milano - Cinque Giorni.
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venerdì 22 aprile 2011<br />
istituzioni<br />
Poltrone ai soliti noti:<br />
rispunta Loris Zaffra<br />
rapidi. Per il momento non è dato sapere che genere di<br />
aiuto potrà dare alla causa Loris Zaffra, vista la sua<br />
carica precedente di presidente della case popolari di Milano.<br />
Zaffra, ha fatto un po’ di tutto nella vita, ma non<br />
sembra essersi mai occupati di strade e viabilità. Il neo<br />
capo di Tem è stato, negli anni ’80, segretario della Uil<br />
prima milanese e poi lombardo. Poi la scelta di fare<br />
politica: dal 1987 è stato segretario regionale del Psi, e<br />
dal 1990 al 1992, in piena tangentopoli, fu assessore all’Edilizia<br />
popolare e privata al Comune di Milano. La stagione<br />
del vecchio Psi è presto dimenticata e nuovi fasti si<br />
aprono con l’avvio dell’era berlusconiana, una vera manna<br />
dal cielo per i molti peones riciclabili. Zaffra non esce di<br />
scena ma continua ad accumulare cariche di rilievo: è<br />
stato nel consiglio d’amministrazione di Select Italia spa<br />
e Vedior spa, è stato presidente di Lombardia servizi spa<br />
e dal 2005 presidente di NorCom spa. Ma nel 2008 la<br />
nuova svolta che lo vede nominato Presidente di Aler<br />
Milano e di Federcasa Lombardia. Lascia un ente, quello<br />
delle case popolari, al centro di continue polemiche. Le<br />
ultime riguardano i rincari degli affitti, piovuti come<br />
macigni nelle ultime ore, lo stato fatiscente di molti caseggiati<br />
nei quartieri milanesi e la carenza di nuovi<br />
progetti di edilizia popolare. Resta difficile realizzare<br />
nuove case; Aler non naviga nell’oro e molti inquilini<br />
l’affitto non lo pagano da anni. In queste condizioni non<br />
sono molte le speranze per il rilancio auspicabile del<br />
dopo Zaffra.<br />
WEB: cinquegiorni.it<br />
@: info@cinquegiorni.it<br />
PROVINCIA Ex socialista, vicino al Popolo della Libertà, passa con agilità dalle case popolai alla guida della Tem<br />
Nel giro di nomine orchestrato dal presidente<br />
della Provincia Guido Podestà, Loris Zaffra è<br />
stato nominato presidente della società<br />
concessionaria della realizzazione e gestione<br />
della nuova tangenziale che unirà Melegnano<br />
ad Agrate Brianza<br />
D<br />
IL CASO Polemiche sula tangenziale esterna<br />
Tem della discordia, sindaci in<br />
Regione: «Formigoni ci ascolti»<br />
Ancora polemiche<br />
attorno alla tangenziale<br />
esterna. I primi cittadini<br />
dei comuni a est di<br />
Milano tornano alla<br />
carica: «Serve un<br />
cronoprogramma e<br />
impegni anche per le<br />
altre opere»<br />
Armati di fascia tricolore e<br />
della speranza di un nuovo<br />
tavolo di confronto sulla<br />
Tem, i sindaci dell'Associazione<br />
per la Mobilità Sostenibile<br />
ieri hanno organizzato<br />
un presidio davanti alla nuova<br />
sede della Regione. Tensione<br />
alle stelle per la mancata<br />
convocazione di un tavolo<br />
di confronto sull'opera<br />
che attraversa molti comuni<br />
e che potrebbe provocare<br />
disagi e danni ecologici.<br />
«Se si dà una parola, la si<br />
deve poi rispettare, soprat-<br />
di Fabrizio Vangelista<br />
alla difficile poltrona dell'Aler a quella della Tem<br />
(tangenziale esterna) senza troppi imbarazzi. Nel<br />
giro di nomine orchestrato dal presidente della Pro-<br />
vincia, Guido Podestà, Loris Zaffra è stato nominato presidente<br />
della società concessionaria della realizzazione e<br />
gestione della nuova tangenziale che unirà Melegnano ad<br />
Agrate Brianza. Un progetto corposo, da 1,3 miliardi di<br />
euro, che sta suscitando numerose polemiche, specie tra i<br />
sindaci dei comuni attraversati dalla nuova arteria. Zaffra<br />
si trova a dover gestire, assieme all’amministratore delegato,<br />
Fabio Terragni, una situazione non facile con un calendario<br />
che deve necessariamente procedere in tempi<br />
tutto se si è una istituzione»,<br />
ha spiegato il sindaco<br />
di Paullo Claudio Mazzola.<br />
«Ora siamo qui per chiedere<br />
al governo un cronoprogramma<br />
preciso per la realizzazione<br />
delle opere previste<br />
e sottoscritte comprese<br />
le modalità di finanziamento».<br />
Tem a parte, quello che interessa<br />
ai sindaci dell'intera<br />
area Est milanese è il promesso<br />
potenziamento del<br />
trasporto su ferro e della<br />
Paullese, oltre al prolunga-<br />
mento della metropolitana,<br />
«opere - ha raccontato Maurizia<br />
Erba, sindaco di Ornago<br />
- mai neanche iniziate e<br />
per cui sembra manchino<br />
fondi. Bisogna allora avere<br />
il coraggio di dire che sono<br />
state stralciate».<br />
Viste ignorate le richieste<br />
di incontro tre volte in tre<br />
mesi, sia dal presidente della<br />
Regione Roberto Formigoni<br />
sia dal sottosegretario<br />
alle infrastrutture Roberto<br />
Castelli, i sindaci sono «arrabbiati<br />
e decisi. Questa<br />
volta - hanno detto - non ci<br />
facciamo fregare» e hanno<br />
programmano una trasferta<br />
a Roma se non otterranno<br />
«una risposta convincente».«Una<br />
richiesta di buon<br />
senso», la loro, anche per<br />
Damiano Di Simine, presidente<br />
di Legambiente Lombardia<br />
che ha manifestato<br />
al fianco ai sindaci che, ha<br />
detto, «sono stati imbrogliati<br />
e che subiscono questa<br />
opera senza alcuna contropartita».<br />
Marta Abbà<br />
Mobilità Le richieste<br />
Le strade, i treni e<br />
le metropolitane<br />
che servono<br />
a Milano<br />
Spiace vedere un manipolo di brave persone con<br />
la fascia tricolore sulle spalle chiedere invano un<br />
incontro con le istituzione lombarde. Quei<br />
sindaci che ieri sono stati immortalati a<br />
protestare sotto la nuova mega-sede del<br />
Pirellone, erano talmente minuscoli rispetto al<br />
mastodontico palazzo del governo, da provocare<br />
un sussulto di tenerezza e rabbia. Sono i primi<br />
cittadini di quei comuni da dove passerà la<br />
Tangenziale esterna di Milano, quella che da<br />
Melegnano porterà ad Agrate. 32 chilometri di<br />
polemiche e disagi e un costo di 1,2 miliardi<br />
circa. I sindaci chiedono un tavolo per<br />
concertare meglio l’intervento e una<br />
contropartita. Non per se stessi, ovviamente, ma<br />
per i cittadini che in quei comuni risiedono.<br />
Vogliono che oltre alla nuova strada, che<br />
dovrebbe alleggerire il traffico improponibile della<br />
tangenziale est, e che risponde ad un bisogno<br />
ormai irrinunciabile, si progettino e si finanzino<br />
subito l’allungamento della metropolitana fino a<br />
Paullo e un rafforzamento del trasporto su<br />
rotaia. Richieste civili e ragionate. Richieste che<br />
dovrebbero essere accolte immediatamente, così<br />
come quei primi cittadini, ingiustamente rimasti<br />
fuori dalle porte della Regione. L’antica<br />
tradizione politica di sedersi attorno ad un<br />
tavolo per discutere, a qualsiasi ora e se serve,<br />
anche al di fuori degli appuntamenti concordati,<br />
di solito aiuta a risolvere i problemi e a<br />
conciliare gli interessi.<br />
Fab. Van.