Sigma Tau non cede: sit-in a oltranza - il Caffè

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32 Stefano Cortelletti La centrale turbogas dovrebbe avviare i motori in maniera completa già dalla fine di marzo. Anzi, a dirla tutta, Sorgenia ha già scritto sul suo sito internet che la centrale elettrica di Campo di Carne è già in produzione. Ed effettivamente lo è. La società ha già iniziato a lavorare a metà regime: 400 megawatt l'ora, energia prodotta nell'ambito dei test e che viene acquistata da Terna, proprietario e gestore della Rete di Trasmissione Nazionale di energia elettrica ad Alta tensione, ai prezzi di mercato. Sempre dal sito web si evince che la centrale di Campo di Carne a pieno regime produrrà 800 megawatt all'ora di corrente, e non 750 come si evince dall'autorizzazione ministeriale. Insomma, la turbogas già è in funzione: una bella sorpresa di inizio anno. Sorgenia, in un documento riservato del giugno 2010, aveva messo nero su bianco che la centrale di Campo di Carne sarebbe entrata in funzione già TURBOGAS n. 234 - dal 26 gennaio all’8 febbraio 2012 Èentrata già in funzione la centrale elettrica di Campo di Carne: sta producendo circa 400 megawatt l’ora La Turbogas sta già producendo energia Entro marzo dovrebbe entrare in esercizio: e i Comuni non sanno nulla Documenti spariti in Procura e poi riapparsi Quegli strani ritrovamenti... «Suona quant o - meno strano che le nostre denunce presentate presso la Procura della Repubblica sulle opere di urbanizzazione eseguite al cantiere di Sorgenia siano misteriosamente sparite e ricomparse mesi dopo, quando quei lavori erano già terminati e non c'era più modo di intervenire». L'Assessore all'Ambiente del comune di Aprilia Alessandra Lombardi, eletta con una lista civica nata da una costola del movimento No Turbogas, si limita ad evidenziare lo stato dei fatti. Cioè che il Comune ha fatto la parte del Don Chisciotte contro i mulini a vento. Combatteva TANTE MANIFESTAZIONI Migliaia i cittadini scesi in piazza un “nemico” che non si è letteralmente filato nessuno, Sorgenia. La società, anzi, ha chiesto 53 milioni di euro di danni al Comune per i “rallentamenti” nell'iter di realizzazione della centrale. Cornuti e mazziati. dal 15 gennaio 2012. Una previsione che ha subìto qualche ritardo, ma non molto. Attualmente alla centrale elettrica stanno testando il gruppo vapore. Secondo la nota di un anno e mezzo fa, dove dava per completate tutte le opere in cemento, il test sul primo parallelo era previsto per giugno 2011, il test per il secondo parallelo ad agosto 23 gennaio 2010 23 gennaio 2012 2011, mentre, per il gruppo turbine vapore, il primo test doveva essere effettuato a settembre 2011. Tutto è slittato di un mese, mentre per il gruppo vapore il test è iniziato il 12 dicembre scorso. L'ultimo test prima del via ufficiale. E i Comuni interessati? Ufficialmente non sanno nulla dei piani programma di Sorgenia, ma risulta che sia stata ri- In produzione, non in esercizio C'è una differenza sostanziale tra l'entrata in produzione e l'entrata in esercizio della turbogas. Attualmente la centrale sta già producendo, per entrare nel pieno delle sue funzioni ci sarà bisogno dell'autorizzazione integrata ambientale, in corso di rinnovo. In quel frangente, anche il Comune avrà voce in capitolo, anche se non ha diritto di veto. Al contrario della Provincia, che può anche decidere di fermare la centrale. chiesta alla società che fa capo a Carlo De Benedetti un dettagliato resoconto di cosa sta accadendo sul sito di Campo di Carne osteggiato a più riprese dalle varie Amministrazioni Comunali e dai cittadini. Una cosa è certa: leggendo le carte, sembra che non ci sia stata alcuna accelerazione nella realizzazione della centrale elettrica. Ma è anche vero che non risultano neanche rallentamenti, ostacoli o impedimenti che abbiano fatto tardare i lavori. Comuni o cittadini, c'erano o non c'erano, non avrebbero fatto differenza: questo il sentore. Adesso si attende l'assemblea pubblica promessa dal Sindaco e dall'Assessore all'Ecologia di Aprilia per spiegare quali saranno i prossimi passaggi che affronterà l'Amministrazione comunale. Il conto alla rovescia è iniziato, malgrado tutto.
n. 234 - dal 26 gennaio all’8 febbraio 2012 SANITÀ I soldi messi a disposizione dalla Regione Lazio non bastano a pagare i ricoveri. La Casa di Cura lancia l’allarme Clinica Aprilia: ricoveri a rischio nel 2012 Il Pronto Soccorso resta operativo, ma per il resto dipenderà dagli stanziamenti della Regione Lazio Stefano Cortelletti Se alla casa di Cura Città di Aprilia non verranno riconosciuti, da parte della Regione Lazio, i giusti fondi, non potrà assicurare i ricoveri dal pronto soccorso senza la certezza della relativa remunerazione, viste le precarie condizioni finanziarie. È in sintesi il contenuto di una lettera che il legale rappresentante della Clinica Alessandro Sirri ha scritto alla regione e alla Asl di Latina. La Casa di Cura è l'unica struttura sanitaria, benché privata, a disposizione di una città di oltre 70.000 abitanti. Svolgendo le funzioni di ospedale pubblico, la Regione le rimborsa le prestazioni sanitarie effettuate: ricoveri, visite, analisi e operazioni. Da 5 anni la Regione si è resa conto che i soldi non ci sono più. Per questo ha iniziato a tagliare i fondi a tutte le strutture. Prima il 5%, poi un ulteriore 3% e così, mentre la città cresce e la popolazione invecchia sempre di più, la Regione dà sempre meno fondi all'unica struttura sanitaria. La quale, essendo privata, comunque deve avere un minimo di profitto. In sostanza, fatto 100 il budget a disposizione, os- sia i soldi che le vengono assegnati per le prestazioni da fare agli apriliani, se queste prestazioni in un anno sono costate 110, i 10 fuori budget sono a carico della Clinica. Va bene aiutare la città, ma non ci può certo rimettere. Per questo, nella lettera la Clinica dice alla Regione: o ci date i soldi sufficienti per garantire le pre- Pronto soccorso, sempre più accessi Il Pronto Soccorso, aperto giorno e notte, è inserito nel piano di emergenza regionale e fa fronte alle esigenze non solo di Aprilia (che, va ricordato, ha oltre 70 mila abitanti e circa 200 industrie), ma anche a quelle delle città limitrofe come Cisterna, Ardea, Lavinio, Lido dei Pini e Campoleone e degli incidenti sulla Pontina. Come si nota dai dati sotto riportati, le prestazioni di Pronto Soccorso aumentano anno dopo anno: Anno Accessi 2007 26.902 2008 29.495 2009 31.446 2010 31.842 2011 33.159 Gli ospedali pubblici non danno disponibilità di posti e la clinica privata è costretta a ricoverare. Ma chi paga? 150 POSTI LETTO La Clinica di via delle Palme lavora attualmente al 65% delle sue possibilità stazioni sanitarie agli apriliani, o noi fermiamo i ricoveri. Ciò significa mettere in ginocchio una città. «La Casa di Cura Città di Aprilia ricopre un ruolo essenziale per far fronte alla richiesta di prestazioni sanitarie sul territorio. Si evidenzia un costante aumento delle prestazioni erogate oltre il budget, che sono pertanto rimaste prive di ogni remunerazione - scrive la Clinica -. È superfluo ricordare che le prestazioni di Pronto Soccorso non possono mai essere rifiutate. Bisogna anche precisare che a seguito di accesso al pronto soccorso la Casa di Cura è obbligata a ricoverare i pazienti presso i suoi reparti, nonostante i limiti di budget, in quanto sia gli ospedali limitrofi che il Dea di Latina costantemente danno riscontro negativo alla richiesta Solo nel 2011, manca 1 milione di € Lo scorso anno la Clinica ha superato del 14% il budget messo a disposizione dalla Regione. Questo significa che circa un milione di euro non le è stato rimborsato. Un “regalo” della proprietà della clinica alla città di Aprilia. Regalo “amaro”, visto che puntualmente ogni anno viene superato il budget. Anno N. ricoveri % superamento budget 2007 5.238 6,23% 2008 4.981 4,52% 2009 5.121 9,23% 2010 4.245 3,00% 2011 4.501 14,65% 33 Il Tar: quel budget non va bene! Questa difficoltà di coprire le prestazioni sanitarie erogate con il budget messo a disposizione dalla Regione ha già trovato conferma nella sentenza del Tar n. 7678 del 2011, con la quale il budget assegnato per l'anno 2010 è stato annullato proprio perché determinato dagli uffici regionali “senza una specifica valutazione dell'assetto territoriale di riferimento e delle esigenze”. Il Tar aveva anche precisato che deve essere garantita “un'adeguata istruttoria che tenga presente le esigenze differenziate delle singole strutture e dei territori di riferimento con riguardo alla consistenza del rapporto offerta/richiesta di prestazioni sanitarie”. 257 MEDICI, PARAMEDICI E AMMINISTRATIVI CHE LAVORANO PRESSO LA CASA DI CURA CITTÀ DI APRILIA di trasferimento dei pazienti, per mancanza di posti letto. La Casa di Cura Città di Aprilia si deve far quindi carico delle carenze delle strutture pubbliche, senza ottenere alcuna remunerazione per le prestazioni erogate». La Clinica mette le mani avanti: se fermiamo i ricoveri, la responsabilità sarà della Regione, a cui spetta assegnare i soldi e garantire i ricoveri urgenti, «gli stessi che spesso le strutture pubbliche non sono in grado di assicurare a causa della mancanza dei posti letto».
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