Sigma Tau non cede: sit-in a oltranza - il Caffè

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4 Roberto Lessio Il governo presieduto dal Prof. Mario Monti ha avviato la seconda fase di un'ampia e complessa manovra finanziaria. Dopo il decreto lacrime e sangue, il cosiddetto “Salva Italia”, che di fatto ci farà pagare tasse più salate e ci manderà in pensione più tardi, ora arriva il decreto sulle liberalizzazioni che invece dovrebbe lasciarci qualche soldo più in tasca grazie ad una maggiore concorrenza tra fornitori e gestori di beni e servizi. Vediamo come dovrebbero incidere i principali articoli del provvedimento adottato il 20 gennaio scorso, il cosiddetto “Cresci Italia”, di cui al momento in cui scriviamo si trova solo una bozza. Li elenchiamo in ordine decrescente rispetto alla spesa media annuale per ogni famiglia (tra parentesi) secondo la stima dell'Associazione Artigiani e Piccole imprese CGIA di Mestre. GAS: MENO STATO Sulla scorta di quanto già avviene per l’energia elettrica, verrà separata la fase di trasporto (attualmente gestita dalla Snam del gruppo statale ENI) e di stoccaggio, da quella di distribuzione al dettaglio che verrà gestita da società private. I dettagli verranno definiti entro 6 mesi con un ap- posito decreto. La spesa media per il gas è di 986 euro a famiglia. Per il momento non è stato previsto alcun provvedimento su energia elettrica e rifiuti solidi urbani che in media incidono rispettivamente 588 e 288 euro all'anno su ogni famiglia. CARBURANTI E GIORNALI I proprietari gestori dei distributori, a partire dal prossimo 30 giugno, avranno la possibilità di acquistare il 50% dei carburanti da qualsiasi produttore e/o distributore all’ingrosso. I ECONOMIA n. 234 - dal 26 gennaio all’8 febbraio 2012 La seconda fase dell’operazione Monti punta a favorire la concorrenza per farci spendere meno per salute, auto e servizi Liberalizzazioni, ecco i possibili risparmi Si spera che le lobby non brucino anche questo tentativo di realizzare un vero mercato dove poter scegliere tra offerte competitive che monti t’assista carburanti incidono per 897 euro l’anno a famiglia. Liberalizzata anche la possibilità di vendita di altri prodotti quali giornali e tabacchi. ASSICURAZIONE AUTO Pesa in media 522 euro a famiglia. Sono previsti sconti sulla RCA (Responsabilità Civile Auto) per chi accetta di installare la cosiddetta “scatola nera” sulla propria macchina: una sorta di controllore satellitare degli spostamenti. Previsto un inasprimento delle pene per le perizie “taroccate” Tabù nucleare e acqua privatizzata Si è parlato tanto dei taxi, mentre restano controverse tantissime scelte del Governo Monti sulle quali si discuterà ancora molto. Ad esempio: controlli meno stringenti sullo smantellamento delle centrali nucleari; il blocco dei pedaggi autostradali riguarda solo le nuove concessioni che però non esistono; la possibilità di creare società con una sola persona (sotto i 35 anni) e con un solo euro di capitale. Ma ciò che più farà discutere è senz'altro l'obbligo di privatizzare i servizi pubblici, acqua compresa, cancellato dai referendum del 12 e 13 giugno scorso. Referendum che qualche membro dell'attuale governo aveva definito “un mezzo imbroglio”. Mentre andiamo in stampa il testo definitivo del provvedimento cosiddetto “Cresci Italia” non è stato ancora pubblicato, ma sembra forte il rischio che venga sabotata la volontà popolare. Poi si vedrà chi imbroglia. o del tutto false, sia sugli incidenti che sulle invalidità da infortunio automobilistico. Prima della stipula di un nuovo contratto, l’assicuratore ha l’obbligo di indicare al cliente 3 alternative di polizza fornite da altre compagnie. FARMACIE E MEDICINALI D’ora in poi ci dovrà essere una farmacia ogni 3.000 abitanti (previste 5.000 nuove aperture); diventano li- beri gli orari di apertura e chiusura, così come i turni e gli sconti sui farmaci. In ogni ricetta medica dovrà essere indicato un farmaco generico equivalente a quello “di marca”. I generici costano meno e si spera così di ridurre i 369 euro spesi in media da ogni famiglia in un anno. La versione definitiva del provvedimento è introvabile. Molte cose possono ancora cambiare BANCHE E BANCOMAT In attesa del decreto sul conto corrente di base - quel conto a costo ridotto per chi fa poche operazioni - previsto dalla manovra “Salva Italia”, per il momento si prevede che entro giugno dovranno essere ridotte le commissioni sui bancomat. Oggi la spesa media familiare per servizi bancari è di 261 euro. Previste due alternative assicurative sui mutui ipo- tecari sottoscritti con gli istituti di credito. LIBERE PROFESSIONI Eliminate le tariffe minime e massime stabilite dagli Ordini professionali. Si apre così la possibilità di parcelle più basse: ad esempio l'avvocato, il medico specialista, l'ingegnere o il commercialista potranno scegliere di farsi maggiore concorrenza. Potremo inoltre sapere, nero su bianco, quanto ci costeranno i loro servizi - per i quali ogni famiglia spende in media 213 euro l’anno - visto che avranno l’obbligo di presentare al cliente un preventivo scritto per qualsiasi lavoro. I laureati potranno effettuare il tirocinio di 6 mesi nelle Università.
n. 234 - dal 26 gennaio all’8 febbraio 2012 SANITÀ Lazio è in vetta in Italia per la spesa farmaceutica, con 183 euro a persona. Crescono le prescrizioni e i consumi Ammalati di medicine, boom nel Lazio Si comprano soprattutto farmaci per cuore e circolazione sanguigna, per l’apparato gastrointestinale, per nervi e respirazione Pierfederico Pernarella Si continua a spendere tanto, forse troppo. E non basta un po’ di zucchero a mandare giù la pillola, come suggeriva Mary Poppins, perché per i disastrati conti della commissariata sanità laziale la spesa farmaceutica era e resta uno dei bocconi più amari. Amarissimi ,stando all’ultimo rapporto disponibile sulla prescrizione di farmaci a carico del sistema sanitario pubblico sul periodo compreso tra gennaio e settembre 2010. La ricerca è stata curata dall’Istituto Superiore di Sanità, Regione Lazio, Laziosanità e il Consorzio Cosisan. PIÙ RICETTE, PIÙ SPESA, PIÙ TICKET: PIÙ SALUTE? Ebbene, stando al dossier, con una spesa complessiva di oltre un miliardo di euro e una pro capite pari a 183 euro, il Lazio resta saldamente in vetta alla classifica delle regioni più spendaccione. Più del Lazio spende soltanto la Lombardia. Un quadro per nulla rassicurante rispetto ai buoni propositi di contenimento dei costi. Rispetto all’anno precedente tutti gli indicatori fanno registrare un segno positivo: + 1,3% nella spesa complessiva, + 4,4% per le ricette (un milione e 930mila ricette in più), + 8,4% nel ricorso ai ticket. La Asl di Latina guida la classifica regionale per spesa pro capite. La RmH al 4° posto ASL LATINA BATTE TUTTI La black list della prescrizione farmaceutica vede in testa la provincia di Latina, balzata al primo posto, mentre solo nel 2009 era al quinto posto. Più o meno stazionarie tutte le altre Asl: stava e resta al quarto posto l’area dei Castelli Romani e del litorale romano sud (Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno) servita dalla Asl RmH. Nel periodo considerato dalla ricerca, gennaio – TICKET: PAGHIAMO 2 VOLTE Eppure, nonostante lʼindubbio “successo” che stanno riscuotendo i farmaci generici, la spesa non accenna a diminuire, anzi. Aumenta nonostante la reintroduzione dei ticket (contributo del cittadino da uno a tre euro) decisa dalla Regione Lazio nel 2008. Il ricorso ai ticket ha registrato un aumento di circa 8%. Per cui la spesa farmaceutica la paghiamo due volte: quando paghiamo le tasse e come fruitori diretti mediante i ticket. Ma a quanto pare, vista la spesa che aumenta di anno in anno, non se ne può fare a meno. Perché forse siamo troppo ammalati. Di medicine. Quando il mancato risparmiosignifica spreco. È il caso del costo della sanità pubblica che non fa ricorso alla distribuzione diretta dei farmaci. Un’opportunità data ad Asl e ospedali, ma che non viene colta. A scoprirlo è stata la Guardia di Finanza che in due anni ha condotto in tutta Italia una capillare indagine in nove regioni e 165 Asl. Dal 2004 al 2008 non sono stati risparmiati, e quindi sono stati sprecati, tra i 623 milioni e il miliardo e mezzo di euro. Un’emorragia impressionante, dovuta al mancato ricorso alla distribuzione diretta dei farmaci. Questa opportunità concessa alla sanità pubblica, prevede per l’acquisto di medicinali per legge uno sconto minimo del 50 per cento. Se in tutti i casi analizzati dalla Guardia di Finanza fosse stata praticata la distribuzione diretta, si sarebbe risparmiato fi- GRAVE DANNO ALLE CASSE PUBBLICHE Nel Lazio record di amministartori pubblici segnalati dalla GdF alla Corte dei Conti per danno erariale no a un miliardo e mezzo di euro. Le Fiamme Gialle hanno scoperto che nel Lazio si sarebbero potuti risparmiare tra i 308 e i 62 milioni di euro. Proprio il Lazio, inoltre, è la Regione con il maggior numero di persone segnalate per danno erariale alla Corte di Conti: 37 amministratori. Pf.P. Spesa per le medicine ASL Zona / Comuni Totale* A testa* LATINA (Tutta la provincia) 100 mln 190,9 ROMA A (Roma nord-est) 101 mln 190,7 ROMA B (Roma est) 126 mln 186,9 ROMA H ROMA C (Castelli, Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno) (Roma sud) 94 mln 109 mln 186,5 185,7 ROMA F (Roma nord) 52 mln 185,0 FROSINONE (Tutta la provincia) 90 mln 180,5 ROMA E (nord-provincia Roma) 96 mln 180,1 VITERBO (Tutta la provincia) 56 mln 177,9 ROMA G (est-provincia Roma) 79 mln 177,8 ROMA D (ovest-provincia Roma) 101 mln 175,8 RIETI (Tutta la provincia) Totale regionale* 29 mln ------------ 1.033 mln 173,0 45,5 MILIONI DI RICETTE PER FARMACI NEL LAZIO TRA GENNAIO E SETTEMBRE 2010 (Fonte Istituto Superiore di Sanità) settembre 2010, complessivamente i laziali hanno “divorato” oltre un miliardo di euro lordi in medicine, salendo da 1.034 del 2009 a 1.048 milioni di euro, con quasi 45 milioni e mezzo di ricette (45.494.700). Inapplicata la possibilità di spendere la metà. La Finanza indaga Si poteva risparmiare un miliardo e mezzo di euro I FARMACI PIÙ CONSUMATI I farmaci più consumati sono quelli per l’apparato cardiovascolare. Rappresentano il 35% dei costi complessivi, con una media regionale di spesa pro capite pari a 64 euro. A seguire ci sono quelli per l’apparato gastrointestinale (28 euro a testa), l’apparato nervoso (20 euro), respiratorio (15,5 euro). Cre- VITERBO RM E (*) Da gennaio a settembre 2010 Fonte: Istituto Superiore di Sanità Troppi esami e visite nel Lazio: 84,5 milioni in 12 mesi. Boom della diagnostica più costosa: quasi una Tac, ecografia o risonanza magnetica (8 volte su 10 con esito negativo) a testa in un anno. Fatte nellʼ80% dei casi presso strutture private. E poi 60 milioni di analisi in soli 12 mesi. Leggi lʼinchiesta a pag. 14 de Il Caffè n. 226 su www.ilcaffe.tv sce, e questa è una buona notizia poiché costano meno, anche il ricorso ai farmaci generici: rispetto RIETI RM F RM A RM G RM B RM D RM C RM H LATINA Visite e analisi: inchiesta su www.ilcaffe.tv FROSINONE 5 al 2009, si è speso per essi il 17% in più, circa un terzo del costo complessivo sostenuto dalla Regione.
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