milano - Cinque Giorni.
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16<br />
SESTO<br />
Commercio: operazione<br />
rilancio. Un sito internet<br />
e palette informative<br />
contro la crisi p17<br />
SESTO SAN GIOVANNI<br />
venerdì 22 aprile 2011<br />
METROPOLI<br />
SOCIALE Per salvare la struttura in campo anche la terza commissione sanità<br />
Il Consiglio regionale: no<br />
alla chiusura dell’Uomts<br />
IL CASO<br />
Stupro, il Comune di Sesto si<br />
costituisce di nuovo parte civile<br />
L'episodio accaduto nel 2009 al Villaggio Falck<br />
L'Amministrazione comunale ha deciso di costituirsi<br />
contro i tre romeni che violentarono una giovane e<br />
picchiarono l'amico anche nel processo di appello<br />
Il Comune di Sesto San<br />
Giovanni si costituisce di<br />
nuovo parte civile nei confronti<br />
dei tre romeni condannati<br />
in primo grado per<br />
la violenza del villaggio<br />
Falck accaduta ad aprile<br />
del 2009. L'Amministrazione<br />
cittadina, infatti, ha rinnovato<br />
la sua costituzione<br />
a parte civile nel processo<br />
di appello. Come avvenuto<br />
nel caso del primo proce-<br />
dimento, il collegio giudicante<br />
ha accolto la decisione<br />
del Comune in virtù<br />
del grave danno morale<br />
subito dalla città intera a<br />
causa di un episodio di<br />
brutale violenza. I tre, infatti,<br />
stuprarono una giovane<br />
dopo aver massacrato<br />
di botte l'amico che l'accompagnava.<br />
L'episodio<br />
era accaduto al Villaggio<br />
Falck, in una stradina la-<br />
terale vicino alle aree dismesse.<br />
La Prima sezione<br />
penale della Corte d’Appello<br />
di Milano ha confermato<br />
la sentenza di condanna<br />
nei confronti dei tre<br />
romeni, rideterminando la<br />
pena di due di questi a 11<br />
anni e 8 mesi di reclusione.<br />
“Come promesso a suo<br />
tempo - dichiara il sindaco<br />
di Sesto Giorgio Oldrini<br />
(Pd) - l’Amministrazione<br />
comunale ha continuato a<br />
seguire come parte attiva<br />
questo processo, confermando<br />
la nostra costituzione<br />
a parte civile”. “Nel<br />
corso del dibattimento di<br />
primo grado - ricorda l’as-<br />
sessore alle Pari opportunità<br />
Lucia Teormino (Pd)<br />
- lo stesso giudice ha sottolineato<br />
la qualità degli<br />
interventi a sostegno delle<br />
donne vittime di violenza<br />
della nostra città e la recente<br />
inaugurazione della<br />
Casa per le donne vittime<br />
di violenza dedicata a Gabriella<br />
Campagna è un altro<br />
passo in questa direzione.<br />
Per questo abbiamo<br />
deciso di sottolineare la<br />
nostra battaglia a favore<br />
della dignità della donna<br />
e contro chi si permette<br />
azioni indegne di un paese<br />
civile”.<br />
cinque<br />
WEB: cinquegiorni.it<br />
@: info@cinquegiorni.it<br />
PROVINCIA<br />
I feriti libici sono stati<br />
ospitati dalla Croce<br />
Rossa in una<br />
struttura segreta p19<br />
L'unità operativa di malattie sessualmente<br />
trasmissibili ha in cura quasi cinquecento<br />
pazienti, ma dovrebbe cessare di funzionare<br />
entro maggio. La mobilitazione dei sindaci<br />
dei comuni a Nord Milano ha portato il<br />
caso in Senato e in Regione<br />
P<br />
di Ludovico di Mantova<br />
er salvare l'unità operativa malattie sessualmente<br />
trasmissibili (Uomts) di Sesto San Giovannni, un ser-<br />
vizio che ha in cura quasi 500 pazienti e che a<br />
maggio dovrebbe chiudere, scende in campo anche la<br />
terza commissione sanità del consiglio regionale della<br />
Lombardia. La presidente della commissione, Margherita<br />
Peroni (Pdl) dopo aver ascoltato i sindaci di Sesto, Cologno<br />
e degli altri comuni interessati dal servizio grazie anche<br />
alla mediazione della consigliera regionale del Pd Sara<br />
Valmaggi, ex assessore alla cultura proprio a Sesto, ha<br />
preso carta e penna e scritto all'assessore regionale alla<br />
Sanità Mario Bresciani. «I sindaci – si legge nella missiva<br />
della Peroni - hanno evidenziato la necessità di mantenere<br />
il servizio garantito dall’Uomts di Sesto San Giovanni, invitando<br />
l’Asl e l'azienda ospedaliera di riferimento a potenziare<br />
tale servizio in considerazione della sua attività<br />
di prevenzione e cura di alcune malattie trasmissibili sessualmente<br />
e riscontrabili, in particolare, tra soggetti deboli<br />
che necessitano di una specifica protezione sociale e sanitaria».<br />
La Commissione ha ritenuto che le problematiche<br />
sollevate dai primi cittadini «meritano un’approfondita riflessione»<br />
anche per le implicazioni di sicurezza sociale,<br />
per cui avanza la richiesta ufficiale «di valutare la<br />
possibilità di mantenere la struttura territoriale nella sede<br />
attuale». Il che significa negli spazi di via fratelli Bandiera<br />
a Sesto. «E' un ulteriore passo avanti – afferma Sara Valmaggi<br />
– nella salvaguardia di questo prezioso servizio che<br />
permette la cura di malattie molto pericolose per la salute.<br />
Ma dobbiamo agire in fretta, perchè a maggio scade la<br />
proroga della chiusura». Con il passaggio di Sesto San<br />
Giovanni dall'azienda sanitaria di Monza a quella di Milano,<br />
avvenuto l'anno scorso, il servizio avrebbe dovuto cessare<br />
di funzionare il 31 dicembre. Poi la protesta dei sindaci,<br />
arrivata fino a Roma, dove si è interessata del problema<br />
la senatrice Pd Fiorenza Bassoli (ex primo cittadino di<br />
Sesto) ha permesso una prima proroga. Ma maggio è<br />
dietro l'angolo. E non è ancora del tutto scongiurato il<br />
rischio che sparisca una risorsa preziosa del territorio.<br />
L’Italia parla straniero<br />
Cosa pensano davvero dell'Italia gli stranieri? E che<br />
cosa hanno scritto sull'Unità del nostro paese? Sono<br />
le domande alle quale risponderà, in lingua originale,<br />
l'iniziativa organizzata dal settore cultura dell’Amministrazione<br />
di Sesto San Giovanni in collaborazione con<br />
la civica scuola di lingue. Si tratta di una conferenza<br />
dedicata alla ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità<br />
d’Italia, accompagnata da una presentazione multimediale<br />
in lingua italiana con inserti in lingue inglese, francese,<br />
spagnolo, tedesco e arabo che si terrà allo<br />
Spazio Contemporaneo 'Carlo Talamucci' di villa Visconti<br />
d’Aragona il prossimo 3 maggio alle 21. L’attrice Catherine<br />
Feller, i docenti Alexandra Hagondokoff, Susana<br />
Coutsiers, Monica Weissenstein, Jolanda Guardi e il curatore<br />
Ivan Castellani daranno voce a questa rassegna.