Un secolo di letteratura italiana - Assemblea Regionale Siciliana
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1946-1969<br />
Il<br />
23 ottobre del 1958 l’<strong>Assemblea</strong> regionale siciliana elegge una nuova giunta. Essa è sostenuta da<br />
una coalizione molto eterogenea composta da <strong>di</strong>ssidenti della Democrazia cristiana (Dc), dal Partito<br />
comunista italiano (Pci), dal Partito socialista italiano (Psi) e dal Partito socialista democratico<br />
(Ps<strong>di</strong>). Il nuovo governo regionale, che ha una maggioranza <strong>di</strong> soli 5 voti, è guidato da Silvio Milazzo, nato a<br />
Caltagirone nel 1903, ora esponente della corrente democristiana facente capo a Mario Scelba. Rifiutatosi<br />
<strong>di</strong> rassegnare le <strong>di</strong>missioni, due giorni dopo Milazzo viene espulso dal partito cattolico. Il 31 ottobre forma<br />
una nuova giunta composta da <strong>di</strong>ssidenti DC, monarchici, esponenti del Movimento sociale italiano (MSI)<br />
e in<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> sinistra; la giunta è appoggiata dalle sinistre. Milazzo forma anche un nuovo partito,<br />
l’<strong>Un</strong>ione <strong>Siciliana</strong> Cristiano Sociale (Uscs) che alle elezioni regionali del 1959 supera <strong>di</strong> poco il 10%. Data<br />
la tenuta elettorale della Dc, la storiografia si è interrogata sulla composizione dell’elettorato dell’Uscs.<br />
Tra le ipotesi avanzate vi è quella <strong>di</strong> un elettorato tendenzialmente <strong>di</strong> centro destra in genere sparpagliato<br />
ma pronto a ricompattarsi in presenza <strong>di</strong> una proposta politica fortemente sicilianista. Questo elettorato<br />
avrebbe votato Movimento In<strong>di</strong>pendentista siciliano nel 1947 e Uscs do<strong>di</strong>ci anni dopo (Sciacca e Ferrauto).<br />
Peraltro, tutte le forze politiche che partecipano all’esperimento milazzista lo presentano come una<br />
vittoria degli interessi siciliani sullo strapotere della partitocrazia fanfaniana.<br />
Milazzo forma altri due governi, in entrambi i casi senza l’appoggio del Movimento sociale italiano. Il suo<br />
esperimento politico entra in crisi quasi subito anche perché il tramonto del centrismo spinge la Dc verso<br />
l’apertura al Partito socialista. Pochi mesi dopo la formazione, su scala nazionale, del primo governo<br />
<strong>di</strong> centro sinistra, l’Uscs subisce una gravissima sconfitta alle elezioni regionali e poco tempo dopo si<br />
<strong>di</strong>scioglie.<br />
u n s e c o l o d i l e t t e r a t u r a i t a l i a n a<br />
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