Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
www.bazarweb.info<br />
Il poeta Esiodo divideva il tempo in 5 età. Alla quinta, l’età del<br />
ferro, quella della fatica e della miseria, è arrivato quasi tutto<br />
il mondo. Quasi. Noi videogiocatori siamo ancora fermi alla<br />
seconda, l’età dell’argento, in cui gli uomini restano bambini per<br />
cent’anni. E ci struggiamo nel ricordo della prima, l’età dell’oro,<br />
l’eterna primavera delle consolle e dei computer degli anni ’80<br />
e ’90.<br />
Queste macchine leggendarie, e gli arcade da bar, rinascono<br />
con gli emulatori, programmi che riproducono l’hardware di<br />
sistemi obsoleti consentendoci di riusare il loro vecchio software<br />
(dai giochi ai sistemi operativi) sotto forma di files, le ROM. Le<br />
macchine emulate sono decine, dall’Amiga alla Playstation.<br />
Una volta scaricato l’emulatore della piattaforma scelta, lo si usa<br />
per caricare la ROM del gioco desiderato, con un occhio alla<br />
Legge (vedi box). Con la diffusione di emulatori come Mame e<br />
Simh (altri box) è nato il vintage computing (o retro computing),<br />
la pratica di restaurare e collezionare vecchie glorie software e<br />
hardware, attività poco costosa (più vecchio il pezzo, minore il<br />
prezzo) che permette di impiegare i supporti originali (dischetti,<br />
cartucce e altro).<br />
Se voi fanciulli secolari sentite l’esigenza di un ritorno all’età dorata,<br />
i siti www.emuita.it, www.emuitalia.com e www.emula3.com<br />
possono istradarvi sulla giusta via. Con buona pace di Esiodo e<br />
della sua cetra.<br />
bazar 02 <strong>2005</strong> videogiocando di giuseppe mottola 13<br />
Lancette indietro<br />
Parlando dell’emulazione non possiamo non menzionare il<br />
SIMH. Sigla non molto nota che sta a indicare il Computer<br />
History Simulation system, ovvero un’interfaccia<br />
in grado di simulare fino a venti computer differenti,<br />
riproducendone le esatte caratteristiche. Il fascino del suo<br />
utilizzo è propriamente di carattere storico, infatti moltissime<br />
tecnologie del passato sono scomparse insieme ai loro<br />
ideatori, molte documentazioni sono state cestinate o sono<br />
diventate illeggibili, e molte altre sono cadute nell’oblio.<br />
Grazie a questa tecnologia, ideata nel 1993 da Larry<br />
Stewart con l’intento di preservare le tecniche informatiche<br />
conosciute a partire dalla fine degli anni 50’ fino alla fine degli<br />
anni 80’, chiunque è in possesso di un “desktop-computer”<br />
può compiere un suggestivo salto nel passato, provando<br />
ad esempio un IBM 1130 del 1965. I Simh sono stati accolti<br />
dalle comunità del settore con entusiasmo, e sono reperibili<br />
su molti siti specializzati, tra cui www.simh.trailingedge.com.<br />
Toga e martelletto<br />
Vintage computing<br />
Prima di mettere alla frusta il vostro modem per scaricare<br />
ROM come se non ci fosse un domani, è bene ripassare<br />
insieme un po’ di giurisprudenza. Copiare le ROM è<br />
illegale, essendo esse veri e propri giochi, come i cd che<br />
trovate scatolati sugli scaffali dei negozi. Il possesso di una<br />
ROM sul vostro hard disk è concesso solo se avete la copia<br />
originale del gioco, perchè in questo modo agli occhi della<br />
Legge quella ROM diventa una legalissima copia di backup.<br />
Ripetiamo, nel caso vi fosse sfuggito: è assolutamente<br />
vietato scaricare la ROM di un gioco che non avete<br />
regolarmente acquistato, nemmeno (come erroneamente<br />
riportato nelle aree download di molti siti) per valutarla 24<br />
ore. In aggiunta, Bleem! e PsEmu Pro, due emulatori della<br />
prima Playstation, richiedono il cd del gioco originale per<br />
funzionare; senza, non partono. Le ROM hanno un piede<br />
nella legalità e l’altro nella pirateria, così non sono mancate<br />
le crociate in Terra Ludica per eliminarle.<br />
Sony portò in tribunale i programmatori del Bleem!,<br />
ma perse la causa. E l’IDSA (Interactive Digital Software<br />
Association) si batte da anni contro la distribuzione delle<br />
ROM. State attenti, quindi. I ferri tra le corporazioni dei<br />
videogiochi e i giocatori/sviluppatori di ROM si fanno ogni<br />
giorno più corti. Rispettate le regole, o incrocerete quelle<br />
lame.<br />
Siamo già al restauro di vecchi software e hardware? Pare proprio di si. E’<br />
esploso il vintage dei pc, e tutti a gara per riusare il caro vecchio sistema<br />
operativo di un tempo. Nostalgia canaglia!<br />
Salvate il soldato PacMan<br />
Il mercato dei videogiochi è in continua espansione sin dagli anni<br />
’80, e ha dovuto sempre stare al passo con il parallelo proliferare di<br />
computer e consolle; dopo pochi anni i giochi “classici” e i loro supporti<br />
originari erano ormai obsoleti e iniziarono a sparire dalla circolazione.<br />
Nicola Salmoria, come molti altri appassionati di videogames, capiva<br />
l’importanza di poter conservare (l’aspetto ludico è secondario) vecchi<br />
hardware e software, e a questo scopo creò il MAME (Multiple Arcade<br />
Machine Emulator, www.mame.net).<br />
La prima versione, uscita all’inizio del 1997, supportava solamente<br />
cinque giochi (tra cui l’indimenticato PacMan), ma con il passare del<br />
tempo il programma mostrò la sua vera grandezza: il codice creato da<br />
Salmoria era open source, ossia utilizzabile gratuitamente da chiunque e,<br />
cosa ancora più importante, era riscrivibile, il che permise a un numero<br />
crescente di appassionati (a oggi circa un centinaio) di contribuire<br />
allo sviluppo e al miglioramento del progetto. Dopo quasi 8 anni di<br />
funzionamento il MAME permette di giocare a più di 3000 videogiochi, e<br />
Mr. PacMan è ancora vivo.