U S M F L P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia ...

4 INTRODUZIONE
formale di storia dei trattati, da qualunque altro punto di vista ri­
sulta destituito di ogni fondamento;
2) in secondo luogo contribuì a frenare l'interesse per la sto­
ria politico-diplomatica un indubbio spostamento dell'attenzione, so­
prattutto fra gli anni Cinquanta e Sessanta, su temi di storia sociale,
sulle lotte cittadine, sul contrasto nobiltà-popolo, sulla « crisi della
libertà » 10 ;
3) infine ha agito in senso negativo la pesante critica che la
scuola delle Annales ha rivolto ad uno studio che si limitasse ad ana­
lizzare i fatti « wie es eigentlich gewesen » (come sono andati) secon­
do la definizione di Ranke, in una parola aftévénementiel, soprattutto
nel suo senso deteriore di « aneddotico ». Lo stesso Lucien Febvre
attaccava (e non senza ragioni) una storia diplomatica che riteneva
non potesse essere vista soltanto « attraverso l'umore, la psicologia, i
capricci individuali dei grandi, né nel gioco contraddittorio delle di-
plomazione rivali » n .
La considerazione dello scarso peso che la Nouvelle Histoire ha
avuto sulla nostra storiografia non deve tuttavia indurci a sottovalu­
tare l'importanza di quest'ultimo fattore, poiché la ripresa degli studi
sulla diplomazia è poi avvenuta oltralpe e oltreoceano e in una dirc­
zione molto diversa da quella seguita fino a quel momento. Preceduto
dal notevole lavoro di Ganshof sulle relazioni internazionali 12, nel
1955 esce infatti il celebre Renaissance Diplomacy di Garrett Mat-
tingly 13, volume fondamentale, in cui per la prima volta vengono af
frontali la posizione, il ruolo e l'evoluzione della figura dell'ambascia­
tore tra medioevo ed età moderna, ma al quale viene oggi general­
mente imputato di non aver sufficientemente chiarito i caratteri ancora
10 Chittolini, Alcune considerazioni, cit., pp. 404 e sgg.
11 L. Febvre, Studi su Riforma e Rinascimento, Torino 1966, p. 537. Cfr.
anche più in generale M. V. Predaval Magrini - M. Roda, Storiografia, in Grande
Dizionario Enciclopedico UTET. Gli strumenti del sapere contemporaneo, voi. I,
Le discipline, pp. 707-729 e La nuova storia, a cura di J. Le Goff, Milano 1980.
Sul tramonto dell'assioma rankiano cfr. F. Chabod, Lezioni di metodo storico,
Bari 1969, pp. 225-226.
12 F. L. Ganshof, Le Moyen Age, in Histoire des relations internationales,
ed. par P. Renouvin, voi. I (trad. ital. Il Medioevo, in Storia della politica mon­
diale, Firenze 1961).
13 London 1955 (1962 2 ). L'opera era stata preceduta anni prima da Id., The
Resident Embassies: Medieval Italian Origins of Modern Diplomacy, in « Spe-
culum », XII (1937), pp. 423-439.