Un secolo di letteratura italiana - Assemblea Regionale Siciliana
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mare magnum<br />
Ma ci sono, a controbilanciare questa produzione senile, anche i debutti<br />
precoci: cavacchioli, a 24 anni, appartiene alla prima pattuglia<br />
<strong>di</strong> poeti futuristi capitanata da Marinetti; Maria Messina esor<strong>di</strong>sce<br />
a 26 anni; Brancati venticinquenne ha già pubblicato quattro opere<br />
(due con ceschina e Mondadori), anche se <strong>di</strong> lì a poco si pentirà parzialmente<br />
<strong>di</strong> esse; i tre autori de La scuola <strong>di</strong> Palermo hanno rispettivamente<br />
26 (<strong>di</strong> Marco e Perriera) e 28 anni (testa); e a 22 anni vittorini<br />
debuttava, insieme ad enrico Falqui, come promotore della più<br />
recente <strong>letteratura</strong> <strong>italiana</strong>, curando Scrittori nuovi. Antologia <strong>italiana</strong><br />
contemporanea per l’allora autorevolissimo e<strong>di</strong>tore carabba.<br />
il grande scrittore non si identifica con l’autore <strong>di</strong> best-seller: Svevo,<br />
Montale e Gadda, per citare tre dei sommi del ‘900, non hanno<br />
mai commosso le folle, prima <strong>di</strong> essere imposti per obbligo scolastico.<br />
con questa avvertenza, si può senz’altro <strong>di</strong>re che e<strong>di</strong>zioni,<br />
ristampe e rie<strong>di</strong>zioni informano in modo dettagliato su quell’ingannevole<br />
strumento <strong>di</strong> misura della <strong>letteratura</strong> che è il successo.<br />
rare e avare, per esempio, rispetto alla stima <strong>di</strong> cui ha goduto<br />
e tuttora gode, le e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> angelo Fiore; rarissime, anche se<br />
prestigiose, quelle <strong>di</strong> edoardo cacciatore. ci sono autori <strong>di</strong> cui i<br />
cataloghi testimoniano il successo, ma che sono finiti in un cono<br />
d’ombra (si pensi a livia de Stefani e a laura <strong>di</strong> Falco) e altri<br />
che dopo inizi prestigiosi non hanno incontrato in carriera la medesima<br />
buona sorte (come nello Saito, antonio russello, angelo<br />
Petyx). accanto a questi si trovano tuttavia fra i siciliani gran<strong>di</strong> e<br />
meno gran<strong>di</strong> degli autori <strong>di</strong> felice comunicativa, per lungo tempo<br />
beniamini del pubblico, come Pirandello, Brancati, Quasimodo<br />
(formidabile <strong>di</strong>vulgatore <strong>di</strong> poesia con le sue fortunate traduzioni),<br />
Patti, tomasi, Sciascia, camilleri: e per tutti loro, più delle<br />
prime, parlano le innumerevoli e<strong>di</strong>zioni successive.<br />
È possibile che tutte queste argomentazioni non riescano convincenti<br />
fino in fondo. Fuori che per gli amatori e i bibliotecari, i libri<br />
vecchi non hanno troppo fascino. il loro aspetto ci è estraneo, come<br />
remoti da noi sembrano i volti rappresentati nelle vecchie fotografie.<br />
e in realtà i libri, testi o manufatti, guardati ad uno ad uno, sono<br />
come persone in carne ed ossa: hanno le loro proprie fisionomie, le<br />
i<strong>di</strong>osincrasie, i tic. non possono essere scelti o scartati al volo, come<br />
le confezioni nei banconi dei supermercati. la loro conoscenza richiede,<br />
come per gli esseri umani, tempo, attenzione, simpatia.<br />
visti nell’insieme, invece, i libri tendono a formare un mare; proprio<br />
quel Mare magnum <strong>di</strong> cui scrisse, nel Xvii <strong>secolo</strong>, il bibliotecario<br />
fiorentino Francesco Marucelli: una moltitu<strong>di</strong>ne liquida in<br />
cui tutto sembra <strong>di</strong>ssolversi e tutto può essere ritrovato; <strong>di</strong>pende<br />
dalla curiosità, dall’abilità, dalla fortuna del pescatore.<br />
62 s c r i t t o r i s i c i l i a n i d e l n o v e c e n t o