate la<br />

guerra adesso, sparerò sui<br />

vostri feriti.<br />

Ma i due capi comunità non sono assolutamente spaventati<br />

dalla cosa:<br />

AMID<br />

Kamal, mio nipote, è morto. Tu<br />

non ce l'hai mai avuto un<br />

nipote altrimenti sapresti<br />

quanto vale.<br />

E se ne va.<br />

Pascal guarda altrove fumando poi si infila la giacca e fa<br />

per uscire -<br />

MONTECARLO<br />

Allora?<br />

PASCAL<br />

Allora, se facciamo la guerra<br />

il primo a saltare sei tu.<br />

E se ne va anche lui.<br />

Grimaldi si alza da una poltrona in penombra, appoggia una<br />

mano sulla spalla di Montecarlo:<br />

GRIMALDI<br />

Dante non ucciderà Salvo, lo<br />

sai… E sai anche che non<br />

ucciderai tuo figlio.<br />

77


Non puoi mantenere la tua<br />

parola. E loro lo sanno.<br />

E’ finita, Toni. Siamo<br />

riusciti a invecchiare facendo<br />

questo lavoro, è già un bel<br />

risultato. Cerchiamo di<br />

riuscire anche ad andare in<br />

pensione.<br />

76. INT. LAND ROVER/QUARTIERE/CITTA' - NOTTE<br />

Salvo vaga per la città, fumando nervoso le sue sigarette,<br />

facendo un numero dopo l'altro al cellulare.<br />

OLTRE IL PARABREZZA<br />

scorrono pusher, guppetti di tossici all’angolo, qualche<br />

prostituta fatta.<br />

Salvo ferma l’auto più volte, entra ed esce da vari portoni<br />

per poi risalire a bordo e ripartire, frugando la notte <strong>del</strong><br />

quartiere con gli occhi di chi la conosce centimetro per<br />

centimetro.<br />

Guarda l'orologio, sono le 23:36.<br />

Ormai sta battendo anche altre zone.<br />

Un bip annuncia un messaggio sul cellulare: legge e fa<br />

inversione e si ferma vicino a<br />

UNA CABINA TELEFONICA:<br />

Salvo fa un numero…<br />

77. INT. RISTORANTE MESSICANO/TELECAM. SU ESTERNO STRADA – NOTTE<br />

Noccioli di oliva e un boccale di birra mezzo vuoto su un<br />

bancone di legno incorniciato da lucine colorate.<br />

Su uno sgabello, un uomo bruno in camicia rossa e codino<br />

controlla dei fogli contabili. Alza gli occhi sul<br />

retrobanco, tra le bottiglie, fino allo schermo di un<br />

VIDEO A CIRCUITO CHIUSO:<br />

vi si alternano due inquadrature <strong>del</strong>l’esterno <strong>del</strong> locale –<br />

EXT. AUTO PARCHEGGIATE/MARCIAPIEDE DESERTO - NOTTE.<br />

Accanto allo schermo, la specchiera inclinata riflette una<br />

pistola riposta sotto il banco.<br />

L’uomo lancia un’occhiata al piccolo ristorante messicano:<br />

luce calda, pareti spugnate di giallo ocra, kitsch<br />

artigianale messicano, pappagalli di legno rossi e verdi<br />

penzolanti dal soffitto, e un ventilatore a pale fermo.<br />

Un posto accogliente ma deserto, fuorchè per un cliente:<br />

Dante, seduto rivolto verso l’ingresso.<br />

IL VIDEO<br />

riporta l’immagine di una sagoma che si avvicina:<br />

78


il barista passa dietro al banco.<br />

<strong>La</strong> porta a vetri si spalanca ed entra Salvo: avanza deciso<br />

fino al<br />

TAVOLO DI DANTE<br />

e gli si pianta di fronte col fiato corto.<br />

SALVO<br />

Devi aiutarmi a trovare Nanà.<br />

E' scomparsa. Devo trovarla. E<br />

non ho tempo, perchè sono<br />

nella merda. E lei non c'è.<br />

Salvo infila la mano nella giacca, all’altezza<br />

<strong>del</strong>l’ascella,<br />

e il barista porta la sua sotto il banco:<br />

Salvo si blocca, lo fissa,<br />

Dante fa un cenno senza alzare nemmeno lo sguardo, e il<br />

barista si rilassa.<br />

Salvo estrae il portasigarette, si accende l’ennesima<br />

canna.<br />

DANTE<br />

Per questa hai tempo?<br />

Dante posa sul tavolo la pistola rivolta contro Salvo:<br />

SALVO<br />

Nanà è scomparsa, ho tempo<br />

solo per questo.<br />

DANTE<br />

Devi trovarlo il tempo, perché<br />

per mezzanotte ti vogliono<br />

morto.<br />

SALVO<br />

E hanno mandato te a fare il<br />

cowboy? Ad ammazzarmi? Cazzo,<br />

non ho tempo per queste<br />

puttanate, sono già abbastanza<br />

fuori di testa così.<br />

Il proprietario va alla porta e chiude serratura e tende, e<br />

si siede ad un tavolo vicino al'ingresso: c'è una chitarra<br />

e l’uomo inizia ad abbozzarre il “ De Guello ”...<br />

L’orologio segna le 23.58.<br />

DANTE<br />

Come vogliamo risolverla?<br />

Pensaci un paio di minuti.<br />

Quando la canzone finisce scatta la mezzanotte.<br />

DANTE<br />

Allora, cosa suggerisci?<br />

79


Salvo lancia un’occhiata di sufficienza e se ne va dandogli<br />

le spalle.<br />

Dante gli punta la pistola alle spalle,<br />

Salvo lo vede riflesso NELLO SPECCHIO inclinato<br />

sull’ingresso ma continua deciso…<br />

DANTE<br />

Mettiti nei miei panni…: se<br />

non lo faccio, sarò fottuto<br />

anch'io. E ancora una volta<br />

per le stronzate tue.<br />

Salvo non si ferma, e Dante non spara - fa un cenno al tipo<br />

vicino<br />

ALL'INGRESSO,<br />

quello si alza e va incontro a Salvo…<br />

…Salvo mette mano alla fondina, ma prima che possa sfiorare<br />

il calcio <strong>del</strong>la pistola --<br />

Bum ! l'omone gli ha mollato un<br />

diretto sul naso da stendere un cavallo…<br />

…Salvo va giù come un sacco, il naso rotto…<br />

…l'omone lo tira subito su, lo gira a favore di Dante che<br />

arriva e al volo gli molla un pugno nello stomaco che<br />

lascia Salvo senza fiato.<br />

Il proprietario va dietro al banco e apre la botola <strong>del</strong>la<br />

cantina mentre Dante fruga le tasche di Salvo fino a quando<br />

non trova lo spray per l'asma…<br />

DANTE<br />

Sei sempre la stessa testa di<br />

cazzo. Qui è sempre tutto<br />

uguale. Sempre, sempre, porca<br />

puttana.<br />

L'omone torna con <strong>del</strong> ghiaccio in un asciugamano.<br />

DANTE<br />

(all'uomo)<br />

Merda, ci sei andato giù<br />

secco.<br />

78. INT. AUTORIMESSA - NOTTE<br />

Il GARAGISTA, un giovane biondiccio e slavato in tuta da<br />

meccanico, esce dall’“ufficio”: Dante gli parla, quello gli<br />

dà un mazzo di chiavi indicandogli una station-wagon, gli<br />

lascia anche una sigaretta e torna nel suo OFFICE in ferro,<br />

vetro e miniposter softcore.<br />

Dante lancia le chiavi a Salvo, non ancora <strong>del</strong> tutto in<br />

forma, e gli indica l’auto:<br />

80


DANTE<br />

Prendila e sparisci.<br />

Altrimenti ti ammazzo davvero.<br />

Dante si accende la sigaretta con<br />

L’ACCENDINO D’ORO DI NANÀ:<br />

Salvo lo nota, crede di capire, si decide a salire in<br />

auto...<br />

SALVO<br />

Allora… L'hai vista, è con te…<br />

DANTE<br />

Nanà non è più un mio<br />

problema, da una vita.<br />

Dante mostra l'accendino come a dire “intendi questo?”, poi<br />

glielo lancia:<br />

DANTE<br />

Ecco fatto: l’unica cosa che<br />

avevo, nient’altro. E adesso<br />

nemmeno più quello.<br />

Parliamo di due Nanà diverse.<br />

L'abbiamo sempre fatto.<br />

Fottetevi voi e la vita di<br />

merda che vi siete fatti e<br />

strafatti. Vattene Salvo,<br />

perché ti odio e finisce che<br />

ti sparo, e non voglio.<br />

Dante gli punta ancora una volta la pistola, ma Salvo<br />

improvvisamente realizza e gli va incontro come un mastino<br />

e a mano a mano che si avvicina le cose che dice colpiscono<br />

Dante come pallottole…<br />

SALVO<br />

(in de crescendo)<br />

Due Nanà diverse!? Che cazzo<br />

vuol dire, eh!? Ma brutto<br />

coglione, è un mese che non si<br />

buca, testa di cazzo. Sta<br />

male, lo capisci, testa di<br />

cazzo? Cosa le hai fatto? Hai<br />

di nuovo mandato la sua vita<br />

in merda? Perché io torno e ti<br />

sparo nel culo, hai capito?!<br />

Salvo, senza sforzo, con un gesto <strong>del</strong>la mano ha spazzato la<br />

pistola puntata e il braccio ormai molle di Dante, ed è<br />

arrivato col muso a un centimetro dal suo orecchio:<br />

81


SALVO<br />

(un sibilo)<br />

Hai capito o no, testa di<br />

cazzo?<br />

E resta lì, con le labbra vicino all'orecchio, ad aspettare<br />

una risposta che non viene.<br />

SALVO<br />

(bisbiglia)<br />

Non--non rispondi? No?<br />

Salvo addenta l'orecchio di Dante, ne strappa un pezzo e lo<br />

sputa a terra;<br />

gli strozza l'urlo in gola con un gancio nello stomaco;<br />

dà un calcio alla pistola che vola lontana;<br />

porta la mano alla fondina ma… la trova vuota…<br />

molla ancora un calcio nello stomaco a Dante e si<br />

allontana, indietreggiando, puntandogli contro l'indice<br />

senza più dire nulla.<br />

Salvo mette in moto, sgomma e schizza su per la rampa,<br />

mentre Dante resta a terra, sanguinante, rannicchiato...<br />

79. EXT. BALLATOIO PALAZZO DANTE - NOTTE<br />

Luna arriva sul ballatoio con il cliente <strong>del</strong> Club.<br />

E LA PORTA di Dante si socchiude appena.<br />

Luna e il cliente sono davanti alla porta di casa di Luna,<br />

e LA SERRATURA <strong>del</strong>la porta accanto<br />

scatta …<br />

Luna lancia un’occhiata, si gira verso il cliente che sta<br />

per entrare, gli accarezza i risvolti <strong>del</strong>la giacca<br />

fermandolo:<br />

LUNA<br />

(un sussurro)<br />

Non stasera. Scusami.<br />

Buonanotte.<br />

Il cliente la guarda sognante mentre gli chiude la porta in<br />

faccia.<br />

80. INT. CASA LUNA - NOTTE<br />

Luna sbuffa di sollievo: scalcia le scarpe, si slaccia il<br />

vestito, lo fa scivolare sul pavimento, scompare in bagno,<br />

l’acqua <strong>del</strong>la doccia inizia a scorrere.<br />

Ora è avvolta nell’accappatoio: si strofina i capelli<br />

guardandosi nello specchio appannato.<br />

Il suo sguardo cade su<br />

UNA SCATOLA DI LEGNO DECORATA:<br />

82


la apre e c’è l’oppio. Se lo rigira tra le dita, lo annusa,<br />

poi si decide:<br />

81. EXT. BALLATOIO PALAZZO DANTE - NOTTE<br />

Luna bussa<br />

ALLA PORTA DI DANTE,<br />

ma non è chiuso e il battente si apre lentamente: l’interno<br />

è buio… dall’oscurità appare…<br />

LUFTI!<br />

Le sorride, le si avvicina: nella sua mano luccica un<br />

coltello.<br />

Luna arretra paralizzata, poi corre verso casa…<br />

82. INT. CASA LUNA - NOTTE<br />

…cerca di chiudersi dentro, ma Lufti si scaraventa contro<br />

il battente:<br />

Luna resiste, poi cede, cade...<br />

Lufti entra, Luna è a terra e arretra: i lembi <strong>del</strong>la<br />

vestaglia le si scostano…<br />

L’arabo, in piedi davanti a lei, con occhi piccoli come<br />

fessure, esplora stupito il blu mare in cui è annegata<br />

l’intera stanza.<br />

Poi torna a guardare Luna, ne percorre il corpo seminudo.<br />

Luna arretra, arriva ai piedi <strong>del</strong><br />

LETTO<br />

e il suo sguardo si trasforma lentamente in un sorriso: si<br />

alza, si sfila la cintura <strong>del</strong>l’accappatoio e scopre<br />

definitivamente il suo corpo.<br />

Luna invita con lo sguardo Lufti, gli passa la cintura<br />

<strong>del</strong>l’accappatoio dietro la nuca, si siede sul bordo <strong>del</strong><br />

letto e dolcemente lo tira a sé, facendolo inginocchiare<br />

tra le proprie gambe...<br />

Lufti le sorride e si tuffa tra le sue cosce. Lei inizia a<br />

gemere, si stira indietro, si annoda attorno alle mani gli<br />

estremi <strong>del</strong>la cintura, si contorce come per il piacere,<br />

porta un piede sulla fronte di Lufti che alza la testa<br />

e...:<br />

Luna con un gesto secco tira a sé la cintura mentre col<br />

piede spinge indietro la testa all’uomo. E’ un attimo:<br />

l’osso <strong>del</strong> collo si spezza con un sinistro<br />

crack!<br />

Il corpo di Lufti si affloscia: un fiotto di sangue esce<br />

dalla bocca.<br />

Luna si copre, si allontana dal letto, si rannicchia in una<br />

poltrona: fissa ancora il cadavere poi chiude gli occhi.<br />

83. INT. UFFICIO COMMISSIONE - NOTTE<br />

Il Capo Commissione è al telefono; alle sue spalle la<br />

vetrata sulla notte e la città.<br />

Gli arriva davanti L'elegantone:<br />

83


ELEGANTONE<br />

Buone notizie, Capo… è tornato<br />

a casa.<br />

Il Capo Commissione copre la cornetta e guarda l'ora: sono<br />

le 3,06 <strong>del</strong> mattino.<br />

CAPO COMMISSIONE<br />

Gesù, ma questo è pazzo come<br />

un cavallo. Che non si muova<br />

più da lì, e che nessuno vada<br />

ad ammazzarcelo.<br />

Torna al telefono:<br />

VOCE FEMMINILE (al telefono)<br />

--accavallamenti. Qui, tra<br />

noi, la Finanza e l'Interpol<br />

che ha cominciato a faxare per<br />

quel Ferlinghetti… qui mi sa<br />

che è tutto in blocco ancora<br />

per un po'. <strong>La</strong> storia dei tir<br />

è scoppiata in faccia alla<br />

Finanza per i morti che hanno<br />

trovato nei container. Noi non<br />

dovevamo esserci e c'eravamo.<br />

Classica patata bollente. Tu<br />

dovevi occuparti di un<br />

affogato e hai fatto tutto di<br />

iniziativa… Non ti senti<br />

scottare il culo?<br />

84. INT. VILLA SALVO - NOTTE<br />

Salvo è sul divano, tiene la testa Nanà sulla gambe e le<br />

accarezza i capelli e il viso.<br />

Lei è chiaramente strafatta.<br />

NANÀ<br />

Mi dispiace.<br />

SALVO<br />

(sussurra)<br />

Shhh. Non è colpa tua.<br />

NANÀ<br />

Mi dispiace.<br />

Lei alza il volto e cerca la sua bocca: un bacio lungo e<br />

dolce, poi sembra addormentarsi.<br />

L’orologio segna le 3:06.<br />

Salvo <strong>del</strong>icatamente si alza e va a frugare gli abiti di<br />

lei...: niente.<br />

Cerca in un paio di probabili nascondigli...: niente.<br />

84


Salvo si guarda attorno fino a tornare a Nanà: la gira<br />

<strong>del</strong>icatamente per sollevare i cuscinoni <strong>del</strong> divano e<br />

finalmente trova quello che cercava:<br />

la busta di roba.<br />

Salvo va verso il bagno… ma alle SUE SPALLE Nanà si alza,<br />

barcolla, afferra una grossa cornice d'argento con una foto<br />

<strong>del</strong> loro matrimonio, e la schianta SBAM! sulla nuca di<br />

Salvo- che cade travolgendo il carrello portaliquori e<br />

sviene.<br />

Lei si china, gli fa una carezza sulla guancia:<br />

NANÀ<br />

Mi dispiace.<br />

Prende la busta, entra nel bagno e si chiude dentro.<br />

85. EXT./INT. PALAZZO DANTE BALLATOIO /CASA LUNA - NOTTE<br />

Dante, malconcio, arriva sul ballatoio:<br />

la porta di casa propria è spalancata, quella di Luna<br />

socchiusa.<br />

Dante apre quest’ultima, e per un attimo resta di nuovo<br />

colpito dal blu, poi i suoi occhi vanno alla<br />

POLTRONA NELL’ANGOLO<br />

accanto al letto: Luna riapre gli occhi, sobbalza vedendo<br />

Dante, salta giù, riabbassa lo sguardo, si rannicchia come<br />

una bambina nell'angolo <strong>del</strong>la stanza, inizia a piangere, ha<br />

un attacco di panico…<br />

Dante abbassa lo sguardo e vede l’arabo col collo spezzato<br />

ai piedi <strong>del</strong> letto:<br />

LUNA<br />

(misto, italiano<br />

e lingua orig.)<br />

Adesso mi picchi tu, vero?<br />

Devi picchiarmi? Montecarlo mi<br />

ammazza. Ma quello voleva<br />

farmi male. Mi voleva fare<br />

male, e qui non c’è nessuno:<br />

se urli nessuno sente. Era in<br />

casa tua e dentro era buio:<br />

credevo che fossi morto, che<br />

ti avesse ammazzato… Sono<br />

sempre sola, faccio sempre<br />

tutto da sola.<br />

Gli altri non ci sono. L’ho<br />

dato da sola, il blu. Tutto<br />

blu, mancano solo i pesci. Hai<br />

visto? Da sola. Il mio mare.<br />

Tu non mi hai aiutato.<br />

85


Nessuno. Faccio sempre tutto<br />

da sola. Ero da sola, qui.<br />

Avevo solo bisogno di<br />

nascondermi per un po'. Invece<br />

qualcuno mi trova sempre.<br />

Anche da piccola, sempre.<br />

Penso: faccio la puttana, così<br />

ho dei soldi, sono miei e non<br />

devo pensarci. Ma non mi<br />

piace. Volevo solo dei soldi.<br />

Per non pensarci più. Almeno<br />

per un po'. Perché nel mio<br />

paese non ci posso più<br />

tornare. Merda. Merda. E'<br />

tutto lì dietro al frigo, non<br />

manca quasi niente. Solo<br />

questo... Vaffanculo.<br />

Gli mostra un anello con diamante che porta all'anulare<br />

sinistro.<br />

Dante non capisce. Va al frigo, lo sposta, fruga dietro.<br />

LUNA<br />

Certe volte me li metto. Mi<br />

piacciono le perle. Poi mi<br />

guardo allo specchio. Solo con<br />

quelle addosso. Come una<br />

signora puttana, come una<br />

coniglietta di Playboy, come<br />

una merda di Cleopatra.<br />

Neanche un cazzo di bagno di<br />

latte. Adesso devi picchiarmi?<br />

Mi farai male anche tu perché<br />

l’ho ammazzato. Perché sono<br />

una puttana, e un cazzo in più<br />

cos’era?<br />

Dante ha trovato due grosse buste gialle, le apre:<br />

parecchio contante, qualche foto compromettente, due buone<br />

manciate di gioielli… capovolgendo la busta esce ancora una<br />

carta di credito a nome: ROCCO CANNATA.<br />

Dante quasi quasi sorride.<br />

Si china su Luna e le bacia gli occhi:<br />

DANTE<br />

(sussurra)<br />

Hei, quello non cercava te,<br />

quello cercava me.<br />

Lei gli si rannicchia contro e piange. Lui la abbraccia<br />

facendola dondolare appena.<br />

Lei alza finalmente il viso, e vede come è conciato<br />

l'orecchio di Dante: ha un sobbalzo, riscoppia a piangere,<br />

corre in bagno e torna con disinfettante e cotone.<br />

86


Appena lo sfiora lui si ritrae e resta con gli occhi<br />

chiusi: lei lo guarda e lentamente si china fino a posargli<br />

un bacio sulle labbra.<br />

I volti incollati, e le lacrime di Luna scivolano sulle<br />

guance di Dante.<br />

86. INT. VILLA SALVO (CORRIDOIO/BAGNO) - NOTTE<br />

Salvo rinviene, annaspa tra i cocci: si massaggia il collo,<br />

quando ritrae la mano dalla nuca la vede insanguinata.<br />

Arranca fino a<br />

LA PORTA DEL BAGNO:<br />

è chiusa dall’interno!<br />

Abbassa lo sguardo e vede la foto <strong>del</strong> matrimonio a terra,<br />

tra le schegge di vetro… ed è come se ricordasse tutto solo<br />

in quell’istante.<br />

Bussa forte alla porta:<br />

SALVO<br />

Nanà...!? ... NANÀ?!<br />

Una spallata, la porta si scardina spalancandosi sul<br />

BAGNO:<br />

Nanà è sdraiata a terra accanto alla vasca, si sta sfilando<br />

l'ago dalla vena, sorride mentre Salvo le si avvicina e...<br />

si spegne.<br />

Salvo si siede a terra accanto a lei, le bacia la fronte,<br />

la culla, le srotola la cintura <strong>del</strong>la vestaglia stretta<br />

intorno al braccio, copre i lividi...<br />

Salvo prende il portasigarette, poi vede le Marlboro di<br />

Nanà e si accende una di quelle, tossendo.<br />

Fuma senza guardare la donna tra le sue braccia.<br />

NANA’ (V.O.)<br />

Mia nonna è molto bella: ha<br />

una casa che sembra quella<br />

<strong>del</strong>le bambole. Sulle<br />

scogliere, in Bretagna. Da<br />

piccola, quand’ero triste,<br />

andavo da lei. Mi cucinava il<br />

far breton. Era una cosa<br />

speciale, che faceva solo per<br />

me. E lo mangiavamo io e lei,<br />

da sole, in giardino. Solo io<br />

e lei… fino a stasera. Non è<br />

come quella di mia nonna, ma è<br />

ancora una cosa molto<br />

speciale. Adesso sarà una cosa<br />

solo nostra.<br />

87


87. INT. VILLA SALVO (CUCINA/CAMERA) - NOTTE – SOGNO<br />

Al banco <strong>del</strong>la cucina, Salvo indossa un grembiule, prende<br />

<strong>del</strong>l’uvetta e <strong>del</strong>le prugne e le immerge in una ciotola<br />

d’acqua fumante...<br />

NANA’ (V.O.)<br />

Devi lasciarle in acqua finché<br />

non si impregnano bene. Non le<br />

sciacqui: metti l’uvetta nel<br />

forno col burro, per farla<br />

gonfiare.<br />

Salvo ritira la teglia dal forno con uvetta e burro dorato.<br />

Mette gli ingredienti (uova, zucchero, sale, burro, latte)<br />

nel frullatore...<br />

NANA’ (V.O.)<br />

Mentre frulli tutto, aggiungi<br />

poco alla volta la farina.<br />

Frulla fino a quando non è una<br />

crema.<br />

Salvo snocciola le prugne...<br />

NANA’ (F.C.)<br />

Le sistemi nella teglia, ci<br />

fai un letto su cui versi la<br />

crema. E metti in forno per<br />

dieci minuti.<br />

Salvo estrae la teglia, aggiunge l’uvetta e rimette in<br />

forno.<br />

Si volta e accanto a lui c’è<br />

NANÀ, pallida, sorridente ed in abito da sposa.<br />

SALVO, ora, è in un completo nero da cerimonia.<br />

88. INT. VILLA SALVO (CAMERA) - GIORNO<br />

FINE SOGNO<br />

In CAMERA,<br />

Salvo apre l’anta di un armadio, prende <strong>del</strong>le lenzuola<br />

bianche, con gesti lenti ne stende uno sbattendolo per aria<br />

ed è come una nuvola…<br />

89. EXT. STRADE COLLINA/CORTILE VILLA - GIORNO<br />

...è l'alba.<br />

Una 166 risale rapida la collina fino alla villa di Salvo,<br />

dove un'altra auto con tre uomini è già in attesa.<br />

Il capo Commissione scende e guarda il suo team<br />

soddisfatto:<br />

88


CAPO COMMISSIONE<br />

Colpo di scena: tutta<br />

l'inchiesta è diventata troppo<br />

scomoda. Hanno deciso di farci<br />

questo dispetto:<br />

(sorride)<br />

abbiamo carta bianca.<br />

Andiamo a prendere il nostro<br />

jolly e chiudiamo la partita.<br />

Il Capo e l'Elegantone percorrono il vialetto con passo<br />

spedito…<br />

90. INT./EXT. VILLA SALVO (CAMERA)/SCALE ACCESSO - GIORNO<br />

In CAMERA, Salvo è<br />

ALLO SPECCHIO,<br />

vestito come uno sposo:<br />

abito da cerimonia, scarpe di vernice, pantaloni con riga<br />

di raso, camicia carta da zucchero con jabot, fondina<br />

ascellare e pistola: si sta annodando il papillon.<br />

Prende il sacchetto di plastica trasparente pieno <strong>del</strong>le<br />

pallottole dei suoi mancati suicidi e carica la pistola.<br />

Alcuni raggi di sole iniziano a filtrare: Salvo chiude le<br />

persiane.<br />

Si volta verso<br />

il LETTO:<br />

il cadavere di Nanà è disteso, il volto rilassato e<br />

pallido.<br />

Salvo si china su di lei, le abbassa una manica che<br />

lasciava scoperta una vena martoriata; le sfila un anello<br />

con uno smeraldo e se lo mette al mignolo.<br />

<strong>La</strong> sveglia segna le 06:03<br />

Salvo si blocca e si guarda per un lungo istante<br />

ALLO SPECCHIO,<br />

poi posa un ultimo bacio sulle labbra di Nanà e si dirige<br />

verso la porta percorrendo<br />

IL LUNGO CORRIDOIO…<br />

SCALE:<br />

… il Capo commissione e l'elegantone salgono di corsa le<br />

scale, arrivano alla porta d'ingresso e quando stanno per<br />

suonare, nemmeno il tempo di posare il dito sul pulsante<br />

che…<br />

LA PORTA<br />

si spalanca:<br />

Salvo li guarda stupito, per un attimo, poi alza il braccio<br />

e spara in faccia prima all’Elegantone, poi al Capo.<br />

89


Come un automa, riprende la sua discesa: si infila giù per<br />

le scale lasciandosi alle spalle i due cadaveri e<br />

UNA CASA SPETTRALE:<br />

una casa in cui tutto è coperto da lenzuola candide:<br />

tavoli, sedie, divani, quadri…<br />

…UNA STANZA DOPO L'ALTRA…<br />

…mentre dal cortile provengono i<br />

sparatoria…<br />

…fino in fondo al corridoio:<br />

LA CAMERA<br />

col suo letto vuoto.<br />

colpi secchi di una<br />

IN BAGNO,<br />

a terra accanto alla vasca da bagno, il corpo di Nanà nella<br />

stessa posizione in cui è morta, con quegli stessi abiti,<br />

con una strana quiete sul volto.<br />

91. INT./EXT. PALAZZO DANTE: SCALE/BALLATOIO/CASA DANTE - GIORNO<br />

SCALE:<br />

come rulli di tamburo, i passi di qualcuno che sale le di<br />

corsa, ansimando : le ombre scivolano veloci su muri<br />

scrostati tagliati da lame di luce grigia.<br />

Salvo percorre veloce IL BALLATOIO estraendo e caricando la<br />

pistola,arriva ALLA PORTA di Dante e la spalanca con un<br />

calcio : si infila dentro come un tornado, va dritto verso<br />

la CAMERA, spalanca la porta e inizia a sparare alla cieca<br />

sul letto e…<br />

…e il gigantesco orso di peluche viene imbottito di piombo,<br />

esplodendo in mille frammenti di pelo e gommapiuma.<br />

Salvo finisce le pallottole e solo ora si accorge <strong>del</strong> fatto<br />

che intorno a lui la stanza è completamente spoglia…<br />

Non capisce…<br />

Torna nel SALONE<br />

e anche lì niente: sulle pareti ci sono i segni di tutto<br />

ciò che Dante ha rimosso - quadri poster… Anche l'arredo è<br />

ridotto all'essenziale.<br />

Piuttosto, contro una parete, è ammucchiata<br />

UNA MONTAGNA DI SCATOLONI.<br />

Salvo si avvicina; ciascuna scatola ha su scritto qualcosa:<br />

un contenuto, un anno o un nome:<br />

DISCHI, VESTITI ecc., 1977, 1986, RIVISTE, MONTECARLO,<br />

BOTTIGLIE, PIATTI, ALCOOLS, VHS, MAMMA, e moltissimi<br />

scatoloni con su scritto NANÀ…<br />

Nessuno con su scritto Salvo.<br />

Salvo fa un giro rapido <strong>del</strong>la stanza con lo sguardo fino a<br />

soffermarsi sul telone da moto… che ora è terra, accanto a<br />

qualche attrezzo e un paio di chiazze d’olio: la moto non<br />

c’è più.<br />

Salvo sballa, si sente mancare, inizia ad ansimare, esce<br />

sul<br />

90


BALLATOIO,<br />

cerca lo spray per l'asma ma gli sfugge e finisce nel<br />

vuoto:<br />

Salvo alza gli occhi al cielo mentre attinge all'ultimo<br />

filo di aria che ha nei polmoni per strillare e strozzarsi<br />

con quel maledetto nome:<br />

SALVO<br />

NEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!<br />

E il suo urlo scivola…<br />

92. EXT. QUARTIERE/CITTÀ/STRADE/AUTOSTRADE/MARE - GIORNO<br />

…scivola:<br />

sulle strade <strong>del</strong> quartiere,<br />

sul mercato,<br />

sul negozio Le Roy dove un nero sta aprendo la<br />

saracinesca,<br />

sulla lavanderia di Amid anch'essa aperta,<br />

sulla saracinesca abbassata di Montecarlo,<br />

sul quartiere,<br />

la città,<br />

la campagna,<br />

i binari che vanno verso il confine,<br />

le autostrade che vanno verso il mare…<br />

DISSOLVENZA<br />

91


93. EXT. SPIAGGIA/BUNGALOW – ALBA<br />

Un mare calmo e pulito sotto il cielo limpido, metallico,<br />

<strong>del</strong>l’alba.<br />

Immobilità, quiete:<br />

un silenzio rotto solo dai richiami striduli dei<br />

gabbiani .<br />

<strong>La</strong> spiaggia… e a poche decine di metri dal mare, al<br />

limitare <strong>del</strong>la sabbia, un isolato bungalow in cemento, dal<br />

tetto a terrazza; davanti, sul nastro d’asfalto, la moto di<br />

Dante parcheggiata vicino a un’aiuola di agavi.<br />

94. INT. BUNGALOW - GIORNO<br />

Una camera da letto spoglia, dalle pareti chiare:<br />

le finestre sono aperte,<br />

una lieve brezza fa ondeggiare le tende di tela bianca.<br />

Un borsone da viaggio ai piedi <strong>del</strong> letto,<br />

e tra lenzuola candide Dante e Luna che dormono.<br />

Lei ha il volto finalmente sereno: il capo appoggiato al<br />

petto nudo di Dante, vicino alla macchia scura <strong>del</strong><br />

tatuaggio sul cuore.<br />

<strong>La</strong> luce <strong>del</strong> sole accarezza il viso di Luna che nel sonno si<br />

muove, rannicchiandosi meglio;<br />

gli occhi di Dante si socchiudono appena, pigramente…<br />

LA PORTA D’INGRESSO È APERTA…<br />

DANTE ha uno scatto impercettibile:<br />

SALVO è in piedi, accanto al letto - rigido, immobile, le<br />

braccia lungo il corpo…<br />

Gli occhi di Dante vanno alla mano destra di Salvo: impugna<br />

la pistola.<br />

Dante si abbandona contro la testiera <strong>del</strong> letto, fissa<br />

l’amico di sempre per un attimo, fa un mezzo sorriso e<br />

chiude gli occhi.<br />

Come un automa, Salvo alza il braccio, punta e tira il<br />

grilletto: un colpo secco -<br />

Luna caccia un<br />

urlo , balza indietro, si porta le mani al<br />

volto e le ritrae sporche di sangue: terrorizzata arretra<br />

vedendo Salvo col braccio teso e la pistola fumante ancora<br />

in mano… Ma Salvo guarda altrove: fissa l’amico.<br />

Luna si volta verso Dante:<br />

l’asso di picche tatuato sul cuore è squarciato dal<br />

proiettile.<br />

A poco a poco il letto si tinge di rosso, e il sangue<br />

gocciola lentamente sul pavimento fino a raggiungere i<br />

piedi di Salvo.<br />

A fatica, Luna ricomincia a respirare, gli occhi si<br />

riempiono di lacrime: cerca di tamponare il foro ma il<br />

sangue continua a scivolare scuro fuori dal petto di Dante.<br />

Salvo abbassa il braccio.<br />

92


Luna gli si scaglia addosso come una furia, con un ringhio<br />

disperato: lo picchia con tutte le sue forze, scivola sul<br />

sangue, si accascia, gli dà dei pugni nelle gambe;<br />

Salvo le posa la pistola sulla testa per dei lunghissimi<br />

istanti, mentre lei picchia e graffia senza arrendersi…<br />

Poi Salvo abbassa l'arma, se l'infila nella cintola, lei<br />

cerca di trattenerlo, di colpirlo ancora, ma Salvo si<br />

allontana, esce nella luce <strong>del</strong> sole e scompare.<br />

Luna resta a terra, nuda, nel sangue, e finalmente piange.<br />

DISSOLVENZA<br />

... e dal nero, muovono le note di<br />

Sweet Mama Fix (by <strong>La</strong>rry Martin Factory)<br />

titoli di coda<br />

FINE<br />

93


Dopo la fine, titolo di un saggio di Giulio Ferroni che prova a tracciare di/segni (di geometria piana, logica,<br />

inesistente) il corpo morto e sfatto <strong>del</strong>la letteratura, quando il millenarismo postmoderno aveva già dato<br />

come ultimo stadio la decomposizione. Tre punto sei, esordio di Nicola Rondolino, già collaboratore <strong>del</strong><br />

Festival Cinema Giovani di Torino, inizia dopo la fine (<strong>del</strong>la storia <strong>del</strong> <strong>film</strong> e <strong>del</strong> cinema), con Salvo. un<br />

“uomo già morto”, poliziotto criminale di bianco e nero vestito, che cammina fantasma su una spiaggia<br />

affollata con in mano la pistola che ha appena eliminato il suo amico di sempre: il Nero. Noir, polar,<br />

polizziottesco, la crime story è per Rondolino tutto il cinema, formula 24 (25, 18) punto 1, sintetizzata alla<br />

fine <strong>del</strong> secolo scorso, che “a tratti produce stati di euforia” fantasmatici proprio come con l’eroina (formula<br />

3.6), sintetizzata negli stessi anni. Da qui le storie e i corpi, sfatti, di Tre punto sei si danno come accumulo<br />

di materia fantasma, di eroismo (e “eroinismo”) impossibili, con le inquadrature dal basso che ne accentuano<br />

l’assenza, così come i flashback in bianco e nero che riportano all’età <strong>del</strong>l’innocenza (dei personaggi, <strong>del</strong><br />

cinema) sono ricordi al pari di tutta la vicenda “narrata”. Il <strong>film</strong> procede per accumuli di conoscenza che si<br />

fanno coscienza <strong>del</strong>la fine, rottura <strong>del</strong> triangolo in cui l’occhio si inseriva perfettamente (simbolo di equilibrio<br />

architettonico, uno e trino, massonica quint’essenza <strong>del</strong>l’illuminismo fine settecentesco). Salvo-Nero-Nanà<br />

(Binasco-<strong>Giallini</strong>-Garello sudati, feriti…belli) è una costruzione già crollata intorno al buco “Nero” (fuggito<br />

per dieci anni dopo il matrimonio degli altri due) che spezza la triade Montecarlo-Amid-Pascal (unione tra<br />

italiani e sub e trans sahariani, per la gestione <strong>del</strong> traffico di eroina nel quartiere San Salvario), ugualmente<br />

avviata alla distruzione a colpi di violenza su cui il cineocchio non può scorrere (l’inquadratura più lunga è<br />

l’inizio/fine fuori dal <strong>film</strong>) ma solo “flashare”. A noi, che entriamo in questo mondo da stranieri, come la bella<br />

e bionda Luna, non ci è dato altro che di assistere al colmarsi momentaneo <strong>del</strong>le traiettorie (prima Nanà<br />

e Nero poi quest’ultimo e Salvo), quando i corpi si trovano di fronte un’ultima volta per scambiarsi l’unica<br />

possibilità, che passa attraverso un buco (nero, di siringa o pistola).<br />

F.B. (Sentieri Selvaggi)


Giura di averlo letto solo dopo. Ma a noi il <strong>film</strong> <strong>del</strong>l'esordiente Rondolino ricorda tanto i romanzi <strong>del</strong>la trilogia noir <strong>del</strong>lo<br />

scrittore francese Jean-Claude Izzo. Tuttavia è tale il piacere di vedere finalmente un genere diverso nel panorama <strong>del</strong><br />

cinema italiano che anche i numerosi prestiti chiesti dal giovane Rondolino al noir francese e americano rappresentano<br />

una ventata di novità. Droga, malavita, scontri fra etnie che si contendono il potere nel quartiere multirazziale di San Salvario<br />

a Torino, fanno da contorno alla storia di due amici, Dante (<strong>Marco</strong> <strong>Giallini</strong>), piccolo criminale dall'aria tenebrosa alla "bello<br />

e dannato", e Salvo (Valerio Binasco), poliziotto corrotto dai gusti raffinati, che gira con una splendida Citroen Pallas 2000<br />

ed una bomboletta contro l'asma. Le strade dei due si erano divise a causa <strong>del</strong>l'amore per la stessa ragazza, Nanà (Stefania<br />

Orsola Garello), che Salvo ha rubato al suo caro amico. Dopo anni di lontananza, Nero (così viene chiamato Dante, per il<br />

suo abbigliamento rigorosamente dark) torna in città, per vendicarsi <strong>del</strong>l'amico. Ma la Nanà dei suoi ricordi – resi in un bel<br />

bianco e nero sgranato – non esiste più, ha lasciato il posto ad un essere completamente annientato dall'eroina. I due<br />

uomini finiranno per distruggersi a vicenda, al termine di una storia che non lascia speranze sin dalla scena iniziale – un<br />

lungo piano sequenza di Salvo che cammina sulla spiaggia con una pistola in mano. Sono belli i personaggi di Rondolino,<br />

sono autentici, viscerali. Bravo Valerio Binasco e bravo anche <strong>Marco</strong> <strong>Giallini</strong> (già visto in Almost Blue), che sfodera<br />

un'interpretazione e un fascino un po' francese, quasi alla Jean Gabin, sarà – scherza l'attore – perché ha una zia a Nizza.<br />

Corposo e genuino anche il personaggio di Montecarlo, grazie alla bravura e al grande mestiere di Cosimo Cinieri. <strong>La</strong><br />

<strong>sceneggiatura</strong> è asciutta, regge bene lunghi silenzi ed esplosioni d'ira ed è ritmata dall'alternarsi di scene di flash back,<br />

mai ridondanti. Risulta un po' insensato il personaggio di Luna (Petra Faksova), una giovane prostituta <strong>del</strong>l'est che dovrebbe<br />

far rivedere la luce al "maledetto" Nero. <strong>La</strong> sua presenza nella trama si dimostra quasi inutile e alcune scene rimangono<br />

sospese. Colpa, si giustifica il regista, di numerosi tagli avvenuti in sede di montaggio. Le scene di violenza, sincopate e<br />

allucinate, ci ricordano vagamente L'odio di Kassovitz, mentre gustoso è l'omaggio, in una <strong>del</strong>le foto dei due amici con la<br />

ragazza, a Jules e Jim di Truffaut, argomento di tesi di laurea <strong>del</strong> regista. Nicola Rondolino, cresciuto alla scuola "critica"<br />

<strong>del</strong> famoso padre, dimostra di avere <strong>del</strong>le buone carte da giocare e soprattutto di voler portare finalmente in Italia un cinema<br />

che non sia solamente commedia o pellicola d'autore. (AIACE-Roma.it)<br />

Un bel noir che "ruba" ai classici americani e francesi, un genere praticamente inesistente in Italia, patria <strong>del</strong>la commedia<br />

pecoreccia e <strong>del</strong>la pellicola impegnata. Lodevole iniziativa non solo per l'intento, ma per la realizzazione con personaggi<br />

asciutti, duri e con dialoghi mai ridondanti. Un'atmosfera che si taglia con il coltello ed il costante senso di ineluttabilità che<br />

aleggia su tutto, sono i plusvalori che ammaliano lo spettatore.<br />

Curiosità: il personaggio di Luna avrebbe dovuto avere maggior spessore, compresa una storia di furti alle spalle, ma la<br />

<strong>sceneggiatura</strong> ha subito pesanti tagli in fase di produzione, ridimensionandolo.<br />

<strong>La</strong> chicca: la foto in bianco e nero che viene mostrata a Salvo e che lo ritrae giovane in compagnia di Dante e Nanà è<br />

un chiaro omaggio a Jules & Jim.<br />

<strong>La</strong> frase: "I morti sono come i soldi, escono e non tornano più!"<br />

Indicazioni: Se volete riscoprire un pò il genere noir. (FilmUP.com)<br />

Siamo in territorio pienamente noir, senza le ambizioni esistenzialistiche <strong>del</strong> neo-noir degli ultimi vent'anni, ma nella<br />

grammatica di genere consolidata, che guarda a Melville e al noir classico americano. Quindi triangoli scabrosi, destini<br />

inscalfibili, tendenza generale alla dannazione, alla sconfitta. (35mm.it)<br />

Il primo lungometraggio di Nicola Rondolino (che è stato assistente di Calopresti, Mazzacurati e Tavarelli e ha realizzato<br />

alcuni cortometraggi) è curioso e insolito. Infatti, invece di rivolgersi al realismo generazionale che per lo più segna nel<br />

cinema italiano gli esordi nella regia, Rondolino e il co-sceneggiatore Luca Aimeri puntano con decisione sul genere, nella<br />

fattispecie noir. Tre punto sei infatti racconta la storia di quello che è rimasto <strong>del</strong>la lunga amicizia tra Salvo e Dante, che<br />

un tempo erano innamorati <strong>del</strong>la stessa donna e che si ritrovano dopo anni a fronteggiarsi nei panni, rispettivamente, di<br />

poliziotto e criminale. Il tutto nel quartiere torinese di San Salvario, centrale, multietnico e, si dice, pericoloso. L’ambientazione,<br />

l’uso e il senso degli spazi, il ritmo frastornato dal ricordo, sono gli elementi più rilevanti <strong>del</strong> <strong>film</strong>; Rondolino ha un occhio<br />

cinematografico istintivo e un gusto sicuro per il genere, con ricordi e rimandi più anglosassoni che francesi. (FilmTV)


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