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Pagina 22 L ‗ INTERVISTA ANNO 10° N 1 Classi Quinte I ragazzi delle quinte classi dell’istituto Paolo Vetri di Ragusa hanno intervistato la direttrice prof.ssa Cecilia Strazzeri. La neo dirigente, una bella signora bionda che viene da Catania, ha risposto in modo chiaro a molte domande che noi alunni dell’ultimo anno le abbiamo posto. Dalle sue risposte abbiamo capito che è una persona positiva ed entusiasta di vivere la sua vita comprese le sue scelte:dirigente da quattro anni e con una lunga carriera di insegnante di italiano e commissaria di esami di stato. Ha anche insegnato francese e fatto corsi serali e di doposcuola. Le piace fare nuove esperienze che arricchiscono la vita e, quindi, cambiare mestiere perché cambiando si vede il mondo sotto un’altra luce. Adora il suo lavoro che è molto impegnativo perché richiede il coordinamento di tutte le attività della scuola e, quindi, anche molta pazienza così come per tutti i lavori. Anche a lei capita di sbagliare perché è umano, l’importante, ci ha spiegato, è capire l’errore perché da uno sbaglio si può imparare molto e, soprattutto non arrendersi alle prime difficoltà perché il riuscire a superarle ci rende più forti e coraggiosi. Ciò che gradisce meno è rimproverare gli alunni quando si comportano male. Ci ha confessato che anche da piccola amava la scuola e la sua materia preferita era la matematica che paragonava al gioco delle parole crociate. Adesso trova appassionante l’informatica e considera lo studio “ginnastica mentale”. Le abbiamo chiesto di definirsi con tre aggettivi. Ecco la sua scelta:seria, equa, umana. Il suo sogno nel cassetto? Fare la dirigente ancora per molti anni. E noi non possiamo che augurarle di trascorrerli tutti con noi! La nostra dirigente ha dichiarato di trovarsi molto bene nella nostra scuola per la quale ha molti progetti, come ad esempio un laboratorio di scienze, ed inoltre è rimasta colpita dal bellissimo sito web che la rappresenta. Alla domanda: “Cosa cambierebbe della scuola italiana?” ha risposto che modificherebbe i rapporti famiglia-alunni-scuola, perché la scuola serve per avere un buon futuro ed è utile riuscire ad entrare in relazione con gli altri. “ Che cosa pensa dei giovani d’oggi? Come risolverebbe il problema del bullismo e dell’esclusione dal gruppo?” A queste domande la dirigente ha risposto con la sua voce calma e pacata che bisogna migliorare la qualità dello studio dei giovani d’oggi esigendo il rispetto delle regole e degli insegnamenti che genitori ed educatori danno per aiutarli nella crescita della persona. Solo coordinandosi ed agendo insieme , scuola , territorio e famiglia possono ottenere risultati concreti nella lotta al bullismo e all’emarginazione dei più deboli . E’ stato molto interessante parlare con la nostra dirigente perché ci ha aiutato a riflettere su molti argomenti regalandoci anche molti consigli di vita utili non solo adesso, ma anche per il nostro futuro. A noi non resta altro che augurarle BUON LAVORO , perché se la scuola funziona anche noi diamo di più. Enrico C. , Riccardo Cangiano, Roberta T., Marta F. 5^ C Miriam O., Carlo C. Chiara I. ,
ANNO 10° N 1 Classe 3^ D Angelo è un bambino e gli piacciono molto i cani. Domenica, mentre andava in giro con Eleonora, Federico e Giovanni hanno incontrato un cane labrador marrone e nero ossessionato dalla palla. Quando non vedeva più nessuno in giro restava solo e tornava in una vecchia zattera. Loris Gurrieri Antonio era un bambino molto vivace cominciava a correre di ritorno da scuola, entrava in casa faceva i compiti guardava i cartoni animati Hansel e Gretel Insieme alla sorellina. Lontano la mamma li guardava e mentre cucinava per il pranzo. Nonna e nipotini ogni giorno cenavano insieme poi andavano a letto. Quando stavano male restavano a letto sotto le coperte tutto il giorno. Poi uscivano piano piano: volevano andare a zonzo per la casa! Erika Leggio L‘ AMICIZIA Andrea era un bambino molto carino che amava correre da mattina a pomeriggio era contento e felice per la nascita della sorellina Giulia. ―Ho tanta voglia di insegnarle le cose che faccio a scuola, ma lei è ancora troppo piccola non posso insegnarle nulla!” Osserva mentre dorme Pensa che quando sarà più grande rideranno insieme per gli scherzi che faranno tutti e due. Ora fanno un pisolino, i letti sono vicini e tengono per mano una zebra di peluche. Martina Guastella Alessandro era un bambino molto vivace cominciava a correre di ritorno da scuola e gli piaceva fare giochi divertenti. Ha ricevuto molti regali Il Natale scorso. Lorenzo, che è un amico di Alessandro molte volte si incontra con lui nella piazza del loro paese oppure a casa di uno dei due. Poi fanno merenda insieme e, quando si fa tardi i due si salutano ritornano a casa a dormire stanchissimi Tante volte uno dei due un po‟ distratto va in classe con lo zaino dell‟altro Alessandro Cascone Pagina 23 Antonio era un bambino molto vivace cominciava a correre di ritorno da scuola e era un bambino sempre Felice, ma soprattutto giocherellone ha sette anni invece suo fratello Luca a marzo ne ha compiuti otto. Poi quando ritorna da scuola trova un buon odorino Venire dalla cucina Zitti tutti, si mangia! Ilenia Bonsangue Antonio era un bambino molto vivace cominciava a correre di ritorno da scuola ed entrando a casa Faceva un gran rumore: ha fatto un tonfo –“sono inciampato sul tappeto lasciando cadere matite e libri nuovi. Orinandoli vide con Piacere che c‟erano figurine Quadrate e Rettangolari e Scoprì che tutti i disegni utilizzati non erano colorati! Vedendoli rimase zittito! Giulio Tumino
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