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Alternative<br />
possibili<br />
L’attivismo tecnologico-politico<br />
italiano va in mostra<br />
Se è vero che in Italia regna l’accentramento mediatico, anche la<br />
controinformazione e la sperimentazione sono realtà radicate. La<br />
questione piuttosto è capire se questi movimenti di informazione<br />
“altra” riescono a offrire una concreta alternativa sociale e<br />
politica, o rimangono come delle performance, marginalizzate<br />
in fondo agli ambienti underground. Questi sono alcuni degli<br />
interrogativi a cui la mostra evento hack.it.art, (fino al 27<br />
febbraio presso il Kunstraum Kreuzberg/Bethanien a Berlino)<br />
tenta di rispondere. L’evento, curato da Tatiana Bazzichelli,<br />
romana, ideatrice della mailing list italiana AHA sull’hacking<br />
(www.ecn.org/aha) consiste in una rassegna sull’attivismo<br />
politico, tecnologico e artistico italiano, che sembra spiccare<br />
per forza e diffusione tra quello degli altri paesi. Le forme di<br />
produzione artistica e mediatica italiana indipendenti iniziano a<br />
farsi strada sin dagli anni Ottanta (era il movimento cyberpunk),<br />
tramite la lotta per l’uso libero e auto-gestito dei media e<br />
tecnologia. Si trattava dei primi movimenti dell’etica hacker,<br />
intesa come desiderio di diffusione democratica del sapere<br />
attraverso l’uso della tecnologia. Ecco che nasceva la pratica<br />
dell’hacktivism (fusione di hacking e activism), attivismo<br />
tecnologico e politico appunto. L’evento berlinese riunisce in<br />
una visione più possibile compatta ed eterogenea i soggetti<br />
di queste pratiche: incontri, workshop, installazioni, corsi e<br />
incontri con gli esponenti italiani e internazionali di movimenti<br />
quali le comunità hacker, il cyberfemminismo, il free software, le<br />
telestreet indipendenti, le radio on line autonome. Tra i principali<br />
presenti nelle reti italiane: le ragazze del sexyshock di Bologna<br />
(www.ecn.org/sexyshock), il network di telestreet di Senigallia<br />
(www.telestreet.it), Nikky di deliriouniversale.com, Tommaso<br />
Tozzi, docente dell’università di Firenze, Franca Formenti, artista<br />
di Varese che ha inventato la bio doll, la donna del futuro clonata.<br />
Tatiana ha anche realizzato una bellissima mappa in stile Matrix<br />
che ricalca e unisce i principali nodi attivi italiani della rete.<br />
Per informazioni<br />
www.kunstraumkreuzberg.de<br />
www.ecn.org/aha/hackitart.htm<br />
Quando il pc è vecchio<br />
riciclalo su Internet<br />
E’in rete che sta avendo luce il più<br />
grande progetto di smaltimento dei<br />
rifiuti tecnologici. L’iniziativa è di eBay,<br />
noto portale di aste on line, appoggiato<br />
in questo progetto dalle agenzie<br />
per l’ambiente americane e dagli<br />
ambientalisti. Ma sembra che anche le<br />
grandi case quali Apple e IBM, da HP<br />
a Gateway e Intel si siano interessate<br />
all’iniziativa. eBay ha realizzato il sito<br />
web Rethink, che dà informazioni<br />
sulle metodologie e programmi di<br />
smaltimento attivati dalle imprese<br />
che partecipano all’iniziativa. E’<br />
possibile anche rivendere su eBay<br />
i computer utilizzati o partecipare<br />
a progetti di scambio, donazione<br />
e riciclaggio attivati dalle diverse<br />
comunità locali statunitensi.<br />
L’iniziativa per ora è limitata<br />
al territorio americano, ma è<br />
auspicabile che presto arrivi<br />
anche in Europa.<br />
http://pages.ebay.com/rethink<br />
bazar 02 <strong>2005</strong> net di valeria cecilia 57<br />
Movimenti di controinformazione, recupero di rifiuti tecnologici, inedite forme<br />
di open source… alimentari. E un nuovo provider: etico e sociale<br />
Se l’open source scivola nella<br />
birra…<br />
E’ nata una nuova birra rilasciata sotto licenza delle creative<br />
commons…liberi di usare (bere in questo caso), gustare,<br />
riprodurre, modificare, diffondere…. basta rilasciare la<br />
ricetta derivata sotto la stessa licenza citando gli autori<br />
originari. La birra open source non è uno scherzo, ma una<br />
classica bionda fermentata con l’aggiunta del guaranà. La<br />
ricetta e il marchio sono della Vores Øl disponibili sul sito<br />
ufficiale della Vores Øl.<br />
www.voresoel.dk<br />
Consumo critico nella tecnologia:<br />
arriva Lillinet<br />
Un altro provider è possibile: la rete dei Lilliput ha dato<br />
vita Lillinet, a un provider etico e sociale, che si pone come<br />
alternativa ai vari Libero, Tiscali, Yahoo, e a tutte quelle<br />
società che gratuitamente offrono la connessione alla rete<br />
e la casella di posta. Questi servizi sono realizzati dalla rete<br />
lilliput grazie alla cooperativa Sociale Il Gabbiano di Pisa.<br />
www.lillinet.org<br />
Tutti gli indirizzi per sostenere i<br />
paesi colpiti dallo Tzunami<br />
UNICEF www.unicef.it<br />
MEDICI SENZA FRONTIERE www.medicisenzafrontiere.it<br />
CROCE ROSSA ITALIANA http://www.cri.it<br />
CARITAS ITALIANA www.caritasitaliana.it