milano - Cinque Giorni.
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10<br />
CASA E COMMERCIO<br />
I<br />
l 28 aprile partiranno i lavori di<br />
restauro della pavimentazione<br />
della Galleria Vittorio Emanuele<br />
II. Un restyling atteso da anni e che<br />
finalmente ora ha una data certa di<br />
inizio lavori. Ma i dubbi sul progetto<br />
complessivo di recupero e rilancio<br />
della Galleria simbolo di Milano restano.<br />
Soprattutto alla luce del fatto<br />
che, dopo la decisione del Comune<br />
di riallineare i canoni di affitto ai<br />
valori di mercato al momento del<br />
rinnovo del contratto, di fatto si è<br />
creata una scissione tra coloro che<br />
hanno già rinnovato a prezzi davvero<br />
bassi e chi ancora non l’ha fatto e<br />
si troverà a dover fare i conti con<br />
un rincaro notevole.<br />
Il progetto di revisione degli affitti<br />
“low cost” degli esercizi commerciali<br />
della Galleria era iniziato bene, tanto<br />
che le stime del Comune parlavano<br />
di una progressione degli incassi<br />
dai 6,3 milioni del 2007 a 15 milioni<br />
nel 2012. Ma questa stima probabilmente<br />
non sarà rispettata. L’operazione<br />
di riallineamento era iniziata<br />
nel 2008 ma il Comune non ha adeguato<br />
tutti i canoni. Nei quattro<br />
bracci della Galleria esistono ancora<br />
diverse insegne di lusso, con vetrine<br />
in postazioni strategiche di prestigio,<br />
che pagano troppo poco e il cui canone<br />
è stato adeguato nel corso<br />
degli anni solo nella quota Istat.<br />
Mentre ci sono realtà come la storica<br />
libreria Bocca, in Galleria dal 1930,<br />
che si è vista aumentare l’affitto da<br />
venerdì 22 aprile 2011<br />
23mila a 63mila euro netti l’anno e<br />
rischia seriamente la chiusura perché<br />
una cifra così altra non riuscirà<br />
mai a pagarla. E nel conteggio degli<br />
incassi che il Comune potrebbe avere,<br />
pari a circa 5 milioni di euro,<br />
mancano gli affitti che dovrebbero<br />
arrivare dalla trasformazione di spazi<br />
oggi occupati da uffici comunali<br />
in location ad uso commerciale.<br />
Alla vicenda degli affitti si aggiunge<br />
quella di McDonald’s. La catena di<br />
fast food, che attualmente paga<br />
253mila euro per poco meno di mille<br />
metri quadri, ha ricevuto l’avviso<br />
di sfratto da Palazzo Marino. Lo spazio<br />
occupato da McDonald’s è uno<br />
dei più prestigiosi e fa gola a molti.<br />
In particolare a un colosso dell’hitech,<br />
molto probabilmente Apple,<br />
che vorrebbe proprio lì il suo store<br />
milanese. Dopo il “niet” sembra da<br />
parte della Curia milanese al “cubo<br />
Apple” in piazza del Duomo, ora il<br />
Comune sta cercando di trovare la<br />
location adeguata e quel posto in<br />
Galleria sembra proprio perfetto.<br />
Tanto da indire un bando per la concessione<br />
per 18 annidi quello spazio,<br />
senza avvisare McDonald’s che ha<br />
WEB: cinquegiorni.it<br />
@: info@cinquegiorni.it<br />
GALLERIA VITTORIO EMANUELE ll Comune non ha adeguato tutti i canoni e sfratta il McDonald’s<br />
Negozi, affitti ancora “low cost”<br />
Il 28 aprile partiranno i lavori di restauro<br />
della pavimentazione, un restyling atteso da anni<br />
e che finalmente adesso ha una data certa<br />
Ma restano le incognite<br />
sul progetto complessivo di recupero<br />
e rilancio di uno dei simboli di Milano<br />
IL PROVVEDIMENTO La Giunta regionale approva un documento che introduce parametri più severi per ottenere una casa<br />
Edilizia popolare, nuove regole<br />
per l’assegnazione degli alloggi<br />
Evitare la nascita di “quartieri<br />
ghetto” abitati soltanto dalle famiglie<br />
più povere: ecco uno dei<br />
principali obiettivi del nuovo regolamento<br />
degli alloggi di edilizia<br />
popolare approvato dalla Giunta<br />
Formigoni. Il documento, che<br />
adesso dovrà ottenere l’ok del<br />
Consiglio regionale, introduce il<br />
principio del “mix abitativo” come<br />
criterio fisso per l’assegnazione<br />
delle case: famiglie con redditi e<br />
tenori di vita diversi vivranno<br />
negli stessi edifici, così da favorire<br />
l’integrazione fra cittadini di estrazione<br />
sociale e culturale differente.<br />
Un altro capitolo del nuovo<br />
strumento adottato dal Pirellone<br />
riguarda l’ipotesi di rinuncia riservata<br />
ai neo-assegnatari unicamente<br />
se le condizioni della<br />
casa sono realmente cattive o se<br />
l’inidoneità è legata a patologie<br />
attestate. Nelle intenzioni della<br />
«Milano è diventata più brutta. Per<br />
migliorarla, bisogna ripartire dalle<br />
periferie»: il monito lanciato qualche<br />
anno fa da Renzo Piano non è caduto<br />
nel nulla. Per alcune università è diventato<br />
un imperativo delle strategie<br />
di investimento. È il caso della Iulm,<br />
la Libera università di lingue e comunicazione<br />
di zona Romolo che promuove<br />
due iniziative di riqualificazione<br />
del quartiere. Da una parte un<br />
nuovo centro ipertecnologico aperto<br />
alla cittadinanza, dall’altra uno studentato<br />
nuovo di zecca, al posto della<br />
Cascina Moncucco nell’omonima via.<br />
Per il primo progetto, la Iulm ha dato<br />
Regione, questa “clausola” prevista<br />
dal regolamento dovrebbe<br />
arginare il fenomeno dei tanti appartamenti<br />
che rimangano sfitti.<br />
Per incrementare il numero di alloggi<br />
disponibili, inoltre, il codice<br />
approvato dalla Giunta dispone<br />
regole più severe in merito al trasferimento<br />
del contratto di affitto<br />
a familiari non originariamente<br />
assegnatari: in questo modo, si<br />
dovrebbero garantire più case da<br />
vita al primo “housing sociale universitario”<br />
italiano. «Abbiamo costituito<br />
un fondo immobiliare chiuso –<br />
afferma il rettore Giovanni Puglisi –<br />
grazie all’apporto finanziario di due<br />
Fondazioni bancarie, Crt e Cariplo,<br />
per realizzare il Knowledge transfer<br />
center, un complesso immobiliare<br />
che ospiterà un Auditorium, la Biblioteca<br />
digitale e una mensa per<br />
mille persone». Per contribuire all’investimento<br />
totale di 40 milioni di<br />
euro, l’università ha conferito al<br />
fondo una parte del suo Campus universitario,<br />
il residence di via Santander<br />
e l’area adiacente dove sorgerà<br />
aggiudicare immediatamente. Può<br />
accedere al canone sociale chi ha<br />
un reddito Isee/erp fino a 16.000<br />
euro, contro gli attuali 14.000,<br />
mentre per il canone moderato è<br />
confermato il parametro di 40.000<br />
euro già fissato dalla legge. Altra<br />
novità: con il vecchio regolamento<br />
,chi conviveva al momento della<br />
morte o del trasferimento dell’assegnatario<br />
poteva subentrarvi<br />
senza problemi. Con il nuovo te-<br />
il nuovo edificio, per un valore complessivo<br />
di 21 milioni di euro. Le due<br />
Fondazioni hanno investito ciascuna<br />
10 milioni di euro. I lavori, appena<br />
Tra le novità introdotte, il principio del<br />
“mix abitativo”: famiglie con redditi<br />
e tenori di vita diversi<br />
vivranno negli stessi edifici, così da<br />
evitare la nascita di “quartieri ghetto” e<br />
favorire l’integrazione<br />
sto, invece, sarà possibile trasferire<br />
il contratto solo a coloro che<br />
hanno sempre fatto parte del nucleo<br />
familiare o a quei parenti<br />
che, dopo esserne usciti, vi rientrano<br />
se di primo grado e solo<br />
per motivi rilevanti. Infine, vengono<br />
inseriti nel patrimonio pubblico<br />
alloggi di piccole dimensioni<br />
destinati a locazione temporanea<br />
per studenti e famiglie monoparentali.<br />
HOUSING SOCIALE La libera università di lingue e comunicazione promuove due progetti attraverso un fondo immobiliare chiuso<br />
Iulm investe per riqualificare il quartiere Romolo<br />
L’ateneo realizzerà un<br />
centro ipertecnologico<br />
aperto alla cittadinanza<br />
e uno studentato al<br />
posto della Cascina<br />
Moncucco dove, grazie a<br />
un accordo con il<br />
Comune, verranno creati<br />
90 nuovi posti letto da<br />
aggiungere ai 143 già<br />
esistenti<br />
partiti,dovrebbero terminare nel 2013.<br />
L’altro progetto nasce da un protocollo<br />
d’intesa firmato con il Comune. «Avremo<br />
in concessione d’uso gratuito per<br />
30 anni la Cascina Moncucco – spiega<br />
Puglisi – dietro l’ateneo. La ristrutturazione<br />
del complesso edilizio, 2.500<br />
mq, ci permetterà di creare 90 nuovi<br />
posti letto, da aggiungere ai 143 già<br />
esistenti». L’Università Iulm parteciperà<br />
al bando di finanziamento del<br />
Miur per il Piano di recupero, che<br />
potrebbe coprire circa tre quarti dei<br />
6 milioni di euro necessari per la ristrutturazione.<br />
Giorgio Mosca